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M&M

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  • Administrator

Aperto a tutti.

Condividiamo con gli altri il "disco" (fisico, virtuale, dalla radio) che stiamo ascoltando, mentre lo stiamo ascoltando.
Con la copertina e i dati salienti e magari qualche commento personale.

Grazie !

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  • Administrator

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OSCAR PETERSON - LIVE IN HELSINKI 1987
A time for love
Mack Avenue Records, 26 novembre 2021. formato 96 Kh a 24 bit via Qobuz/Sonos Play

***


12 tracce
01h 50m 23s


Amato dai fan ma sottovalutato o deriso come uno showman piuttosto che un innovatore dai puristi, il compianto pianista canadese Oscar Peterson, che ha vinto sette Grammy Awards e ha pubblicato oltre 200 album nella sua vita, è spesso considerato anche uno dei grandi accompagnatori di tastiere dal suo tempo sostenendo Ella Fitzgerald. Apostolo di un'estetica mainstream gradita alla folla, Peterson potrebbe anche essere un coinvolgente musicista jazz, soprattutto quando spinto, cosa che in questa registrazione "perduta" inedita di un tour europeo del 1987, è eseguita dal virtuoso chitarrista elettrico Joe Pass. Registrato al Kulttuuritalo di Helsinki da Heikki Hölttä e Pentti Männikkö della Finnish Broadcasting Company con un suono chiaro e ben bilanciato, il set si apre con un trio di composizioni di Peterson, una delle quali, "Love Ballade", è un lungo e innegabilmente bello esempio di Peterson lo scrittore e il musicista al suo meglio più dolce e pieno di sentimento. Nonostante il titolo, le tre parti "A Salute to Bach", è un tutt'altro che un tentativo di replicare il classico maestro della tastiera, anche se ci sono momenti durante i suoi 20 minuti di esecuzione, in particolare nella sezione Andante, in cui Peterson aumenta il tempi e suona passaggi che imitano vagamente lo stile di Bach. Pass è particolarmente meraviglioso in questo pezzo, stando accanto al pianista mentre il ritmo aumenta, aggiungendo esclamazioni e calore in competizione ai fuochi da corsa. Supportati dalla sezione ritmica di lunga data di Peterson del batterista inglese Martin Drew e del collega bassista canadese Dave Young, tutti i musicisti si adattano a un ritmo familiare nella seconda metà del concerto, dove il preferito di Peterson, "Soft Winds" di Benny Goodman, ottiene una lettura oscillante con il le cifre della flotta del pianista che aggiungono le sue corse vistose. Gli ascoltatori possono decidere se la vivace interpretazione di Peterson di "Waltz for Debby" di Bill Evans, che contiene una breve citazione di "Pop Goes the Weasel", sia una prova che Peterson non aveva alcun interesse a essere un musicista jazz serio mentre si divertiva e improvvisava in giro. la melodia familiare, o la piacevole trasformazione di un brano jazz eccessivamente serio in un pezzo da spettacolo accessibile. Questo è seguito da un paio di spettacoli di sicuro gradimento con Pass che si fa strada dolcemente attraverso "When You Wish Upon a Star", mentre l'intera band si unisce per un travolgente medley di brani di Ellington che si apre con "Take the A Train". Accogliente e apparente, Peterson era il maestro del quartetto jazz fatto per le masse. © Robert Baird/Qobuz

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  • Administrator

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Thelonious alone in San Francisco
Thelonious Monk, pianoforte
Craft Recordings il 12 novembre 2021
rimasterizzato in formato 192/24, via Qobuz

***

Registrazione di due sessioni "solo" del 21 e 22 ottobre 1959 che qui viene ripresentata rimasterizzata ad alta dinamica che se non sembra registrata oggi, non più di qualche anno fa e non più di 60.
E' anche l'unico disco con Monk in solitaria.

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  • Administrator

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Houses, Silje Nergaard
Sony Music 1/10/2021, formato 96/24, via Qobuz

***

La voce chiara di Silje è il mio benchmark per provare le cuffie planari.
Questo disco è molto .... relaxing, buono prima della 5a di Shostakovich :)

 

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  • Administrator

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Igor Levit, pianoforte
On DSCH
Sony Classical, 10/9/2021, 96/24

***

Mattonazzo impegnativo prima di pranzo ma disco di una profondità intellettuale difficilmente eguagliabile.
Ne scriverò prossimamente in termini di recensione.

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  • Nikonlander Veterano

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19 anni, 65 milioni di dischi venduti, 7 grammy awards. Billie Eilish è il fenomeno musicale di questi anni. Questo è il suo ultimo disco.

  • Confused 1
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  • Nikonlander

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Sto ascoltando l'ultimo disco di Stephan Micus...tra la musica classica, la world music e il jazz moderno. Suonato con strumenti da tutto il mondo e cantato da solo. Affascinante. Mi piace molto. 

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  • Nikonlander Veterano
43 minuti fa, Riccardo GS ha scritto:

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Sto ascoltando l'ultimo disco di Stephan Micus...tra la musica classica, la world music e il jazz moderno. Suonato con strumenti da tutto il mondo e cantato da solo. Affascinante. Mi piace molto. 

Bellissimo!! Non conoscevo Micus, grazie della segnalazione!

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  • Nikonlander Veterano
14 ore fa, M&M ha scritto:

E' anche l'unico disco con Monk in solitaria.

Ma va là! Questo non lo conosci?

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  • Administrator

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Bach : oratorio di Natale
Le Concert Des Nations, Jordi Savall
Aliavox, 3 dicembre 2021, formato SACD e 88.2/24

***

Appena arrivato e abbastanza immanente

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  • Administrator

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Andrea Motis, Colors & Shadows
WDR Big Band di Colonia
Jazzline, 19 novembre 2021, formato 44/24.

***

Andrea ha 25 anni e non è un fenomeno internazionale. Ma altro che Billie "strafatta" !

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  • Administrator

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Brahms : tre sonate per clarinetto e pianoforte
Michael Collins, clarinetto
Stephen Hough, pianoforte
BIS, 3 dicembre 2021, 96/24, via Qobuz

***

Michael Collins è forse il miglior clarinettista in attività, o almeno, quello più grande che mi viene in mente.
Qui dimostra di saper andare oltre il repertorio inglese, e lo fa con il miglior Brahms.

Se la sonata Op. 100 è solo un'opera matura (per violino e pianoforte), le due ultime sonate Brahms le ha scritte ... dopo aver smesso di comporre per raggiunti limiti di età.
Ma l'ammirazione per il primo clarinetto dell'orchestra di Meiningen e il suo amore per le tonalità brunite di quello straordinario strumento lo hanno fatto desistere dal proposito per qualche lieto mese.
Qui i due interpreti non ne danno una prova crepuscolare ma ancora forte e vigile, come deve essere.
Bravi ! Ascolto da venerdì pomeriggio perfettamente azzeccato. E brava Bis ad aver accalappiato questi due che generalmente registrano per etichette britanniche.

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  • Nikonlander

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Dance elettronica easy listening da venerdì sera in orario da happy hour...supporto cd.

Duo inglese di fine anni 90 tuttora in attività.

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  • Administrator

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Beethoven, concerti per pianoforte n. 2 e 5, trascrizione per pianoforte e quintetto d'archi di Vincenz Lachner
Hanna Shybayeva, pianoforte, Animato Quartet con Bas Vliegenthart al contrabbasso
Naxos, 3/12/2021, formato 88/24, via Qobuz

***

Abbiamo avuto i concerti di Mozart per piano e archi, perché non quelli di Beethoven.
L'esperimento è interessante con il pianoforte che resta anche qui protagonista assoluto.
Bella registrazione, Naxos è l'etichetta economica che non lesina mai in termini di qualità del suono.

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  • Nikonlander Veterano

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Segnalo  ai fan del gruppo irlandese l’edizione del trentennale di Achtung Baby, finalmente in 96/24, con addirittura 3 dischi extra contenenti vari inediti e remix.

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  • Administrator

Si un album interminabile. Ma leggo che la rimasterizzazione è del 2018. Quindi di nuovo c'è solo la confezione per il 30° anniversario (e pensare che io già nel 1991 li consideravo in fase molto calante ... rispetto ai tempi di War)

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  • Administrator

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Il Saint-Saens di Bertrand Chamayou : indubbiamente uno dei miei dischi preferiti degli ultimi anni (2018).
Fulminante !

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  • Nikonlander Veterano

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Uscito da poco, questo disco è la registrazione di un concerto del 2019 del decano dei trombettisti italiani per celebrare i suoi 80 anni e i 50 anni della gloriosa etichetta ECM. Enrico Rava è accompagnato da Francesco Diodati alla chitarra, Gabriele Evangelista al contrabbasso, Enrico Morello alla batteria, Francesco Bearzatti al sax e dal pianista Giovanni Guidi. Disco assolutamente frizzante e pieno di freschezza, alla faccia degli 80 anni del Maestro! Chapeau!

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  • Administrator

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Sibelius : Tapiola, En Saga, 8 canzoni per voce e orchestra
Anne Sofie Von Otter, mezzosoprano
Finnish Radio Symphony Orchestra direttada Hannu Lintu
Ondine 2017

***

Nel compleanno di Sibelius (8 dicembre) mentre anche qui da me nevica, un disco bellissimo di una etichetta minore ma con una selezione fantastica.
Io adoro Anne Sofie e qui, anche se la sua voce ha perso smalto (ma la signora oramai veleggia per i 70) ha espressione da vendere per musica che magari a molti non dirà molto ma che io trovo ipnotica.

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  • Administrator

Ma vedo che in questo sito, tranne Giovanni e il sottoscritto, e qualche sporadica apparizione, nessuno ascolta musica.

Dico giusto o dico bene ?

Eppure non ci sono vincoli di genere in questo topic, potreste anche dirci che state ascoltando Nilla Pizzi, Albano o Fred Buscaglione, ogni scelta è quella giusta se a voi piace :)

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  • Nikonlander Veterano

 

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Non è musica classica, ma è un classico...

 

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  • Nikonlander Veterano
6 ore fa, M&M ha scritto:

Ma vedo che in questo sito, tranne Giovanni e il sottoscritto, e qualche sporadica apparizione, nessuno ascolta musica.

Dico giusto o dico bene ?

Eppure non ci sono vincoli di genere in questo topic, potreste anche dirci che state ascoltando Nilla Pizzi, Albano o Fred Buscaglione, ogni scelta è quella giusta se a voi piace :)

Non l'avevo capito! Se sono permesse "escursioni" dalla musica colta, parteciperò volentieri!
Comincio subito:

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The Hu è un gruppo folk-metal ... mongolo. 
O.o

Io per primo ammetto che la loro musica va presa a dosi moderate e distanziate nel tempo ma... ha il suo perchè.

La loro musica, che chiamano   "Hunnu Rock" è una singolare unione di metal e canto folkloristico mongolo, compreso il canto gutturale (o laringeo) e l'impiego di strumenti tipici mongoli. Come da loro ammesso, la loro musica è influenzata anche dai Pink Floyd oltre che da gruppi rock o metal famosi quali  Led Zeppelin e Metallica (di cui hanno fatto interessanti cover "Hunnu").

Loro è anche Sugaan Essena che fa parte della colonna sonora di  "The Jedi: Fallen Order".

Ultimamente hanno occidentalizzato un po' la loro musica riproponendo brani di successo cantati da performer occidentali, immagino per allargare la platea, ma secondo me con risultati non sempre felici.

Tra l'altro, praticare la forma di Taijiquan con in sottofondo la loro canzone "Wolf totem" in originale (non la trista versione con Jacob Shaddix come cantante)  è entusiasmante :) .

Prima che pensiate che necessito di qualche terapia, ascolto anche e tanto altro: blues, cert jazz, gospel, metal, cantautori... Postmodern jukebox :P 
 

 



 

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  • Nikonlander Veterano

Royal Southern Brotherhood, The Royal Gospel

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Gruppo rock-blues americano, caratterizzato dal fatto che quasi tutti sono figli d'arte. La formazione originaria composta dalle due chitarre di Devon Allman (figlio di Greg) e Mike Zito, Ciryll Neville (figlio di Aaron) voce; Yonrico Scott, batteria e Charlie Wooton, basso. In seguito Devon Allman e Mike Zito abbandonarono la band per intraprendere la carriera solista, sostituiti da Bart Walker e Tyrone Vaughan (figlio di Jimmie e nipote del mitico Stevie Ray). Molto bravi e apprezabili, magari non sempre orecchiabili e un po' "duri" ma veramente bravi.

Questo è il loro ultimo lavoro e non certo il migliore. Risale al 2016, da allora silenzio tombale. Sono in attesa di un segno...

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Musicalmente, per età, sono rimasto agli anni '80... non c'è niente che mi abbia più preso come la musica di quegli anni, anche perchè mi piace la musica elettronica, tastiere, sintetizzatori, che allora la facevano da padroni.

Tra i preferiti ci sono i Talk Talk, gruppo partito pop e finito con pezzi molto particolari (troppo anche per me a dire il vero) e comunque sottovalutato secondo me  per la musica che erano in grado di fare.

The colour of spring è uscito nel marzo 1986 e per me ogni volta che lo ascolto è come una macchina del tempo che mi catapulta in quel periodo, prima della partenza per il servizio militare, bello, ma anche tanto triste... 35 anni sono passati...

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  • Nikonlander

Sto ascoltando l'ultimo lavoro dei Dream Theater, A View from the Top of the World..

Nonostante sia una band metal progressive, quindi un genere non troppo diffuso, è così conosciuta che immagino anche molti di voi li abbiano almeno sentiti nominare.

Una carriera che si avvia verso i 40anni, nascono nel 1985 a Boston per volere del chitarrista John Petrucci, del bassista John Myung e del batterista Mike Portnoy. Sono certamente una della band che ha influenzato maggiormente la scena progressive dagli anni '90 in poi, con album incredibili come Images and Words, Metropolis Pt.2, Six Degrees of Inner Turbolence, A Change of Season ecc. 
Nel 2010 Portnoy decide di abbandonare i DT e per molti, me compreso, è finita un'era. Il sostituto Mike Mangini è un mostro sacro di tecnica, un musicista assurdo, ma Portnoy è unico ed i DT non saranno più gli stessi dopo la sua dipartita. Negli anni la produzione di questa band è cambiata notevolmente, per certi versi si è un po' addolcita con sonorità e strutture dei brani più semplici ed orecchiabili, rimanendo comunque sempre su un livello eccellente almeno dal punto di vista tecnico.

Ascolto moltissimo metal di vario genere ma se c'è una band che ha un repertorio così vasto e di qualità dal quale è possibile estrapolare decine di brani di altissima caratura e sempre bellissimi da ascoltare, beh sono senz'altro i Dream Theater.

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