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Pedrito

Nikonlander Veterano
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Commenti blog pubblicato da Pedrito

  1. Non pensavo ci volesse tutto quanto hai descritto per preparare un animale da esporre in un museo, e questo mi fa apprezzare ancora di più chi vi lavora per farlo. Il quale, dunque, oltre ad essere un attento studioso deve anche essere un bravo artista. E bene hai fatto a descriverlo e a sottolinearlo. :)

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    Andando invece un po' OT, prendo spunto dalla tua "nota tecnica" per notare che - come peraltro facciamo quasi tutti noi fotografi in casi simili - hai tenuto a precisare perché le foto allegate, invero un po' bruttine per l'ambientazione in cui i soggetti sono stati ritratti, sono state scattate in quel modo e il motivo per cui non hai ritenuto di fare diversamente. Avendo premesso che siamo su un sito di fotografia e che pertanto anche... l'occhio (fotografico) vuole la sua parte! Tra l'altro leggo il tuo intervento come più di divulgazione scientifica che di esposizione delle immagini che hai scelto di pubblicare, e per questo avresti potuto tranquillamente soprassedere alla nota.

    Questa cosa mi fa sempre un po' sorridere, come chi specifica che la sua foto tecnicamente non perfetta è stata scattata con un telefonino, o "al volo" perché a spasso con la famiglia, o ancora con una lente non appropriata perché quella aveva in uso al momento. E ciò mi suggerisce l'accostamento a molte donne che, chiamate dall'amica di turno ad uscire per un cinema o una pizza all'ultimo momento (cioè con solo 3 o 4 ore per prepararsi xD), all'appuntamento si scusano per l'acconciatura o per il vestito indossato a loro dire non adatti per l'occasione.

    Noi fotografi attenti, scrupolosi e vanitosi come le donne? :marameo:

    Fine OT, e scusami per avere un po' divagato sul tuo post. :sorriso:

     

  2. Non amo le maschere di carnevale, tantomeno le foto che le ritraggono che sono spesso fatte male, soprattutto quelle scattate nel caos di Venezia.

    Le tue le trovo invece gradevoli, forse perché più vicine al tema Ritratto che al Carnevale Veneziano. Anche perché noto cura nella ricerca dell'inquadratura e dell'espressione del soggetto, anche per quelle maschere che sembrano colte non in posa.

    Come dire: si vede che non hai cominciato a fotografare ieri... ;)

    • Sono d'accordo 3
  3. Un bel reportage che si lascia leggere con piacere.

    Sono sempre stato attratto da tutte le località di... acqua - forse perché sono nato in una città di mare? - e quindi anche l'isoletta di un lago mi incuriosisce assai.

    Però rispetto al mare il lago per una vacanza mi è sempre sembrato un po' triste e non lo sceglierei neanche per l'obiettivo senso di pace e di relax che suscita. Ma per una gita domenicale (e relativa sessione fotografica) sia pure fuori stagione è senz'altro una meta interessante, e le tue foto feline ispirano divertimento e allegria. ;)

  4. "... La strumentazione è completata da due microsatelliti Longjiang-1 e 2 che lavoreranno in tandem e faranno altre test tecnologici. Uno dei due ha a bordo una microcamera fotografica sviluppata dall’Arabia Saudita..."

    Sarebbe interessante avere qualche informazione in più su questa microcamera: ML, m4/3 o 1"? Magari è migliore della mia Nikon...    :sorriso:

  5. Mi sembra un lavoro interessante e ben eseguito, anche se qualche scatto un po' meno riuscito (ad es. con il soggetto principale fuori fuoco o semi nascosto) non l'avrei inserito.

    Se posso, vorrei suggerirti una diversa disposizione delle foto che renderebbe il lavoro più strutturato ed omogeneo.

    Ad esempio cercherei di porre all'inizio uno o due foto recanti una veduta generale del presepe (che qui manca) per fornire all'osservatore un quadro di insieme, per poi passare a scatti di dettaglio; magari le hai pure (le prime) ma non hai pensato ad inserirle qui.

    Poi metterei per primi tutti gli scatti a luce "diurna" a cui farei seguire quelli "notturni" per dare una sequenza temporale alla serie.

    Proverei quindi a sviluppare con gli stessi toni le immagini simili per un senso di coerenza, magari forzando un po' il WB che con le luci colorate trova ovviamente difficoltà.

    In ogni caso mi sembra che sei stato più che bravo, perché con la (scarsa) luminosità disponibile, a mano libera e senza mirare non è semplice portare a casa delle buone immagini. :)

    • Sono d'accordo 1
  6. Silvio, lungi da me una qualsiasi critica alla tua apprezzata iniziativa, come espresso nel mio messaggio quando ho specificato che eventuali modifiche non debbano appunto appesantire lavoro che stai facendo. E sono certo che il libro sarà ben fatto perché conosco ormai il tuo modo di operare.

    Il mio era solo un suggerimento per rendere omogeneo il contenuto della pubblicazione ed organico il contributo di ciascun autore, così come mi sono sforzato di fare io nello spazio che mi hai concesso. ;)

     

  7. 22 minuti fa, Silvio Renesto dice:

    Aggiornamento:

    ... qualcuno non se la prenda se non vedrà tutte le 460 (per dire)  foto che mi ha mandato, o non le vedrà nell'ordine in cui sono apparse nel blog. :)

     

    L'ordine di presentazione delle foto in una pubblicazione così come in una mostra non dovrebbe mai essere casuale, e per quanto mi riguarda non lo era.

    Per una maggiore omogeneità del libro forse sarebbe meglio chiedere a chi ha per così dire sforato gli spazi a lui riservati di chiedere a quali immagini intenda rinunciare, salvaguardando in ogni caso la sequenza indicata delle foto.

    Sempre che questo non allunghi e appesantisca oltremodo il lavoro dei redattori che in ogni caso devono essere ringraziati per il loro prezioso (e immagino faticoso) contributo.

  8. Vi voglio bene, tutti !!!

    Non credevo di trovare qui unanimità sul fatto che un dolce tradizionale come il panettone debba essere fatto secondo una sola ricetta, quella tradizionale appunto.

    Mi scontro da anni con chi afferma convinto che il panettone debba ad esempio essere senza uvette o senza canditi o senza entrambi perché non gli piacciono, e acquista panettoni che non possono quindi chiamarsi così.

    E' come bere la birra analcolica, o il caffé decaffeinato, o il latte di soia perché le bevande "vere" per un motivo o per un altro non le puoi gustare. Secondo me, allora, meglio niente piuttosto di un surrogato dal sapore vagamente simile al prodotto originale: il mondo è pieno di altri cibi e bevande tra cui scegliere e di cui soddisfare il proprio palato.

    Sì: viva il vero panettun! :vittoria:

    • Sono d'accordo 3
  9. Macché... non mi manca nulla per le mie fotografie.

    Magari un po' più di tempo, quello sì. E per il mio genere di fotografia, anche delle occasioni migliori per scattare con una più vasta scelta di potenziali soggetti, intendendo luoghi e situazioni nuovi o interessanti dove persone e contesti possano offrire spunti degni per dei buoni scatti.

    Non che non me li vada a cercare (luoghi e spunti), ma spesso non li trovo. Ma può anche essere che dipenda da me che giro col prosciutto ... sull'obiettivo. xD

  10. Il 23/10/2018 at 19:43, Silvio Renesto dice:

    Molto spesso i comportamenti che hai citato sono indice di qualche errore di relazione o di una situazione di tensione. Poche volte è invece il gatto che è perfido lui.

     

    Sì, è vero, non esistono gatti perfidi, così come non esistono cani cattivi. Esistono invece condizioni dovute agli umani che rendono meno socievoli i primi o addirittura pericolosi i secondi.

    E concordo sul fatto che il gatto non è mai stato realmente addomesticato come il cane il quale, essendo in più un animale di branco, nei millenni ha fatto un percorso con l'uomo che l'ha reso più adattabile con le abitudini e le necessità di quest'ultimo.

    Aggiungo uno scatto fatto a Orgosolo tanti anni fa in cui mi colpì il messaggio che appare sul murales e che ripropongo qui: mi sembra il miglior omaggio alla razza felina. Concordi?

    Orgosolo.thumb.jpg.aa9b0b32a39a8360f076086481a66eec.jpg

    • Sono d'accordo 2
  11. Amo gli animali, ma se dovessi prendermene in casa uno opterei per un cane, mai per un gatto.

    Ho visto gatti maschi correre come dei pazzi sulle tende di casa (sì, proprio SULLE tende, con i danni che si possono immaginare) o marcare il territorio di casa (intendo IN casa)...

    Ho visto gatti femmine seguire ovunque e come un'ombra la padrona di turno, pretendendo che qualsiasi porta o porta-finestra rimanesse aperta (anche in pieno inverno) per ottenerne il passaggio pena graffi sugli stipiti o interminabili miagolii fino all'ottenimento di quanto richiesto... E potrei andare avanti a lungo a raccontare.

    Comunque i gatti di questi locali, che avevo visto in tv in reportage dal Giappone, sembrano tutti molto amichevoli e simpatici, e credo che potrei frequentarli (i locali e i gatti) senza problemi magari affezionandomi a qualche bestiola.

    Ma non sarà che i loro avventori hanno avuto le mie stesse esperienze e preferiscono avvicinare lì questi felini piuttosto che averne uno in casa propria? xD

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