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Dario Fava

Nikonlander Veterano
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Commenti blog pubblicato da Dario Fava

  1. 8 ore fa, lusa ha scritto:

    Per cortesia mi indichi quale torcia è adatta alla fotografia macro ?

    Grazie mille.

    Io non acquisterei una torcia per fare macro, la luce è dura e crea ombre decise, ci sono strumenti più indicati dedicati alla fotografia come gli illuminatori Led o flash anulari che si montano davanti all'ottica.

    La torcia su può usare al limite per il light painting, da prediligere quelle con la parabola zoom che possa direzionare il flusso luminoso in spot.

  2. Vi dirò che Big Sur la cui grafica ed interfaccia mi piacciono un casino, se non si hanno macchine potenti, al momento gira un po’ lento, il mio macbook air ha perso velocità. Poco importa per me che uso il portatile come portatile, ma suppongo che la decisione di non consentire l’upgrade alle macchine datate sia a favore della fruibilità del sistema.

  3. 48 minuti fa, M&M ha scritto:

    Io sono attratto dalla luce perché ci vedo sempre meno 

    Purtroppo anche io, la mia presbiopia sta iniziando ad essere invadente, sto cercando di ritardare la correzione, ma in penombra è difficile per me anche trovare il fuoco.

    Non a caso la prima cosa che ho voluto sulla macchina sono i fari led ad alta efficienza, che trasforma la guida notturna da uno stress continuo ad una guida serena.

    Ne ho diverse anch’io con la stessa batteria da 3600 ma la tecnologia led di questa mi ha spiazzato, parliamo di 1500 lumen su una torcia da palmo.

  4. Intanto complimenti per il reportage, è fuori discussione che il clima stia cambiando, alluvioni e bombe d'acqua sempre più frequenti, un po' colpa nostra forse che chiediamo troppo da questo pianeta, ma probabilmente anche un corso naturale della natura, però a me sorge una domanda; ma secondo voi è normale che i ponti cadano così facilmente?

    Ne è appena caduto uno anche nella mia provincia, interrompendo una importante via (ss45)che uniscel'Emilia con la Liguria,  leggere e sentire ste notizie a me disturba un po' perché se la natura fa un po' come vuole i ponti che cadono sono solo colpa nostra, una grave mancanza che mette a serio pericolo la vita di chi per sua sfortuna si trovasse a transitare sul ponte sbagliato al momento sbagliato.

    • Sono d'accordo 1
  5. Sì in manuale ritorna ad una velocità normale, anch'io mi sono imbestialito quando mi accorgevo che pigiando il pulsante perché avevo la foto, questa non partiva, diciamo che con le modelle ed i flash, il TTL non è il Setup ideale

     

    Però vedi quanto è più preciso lo scatto della Z rispetto alla 850?

    Nel video addirittura si sente partire in uno scatto con l'850 l'AD600 a piena potenza xD

  6. Quando un lavoro funziona, non vedo perché domandarsi se si potesse fare meglio.

    A volte riprendo in mano le foto fatte diversi anni fa che hanno ottenuto successi, con l’intento di renderle migliori, nella stragrande maggioranza dei casi non ci riesco, nonostante l’esperienza che matura nel tempo, le possibilità di sviluppo dei nuovi camera raw ecc. 

    Quando una foto funziona è perché andava fatta così.

    Per me è ben realizzata, oltre che credibile, non c’è altro da aggiungere. 👍🏻

  7. Leggo solo adesso questo post, corredato anche da bellissime foto.

    Parliamo di mirino? 

    Mi conforta sapere di non essere l'unico a detestare i mirini elettronici, pur non facendo, se non per diletto, macrofotografia, dove a dirla tutta è troppo luminoso e pela le luci con la conseguenza che se non si segue l'istogramma o l'esposimetro come si fa con la reflex,  si tende a sottoesporre, ma su quello miglioreranno le prossime generazioni. 

    Quello su cui non miglioreranno, quantomeno non a breve termine è l'effetto "scattoso" che si ha muovendosi alla ricerca dell'inquadratura, io sono abituato a cercarla con l'occhio dentro e questa cosa è molto irritante per me, come lo è vedere a 120hz, il mio occhio è molto sensibile alle vibrazioni luminose (iperestesia) avverto ad occhio nudo le vibrazioni dei neon ed anche dei Led (soprattutto quelli scadenti) e mi affatica molto la vista. Ma questo è un problema mio.

    Come faccio sulla videocamera (che è pure peggio perché a 60hz) alla fine inquadro quasi sempre a display, ci sono dei vantaggi certamente nell'uso del mirino elettronico, ma non per tutti e non per tutte le occasioni.

    Questo l'ho sempre detto e non mi stancherò mai di ripeterlo fintanto che non uscirà una tecnologia adeguata alla fotografia e non al video.

    Alla fine poi sono le foto che contano ed i risultati si ottengono, si tratta di adeguarsi allo strumento, ma per quanto trovi comoda la ML in situazioni disinvolte, resto ancora su reflex per tutte quelle situazioni complesse ed affaticanti. 

  8. 3 minuti fa, Sakurambo dice:

    Quando avrò preso abbastanza la mano con il fotoritocco serio una tavoletta potrò iniziare a valutarla.
    Chiunque le usi ne parla bene.

    Vuoi sapere come mi sono abituato io tanti anni fa?

    Mettendo via il mouse, e all'epoca non c'era la possibilità di usare il pad con le dita, sono rimasto impedito per un mesetto, poi il mouse è diventato un optional inutile, l'unico inconveniente è che se ci fai molte ore al giorno potrebbe dare noia al polso per via delle tensioni, mi sono accorto in questo periodo di lockdown che il dolore che avevo al polso è sparito.

    Per il resto è uno strumento di puntamento molto più rapido e preciso del mouse.

  9. Io uso la Intuos Art in versione M, non uso praticamente il mouse, neanche per navigare perché la uso come trackpad, ho perso il conto degli anni passati dalla mia prima graphire (usavo ancora windows) ma da allora ne ho distrutte un po', sempre modelli di fascia intermedia, la pro è ancora fuori budget per me ma è indubbiamente più affidabile precisa e meglio costruita, chissà forse la prossima, la mia ogni tanto si impalla con il touch e mentre ritocco mi parte una svirgolata, così spengo il touch e tutto fila liscio, per il resto fa il suo dovere.

    Per la mia esperienza, solo prodotti Wacom, non di fascia entry level e almeno misura M

  10. Tra i mille discorsi di introduzione che mi sono dovuto “sorbire” alle collettive, l’unico concetto ridondante ed inequivocabile è che l’arte è frutto di una ricerca, lo scopo finale solitamente è esprimere un concetto secondo il linguaggio scelto e nel proprio punto di vista.

    Questi scatti sono spettacolari, non sono un appassionato di foto naturalistiche ma queste sono veramente opere d’arte.

    Se la fotografia è ancora un linguaggio “ambiguo” è perché a scuola non ci insegnano ad interpretare le immagini così come fanno con la lingua italiana.

    Perché le regole ci sono, sono più affini alla poesia, attraverso “licenze” poetiche ed uso di figure retoriche, chi conosce questo linguaggio sa comunicare a livello inconscio anche a chi non lo conosce, perché è una forma di comunicazione molto potente che affonda le radici in una parte molto profonda del cervello.

    Questo tizio sa comunicare.

    Grazie mille per la condivisione, ne farò uno studio più accurato perché merita davvero.

    • Sono d'accordo 2
  11. Siccome il settore fermo non riguarda solo quello dei fotografi ma tutto ciò che gira attorno alle cerimonie, molti sarti di abiti da cerimonia, che sanno che probabilmente perderanno l’anno, si sono convertiti in produttori di mascherine.

    Io le ho acquistate da uno della mia zona, si è informato su s come produrle a norma con tasca per i filtri ed invece di fermare la produzione si è riconvertito, ne ha fatte migliaia, in cotone e seta, e le ha anche distribuite gratuitamente a chi ne aveva bisogno.

    L’Italia è anche questo, se puoi renderti utile per la comunità, le aziende che possono riconvertire la produzione sono tante.

  12. 45 minuti fa, Paolo Mudu dice:

    Forse hai ragione Dario. Ma...perché fotografiamo? 😬

    Personalmente, utilizzo la fotografia come linguaggio.

    Uso il bianco e nero quando è necessario dare enfasi al linguaggio, perché nel bianconero, appunto, c’è l’essenziale e la nostra incapacità di percepire più che qualche decina di sfumature tra il nero ed il bianco rappresenta un modo efficace di rendere essenziale il linguaggio.

    Con cosa è fatto poco importa, se ha 256 gradazioni del digitale o infinite dell’analogico per me è  una contingenza.

    • Sono d'accordo 1
  13. Roby è bellissimo il tuo randagio, a modo loro sono riconoscenti verso chi li aiuta, affettuosi magari no, restano animali diffidenti, questione di sopravvivenza, ma sanno comunicare molto bene la loro riconoscenza.

    Vorrei aggiungere, visto che io ho nominato gli Elohim, e tu gli alieni, che anche la nostra specie con molta probabilità non è naturale, il famoso anello mancante, è mancante per un motivo.

    Sono un po’ appassionato sull’argomento, al punto da leggere i testi antichi, per come sono stati scritti e non per come i teologi li hanno interpretati. Ma questo è un argomento ot ...ci basta sapere che siamo imperfetti proprio come i gatti incrociati forzatamente.

     

    Quando scelsi il mio certosino, che è razza naturale e piuttosto antica, lo feci semplicemente per il carattere. È bello per carità, ma il vero pregio sta nel carattere, e devo dire che pur essendo naturale non è privo di difetti, ogni razza ha i suoi problemini, ed il mio è certamente di razza pura perché figlia di campioni con pedigree che ne certificano la purezza.

    Eppure ha piccoli problemini (allergia al pollo a parte) che se non curati nella dieta e nella cura da parte nostra, ne farebbero un individuo destinato a perire. Perché la natura è così, la selezione naturale fa sopravvivere i più forti.

    Questo per dire che in ogni caso, il nostro “intrometterci” nella loro vita, produce un’alterazione anche a livello di selezione genetica naturale.

    Insomma ciò che hai scritto è toccante, ma noi umani siamo così, che sia per soddisfare il nostro senso estetico o per rendere grosso ed inattaccabile dai parassiti il mais, cerchiamo sempre di andare contro natura.

    È la nostra indole.

  14. All’uomo spesso piace giocare all’Elohim (citando il testo biblico), senza avere conoscenze né consapevolezza delle conseguenze delle sue azioni.

    Non si sa se è per emulazione o per mania di potere ma siamo una specie imperfetta e distruttiva.

    Di contro c’è una forza in natura che “resiste” anche alle modificazioni, generando spesso la propria mutazione per creare una discendenza in grado di sopravvivere alle alterazioni forzate.

    Questo per dire che la natura vince sempre.

    Il lavoro che hai fatto lo trovo bellissimo, le foto, nonostante la difficoltà sono belle, tutte di grande effetto.

    Certo io sono di parte, adoro i felini, i miei in primis sarebbero incapaci di sopravvivere in un ambiente non domestico, compreso quel fagiolo del soriano tigrato, in officina da mio padre abbiamo adottato un paio di randagi, per dargli un aiuto a vivere un po’ più a lungo, cibo e acqua, niente più.

    Ho letto che mediamente un gatto randagio ha un’aspettativa di vita di 4 anni, contro una media di 15 per uno domestico. Quindi se posso aiutare, pur lasciandoli liberi e selvatici, lo faccio.

    In fondo la decisione di vivere con un gatto è un mutuo accordo, dove noi umani cerchiamo di donargli una vita il più possibile lunga e piacevole, inibendo parzialmente la loro indole selvatica, e loro ci fanno compagnia, pur restando indipendenti e spiriti liberi.

    Grazie Silvio per la tua condivisione, e soprattutto complimenti per le foto.

    • Sono d'accordo 2
  15. Edimburgo è una città molto bella, forse non tutti sanno che sorge sulla città antica, nel senso che nel sottosuolo c’è la città vecchia con ambienti (anche spaziosi) estremamente suggestivi e misteriosi.

    Grazie per aver condiviso la tua visione.

    le foto “sottoesposte” di cui parla Marco, in realtà sono esposte per le luci, trovo che restituiscano bene l’atmosfera misteriosa della città e della sua “doppia vita”

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