All Activity
- Today
-
Una Ferrari che torna dopo 50 anni a correre la 24 ore di Le Mans e vince non si tocca, anche lo sporco raccolto nelle 24 ore fa parte della storia dell’automobilismo sportivo.
-
RenatoS57 sta seguendo Visita al Museo Ferrari di Maranello
-
Condivido il commento di Giuseppe, anche secondo me ti sottovaluti. A me il tuo servizio fotografico è piaciuto, riprese ben fatte e parecchie foto di dettagli. Le tue foto mi hanno fatto venir voglia di rispolverare gli scatti che avevo fatto io nella mia visita al museo nel 2016. Ricordo ancora l’emozione di quando arrivai vicino alla 312 T4 di Gilles Villeneuve. Chiudendo gli occhi ho rivissi la sfida delle sfide, quella degli ultimi giri a Digione nel 1979 tra Gilles e Renè Arnoux. Non ho idea di quante volte si sono superati, toccati, usciti di pista, non le ho contate, però furono gli ultimi giri di un GP più emozionanti che abbia mai visto.
-
... chi l'avrebbe mai pensato dopo l'Australia.
-
Come riferimenti di ascolto qui ve ne propongo sei. A chi avrà la bontà di ascoltarle, chiedo di dirmi la sua opinione schietta, senza timori. Non voglio in alcun modo influenzarvi. Ripeto, sono solo 04:00 minuti di musica ma complicati e contorti. E' facile perdersi molto di più che per il concerto n.2. Cominciamo in campo neutro. Traccia MIDI eseguita dal computer, con partitura. Sono tutte e quattro, fermatevi alla prima se volete. Brahms Four Ballades, Op. 10 Piano Tutorial Synthesia (Sheet Music + midi).mp4
-
L'edizione a stampa del 1856 di Breitkopf di Lipsia. La raccolta di ballate Op. 10 di Brahms è una delle composizioni giovanili del tedesco. Scritte intorno al 1854, quando aveva 21 anni, insieme alle 3 sonate e ad altri brani per pianoforte. Sono pezzi brevi, programmatici, tratti da testi popolari. La prima, in particolare, riporta il titolo "Edward" con riferimento alla omonima ballata di origine scozzese. Un dramma familiare, il figlio che abbandona la madre, dandole la colpa delle sue colpe. Cupo, rapsodico, con una struttura distaccata tra il basso e la melodia. Spesso portata con accordi doppi a 3 note. E' sostanzialmente in tre parti, un introduzione, un allegro in mezzo, anche veemente, un epilogo a tempo, più tranquillo. Brahms aveva il pianoforte, ed era un piano dalla voce gentile e melodiosa. Ma pensava già con dimensioni sinfoniche. Chi ha affrontato le sonate sa di cosa parlo. Non è un caso se poi abbia abbandonato il "suo" strumento fino all'età matura, dedicandosi poi solo a pezzi brevi e meno articolati. Canzoni senza parole. Ascoltate lo "scherzo" Op. 4 in Mib minore che sembra un movimento di un quartetto. Con il povero pianista che ce la deve mettere tutta per condensare con le sole due mani tutto un mondo. Le Ballate non differiscono da questo contesto. La prima in particolare, in re minore, nelle sue poche righe di musica, nemmeno 4 minuti in tutto, è imperscrutabile e richiede uno sforzo di comprensione da parte dell'interprete prima, ben prima di sedersi al pianoforte. Le altre tre scivolano più lisce dopo quel prologo. Ma se si sbaglia l'approccio con le prime, quelle perdono di senso, oppure finisce che vengono caricate da troppo senso. Dimentichiamoci la storia tragica a cui si ispira la "Edward" e dimentichiamoci del tutte le altre tre. Prendiamola dal piano musicale. La prima pagina - la prima parte - è in re minore. La seconda, è in re maggiore (e richiama la seconda ballata) la terza pagina torna in re minore. Come leggerle e come proporle ? E' un enigma cui l'interprete si deve prestare. Io - che non sono un interprete - l'idea ce l'ho. E tendo a riconoscere chi ci ha riflettuto sopra e chi meno. O chi no ... Dall'incedere altalenante e rapsodico della prima parte con la sua ripetizione. Al cambio repentino di velocità e di potenza che arriva al fortissimo e al presto, in un crescendo violento. Poi il ritorno al primo tema, più veloce, accelerato, perché ciò che doveva succedere, è successo. Ci sono tantissime versioni in disco. Di pianisti celebre, celebrati e meno celebri. In questo momento sto ascoltando Kovacevich che è elegante come sempre. Ma posso al metallico ed essenziale Kempff. O all'improbabile Pascal Rogé che le ha registrate insieme alle Handel e a due Rapsodie nel 1993.
-
Un caso di oggi. Appena uscito per Warner Classics con quattro dei sette concerti per clavicembalo e orchestra conosciuti di Bach. I tempi sono corretti e l'amalgama efficace in senso barocco. Nulla a che vedere con le visioni di Gould o di David Frey. Ma è lo strumento - un moderno pianoforte a coda - che non mi convince, specie perché prende il sopravvento sugli archi. L'equilibrio in questi concerti è tutto, il clavicembalo è parte del gruppo, non un solista contrapposto. una versione eccellente, con solisti di gran classe, una orchestra brillante, un direttore estremamente competente in questo repertorio nonostante i 25-30 anni di età (consiglio il trio di dischi Naxos come riferimento, insieme a quelli di Koopman).
-
Pedrito sta seguendo Visita al Museo Ferrari di Maranello
-
Mi sembrano delle immagini complessivamente interessanti per il taglio che hai voluto dare loro: forse hai un po' ecceduto con i primissimi piani, ma è stato il tuo modo di vedere i soggetti. Per me vale! Piuttosto ho una curiosità: sai dirmi perché l'auto vincitrice della 24 ore di Le Mans 2023 (credo) viene presentata sporca e con ancora i moscerini sul parabrezza?
-
Giuseppe Paglia sta seguendo Visita al Museo Ferrari di Maranello
-
Visita al Museo Ferrari di Maranello
Giuseppe Paglia commented on apsc's blog entry in Il Blog di apsc
Secondo me ti sottovaluti! "che chi sa fare le fotografie farebbe mille volte meglio di me" ... mi fa sorridere proprio questo tuo pensiero. Chi decide se sappiamo fotografare o meno? Non mi sembra che su Nikonland ci sia una classifica con i voti. Avrei inquadrato diversamente? Certamente si, come altri 999 se fossimo stati in 1000 a fare fotografie quel giorno al Museo Ferrari. Riflessi, altri visitatori, colore delle luci, tutti elementi di disturbo e da domare al meglio delle possibilità. Eri emozionato? Allora hai fotografato col cuore. Personalmente, nei musei o nelle mostre molto frequentate mi dedico a fotografare i dettagli. Nello specifico delle tue foto, avrei aumentato leggermente il contrasto e scurito i neri. Ricordati che il commento circostanziato (a me non piace definirlo critico) aiuta a vedere le cose da un altro punto di vista se si è aperti al confronto. La prossima volta non farci aspettare 6 mesi per farci vedere i tuoi scatti -
4nd2vi sta seguendo Dario Fava
-
Prima Pole Position (anche se è la mini) di Hamilton in Ferrari in Cina con ritocco del record della pista (che era di Vettel su Ferrari nel 2018). domani mattina alle 04:00 la gara Sprint e alle 08:00 le qualifiche per la gara delle 08:00 di domenica.
-
Proponete articoli editoriali nei vostri blog
Nikonland Admin commented on Nikonland Admin's blog entry in Admin Blog
Le cinque W (Who, What, When, Where, Why) sono un metodo perfetto per strutturare un articolo di fotografia destinato a un pubblico di appassionati Nikon, perché permettono di organizzare le informazioni in modo chiaro, coinvolgente e utile. Per un sito di fotografi Nikon, l’articolo dovrebbe essere pratico, tecnico e ispirazionale, con un focus su attrezzature Nikon, tecniche fotografiche e storie che risuonino con la community. Ti propongo un esempio concreto di come impostare un articolo dal titolo ipotetico: "Catturare l’Aurora Boreale con la Nikon Z8: Una Guida Pratica", usando le cinque W come guida. Ecco come svilupparlo: 1. Who (Chi): I Protagonisti Focus: Identifica chi è coinvolto nella storia o chi trarrà beneficio dall’articolo. Contenuto: Inizia presentando il fotografo (reale o ipotetico) o il lettore ideale, sottolineando il legame con Nikon. Esempio di testo: "Se sei un fotografo Nikon appassionato di paesaggi notturni, questo articolo è per te. Immagina Marco Rossi, un astrofotografo italiano che ha passato anni a perfezionare le sue immagini dell’Aurora Boreale usando la Nikon Z8. Qui scoprirai come anche tu puoi ottenere scatti mozzafiato con la tua attrezzatura Nikon." Consiglio: Rivolgiti direttamente alla community Nikon, magari citando un fotografo noto che usa Nikon o un lettore tipo (es. "il fotoamatore che vuole spingere la sua Z6 al massimo"). 2. What (Cosa): L’Argomento Centrale Focus: Spiega cosa tratta l’articolo: il soggetto fotografico, la tecnica o l’attrezzatura specifica. Contenuto: Descrivi l’obiettivo dell’articolo e il valore per il lettore, con dettagli tecnici su Nikon. Esempio di testo: "Questo articolo ti guiderà passo passo nel fotografare l’Aurora Boreale, un fenomeno naturale spettacolare, usando la Nikon Z8. Ti mostreremo come impostare la tua mirrorless Nikon, scegliere gli obiettivi giusti (come il Nikkor Z 20mm f/1.8) e ottenere esposizioni perfette anche in condizioni di luce estreme." Consiglio: Inserisci specifiche Nikon (modelli, obiettivi, accessori) per rendere l’articolo rilevante e pratico per il pubblico del sito. 3. When (Quando): Il Momento Perfetto Focus: Indica il timing ideale per l’attività fotografica e il contesto temporale. Contenuto: Fornisci dettagli su stagioni, orari o situazioni specifiche, utili per pianificare. Esempio di testo: "L’Aurora Boreale è visibile soprattutto tra settembre e marzo, quando le notti sono lunghe e il cielo è limpido. Marco ha scattato le sue foto migliori a gennaio, intorno alle 22:00, sfruttando l’oscurità totale e la sensibilità ISO della Z8, impostata tra 800 e 3200." Consiglio: Aggiungi un tocco pratico, come "controlla le previsioni geomagnetiche per sapere quando l’Aurora sarà più intensa", per aiutare i lettori a prepararsi. 4. Where (Dove): La Location Focus: Specifica il luogo dell’evento o dell’esperienza fotografica. Contenuto: Descrivi l’ambientazione in modo vivido e suggerisci spot ideali, con dettagli utili per i fotografi. Esempio di testo: "Marco ha scelto Tromsø, in Norvegia, una delle capitali mondiali dell’Aurora Boreale, a circa 350 km sopra il Circolo Polare Artico. Qui, lontano dall’inquinamento luminoso, la Nikon Z8 ha catturato ogni sfumatura verde e viola del cielo, grazie al suo sensore full-frame da 45,7 megapixel." Consiglio: Offri alternative (es. "Anche l’Islanda o la Finlandia sono ottime opzioni") e suggerisci come trovare location buie vicino ai lettori. 5. Why (Perché): Motivazione e Benefici Focus: Spiega perché vale la pena dedicarsi a questo progetto fotografico e come Nikon lo rende speciale. Contenuto: Collega l’esperienza al piacere della fotografia e ai vantaggi dell’attrezzatura Nikon. Esempio di testo: "Perché fotografare l’Aurora Boreale? Perché è una sfida che mette alla prova le tue abilità e la tua attrezzatura, offrendo immagini che lasciano a bocca aperta. La Nikon Z8, con il suo autofocus rapido anche al buio e la resa eccezionale ad alti ISO, ti permette di trasformare un sogno in una foto da incorniciare." Consiglio: Concludi con un invito all’azione, come "prendi la tua Nikon e prova stasera stessa", per ispirare i lettori. Struttura dell’Articolo Completo Ecco come potrebbe apparire l’articolo finito, usando le cinque W per organizzarlo: Titolo: Catturare l’Aurora Boreale con la Nikon Z8: Una Guida Pratica Lead (Introduzione): "Se sei un fotografo Nikon appassionato di paesaggi notturni, questo articolo è per te. Immagina Marco Rossi, un astrofotografo italiano che ha passato anni a perfezionare le sue immagini dell’Aurora Boreale usando la Nikon Z8. Qui scoprirai come anche tu puoi ottenere scatti mozzafiato con la tua attrezzatura Nikon." Corpo del Testo: Cosa: "Questo articolo ti guiderà passo passo nel fotografare l’Aurora Boreale, un fenomeno naturale spettacolare, usando la Nikon Z8. Ti mostreremo come impostare la tua mirrorless Nikon..." Dettagli tecnici: ISO, tempi di esposizione (15-30 secondi), apertura (f/1.8-f/2.8), uso del treppiede. Quando: "L’Aurora Boreale è visibile soprattutto tra settembre e marzo, quando le notti sono lunghe e il cielo è limpido..." Consigli su app meteo e previsioni aurorali. Dove: "Marco ha scelto Tromsø, in Norvegia, una delle capitali mondiali dell’Aurora Boreale..." Suggerimenti su come evitare l’inquinamento luminoso. Perché: "Perché fotografare l’Aurora Boreale? Perché è una sfida che mette alla prova le tue abilità e la tua attrezzatura..." Vantaggi della Z8 rispetto ad altre fotocamere. Conclusione: "Con la tua Nikon in mano e queste indicazioni, sei pronto a catturare l’Aurora Boreale. Condividi i tuoi scatti su Nikonland e raccontaci la tua esperienza!" -
Buongiorno, rammentiamo che al 31 marzo provvederemo ad una verifica degli account su Nikonland.it Cancelleremo tutti quelli degli iscritti che non si sono collegati dopo il 31/12/2024 e di quelli che non hanno fatto alcun intervento scritto tra il 01/01/2025 e il 31/03/2025. Per manifestare la propria volontà di rimanere iscritti, non si dovrà fare altro che scrivere qualche cosa su Nikonland, possibilmente di pertinente con i lavori del sito. Per farlo c'è tempo fino al 31/03/2025. Sarà sempre possibile iscriversi nuovamente ma la regola resterà permanente e con cadenze trimestrali continueremo a cancellare gli account inattivi. Questa è una pratica ricorrente di tutti i grandi siti del mondo. Noi stessi abbiamo ricevuto un messaggio simile da parte di Discord nei giorni scorsi che abbiamo accettato di buon grado. Nikonland.it accoglie volentieri chi vuole partecipare attivamente alla vita del sito. Tutti gli altri possono tranquillamente continuare a leggerci senza nemmeno il fastidio di essere iscritti e fare il login. Cordialmente.
-
Proponete articoli editoriali nei vostri blog
Nikonland Admin commented on Nikonland Admin's blog entry in Admin Blog
Le cinque W (in inglese: Who, What, When, Where, Why) sono il pilastro fondamentale del giornalismo, un metodo semplice ma efficace per strutturare un articolo o un reportage in modo chiaro, completo e coinvolgente. Questo approccio, nato nell'ambito del giornalismo anglosassone, è universalmente riconosciuto come una guida per raccogliere informazioni e raccontare una storia in modo che risponda alle domande essenziali del lettore. Di seguito ti fornisco un riassunto approfondito ed esteso, pensato per un aspirante giornalista, con spiegazioni dettagliate, esempi pratici e consigli utili. 1. WHO - Chi Definizione: Il "Chi" si riferisce ai soggetti coinvolti nella notizia: chi ha compiuto l'azione, chi ne è stato influenzato, chi è testimone o chi ha un ruolo rilevante nella vicenda. Importanza: Identificare i protagonisti è cruciale per dare un volto umano alla storia e per aiutare il lettore a capire chi è al centro degli eventi. Un buon giornalista non si limita a nomi e cognomi, ma cerca di fornire contesto: età, professione, motivazioni, background. Come svilupparlo: Raccogli informazioni precise: Nomi completi, titoli o ruoli (es. "Mario Rossi, 45 anni, insegnante di liceo"). Cerca più prospettive: Non limitarti al protagonista principale, ma includi altre persone coinvolte (vittime, autorità, testimoni). Personalizza: Se possibile, aggiungi dettagli che rendano i soggetti memorabili (es. "Maria, madre di tre figli, conosciuta nel quartiere per il suo impegno sociale"). Esempio pratico: In un articolo su un incendio, il "Chi" potrebbe essere: "Luca Bianchi, un pompiere di 32 anni, ha salvato due bambini intrappolati al secondo piano, mentre Anna Verdi, residente del palazzo, ha perso tutto nell’incendio." Consiglio: Fai attenzione alla privacy e alla verifica delle identità, soprattutto in situazioni delicate come crimini o tragedie. Consiglio: Fai attenzione alla privacy e alla verifica delle identità, soprattutto in situazioni delicate come crimini o tragedie. 2. WHAT - Cosa Definizione: Il "Cosa" descrive l’evento o il fatto principale, cioè ciò che è accaduto o sta accadendo. Importanza: È il cuore della notizia, il motivo per cui il lettore apre l’articolo. Deve essere chiaro, conciso e rispondere alla domanda: "Cosa è successo di così rilevante da meritare attenzione?" Come svilupparlo: Sii specifico: Evita generalizzazioni e vai dritto al punto (es. non "C’è stato un problema", ma "Un treno è deragliato causando 10 feriti"). Usa verbi forti: I verbi dinamici (es. "ha esploso", "ha salvato", "ha protestato") rendono la narrazione più vivida. Rispondi subito: Nel giornalismo tradizionale, il "Cosa" appare spesso nel lead (l’attacco dell’articolo). Esempio pratico: "Un’esplosione in una fabbrica chimica ha distrutto parte dell’impianto e costretto all’evacuazione di 200 operai." Consiglio: Concentrati sui fatti verificabili e lascia le opinioni o le speculazioni per dopo, magari in una sezione di analisi separata. 3. WHEN - Quando Definizione: Il "Quando" indica il momento in cui si è verificato l’evento, includendo data, ora e, se rilevante, durata. Importanza: Contestualizzare temporalmente la notizia aiuta il lettore a capire se si tratta di un fatto recente, in corso o passato, e a valutarne l’urgenza o la rilevanza. Come svilupparlo: Precisione: Scrivi "Giovedì 20 marzo 2025, alle 14:30" invece di un vago "ieri". Contesto temporale: Se l’evento si collega a qualcosa di precedente, menzionalo (es. "Due giorni dopo il primo sciopero"). Cronologia: In eventi complessi, usa una sequenza temporale per chiarire l’ordine dei fatti. Esempio pratico: "L’incidente è avvenuto venerdì 21 marzo 2025, intorno alle 9:00, pochi minuti dopo l’apertura degli uffici." Consiglio: Verifica sempre l’orario esatto con fonti ufficiali (polizia, soccorritori) per evitare errori. 4. WHERE - Dove Definizione: Il "Dove" specifica il luogo dell’evento, che può essere un indirizzo preciso, una città, una regione o anche un contesto più ampio. Importanza: Il luogo dà concretezza alla notizia e permette al lettore di visualizzare la scena o di capire se lo riguarda direttamente. Come svilupparlo: Dettagli geografici: "A Milano, in via Torino 12" o "Nella foresta amazzonica, vicino al confine con il Perù". Descrizione ambientale: Aggiungi elementi che dipingano il quadro (es. "In un quartiere popolare affollato di palazzi grigi"). Rilevanza del luogo: Spiega perché il "Dove" è significativo (es. "Proprio davanti al municipio, simbolo della protesta"). Esempio pratico: "Il furto è avvenuto in una gioielleria di lusso nel centro di Roma, a pochi passi da Piazza di Spagna." Consiglio: Usa mappe o riferimenti visivi per orientarti e, se possibile, visita il luogo per cogliere dettagli che arricchiscano il racconto. 5. WHY - Perché Definizione: Il "Perché" esplora le cause, le motivazioni o il contesto che hanno portato all’evento. Importanza: È la W che dà profondità alla notizia, trasformandola da un semplice resoconto a una storia che fa riflettere. Risponde alla curiosità del lettore: "Perché è successo?" Come svilupparlo: Indaga le cause: Possono essere immediate (es. "un corto circuito") o profonde (es. "negligenza nella manutenzione"). Includi motivazioni: Se l’evento è intenzionale, spiega il movente (es. "per vendetta personale"). Contesto: Collega l’evento a un quadro più ampio (es. "in un periodo di crisi economica"). Esempio pratico: "L’incendio è scoppiato a causa di un guasto elettrico non riparato da mesi, secondo quanto denunciato dai lavoratori." Consiglio: Il "Perché" richiede spesso fonti multiple (esperti, testimoni, documenti) per evitare speculazioni infondate. Come integrare le cinque W in un articolo Un buon articolo giornalistico combina le cinque W in modo fluido, spesso concentrandole nel lead (il primo paragrafo), per poi approfondirle nel corpo del testo. Ecco un esempio completo: Lead: "Martedì 18 marzo 2025, alle 17:00, un gruppo di studenti universitari (Chi) ha occupato il rettorato dell’Università di Bologna, in Piazza Verdi (Dove), per protestare contro l’aumento delle tasse scolastiche (Cosa e Perché), bloccando l’accesso agli uffici per oltre tre ore (Quando)." Corpo del testo: Chi: "Tra i leader della protesta c’era Sara Conti, 22 anni, rappresentante degli studenti, che ha dichiarato..." Cosa: "L’occupazione ha incluso barricate improvvisate e slogan contro il rettore." Quando: "L’azione è iniziata subito dopo una riunione fallita con l’amministrazione." Dove: "Piazza Verdi, cuore pulsante del quartiere universitario, è stata scelta per il suo valore simbolico." Perché: "Gli studenti denunciano un aumento del 20% delle tasse, insostenibile in un periodo di crisi." Consigli pratici per un aspirante giornalista Inizia con un taccuino: Quando affronti una notizia, scrivi le cinque W come domande e rispondi man mano che raccogli informazioni. Priorità al lettore: Immagina cosa vorrebbe sapere chi legge e assicurati che nessuna W resti senza risposta. Verifica i fatti: Ogni W deve essere supportata da fonti affidabili (testimoni, documenti, dati ufficiali). Adatta lo stile: In un articolo breve le W sono condensate, in un’inchiesta possono essere esplorate in capitoli separati. Sii curioso: Il "Perché" spesso richiede di scavare oltre la superficie, ponendo domande scomode o cercando connessioni nascoste. Le cinque W sono uno strumento universale, ma il loro vero valore sta nella tua capacità di usarle con creatività e rigore. Da dove vengono le famose 5 W del giornalismo ? Nel suo poema I Keep Six Honest Serving-Men (1902), Rudyard Kipling scrisse: "Tengo sei onesti servitori / Mi hanno insegnato tutto ciò che so; / I loro nomi sono Cosa e Perché e Quando / E Come e Dove e Chi." Sebbene Kipling non fosse un giornalista, il suo poema riflette un approccio interrogativo simile, e alcuni lo citano come un’ispirazione poetica per il metodo giornalistico. Tuttavia, non ci sono prove dirette che abbia inventato le cinque W; piuttosto, potrebbe aver reso popolare un concetto già in uso. - Yesterday
-
Onestamente, io non riesco a definire "favoloso" l'AF-S 70-200 F4 VR. E' una buona lente, ne convengo, ma, ad esempio, non all'altezza del vecchio AF-S 80-200 F2,8 (non parlo dell'AF-D comunemente chiamato "bighiera", ma del suo successore), che e' una delle lenti che preferisco in assoluto, e che potrei definire, quella si "favolosa"..... L'onesto AF-S 70-200 F4 VR ha una messa a fuoco decisamente piu' lenta dell'AF-S 80-200 F2.8 (e non cambia nulla montandolo su una reflex o su una mirrorless con FTZ, almeno per me che uso sempre la messa a fuoco singola su area centrale), ed il suo VR interno richiede qualche attimo di troppo per stabilizzarsi, per poterla definire una lente da azioni veloci...... Almeno questo e' quanto ho potuto verificare di persona con le mie lenti e le mie macchine. L' AF-S 300mm F4 VR l'ho provato solo una volta, molto tempo addietro, trovandolo estremamente leggero e pratico da utilizzare. Onestamente, non ricordo quanto fossero veloci la messa a fuoco ed il VR. Dalle foto in rete, alcune delle quali presenti anche nelle recensioni su Nikonland, non mi e' piaciuto sempre lo sfocato, ed in particolari situazioni, ad esempio con presenza nelle aree fuori fuoco di linee vicine e parallele, su piani abbastanza vicini a quello del soggetto, l'ho trovato piuttosto duro ed invasivo, come spesso succede con obbiettivi aventi al loro interno lenti di Fresnel. Resta comunque una lente che mi piacerebbe provare piu' approfonditamente.
-
Obiettivi serie Z con restrizioni sul tipo di otturatore
Lucky replied to Nikonland Admin's question in Aiuto Online
Marco, e' passato un po' di tempo, ma dai dati exif direi "prima tendina elettronica", anche perche' normalmente non uso mai la "modalita' silenziosa" che con la Z6 e' il "vero" otturatore interamente elettronico. Luciano -
Alberto73 sta seguendo Nikon Z6III e i video
-
non ho riscontrato i problemi al punto 1 sulla z6 anche se non ho fatto un video lungo ma tante clip che messe insieme hanno portato un video di circa 40' al netto degli scarti, mi è capitato che si interrompesse la registrazione con la z50 ma non con la z6... per il formato file ho fatto una prova e registra il formato corretto cioè quello impostato. Per il punto 2 non ho risposte dato che non faccio streaming...
- 1 reply
-
- 1
-
-
Ennio Franzi sta seguendo Nikkor Z 28-400/4-8VR : in luce ed in ombra
-
Nikkor Z 28-400/4-8VR : in luce ed in ombra
Ennio Franzi commented on Max Aquila's article in Di particolare interesse
Sono riusciti a fare una lente che, nonostante una escursione veramente elevata, permette di portare a casa scatti interessanti.- 2 comments
-
- nikon z 50ii
- zoom wide tele nikon
- (and 6 more)
-
Ho fatto tappa al Museo Ferrari. Abbiamo parcheggiato l'automobile in uno dei parcheggi dedicati al Museo. Purtroppo il parcheggio piu' vicino era pieno data l'ora (tarda mattinata di un giorno di Settembre). Al parcheggio (adiacente alla Pista di Fiorano), c'erano delle navette riservate, molto comode che portavano i visitatori gratuitamente dal parcheggio all'ingresso del Museo. E' stata una esperienza interessante ed emozionante. Avevo con me la Nikon Zf e lo zoom Nikkor Z 24-120 S f4. Ho ritardato la pubblicazione perche' non sono mai soddisfatto delle mie fotografie e sono sempre restio a pubblicarle (micromosso , inquadrature che chi sa fare le fotografie farebbe mille volte meglio di me). Quello che pero' vorrei condividere e' l'emozione di visitare un museo dedicato alla storia della Ferrari.
-
Obiettivi serie Z con restrizioni sul tipo di otturatore
marcovitrotto replied to Nikonland Admin's question in Aiuto Online
stavo proprio leggendo il tuo post di 3 anni fa... D'accordissimo su quanto dici della politica Nikon, non ho capito invece se le foto del tuo albero di Natale le hai fatte con otturatore silenzioso o 1a tendina elettr.