Arriviamo così, finalmente, all'interpretazione, per così dire storica.
Nel composit ho voluto mettere cinque figure per me fondamentali ma ne avrei potute mettere tante altre, dello stesso peso nel nostro discorso, a prescindere dall'importanza dei singoli.
Dicevamo all'inizio di queste chiacchierate che l'interpretazione è sempre presente nell'esecuzione della musica.
Anche quando l'interprete è l'autore stesso che, a seconda delle situazioni, circostanze, epoche, può rendere la sua s
Nella prima parte di questo discorso musicale abbiamo cercato di capire come mai si parla di interpreti e di interpretazione nella musica classica.
Qualche cosa che nella musica moderna è vera solo per la "cosiddetta" musica d'autore, perché in generale, sono gli autori stessi che interpretano la loro musica.
Abbiamo poi allargato il discorso al linguaggio, dopo aver chiarito che la musica è una forma di comunicazione.
C'è un autore, ci sono gli ascoltatori. In mezzo c'è l'interprete.
Un omaggio di Hannes per Clara dopo un litigio.
Su carta decorata, l'originale del suo Capriccio Op. 76/1
regalo per i suoi 52 anni, datato 1871, con annotazioni di pugno.
E grafia ... illeggibile quanto la mia
la prima pagina dell'edizione 1910 del Capriccio di Brahms, Op. 76/1, curata da Emil Von Sauer
la partitura stampata dall'editore di Brahms, Breitkopf und Härtel, qui rivista nel 1926 ma in origine dato alle stampe da Brahms nel 1878.
la p
Siamo così permeati dal linguaggio verbale che impariamo fin da neonati, che crediamo che il pensiero si formalizzi sotto forma di parole.
Invece no, il pensiero è immateriale, intangibile, non ha forma né suono.
E non può essere trasferito.
La comunicazione è stata inventata per consentirci di trasmettere il nostro pensiero agli altri.
A gesti, a grugniti e poi, via via, con suoni più organizzati, fatti di parole.
Ma la base resta un pensiero.
Io posso tradurre il mio pensi
Questo è il primo capitolo di una serie di articoli sull'interpretazione.
Qualcuno lontano dal mondo della cosiddetta "musica classica" non avrà bene chiaro di che cosa si tratti.
Mentre qualche neofita penserà ingenuamente che una registrazione (o una rappresentazione dal vivo) di una certa composizione valga le altre.
Dobbiamo partire da lontano per spiegarlo e lo faremo nelle prossime puntate.
Qui vorrei semplificare il discorso definendolo più semplicemente richiamando l'att
Hans Rott non è uno dei compositori che vengono immediatamente alla mente.
Anzi, è praticamente sconosciuto.
E la sua unica composizione importante, tra quelle compiute, sostanzialmente fuori repertorio.
Anche se negli ultimi anni sta conoscendo maggior fortuna, con una certa opera di ripescaggio.
l'ultimissima è dell'anno scorso, in una trascrizione per organo di Andreas Jetter.
La precedente, sontuosa, della DG è del 2022 con Hrusa alla testa della Bamberger
La terza sonata per pianoforte Op. 28 di Prokofiev è una composizione del 1917.
E' breve, circa 7 minuti ma è anche tra le più complesse.
Lontana nei temi e nelle sonorità dai ritmi da estrusori di alluminio a freddo delle "sonata di guerra" ma non mancano momenti di pienissimo concitato.
Rappresentata direttamente dall'autore a San Pietroburgo nel 1918, in effetti, come altre composizioni di quel periodo, discende da schizzi giovanili dei primi anni del '900.
Come la quarta sonata ri
Copertina completa, fronte e retro. Le pantere nere in primo piano diedero origine ai nuovi fans degli Yes, appellati come panthers
In perpetua crisi mistico-artistica, gli Yes, nati nel 1969 hanno avuto continui forfait, scissioni, cambi di formazione, rinascite.
Oggi due dei fondatori non ci sono più (White e Squire) gli altri pare che stiano lavorando ad un nuovo disco, secondo un recente annuncio del loro agente.
Io sono legato a loro fini dall'infanzia. Me li fecero conoscer
Greta Van Fleet : Starcatcher
Republic Records, 21 luglio 2021, via Qobuz in 96/24
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Largamente anticipato, anche con singoli lanciati negli ultimi tre mesi.
Il terzo disco dei Greta Van Fleet non si può ascoltare una sola volta.
La prima volta sembra che Jon Anderson sia rimasto appeso ad un Oceano Topografico del 1973 e cerchi aiuto.
Esaurito il deja vu viene voglia di riascoltarlo.
E come per il disco precedente, ti prende.
Fino a diventare esplosivo.
In
Forse l'ho già scritto ma mi ripeto.
Se fossi un compositore sarei Johannes Brahms.
Le due anime - quella formale e austera del devoto edificatore di perfette cattedrali armoniche contrappuntistiche e quella dell'incurabile romantico nostalgico e melanconico - mi si attagliano perfettamente.
Io sono così, e sono un tenace e testardo costruttore, uomo del fare a tutti i costi.
Sono altrettanto convinto che i nati nello stesso periodo dell'anno (lui il 7 maggio, io il 22 aprile) s
Chi ha scritto la Toccata e Fuga in Re Minore di Bach ?
No, non è la classica domanda "di che colore era il cavallo bianco di Napoleone ?".
Ci sono svariate composizioni attribuite a Bach che non sono certamente state scritte da Bach. Un caso classico sono gli otto piccoli preludi e fuga di Kothen, catalogati come BWV 553-560, che io ho studiato in gioventù certo che fossero stati scritti "facilitati" per semplificare la vita di Friedemann Bach, ma che invece non sono di Bach, probabil
Il pianoforte sembrava uno strumento ormai maturo e per il quale era difficile prevedere particolari evoluzioni. I grandi produttori come Yamaha e Steinway da decenni producono i loro strumenti senza mostrare particolari tensioni innovative. E' stato il belga Chris Maene negli ultimi anni a dar prova di grande originalità, prima con il pianoforte a coda con corde parallele, sviluppato insieme al pianista e direttore d'orchestra Daniel Barenboim:
e più recentemente con un pianoforte co
Secondo le fonti comunemente accettate, La Marsellaise - attuale inno nazionale francese - è un canto rivoluzionario composto dallo sconosciuto Rouget de Lisle nel 1792 su commissione del sindaco di Strasburgo per contrapporla al canto popolare - piuttosto "rustico" ma molto in voga - Ça ira).
La canzone inizialmente era intitolata Chant de guerre pour l'Armée du Rhin e l'occasione era la dichiarazione di guerra all'Austria cui l'armata del Reno era chiamata a partecipare.
La canzone d
Unico Wilhelm van Wassenaer chi era costui ?
il conte Unico Wilhelm van Wassenaer quando era ambasciatore olandese a Londra
Era un nobile olandese, conte e diplomatico delle Sette Provincie come il padre in varie corti europee.
Nato nel 1692 e morto nel 1766. Soggiornò a lungo in Italia, in particolare a Roma e a Napoli, ma anche a Firenze e a Venezia, oltre che a Praga e naturalmente a Vienna.
Tutte città intrise di cultura musicale, per lo più italiana.
Ma perchè ne parl
E' mancato l'altro ieri il pianista renano Lars Vogt che avrebbe compiuto cinquantadueanni domani.
pianista solido e anche direttore d'orchestra negli ultimi tempi, ne abbiamo parlato nelle nostre recensioni, sempre con un occhio di riguardo per la qualità delle sue interpretazioni.
La malattia, incurabile, gli è stata diagnosticata nel febbraio dell'anno scorso, ma ciò non gli ha impedito di pubblicare ancora alcuni dischi, l'ultimo dei quali, è in programma per il prossimo 22 ot
all'apparenza opposti, in tutto.
Eppure nati lo stesso giorno, il tedesco nel 1833, il russo nel 1840.
Piotr elegante, alla moda, frequentava i migliori ristoranti e gli hotel più esclusivi.
Hannes era cresciuto nelle bettole del porto di Amburgo e non disdegnava le taverne attorno al Prater e le signorine che le frequentavano.
Elegante ed azzimato l'uno, trasandato e odorante di fumo e di legna da ardere l'altro.
Brahms alle prove della 5a Sinfonia di Chaikovsky non poté evitare
Nasceva a Budapest il 19 novembre 1921 Geza Anda, pianista elegante e di straordinario talento, morto anzitempo nel 1976.
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Negli anni '60 e '70 era considerato tra i più grandi pianisti della sua era - e in quell'era i grandi pianisti erano tanti - ma dopo la sua morte la sua fama è scemata ed oggi raramente viene ricordato.
Probabilmente per la sua razionale lucidità che ne caratterizzavano l'approccio musicale in ogni partitura, senza la passione viscerale di altri musicis
circola da tanto tempo una chiacchiera secondo cui Johannes Brahms fosse noto per il suo odio verso i gatti.
Addirittura qualcuno dice che Wagner avesse certezza che Brahms tirasse ai gatti dalla finestra del suo appartamento di Vienna con l'arco boemo che gli fu regalato da Antonin Dvorak.
Ma non ci sono prove che Wagner abbia effettivamente detto una cosa del genere. E' solo noto che tra i due ci fosse una certa antipatia e che esistessero due correnti opposte tra i tardo-romantici t
Purtroppo di questi tempi tocca scrivere più necrologi che di nuove nascite. Siamo al culmine del cambio generazionale, purtroppo é così.
Ci ha appena lasciati Nelson Freire, pianista brasiliano, interprete di rara umanità e sensibilità, formatosi in patria ma poi perfezionatosi alla scuola di Vienna con - tra gli altri - Friedrich Gulda, nella classe di Martha Argerich.
Lascia grandissimi concerti e registrazioni strepitose che ci permetteranno di ricordarlo tutti i giorni (sto ascolt
La musica occidentale si basa sul contrappunto, che è nato in età gregoriana e ancora non è tramontato.
Ogni genere musicale passato e recente deve il suo tributo al contrappunto.
Che nella sua forma evoluta, ha costituito - sia nella musica colta che nel folk, nel rock, nel jazz - la base strutturale per ogni compositore.
Per Bach, come per Schonberg. Per Henry Purcell come per John Lennon, che hanno radici comuni più di quanto non si possa dire.
Nella musica popolare inglese il cont
5 giugno 1941, Buenos Aires, vede la luce una delle più straordinarie pianiste della storia, Martha Argerich
Proviamo a segnare nei commenti i nostri dischi preferiti scelti tra la sua sconfinata discografia ?
E' aperto a tutti, senza formalità
Nell'immaginario collettivo attuale, l'idea che abbiamo di Johannes Brahms è quella di un vecchio brontolone, con barba e baffoni quasi bianchi, vestito in modo molto trascurato con una palandrana informe e dei pantaloni che probabilmente non hanno mai visto un ferro da stiro.
Nella realtà Brahms è morto in età non troppo avanzata (64 anni) e i suoi occhi lo dimostravano chiaramente
personaggio molto scorbutico e complesso, con un gran caratteraccio e una attitudine sedentaria ch
Chick Corea & Bobby McFerrin nella copertina del disco dedicato all'improvvisazione su Mozart, pubblicato nel 1996.
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Tracce di album
Concerto per pianoforte n. 23 in la maggiore, K. 488 - Allegro
Adagio
Allegro Assai
Concerto per pianoforte n. 20 in re minore, K 466 - Allegro
Romanza
Rondo (Allegro Assai)
Piano Sonata No.2 in F Major, K. 280 - Adagio
Io sono molto politica