Nikonlander Veterano Sakurambo Inviato 8 Settembre 2017 Nikonlander Veterano Condividi Inviato 8 Settembre 2017 Non è il primo e non sarà l'ultimo, sopratutto in questo mondo basato su virtuale anche nei contatti lavorativi... Certo che casi come questo fanno vacillare anche la fiducia nei confronti di chi dovrebbe mettere la serietà al primo posto. Possibile che abbiamo deciso di contattarlo solo dopo mesi ? Ma una telefonata non si usa più prima di avviare una collaborazione ? Qui la storia: Repubblica.it Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Nikonlander Francesco Contu Inviato 8 Settembre 2017 Nikonlander Condividi Inviato 8 Settembre 2017 L'avevo letto. Un vero cialtrone ma anche la dimostrazione che ormai la gente prende per buono tutto cio' che si dice su Internet. Certo in questo caso fra i truffati ci sono testate giornalistiche da cui ci si aspetterebbe ben altra serieta' nel controllo delle informazioni. Per finire, l'ennesimo caso di persona apparentemente irreprensibile che sfrutta Internet per ben altri scopi, facilitato dai contatti virtuali. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Nikonlander Veterano Alberto73 Inviato 8 Settembre 2017 Nikonlander Veterano Condividi Inviato 8 Settembre 2017 Avevo letto anche io l'articolo di repubblica, da quel che ho capito non era così difficile da smascherare.... mi pare che ci sia stata un po' di ingenuità da parte di chi dovrebbe verificare....oltretutto come fa uno a non avere copertura telefonica e a rispondere solo su whatsapp? bah.... Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Nikonlander Veterano Sakurambo Inviato 8 Settembre 2017 Autore Nikonlander Veterano Condividi Inviato 8 Settembre 2017 (modificato) C'era stato anni fa un soggetto simile su un forum di fotografia italiano. Il fenomeno si spacciava per fotoreporter attivo in zone di guerra ( medio oriente mi pare ). Si era pure organizzato rispondendo sul forum solo in orari compatibili con il fuso orario dei posti dove dichiarava di trovarsi. Essendo cosa di almeno 7/8 anni fa era per lui più facile raccontare storielle. Ovviamente è stato tanato da altri forumisti che i quei luoghi ci andavano davvero che hanno notato delle incongruenze in alcune foto e racconti. Solo che quello era un povero fesso mitomane, fuggito dalla vergogna una volta beccato. Questo ha venduto foto taroccate e gli stavano organizzando una mostra reale! Modificato 8 Settembre 2017 da Sakurambo Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Nikonlander Fab Cortesi Inviato 8 Settembre 2017 Nikonlander Condividi Inviato 8 Settembre 2017 A me questo no suscita piu di tanto scalpore se non che i giornali non contrastano le informazioni. Questa si che e' "offrire" mala informacione Perche non e' ne il primo caso ne sara l'ultimo Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Amministratori Max Aquila Inviato 8 Settembre 2017 Amministratori Condividi Inviato 8 Settembre 2017 Infatti la responsabilità di questa storia paradossale l hanno per la maggior parte le agenzie di stampa che dimostrano cosi di non essere in grado di tutelare i diritti dei fotografi seri. Mi chiedo come sia possibile che una persona cui fatturavano compensi non sia più reperibile. Un hacker di livello notevole... Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Nikonlander Veterano Valerio Brustia Inviato 8 Settembre 2017 Nikonlander Veterano Condividi Inviato 8 Settembre 2017 Mah, sarà pur vero che questo ha millantato la qualunque, ma quando paghi ci deve essere un IBAN su cui giustificare la fatturazione di spesa. Manca qualcosa nel racconto, altrimenti sì come dice Max un hacker di alto livello. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Amministratori Max Aquila Inviato 8 Settembre 2017 Amministratori Condividi Inviato 8 Settembre 2017 1 ora fa, Valerio Brustia dice: Mah, sarà pur vero che questo ha millantato la qualunque, ma quando paghi ci deve essere un IBAN su cui giustificare la fatturazione di spesa. Manca qualcosa nel racconto, altrimenti sì come dice Max un hacker di alto livello. Infatti l'informazione è arrivata al punto che si potrebbe perfino dubitare della veridicità del racconto intero... A me pare strano che qualcuno paghi qualcosa senza sapere a chi, senza aver richiesto documentazione, approfondimenti, interrelazioni. Per giunta pubblicando rifacimento d8 foto altrui. Il photocomposer minimo si sarebbe accorto dei file provenienti da macchine e pp differenti. Boh... Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Nikonlander Veterano Nicola B Inviato 9 Settembre 2017 Nikonlander Veterano Condividi Inviato 9 Settembre 2017 (modificato) L’approssimazione eletta a sistema. E la delega della verifica. Un bel combinato disposto. Sul lato pagamenti ci vuole l’iban certo. Ma come fai a sapere a chi stai pagando se non ne verifichi prima l’identità? L’indicazione di un conto è solo il bidone dove confluiscono i soldi, ma se non sai per certo di chi è, sei solo uno sprovveduto. E più sono, più sono credibili per le ragioni in premessa. Modificato 9 Settembre 2017 da nikolas Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Nikonlander Veterano Sakurambo Inviato 9 Settembre 2017 Autore Nikonlander Veterano Condividi Inviato 9 Settembre 2017 Non è che le prime foto fornite alla stampa sono state fornite gratis e solo dopo, quando è iniziata una collaborazione remunerata, qualcuno si è fatto delle domande ? Magari all'editor poco importava chi fosse davvero ( e questo è grave ), ma al tesoriere si e sono scattate le verifiche oppurtune. Da noi, un nome a caso, Repubblica è stata più volte accusata di aver preso foto dai social senza permesso per corredare gli articoli sul suo sito web. Si dice che all'estero siano più seri di noi, ma sai, con la concorrenza che hanno i freelance... Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Nikonlander Veterano Enrico Floris Inviato 9 Settembre 2017 Nikonlander Veterano Condividi Inviato 9 Settembre 2017 20 ore fa, Max Aquila dice: Infatti la responsabilità di questa storia paradossale l hanno per la maggior parte le agenzie di stampa che dimostrano cosi di non essere in grado di tutelare i diritti dei fotografi seri.. Concordo pienamente. Se esistesse un minimo di competenza tra i media questo non accadrebbe. Esiste invece una sorta di bramosia nella ricerca del "fenomeno" e della sua consacrazione assolutamente inarrestabile. A voler essere cattivo, spero che di fregature come questa ne prendano tante, prima o poi capiranno la differenza che passa tra una lasagna e un brodino ristretto. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Nikonlander Veterano bimatic Inviato 9 Settembre 2017 Nikonlander Veterano Condividi Inviato 9 Settembre 2017 Visto che ci sono addirittura personaggi che si passano per medici ( con tanto di finte lauree appese alle pareti ),alcuni dei quali pure bravi... vendere foto altrui sembra quasi una bazzecola. Loro ( tornando ai fotografi ) ci provano, il problema e' chi gli compra il materiale, perché poi lo rivende a noi. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Nikonlander Lucky Inviato 10 Settembre 2017 Nikonlander Condividi Inviato 10 Settembre 2017 Il 8/9/2017 at 13:37, Valerio Brustia dice: Mah, sarà pur vero che questo ha millantato la qualunque, ma quando paghi ci deve essere un IBAN su cui giustificare la fatturazione di spesa. Manca qualcosa nel racconto, altrimenti sì come dice Max un hacker di alto livello. Valerio, oggi diverse carte ricaricabili hanno un codice IBAN associato...... e, purtroppo, non ci vuole un genio per procurarsene una..... Una partita iva tarocca, ma con dati "congrui" e' semplicissima da comunicare al datore di lavoro, e prima che "eventuali" controlli incrociati dell'amministrazione facciano venir fuori il falso, hai tutto il tempo di incassare e sparire..... Puretoppo con l'avvento di internet e' diventato molto piu' facile costruirsi una identita' fasulla..... Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Nikonlander Veterano bergat Inviato 16 Settembre 2017 Nikonlander Veterano Condividi Inviato 16 Settembre 2017 Ma di cosa ci preoccupiamo? Business is Business. Se qualcuno vuol dar credito a cialtroni impovvisatisi come fotografi di guerra, oppure a veri fotografi di guerra, cosa cambia? Ognuno è libero di pagare o apprezzare vere foto fatte durante un conflitto o meno. Del resto ci sono tante istantanee passate alla storia che sono state costruite a tavolino. L'importante è basta crederci Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Nikonlander Adriano Max Inviato 16 Settembre 2017 Nikonlander Condividi Inviato 16 Settembre 2017 Il 08/09/2017 at 11:08, Fab Cortesi dice: A me questo no suscita piu di tanto scalpore se non che i giornali non contrastano le informazioni. Questa si che e' "offrire" mala informacione Perche non e' ne il primo caso ne sara l'ultimo Il punto è proprio questo: l'identità on line è più semplice contraffarla e poi ci si ritrova con un pugno di mosche in mano... non sarà l'ultimo, ma bisogna che ci siano procedure di controllo più efficaci. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Nikonlander Veterano bimatic Inviato 16 Settembre 2017 Nikonlander Veterano Condividi Inviato 16 Settembre 2017 Dopo che il tizio ha "pubblicato" per qualcuno probabilmente il qualcuno dopo non si e' curato di chiedere al concorrente se si strattasse di fonte affidabile, per non fare figure...solo figuracce !!! Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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