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Alberto73

Nikonlander Veterano
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Everything posted by Alberto73

  1. Ho visto che il contest è stato chiuso.... peccato.... volevo proporre questa foto! (un'alternativa al riflesso sulla pozzanghera)
  2. Non mi è facile scegliere tre foto da premiare.... trovo molto simpatica la 7a anche se non so come potrebbe dare l'idea del tempo che passa.... comunque questo è il mio podio: 18a perché gli orologi sono quelli che ci indicano il tempo che passa 20 perché queste locomotive pur essendo parte del passato a volte si possono vedere in funzione ancora oggi 24 per il movimento congelato ma non troppo
  3. 5. non so se il numero è corretto ma volevo proporre questa: questo affresco è stato riscoperto di recente e rappresenta una mano che non esce da un muro ma è tutto quello che resta di un affresco che le finestre realizzate ci impediranno per sempre di vedere.
  4. In questa torrida estate mi sono fatto un.... regalo è entrato a far parte della mia dotazione di ottiche Z il 24-120/4 che sarà l'ottica da "viaggio" se mi capita di andare da qualche parte.... (tipo il prossimo mese che andrò a Maienfeld in Svizzera)! e stamattina primi scatti di prova con la Z50!
  5. 4 Nikon Z50 - giugno 2025 Una delle sedi abbandonate del consorzio agrario di Treviso Di questo non so bene come venisse usato... ma ci passo spesso accanto! Un tempo negozio di arredobagno e prima concessionaria di automobili, ora in stato di abbandono in attesa che se ne faccia qualcosa...
  6. Questo il mio podio 1) 15 mi piace la simmetria del ponte col suo riflesso 2) 7 3) 4 come per il ponte ma in una scena diversa
  7. Per quanto mi riguarda l'obiettivo che uso di più è il 24-70/4 per gli altri metto in borsa quello che serve a seconda dell'occasione: per le modelle di solito il 70-200, il 105 e il 50 mentre per uscite 'paesaggistiche' anche solo con il 24-70 oppure gli affianco il 70-300
  8. Sono stato in quelle grotte da bambino se non mi sbaglio ma ricordo poco di ciò che ho visto... una delle poche cose è il trenino che all'andata ha fatto la strada lentamente con tanto di spiegazioni mentre al ritorno è andato a tutta velocità!
  9. Un posto molto bello dove camminare immersi nella natura pur essendo a due passi da una metropoli come Milano! e le foto rendono bene l'idea...
  10. Apprezzo il cellulare per quello che può fare ma per quanto mi riguarda non può sostituire il più scrauso dei computer! Difatti credo di stare più tempo di fronte allo schermo di un pc che non a quello di uno smartphone! ma se non avessi avuto un smartphone probabilmente prima o poi avrei chiuso anche il numero di telefono del cellulare dato che all'epoca avevo l'impressione di portarmelo a spasso in tasca come un oggetto inutile... e Nikonland lo consulto solo da computer perché la versione mobile una delle poche volte che l'ho consultata, l'ho trovata inguardabile! (volevo scrivere di peggio ma meglio di no 😉)
  11. Fra non molto saranno 20 anni che sono iscritto a Nikonland (chi me l'ha fatto conoscere però è sparito da tempo) per quanto mi riguarda ho sempre stampato le foto ma non credo che questo mi abbia reso un fotografo migliore, un fotografo forse ma migliore.... io comunque, riprendo una cosa detta a suo tempo, mi reputo più "uno con la fotocamera"!
  12. Una sequenza di foto interessante... dovrei esserci andato anch'io da quelle parti tanti anni fa (forse con la scuola)
  13. Se non ricordo male dopo quella gara ci fu una scuderia che, senza aspettare i provvedimenti della federazione internazionale, aggiunse delle protezioni laterali per il pilota all'abitacolo delle monoposto! forse proprio la Simtek per cui correva Ratzenberger, ma non sono sicuro che i miei ricordi siano corretti....
  14. non ho riscontrato i problemi al punto 1 sulla z6 anche se non ho fatto un video lungo ma tante clip che messe insieme hanno portato un video di circa 40' al netto degli scarti, mi è capitato che si interrompesse la registrazione con la z50 ma non con la z6... per il formato file ho fatto una prova e registra il formato corretto cioè quello impostato. Per il punto 2 non ho risposte dato che non faccio streaming...
  15. Ho aggiornato la macchina e questo fine settimana tra studio e carri mascherati dovrei fare qualche video...
  16. prossimamente ne farò un altro più sulle fiere del fumetto... già... 😅 👍🏻
  17. Nella vita si possono avere molteplici interessi: musica, fotografia, informatica… Per quanto mi riguarda ci sono, fra gli altri, la fotografia e l’animazione giapponese che, pur non avendo nulla in comune, hanno un punto d’incontro: il cosplay! In che senso? Nel senso che frequentando varie fiere del fumetto mi è capitato di fotografare diversi cosplayer. Ma quindi? Cos’è il cosplay? Il termine ‘cosplay’ nasce dalla contrazione dei termini ‘costume’ e ‘play’ (gioco) e consiste in pratica nell’interpretare un personaggio che può essere tratto da un fumetto/manga, una serie animata/anime, un film, un videogioco, una serie televisiva o anche un libro, copiandone sia l’abbigliamento che l’atteggiamento. A questo punto se qualcuno pensa ai cosplayer come a degli psicopatici che si lanciano dalla finestra pensando di saper volare è meglio che chiuda questa pagina e vada a fare la calzetta come faceva la nonna! Per gli altri andiamo avanti! Parliamo di un fenomeno che nasce in Giappone negli anni ’80 e che, col tempo, si è diffuso a livello mondiale tanto da evolversi da un semplice travestimento a quella che viene definita una vera e propria ‘arte’, con competizioni, eventi e una vasta comunità di appassionati. Il temine è stato coniato da un giornalista giapponese, Nobuyuki Takahashi, dopo essere stato al World Science Fiction Convention (Worldcon). In quell’occasione i partecipanti indossavano costumi ispirati ai loro personaggi preferiti di fantascienza e fantasy. In giapponese "masquerade" si traduce nell'equivalente di "party nobiliare in maschera" che per Nobuyuki non era adatto a descrivere quanto aveva visto; ecco allora che ideò il nuovo termine. Negli anni 90 e ancor più all’inizio del nuovo secolo, il cosplay si è diffuso in tutto il mondo anche grazie all’avvento di internet e, successivamente, dei social media dove i cosplayer potevano condividere le loro creazioni e dei tutorial, oltre a formare delle comunità online. In Italia il gruppo ‘Kappa boys’ ha iniziato proprio in quegli anni a promuovere l’editoria nipponica sia relativamente all’animazione che ai fumetti. Il fenomeno del cosplay è arrivato in Italia negli anni Novanta. Le prime apparizioni si sono verificate all'interno delle principali fiere del fumetto, come Lucca Comics & Games, Romics, Mantova Comics & Games e Torino Comics. Questi eventi hanno contribuito a promuovere il crescente mercato editoriale dedicato ai manga e all'animazione giapponese. Il cosplay è legato principalmente al mondo dell’animazione giapponese in quanto, di solito, i personaggi rappresentati sono tratti da fumetti o serie animate provenienti dal paese del Sol Levante ma la scelta alle volte si allarga anche a film, videogiochi e persino pubblicità (tipo Mastro Lindo o cose del genere). I soggetti più gettonati sono: Anime e Manga: questo è uno dei tipi più popolari di cosplay, dove i cosplayer si vestono come personaggi tratti da anime e manga giapponesi. Esempi comuni includono serie come "Naruto", "One Piece" e "Attack on Titan". Videogiochi: I cosplayer spesso scelgono personaggi dai loro videogiochi preferiti. Questo tipo di cosplay può includere giochi come "The Legend of Zelda", "Final Fantasy" e "Overwatch". Film e Serie TV: I personaggi di film e serie TV sono un'altra fonte popolare di ispirazione per i cosplayer. Questo può includere figure tratte da film come "Star Wars", "Harry Potter" e serie TV come "Game of Thrones" e "Stranger Things". In alcuni casi vengono scelti anche personaggi di spot pubblicitari come ‘Mastro Lindo’. Comics e Supereroi: I cosplayer spesso si vestono come supereroi e personaggi dei fumetti (intendendo in questo caso fumetti non giapponesi). Questo tipo di cosplay include personaggi della Marvel e della DC Comics, come Spider-Man, Batman e Wonder Woman. Una delle dispute più accese nel tempo è stata quella tra i sostenitori del ‘costume ‘autoprodotto’ e chi invece pensa che non ci sia nulla di male ad acquistarlo già pronto. Questo ci porta ad identificare due figure di questo mondo che spesso si confondono tra loro: il cosplayer e il cosmaker. Cosplayer si riferisce a chi interpreta un personaggio. Costei/costui può creare il proprio costume, acquistarlo, commissionarlo o modificarne uno esistente per adattarlo meglio al personaggio che desidera rappresentare. L'attenzione principale è sul personaggio, sulla performance e sull'accuratezza visiva. Dall’altra parte il "cosmaker" è chi si dedica principalmente alla creazione dei costumi. Potrebbe non essere sempre colui che poi lo indosserà, ma è l'artigiano o l'artista dietro il prodotto finale. I cosmaker spesso hanno competenze avanzate in sartoria, modellazione, pittura, scultura e altre tecniche artigianali necessarie per realizzare costumi e accessori complessi, quali armi e quant’altro. Spesso queste due figure coincidono in quanto chi crea il costume è anche la persona che poi lo indossa e lo porta alle varie manifestazioni del settore. All’interno del cosplay possiamo trovare alcuni tipi particolari: Crossplay (parola composta da crossdressing e cosplay) che consiste nel vestirsi ed interpretare un personaggio del sesso opposto al proprio. Quindi gli uomini interpreteranno personaggi femminili (come bishōjo, letteralmente "bella ragazza", o kawaii, "carino/a" o "grazioso/a") mentre le donne impersonificheranno soggetti maschili, di solito bishōnen ("bel ragazzo") oppure maschili ma con tratti femminili. Un tipo particolare di Crossplay è il Genderbend ovvero l’impersonificazione di un personaggio del sesso opposto rispetto al cosplayer che lo interpreta ma adattandolo al proprio. In pratica una donna vestirà i panni di un personaggio maschile facendolo diventare femminile e viceversa. Per original si intende la creazione da parte del cosplayer di un personaggio completamente nuovo, ovvero non tratto da serie, giochi, manga o altro. Il personaggio viene pertanto creato da zero in tutte le sue caratteristiche: aspetto, storia, abilità, e personalità vengono pensati per intero da chi li realizza. Non essendoci un riferimento da seguire l'interpretazione del personaggio è completamente personale e originale dell'autore. Spesso, attorno a questi personaggi, viene creato un intero universo narrativo, che può includere origini, alleati, nemici, e persino un mondo intero con le sue regole e culture. Una categoria particolare è costituita dai ‘doller’ ovvero cosplayer che indossano una maschera stilizzata che imita i tratti distintivi di un personaggio e il costume (‘kigurumi’) spesso con un abito da zentai (una tuta aderente di colore della pelle) per imitare la semplicità e l'astrazione delle linee dei disegni animati. In giapponese sono chiamati "animegao" (アニメ顔, faccia da anime) ma spesso si parla semplicemente di "kigurumi" (着ぐるみ), che significa "indossare un costume". Si tratta di una nicchia particolare del mondo del cosplay che ha l’obiettivo di rappresentare fedelmente i personaggi di anime/manga e videogiochi. Originariamente veniva utilizzato il termine ‘doller’, in particolare in contesti internazionali al di fuori del Giappone. Oggi, il termine "doller" è più specificamente associato a coloro che indossano maschere (spesso realizzate con materiali come la fibra di vetro (FRP) per la loro durabilità e leggerezza) di stile BJD (Ball-Jointed Doll), che sono maschere che imitano le caratteristiche delle bambole con articolazioni sferiche, ma il termine può ancora essere usato in modo più generico per riferirsi a chi pratica animegao kigurumi. Questo genere, all'inizio, era principalmente associato a produzioni professionali ma, con il tempo, gli appassionati hanno iniziato ad adottare questa forma di cosplay per eventi, convention e performance personali. La prima registrazione di uno spettacolo di animegao kigurumi da parte di hobbyisti risale al 1993, segnando l'inizio di questa pratica tra i fan. Nella metà degli anni 2000 ha iniziato a guadagnare attenzione oltre i confini del Giappone, specialmente in Nord America ed Europa. La diffusione di anime e manga in Occidente, insieme alle convention crescenti ad essi dedicate, ha alimentato l'interesse per questa forma di cosplay. Ha iniziato a essere visto come una forma d'arte performativa unica, capace di portare i personaggi 2D nel mondo 3D con un livello di fedeltà e dettaglio senza precedenti. La maggior parte delle foto viene dal mio archivio degli anni passati. Prossimamente un articolo sulle fiere del fumetto mentre QUI trovate gli altri articoli del mio blog. Al prossimo articolo! ciao!
  18. Come peso questo mi sembra in linea col 70-200 (che non è un fuscello) non credo che chi fa vlog sia interessato a un oggetto come questo, spesso vogliono passare inosservati e usano quanto di più piccolo ci sia in commercio...
  19. Da quello che hai mi sembra più uno sfizio che una cosa che ti manca per fotografare... io direi prenditi quello che ti piace e usalo perché prendere un qualcosa solo per averlo e poi nemmeno ti soddisfa e lo lasci in cassetto/ borsa....
  20. Il fatto che producano molto poco di compatibile con Nikon la dice lunga su quanto siano interessati a una collaborazione con persone che usano solo quel marchio di fotocamere. In generale mi sa che non cercano vere collaborazioni ma pubblicità mascherate come tali, in primis quelli delle 4 lettere che, oltre a safari di lusso, hanno da tempo inondato youtube italia di fotocamere regalate a chiunque ne potesse parlare bene, cosa che Nikon non ha fatto o non è riuscita a fare (solo uno degli youtubers che seguo ha fatto un video su nikon e in particolare sulla z50 per il resto la maggior parte ha prodotti di quell'azienda lì)
  21. Per me è la Z6III unico acquisto in ambito fotografico di questo 2024, il resto di acquisti tecnologici non riguarda direttamente la fotografia.
  22. Queste le mie preferite: 1) la 7 di Chris (mi piace l'incrocio di sguardi) 2) la 5 di Gabriele Castelli 3) la 2 di Dario Fava
  23. 1 Laura, 22 settembre 2024 Nikon Z6IIi + Nikkor Z 24-70/4
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