Abbiamo scritto qualche mese fa che RED è diventata Yellow dopo l'acquisizione di Nikon (8 marzo 2024 -> QUI <- ) e solo anticipato quali potevano essere gli sviluppi dell'operazione di acquisto, a parte la risoluzione definitiva delle pendenze legali (peraltro già archiviate dalla magistratura californiana nel 2023).
Successivamente abbiamo appreso che il capo della pianificazione di Nikon Imaging (sostanzialmente il papà di Z9 e Z8) è diventato CEO di RED e si è trasferito in California (ma Keiji Oishi è cresciuto in Nikon USA quindi è tra quei manager Nikon che conoscono l'inglese e il Paese a stelle e strisce, anche se non ha una esperienza hollywoodiana. Ricordiamoci che lo stato dell'arte della ripresa video è ancora quella che si fa tra Hollywood e Burbank sedi degli studios e di tutta l'industria cinematografica che li serve. Un ambiente veramente poco impermeabile verso gli estranei).
Al suo insediamento Keiji Oishi ha subito ammesso che c'è grande potenziale di sinergia tra le diverse tecnologie e che gli ingegneri Nikon e RED stavano già seduti attorno allo stesso tavolo.
Ha anticipato che presto ma non prestissimo si vedranno i frutti della collaborazione e che Nikon considererà seriamente di produrre nuovamente obiettivi CINE da montare davanti alle videocamere RED al posto di quelli con attacco PL o RF (RED ha un accordo di licenza con Canon per l'uso di comuni obiettivi mirrorless autofocus).
Poi abbiamo visto che nel bilancio di previsione Nikon è stato inserito che la fascia alta dei prodotti video del gruppo sarà rappresentato da RED e che ci sarà scambio di tecnologie comuni (a RED piace l'Expeed, a Nikon piace la compressione RAW di RED).
Fino a qui nulla di strano. Fascia media e alta Nikon, fascia altissima RED. Fascia bassa ... chissenefrega. Cose che già sappiamo.
Ma adesso arriva una conferma da parte del Presidente Nikon che di fatto anticipa che sfrutteranno tecnologia RED per espandere le quote di mercato di Nikon (che non significa che assorbiranno RED : RED deve restare separata perché una cinecamera Nikon non sarebbe accettata da Hollywood).
Il presidente della Nikon, Yoshiaki Tokunari ha affermato in un'intervista che "negli ultimi anni sono richieste prestazioni video" per quanto riguarda il principale business delle fotocamere dell'azienda, e ha espresso la sua intenzione di espandere la quota di mercato incorporando la tecnologia video di una società statunitense di videocamere acquisita da Nikon questa primavera. Per quanto riguarda le recenti tendenze di vendita, ha affermato: "Stiamo assistendo a segnali di ripresa nelle fotocamere con obiettivo intercambiabile". Per regione, ha spiegato, "la Cina è cresciuta allo stesso livello dell'Europa e il tasso di crescita è elevato nei paesi emergenti come l'Asia meridionale"
Bene. Fin qui le premesse, cui è doveroso aggiungere una considerazione specifica su RED e le sue videocamere.
il prodotto di punta di RED è la V-RAPTOR XL.
Si tratta di un apparecchio di fascia altissima (costa "nudo" circa $40.000) e questo - a parte il fatto che è dedicato al video - ce lo rende totalmente alieno.
Ma se andiamo a guardare le specifiche, vediamo quanto siano contigue con quelle del segmento della Z9.
Il sensore della V-RAPTOR XL, annunciata ad inizio anno :
- è global shutter
- è da circa 34 megapixel, formato CMOS da 40,96 x 21,6 mm (Vistavision), quindi ampiamente superiore al nostro 36x24mm
- offre un flusso dati da 800 MB/s capace di dare video 8K120P
- una gamma dinamica di 17 stop (secondo RED) grazie ad un sistema HDRx che supera i limiti del nostro dual gain ed offre file puliti ad ogni ISO
- la macchina ha doppia ventilazione per smaltire il calore del corpo e tenere il sensore "fresco"
- ed usa CFExpress di tipo CF4
questo per limitarci a quanto ci possa interessare direttamente, tra le cose hardware che potrebbero essere incorporate in una ammiraglia Nikon, oltre alla compressione del flusso video/foto (che avviene in hardware con algoritmi proprietari come quelli del TicoRAW di Nikon)
Poi pensiamo al tiepido accoglimento della Canon EOS R1 che il marketing Canon ha pompato probabilmente oltremisura suscitando aspettative che poi sono state parzialmente disilluse dall'uso di un "semplice" sensore stacked, come oramai noi abbiamo persino in un prodotto medio come la Z6 III (c'è qualche burlone su Youtube che è arrivato addirittura a dire che in fondo una Z6 III è meglio di una Canon EOS R1 a parità di destinazione dei lavori, mentre la R1 va a servire una nicchia ristretta di fotografi reporter, la Z6 III è più orizzontale e costa quasi un terzo).
***
Tutto ciò premesso, come era in uso scrivere presso il mio datore di lavoro quando si arrivava alle conclusioni, Tutto ciò premesso ?
Tutto ciò premesso, Nikon è a chiusura del ciclo - anticipato, promesso e realizzato - di portare la tecnologia Z9 su tutta la gamma. Manca l'atteso modello in formato DX e il cerchio si chiuderà, con l'uscita dal listino di Z6 II e Z7 II (dimentichiamoci della Z5 che potrebbe poi essere avvicendata in stile Zf ma senza fascino vintage).
E poi ?
E poi stiamo notando un forte rallentamento della programmazione.
Che per Nikon prelude sempre - ne siamo testimoni negli ultimi 40 anni - ad un ripensamento importante della gamma futura.
Un ripensamento importante non può che partire dall'ammiraglia, visto che le cine-camere RED resteranno separate per marchio e approccio hollywoodiano.
Ma Nikon nella sua comunicazione è già familiare con il concetto di incorporazione delle tecnologie e sviluppo comune di prodotti tra i due brand.
RED usa già correntemente sensori di tipo Global Shutter.
Anzi, qualche malalingua mormora che il vero motivo dell'acquisto da parte di Nikon ad un prezzo relativamente modesto, derivi proprio dagli impegni (gravosi) di RED per l'acquisto dei sensori, prodotti in scala troppo ridotta perché costino cifre compatibili con una produzione di massa come quella delle fotocamere.
Nikon può approfittare delle conoscenze di RED per fare il salto in una nuova generazione che superi nettamente la Z9 e la Z8 praticamente in tutto (se è vero che la gamma dinamica di RED V-RAPTOR XL non è effettivamente influenzata dal sensore Global, oppure se il raffreddamento adottato è trasferibile anche su una più tradizionale mirrorless, anche se con ferramenta tipo Z9).
Insomma, il mio pensiero, non suffragato da altro che percezioni, segnali e letture online, è che possiamo aspettarci una ulteriore rivoluzione globale da parte di Nikon.
Con l'uscita di una nuova gamma nei prossimi 5 anni che potrebbe rendere superata quella che per noi è invece nuovissima e che utilizziamo correntemente.
Superata, intendiamoci, per chi possa servirsi delle tecnologie derivate che, ovviamente, toccherà a Nikon declinare in campo fotografico.
Anche se, oramai abbiamo capito, ogni progetto fotografico oggi nasce pensando in primo luogo alle sue potenzialità video.
Recommended Comments