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  1. focus stacking eseguito con la Zfc e il 16-50 con tre flash di studio D'accordo, dimentichiamoci per un minuto del fatto che esiste la Nikon Z9. La nuova Nikon Z8 rappresenta in tutto, ciò che è sempre stata l'ammiraglia Nikon fin dalla prima reflex del 1959. Quella Nikon F che ha dato origine alla lunga stirpe di fotocamere professionali adatte ad ogni genere, in ogni cirocostanza e ad ogni latitudine. E proprio alla Nikon F mi pare che si richiami la Z8, non alla D700, riduzione in scala con molte lacune della D3. Se, appunto, non ci fosse la Z9, non avremmo proprio nulla di cui lamentarci della Z8. Ha un mirino che più efficiente non ce n'è. Un sensore capace di riprendere qualsiasi cosa. Un corpo ben modellato, dal giusto peso e dall'ergonomia adeguata all'uso impegnato. Prestazioni allo stato dell'arte in ogni settore, sia in fotografia - raffica, buffer, risoluzione, rumore, dinamica - che in video - alta risoluzione, alta frequenza, formati evoluti, opportunità di editing sofisticato. Non le manca proprio nulla. Ideale per il matrimonialista, per il reporter, per il fotografo di scena - con la sua modalità totalmente silenziosa - e più che capace di sostituire con vantaggio praticamente ogni altra Nikon presente e passata. Probabilmente la prima Nikon che toglie ogni possibile alibi a chi è rimasto fedele alla sua reflex perché le prime Nikon Z non lo convincevano. E tutto sommato offerta ad un prezzo che pur molto elevato, è in linea con quello della Nikon D850 che all'uscita fece registrare record di vendite e di lista di attesa per averne una. Solo 6 anni fa. Si, Nikon ha pensato questa mirrorless proprio per convincere gli irriducibili fans della D850 a fare il passo o a completare il passo verso i nuovi strumenti. Ma anche a chi cerca una evoluzione decisiva dalle varie Nikon Z6-Z7 sia di prima che di seconda serie, macchine di buone caratteristiche ma decisamente inferiori alla nuova Z8. Ecco, se non ci fosse la Nikon Z9, la nuova arrivata non avrebbe bisogno di altro per dominare la scena. Ma la Z9 c'è e per alcuni di noi continua ad essere la prima scelta, con la Z8 possibile secondo corpo più compatto. Ma la Z9 che si rifà alla tradizione parallela delle "nuove" ammiraglie che sono partite con la Nikon F5 del 1995, è una macchina di un'altra fascia, concepita senza compromessi e dichiaratamente inarrestabile. Si giustificano così - per l'esistenza della Z9 - le scelte di compatibilità fatte da Nikon sulla batteria - meno performante di quella della Z9 ma già ampiamente diffusa su tutto il corredo Nikon - e sulle schede di memoria - una soluzione ibrida, che va incontro a chi ha un patrimonio di schede SD e vuole continuare ad usarle per i compiti meno impegnativi dove una CFExpress non sarebbe necessaria - ma anche su un corpo più compatto, come richiesto da un'ampia fascia di Nikonisti che però alla fine risulta meno "quadrato" nell'uso di ottiche pesanti, rispetto alla mamma Z9. Ecco le mie prime impressioni di uso e di impiego, in tutte le occasioni in cui l'ho già potuta sfruttare, coincidono con questa anteprima. La Nikon Z8 è probabilmente la migliore Nikon dai tempi della Nikon F. E all'anziana nonna si rifà per polivalenza, costruzione, efficienza, potenzialità e prestazioni. Senza detronizzare la Z9 per quelle che sono le sue peculiarità specifiche, per chi ne abbia bisogno e sappia servirsene. Per il resto, chiudendo gli occhi e dimenticando che il baricentro è più alto e che scattando in verticale le macchina è meno bilanciata della Z9, chi conosce la Z9 si troverà a casa. Mentre chi è abituato ad usare una qualsiasi altra Z, troverà un salto di esperienza fotografica così spinto che difficilmente sarà possibile per Nikon replicare durante questa vita. In sintesi, mi aspetto un grandissimo successo di vendite per la Nikon Z8 che farà felici migliaia e migliaia di nikonisti in giro per il mondo e che la stavano aspettando oramai da due anni. Un problema per Nikon perché sarà difficile questa volta, maledettamente difficile sostituirla con qualche cosa di altrettanto sorprendente, quando avrà qualche anno. Perché la scusa dell'usura meccanica non c'è. E si possono accumulare centinaia di migliaia o milioni di scatti con una Z8 senza sentire il bisogno di farla vedere da un tecnico ... La Nikon perfetta ? Quasi. Quella ideale ? Si, questo si, è indicata praticamente per tutti i fotografi, trovando così una compagna capace di assecondarne le necessità offrendo un percorso di crescita fotografica che finalmente non richiede ulteriori avvicendamenti anche per un tempo molto lungo. Lustri, non bienni. In un corpo che pesa il giusto, robusto il giusto, che costa si, ma il giusto. La macchina giusta. focus stacking eseguito con la Zfc e il 16-50 con tre flash di studio dettaglio dell'impugnatura della Nikon Z8. Adeguata a non far annaspare per aria il mignolino di ogni mano normale il vano connessioni della Nikon Z8. Rispetto alla Z9, spiccano le due porte USB-C, una delle quali abilitata alla ricarica/alimentazione con Power Delivery e l'assenza della porta Ethernet il vano schede di memoria della Z8. Analogo a quello di Z6 II e Z7 II, diverso rispetto a quello della Z9 che invece porta due CFExpress nei due slot. Qui invece abbiamo una CFEx e una Sd. A corredo dell'articolo metto solo poche foto in quanto in termini di qualità di immagine non c'è molto da aggiungere. Le foto scattate con la Z8 saranno identiche a quelle riprese con la Z9 e molto simili a quelle ottenute con la Z7 II e la D850. Ma rispetto a queste ultime due l'esperienza d'uso sarà abissale, mentre per il confronto con la Z9 le cose sono più legate alle abitudini e attitudini del fotografo. Giada. Nikon Z8, Nikkor Z 85/1.2 S, ISO 500, f/1.2, 1/1250'' Ferrari all'Autodromo Nazionale di Monza. Nikon Z8 e Nikkor Z 100-400/4.5-5.6 S, panning ad 1/320'' e ad 1/80'' Porsche 935, Concorso di Eleganze Villa d'Este di Cernobbio. Nikon Z8, Nikkor Z 24-120/4 S, flash Godox V1 ISO 500, f/14, 1/80'' Conclusioni Circa 25.000 scatti in poche occasioni ma mi bastano per esprime dei giudizi complessivi basati sulla mia lunga esperienza con tutte le altre Nikon. Voi potreste avere altre opinioni, ci mancherebbe, giusto così. La cosa che vi consiglio è di non stare a sentire troppo i punti di vista degli "influencer" su Youtube. Non tutti sono persone di specchiata esperienza, conoscenza del mondo Nikon, E pochi sono schietti ed aperti come noi. A favore è la Nikon Z9 in un corpo più maneggevole, più leggero, meno da paparazzo, più giustificabile alla moglie e a chi viene inquadrato, meno interessante per i malintenzionati (ma stateci attenti ugualmente) ha le stesse identiche prestazioni della Z9, salvo la durata della batteria e la capacità della Z9, unica per Nikon, di essere inarrestabile ha il prezzo giusto : per avere le stesse prestazioni sia da Nikon che da altri marchi si deve spendere molto di più. Il prezzo è esattamente quello della Nikon D850 del 2017 rivalutato con l'inflazione del periodo è adatta a tutti i fotografi esigenti durerà a lungo perché non ha usura meccanica ed ha caratteristiche sovrabbondanti per quasi tutti i fotografi. Sarete voi a crescere con lei e lei difficilmente si rivelerà non all'altezza di voi pensata sia per chi è ancora legato alla reflex ed aspettava il modello "professionale" per fare il passo sia per chi trova oramai inadeguate le altre Z di prima generazione Contro l'essere così "identica" in tutto alla Z9 per qualcuno può essere una delusione. Qualcuno si sarebbe aspettato un mirino più dettagliato o qualche caratteristica di terza generazione. Ma la Z8 è la sorella minore della Z9, niente di più e niente di meno. Se è la macchina che fa per voi, sposatevela e dimenticate le altre sorelle ! il corpo è fantastico e ricorda tutte le precedenti Nikon professionali. Ma chi fa uso di ottiche pesanti e spesso fotografa in verticale, troverà la Z8 un pò più scomoda della Z9. A ciascuno il suo corpo macchina la batteria. Le prestazioni sono identiche a quelle della Z9. Ma non lo è la batteria. Per cui se fotografate o filmate tanto e molto a lungo, sappiate che l'autonomia è da 1/3 al 50% inferiore a quella della Z9 la macchina dissipa il calore generato dall'elettronica per convezione, scambiando calore con l'ambiente attraverso il corpo. Se la usate a lungo e in modo impegnativo la sentirete tiepida. Più della Z9 che ha superfici radianti e masse superiori mancano alcuni dettagli presenti nella Z9 (GPS integrato, presa sincro-flash, porta Ethernet. Si vi necessitano quelle e se in generale la Z9 fa più al caso vostro della Z8, sappiate che con la Z8 la Z9 non esce di listino) Ecco, a me è piaciuta molto. Ammetto che mi trovo meglio con la Z9 ma l'esperienza con la Z8 non la fa rimpiangere troppo. Se non fossi già sposato con la sorella maggiore non avrei proprio nulla di cui lamentarmi. E così sono sicuro sarà per voi. Non indugiate troppo e non state a sentire troppo i saputoni del web. E' una macchina fantastica. Speriamo solo che Nikon ne produca abbastanza e che continui a stupirci con aggiornamenti firmware delle sue funzionalità in parallelo con quanto fa con la Z9. *** Se questo articolo vi è sembrato utile mettete un like. A voi non costa nulla ma per noi fa una grande differenza per capire quali siano gli argomenti che i lettori trovano più interessanti. Non abbiate timore ad aggiungere i vostri commenti *** Vi invitiamo a visitare il Club dedicato alla Nikon Z8 nelle pagine interne del sito per avere maggiori informazioni o scambio di opinioni. Si trova qui
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  2. Questo articolo esce qualche ora in anticipo rispetto all'annuncio ufficiale. E da per scontato che ciò che sappiamo (ovvero che la Z8 sia una Z9 compatta) della nuova macchina sia confermato. Mentre è ovvio che chi è passato da una Z6 ad una Z9 sa di cosa stiamo parlando (e anche chi ha potuto toccare la Z9 ed è stato illuminato dalla Luce Eterna) Me per tutti gli altri, possiamo dare qualche informazione supplementare che aiuti a comprendere per dare una risposta effettiva. Naturalmente se siete appassionati di tecnologia applicata alla fotografia, la risposta sarà SI, convintamente SI, potete anche smettere di leggere l'articolo. *** Il Sensore Stacked Nei cataloghi dei principali marchi di fotocamere - Sony, Canon, Nikon e Fujifilm - si è creata una frattura effettiva, non solo di posizionamento di prodotto tra i corpi macchina in catalogo. Esiste una linea di macchine dotate di sensore tradizionale a singolo strato e una linea che invece dispone di sensori a doppio strato. I sensori a strati - o stacked in inglese - sono sensori che hanno una sovrapposizione di chip, allineati tra loro con compiti speciali. Il primo strato è comune con quello dei sensori normali, è composto dai diodi fotosensibili, quelli che catturano la luce convogliata dall'obiettivo sul sensore stesso attraverso la matrice di microlenti. Nei sensori normali, sotto ai fotodiodi c'è il complesso dei convertitori di segnale AD e gli amplificatori di linea che aumentano la tensione di quel segnale. I sensori a strati invece hanno una ulteriore logica, composta da banchi di memoria e ulteriori booster di segnale. Questo accorgimento permette di memorizzare localmente i dati luminosi convertiti in bit prima del trasferimento al motore di processamento delle immagini. Qui la stiamo facendo ovviamente semplice ma nella sostanza basta questo perché il sensore offra così una più elevata velocità di lettura delle informazioni. Sappiamo che tutti gli attuali sensori di immagine delle fotocamere commerciali di tutti i produttori funzionano simulando l'otturatore meccanico (rolling shutter). Il sensore viene letto a striscioline successive, dall'alto verso il basso. E' l'unico modo per cui si riescano a trasferire le informazioni dal sensore al processore quando si utilizzano tempi di scatto più veloci della velocità di lettura del sensore. Che per quanto possa essere veloce non sarai mai a livello dei tempi di scatto più brevi necessari per bloccare il movimento dei soggetti che inquadriamo. Il numero di striscioline per cui è necessario suddividere un sensore dipende dalla velocità del sensore. Un numero ridotto di striscioline (tempo di lettura lento) rende la macchina più sensibile a registrare artefatti dovuti al movimento del soggetto durante il processo di lettura. Un numero molto elevato di striscioline lo rende via via meno interessato dal fenomeno. Un numero infinito di striscioline, teoricamente sarebbe esente da questo difetto (global shutter) ma al momento non è una via praticabile per questioni di costo di produzione e di generazione di rumore di lettura indotto dal maggior calore prodotto dal sensore stesso. Comunque siamo arrivati allo scopo del sensore a strati, rendere la velocità di lettura abbastanza elevata da rivaleggiare con le tendine di un otturatore meccanico professionale. La velocità di lettura (readout) dei sensori tradizionali varia dal più lento di 1/15'' (Nikon Z7, Sony a7R) al più veloce (Canon R6 ed R5) di circa 1/60''. Il sensore di Z8 e Z9 è accreditato di un tempo di lettura di 1/270'', pari a poco meno di 4 millisecondi per leggere tutto il sensore e sufficiente per sincronizzare con un flash. Ampiamente sufficiente a rendere trascurabile il rolling shutter. Ma tanto da poter fare a meno addirittura dell'otturatore meccanico ! 1 Nikon ha usato un sensore tanto rapido in lettura da poter fare a meno dell'otturatore meccanico Non avere l'otturatore meccanico significa non avere usura e significa soprattutto non avere shock meccanici di nessun tipo cosa che, unita ad un efficace sistema di riduzione delle vibrazioni sul sensore, azzera di fatto le possibilità di oscillazioni indotte (salvo che dal fotografo) con tempi di scatto che possono essere anche molto lunghi senza micromosso. Non essendoci l'otturatore, Nikon ha anche scelto di inserire una protezione meccanica a tendina che si chiude sul sensore quando la macchina è spenta. In modo da impedire che polvere o impurità finiscano sul sensore. Chi sta usando la Z9 sa che il problema della pulizia del sensore è enormemente ridotto da questo accorgimento. Ma se fosse tutto qui non avremmo avuto bisogno di scrivere un intero articolo, no ? La velocità del sensore ha permesso ai progettisti Nikon di strutturare un percorso del segnale particolarmente efficiente tale da rendere completamente fluido il flusso dei dati. In particolare, come si vede in questo schema a blocchi ipotetico : abbiamo una separazione delle linee di segnale a livello di percorso. Il video estratto dal sensore (già, perché le Nikon Z sono delle videocamere come la loro progenitrice Nikon 1, le Z8 e Z9 lo sono ancora di più) viene inviato, regolato per le impostazioni di scatto al mirino/display su una linea separata rispetto a quella di estrazione ed elaborazione dei dati destinati a trasformarsi in file e salvati sulle schede di memoria. Sembra una banalità con questa struttura otteniamo la principale differenza rispetto alle altre Nikon Z con sensore tradizionale. 2 Il flusso così è veloce e lineare dal sensore fino al terminale e l'assenza dell'otturatore completa il cerchio. Abbiamo quindi visione in tempo reale a mirino, senza oscuramenti e "virtualmente" senza ritardo rispetto alla scena inquadrata (sappiamo ovviamente che un ritardo di qualche millisecondo ci sarà comunque, ma abbastanza ridotto da ingannare il cervello del fotografo). In questo modo è facilissimo seguire in modo fluido l'azione mentre questa si svolge. E grazie alla velocità di processamento del motore di immagini della Z8 è possibile salvare porzioni di video, pardon, sequenze di scatto a 20-30-60-120 scatti al secondo con autofocus, esposizione e applicazione di tutte le regolazioni impostate, comprese quelle più sofisticate. La velocità del processore che è naturalmente di una classe di un ordine di grandezza superiore a quello delle Z6/Z7/Zdx, consente l'elaborazione di tutte queste informazioni in tempo reale, la loro visione a mirino/display come se fosse una televisione HD e il salvataggio su scheda a oltre 400 megabyte al secondo. E con un autofocus che include algoritmi ben più sofisticati di quelli messi a disposizione nelle macchine di fascia inferiore appena citate. Chi ha provato lo sa, ma ognuno dovrebbe provare la differenza. Pur con un mirino apparentemente non così sofisticato, la visione è tra le più naturali, fluide e gradevoli che ci siano sul mercato. Merito del processo che c'è a monte e probabilmente già questa, uno dei motivi di acquisto più importanti di una Z8/Z9. Ovviamente in un mondo ideale tutti compreremmo una Z8 o una Z9, perchè no ? Non vorremmo annoiarvi ulteriormente con annotazioni tecniche ed andiamo quindi ad una conclusione invitandovi eventualmente ad estendere il discorso nei commenti. A chi è consigliata una Nikon Z8 ? La risposta semplice sarebbe a tutti. Racchiude in un corpo abbastanza compatto le migliori capacità che Nikon al momento è capace di offrire in campo fotografico. Ma in particolare è indirizzata ai fotografi che fanno, anche sporadicamente, azione. Quindi sport, wildlife di soggetti in movimento (tipo uccelli in volo o animali in corsa molto veloce), motori, persone in azione. Ci sono controindicazioni ? Si, come in tutte le cose. Un sensore stacked produce più calore di un sensore a singolo strato. Questo calore è più difficile da dissipare e si traduce in maggiore rumore di lettura rispetto ad un sensore tradizionale. Chi fa paesaggio probabilmente apprezzerà di più un sensore come quello della Z7 e non avendo necessità di scattare a raffica in situazioni di dinamica esasperata, finirà per non apprezzare le altre capacità della Z8. E l'assenza di otturatore meccanico ? Come nella visione fluida, l'assenza di rumore di scatto per la mancanza di otturatore meccanico si apprezza praticamente in ogni situazione. Sia quando è meglio non fare rumore (come in certe situazioni particolari, tipo la fotografia di cerimonia o durante conferenze e convegni, oppure quando si è alla macchia appostati nel wildlife) sia quando si scatta a raffiche così rapide che ... creerebbe imbarazzo il rumore di scatto. Il vantaggio lo abbiamo detto viene anche dall'assenza di usura, di manutenzione dell'otturatore stesso e dall'eliminazione di ogni vibrazione. Ma con il caveat indotto dalle oscillazioni ad alta frequenza nelle situazioni di scatto in interni con luci led particolari che sul sensore della Z8 tendono a creare bande colorate tali da rendere inservibili gli scatti. In queste condizioni o si trova una frequenza di scatto tale da mettersi al sicuro dall'interferenza, oppure non c'è alternativa ad usare una reflex o una mirrorless dotata di otturatore meccanico. Ma è l'unica condizione limite, perché anche con il flash, l'assenza di otturatore meccanico non crea alcun problema di sincronizzazione in nessuna modalità o tempo di scatto. C'è un costo Pur con gli ultimi processi di stampa dei sensori messi a punto da Nikon con gli stepper recenti, la produzione di sensori stacked ha un costo elevato e uno scarto altrettanto elevato. Ciò si traduce in un costo di acquisto che per molti è al di sopra del limite e che crea una frattura nel listino delle Nikon Z. Una Z8 costa praticamente il doppio di una Z6 II e per molti non è una spesa giustificabile. Non solo. Per avere queste prestazioni e mantenerle dal vero, ci si dovrà dotare di schede di memoria di qualità. Impensabile usare le schede SD per la Z8, tranne che non si sia sbagliata fotocamera. Per paesaggio, still life e macro, le migliori caratteristiche della Z8 vanno perse e si affronta un costo inutile che meglio sarebbe investito in ottiche migliori. *** Bene, non andiamo oltre per non annoiare chi ha avuto l'indulgenza di arrivare fino a qui. Sappiamo già che molti hanno deciso - a prescindere ! - di acquistare questa nuova Nikon Z8. Perchè la vogliono e basta. E bene sia. Ma forse altri indugiano oppure hanno deciso che non fa per loro mentre ne avrebbero effettivamente bisogno. Speriamo di aver chiarito qualche punto essenziale. Come vedete in nessun caso abbiamo parlato di risoluzione o di altre caratteristiche di immagine. L'intero concetto della Z8 non è quello di permettere foto migliori rispetto ad una Z7 o ad una D850 ma di consentire di fare scatti che le altre due non vi aiuterebbero a fare. Per raggiungere questo obiettivo bisogna sapere cosa ci serve e cosa cerchiamo. Ed avere la razionalità di affrontarne il costo, oppure di rivolgerci ad altro se quello ci può servire altrettanto bene o meglio. Ma siamo certi che non mancheranno le occasioni, appena provata la nuova Z8, di approfondire questi argomenti. Se questo articolo vi è sembrato utile mettete un like. A voi non costa nulla ma per noi fa una grande differenza per capire quali siano gli argomenti che i lettori trovano più interessanti. Non abbiate timore ad aggiungere i vostri commenti o a fare domande.
    39 points
  3. Ne abbiamo parlato già in questi anni ma mai in termini di recensione completa. Troppo spesso ci dimentichiamo di parlare bene delle esperienze positive di acquisto o di fruizione di servizi. E' un male perché scrivere recensioni positive in questi casi, rende un grande servizio sia al fornitore che ai suoi eventuali nuovi clienti. Clienti soddisfatti fanno più grande il fornitore, che così può servire meglio i suoi clienti in un ideale circolo virtuoso che va a vantaggio di tutti. Quindi facciamo ammenda. il Nikonstore.it è motorizzato da Nital. E' un negozio online che offre anche servizi aggiuntivi oltre alla vendita diretta dal distributore al cliente finale. Cominciamo dalla normale vendita. il negozio è organizzato in sezione ben definite e copre tutti i prodotti Nikon. Le sottocategorie sono altrettanto ben espanse e si trova abbastanza rapidamente ciò che si sta cercando. I prezzi praticati sono quelli di listino. L'ACQUISTO La procedura è la solita, si sceglie un prodotto : si valutano le offerte e si scegli quello che ci interessa poi si va alla cassa e si paga. E' possibile pagare con carta di credito, con bonifico, via Paypal e anche con finanziamento a ZERO interessi da 10 o da 20 mesi. Spesso ci sono dei bundle, ovvero delle offerte di prodotto combinato a prezzi scontati. A volte ci sono proprio offerte di prodotti scontati, sia durante specifiche campagne che per periodi speciali, sotto forma di offerta flash. Le offerte vengono segnalate via mail se ci si iscrive alla newsletter. E' possibile anche farsi avvisare dell'arrivo di un prodotto che per il momento non è ordinabile. Perfezionato l'acquisto si ricevono tutte le conferme del caso. Nella maggior parte dei casi, se l'ordine è stato fatto al mattino, il prodotto acquistato parte entro la giornata. E la consegna per l'Italia continentale è generalmente il giorno dopo, a mezzo corriere espresso. Senza spese per acquisti oltre i 49 euro. Se l'ordine è perfezionato (anche come pagamento) in mattinata, il pacco parte nel pomeriggio. Se inserito al pomeriggio, il corriere parte il giorno dopo. Ma c'è anche un servizio molto importante per i prodotti la cui richiesta supera l'offerta oppure per i prodotti che sono in fase di lancio. IL PREORDINE Il Preordine è come un acquisto online, solo che per il momento mette l'acquirente in graduatoria di assegnazione. in questo elenco di teleobiettivi, abbiamo alcuni modelli disponibili e quindi acquistabili immediatamente, altri non disponibili, probabilmente perché non si prevedono arrivi imminenti, altri potrebbero essere disponibili solo come Preordine, come il caso del meraviglioso Nikkor Z 58mm f/0.95 non tragga in inganno la scritta disponibile. Si riferisce al fatto che è possibile fare il Preordine (il Noct arriva solo su ordine speciale, non è mai in pronta consegna). Quindi si fa il pagamento etc. etc. come per un qualsiasi acquisto. E si attende. Con la certezza di essere in graduatoria e di poter ricevere l'oggetto alla prima data di possibile disponibilità (che dipende dagli arrivi dal Giappone e per alcuni modelli, dalla effettiva produzione). Abbiamo sperimentato personalmente ogni opzione e possiamo confermare che : l'acquisto di un prodotto viene gestito con grande professionalità la spedizione è celerissima e generalmente il pacco arriva il giorno dopo, ben confezionato in un cartone robusto ci sono tutte le garanzie rituali, come il soddisfatto o rimborsato, oltre ai 4 anni Nital dopo registrazione il preordine fa dormire sonni tranquilli; fatta la transazione si entra in graduatoria e appena il prodotto è disponibile, parte per casa vostra ! L'OUTLET Ma non è finita. Nel Nikonstore.it c'è anche l'outlet, ovvero il reparto del ricondizionato. Due parole sulla definizione. Ricondizionato non è usato. Ricondizionato è un prodotto che è stato impiegato per dimostrazioni o portato a Nikon Day o giornate divulgative. E' stato appena maneggiato oppure ha pochi o pochissimi scatti. E Nital/LTR lo ricondizionano pari al nuovo. Letteralmente. L'Outlet è organizzato a sua volta come un negozio nel negozio Con ulteriori reparti e sottoreparti. Solo che, ovviamente, non c'è tutto l'assortimento del negozio del nuovo. C'è solo la selezione di prodotti effettivamente disponibili, tempo per tempo, a seconda delle opportunità. questa è una fotografia di quanto disponibile stamattina. Nove mirrorless Serie Z, 12 obiettivi Nikkor Z, 5 accessori, 1 flash, 12 obiettivi Nikkor F, 4 reflex, 10 binocoli o simili. Accanto ad ogni prodotto c'è un'etichetta. REF A o REF B Le due tipologie sono valutate attentamente dagli specialisti di Nital e dipendono dal grado di "apparente" differenza rispetto al prodotto nuovo e immacolato. Ovviamente la versione B, sarà più conveniente di quella A (REF sta per l'inglese refurbished, che in italiano diciamo ricondizionato). questo è il caso di un Nikkor Z 35/1.8 S, indicato come REF B e proposto a € 685 contro gli € 1.029 di listino per il nuovo (e quindi con uno sconto di € 344, pari al 33,4% del prezzo di listino). A volte vengono attuate campagne flash di sconto ulteriore del 10% su quanto presente in stock nell'outlet. Così qualche fortunato lettore attento di Nikonland si è riuscito ad aggiudicare qualche fiammante Nikon Z9 ad un prezzo eccezionale : prezzo del ricondizionato, livello REF A pari a € 4.935 ( 1.164 euro di sconto sul nuovo) che sono scesi a € 4.441 per un totale di e 1.658 euro (pari al 27%) di sconto complessivo. Su questi prodotti, è bene ricordarlo, non può essere data la garanzia piena ma è comunque assicurato un anno di garanzia da difetti. Oltre alla usuale tutela del consumatore per le vendite online. Anche in questo caso possiamo fare la recensione effettiva e non solo segnalare il servizio. Perchè noi redattori abbiamo acquistato più volte prodotti ricondizionati dal Nikonstore.it riscontrando la conferma della qualità del servizio ma soprattutto del prodotto. I prodotti ricondizionati dell'outlet del Nikonstore.it sono praticamente pari al nuovo. ricondizionato non è usato, ricondizionato è materiale con scatola aperta, o ex-demo, riportato a livello del nuovo direttamente dal distributore Lo dimostriamo con questo unboxing di un Nikkor Z 50/1.8 S pagato € 441 al posto di 739. E' un REF B; per un REF A è del tutto analogo. scatola come nuova (ravvisiamo solo un graffietto a destra del sigillo e qualche puntinatura sulla vernice nera) il marchio del ricondizionato con 1 anno di garanzia. molto diverso dal sigillo dei 4 anni di garanzia del prodotto nuovo dentro alla scatola il certificato di garanzia ma poi il resto è indistinguibile dal nuovo. E stiamo parlando di un REF B, cioé la versione meno pregiato dei prodotti ricondizionati. imballo e protezioni sono come nel nuovo e il prodotto nel complesso non presenta segni se non ... nel residuo di colla di una etichetta posta sul paraluce probabilmente per non confonderlo con un altro su una tavola piena di Nikkor. Non l'abbiamo levata con un normale detergente soltanto per mostrare quali possano essere "i difetti" di un ricondizionato Nikonstore. Inutile confermare che l'obiettivo è come nuovo e funziona perfettamente come da attese. Il vantaggio é fruttato all'acquirente un risparmio di 298 euro pari al 40% sul prezzo del nuovo. Che ve ne sembra ? *** Bene, speriamo di aver fatto cosa gradita con questa recensione cumulativa di un servizio che si sta sempre più espandendo per offrire a tutti i nikonisti possibilità di accesso sempre più facilitate, anche in confronto agli altri venditori online e alla usuale rete di vendita fisica nazionale. Nikonland ritiene che la vendita diretta produttore-fotografo sia il futuro e non mancheremo di rimarcarlo nel tempo. Ma già oggi i servizi aggiuntivi, esclusivi, come il PREORDINE e l'OUTLET rendono il Nikonstore.it un punto di riferimento per l'Italia. Dategli una occhiata e ... preparatevi al lancio dei prossimi prodotti. Li troverete facilmente disponibili qui Se avete esperienze nel Nikonstore.it, sia sul nuovo che sull'usato, fareste cosa utile a chi ci legge se voleste gentilmente inserire due righe di commento che raccontino come è stata la vostra esperienza. E non dimenticate di mettere un bel like a questo articolo se siete d'accordo. Vale come sondaggio !
    30 points
  4. Ordinato appena il Nikonstore.it lo ha messo in preordine, circa un mese fa, eccolo qua, non appena arrivato oggi a pranzo, tirato fuori dalla scatola e subito montato sulla mia Z30, sulla quale farà corpo unico, da qui in poi... forza, taglia il sigillo... dai !!! eccolo velocemente fuori dal semplice ed essenziale imballo in cartone e politene, privo anche del paraluce, per contenere il prezzo appena sopra quello dell'entry level 16-50 niente pezzetta in microfibra, nemmeno traccia di un manuale d'uso che riporti schema e dati principali: i depliant in tutte le lingue del mondo parlano solo di istruzioni per l'uso e manutenzione... gli unici dati sono stampati sul retro del barilotto e parlano di distanza minima di maf e di Thailand come fabbrica Nikon, oltre al numero di serie tranquilli, che lo schema ve lo pubblica Nikonland: 12 lenti in 15 gruppi comprese una ED ed una asferica dimensioni contenute in 7,2x6,3cm e ghiera filtri da 67mm, peso contenutissimo in 205grammi !!! La luminosità varia da f/3,5 a f/5,6 alle focali estreme (f/4 a 15mm, f/4,5 a 18mm, f/4,8 a 20mm, f/5,3 a 24mm) ma il barilotto non si estende in zoomata, fatto molto raro in un obiettivo zoom di primo prezzo come questo. La caratteristica saliente è chiaramente la costruzione elettrica della ghiera di variazione focale, tanto da poter essere pilotata sia dai pulsanti della fotocamera che vengano deputati dall'utente a questo scopo (io ho settato i due fn1 e fn2 a fianco dell'impugnatura anteriore), oppure da quelli del telecomando bluetooth ML-L7, o anche dal professionale remote control MC-N10appositamente abilitato dall'aggiornamento fw della Z30 e della Zfc appena uscito. La velocità di zoomata è regolabile in un range di +/-5 step a cavallo di quella di default e, naturalmente, può essere condotta azionando a mano la ghiera endless che riceve a monitor anche l'indicazione della focale in uso in quel momento (molto utile visto che sul barilotto, ovviamente non è presente indicazione alcuna). Grazie all'ultimo aggiornamento firmware su Z30 e Zfc (le sole due DX abilitate all'uso con i pulsanti del power zoom, mentra nella Z50 si può usare solo in modo tradizionale) abbiamo guadagnato sulla Z30 anche la cornicetta rossa spessa durante le registrazioni video ed anche il tempo trascorso dall'inizio della registrazione, sotto quello a ritroso. Questo obiettivo PZ (power zoom) è quindi il naturale complemento della Z30, vlog oriented, presentata un anno fa e fin qui priva proprio di un obiettivo base dotato di questa importante funzione in relazione alle riprese video. La costruzione, pur economica ed in plastica anche per la baionetta posteriore, è tuttavia molto curata in apparenza (vi saprò dire nel prosieguo) ed anche graficamente piacevole Pur non essendo uno zoom di linea S, è comunque impermeabilizzato tanto da far pensare di poter efficacemente resistere a schizzi eventuali e pioggia Il sistema VR promette 4,5 stop di tolleranza oltre il tempo di sicurezza tradizionale, ciò significa che a 12mm (18mm-eq) si dovrebbe poter scattare senza problemi anche a 1" (1 secondo) a mano libera... ed eccovi qua la dimostrazione: (per i San Tommaso ecco il file) Insomma ...tutto congiura a favore di questo obiettivo zoom che si avvia a diventare un best-buy per tutti i Nikonisti Z mount possessori di fotocamere DX (e sono tanti) Anche i primi scatti di oggi pomeriggio mi confermano in questo senso la correzione delle distorsioni di una focale estrema come i 12mm vengono agevolmente compensate on camera anche in ambiti architettonici dove ci si potrà ampiamente divertire anche in ambito fotografico, non solamente in quello video anche la qualità dello sfuocato è più che dignitosa qui a f/4 qui a f/8 Nelle prossime settimane lo userò con grande entusiasmo, per preparare il mio punto di vista complessivo in proposito ed anche per realizzare un articolo che potrete leggere sul numero 7 di Nikonland Magazine. Dove diamo risalto a ciò che ci porta a fotografare divertendoci anche... Max Aquila photo © per Nikonland 2023 Se questo articolo vi è sembrato utile mettete un like. A voi non costa nulla ma per noi fa una grande differenza per capire quali siano gli argomenti che i lettori trovano più interessanti. Non abbiate timore ad aggiungere i vostri commenti
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  5. Keiji Oishi è il product planner per la Nikon Z8. E' intervenuto per il lancio ufficiale della nuova fotocamera a Londra il 10 maggio ed è stato intervistato. Conosciamo in linea di massima la strategia di Nikon ma qui la sentiamo direttamente da uno dei principali manager di sviluppo del nostro segmento. Ascoltiamolo. [traduzione automatica] La Z9 e la Z8 non hanno otturatori meccanici. Quali vantaggi/svantaggi comporta? Generalmente, gli otturatori meccanici tendono ad avere una velocità di scansione maggiore rispetto agli otturatori elettronici - questo è un dato di fatto - e questo significa che la distorsione dell'otturatore rotante può essere soppressa e l'otturatore può essere fatto aprire più a lungo, aumentando efficacemente la velocità di sincronizzazione. D'altra parte, gli otturatori elettronici hanno il vantaggio di non avere parti meccaniche, non c'è limite alla durata dell'otturatore e sono in grado di mantenere tempi di posa più precisi. Non c'è nemmeno il suono dell'otturatore o la vibrazione. Tuttavia, l'adattamento di un sensore CMOS sovrapposto per la Z8 e la Z9 consente una velocità di scansione ad alta velocità che offre lo stesso vantaggio di un otturatore meccanico. Questa volta la Z8 utilizza un sensore CMOS sovrapposto e, poiché può emettere l'immagine ad alta velocità, elimina la distorsione dell'otturatore rotante, che è lo svantaggio degli otturatori elettronici tradizionali, quindi ha il vantaggio di un otturatore sia meccanico che elettronico. Lo vedremo adottato nelle versioni future della serie Z? Ci sono piani per una fotocamera simile a Nikon Z6 senza otturatore (con un sensore da 24,5 MP) e persino modelli con sensore DX? Il meccanismo senza otturatore utilizzato per il design Z8 è combinato con il sensore impilato ad alta velocità che può emettere l'immagine più velocemente, quindi questo sistema risolve anche il problema delle prestazioni di distorsione dell'otturatore rotante, che di solito è un problema, quindi la domanda è davvero su quale tipo di sensore e quale tipo di meccanismo dell'otturatore saranno combinati nei prodotti futuri. Lo prenderemo in considerazione in base alle esigenze di ciascun cliente target, sia per i futuri prodotti full frame che DX. Quindi dovrai aspettare e vedere! La Z8 è in grado di produrre video 8K in un corpo più compatibile con la fotocamera e a un costo inferiore rispetto alla Z9, diventerà la scelta naturale per i cineasti? Fondamentalmente penso di sì! Si prevede che la Z8 sarà ampiamente utilizzata per le riprese in 8K, in parte a causa della facilità d'uso nei gruppi di telecamere. Inoltre, in termini di prestazioni di base, ha una varietà di opzioni di formato che possono essere selezionate in base all'ambiente di ripresa e modifica del video a cui mira l'utente, quindi è molto flessibile. ProRes RAW può essere registrato internamente, come per la Z9, e le riprese video possono essere eseguite con un solo operatore della telecamera, proprio come per le riprese di immagini fisse. Riteniamo che la domanda di apparecchiature a basso costo in grado di gestire video di livello professionale continuerà a crescere. La Z8 è annunciata come il "vero successore" della Nikon D850, ampiamente considerata la migliore DSLR a tutto tondo mai realizzata, pensi che la Z8 sia la migliore fotocamera mirrorless a tutto tondo prodotta da Nikon? È vero che la Z8 è un modello che soddisfa le esigenze dei clienti delle reflex digitali della serie D800, inclusa la Nikon D850 , ma l'uso di questo modello non si limita a questo. Per realizzare le prestazioni della Z9 in una dimensione del corpo simile a quella della D850, il team ha lavorato su molti nuovi sviluppi sia nel ridimensionamento meccanico che nei materiali esterni, nella riduzione delle dimensioni del substrato e nei miglioramenti dell'efficienza. Abbiamo integrato queste funzionalità per ottenere funzionalità simili con il ridimensionamento, quindi il risultato, rispetto alla Z9, è una fotocamera che supporta una gamma più ampia di esigenze di ripresa con leggerezza e sottigliezza. La Z8 è, come dici tu, la migliore fotocamera mirrorless a tutto tondo di Nikon! Secondo quanto riferito, Nikon è scesa fino al 5% della quota di mercato tra il 2020-2021. La Z8 è la fotocamera che invertirà queste fortune? In che modo Nikon spera di ispirare i fotografi a tornare o addirittura a passare a Nikon? Prima di tutto, Nikon non sta attualmente dando la priorità alla ricerca della quota di mercato in sé, ma piuttosto si sta concentrando sulla continua necessità di fornire prodotti che superino le aspettative dei clienti. La Z8 ha le stesse elevate prestazioni video della Z9, in un corpo compatto e leggero, che la rende adatta a chi ha bisogno di maggiore agilità e anche a chi ha una vasta gamma di riprese video, e quindi penso che sia diventata una fotocamera che soddisfa le esigenze del nuovo mercato così come i clienti esistenti. Come product planner, sarei molto felice se coloro che hanno tali esigenze potessero sperimentare il valore che offre lo Z8 e diventare gli utenti del prodotto. Perché Nikon ha deciso di creare la Z8 come una "baby Z9" invece di farne un prodotto nettamente diverso? Avevamo molte opzioni quando abbiamo iniziato il primo giorno e abbiamo considerato varie possibilità in fase di pianificazione, ad essere onesti, ma c'erano molte voci che dicevano che volevano usare le prestazioni dell'ammiraglia Z9 in un corpo più piccolo e leggero per fotogrammi e video. Alcuni clienti Z9 hanno richiesto le stesse funzionalità ma in una fotocamera di dimensioni più compatte, come una D850, e quindi abbiamo deciso di puntare su questo. Tuttavia, questa non è una fotocamera che sacrifica le specifiche nella ricerca della compattezza e della leggerezza, ma è costruita per offrire il miglior equilibrio pur ereditando saldamente le caratteristiche per le quali la Z9 è stata molto apprezzata. Lo Z8 vanta alcune funzionalità o miglioramenti delle prestazioni rispetto allo Z 9: è probabile che questi vengano aggiunti allo Z9 in un futuro aggiornamento del firmware? Mi dispiace ma non posso rilasciare una dichiarazione pubblica sul fatto che la Z9 supporterà o meno tutte le nuove funzionalità già presenti nella Z8, ma in Nikon miriamo a garantire che tutti coloro che acquistano una fotocamera siano soddisfatti e la utilizzino per molto tempo attraverso la nostra attività di aggiornamento del firmware. Questa è la nostra posizione nei confronti del prodotto e del cliente, quindi per i piani futuri si prega di attendere annunci. Tuttavia, lo Z9 è stato continuamente aggiornato con aggiornamenti firmware significativi da quando è stato lanciato nel 2021, quindi ha continuato a migliorare il suo valore nel tempo tanto che il prodotto si è evoluto al punto da poter essere considerato un prodotto diverso rispetto al giorno uno. Miriamo a continuare a fornire al cliente esperienze così sorprendenti e stimolanti nel tempo. La Z8 è la prima fotocamera Nikon a supportare il formato HEIF. Pensi che HEIF sostituirà JPEG e le altre fotocamere Nikon della gamma verranno aggiornate per supportare questo formato nel tempo? Non pensiamo che HEIF sostituirà il formato JPEG, perché il formato JPEG è stato utilizzato per molti anni ed è ampiamente supportato da una varietà di sistemi, non solo hardware ma anche software. D'altra parte, il formato HEIF dovrebbe essere utilizzato in modelli che presentano espressioni di immagini che sfruttano le gamme dinamiche del sensore e man mano che smartphone e altri ambienti di visualizzazione diventano più compatibili con il formato HEIF. Perché hai scelto SD per il secondo slot per schede anziché due schede CFexpress? Se si riprendono immagini fisse o video con frame rate veloce su CFexpress, il backup su una scheda SD all'interno della fotocamera ridurrà in qualche modo le prestazioni? Sebbene le schede CFexpress siano supporti eccellenti con velocità di lettura e scrittura elevate, riteniamo che sia necessaria anche la scheda SD perché sono più prontamente disponibili e facili da ottenere. La Z8 è progettata per essere ampiamente utilizzata dai dilettanti di fascia alta, nonché dai clienti che non necessitano di scatti continui ad alta velocità, come i fotografi di paesaggi e ritratti. Utilizzando le schede SD che già possiedono, la Z8 è progettata per essere utilizzata in un'ampia gamma di applicazioni di ripresa, quindi si tratta di un prodotto di consumo. Quando si registrano RAW e JPEG contemporaneamente per lo scatto continuo ad alta velocità, le prestazioni potrebbero essere ridotte se la scheda SD è di qualità molto bassa, ma non vi è alcun degrado significativo delle prestazioni se il cliente utilizza una scheda di tipo UHS-II Scheda SD. Quindi, fintanto che vengono utilizzate le schede consigliate da Nikon, non ci sarà alcuna riduzione significativa delle prestazioni. Per quanto tempo pensi che Nikon produrrà DSLR? Ciò ha accelerato i piani per interrompere la D850, soprattutto considerando che la Z8 è contrassegnata come il suo "vero successore"? Data l'attuale situazione del mercato, ci stiamo concentrando sullo sviluppo di fotocamere mirrorless come nostra prima priorità. La decisione relativa agli sviluppi futuri si baserà sulle future condizioni di mercato, ma continueremo a soddisfare gli utenti delle DSLR esistenti con la produzione continua e il supporto per i prodotti che già abbiamo. La DSLR D3500 è stata vista per molto tempo come il punto di ingresso per le persone che si avvicinavano alla fotografia "seria" ed era particolarmente popolare tra gli studenti di fotografia. Quando vedremo un equivalente mirrorless? Il costo della tecnologia coinvolta (come l'EVF) impedisce a Nikon di produrre una fotocamera mirrorless con un prezzo così basso? Ora che gli smartphone sono diventati molto popolari come metodo di espressione delle immagini, soprattutto per le giovani generazioni, crediamo che le esigenze delle persone che sono interessate alla fotografia come hobby per la loro prima fotocamera, le loro esigenze stiano cambiando rispetto al passato. Attualmente Nikon sta adattando la strategia di concentrarsi su prodotti di fascia alta, come abbiamo già annunciato. Ma per chi cerca il prossimo modello dallo smartphone, abbiamo colto le esigenze del target di riferimento e il supporto al video ne è un esempio, che è diventato sempre più importante. Un aspetto in cui la D850 era superiore alle prime fotocamere Z di fascia alta, come la Z7, era un numero maggiore di controlli di accesso diretto (come la modalità AF e la modalità di scatto selezionabili direttamente, il pulsante BKT e così via). Questo problema è stato risolto sullo Z8? In realtà la risposta è sì! Ad esempio, il pulsante di messa a fuoco automatica AF è indipendente. Quattro pulsanti "a spalla", come su Z9 e D850, possono essere utilizzati per cambiare direttamente la modalità di guida, quindi sono facilmente accessibili con un'azione diretta. Rispetto alla Z9, c'è una nuova interfaccia utente grafica adattata per rendere più semplice e intuitivo modificare il bilanciamento del bianco. Quindi sì, lo Z8 è stato progettato per fornire un accesso più diretto al sistema di controllo. La Z8 include funzionalità come "bilanciamento dell'impressione del ritratto" e "effetto pelle soft" che la Z9 non ha: quali sono e quali sono i vantaggi? Il bilanciamento dell'impressione del ritratto è una funzione che consente di regolare la tonalità e la luminosità di una persona. È stato implementato anche nella Z7 II, ma è stato trovato solo nel menu Photo Shooting. Ma per la Z8, ora è possibile effettuare regolazioni guardando il soggetto attraverso lo schermo. Inoltre, quando la fotocamera rileva il volto di una persona, la funzione effetto pelle soft elabora automaticamente l'immagine per rendere la pelle più liscia mantenendo la nitidezza degli occhi e dei capelli. Quindi entrambe queste caratteristiche consentono al fotografo di scattare ritratti di persone esattamente come previsto. La qualità dell'immagine è diventata così buona nella gamma con attacco Z, con sensori ad alta risoluzione e prestazioni eccezionali in condizioni di scarsa illuminazione e obiettivi Z incredibilmente nitidi. Dove saranno i prossimi grandi progressi nella tecnologia mirrorless? Prima di tutto, non stiamo solo migliorando le prestazioni di base, come ISO e numero di megapixel, ma studiamo costantemente e prepariamo anche la tecnologia per il futuro. Dall'altro lato, stiamo progettando prodotti che ereditano il know-how di Nikon, come l'affidabilità e l'operabilità, che hanno 100 anni di storia e che abbiamo accumulato in molti anni di esperienza dalla generazione della fotocamera a pellicola. Oltre a raggiungere il massimo delle prestazioni negli obiettivi, raggiunto con il sistema Z-mount, stiamo progettando di introdurre un prodotto unico in grado di soddisfare le esigenze di un'ampia gamma di requisiti dei clienti. Molti fotografi ritengono che l'intelligenza artificiale stia minacciando l'esistenza della fotografia. In che modo Nikon utilizza l'intelligenza artificiale per migliorare le fotocamere? Penso che l'evoluzione dell'intelligenza artificiale consentirà al fotografo di acquisire una gamma più ampia di esperienze di scatto e le informazioni che possono essere ottenute dal soggetto e dai suoi dintorni possono essere utilizzate non solo per il rilevamento di oggetti utilizzato nell'autofocus, ma anche per informazioni utili per la ripresa, come l'area del soggetto principale. In altre parole, può essere utilizzato dagli algoritmi di elaborazione delle immagini per l'autofocus sui soggetti, per l'esposizione automatica e anche per il bilanciamento automatico del bianco. Si prevede inoltre che contribuisca all'automazione delle riprese identificando automaticamente il soggetto e specificando anche la scena di ripresa, quindi penso che realizzando metodi di ripresa che non sono mai stati immaginati, ci sia la possibilità che vengano create nuove incredibili esperienze. E, di conseguenza, il fotografo potrà concentrarsi maggiormente sulla composizione stessa. [credit immagini : Nikon] *** Se questo articolo vi è sembrato utile mettete un like. A voi non costa nulla ma per noi fa una grande differenza per capire quali siano gli argomenti che i lettori trovano più interessanti. Non abbiate timore ad aggiungere i vostri commenti o a fare domande.
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  6. ...secondo Paul Nicklen. Spesso, quando vedo fotografie particolarmente creative, mi chiedo “ma come accidenti avrà fatto a pensarla?" Sempre, concludo dicendomi che l’autore è un vero genio, ha talento e lo fa per mestiere quindi riesce a dedicarci un mucchio di tempo. Di sicuro questi - talento e tempo - sono ingredienti determinanti. Ma non sono gli unici. Per migliorare, per arrivare a fare foto sorprendenti come le sue, occorre provare a fare quello che non si è capaci a fare. Uscire, a tentativi ed esperimenti, fuori dalla confort zone e fare cose delle quali non si è sicuri. A volte nemmeno un po’. Tanti anni fa, quando ho iniziato a fotografare, seguivo un consiglio del mitico, almeno per me, John Shaw, che suonava più o meno così: quando hai fotografato il tuo soggetto come hai pensato di fotografarlo…. prendi dalla borsa la lente per te meno adatta e provaci con quella. Devo dire che l’ho seguito per anni, ma da molto faccio una cosa diversa: penso all’effetto che cerco e provo a realizzarlo. Ma così niente mi sorprende se non, a volte, il riuscirci. Io credo molto che sia importante crescere come fotografi anzi, meglio, come artisti. Per questo cerco di dedicare tempo a questi argomenti. Purtroppo, la maggior parte delle volte trovi le ricettine trite e ritrite, come la regola dei terzi o l'istogramma svelato o... A volte, invece, inciampi in qualcosa di illuminante: il racconto di come Paul Nicklen è arrivato a produrre le sue immagini migliori. Lo scrive in un suo ebook, intitolato Photographing WILD insieme a molte altre cose interessanti. Lo consiglio a tutti, 20$ molto ben spesi secondo me - lo trovate qui. Questa la copertina. Che dice il buon Paul? “Get the safe shot. Make it sharp. Then put your energies into making something great, something that will draw the viewer in. And then you’ve done that, take it one step further”. Insomma metti al sicuro il risultato minimo, poi prova ad andare oltre. E poi prova ad andare ancora più in là. Era ovvio, è un artista. Non può essere un consiglio pratico su come muovere le ghiere. Non di meno l'ho trovato illuminante perché razionalizza quello che a volte provo a fare. E perché è utile farlo. Ha dato un nome a questa pratica, la chiama 20-60-20. Il primo 20 è finalizzato a mettere in sicurezza il risultato, fare in modo di non tornare a casa con le tasche vuote. Beh, lui lo fa per lavoro e deve produrre. Ma notate che questa è la parte più piccola del tempo. Quella che, se si domina la tecnica, produce fotografie che sono commentate come “Che dettaglio! Che nitidezza! Tecnicamente perfetta!”. Magari anche “ben composta!”. Insomma, una buona immagine. Purtroppo è qui che noi comuni mortali ci fermiamo troppo spesso. Dedicando tutto il restante tempo… a rifare foto sostanzialmente come quelle già fatte. Certo non sempre, perché si cambia soggetto, a volte punto di vista. Ma raramente davvero “altre foto”, perché quello che non cambiamo è la cosa più importante: il modo di fotografare. Lui, invece, cambia marcia ed entra nel secondo stadio, il 60. Che rappresenta la maggior parte del tempo della sessione. Perché una buona immagine non è il suo obiettivo, lo è una grande immagine. Questo è il momento in cui lui spinge se stesso oltre. Quando sperimenta, fa cose che non ha fatto prima…. E guarda cosa succede. Fino a quando non esce fuori qualcosa di cui è soddisfatto. Non l’immagine nitida-bene a fuoco-ben composta, ma quella speciale perché non è la solita immagine. E’ quella che stupisce, che colpisce chi la guarda. Poi c’è l’ultimo 20. Quando butta fuori le idee improbabili o impossibili. Ma le prova! Racconta “Una volta ho fatto un’esposizione di 18 secondi di un sommozzatore di notte, a mano libera con una camera subacquea mentre venivo martellato da forti correnti, e quella fotografia è una delle mie favorite di quel incarico (NDR: del National Geographic)”. Ammette che la maggior parte di quelle fotografie sono da buttare, ma dice anche che, facendole, sempre impara qualcosa e fotografando in quel modo cresce come fotografo. “That is my own personal school of growth, and that growth always expands”. Insomma, non è importante quante foto si fanno, se si vuole l’immagine speciale occorre prendere dei rischi, uscire dalla confort zone di quel che si sa fare, del "modo giusto” di farlo. Perché così si imparano altri modi di fare, che ampliano quella confort zone. Il processo si ripete e nel mentre si fanno foto speciali. Nel processo, continua, non preoccuparti se le butti quasi tutte. L’importante è provare a fare grandi immagini e, sbagliando, imparare. Il problema non è fallire, è non provare! Non ho messo didascalie sui dettagli tecnici delle immagini, ma non ho neppure tolto gli exif. Per cui chi non ha capito cosa intendo con l'articolo può andare a leggerli. Ma con l'ultima, che fa da copertina e da chiusura di questo articolo, ringrazio il mio amico Alberto. Con il suo stimolo ho provato i tempi lunghi a 840mm a mano libera, per vedere l'acqua che scorre. E con ostinazione ho cercato il tempo giusto, tra 1/10 ed 1/100, che facesse proprio quel filato li. E si, per averne con il Merlo acquaiolo nitido c'è voluta parecchia pazienza.... già, il 60! Incidentalmente, vedi l'ironia, era 1/60 . NDR - 1 Francamente non sapevo come illustrarlo questo articolo, non potevo prendere immagini di Paul e mi sentivo in imbarazzo a prendere immagini mie, temevo lo consideraste superbia. Ma non potevo non metterne. Allora ne ho scelto alcune, l’unico collante tra di loro è quello di essere “immagini provate”. NDR - 2 Spero di non avervi annoiato con queste riflessioni. E magari, una volta tanto, metterci a parlare di fotografia e non di pixel, millimetri, grammi, giga, euro, … Perché per fare fotografie migliori più della Zxyk serve essere fotografi migliori. Massimo Vignoli per Nikonland (c) 19/5/2023
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  7. E' da tempo immemorabile che non partecipo più in maniera attiva a Nikonland.. non che prima producessi molto.. ma qualche cosina ogni tanto saltava fuori, il giorno 13 maggio ho fatto un viaggio di duecento chilometri, tra andata e ritorno, sono andato a ritirare il mio ultimo libro.. prodotto rubando le ore di sera.. peccato una cosa, potrete vedere il suo spessore, e parte della copertina, visto il soggetto.. la mia nipotina, il volume è del formato 250 x 220, alto 35 mm, la copertina è legata e cucita, quindi niente colla per tenere assieme le pagine, la grammatura è di 200 gr/mq carta patinata bianca, per un totale di 192 facciate, pari a 12 sedicesimi; tantissime fotografie con la Z 50, ove non è stato possibile.. gli smartphone più disparati, il che ha portato ad equilibrismi impensati.. gli scatti in jpg, provare per credere.. non sempre PS li rileva.. e allora bisogna industriarsi per farli digerire.. In totale sono stati prodotti tre esemplari, i due scatti li ha fatti il tipografo per avvisarmi che erano pronti, la soddisfazione è stata grande Domenica pomeriggio, quando chiamati a casa nostra figlia marito e nipote, mia figlia si è commossa.. e mio genero mi ha detto: hai fatto un gran bel lavoro.. quì le fotografie si vedono.. con i nostri smartphone.. sono evanescenti sinchè ci sono.. Ora ho iniziato il secondo volume.. il primo viaggia da poco prima della nascita ai tre anni e due mesi, il secondo.. conto.. spero di arrivare ai sei anni.. ............................................................................................................................ vi aggiungo quattro pagine, due con immagini e due con il testo, questa è l'introduzione.. così tra qualche anno quando sarà in grado di capire, leggerà. Questa è l'unica pagina il cui non vi sia la piccolina... in questa ho cercato di sfutttare alcuni scatti fatti dai genitori, li ho messi in maniera che sembrasse una storia e ci ho aggiunto del mio.. Invece questa è il nostro commiato per questo libro, poi.. se vi sarà la fortuna, il caso.. o cosa diavolo volete voi che si possa fare un seguito.... beh, sarebbe bello.. Ora invece lancio un'appello.. se alcuni di voi che guardate/leggete queste poche righe, volete alla vostra maniera imitarmi, lascerete un bel ricordo tangibile ai vs cari.. Eliminiamo dalla ipotetica lista , uno per tutti.. Il Massimo V. in casa sua.. vi saranno miriadi di testimonianze.. grazie a tutti. Roby c4
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  8. Mezzo metro, al massimo 2 è la profondità in cui ho realizzato tante fotografie subacquee, sia in mare che in acqua dolce. Confesso di essere qui a scrivere di questo perchè ho un po' di nostalgia; le foto di questo post sono già passate per Nikonland ma non sono qui nel blog, mi sembra corretto farne una sintesi (brutale) e metter qui la "bandierina". Da sopra il mobile spunta la sacca rossa della muta stagna, sta lì muta, in tutti i sensi, però da lì silenziosamente mi parla delle piccole avventure di riprese subacquee nelle acque di casa. Sì perchè fotografare in un fiume non è proprio uguale ad affittare un posto barca, con jacket e bombola, eh no, non si tratta MAI di fotografia subacquea secondo i sacri crismi dei brevetti sub, ma di vere spedizioni che non richiedono titoli ADVANCED - OpenWATER ma zaino, scarponi ed un po' di sano movimento. Spesso le condizioni di ripresa sono proibitive, visibilità di pochi centimetri, situazioni che richiedono un po' di fantasia per riuscire a fotografare qualcosa. E se il gioco è difficile, è più bello. Tritoni blu a 2000 metri. Aiutato da mia moglie e dall'amico Davide, ho potuto fotografare i tritoni alpini in un lago della Val d'Ossola. L'occasione fu un fine settimana con il meteo perfetto e un lago gonfio d'acqua (non è più ovvio). Il tritone è un anfibio non particolarmente timido, ma per riempiere l'inquadratura il 105 micro in DX è stata la scelta giusta. Altri Tritoni, speciali, ma al livello del mare. In Sardegna vivono diverse sottospecie di Geotritone. Più piccolo e dai colori assolutamente differenti da quelli del tritone comune (crestato), è un animaletto delicato che sopravvive nei corsi d'acqua dell'isola. Ebbi la fortuna di individuare un luogo perfetto per fare delle riprese e ne approfittai. Ad aiutarmi mia moglie Laura, senza di lei le foto più divertenti non ci sarebbero. Il torrente dell'Ogliastra in cui mi sono immerso ha pozze abbastanza anguste, ho allora armato la D800 con l'unico fisheye di cui disponevo, il Nikon 10.5 f/2.8 DX, da cui ne è uscito un crop forzato a 16mpx. Per le riprese macro utilizzai invece la D300 con 105micro AFs accoppiato al TC14II, un cannoncino perfetto per non disturbare il timido anfibio sardo. Mi potei permettere una focale così lunga perchè l'acqua del torrente era straordinariamente limpida. Muddy water, toad free. No, no, non centra il re del Blues e nemmeno il software per DBR, è una faccenda di fotosub. Marzo non è un mese che invoglia abluzioni, tanto più tuffarsi in una pozza fangosa incastrata sulle prealpi valsesiane; eppure quando arrivai sulla riva del laghetto non esitai un momento, preparai l'equipaggiamento e splash, nel brodo marrone, tra i rospi. La pessima visibilità, in certi punti dell'ordine di 10 cm, mi impedì di effettuare riprese macro, utilizzai solo lo zoom Nikon AFs 18-35/3.5-4.5 con la lente correttiva Sea&Sea. Spinsi al limite le possibilità di ripresa catturando immagini abbastanza nitide solo grazie alla notevole pdc dei 18mm, perchè i soggetti erano al di sotto della minima messa a fuoco. Bei momenti, bellissimi ricordi, felice di condividerli e lasciarne traccia qui su Nikonland, tra fotografi che come me usano Nikon per cavalcare le loro piccole e grandi avventure.
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  9. Attiva da oggi e fino al 24 luglio una promozione sui prodotti disponibili presso la rete di vendita secondo questa tabella altre informazioni qui Se questo articolo vi è sembrato utile mettete un like. A voi non costa nulla ma per noi fa una grande differenza per capire quali siano gli argomenti che i lettori trovano più interessanti. Non abbiate timore ad aggiungere i vostri commenti
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  10. Intanto, saluti da Samira, fotografata poco fa con la mia Nikon Z8 : Nikon Z8, Nikkor Z 85/1.2 S, f/1.2, 1/400''
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  11. Lo sapevate che Nikonland è fotografia praticata con le Nikon ? Certamente il nostro fiore all'occhiello sono i più di 1.000 articoli tecnici dedicati al mondo Nikon. Ma siamo certi che la maggior parte dei nostri iscritti le proprie Nikon le usa per fotografare. E Nikonland.it offre gli strumenti necessari per la condivisione dei propri scatti. C'è un'area fotografica che conta oltre 15.000 immagini cui non vediamo l'ora che voi aggiungiate i vostri ! Le gallerie sono dedicate alla Fotografia Generale e alla Natura. Trovate l'area Foto direttamente nel menù in linea, alla voce Foto E poi ci sono i Club sono nel menù di Nikonland, la prima voce, dove gli iscritti parlano di fotografia. E non vorremmo dimenticare i Blog, dove i nostri iscritti condividono i loro racconti fotografici. E' tutto liberamente a Vostra disposizione, se vi può interessare.
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  12. Eccola la nuova Nikon Z8, versione in kit con il Nikkor Z 24-120/4 S appena arrivata in laboratorio e pronta per la cerimonia di apertura della scatola. E' stata acquistata in preordine direttamente dal Nikonstore.it al prezzo di listino. e naturalmente presenta il consueto sigillo di garanzia Nital di 4 anni previa registrazione sul sito. aprendo la scatola si presentano subito i manuali (versione stampa ridotta, multilingue) e sotto al primo livello in cartone ecco la macchina, gli accessori e l'obiettivo : questo è il gruppo di accessori cavi, caricabatterie, cinghia di nuovo design, tasca in sintetico per proteggere la macchina nella borsa abbiamo ordinato anche una batteria EN-EL15C aggiuntiva, necessaria per usi prolungati della Nikon Z8. La batteria è identica a quella fornita con le ultime Nikon Z. Noi raccomandiamo questa edizione - più potente - rispetto a quelle precedenti. Escluderemmo l'uso di vecchie batterie recuperate da vecchie reflex. ma andiamo alla macchina che si presenta sotto ad un doppio strato di plastica, una millebolle e una di spugna qui finalmente libera, con la sua nuova cinghia dettaglio della vista da sopra e viste anteriori laterale posteriore con ancora l'etichetta di protezione del display l'altro lato della macchina con il vano per le schede di memoria il sensore (vi consigliamo come prima cosa da menù, di abilitare la saracinesca di protezione a macchina spenta, manterrà il sensore più pulito nei cambi di obiettivi. Da effettuare sempre a macchina spenta) con il 24-120/4 per chi non lo conosce. E' l'obiettivo ideale per questa macchina. Il 24-70/2.8 la sbilancia troppo. dettaglio della torretta porte di comunicazione. Notare le due USB-C di cui una dati e una abilitata per la ricarica via presa Power Delivery il connettore multipolare standard Nikon tondo e il vano schede di memoria qui invece il display posteriore, del tutto analogo a quello della Z9 ed articolato solo parzialmente. Presa in mano a testimonianza della comodità dell'impugnatura (per dimensioni identica a quella della Z9) Per la cerimonia di apertura, è tutto. La macchina è comunque ben costruita, solida, massiccia, del tutto in linea con la Z9 fatto salvo quel piccolo particolare dell'assenza dell'impugnatura integrata, la presenza di due prese USB-C e l'assenza della porta di rete RJ45 (sostituita da una delle due USB-C per chi necessiti di collegare via cavo in rete Ethernet la fotocamera). Manca invece la presa sincro-flash, il cui uso è sempre più desueto, sostituita da trigger di scatto radio. Se questo articolo vi è sembrato utile mettete un like. A voi non costa nulla ma per noi fa una grande differenza per capire quali siano gli argomenti che i lettori trovano più interessanti. Non abbiate timore ad aggiungere i vostri commenti *** Vi invitiamo a visitare il Club dedicato alla Nikon Z8 nelle pagine interne del sito per avere maggiori informazioni o scambio di opinioni. Si trova qui
    16 points
  13. Stamattina, abbastanza presto per essere sabato pur non avendo fatto una levataccia - queste foto sono delle 7:30. Condizioni interessanti perché il terreno era intriso d'acqua e l'erba piena di gocce. Peccato che dalle nuvole non filtrasse abbastanza sole perché altrimenti quelle gocce sarebbero diventate un letto di diamanti. Ma già il fatto che non piovesse era un bel regalo visto il tempo degli ultimi giorni. Lo sfocato è in parte merito del 600, ma lui da solo non basterebbe per un risultato come questo: tutte le immagini sono realizzate con la lente all'altezza dell'occhio del soggetto, anzi un po' sotto visto che esclusa la prima (dove avevo il monopiede all'altezza minima), sono fatte tutte con la lente posata direttamente a terra. Questo è un "trucco" che funziona sempre, ed assicura oltre ad uno sfocato molto cremoso, una prospettiva unica ed una ripresa molto soggettiva. Farlo ha un valore aggiunto: sdraiandosi sull'erba bagnata si torna bambini La mia preferita è la seconda, per l'emozione che mi ha dato la sua espressione stupita. Ero sicuro che mi avesse visto già prima... evidentemente non era così. Comunque non si è spaventata ed ha continuato a farsi i fatti suoi. Siamo stati insieme per pochi minuti, poi il senno degli adulti mi ha fatto alzare e lei è schizzata via. Inutile dire che lo scatto silenzioso ed il riconoscimento dell'occhio hanno aiutato moltissimo. Tutte le immagini con Z9, 600/4TC@600mm f4, 1/1000 ISO tra 320 e 360. Nella mia fotografia sono sempre in cerca di soggetti speciali ma, nelle giuste condizioni, ogni soggetto può portare a fotografie interessanti!
    16 points
  14. Yael Shelbia, considerata da alcuni la più bella ragazza del mondo La nuova Nikon Z8 : secondo me di gran lunga la più bella Nikon Z finora Io sono particolarmente attratto dall'avvenenza femminile e tendo ad apparentare automobili e fotocamere con le donne più belle che conosco. Chi preferisce gli uomini, forse farà lo stesso, ma passatemi comunque il paragone. La nuova Nikon Z8 era attesissima. Si sapeva come sarebbe potuto essere. Sarebbe potuta uscire nell'estate del 2022. Finalmente è uscita. Ed ha suscitato giustamente tanta sensazione. Seguono un pò di considerazioni a ruota libera, molto soggettive. Accettatele per quello che sono se vi va, oppure trascuratele. Non ho alcuna intenzione di convincervi di quello che penso né di consolidare il mio pensiero, non ho la presunzione di dire che sia il più corretto. *** Siamo in un mercato calante per la fotografia. Legata a modelli correlati a segmenti demografici in calo fisiologico. Per molti le fotocamere oggi hanno raggiunto prezzi da bene di lusso, impossibili da giustificare. La Nikon Z8 indubbiamente ha un prezzo semplicemente PAZZESCO in termini di valore assoluto. Nikon sta cambiando modello industriale. Se tre anni fa ha dichiarato che avrebbero accelerato lo sviluppo, le strategie di lungo periodo hanno lasciato invece posto alla tattica di breve periodo. Si devono raggiungere i risultati annuali. E in questo mercato il metodo possibile è uno solo. Nel primo trimestre 2023, Nikon ha venduto rispetto allo stesso trimestre 2022, il 50% in più, con un margine del 200% superiore. Le previsioni per l'anno in corso sono le stesse dello scorso anno. Da perseguire con lo stesso sistema. Saturare i segmenti a partire dall'alto. Quindi, prima hanno convinto chi poteva permettersela ad acquistare la Z9 anche se magari non era la macchina per lui. Adesso faranno la stessa cosa con la Z8, cercando di venderla anche a chi sarebbe contento di una Z6 III. Non temete, entro il 2024 uscirà anche la Nikon Z6 III. Avrà nuovo sensore e nuovo processore. Erediterà parte delle capacità autofocus di Z9 e Z8, avrà il video 4K60P non ritagliato, più o meno lo stesso corpo, il suo prezzo si porterà verso gli € 2.750 Allo stesso modo usciranno sia Z70 (la immaginiamo come una evoluzione della Z50 magari con lo stabilizzatore, nuovo sensore e processore evoluto). E se il mercato lo consentirà (sembra di si) una Z7 III a più alta risoluzione, con più di 60 megapixel (l'esatta risoluzione dipenderà dalla risoluzione di quello della Z70, in quanto la tecnologia sarà la stessa). Quindi verrà reiterata la tattica usata con la Z9. Unica macchina prestazionale Nikon Z, venduta a tutti. Che pochi avrebbero comprato se ci fosse stata sul mercato la Z8. Dopo aver venduto a "tutti" la Z8, faranno lo stesso processo con la Z6 III etc. La stessa tattica viene usata con le ottiche. Esce il non-plus-ultra rappresentato dal 400/2.8 TC. Quando Nikon esaurisce gli ordini ... non prima, esce il 400/4.5 che va bene per il 90% di noi e che costa meno. (Anche la Z8 va bene per il 90% di noi, costa meno della Z9 ma non così meno per il costo intrinseco del sensore, che è lo stesso di quello della Z9. Mentre 400/2.8 TC e 400/4.5 condividono solo la focale). Lo stesso vale per il 100-400. Uno zoom supertele che abbiamo comprato "tutti". Quindi solo prossimamente verrà proposto il mitico 180-600 in una fascia di prezzo inferiore. Sospetto che anche il 600/4 TC avrà presto o tardi un cugino meno luminoso che costerà 10.000-12.000 euro meno del cuginone e che andrà bene per il 90% di noi. Su Nikonland, lo sapete, battiamo sempre sul tasto delle effettive esigenze. Ma ci rendiamo conto che ci sono anche motivazioni emozionali. Ebbene : siate felici ! Comprate quello che vi piace. E godetevelo. E poi, eventualmente se esce altro che fa più al caso vostro, ebbene, non pensateci troppo e cambiate. Non sono matrimoni indissolubili. Si tratta solo di cose che il portafogli può aiutare a possedere ... Ma porcaP!!!!!!!!!!!!, ho appena comprato la Z9 ma avrei preferito - per mille motivi - la Z8 : che faccio ? Cambio e ci perdo ? E per la miseria, non siamo mica in borsa, comprate azioni Banca Intesa, adesso se le vendo ci perdo. Avete comprato la Z9 ? L'avete usata ? Adesso vi rendete conto che la Z8 è meglio ? E allora ? Che aspettate ? Per le mie esigenze la Z9 sarà sempre meglio. Anzi, meglio due Z9 : due corpi identici, stessa batteria, stesse memorie, stesso tutto Assolutamente d'accordo. Niente è meglio di avere due corpi identici pronti allo stesso modo, specie oggi che non c'è nemmeno bisogno di caricare pellicole differenti. Se uno può, deve permettersi due Z9. E magari una Z8 come corpo per impieghi disimpegnati. Perchè no ? La Nikon Z8 è troppo per me anche se mi piacerebbe ... la Z9. Che fare ? Se la tua fotografia necessita di quelle caratteristiche, sappi che difficilmente Nikon te le farà pagare meno in futuro. Solo che di qui al futuro, che è un attimo dopo l'attuale presente, tu come fotografi ? La Nikon Z6 mi sta stretta ma vorrei la sostituta. Arriverà, è questione di pazienza. Comincia a riempire il salvadanaio. Arriverà anche altro. E' questione di avere pazienza e di avere tempo. Tu hai pazienza ? Hai tempo ? *** Potremmo continuare e lo faremo magari nei commenti se vorrete graziosamente prestarvi al gioco. La Nikon Z8 offre il 90% delle capacità della Z9, ad un prezzo più conveniente, sebbene sempre folle, con un ingombro e una "appariscenza" meno esasperata, comoda in tante situazioni. Può essere uno splendido primo corpo senza rimpianti (proprio vi serve il GPS, la presa RJ45 e il syncro-flash ? Naaaaaa !) oppure uno straordinario "secondo corpo" per una Z9 messa in campo quando solo lei, può ... Voglio solo aggiungere che io che appartengo al ristretto club mondiale di chi è vicino al primo milione di scatti con la Nikon Z9 che manterrò come corpo principale per i compiti più impegnativi, non ho esitato un attimo a preordinare sul Nikonstore.it la Nikon Z8, in kit con lo splendido Nikkor Z 24-120/4 (guardate che l'offerta è vantaggiosa anche se i soldi in gioco son tantissimi ... ). Perché con due Z9 avrei avuto lo stesso imbarazzo in certe situazioni, mentre la Z8 non mi farà rimpiangere nulla della Z9 ma apparirà di meno con tutti i vantaggi del corpo - rigorosamente senza grip - più snello ed agile. E poi è bella. Bella da impazzire. Come resisterle ? Chiudo con il mio epitaffio : Tempus fugit : rendi indimenticabile ogni momento mentre lo stai vivendo. Perché adesso, nonostante ogni tuo sforzo, non tornerà mai più.
    16 points
  15. Modifiche rispetto alla versione firmware "C" da 1.30 a 1.40 È stato aggiunto il supporto per l'edizione iOS di NX MobileAir. Utilizzare NX MobileAir versione 1.1.3 o successive. È stato aggiunto il supporto per le impugnature remote MC-N10. È stato aggiunto il supporto per la funzione zoom motorizzato disponibile su alcuni obiettivi. La selezione del punto AF per il modo autoritratto utilizzando un ML-L7 è stata migliorata. disponibile qui *** scopo principale, supportare la funzione di zoom motorizzato del nuovo Nikkor Z 12-28 PZ in corso di distribuzione. Aggiornare alcune funzionalità e supportare software e accessori Nikon. Attenzione : con questo aggiornamento gli obiettivi Viltrox necessitano di un loro aggiornamento del firmware. Leggere nei commenti per i dettagli. Se questo articolo vi è sembrato utile mettete un like. A voi non costa nulla ma per noi fa una grande differenza per capire quali siano gli argomenti che i lettori trovano più interessanti. Non abbiate timore ad aggiungere i vostri commenti
    14 points
  16. Se non la migliore, senz'altro quella che desideravo di più scattare. Dal 2019 non si riusciva per un motivo o per l'altro (COVID, chi è andato a vivere altrove, qualche incidente di percorso...) ad organizzare una uscita al completo di noi quattro vecchi amici. Per l'occasione abbiamo scelto una meta non particolarmente impegnativa, cioè Torrile (PR). Purtroppo non c'era grande varietà di soggetti a distanza fotografabile, è stato quasi uno shooting con una sola modella (erano tanti esemplari diversi, ma della stessa specie) la Sgarza Ciuffetto -ne pubblicherò una mini serie- , interessante quanto si vuole, ma dopo un po' si è anche sazi. Io volevo però fotografare l'Airone Rosso, che per mè è il più bello di tutti, è anche il più timido, ho poche foto sue infatti. Così, ho lasciato le Sgarze, girato per i diversi capanni e verso la fine della giornata fotografica l'ho trovato! Mi ha concesso pochi minuti, forse uno o due, ma sufficienti per qualche fotografia statica e ne è venuta una "buona" durante il decollo, prima che la Z6 andasse per frasche: Questa foto mi piace anche perchè nell'ombra si intravede un Airone Cenerino che arricchisce l'immagine. Sono contento!
    14 points
  17. Qualche tempo fa vi ho riportato che per la rete, il marchio Nikon è un marchio da boomer. Ovvero il preferito dei nati durante il boom delle nascite (1946-1964) seguente la fine della Seconda Guerra Mondiale. Che sia vero oppure no, quando un si dice circola sulla rete, finisce per essere ripetuto ed amplificato finché citazione, dopo citazione, viene certificato, asseverato e scolpito nell'immaginario collettivo. Non è finita qui, perché c'è un corollario. Per la rete, il tipico fotografo Nikon è un wildlife photographer di mezza età, affermato professionista oppure affermato professionista, fresco pensionato. Soprattutto con un reddito elevato. John Krampl, Ontario quest'uomo non cerca semplicemente la fotografia, cerca la sfida. Non esibisce la sua foto più bella, ma quella più faticosa o difficile che ha fatto in vita sua. Per questo partecipa a viaggi impegnativi ai confini del mondo (andrebbe anche nello spazio se fosse già possibile "a livello turistico"). Si dota dell'attrezzatura più importante, non solo a livello fotografico ma anche come accessoristica un tipico fotonaturalista alla macchia con ogni possibile dotazione trasportabile e fa parte di un ristretto circolo internazionale in cui si conoscono tutti e tutti sanno dove è stato il tal tipo quest'anno, dove andrà la prossima volta Moose Peterson, decano dei wildphotographer statunitensi Nikon Insomma, è a metà strada tra un eroe e un pioniere, impegnato ad esplorare le sue potenzialità, prima ancora che quelle della fotografia. Per lo più solo, per cammini di decine e decine di miglia esposti alle condizioni climatiche più sfidanti. Ed è, attualmente, il tipo di cliente su cui conta Nikon per fare il suo conto economico, come dimostrato dall'enfasi data ai superteleobiettivi (non è finita, tenete da parte i risparmi perché nei prossimi anni usciranno ancora oggetti di tentazione nel campo delle focali lunghe). Si giustificano così i prezzi in espansione del corredo Nikon (fate una media ponderata [prezzo unitario]/[numero dei modelli Nikkor in catalogo] e avrete una cifra piuttosto elevata). Sembrerebbe peraltro un fenomeno che crea un certo tipo di imitazione, perché anche soggetti che nella vita sono persone tranquille e non frequentano campi di calcetto o di padel, hanno intrapreso invece nei week-end e nelle vacanze, percorsi di formazione in questa impegnativa disciplina, alla ricerca dell'ignoto, per andare là, dove non sono mai stati prima. *** Non leggete ironia in quello che ho scritto ma viva e sincera ammirazione. Io non potrei far parte di questa tendenza anche per questioni fisiche e di indole. Ma soprattutto, è per lo più grazie a loro - piuttosto che per i professionisti, oramai ridotti in miseria - che Nikon ci sta dando vere perle di super-teleobiettivi. Mentre, vi giuro posando la mano su una pila di manuali di manutenzione di reflex Nikon, che come per il boomer, anche questo "si dice" è realmente di tendenza sui social internazionali, non è oggetto della mia fantasia. Nikon è un marchio per boomer o X-Generation, danarosi impegnati nella fotografia naturalistica. Lo dice la rete
    13 points
  18. Dopo i corvi pubblicati ieri, un trittico "stradale": Black and white: Pugs (Cagnolini) con sigaretta Galleria del Toro: Ci provo, ma mi ispirano di più i corvi ad essere sincero.
    13 points
  19. L'ultima roadmap per gli obiettivi Nikkor Z pubblicata da Nikon è la 5.3 del gennaio 2023 ed è precedente all'annuncio del recentissimo Nikkor Z 12-28 PZ. Come evidenziato sul sito Nikonusa.com dalla roadmap restano per ora ancora da annunciare i seguenti obiettivi : NIKKOR Z 24mm DX NIKKOR Z 35mm f/1.2S NIKKOR Z 70-180 mm f/2.8 (non S) NIKKOR Z 135mm f/1.8 S NIKKOR Z 200-600mm f/6.3 (non S) che Nikon ha promesso più volte ufficialmente di lanciare entro la fine del 2023 (anno solare, non fiscale). Sempre dal sito Nikonusa.com (sito ufficiale della prima filiale Nikon oltreoceano), gli obiettivi futuri sono questi : la sagome in nero sono degli obiettivi già definiti e prossimi, mentre gli altri sarebbero ancora in via di sviluppo. Dalle ultime indiscrezioni che abbiamo, più volte confermate, sembrerebbero proprio in fase di lancio (giugno 2023, consegna a seguire), subito dopo le prime consegne della Nikon Z8. Il 24mm si conferma essere un obiettivo DX, compatto, probabilmente f/2, equivalente su una Z30/Z50/Zfc ad un bel 35mm per campo inquadrato. Probabilmente con baionetta in plastica, senza paraluce e costo molto contenuto (oltre che ingombro e pesi "da borsetta"). L'altro è il pluriagognato superzoom. Questo, secondo quanto si è capito, non sarà il 200-600 tanto atteso, ma un Nikkor Z 180-600mm ad apertura massima variabile a seconda delle focali. Noi ipotizziamo f/5-f/6.3 per le dimensioni della sagoma, anche in confronto con 400/4.5, 100-400 e 600/4 dalle immagini pubblicate da Nikon. sostanzialmente per questioni di geometria (l'apertura massima è funzione della lunghezza focale fratto il diametro della lente più grande dell'obiettivo stesso). L'oggetto andrà in diretta concorrenza, non con i tanti zoom "universali" di Sigma e Tamron, apprezzati su questo sito, ma del diretto rivale Sony, quel Sony 200-600mm f/5-6.3 G sempre a mente dei fotonaturalisti Nikon. qui sopra il Sony G 200-600mm f/5-6.3 OSS, superzoom molto apprezzato del corredo Sony questo zoom, di buone caratteristiche, non appartiene alla classe di eccellenza Sony ma a quella intermedia (quindi in casa nostra non sarebbe un S ma un obiettivo in linea con 24-50 e 24-200 secondo il posizionamento nella roadmap). Per riferimento, il Sony costa circa 2.174 euro ex-cashback, pesa 2.115 grammi, non si allunga quando si muove lo zoom. Visti "i tempi di sviluppo" del Nikon e la repentina e non anticipata decisione di farlo partire da 180mm anziché 200mm (cosa capitata anche nel caso del 24-120/4, all'inizio proposto come 24-105/4 e del 50/2.8 MC, ex-60/2.8 MC) pensiamo che il marketing voglia piazzarlo in diretta competizione. Quindi immaginiamo un peso non discosto dai duemila grammi e un prezzo non discosto da un euro al grammo. Con i tempi di rilascio di questi obiettivi, possiamo anche immaginare che nel corso dell'estate faccia capolino il Nikkor Z 70-180/2.8, anche esso non S, di chiara derivazione Tamron. qui sopra il Tamron 70-180/2.8 già disponibile con attacco Sony. Nikon ha acquistato sembra fino a cinque obiettivi Tamron, ridisegnati da Nikon e prodotti nelle fabbriche cinesi Tamron (il gruppo Mitsubishi ha acquistato delle quote di minoranza di Tamron per suggellare la collaborazione, con Sony che ne mantiene la golden share) e questo andrà a completare la triade d'attacco con i già noti 28-75/2.8 e 17-28/2.8 L'obiettivo si caratterizza per il peso e il volume contenuti, l'assenza di stabilizzatore interno (fa fede quello sul sensore) e il prezzo conveniente (circa 1.150 euro) che per Nikon si tradurrà certamente in un rincaro di almeno il 30%. Sarà quindi la volta dei due pregevoli fissi ad apertura massima elevata, 135/1.8 e 35/1.2 che presumibilmente si vedranno per l'autunno. Pensiamo che nel frattempo la roadmap sarà aggiornata in vista della promessa di Nikon di arrivare a 50 obiettivi entro il 2025 e che un paio di sorprese potrebbero essere inserite. Se diamo retta al nostro Editore, lui legge uno spazio da colmare sia nell'offerta derivata da Tamron - e il 50-400mm f/4.5-6.3 potrebbe essere perfetto per completare il gruppo degli intermedi, senza sovrapporsi per qualità a Nikkor Z 100-400 e Nikkor Z 180-600 - sia nei tele Nikon. Pensando a come il 400/4.5 si pone rispetto a 100-400 e 400/2.8, un 600/5.6 o 600/6.3 si piazzerebbe perfettamente tra 180-600 e 600/4. Esistono già due brevetti, uno che incorpora un elemento Phase Fresnel, uno senza. Ma queste sono solo nostre illazioni. Il resto è realtà.
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  20. Appena arrivata nel nostro laboratorio la scheda CFExpress Sabrent Rocket da 1 TB (serie BLU). Sabrent è un noto marchio californiano che si è fatto un nome nel mercato degli SSD e in particolare gli M2 con tecnologia NVMe in cui compete con marchi come Samsung e la connazionale Crucial. Come sappiamo le schede CFExpress altro non sono che delle unità SSD di tipo M2 in formato 2240 inserite dentro ad un involucro corazzato. Quindi il passaggio a questo mercato - più vantaggioso in termini di margine unitario - è stato automatico anche per Sabrent. I prodotti sono progettati in California e prodotti a Taiwan, presumibilmente da TSMC (presumibilmente con stepper Nikon). Il modello in prova è quello più grande disponibile e costa su Amazon.it 284 euro. Esiste anche un taglio da 512 GB che attualmente costa solo 170 euro. Sono prezzi estremamente vantaggiosi in termini di costo effettivo per Gigabyte, e in questo momento, finita la crisi dei microchip si assiste ad una fortissima discesa delle quotazioni per eccesso della domanda. Per cronaca, al lancio questa scheda costava non meno di 700 euro. Abbiamo scelto il taglio da 1TB perchè abbiamo riscontrato che le schede più grandi offrono prestazioni superiori rispetto a quelle più piccole in tutti i prodotti di tutti i produttori, tranne le poche serie speciali come le ProGrade Cobalt e le Lexar Diamond. ASPETTO E DESCRIZIONE La scheda arriva in un micropacchetto nero che riporta la provenienza e la produzione. Tolta la scatoletta, ci troviamo davanti ad un cassettino metallico imbottito che da una forte sensazione di prodotto premium la scheda è analoga per design a tutte le altre che abbiamo provato. Al tatto sembra leggermente più leggera delle altre presenti in laboratorio. parata di schede CFExpress. Avendo fatto già delle comparative in passato sullo stesso sistema di lettura (pc Windows con Intel i9 e lettore USB 3.2 ProGrade) vi rimandiamo a quelle per vedere le prestazioni delle altre schede. Le trovate su queste stesse pagine. PRESTAZIONI DI LABORATORIO La scheda è arrivata non formattata. E' stato necessario usare la Z9 per la prima formattazione, dopo di che anche il pc l'ha regolarmente rilevata. formattata in exFat mette a disposizione oltre 1 miliardo di byte equivalenti a 953 gigabyte. Una prima verifica "nel mondo reale" è sempre la copia di file dal computer. In questo caso svariate cartelle di file NEF per un totale di 850 Gigabyte copiate da un disco M2 Crucial da 4TB capace di circa 3500 MB/s di velocità massima. Il trasferimento si è avviato mantenendo una media effettiva di circa 400 MB/s ma la temperatura si è subito impennata andando dagli iniziali 52 °C fino a destare allarme pericolo rosso a 84 °C al trasferimento di 528 GB. Sono condizioni anormali per cui raramente una scheda sarà impegnata. Tranne che per la registrazione di video 8K, formato per cui questa scheda non è versata ... Durante il classico test eseguito con Crystal DiskMark la temperatura è stata mediamente sui 62 °C mentre usando BlackMagicDesign Disk Speed Test - che simula continui trasferimenti di video - abbiamo rilevato un'altra impennata di temperature ancora sotto controllo ma quasi al limite critico. Andando alle prestazioni sintetiche rileviamo una capacità interessante : che però non abbiamo riscontrato nell'uso corrente come testimoniato anche nel video (parte scrittura a sinistra). Le crocine bianche indicano i test falliti. In conclusione si tratta di una scheda di memoria adatta alle fotografie e ai formati video non sofisticati. Non la useremmo mai nei formati a 10 o 12 bit né nel video 8K. Con la Nikon Z9 abbiamo misurato un "accettabile" ma ben lungi dall'essere record capacità di saturare il buffer con 50 scatti in NEF con compressione senza perdita. Che sono diventati 225 con la compressione elevata alla massima qualità. Nello stress test che prevede 60 secondi di dito premuto sul pulsante di scatto anche all'esaurirsi del buffer, questo si traduce in circa 11.3 scatti al secondo con compressione migliore e 16.4 scatti al secondo con la compressione media. Come con le altre schede non abbiamo avuto interruzioni negli scatti con la compressione elevata che è di fatto equivalente, per capacità di raffica, all'uso del jpg. Conclusioni preliminari Premesso che queste misure non sono necessariamente riproducibili e che vanno prese per quello che sono ... ovvero misure di laboratorio, al confronto abbiamo una scheda di prestazioni medie, non eccezionali ma nemmeno scadenti, ma con una capacità di memorizzazione esagerata per le necessità del fotografo medio (la immaginiamo come scheda unica durante un lungo safari o un lungo viaggio in qualche località esotica senza computer di backup al seguito) con un vantaggiosissimo rapporto prezzo/capacità. Con qualche caveat relativo alle temperature di esercizio che possono diventare elevate. Per le quali ci riserviamo di approfondire dopo almeno un mese di utilizzo continuo sul campo nelle più sfidanti condizioni di scatto reale.
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  21. il glorioso arsenale degli obiettivi Nikkor al suo apice di splendore, circa 40 anni fa. Sulla destra, sopra ai teleconverter, tre zoom strettamente imparentati con meccanismo a pompa per il cambio focale. Dall'alto abbiamo il 180-600mm f/8 oggetto di questo articolo, poi il meno luminoso 200-600mm f/9,5 ed infine il portentoso 360-1200mm f11 che sembra - per focali e per struttura - il fratello duplicato del primo. Stiamo parlando di oggetti unici, prodotti per un periodo di tempo abbastanza limitato e non più replicati in epoca autofocus. In questo campo possiamo registrare l'unica incursione solo con l'onesto Nikkor 200-500/5.6 dell'ultima fase AF-S e niente altro. Ma si profila il lancio abbastanza imminente di un nuovo zoom di questa classe. Che potrebbe non essere l'ultimo della serie. Nikon in qualche modo con i suoi Nikkor Z vuole rifarsi a quel momento luminoso, quello della transizione tra AI e AI-s di oltre 40 anni fa. Anche se i progettisti attuali sono giovani, hanno studiato la storia di Nikon. Non c'è mai nulla di casuale nei numeri degli obiettivi Nikkor (cit. Max Aquila). *** profilo quotato dell'obiettivo. 403 mm di lunghezza per uno zoom 600mm per l'epoca è una notevole prestazione. Il passo filtri di 95mm invece appare abbastanza generoso. Ma lo é l'intera struttura dell'obiettivo, costruito con dispendio di materiali come testimoniato dagli oltre 3.400 grammi di peso. Luminosità massima su tutte le focali : f/8 Schema ottico in 18 elementi su 11 gruppi con due lenti ED Messa a fuoco minima : 250 cm Diaframma a 7 lamelle 3400 grmmi, 105mmx394.5mm Filtro a vite da 95mm, paraluce tondo a vite modello HN-16 Progettato per Nikon F, F2, Nikkormat (pre AI) la versione del 1983, a standard AI-s, pesava 3600 grammi ed aveva il diaframma a 9 lamelle. Al 1996 era ancora elencato a catalogo anche se disponibile solo su ordine speciale. Veniva assicurata la compatibilità con i teleconverter (TC-14B per un 252-850mm f/11.2, TC-300/TC-301 per 360-1200mm f/16 in barba alla diffrazione) Foto dettagliate dell'obiettivo montato su una reflex digitale Nikon (courtesy Andy E) a testimonianza dell'incredibile livello costruttivo. Ulteriori dettagli strutturali dalla letteratura Nikon : l'obiettivo con sovrimpresso lo schema ottico e ancora i disegni quotati con lo schema ottico. Tipico del tempo, l'ultima lente era addirittura a 14 cm dal piano focale. la dotazione (guardate solo il tappo e l'astuccio : courtesy Mir) differenze tra la versione f/8 e quella precedente, non ED, f/9.5 con escursione 200-600mm un raro esemplare in eccellenti condizioni ad un'asta (Christie's). *** Il super teleobiettivo zoom Nikkor 180-600mm f/8.0 ED è un obiettivo davvero speciale. Ha un rapporto di zoom 3,3X, un design con zoom scorrevole "a pompa" liscio come la seta e ha un'estensione focale extra lunga con una qualità dell'immagine superlativa grazie all'uso di vetro ottico composto da terre rare nel suo design ottico. Questo incredibile obiettivo tele-zoom Nikkor è quasi uno stop più veloce del comparabile Non-Ai precedente e la sua apertura massima f/8.0 viene mantenuta per l'intera gamma di zoom. Un robusto collare per treppiede girevole a sbalzo incorporato a forma di L è stato progettato per un funzionamento bilanciato sul treppiede nelle posizioni; il collare del treppiede ruotabile a 360° facilita la gestione facile e veloce dell'obiettivo in qualsiasi condizione di ripresa verticale oppure orizzontale. Questo zoom Nikkor è stato tra le prime serie di teleobiettivi Nikkor a offrire il vetro ED nel suo design ottico per mitigare le aberrazioni ottiche, in particolare l'aberrazione cromatica che comunemente causa il degrado dell'immagine ottica quando la lunghezza focale supera i 300 mm e oltre. L'utilizzo del vetro ED nel suo design ha notevolmente migliorato le sue prestazioni ottiche : ciò ha reso possibile ottenere un contrasto e una resa cromatica incredibilmente elevati in una fotografia a così lunga portata. Introdotto intorno al 1974/5 insieme a un altro super telezoom Nikkor, lo Zoom-Nikkor 360-1200mm f/11 ED, al loro esordio, questi obiettivi hanno offerto ai fotografi Nikon una buona alternativa per guardare alla flessibilità degli obiettivi zoom di alta qualità diversi da quelli offerti nella gamma dei teleobiettivi. Prodotti in pochi esemplari, Nikon ha offerto ancora questi due tele-zoom originali Nikkor ED su ordinazione speciale fino alla fine degli anni '90. Adesso è raro trovarne uno in asta. catalogo d'epoca che evidenzia la differenza di proporzione (meno di 4 chili per il 180-600, quasi 9 chili per il 360-1200) il progetto ottico risale al 1970 e porta la firma di Soichi Nakamura, il mitico progettista dei superteleobiettivi Nikkor degli anni '70. L'introduzione del vetro ED aiutò alla realizzazione di doppietti e tripletti acromatici in grado di ridurre la dispersione dei tre colori primari. Erano costruiti alternando vetro ad alta rifrazione, vetro a bassa dispersione e vetro ED. I primi 180-800 f/8 furono prodotti con ancora il marchio Nippon Kogaku, poi sostituito da Nikkor. Il vetro speciale arrivava da casa Schott (mondo Zeiss). L'impronta del marketing Nikon sul catalogo dell'epoca : "... la sua ampia copertura zoom che va dal teleobiettivo 13° 40' al super teleobiettivo 4°10'. L'uso di Extra-Low Dispersion (ED ) per una qualità dell'immagine eccezionale. Zoom combinato e anelli di messa a fuoco per una gestione rapida. Mette a fuoco fino a una distanza ravvicinata di 2,5 m. Collare per treppiede girevole a sbalzo incorporato per un funzionamento bilanciato del treppiede in formato verticale o orizzontale posizioni e fornito con copriobiettivo anteriore a vite da 95 mm e paraluce, tracolla e custodia rigida per obiettivo. Gli usi fotografici includono fotogiornalismo, sport, fauna selvatica e sfocature con lo zoom ... " Zoom-NIKKOR * ED in questa immagine di un esemplare in vendita su Adorama. Per garantire le massime prestazioni dell'obiettivo e la massima qualità dell'immagine, questo zoom Nikkor è dotato di alcuni elementi dell'obiettivo del vetro ED originale di Nippon Kogaku. L'uso del vetro ED nel suo design mirava alla correzione completa dell'aberrazione cromatica attraverso una riduzione di circa il 90% dello spettro secondario nell'intero intervallo da 400 nm a 1000 rurn; di conseguenza, le immagini scattate con questo obiettivo possono fornire immagini eccezionalmente nitide, anche a tutta apertura, con l'ulteriore vantaggio che anche lo spostamento della messa a fuoco a infrarossi viene completamente eliminato. L'uso del processo di rivestimento dell'obiettivo NIC anche nei suoi elementi interni aiuta a garantire prestazioni elevate tenendo sotto controllo bagliori e immagini fantasma. Un'altra caratteristica eccezionale di questa ottica zoom è l'eccellente capacità di messa a fuoco ravvicinata e senza la necessità di un obiettivo supplementare ; questo Zoom-Nikkor può catturare soggetti fino a 2,5 m a tutte le lunghezze focali, anche a 600 mm. *** Concludendo, un progetto del 1970, prodotto in pochi esemplari destinati a pochi particolari fotografi (avifauna, wildlife, paparazzi), con il massimo degli accorgimenti consentiti dalla tecnologia ottica Nikon dell'epoca. Esattamente come ci aspettiamo dal prossimo imminente super-zoom Nikkor Z. *** Se questo articolo vi è sembrato utile mettete un like. A voi non costa nulla ma per noi fa una grande differenza per capire quali siano gli argomenti che i lettori trovano più interessanti. Non abbiate timore ad aggiungere i vostri commenti
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  22. Modifiche dalla versione firmware "C" da 1.00 a 1.10 • Aggiunto il supporto per l'edizione iOS di NX MobileAir. Utilizzare NX MobileAir versione 1.1.3 o successiva. • Aggiunto il supporto per le impugnature remote MC-N10. • Aggiunto il supporto per la funzione di zoom motorizzato disponibile su alcuni obiettivi. • Una cornice rossa viene ora visualizzata intorno al monitor durante la registrazione video per indicare che la registrazione è in corso. • Il tempo di registrazione trascorso viene ora visualizzato durante la registrazione video. • La fotocamera ora metterà a fuoco con ogni scatto effettuato utilizzando un ML-L7 se [ AF-C ] è selezionato per [ Focus mode ] e [ Release ] è selezionato per Custom Setting a1 [ AF-C priority selection ] in [ CUSTOM SETTINGS MENÙ ]. • L'autofocus è stato migliorato in modo che la posizione di messa a fuoco non cambi se il pulsante di scatto viene premuto a metà corsa durante il richiamo della memoria in qualsiasi modo di messa a fuoco. • La selezione del punto AF per la modalità autoritratto utilizzando un ML-L7 è stata migliorata. Qui Attenzione : con questo aggiornamento gli obiettivi Viltrox necessitano di un loro aggiornamento del firmware. Leggere nei commenti per i dettagli. *** sostanzialmente il nuovo firmware aggiunge il supporto per lo zoom motorizzato del nuovo Nikkor Z 12-28 PZ oltre alla graditissima cornice rossa attivata durante le riprese video per avvisare l'operatore che la registrazione è in corso. Alcuni interventi in autofocus, oltre ad inserimento di compatibilità con dispositivi e software. Un aggiornamento atteso e di fatto annunciato al lancio del nuovo power zoom Se questo articolo vi è sembrato utile mettete un like. A voi non costa nulla ma per noi fa una grande differenza per capire quali siano gli argomenti che i lettori trovano più interessanti. Non abbiate timore ad aggiungere i vostri commenti o a fare domande.
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  23. Specifiche chiave Sensore CMOS impilato da 45,7 MP Fino a 20 fps con Raw, JPEG a grandezza naturale a 30 fps Acquisizione pre-burst in modalità JPEG (fino a 120 fps per ritagli da 11 MP) Riconoscimento del soggetto AF e tracking 3D Synchro VR che combina la stabilizzazione nel corpo e nell'obiettivo, fino a 6 EV Video 8K/60p in N-Raw, 4.1K in ProRes Raw 8K/30p o fino a 4K/60p da 8K Scelta di ProRes 422 HQ, H265, H.264 Acquisizione N-Log o HLG EVF da 3,68 milioni di punti con alimentazione del sensore dedicata a basso ritardo Schermo da 2,1 milioni di punti su cerniera bidirezionale Uno slot CFexpress tipo B, uno slot SD UHS II Doppie porte USB-C La Nikon Z8 sarà disponibile da fine maggio con un prezzo consigliato di € 4.599 IVA inclusa. Per i vostri commenti, andate nel nuovo Club dedicato alla Nikon Z8 (qui)E non mancate di votare il nostro sondaggio sulle Vostre Intenzioni di Acquisto (qui)
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  24. Sai cara l'edicola dove andavo a comprare Tex Willer ? Non c'è più. Intendi dire che ha chiuso ? No, l'ha proprio sollevata un carro gru e se l'è portata via. Mi hanno detto che la edicolante adesso traduce manuali d'uso di impianti fotovoltaici e che il comune al posto dell'edicola metterà un impianto di raccolta differenziata automatico sotterraneo. E tu come farai adesso ? Finché resiste, andrò alla grossa edicola che c'è davanti all'Iper di Valle Olona, dove compro Tutto Treno e Steel Models. Quella è ancora fornita ma è l'unica rimasta in tutta la provincia ... *** Amazon, proprietaria del sito di aggregazione fotografica più conosciuto al mondo, fondato nel 1998 da Phil Askey, nel quadro di una più ampia ristrutturazione generale, ha deciso di tagliare i rami improduttivi. Dpreview.com chiuderà e i suoi dipendenti licenziati. In un primo momento la chiusura era imminente e repentina con perdita di tutti i contenuti. Poi per le lamentele del pubblico è stato deciso - eccezionalmente - di archiviarne tutti i preziosi contributi di 25 anni di storia della fotografia personale per consentirne la consultazione in sola lettura. Ancora non sappiamo entro che termini e fino a quando. *** Noi non abbiamo mai apprezzato particolarmente l'impostazione - commerciale e superficiale, pensata più che altro al fine di sviluppare le vendite della proprietaria - di Dpreview.com ma è indubbio che l'evento ha fatto scalpore, notizia e ha aperto a molte riflessioni. Ogni sito commerciale ha un suo modello di business. Venendo meno quello, o si trova una sostenibile alternativa oppure le conseguenze sono inevitabili. Il mondo della fotografia non è più quello in espansione esponenziale di 20 e 10 anni fa. Oggi il pubblico è un ventesimo di quello del 2008. C'è indubbiamente meno interesse. Dopo la chiusura di Dpreview si apre alla possibilità di chiusura di ogni sito, sia commerciale che amatoriale dedicato al nostro settore. Insomma, non sono solo le edicole che chiudono, tutta l'editoria è sottoposta a forte stress e in molti casi se non è possibile ridimensionarsi, si chiude. *** Max Aquila ed io abbiamo creato Nikonland oramai 17 anni fa con un preciso modello di funzionamento. Creare un punto di contatto tra nikonisti. Per scambio di esperienze, di immagini, di passione. Anche Nikonland sta subendo una contrazione di attività, è inutile negarlo. All'inizio dell'anno ho esternato il mio malessere nel constatare che un semestre di mio impegno fortissimo e appassionato, lungi dal creare una virtuosa inversione di tendenza - maggiore apporto da parte degli iscritti - invece veniva visto con fastidio dai frequentatori del sito che preferiscono leggere in silenzio, senza essere disturbati e sollecitati ad acquistare almeno il giornale. E' l'atteggiamento di quelli che vanno a guardare le riviste e i libri nelle vetrine dell'edicola, per ingannare il tempo, ma poi vanno via senza comprare nulla. Salvo poi lamentarsi se qualche tempo dopo l'edicola non c'è più ... ha chiuso. Posso confessarlo oggi, dopo qualche mese. Ad inizio gennaio mi ero determinato a chiudere Nikonland e mettere la parola fine alla nostra esperienza Max da tempo cerca di convincermi a chiudere solo la parte colloquiale, azzerando il contatto con gli iscritti, per mantenere solo la parte redazionale. Non sono d'accordo. Perché snaturerebbe la ragione per cui Nikonland.it è nata e lo renderebbe mortalmente noioso. A che servirebbe scrivere senza avere un riscontro. Sarebbe addirittura peggio di come è diventato adesso il sito. Dove se manco io ci sono Club dove non vola una mosca e senza sollecitazioni esterne la gente passa, guarda e va via. Insomma, io so di essere matto, ma non sono di quei matti che si parlano da soli allo specchio a questo punto ho deciso di darci una ulteriore chance e mi sono dedicato a Nikonland Magazine. Ho pensato che questo potrebbe essere il nuovo "modello di business" che animi il sito per i primi 12 o 48 numeri. Chiamando la partecipazione curiosa e divertita di chi - i pochi - ancora qui fotografano ed hanno voglia di mantenere i loro neuroni giovani. A dispetto di chi mi ha dato ancora del matto - Max per primo - e con l'aiuto di quei pochi, ci sono riuscito. Adesso Nikonland Magazine è una realtà. Che spetta a noi mantenere viva. Ma sinceramente, dovesse naufragare anche Nikonland Magazine, non vedrei alternative a chiudere l'edicola e mettermi tranquillo sulla sedia a dondolo a veder crescere l'erba Lo dico ancora più esplicitamente, siamo entrati una nuova fase della Storia. E siti come il nostro potrebbero non avere più lo spazio e la possibilità di esistenza che hanno avuto. Un cambiamento normativo o legislativo restrittivo o un forte cambio tariffario del nostro provider metterebbero in pericolo l'esistenza di Nikonland a prescindere dal traffico che c'è e dalla mia reale o immaginaria insoddisfazione per come vanno le cose. Dovesse succedere io non avrei alcuna motivazione a cercare soluzioni alternative. Perché dovrei ? *** So che pochi leggeranno questo editoriale. E che molti di questi faranno spallucce, pensando che non li riguardi. Bene, sappiano questi che un giorno l'edicola Nikonland.it chiuderà, è inevitabile. Evitarlo è possibile ? Si ma sta tutto a voi, iscritti e non iscritti. se non siete iscritti ma ci leggete assiduamente, iscrivetevi e lasciate un segno ci sono articoli/foto/Blog letti a decine di migliaia di volte ma con 3 like. Questi articoli/foto/blog dovrebbero avere 50-100-150 like e commenti, sia concordi che discordanti. Chi scrive sul nostro sito si nutre di riscontri, non può accontentarsi di aver scritto una cosa. Se non legge risposte, commenti, domande, like, la prossima volta sarà autorizzato a chiedersi "perché scrivere ancora ?" Nikonland Magazine è una forma di assicurazione sulla vita del sito. Sia in termini di backup - a termine sarà una traccia indelebile, stampata di quello che invece con un click potrebbe trasformare 17-20 anni della nostra storia in un pallido ricordo che si perderà tra i bit del web ... - sia di stimolo a tenere in vita anche tutta l'architettura che ci sta attorno. scrivete, pubblicate foto, fateci sentire che esistete e che tenete a questo sito, non una volta l'anno, tutte le volte che passate di qui non fate chiudere questo sito. Non fate chiudere Nikonland Magazine, comperate Nikonland Magazine tutti i mesi, altrimenti non mi vedrete più su queste pagine. Non pensiate che perché è gratis possa esistere per sempre e che possiate continuare a frequentarla senza mai pagare un biglietto. Non è così, non è mai stato così. Solo che sinora il biglietto lo abbiamo pagato noi, per voi.
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  25. Lo scorso anno, in occasione della prima edizione della corsa di regolarità, rinnovai il 24-120/4, quest’anno ho rinnovato me stesso, dato che dopo quasi sei mesi di stop, causa infortunio, anche se ancora claudicante, ho rimesso la borsa a tracolla la macchina all’occhio e via a riprendere le arzille vecchiette. Un discreto banco di prova in attesa del passaggio in Val d’Orcia della Mille miglia storica, fra poco più di un mese. La gara originaria del Circuito del Mugello si svolgeva in un anello di strade formate dalla statale della Futa che unisce Firenze a Bologna e da quella del Passo del Giogo. Su questo percorso si sono sfidati piloti del calibro di Giuseppe Campari, Gastone Brilli Peri, Emilio Materassi, Enzo Ferrari, Clemente Biondetti, Nino Vaccarella, Giovanni “Nanni” Galli, Jo Siffert, Gijs Van Lennep, Vic Elford, Arturo Merzario, ecc.. L’attuale competizione, invece, è la classica gara di regolarità per auto storiche alla quale hanno preso parte settanta vetture, tra le quali spiccano modelli di assoluto prestigio quali: quattro Lancia Lambda (1925, 1927, 1928 e 1929) di cui due carrozzate Casaro, una Bugatti 37A del 1927, un’Alfa Romeo 6C 1750 SS del 1929, una Fiat 514 MM del 1930 e ben due Lancia Aurelia B20 GT (1952 e 1953). Erano ammesse anche le “GT” stradali prodotte dal 1991 in poi, che rientrano nel raggruppamento denominato: Tributo del Circuito Stradale del Mugello. L’edizione 2023 del Circuito Stradale del Mugello si è svolta in due giorni di gara così suddivisi: il 29 Aprile, primo giorno di gara, le auto hanno preso il via da Firenze e precisamente dal piazzale Michelangelo, con i regolaristi che si sono sfidati cronometro alla mano, tra le morbide colline del Chianti, transitando per Arezzo e nel Casentino toccando Poppi e Bibbiena. La giornata è stata caratterizzata da qualche rovescio di pioggia, ma ha fornito uno spettacolo, visivo e sonoro, di tutto rilievo. Il secondo giorno, 30 Aprile, dopo la partenza da Scarperia, le vetture hanno scollinato i passi della Futa e del Giogo ed hanno concluso le ostilità all’autodromo Internazionale del Mugello, con la parata finale e la premiazione. In totale, gli equipaggi hanno percorso Km. 288 di gara, suddivisi in 90 prove cronometrate. I vincitori di questa edizione sono stati Mario Passanante (corregionale del nostro Max Aquila) e Alessandro Molgora su Fiat 508C del 1937, facenti parte della scuderia Franciacorta Motori. Fra gli equipaggi stranieri a conquistare la speciale classifica sono stati Michel Decremer e Marie-Claire Martens su Austin Healey 100/6 del 1956 (Promotor Classic). Mentre Claudia Tagliaferri ed Elisa Panzeri hanno conquistato la Coppa delle Dame con la loro Jaguar XK 140 OTS del 1955 (Scuderia Clemente Biondetti). Lancia Aprilia del 1938 - Loperfido-Moretti (Classic Team) - 2° classificati Lancia Lambda del 1927 - Fontanella Covelli (Promotor Classic) - 4° classificati Lancia Lambda Spider Casaro del 1929 - Sisti - Gualandi (Classic Team) - 6° assoluti Bugatti 37A del 1927 - Belotti-Plebani (Brescia Corse) - 9° classificati Come sopra Alfa Romeo 6 C 1750 SS del 1929 - Patron-Casale Austin Healey 100/4 BN del 1956 - Pedrali-Finardi Lancia Aurelia B20 GT del 1953 - Ricci-Lotti Fiat Balilla Coupé del 1934 - Lui-Pizzi Porsche 356 A Speedster del 1956 - Virdis-Giordo Lotus Westfield 11 del 1968 - Faccin-Clark come sopra Lancia Lambda del 1928 - Ermini-Ermini Fiat 514 MM del 1930 - Renna-Ceccardi Alfa Romeo 2000 GT Veloce del 1971 - Biondetti-Ugolini Austin Healey 100/4 BN2 - Chiarini-Vancini Triumph TR 3 del 1955 - Genovese.Vanni Mercedes Benz 300SL del 1957 - De Serrau-Costes Fiat Abarth 750 Zagato del 1959 - Giacinti-Campatelli Jaguar E Type del 1970 - Conforti-Bocchi Porsche 924 Turbo del 1983 - Notaras-Christopolus Jaguar XK 150 OTS del 1958 - Pinchbeck-Smith Alfa Romeo Giulia Sprint GTV del 1966 - Betocchi-Tomaiuolo Ferrari 488 Pista del 2019 - Macario-Di Costanzo Ferrari 488 Pista Spider del 2021 - Frank-Frank La postazione scelta non è molto felice fotograficamente, ma la più confacente per le mie attuali condizioni, ma l'importante in questo caso è il soggetto più dello sfondo.
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  26. La settimana scorsa nel mio piccolo Blog, avevo messo la notizia che a Rozzano ( Mi ) si sarebbe inaugurato un'osservatorio astronomico, non ho ricevuto riscontrio.. poco male, forse la colpa è stata mia oppure non vi era interesse in quel momento; la settimana è passata e, sicuro come la Peste.. mi sono ripresentato nell'area dell'Osservatorio. Al mattino.. cosa pazzesca per la gente.. ma il taglio del nastro sono riuscito a beccarlo, malgrado il divieto al passaggio delle autorità giudiziarie, e la cosa è finita lì... vista l'ora, ma nella metà del pomeriggio ho fatto un nuovo raid, e sono riuscito a fare quello che al mattino ho desistito.. ma anche nel pomeriggio la coda era notevole.. Andiamo or ora ad alcuni dati, l'osservatorio in questione ha ad onor del vero, delle caratteristiche " Uniche ". E' il più grande in Europa con la cupola a petali, e questo lo rende capace di poter vedere il cielo a 360° senza ruotare la copertura, il diametro della cupola è di ben sette metri ed è anche il secondo al mondo; ma i veri tesori sono costuditi al suo interno, un moderno osservatorio solare computerizzato da 40 cm, e una focale di 4 metri, poi... chicca sublime.. un Telescopio Merz Dallmeyer del 1870, ne sono rimasti al mondo solo due.. questo è il secondo; su una produzione iniziale di 5 pezzi, prodotti per l'osservatorio di Greenwich, l'osservatorio sarà sopra tutto un luogo di divulgazione didattica astronomica. Il mio intento è, senza remore.. quello di poter portare la mia z 50, quanto prima in collegamento di un telescopio e, poter fare delle riprese o del sole o di altro.. vedremo.. come si metteranno le cose, ora vediamo alcuni scatti fatti nella giornata di ieri. questa vista da lontano era la situazione alle 11,30 ed eravamo alla fine della Messa, Una vista delle persone in attesa di poter entrare. alt.. questo è il limite... una vista della cupola.. aggirato il bersaglio.. ed ecco il taglio del nastro.. tagliato.. ed a questo punto, mi ritiro in buon ordine.. Tornato nella metà del pomeriggio, siamo verso le 16,30, sono in fila per salire alla parte superiore della cupola. Il telescopio del 1870, un gioiello di ottica e meccanica dell'epoca. due particolari. Il telescopio Solare da quattro metri di focale. altro giocattolo posto nella cupola. cupola aperta e il telescopio ottico puntato verso il cielo. Scendendo, si intravede l'area didattica sottostante.. parte dell'area didattica all' esterno erano stati posizionati una serie di trumenti per poter far osservare il sole a chi ne aveva fatto richiesta. cannoni puntati velo lo spazio.. Un telescopio con la relativa protezione solare in cui si vede riflessa parte del sottoscritto.. ancora una vista della cupola, meglio della precedente.. ed ecco la sorpresa finale.. questo è l'ente che mi ha permesso di poter fotografare... dai.. è una burla... e quì finirei, quando mi sarà possibile fare gli scatti che vi ho detto.. li metteremo. Spero con queste poche righe e qualche scatto di poter fatto contento qualche amante d'astronomia che sono sicuro vi è in Nikonland, fine del reportage..
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  27. Ancora Samira, dal set di ieri Nikon Z8 e Nikkor Z 85/1.2 S sempre ad f/1.2
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  28. Naufragata (proprio...) l'uscita "ornitologica". Allora solo due passi vicino a casa, dove non c'è quasi niente. Ma soffro di astinenza da macro:
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  29. Come ho scritto nell'altro post https://www.nikonland.it/index.php?/forums/topic/4904-la-migliore-foto-che-ho-scattato-ieri/ Dopo diversi anni sono stato a Torrile con i vecchi amici per una rimpatriata. Peccato che i capanni "classici" (Bunker e Swarovski) fossero chiusi per restauro e anche che la varietà di soggetti vicini non fosse granchè, così che il tutto si è trasformato in uno shooting ristretto alle Sgarze Ciuffetto ed a qualche Garzetta. Pazienza. Le Garzette preferivano le zone in ombra perchè vedevano meglio i pesci. Questa è fin troppo grande per i miei gusti, era molto vicina, ma ha aperto le ali all'improvviso, ho scattato colpito dall'eleganza della figura. Questa sta puntando qualcosa. Poi cambierà idea. Al sole arrivano le sgarze ciuffetto, Sono dei tipi che a me mettono allegria. Le Sgarze Ciuffetto sono difficili da fotografare perchè hanno parti più scure ma le ali sono bianchissime, se sono sotto il sole occorre fare attenzione a non bruciarle quando le aprono. Grazie ai piedi larghi riescono a sfruttare le foglie delle ninfee come appoggi galleggianti, se tendono ad affondare si aiutano con le ali (questi gialli in realtà sono dei nannufari, le ninfee hanno i fiori bianchi/rosa e lo stelo non sporge dall'acqua, ma funziona allo stesso modo ) ecco un doppio passo: Vedete la foglia che si inclina sotto il peso. Quando si "arruffano" sono uno spettacolo: Un Tuffetto passava ogni tanto; il nannufaro da' l'idea di quanto sia piccolino. Chiudiamo la chiacchierata con un' immagine classica, il riflesso. Come ho anticipato, poca varietà, la star è stato l'Airone Rosso che ho già pubblicato. Però il ritrovarsi dopo anni tutti assieme ha comunque un valore. Accentuato dalla fermata al bar per il bianchetto, rito irrinunciabile quando è presente l'amico di origini friulane . Che dire, con il sostanzioso aiuto del bianchetto si può anche parafrasare Stefano Rosso (cantante),ve lo ricordate? Che bellooo quattro amici un capanno e qualche uccelloo* e la focale giusta che ci staaa e la vita e quasi tutta quaaa * no doppi sensi, please L'originale... per chi non lo avesse mai sentito qui sotto. https://www.youtube.com/watch?v=jdI3uSjKE34
    10 points
  30. In questo weekend al porto turistico di Ancona è in corso una delle tappe del campionato italiano varie categorie moto d'acqua. Ho fatto due blitz sia ieri pomeriggio che questa mattina. Unica lente utilizzata 70-200 Z e moltiplicatore TC 2X su Z8. Venendo da Z7II, Z8 non è un upgrade, ma proprio un altro mondo. Ad un primo impatto la differenza di peso si sente eccome, ma poi si appezza subito l'ergonomicità, cade in mano (..a me) benissimo, tutto è più equilibrato e al posto giusto. Sul "campo" è impressionante, è il mio primo corpo "pro" sia reflex che ML, mai avuta una reattività del genere. Mi ha dato la sensazione di essere sempre pronta, all'istante. Se la consiglio? Beh, non posso che accodarmi a chi lo ha già fatto, senza se e senza ma! p.s. se prima scattavate 100 foto, poi preparatevi a moltiplicare per 10...più o meno in contesti dinamici. Simone
    9 points
  31. Ritirata la mia oggi, a Roma, da FotoSabatini l’avevo prenotata già ad Aprile
    9 points
  32. L’ascafalo bianco, Libelloides coccajus, è un simpatico insetto che si trova abbondantemente in questa stagione, soprattutto nei prati aridi. Da molti è ritenuto, erroneamente, una farfalla. Assolutamente innocuo, è molto confidente e di prima mattina si scalda, appollaiato su degli alti steli di erba. La scorsa settimana, mentre camminavo in un prato, involontariamente ne ho disturbato uno ancora infreddolito, che allarmato si è spostato su di un’orchidea selvatica, in piena ombra e cioè nel posto più controproducente dal suo punto di vista. Essendo infreddolito, non si è mosso per un bel po’ di tempo e così ho potuto scattare una numerosa serie di fotografie con tre obiettivi diversi. Tra queste foto ho scelto il migliore scatto per ogni obiettivo, per dare concretamente l’idea di quale risultato si possa ottenere da ogni obiettivo con la stessa inquadratura. Non c’è nessun intento comparativo, perché ho cercato di scattare in fretta, anche con una certa ansia, temendo che da un momento all’altro volasse via. Nikon Z7 2.8/50 MC S F.7,1, 1/50 sec., ISO 400, mano libera Nikon Z7 2.8/105 MC S F.3,2, 1/125 sec., ISO 90, mano libera Nikon D500 4/300 PF ED F.5, 1/500 sec., ISO 800, mano libera Altra prospettiva per visualizzare meglio l'orchidea. Nikon D500 4/300 PF ED F.10, 1/125 sec., ISO 1000, mano libera
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  33. Polymmatus.....qualcosa credo sia il Nome di queste belle farfalline, decisamente comuni, che ho fotografato qualche giorno fa. In genere non faccio questo tipo di foto o comunque non molto spesso. Foto fatte nel tardo pomeriggio con Z6II+24-120+ lente addizionale 1 2 stessa foto drop diverso 3 4 Ancora un'altra con PP diversa più scura per far risaltare la Farfalla....
    9 points
  34. Segnaliamo ai proprietari di Nikon Zfc/Z30 e di ottiche Viltrox che questo aggiornamento firmware della fotocamera rende necessario l'aggiornamento anche del firmware degli obiettivi Viltrox che, in difetto, verranno visti dalle Nikon come se fossero obiettivi senza autofocus. Il firmware Viltrox si scarica da qui Nel file ci sono le istruzioni di aggiornamento. E' necessario un cavo USB-C per collegare l'obiettivo ad un computer (non è ovviamente possibile fare l'aggiornamento via fotocamera Nikon). *** Se questo articolo vi è sembrato utile mettete un like. A voi non costa nulla ma per noi fa una grande differenza per capire quali siano gli argomenti che i lettori trovano più interessanti. Non abbiate timore ad aggiungere i vostri commenti
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  35. Per ora maggio è questo (E non oso uscire di casa) Nikon Zfc + 16-50. Non ho guardato la regolazione della fotocamera prima di scattare. 1/4000... ma quando mai ...
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  36. Raccolta di immagini in ambiente naturale Nikon D850 e Sigma 150-600 Contemporary Cinciallegra Moriglione Femmina Moriglione Cenerino Mandarina
    9 points
  37. E' proprio vero che a volte le donne hanno un occhio diverso, e vedono cose cha abbiamo sotto gli occhi ma non vediamo........ E' passata mia moglie mentre guardavo le foto della Z8 ed ha esclamato: ahh, ma si chiama Z perche' e' la N di Nikon rovesciata....
    9 points
  38. Due considerazioni a caldo sulle prime impressioni visive. La macchina sembra proprio esattamente una Z9 compattata con tutte le stesse identiche caratteristiche e prestazioni. Ma il battery-grip proprio non si può guardare. A parte che usa solo le EN-EL15 e lo immaginavamo, ma come per le macchine amatoriali i contatti sono interni e ... l'attrezzo è più stretto della macchina !
    9 points
  39. From the album: APERTO : Nikonland Magazine - Numero 9 : numero fotografico : CI ASPETTIAMO 1000 FOTO

    Cigni in amore, anche se inizialmente fosse una lotta
    9 points
  40. Meglio godersela oggi. Infatti l'ho ordinata dando l'acconto in noto negozio fisico Nital della mia zona alla faccia della razionalità o irrazionalità. ----------------------------------------------------------------------------------------- Ieri sera mi sono divertito un sacco a leggere le idiozie ed i commenti dei 'soloni' di youtube (per ora solo italiani) che senza manco averla mai presa in mano sputavano sentenze (motivo in piu' di orgoglio da parte mia il fatto di seguire Nikonland per la serietà ed obiettività). Ho pensato di aver fatto la scelta giusta. Criticavano a prescindere la Z8 per il prezzo (comparandola a fotocamere della concorrenza che non ci azzeccano nulla manco lontanamente con la Z8), criticavano la fascia sbagliata ed il fatto che non solo costasse troppo ma che avesse troppo per le loro esigenze (e chi e' costretto a comprarla? nessuno). Parlavano di cambiare marchio come se si cambiassero i calzini, senza tener conto che uno poi deve cambiare tutto il corredo (e quindi il discorso non sta in piedi a prescindere). Al che ho pensato, io non la compro perche' voglio fare foto in vacanza e basta (ho gia' Z30 e Zfc per quello), magari sfruttero' solo una minima parte delle caratteristiche della Z8, ma mi attirano troppo le caratteristiche tecniche della fotocamera (che giustificano il prezzo non alla portata di tutti ma comunque, considerando l'inflazione, assolutamente in linea con i modelli precedenti usciti in periodi migliori) e che mi spingeranno a sfruttarle almeno in parte (spero in larga parte) nei prossimi anni. Del resto a scuola mi insegnavano che per crescere non dovevo rifare 10 volte le stesse cose semplici per migliorare ma passare a difficoltà maggiori, e sul lavoro che dovevo uscire dalla comfort zone affrontando le difficoltà. So che se voglio meritare la Z8 devo impegnarmi di persona altrimenti c'e' anche l'iphone per le foto in spiaggia. Se non lo faccio ora, tra un po' (ahimè) per motivi anagrafici potrebbe essere piu' difficile farlo se non troppo tardi. Ero anche indeciso se aspettare una eventuale Z6III/Z7III o ZDf, ma le caratteristiche della Z8 mi hanno fatto propendere per lei.
    8 points
  41. Il "problema" della Z9 e' che se la provi fa diventare lenta ogni cosa tu abbia utlizzato in precedenza, con soddisfazione. La Z8 potrebbe essere ( al momento ) la quadratura del cerchio : una macchina con cui farci le ferie in famiglia, apparire poco, ma nascondere tutti i cavalli i KW della Delta Integrale nascosta nel cofano della Thema ( questa la capiranno solo i boomer-nikon e gli altri come me di poco tempo dopo ). E' sprecata per le partitelle del figlio al campetto della parrocchia : SI Costa troppo : SI Mi serve : NO La ordino : SI ...in fondo non fumo ed esco poco e sono nei secoli fedele.
    8 points
  42. Premesso che Nikonland.it ha raggiunto il suo minimo di partecipazione e condivisione e confronto (cit. Bimatic) ad inizio 2023 e che io di conseguenza mi sono inkazzato come un canguro privato delle carote ... ci sono tre/cinque cose da metabolizzare e sono queste e spero di riuscire a trasmetterle : 1 Se non succede che : "So che pochi leggeranno questo editoriale. E che molti di questi faranno spallucce, pensando che non li riguardi. Bene, sappiano questi che un giorno l'edicola Nikonland.it chiuderà, è inevitabile. Evitarlo è possibile ? Si ma sta tutto a voi, iscritti e non iscritti. se non siete iscritti ma ci leggete assiduamente, iscrivetevi e lasciate un segno ci sono articoli/foto/Blog letti a decine di migliaia di volte ma con 3 like. Questi articoli/foto/blog dovrebbero avere 50-100-150 like e commenti, sia concordi che discordanti. Chi scrive sul nostro sito si nutre di riscontri, non può accontentarsi di aver scritto una cosa. Se non legge risposte, commenti, domande, like, la prossima volta sarà autorizzato a chiedersi "perché scrivere ancora ?" Nikonland Magazine è una forma di assicurazione sulla vita del sito. Sia in termini di backup - a termine sarà una traccia indelebile, stampata di quello che invece con un click potrebbe trasformare 17-20 anni della nostra storia in un pallido ricordo che si perderà tra i bit del web ... - sia di stimolo a tenere in vita anche tutta l'architettura che ci sta attorno. scrivete, pubblicate foto, fateci sentire che esistete e che tenete a questo sito, non una volta l'anno, tutte le volte che passate di qui non fate chiudere questo sito. Non fate chiudere Nikonland Magazine, comperate Nikonland Magazine tutti i mesi, altrimenti non mi vedrete più su queste pagine. Non pensiate che perché è gratis possa esistere per sempre e che possiate continuare a frequentarla senza mai pagare un biglietto. Non è così, non è mai stato così. Solo che sinora il biglietto lo abbiamo pagato noi, per voi. " PS : da tutti, non iscritti, iscritti, nikonlander, senior nikonlander, redattori e non redattori. Persino da Bimatic e Valerio Abbrustia !" il sottoscritto leva le tende e lascia sbiancare al sole come il teschio della proverbiale vacca nei giornaletti di Tex, Nikonland.it ... quindi a buon intenditor, nessun'altra parola 2 vacca miseria, la mia generazione ha fallito. Noi siamo siamo venuti al mondo con il mito di Marylin Monroe, di Raquel Welch e di Brigitte Bardot e cresciuti con Laura Antonelli, Edwige Fennec e la mamma di Alessandro Borghese. Con le riviste ci siamo masturbati e con i giornalini abbiamo imparato a leggere e a scrivere (o, almeno, io ho imparato a leggere ... leggendo Topolino prima ancora di andare a scuola). La mia generazione ha fallito cullandosi nel mito della disintermediazione. Dal tempo del lancio del primo telefonino, trenta anni fa, siamo diventati paperless per finta e ci siamo dimenticati che la fotografia è carta stampata bene. E con questo non abbiamo trasmesso ai nostri figli e nipoti il valore del valore che non muta nel tempo. Adesso per contrappasso ci becchiamo la "cancel culture", dove ci sono Achille, Anne Boleyn e Cleopatra interpretati da africani e si emendano i testi di classici di Shakespeare, Agatha Christie ed Ernest Hemingway perché non sono politicamente corretti. E stiamo tutti su un sito che da un momento all'altro potrebbe essere bannato da un accidenti come una leggina firmata Fonderlaien/Borrrell che vieta al privato di fare cultura o un incremento di tasse che rendano impossibile continuare a spesare Nikonland. O solo un accidente informatico che fulmini tutto quanto e l'impossibilità di utilizzare bakkap ! Avete dato un'occhiata a Nikonland.eu ? E' vecchio solo di 6 anni (lo abbiamo lasciato per incompatibilità solo 6 anni fa e adesso è già quasi impraticabile). 3 Nikonland sul telefonino fa cagare. Ma fa cagare anche sul compiuter che mi spanna le foto cambiandone la risoluzione quando magari quella risoluzione non c'è. Io ho monitor 4K da 32 pollici e la maggior parte delle foto pubblicate fanno schifo. Eppure quando ricevo certe foto da certi fotografi per la rivista resto incantato. E non posso fare a meno di metterle tutte a due pagine, fanculo la mancanza di spazio. 4 ecco che Nikonland Magazine e Nikonland Review assumono un valore eversivo. Ben lungi da me l'idea di fare la transumanza da Nikonland.it a Nikonland Magazine, le due riviste diventano in uno : l'unico posto dove rendere giustizia alle fotografie migliori io mi sono stufato di pubblicare foto su pagine compresse, ingessate, impastate. E mi sono stufato di non ricevere i giusti meriti e credo che anche altri la pensino allo stesso modo ho il timore che tutto quanto un giorno o l'altro sparisca e quindi le riviste diventano il backup dove salvare - per sempre ! - il meglio di Nikonland anzi, andare anche oltre. Facendo, per quanto possiamo : CULTURA ! Ecco, potrei andare avanti per ore a parlare del valore di fare una rivista. Impostare il lavoro non per la fotina casuale, ma con l'obiettivo di essere pubblicato. Fotografare in modo avveduto e accorto con una finalizzazione. E ottenere come premio l'essere pubblicato. Avere tante riviste bellissime di fotografie bellissime che sul sito non sarebbero valorizzate che per un decimo del loro valore. Di ogni genere e tipo, non di un tipo solo, ovviamente. Ma con le fotografie in mezzo agli occhi e in testa. 5 nessun timore. Come spendere i propri soldi continuerebbe ad essere trattato con assoluta dovizia su Nikonland. E ogni articolo aridamente tecnico starebbe ben lontano da Nikonland Magazine. Mentre intanto Nikonland Review diventerebbe il recipiente di tutti i test - FOTOGRAFICI - pubblicati dal 2017 ad oggi su Nikonland.it, salvati per sempre ad imperitura memoria, su carta. Per tutti quelli che ne capiscano il valore ed abbiano piacere di sfogliarne le pagine, assaporarne il significato, farsi travolgere dalla passione che le hanno animate. Mostrarle agli altri orgogliosi : GUARDA, MI HANNO PUBBLICATO UN ARTICOLO/UNA FOTOGRAFIA. C'E' IL MIO NOME SULLA RIVISTA DEL MIO SITO ! ECCHECCAZZO se uno non capisce queste cose, io ho sprecato 17 anni della mia vita e meriterei di essere decollato con una taglierina da ufficio ... la copertina del nuovo Segretissimo Mondadori. Su carta, ve lo giuro, è un'altra cosa. Viene voglia di mettere la mano là ... esattamente là in mezzo. Nikonland Magazine è lo stesso. Fa venire voglia di andare fuori a fotografare, e a fare fotografie degne di essere esibite, non dimenticate in una scheda di memoria da due soldi !
    8 points
  43. Come forse si capisce dalla mia risposta in coda all'articolo di Max Aquila, mi sono procurato questo aggeggino carino carino, il Nikon Z 12-28mm f3.5-5.6 PZ: Aggiornato il firmware della Fc i due vanno d'accordo come fossero vecchi compagni. Tutte le foto scattate con nikon Z fc a mano libera. Lascio la disamina approfondita di prestazioni, pregi e difetti a Max, qui scrivo solo che mi pare molto buono nel suo genere, e mi soffermo su un possibile uso, forse meno ovvio. Questo zoom compatto ha una distanza minima di messa a fuoco spettacolare nel suo essere davvero minima, accompagnata da una incisione insospettabile. In questa primissima uscita sotto casa non sono riuscito a trovare soggetti ideali (c'è veramente poco, complice penso questa primavera strana) ma ho fatto lo stesso qualche foto per rendere l'idea di come la capacità di avvicinarsi ai soggetti permette delle inquadrature ambientate molto interessanti Nikon Z fc 12-28mm Pz a 12mm! Con una qualità abbastanza interessante. Vedete l'eristalide (minuscolo moscerino) sul papavero? Crop 100%: Ripetiamo il concetto: Nikon Z fc 12-28mm Pz a 14mm Crop 100% cliccare sopra, la preview è impastata. Beh come soggetti siamo a terra, per cui rimando le prove ad un momento ed un luogo migliore. Passo a cercare qualcosa di adatto al 105mm f2.8 MC. Poco o niente, ci accontentiamo di questa Damigella: Nikon Z fc, 105mm f2.8 MC. Poi in cima ad un bocciolo(ne) di non so che cosa, eccoti un grosso tettigonide (una delle neanidi dell'altro mio blog che è cresciuta). Per arrivarci con il 12-28 dovrei calpestare l'aiuola di fiori, ma non sono un incivile. Quindi restiamo lunghi, prima molto lunghi in the Salvetti's way (corpo dx, 300mm f4 Pf + Tc14 - con FTZ of course): Nikon Z fc, 300mm f4 Pf, Tc14E II, FTZ. Poi sempre per rispetto dei fiori, con posizioni in estensione obliqua ed equilbrio "etilico" rese possibili solo da lunghi anni di pratica di kung fu segreti, ecco un'inquadratura alternativa con il 105mm f2.8 MC. Nikon Z fc 105mm f2.8 Z MC. Il succo di questo articolo? Non è un "confronto" ma un "racconto" con sorpresa. Racconto di immagini che spero siano di qualità accettabile ed interessanti che mostrano differenze di resa senza voler fare paragoni privi di logica. Sorpresa, almeno per me, le potenzialità del 12-28, purtroppo ancora da esplorare appieno in ambiente più adatto e con soggetti migliori. Cosa che spero di poter fare quanto prima. Silvio Renesto
    7 points
  44. 7 points
  45. Un saluto a tutti. Chi ha cominciato a frequentare Nikonland relativamente di recente non ha idea di chi io sia, altri invece mi ricorderanno. Dopo una lunga militanza è ormai da qualche anno che non scrivo più, per qualche tempo non ho seguito il sito poi ho ricominciato e qualcuno si sarà ritrovato dei "like" sui suoi messaggi o articoli. Avevo preso una pausa dopo che, con l'avvento delle Z, buona parte delle discussioni tecniche si era spostata in quella direzione. Io, rimasto alla DSRL in attesa di evoluzione delle proposte NIkon, non provavo molto interesse per quelle discussioni. La difficoltà poi di organizzare uscite comuni e il ristretto numero di foto postate e di commenti mi avevano fatto perdere molto interesse. Questi due punti mi sembrano ancora da perfezionare ma vedremo. Chi frequenta Nikonland dai primi tempi sarà d'accordo che un tempo organizzavamo parecchie uscite e si vedevano anche più foto. Negli ultimi mesi ho valutato se era giunto il momento di ricominciare a partecipare attivamente ed eccomi qua. Ho avuto anche dei contatti con alcuni degli utenti che conoscevo e che mi hanno fatto molto piacere. Comincio col dire che nel mio corredo, fino a oggi ancora legato alle DSRL (D850 e D7200) è in atto una rivoluzione copernicana. Ho aspettato che la Z avesse il prodotto per me, è uscita la Z8 e la ho prenotata, con 24-120. Per le altre ottiche ci sarà tempo, in primis il 200-600 quando uscirà andrà a sostituire il 200-500. Contemporaneamente un amico ha deciso di cedere la sua Z50 con 16-50 e 50-250, che ho potuto provare con calma e ritengo ideale sia per mia moglie che come "appoggio" per me quando la Z8 sia troppo ingombrante, quindi sparirà a breve anche la mia amata D7200.
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  46. Se posso azzardare tre parole. E' la Nikon perfetta. Probabilmente la migliore dai tempi della F. Compratela, sposatela e sarete felici per sempre.
    7 points
  47. A me non serve, ho gia' Z5, Z30 e Zfc. Non sono un fotografo professionista, e per le fotografie che faccio io, anche uno smartphone potrebbe bastare. Ma mi piace. Sono un appassionato di fotografia da sempre. Non ho figli da crescere o a cui lasciare i miei soldi. Se non li spendo ora nel mio hobby principale, non lo faccio piu'. La vita e' breve. A 62 anni quanti anni potro' ancora uscire con un chilo e mezzo di fotocamera al collo? Non gioco, non fumo, non bevo, non ho nemmeno la moto o lo scooter da cambiare. A biciclette da Corsa da pensionato sono a posto e non esco quasi piu' in bicicletta. La Z8 mi pace, se non la compro ora, in futuro non la comprero' mai piu'. Sono appassionato di tecnologia ed ultimamente anche di riprese video e quindi il discorso del sensore stacked mi interessa molto anche solo per questo motivo (tralasciando gli altri motivi indicati). Per i paesaggi sono piu' che sufficienti le Z che ho gia'. Non compro la Z8 per quello ma perche' vorrei fare altro avendo piu' tempo a disposizione. Pero' ci sto pensando.... razionalmente non ha senso.... ma meglio un rimorso che un rimpianto.
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