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Commenti blog pubblicato da Enrico Floris
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Un ottimo articolo Gianni e belle anche le immagini che hai postato, soprattutto quelle ldi tre quarti che esaltano le linee meravigliosamente arrotondate e anche aggressive del design automobilistico italiano che fu. Ogni volta che le guardo mi chiedo come sia stato possibile che con una simile eredità stilistica si sia finiti col disegnare auto tutte uguali, spersonalizzate. Ma che tristezza.
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Mi piacciono molto Paolo e questo a parte la location che è quasi un luna park per fotografi. Però oltre al paesaggio invitante apprezzo la composizione e la profondità che sei riuscito ad imprimere a queste immagini. Belle.
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4 ore fa, Dario Fava ha scritto:
La fotografia è un linguaggio, ed è anche molto potente perché agisce a livello di subconscio anche nei confronti di chi il linguaggio non lo conosce.
Basta guardarsi intorno per vedere che siamo immersi nelle immagini, soprattutto nel commerciale, ogni messaggio arriva diretto a chi è destinato in base a studi di psicologia pnl ed altre diavolerie che non sto ad elencare.. non esiste più un'immagine pubblicitaria che non lanci un messaggio.
Quindi visto che l'estetica è una cosa soggettiva, la prima cosa che deve far passare una foto è un messaggio, ed è qui che trovo lodevole questa idea di Silvio.
Ovviamente, se si vuole comunicare qualcosa con una foto il linguaggio va conosciuto, e la foto di Cris7 è l'esempio perfetto di linguaggio di comunicazione fotografico.
Indubbiamente la fotografia è una forma di comunicazione e in certi casi anche un linguaggio attraverso il quale comunicare con immagini costruite a tavolino o scelte e utilizzate per far passare un messaggio (più o meno diretto o subliminale). Una condizione molto diversa da quella nella quale noi tutti operiamo. Hai giustamente citato la fotografia di Dimitri, perfettamente pensata e realizzata, che fra tutte quelle pubblicate è l'unica ad avere quella caratteristica. Diciamo che inavvertitamente hai aperto un altro filone in questa discussione.
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Mi inserisco nella discussione.
Per me la valutazione di una foto passa attraverso ciò che vedo. Vero è che il significato spesso non esiste. Chi scatta cerca prima di tutto l'effetto estetico: soggetto e ambientazione, proporzioni, contrasti, colori, ombre. Insomma, guardate gli scatti dei grandi fotografi. quelli che tutti i giorni cerchiamo di imitare: quando mai avete avuto l'impressione che volessero comunicarci qualcosa oltre ciò che vedevamo?
Ciononostante capita (come nel caso delle foto che sono state pubblicate in questo thread) che un significato sotto l'immagine esista. Penso che una quota minore degli scatti che produciamo abbiano questa caratteristica ma nella maggior parte dei casi no. In questo dobbiamo essere onesti e ammettere che la maggior parte dei nostri scatti è un istante troppo breve perchè si possa decidere di imprimere un qualsiasi significato sul sensore oltre a ciò che stiamo vedendo. Ed è giusto così.
(Ma le parole servono. Un'immagine trasmette sensazioni ma spesso non racconta tutta la storia. Per questo facciamo ricorso ai blog).
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Il 14/9/2023 at 11:26, Dario Fava ha scritto:
Visto che la proposta di Silvio è lodevole, ci provo anch'io anche se il mio genere è difficile, sapete che faccio ritratti e quelli sono personali, hanno una storia che solo chi era presente conosce, storia che spesso è preziosa per chi è protagonista (fotografo compreso) ma agli altri poco interessa perché non è la loro storia.. ecco io provo a postare una foto sbagliata, a mio avviso perfettamente sbagliata.. vediamo se a qualcuno risulterà evocativa.
Uno scatto al volo perfetto, simpaticamente sbagliato direi. Un'immagine allegra, una smorfia inattesa... Strappa un sorriso a chiunque la guardi
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Scatti fantastici e anche di una certa varietà. Hai fatto un ottimo lavoro
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Sì, beh quando capita bisogna esserci. Bravo Silvio pochi scatti ma tutti azzeccati e soggetti simpaticissimi
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Nel disco dati del mio Pc esiste una cartella nella quale raccolgo le fotografie che non riesco ad archiviare perchè non saprei come archiviarle. Sono immagini sganciate da tutto, immagini catturate casualmente, semplicemente perchè ero lì in quel momento.
Non ricordo di averla mai pubblicata. Sta di fatto che una mattina di novembre del 2019 incontrai un giovane gabbiano che non sapeva nemmeno volare, si limitava ad andare avanti e indietro per il piccolo arenile nei paraggi di un molo. Mi fece una certa impressione vedere uno dei predatori più spietati e opportunisti così spaesato. Non mi degnava neanche di uno sguardo, solo andava avanti e indietro ma non era per niente intimorito o infastidito dalla mia presenza. Mi ignorava. Ecco la natura del predatore: pur vulnerabile non mostra timore. Ha un senso.
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Ricordo bene il primo articolo Roby, è un posto bellissimo. Forse ho preferito le luci della prima parte del racconto ma queste sono certamente più luminose e ottime per completare il lavoro. Ottimi scatti davvero.
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Bene così Roby, mai mollare. MI piace la damigella verde acido. Intrigante.
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Tutto sommato ben tenuta, nonostante l'inevitabile _ per molto versi _ decadimento storico. Penso che un luogo con una storia importante debba comunque essere, per quanto possibile, protetto. Vedere dei visitatori è importante.
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Bentornato Alberto. Mi piacciono queste storie e le immagini sono ottime. Considero appropriato anche il b/n. Un posto da visitare, con calma, passeggiando e guardandosi attorno
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Da rifarsi gli occhi.
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Il mio parere è che tu abbia fatto un buon lavoro Piermario. Ho avuto a che fare con Frecce qualche anno fa ad Alghero e comunque non sono rimasto soddisfatto del lavoro, ma ritengo che se non si è esperti in quel genere di fotografia le difficoltà siano tante. Peraltro non conoscendo la sequenza delle figure è molto difficile tenere sotto controllo la squadra e il solista contemporaneamente e tenere l'occhio nel mirino non aiuta proprio per niente dal momento che non hai mai percezione di ciò che sta per accadere. Poi vi è l'impossibilità di cambiare location durante lo spettacolo per cui quella hai e quella ti tieni sino alla fine, vorrà dire che alcune figure non appariranno mai perchè semplicemente non le scatterai mai. Ribadisco il giudizio ha fatto un buon lavoro. Bravo
(Secondo me lo scatto incriminato (peraltro ottimo) più che fuori fuoco risente di una qualche vibrazione tipo micromosso. Ma non capisco perchè solo su mezzo fotogramma).
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Arturo Ghergo : l'artista italiano
in Profili di Grandi Fotografi
A club blog for Nikonland Redazione
Il 17/8/2023 at 13:10, M&M ha scritto:Il ... Karsh, italiano
Se non lo avessi scritto tu lo avrei fatto io.
Io nel 2013 ancora non facevo parte della comunità NIkonland. Hai fatto bene a recuperare questo articolo: l'ho potuto leggere e ho potuto ammirare le foto. Gazie.
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Una serie di immagini stupende. Io non ho conoscenza della montagna ma la trovo intrigante ed è sempre un piacere vedere cosa si può fare. Non so se riuscirei a fare 40.000 passi, forse con calma (molta calma) però se il premio è questo mi piacerebbe provarci un giorno o l'altro. Bel reportage Giuseppe.
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Come uscita di prova non c'è male, epperlamiseria
La Z8 è senz'altro una fotocamera fantastica ma per quello che hai fatto vedere direi che la tua parte l'hai fatta più che degnamente. Scatti molto belli e interessanti e poi il 300 pf gestito a mano libera con il tc14 non è tanto uno scherzo, in particolare con quella libellula al volo. Ecco, vedi, lo ripeto da anni: al di là delle valutazioni tecniche è guardando queste immagini che le persone che navigano su Nikonland riescono ad avere la giusta percezione sui pregi e sui difetti delle attrezzature. In questo caso dei pregi direi. Un ottimo lavoro Silvio.
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Ricordo The Green Hornet, telefilm nel quale Bruce Lee fece il suo debutto in TV nella parte di Kato. Alla fine il vero eroe era Kato e non Green Hornet. Insomma, bucava lo schermo anche con la maschera. Da lì decollò la sua carriera: lo definirei geniale. Non parlo solo di business, della nascita di produzioni marchiate Hong Kong che si inserivano nel mercato hollywoodiano con un nuovo filone i cui film comunque avevano una struttura "western"; parlo soprattutto delle idee e dell'inseriamento delle arti marziali e delle abilità atletiche degli attori nelle storie magari semplici ma contententi scene altamente spettacolari. Ancora oggi ne vediamo traccia in molti film d'azione anche di grande fama, pensate all'addestramento nel primo film di Matrix e a tutte le scene spettacolari dei film seguenti nelle quali il richiamo all'utilizzo delle arti marziali è frequente . Bruce Lee è stato innovativo e per me (che all'epoca delle sua morte ero un ragazzino) è stato un gigante da molti sottovalutato.
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Insomma alla fine un po' di tempo da trascorrere in una piccola oasi lo si trova sempre. Spesso questi piccoli habitat si riesce a trovarli anche a pochi minuti di macchina dalle nostre città, luoghi che consideriamo abbandonati o comunque degradati e che invece ospitano specie anche molto interessanti come il picchio che hai fotografato. Le foto mi piacciono, hai fatto un ottimo lavoro Alessandro. E poi i ricordi sono imortanti.
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Giannantonio hai fatto un ottimo lavoro. Immagino bene la fatica sotto il sole e _ ahimé _ immagino ancora meglio gli "ingombranti" fotografi ufficiali che però hanno non solo gli spazi a loro assegnati, le postazioni migliori, ma hanno diritto anche di invadere il tuo spazio se gli aggrada. Una partita persa. Però questo mi basta per apprezzare ancora di più il lavoro che hai fatto. Bravo.
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Ottimo lavoro Riccardo. Bella luce e bei colori vivaci e aerei veramente belli, datati ma belli. Il mio preferito è l'agile Bird Dog. Concordo con chi mi ha preceduto: belle inquadrature e luce interpretata alla perfezione. Bravo davvero.
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Queste sono fotobestiali per davvero Valerio
Un ottimo lavoro e mi sono preso anche un po' di tempo prima di commentare. Un'experience fantastica quasi sotto casa. Ho apprezzato tutto: le immagini, la situazione e il modo di affrontare i disagi e le difficoltà. E apprezzo anche il supporto tecnico, il 180-600 è una bellissima lente e il fatto che non crei movimento nella zoommata è importantissimo per chi pratica wildlife a questi livelli. E poi la lepre... per la miseria, uno dei soggetti più difficili in assoluto. Una serie di immagini veramente speciali. Bravissimo Valerio.(L'Autan è stanziale anche nel mio zaino )
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Ciao John, un applauso, il mio personale grazie e a presto !
A club blog for Il Club di Max e Mauro
Spider-Man ha il tratto di John Romita Sr. Un tratto è per sempre, definisce il personaggio. Abbiamo un mirabile esempio tutto italiano: Tex Willer avrà in eterno il tratto di Aurelio Galleppini, il mitico Galep. Così lo abbiamo conosciuto e così sarà per sempre. Devo dire comunque che Spider-Man ha sempre avuto fortuna in quanto a disegnatori: Todd McFarlane e John Romita Jr. hanno hanno prodotto tavole veramente pazzesche
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Un bel racconto, ragionevolmente avventuroso considerato il tempo a disposizione. Bellissime le foto dei caprioli, sempre molto attenti e diffidenti e l'800 se l'è cavata alla grande anche con poca luce. Ciononostante penso che tu abbia ragione, con il 600/4 avresti ottenuto gli stessi risultati e avresti faticato meno. Ben fatto Valerio
(Gran bella sorpresa nella fototrappola)
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Effetto Vertigo
in Blog di Dario Fava
Un blog di Dario Fava in General
Inviato
E' un effetto molto interessante che io personalmente considero geniale e che usato nel cinema si dimostra sorprendente e spettacolare (nello Squalo fa il paio con la straordinaria esprssività di Roy Scheider). Sulla tecnica per eseguirlo al meglio concordo con Max, servirebbe un blog.