Quarantamila passi a duemilaecinquecentometri!!!
Percorro la A5 in direzione di Aosta e giunto a Verres esco dall’autostrada e inizio a percorrere la SR45 che mi porta a Estoul dove posso lasciare la macchina.
Sebbene gli impianti di risalita abbiano colonizzato tutta l'area compresa tra la Testa Grigia ed il Monte Bettolina, la valle d'Ayas presenta 35 itinerari, di cui 7 nella zona del Monte Rosa, tutti oltre i 4000 metri.
Ma io non sono così montanaro e, proprio da Estoul, un gruppo di gite più modeste, ma piacevoli, conducono alla Punta Palasina, al Bieteron ed alla Punta Valfredda, inoltre non ho programmato una gita di un giorno ma pernottando al Rifugio ARP a 2.446 metri.
Fotograficamente parlando era la prima uscita con il 70/200 f/2.8 S in abbinamento alla Z6II (nell’attesa che arrivi la mia Z8) mentre per le riprese ad ampio respiro ho scattato col 14-30 f/4 S.
Non so se devo definirla fortuna o sfortuna ma le mie gite fotografiche in montagna sono sempre state caratterizzate da una spiccata variabilità metereologica e quella dello scorso weekend non è stata da meno, con una forte pioggia dalla serata di sabato e per tutta la notte. Nel tardo pomeriggio, speravo che gli stambecchi si avvicinassero al rifugio e prima che il temporale si scatenasse sono andato a cercarli. Diversi esemplari erano scesi lungo il costone per cercare erba, arbusti e germogli e nonostante gli enormi spazi di approvvigionamento due di loro hanno trovato il modo di incrociare le corna.
Il Rifugio Arp è collocato alle pendici della Punta Valfredda, ma domenica, vista la splendida giornata assolata, ho preferito puntare ai sentieri verso i numerosi laghi di Palasina e l’omonimo colle da cui è stato possibile godere di una magnifica vista sul Cervino e sul Plateau Rosa. Sulla strada del ritorno sono riuscito a immortalare anche una bella marmotta.
Libera ispirazione per gli altri scatti che mi hanno permesso, ancora una volta, di apprezzare la qualità degli obiettivi Nikkor serie Z.
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