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Giuseppe Paglia

Nikonlander
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Giuseppe Paglia ha vinto l'ultima volta il giorno 13 Febbraio 2023

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Obiettivi di Giuseppe Paglia

Nikonlander Veterano

Nikonlander Veterano (4/6)

585

Reputazione Forum

  1. Mauro concordo su molte cose che dici ma facendo un paragone con il mondo del pallone sappiamo bene com'è andata a finire quando diverse squadre hanno messo in discussione la UEFA e il suo Presidente. Possiamo essere sicuri che ci saranno costruttori che decidano di seguire la Ferrari fuori dagli attuali schemi e dai diabolici progetti della FIA? Va bene anche questo ma non vorrei sentirmi dire che quando vincevamo sempre non ci lamentavamo proprio (come dice cismax) e che se non riusciamo più a farlo è colpa nostra perché non siamo capaci di adeguarci ai regolamenti e non possiamo (o non vogliamo) investire in tecnici e tecnologie. Io trovo che la F1 d'oggi sia assolutamente snaturata e ci sono regole assurde come appunto quella dei periodi di prova ben specifici. Per fortuna ci sono le nostre Z a tirarci su il morale!
  2. Sono cambiati i tempi? Certamente sì. La fotografia è un racconto in sintesi, ma non sempre un messaggio può essere trasmesso con una sola foto e allora le aziende, da 5/6 anni, hanno deciso di puntare sulla creazione di video per la propria comunicazione social, facendone un punto cardine delle strategie di marketing. A questo punto le persone che al giorno d’oggi “vivono” sulle piattaforme social (e sono sempre più anche le quelle adulte a farlo), divorando una marea di contenuti, piuttosto che avere centinaia di foto che intasano i feed di Instagram e Facebook (tra selfie, panorami al tramonto e filtri di ogni genere), rivolgono la loro attenzione alle Stories, ai video brevi di TikTok, ai Reels, e via così. Perché scegliere una foto e non un video? Il video richiede un’attenzione maggiore, una volta che si comincia a guardare bisogna dedicarcisi fino alla fine. Se è vero che decido io se guardarlo o non guardarlo è altrettanto vero però che è l’autore del pezzo che decide quanto tempo mi porterà via dall’inizio alla fine. E mi capita anche di doverlo riguardare. La foto funziona in modo diverso. Come per il video, sono io che decido se guardarla o meno ma mi lascia la libertà di avvicinarmi ed allontanarmi e sono io che decido quando ho capito e passo oltre, perché persone diverse hanno tempi di lettura diversi.
  3. I cicli partono da lontano e con Todt è stato uguale. Lui arriva in Ferrari nel 93, alla fine della stagione 95 la Ferrari ingaggia Schumi e l'anno successivo arrivano gli ingegneri Byrne e Brawn. Nei campionati dal 1997 al 1999 combattiamo ma restiamo dietro (nel 1999 vinciamo il titolo costruttori). Solo dopo 16 anni dall'ultimo titolo, nel 2000, la Rossa torna a vincere! La situazione non è bella, tutt'altro, e ai mancati risultati si sommano episodi certamente imbarazzanti (decisioni del muretto che sembrano essere improntati perlomeno all'improvvisazione se non proprio a un'anarchia organizzativa). Dal 2008 ad oggi sono trascorsi altri 16 anni e non siamo neppure così vicini alla Red Bull (e in Cina anche la McLaren ce le ha suonate) ma Vasseur non è arrivato in Ferrari da 7 anni ma solo da 1. Chi ha scelto Vasseur lo ha fatto con cognizione di causa (speriamo) e deve assumersi il peso di difenderne l'operato. Lui deve poter lavorare tranquillo ma i passi in avanti devono vedersi. Come afferma il giornalista, deve iniziare a dimostrare il valore della sua leadership.
  4. Potrei scrivere sull'originalità dell'idea o sul ritorno alle mie origini siciliane ma ciò non toglie che i miei 25 punti vanno alla serie 14 di Max, che illustra l'artigianalità di un dolce che ha origini romane, rivisitazioni arabe e poi arriva come per magia in Sicilia, in un convento di suore. Le indicazioni di voto recitano fino a tre foto ... quindi andrà certamente bene anche solo una preferenza.
  5. 12 - Corale gregoriana per gli 800 anni della costruzione dell'Ospedale di Vercelli
  6. 4.1, 4.2 e 4.3 - Difficult, more difficult, increasingly difficult! 5 - Tocca a te, dai, tira 'sti dadi!
  7. La fotografia subacquea è tutto un mondo a se per le sue caratteristiche che la rendono di non facile realizzazione ma tu la padroneggi con bravura. La soddisfazione ce l'hai negli scatti che hai condiviso con noi. Fortunatamente questo sito marino è così al di fuori (e senza tutte le comodità) dalle rotte turistiche che riesce ancora a mantenersi integro. Personalmente ti ringrazio per avermi fatto conoscere l'esistenza dell'arcipelago Raja Ampat!
  8. Per il mio gusto, tutti gli scatti hanno qualche errore ma nel complesso il tentativo merita una bella sufficienza d'incoraggiamento. Posso darti la mia opinione sui singoli scatti? Inizio! Bella posa la prima ma mi disturba quell'unica parte della modella fuori fuoco (mano dx) e in pp avrei aperto un po' le ombre (per dare qualche dettaglio in più della giacca e staccare meglio i capelli) e schiarito il viso. Sulla seconda, avresti potuto togliere un po' d'aria sopra la testa e non mozzare la mano sx, per quanto questa sia tenuta in tasca. La terza è quella che, come posa, è corretta ma, la tonalità dello sviluppo in B/N a me non piace. Questo però è molto soggettivo e quindi se a te piace va bene così. La quarta, per me, a differenza delle altre, ha proprio un problema sulla posa, perché risulta troppo schiacciata sulla parte destra che resta anche indietro rispetto al lato sinistro, più avanzato. Troppo al limite dell'inquadratura il piede destro. Sul viso, la luce (forse quella riflessa dal basso del tavolato illuminato) crea contrasti che a me non piacciono. Anche in questa si perdono i dettagli dell'abbigliamento. Ultimo scatto. L'ora non era certo la migliore e le ombre sul viso potevano essere schiarite o in fase di realizzazione con un pannello riflettente o in pp. La posa non mi spiace (bella l'attenzione alle sole dita del piede sx appoggiate sul masso) anche se le mani avrebbero potuto "posare" diversamente. Mannaggia all'angolino del jeans tagliato! Un plauso però per l'intraprendenza di uscire dalla comfort zone dei tuoi soliti scatti paesaggistici e cartolinari (come li hai definiti tu)
  9. Con la Z8 si realizzano i video, con la Z6II anche e la mia Z30 è addirittura nella versione vlogger, ma ogni volta che le prendo in mano non riesco a lanciarmi nel campo video. Tutto questo per dire che una Zv, con una forma dedicata al video, possa portarmi a superare questo scoglio psicologico. E una Zs sarebbe davvero un salto all'indietrissimo e in questo caso VIVA l'operazione nostalgia! Ecco spiegate le mie due scelte al sondaggio
  10. Dinamicamente anche il quarto scatto è bellissimo
  11. Non so a voi ma a me non è mai capitato di vedere una di queste autovetture in strada, forse perché sono macchine ... "da sogni"? Bel servizio Gianni
  12. Questo posso confermartelo: in caso di permuta, RCE valuta l'usato ad un prezzo più alto.
  13. Per questo contest ho deciso di non andare a cercare nei miei archivi ma ho ribaltato una possibile depressione, per le continue piogge di fine marzo, in un occasione fotografica. Ho realizzato due serie, rispettivamente di 5 e 7 foto, ma il MOMENTO, in entrambe le serie, l'ho colto nel secondo scatto 8 9
  14. I cancelli della base di Istrana di venerdì 5 aprile sono stati aperti per la cerimonia dell’addio all’AMX, che lascia definitivamente l’Aeronautica Militare dopo 35 anni di servizio (1989), e dopo aver volato per la prima volta nel maggio del 1984. L’AMX è stato un progetto congiunto tra Italia e Brasile, che ha coinvolto, all'epoca, tre aziende: Aeritalia, Aermacchi ed Embraer, ed è stato impiegato dalle aeronautiche militari di Italia e Brasile. E’ stato prodotto in più di 200 esemplari in versione monoposto per l’impiego operativo - nei ruoli bombardamento e ricognizione - e biposto per l’addestramento. La sua storia è iniziata proprio nella base di Istrana, dove il primo esemplare fu assegnato nel 1989 al 103esimo Gruppo Volo. Il velivolo AMX ha operato in diversi teatri operativi all'estero ma ha dato un contributo importante anche in ambito nazionale, dov'è stato utilizzato in missioni di ricognizione fotografica in casi di emergenze e pubbliche calamità e a supporto di operazioni di contrasto ad attività illecite sul territorio. A lui sono stati attribuiti due nomignoli nel corso della sua vita: Ghibli per la Forza Armata e “Topone” per chi è stato a contatto con lui. Uno di questi è stato Alessandro Floriani che ha volato sull'AMX per quasi 7 anni (dal (dal 1998 al 2005) come pilota da combattimento e come istruttore di tattiche operative. Durante il viaggio in pullman verso Istrana e ritorno, ha rammentato alcuni aneddoti del periodo in cui lo pilotava e con commozione ha ricordato l'incidente del 2001 nel quale perse la vita il Colonnello Davide Franceschetti, suo amico e capopattuglia. A farci compagnia, oltre ad Alessandro, c'erano anche una trentina di dipendenti dell'ex Aermacchi, ora Leonardo, che ci hanno invece raccontato delle loro esperienze sui modelli iniziali dell'AMX e sui successivi adeguamenti ed aggiornamenti. Purtroppo il mio invito per la tribuna d'onore è andato smarrito e quindi sono rimasto a terra e oltremodo lontano dallo speaker che raccontava cosa stava accadendo. Non mi è ancora capitato di fotografare una manifestazione a favore di luce ed anche questa volta non è stato differente, inoltre la giornata era un misto di nuvole con un sole pallido che si palesava ad intermittenza. Non mi è dato sapere a questo punto se fosse a causa della meteorologia che la PAN ha volato con soli 4 aerei ma era la festa dell'AMX e quindi ho deciso di dedicare questo spazio a lui, per quanto mi è stato possibile, vista la mia posizione alquanto disagiata. Oltre a qualche passaggio dedicato in esclusiva ai 5 AMX, ce ne sono stati un paio in parata, con i quattro aerei della PAN e con i successori dell'AMX stesso, un Tornado, un Eurofighter e un F35 L’Aeronautica Militare ha voluto celebrare questa giornata con un aereo commemorativo per l’evento del phase-out come si usa chiamare in gergo tecnico questa fase e non poteva mancare la versione con una livrea speciale. Sulla deriva sono presenti un pilota che saluta al fregio avvolto dal tricolore, elementi che contraddistinguono l’#AeronauticaMilitare, e la frase “Volatus ad astra, memoria in aeternum”. Dietro la cabina di pilotaggio, sulla fusoliera, sono raffigurati una bussola e un mondo stilizzato a rappresentare il contributo nelle missioni dentro e fuori dai confini nazionali. Infine, sul muso troviamo l’araldica della Forza Armata. Per tutta la manifestazione non c'è stato il ritmo frenetico di un airshow e del resto non lo era! Infine un ultimo passaggio in parata per la pattuglia AMX e poi l'atterraggio. A volare per l'ultima volta sull'AMX anche il Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica Generale di Squadra Aerea Luca Goretti e il Comandante del 51° Stormo Emanuele Chiadroni (il quinto della fila) Alla cerimonia d'addio hanno preso parte oltre diecimila persone e, come affermato dal Generale Goretti, dopo 35 anni di onorato servizio, può ora "godersi la pensione".
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