Ma dai che si può ancora ! Se vuoi, puoi.
Disclaimer : questo non è uno spot pubblicitario Carrera. Ho preso solo spunto da una mail commerciale per fare due ragionamenti a proposito di fotografia commerciale, produzione, riconversione, intelligenza imprenditoriale. Anche durante il lockdown.
Sono cliente di Carrera jeans da sempre e in particolare da quando hanno il sito di e-commerce. La comodità di avere sempre lo stesso modello di jeans della mia misura, accorciato, con già l'orlo fatto, spedito a casa senza spese e spessissimo con sconti esagerati ... non ha prezzo.
Il prodotto in fondo non è sto granchè ma io vado sempre vestito allo stesso modo e porto le cose finchè non sono da buttare. Le cambio per igiene, non per estetica.
Quindi ricevo costantemente le offerte e le informazioni sulle campagne di Carrera, con coupon, offerte speciali, novità.
La mail di oggi mi avvisa che Carrera ha in catalogo l'oggetto che sta segnando questa stagione. Che non è un jeans supersexy e attillatissimo per la ragazza che non vuole lasciare nulla all'immaginazione, ma è una mascherina in tessuto trattato chimicamente, anti virus, anti particolato, anti tutto. Lavabile, riutilizzabile, comoda da indossare.
Offerta a euro ... andate a vedere sul sito !
in vendita online, metti nel carrello, paga e ricevi.
E' un dispositivo medico di classe 1, testato e approvato. E soprattutto è made in Veneto, non in Cina.
Bene. Fin qui la nota autobiografica e la conferma - se ce ne fosse bisogno - che mi piacciono le bionde con gli occhi azzurri (c'è in effetti anche una foto di un ragazzo, ma non è granchè né la foto né il modello ...)
Perchè ho sentito il bisogno di scrivere sul mio blog 10 minuti dopo aver letto la mail ?
Vi sarà venuto già in mente, però lo scrivo.
Carrera fa jeans e probabilmente in questo momento la gente non è proprio proprio incentivata a comprare altro vestiario. Non può uscire, non può sfoggiare, non può ... spendere. Altro che jeans e giacchini o t-shirt.
Ma la mascherina è un altro discorso.
E se è stilish, solida, made in Italy, a norma, riutilizzabile, lavabile, prodotta da una sartoria industriale secondo le approvazioni CE allora il discorso cambia.
Non costa nemmeno tanto di più di certe FFP2 vendute di questi tempi.
Quindi un plauso a Carrera che certo in questo momento ha un forte calo di vendite e sta pensando bene di reindirizzare la propria capacità produttiva con la flessibilità propria dell'industria e dell'artigianato italiano.
Sono tantissime le realtà italiane che stanno producendo dispositivi di protezione di questi tempi. E la moda ci si metterà in forze. Ma qui dalla concezione alla produzione e alla promozione stiamo parlando di una confezione "perfetta".
Bene, e che ci azzecca con Nikonland.
La fotografia.
La fotografia non l'ha fatta Carrera, l'ha fatta il suo fotografo. Quello che popola i cataloghi e le pagine del sito con le foto di ragazze ragazzi in jeans e magliette.
E qui ha fatto una foto semplice, sia di concezione che di esecuzione. Non c'è nulla di particolare in questa foto.
Ma è semplicemente perfetta, nella sua apparente semplicità per rendere sexy perfino una cosa squallida come una mascherina medica che richiama alla mente morte e malattia. Infezioni, virus. Pericolo.
Lei sembra Eva Kant che sta provando un pezzo della maschera del suo Diabolik. Altro che virus !
eppure ...
C'è uno studio americano che da un sondaggio ricava come ben oltre il 50% dei fotografi americani stia pensando di cambiare attività a seguito del fermo produttivo attuale che ha di fatto azzerato il lavoro.
Ma c'è invece chi si industria e riesce comunque a lavorare.
Oppure sta studiando per sviluppare nuovi mercati e opportunità di lavoro.
Come Carrera e il suo fotografo.
Orgoglio, iniziativa e operosità tricolore.
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