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[divulgazione] Meglio non giocare con le razze (feline)?


Silvio Renesto

1.989 visite

Questa volta uso le mie foto a  scopo divulgativo, sperando che comunque siano "anche" gradevoli.

Vi avviso, quanto scrivo può sembrare polemico, ma sono le mie opinioni, sulle quali potete benissimo non essere d’accordo. Discussioni e critiche costruttive sono ben accette (se no che scrivo a fare?), astenersi però da posizioni intransigenti o aggressive.

 

 

Dall’alba della civiltà l’uomo ha sempre creato delle “razze” di animali (= varietà all'interno di una specie) a partire dai primi progenitori degli animali domestici, molto simili ai loro antenati selvatici. Selezionando ed incrociando fra loro quegli individui che presentavano caratteristiche utili. Darwin stesso trasse l’idea iniziale della sua teoria dell’evoluzione per mezzo della selezione naturale proprio osservando la selezione artificiale compiuta sugli animali domestici.

Da questa creazione di razze a scopo di utilità, per la carne, il latte, la lana o, nel caso del cane, difesa del gregge, guardia, caccia, e così via, si è passati anche a selezionare animali per divertimento, creando “razze” il cui unico scopo è un appagamento estetico, o suscitare qualche risposta emotiva od anche per puro divertimento, anche se queste razze a volte hanno problemi.

Creare una razza significa incrociare individui fra loro consanguinei per stabilizzarne le caratteristiche. Siccome non non c’è corrispondenza uno a uno fra un gene ed un carattere,  per fissare una certa caratteristica che interessa può capitare di fissarne insieme un’altra (o più), indesiderata e spesso dannosa per l’animale. Così delle mutazioni genetiche negative anziché andare diluite e disperse nella massa della popolazione, vengono  mantenute e tramandate.

Per questo, specialmente oggi che sappiamo come funzionano le cose, il giocare all’ evoluzione richiederebbe intelligenza, responsabilità e senso della misura. Invece, come per tante altre cose, si ha una visione ristretta e antropocentrica (se ci piace, allora è buono).

Così  per divertimento o profitto si vadano a creare nuove razze di animali “carini” o “bizzarri”. Senza pensare prima alle conseguenze, magari preoccupandosene dopo.

Non conosco molto bene le razze canine, non so quali siano quelle che hanno problemi ereditari, per cui non ne discuto.

Parliamo invece dei gatti. Si sono addomesticati da soli seimila anni fa e fino alla metà  del secolo scorso le diverse razze feline, alcune spontanee altre create, erano variazioni limitate rispetto al modello originario, (con l’eccezione dei Manx e altre razze di gatti senza coda) così  anche le eventuali tare ereditarie erano rare. Poi, dagli anni ‘50-'60, si è scatenata la mania, numerosi allevatori, hanno pensato bene di far riprodurre dei gatti mutanti per creare razze singolari, anche spettacolari, che oggi sono vendute a caro prezzo. La gente se ne innamora, senza sapere bene cosa c’è a monte.

Vediamo un paio di esempi:

Scottish Fold. Tondino e carino. Esiste in versione a pelo corto ed a pelo lungo, come questo.

 

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La “razza” nasce nel 1961 in Scozia quando presso la fattoria dei signori Mc Rae nasce  una gattina bianca (Susie) con le orecchie piegate in avanti (a bottone) così che la testa sembrava quella di un gufetto. La gatta mise al mondo altri cuccioli sempre con le orecchie flosce. Questi cuccioli venero adottati ed incrociandoli con dei British shorthair con orecchie normali si scopri che nascevano cuccioli con le orecchie piegate, ossia il carattere era dominante. Per farla breve, si continuò con i reincroci e venne creata la razza Scottish Fold (Fold vuol dire piegato). Ma perché le orecchie si piegavano? Perché erano molli, ed erano molli perché la loro cartilagine aveva qualche problema. Ma la cartilagine non sta solo nelle orecchie. Se le cartilagini non crescono abbastanza forti da sostenere le orecchie questo porterà patologie anche alle ossa. I gatti che ne venivano colpiti  zoppicavano, presentavano rigidità articolare e riluttanza nel saltare. Il gene era inoltre anche responsabile di osteodistrofia, per cui i gattini potevano nascere con zampe corte, malformate e altre anomalie.

Senza contare che le orecchie piegate erano difficili da pulire e così si sommavano malattie e sordità.

Tutto questo senza contare le malattie tipiche di altre razze “pure” di gatti come la cardiomiopatia ipertrofica.

Però erano tanto carini… si cercò di migliorare le cose con degli incroci con dei British shorthair ed altre razze, in modo da diminuire la frequenza di questo gene e si è presa qualche cautela negli accoppiamenti, così oggi, a parte il problemi di pulizia delle orecchie, che rimangono, la frequenza di queste malattie è ”ridotta”. Non sto affermando che tutti gli Scottish fold siano malati, oggi sono monitorati, solo che la razza è un po' delicata.

 

Sphinx e simili. I gatti pelati.

A mio modesto parere uno degli elementi di fascino del gatto è la sua morbida pelliccia che oltretutto ne arrotonda il profilo, ma dev’essere una questione di gusti personali, se no non si spiegherebbe il successo che stanno avendo le razze “pelate”.  L’allergia al pelo di gatto non ha niente a che vedere con la creazione di razze pelate, perché non si è allergici al pelo dei gatti, ma a una proteina della sua saliva e anche i gatti pelati si leccano.

 

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In bianco e nero perchè, come previsto dal nostro admin  :) con la luce artificiale la foto risultava altrimenti indecente.

Torniamo ai nostri Sphinx ed assimilati.

Questa razza non ha particolari tare ereditarie, ma è:

Intollerante al freddo (ovvio)

Rischia di scottarsi gravemente se si espone al sole. Occorre  proteggere la sua pelle con creme ad alta protezione.

L'assenza di peli nelle orecchie comporta un eccesso di formazione di cerume. Per cui vanno costantemente pulite con soluzione antibatterica.

L’assenza delle ciglia porta a maggior lacrimazione. Stesse cure che per le orecchie, se no si infettano.

Questi gatti non hanno i peli, ma hanno le ghiandole sebacee che servono servirebbero a lubrificare i peli. Senza peli il sebo si accumula e va asportato con detergenti per evitare malattie della pelle.

Ma giocare agli Dei è tentazione forte, così ecco il Gatto Elve (elfo) che combina l’assenza di pelo con le orecchie rovesciate all’insù della razza American Curl, per cui si sommano i problemi della mancanza di peli a quelli della delicatezza delle orecchie.

N. B. Tutto quello che ho scritto è ampiamente documentato e pubblicato, non sono mie invenzioni.

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Il gatto "elfo", Bianco e nero seppiato per lo stesso motivo.

 

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L' American Curl,  bel gattone dalle orecchie arrovesciate. Frequente la polidattilia (avere sei o sette dita nella zampa anteriore) in questa razza.

Il gatto ha per caratteristica (ed è uno degli elementi del suo fascino) di essere un animale semi domestico, indipendente e in buona misura in grado di cavarsela da solo in caso di necessità. Queste razze invece sono incapaci di sopravvivere all’aperto, e comunque necessitano della cura degli umani.  Cosa pensavano i loro creatori?

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Lasciateci essere Gatti e basta...

 

Ho fatto questi esempi perché sono fra i più eclatanti e poi ho foto decenti solo di queste razze. Ma potrei farne molti altri. Come il Mumchkin, il gatto con le zampe da bassotto  (!), o lo stesso Manx, in cui il gene della coda corta è legato (a volte) a gravi handicap.

Non voglio fare il terrorista, oggi molti di questi gatti stanno bene e vivono a lungo, se trattati con cura. Se vi piacciono, comprateveli.

Il mio messaggio è un altro e spero sia chiaro: Manipolare esseri viventi per pura moda, senza alcuna utilità vera, senza pensare che si stanno creando degli individui nati per soffrire, è un’estensione del nostro voler centrare tutto sulla misura umana.  Finchè si confondono i piani, finchè  si riduce tutto alla nostra misura, non si può avere idea di cosa significhi veramente rispettare gli animali, e cosa fare per proteggerli. 

 

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11 Commenti


Commenti Raccomandati

  • Amministratori

angoscia...mi hai trasmesso angoscia.

Silvio, completa il tuo servizio con una galleria di foto di gatti normali, belli, anche se non curati (randagi), che ne dovresti avere alcuni terabyte, per favore ?

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  • Nikonlander Veterano

Silvio, umanamente non è possibile che non essere d'accordo con quanto scrivi..  

mi potrai dire: ma guarda che chi fa queste cose orrende sono umani..,   no non è vero.. sono peggio degl' Alieni  

( chiedo scusa agli Alieni, ho citato loro per bontà descrittiva, è facile che se ci sono, che è probabile siano tutto sommato meglio della bestia umana )

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  • Nikonlander Veterano

All’uomo spesso piace giocare all’Elohim (citando il testo biblico), senza avere conoscenze né consapevolezza delle conseguenze delle sue azioni.

Non si sa se è per emulazione o per mania di potere ma siamo una specie imperfetta e distruttiva.

Di contro c’è una forza in natura che “resiste” anche alle modificazioni, generando spesso la propria mutazione per creare una discendenza in grado di sopravvivere alle alterazioni forzate.

Questo per dire che la natura vince sempre.

Il lavoro che hai fatto lo trovo bellissimo, le foto, nonostante la difficoltà sono belle, tutte di grande effetto.

Certo io sono di parte, adoro i felini, i miei in primis sarebbero incapaci di sopravvivere in un ambiente non domestico, compreso quel fagiolo del soriano tigrato, in officina da mio padre abbiamo adottato un paio di randagi, per dargli un aiuto a vivere un po’ più a lungo, cibo e acqua, niente più.

Ho letto che mediamente un gatto randagio ha un’aspettativa di vita di 4 anni, contro una media di 15 per uno domestico. Quindi se posso aiutare, pur lasciandoli liberi e selvatici, lo faccio.

In fondo la decisione di vivere con un gatto è un mutuo accordo, dove noi umani cerchiamo di donargli una vita il più possibile lunga e piacevole, inibendo parzialmente la loro indole selvatica, e loro ci fanno compagnia, pur restando indipendenti e spiriti liberi.

Grazie Silvio per la tua condivisione, e soprattutto complimenti per le foto.

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  • Nikonlander Veterano

Aggiungo:

ho sentito che recentemente qualche brava persona ha eseguito cose molto folli su embrioni umani sino alla loro nascita, ora se l'etica di certi individui permette di fare cose simili.. cosa ci si può aspettare?

adesso cerco uno scatto del randagio che abbiamo adottato noi, e i vicini di casa..

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Non ho messo appezzamenti alle foto di Silvio, oramai sono superflue..    o quasi,  il Rosso in fotografia, ci è arrivato diversi mesi fa nel cortile di casa,  ci aspetta, mangia e poi? mah.. chissà dove và, è un bel maschietto, peccato che abbia perso parte degli incisivi inferiori, comunque a suo modo è affettuoso..

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  • Nikonlander Veterano

Roby è bellissimo il tuo randagio, a modo loro sono riconoscenti verso chi li aiuta, affettuosi magari no, restano animali diffidenti, questione di sopravvivenza, ma sanno comunicare molto bene la loro riconoscenza.

Vorrei aggiungere, visto che io ho nominato gli Elohim, e tu gli alieni, che anche la nostra specie con molta probabilità non è naturale, il famoso anello mancante, è mancante per un motivo.

Sono un po’ appassionato sull’argomento, al punto da leggere i testi antichi, per come sono stati scritti e non per come i teologi li hanno interpretati. Ma questo è un argomento ot ...ci basta sapere che siamo imperfetti proprio come i gatti incrociati forzatamente.

 

Quando scelsi il mio certosino, che è razza naturale e piuttosto antica, lo feci semplicemente per il carattere. È bello per carità, ma il vero pregio sta nel carattere, e devo dire che pur essendo naturale non è privo di difetti, ogni razza ha i suoi problemini, ed il mio è certamente di razza pura perché figlia di campioni con pedigree che ne certificano la purezza.

Eppure ha piccoli problemini (allergia al pollo a parte) che se non curati nella dieta e nella cura da parte nostra, ne farebbero un individuo destinato a perire. Perché la natura è così, la selezione naturale fa sopravvivere i più forti.

Questo per dire che in ogni caso, il nostro “intrometterci” nella loro vita, produce un’alterazione anche a livello di selezione genetica naturale.

Insomma ciò che hai scritto è toccante, ma noi umani siamo così, che sia per soddisfare il nostro senso estetico o per rendere grosso ed inattaccabile dai parassiti il mais, cerchiamo sempre di andare contro natura.

È la nostra indole.

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  • Nikonlander Veterano

Silvio, molto ben realizzato e descritto. Io non ne sapevo nulla e confesso che mi sono venuti i brividi.

16 minuti fa, Dario Fava dice:

... noi umani siamo così, che sia per soddisfare il nostro senso estetico o per rendere grosso ed inattaccabile dai parassiti il mais, cerchiamo sempre di andare contro natura.

Vero, noi umani operiamo per cambiare quello che ci circonda, e noi stessi, ma la spinta è normalmente - e direi fortunatamente - a cercare di migliorarlo. E' la nostra di natura ed io penso che, in generale, sia una cosa prevalentemente positiva anche se non priva di rilevanti aberrazioni, come quelle che stanno portando alla distruzione del pianeta - a dire che, pur con rilevati ed evidentissimi problemi, non condivido un approccio in cui lo "stato di natura" è identificato come il valore di riferimento.
Per questo - l'idea che l'uomo tenda verso il bene - non riesco a inquadrare il profilo degli "inventori" di queste razze: visti e capiti i problemi che hanno procurato ai gatti da loro "creati", come si devono essere sentiti? l'avessi fatto io, credo che non potrei più vivere...

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  • Nikonlander Veterano
34 minuti fa, Massimo Vignoli dice:

Silvio, molto ben realizzato e descritto. Io non ne sapevo nulla e confesso che mi sono venuti i brividi.

Vero, noi umani operiamo per cambiare quello che ci circonda, ......................................................

 

Buon giorno Massimo, quanto dici è pur vero ma è anche vero il fatto che cambiare quanto ci circonda, non sempre porta a lunga scadenza a cose completamente indolori e positive..

37 minuti fa, Massimo Vignoli dice:

Per questo - l'idea che l'uomo tenda verso il bene - non riesco a inquadrare il profilo degli "inventori" di queste razze: visti e capiti i problemi che hanno procurato ai gatti da loro "creati", come si devono essere sentiti? l'avessi fatto io, credo che non potrei più vivere...

E a proposito degl'inventori.. stai tranquillo.. loro dormono sonni tranquilli.. non le passerà nemmeno per l'anticamera del cervello il valutare quanto hanno fatto, anzi.. ne saranno orgogliosi.. 

E mi fermo.. se continuo potrei avere noie..

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  • Nikonlander Veterano

Grazie, sono contento che abbiate trovato coinvolgente l'argomento e che le foto non siano poi così male.

Senza andare troppo OT, solo un po':

Dario, non credo che ci sia bisogno di coinvolgere esistenze aliene, le prime tracce del nostro modo di comportarci le troviamo già negli scimpanzè e  Homo sapiens è stato in discreto equilibrio con la natura per centomila  anni.

Massimo,  la spinta a progredire (non so se il "bene" sia la parola giusta) penso sia naturale e positiva, i problemi sono cominciati quando  siamo diventati abbastanza intelligenti ed potenti da fare quasi di tutto,  ma non abbastanza saggi da valutare le conseguenze a lungo termine. Scegliamo ciò che favorisce  nell'immediato, anche a scapito del futuro. Il progresso è cosa più che buona, ma va accompagnato dalla cautela, non dall'avidità.

Roby, il tuo amico Rosso è bellissimo, lui da solo dovrebbe aver già tranquillizzato Max. Per rinforzo alla cura aggiungo comunque uno dei miei amici del Castello Sforzesco  :) 

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  • Nikonlander Veterano

Amo seguire in tv documentari sugli animali, in particolare sui cani, e recentemente ne ho visto uno che parlava appunto di selezione delle razze (canine) per scopi "virtuosi", cioè, ad esempio, per avere cani più forti destinati alla ricerca e al salvataggio di persone disperse in montagna o in occasione di sciagure naturali (terremoti, valanghe, ecc.), o più sensibili e resistenti nel fiutare droghe ed esplosivi in aeroporti e scali marittimi, ecc.

Qui si mostrava il lavoro di alcuni decenni di molti selezionatori per ottenere cani da lavoro SANI e con caratteristiche migliori, così da poterli addestrare ed avere la loro collaborazione per anni. Si mostrava inoltre la ricerca per incrociare capi con lo scopo di diminuire od annullare completamente quelle tare insite nel proprio DNA che alcuni soggetti si portavano dietro, con lo scopo appunto di ottenere animali forti e in salute.

Non c'è dubbio che in questi casi l'incrocio e selezione di razze ha un fine utile e nobile ed occorre discernerlo dagli altri a cui hai accennato, pur parlando di felini per i quali il tema dell' "animale da lavoro" non si pone. Questo per dire che, per fortuna, non ci sono solo allevatori che perseguono il solo fine economico a scapito della salute degli animali.

Vorrei semmai porre l'accento sul fatto che manca in generale una cultura da parte di chi va alla ricerca di queste razze particolari ed è disposto a spendere dei bei soldi per averle, ignorando che oltre ad incentivare questo odioso commercio si porta a casa degli animali destinati a vivere poco o, nel migliore dei casi, a vivere male a causa delle loro malattie. :(

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  • Nikonlander Veterano
5 ore fa, Pedrito dice:

Amo seguire in tv documentari sugli animali, in particolare sui cani, e recentemente ne ho visto uno che parlava appunto di selezione delle razze (canine) per scopi "virtuosi", ...

Qui si mostrava il lavoro di alcuni decenni di molti selezionatori per ottenere cani da lavoro SANI e con caratteristiche migliori, così da poterli addestrare ed avere la loro collaborazione per anni...  Si mostrava inoltre la ricerca per incrociare capi con lo scopo di diminuire od annullare completamente quelle tare insite nel proprio DNA che alcuni soggetti si portavano dietro, con lo scopo appunto di ottenere animali forti e in salute.

...

Vorrei semmai porre l'accento sul fatto che manca in generale una cultura da parte di chi va alla ricerca di queste razze particolari ed è disposto a spendere dei bei soldi per averle, ignorando che oltre ad incentivare questo odioso commercio si porta a casa degli animali destinati a vivere poco o, nel migliore dei casi, a vivere male a causa delle loro malattie. :(

Sono pienamente d'accordo con te, sia sui cani che, a parte qualche eccezione,  hanno una storia più lunga di selezione attenta,  sia  sul fatto che da parte di chi compra ci  vorrebbe più informazione  e meno tendenza a considerare gli  animali come cose. 

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