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Giuseppe Paglia

Nikonlander
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Commenti blog pubblicato da Giuseppe Paglia

  1. Molto belle Paolo e la mia preferita è senz'altro la seconda.

    Riprendo al volo il pensiero di Max per dire che sono d'accordo con lui sul fatto che ormai l'acqua setosa è inflazionatissima anche quando, alle volte, lo scatto dovrebbe proprio mostrare la forza della portata d'acqua con schizzi e spruzzi.

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  2. Enrico, 

    grazie per i complimenti.

    Io avevo letto le notizie sulla fondazione di Buenos Aires ma le mie righe volevano accompagnare le immagini senza scendere troppo in profondità. Visto però che hai mosso le acque,  raccontiamo l'aneddoto sull'etimologia del nome.
    L'attuale Buenos Aires fu fondata due volte, la prima nel 1536 (ma fu subito distrutta per un attacco subito da parte delle popolazioni indigene) e la seconda nel 1580, in entrambi i casi per volere di due esploratori spagnoli. La prima volta era stata chiamata Città dello Spirito Santo e Porto Santa Maria della Buona Aria ( Ciudad del Espíritu Santo y Puerto Santa María del Buen Ayre ), la seconda volta, quella definitiva, Città della Santissima Trinità e Porto della Nostra Signora delle Buone Arie ( Ciudad de la Santísima Trinidad y Puerto de Nuestra Señora de los Buenos Aires ). 
    Il filo sottile di cui parla Enrico è che entrambe le volte le maestranze a servizio del Regno di Aragona che aveva finanziato le esplorazioni erano Sardi, in quanto la Sardegna era annessa proprio al predetto Regno e la seconda parte del nome con il quale era stata battezzata la città onorava la Madonna di Bonaria a Cagliari.

    :leo:

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  3. 2 ore fa, M&M ha scritto:

    La F1 oggi é tipo la Premiere League e i dirigenti Ferrari che sottoscrivono norme contrarie ai motori, sono conniventi.

    Mauro concordo su molte cose che dici ma facendo un paragone con il mondo del pallone sappiamo bene com'è andata a finire quando diverse squadre hanno messo in discussione la UEFA e il suo Presidente.
    Possiamo essere sicuri che ci saranno costruttori che decidano di seguire la Ferrari fuori dagli attuali schemi e dai diabolici progetti della FIA?  

    1 ora fa, M&M ha scritto:

    E poi niente Pirelli, una sola gomma dura uguale per tutti per la gara, la cambi solo se hai forato, una sola per la qualifica. Prove libere sempre.
    Sicuramente via i turbo e via i macinacaffe elettrici che hanno portato ad avere auto lunghe 6 metri e larghe 2 e mezzo.

    Va bene anche questo ma non vorrei sentirmi dire che quando vincevamo sempre non ci lamentavamo proprio (come dice cismax) e che se non riusciamo più a farlo è colpa nostra perché non siamo capaci di adeguarci ai regolamenti e non possiamo (o non vogliamo) investire in tecnici e tecnologie.

    Io trovo che la F1 d'oggi sia assolutamente snaturata e ci sono regole assurde come appunto quella dei periodi di prova ben specifici.

    Per fortuna ci sono le nostre Z a tirarci su il morale! :36_1_11: 

  4. I cicli partono da lontano e con Todt è stato uguale. Lui arriva in Ferrari nel 93, alla fine della stagione 95 la Ferrari ingaggia Schumi e l'anno successivo arrivano gli ingegneri Byrne e Brawn. Nei campionati dal 1997 al 1999 combattiamo ma restiamo dietro (nel 1999 vinciamo il titolo costruttori). Solo dopo 16 anni dall'ultimo titolo, nel 2000, la Rossa torna a vincere!

    La situazione non è bella, tutt'altro, e ai mancati risultati si sommano episodi certamente imbarazzanti (decisioni del muretto che sembrano essere improntati perlomeno all'improvvisazione se non proprio a un'anarchia organizzativa). Dal 2008 ad oggi sono trascorsi altri 16 anni e non siamo neppure così vicini alla Red Bull (e in Cina anche la McLaren ce le ha suonate) ma Vasseur non è arrivato in Ferrari da 7 anni ma solo da 1.

    Chi ha scelto Vasseur lo ha fatto con cognizione di causa (speriamo) e deve assumersi il peso di difenderne l'operato. Lui deve poter lavorare tranquillo ma i passi in avanti devono vedersi. Come afferma il giornalista, deve iniziare a dimostrare il valore della sua leadership.

     image.png.c8622271cb6ee5380174ef6fa88be421.png  

  5. La fotografia subacquea è tutto un mondo a se per le sue caratteristiche che la rendono di non facile realizzazione ma tu la padroneggi con bravura.

    La soddisfazione ce l'hai negli scatti che hai condiviso con noi.

    Fortunatamente questo sito marino è così al di fuori (e senza tutte le comodità) dalle rotte turistiche che riesce ancora a mantenersi integro. 

    Personalmente ti ringrazio per avermi fatto conoscere l'esistenza dell'arcipelago Raja Ampat!  :367023_smaaackkk:

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  6. Nonostante la metereologia non ti sia stata amica però sei riuscito a fotografare anche un aurora boreale.
    Mi chiedo se c'era effettivamente tutta quella luce quando è apparsa.
    Comunque la Norvegia è uno di quei posti dove si deve andare perché, aurora boreale a parte, le occasioni fotografiche si sprecano!

    Problemi tecnici a parte, hai portato a casa dei bellissimi scatti Riccardo :bravo:

  7. Purtroppo le 5 emoji che sono disponibili per i commenti veloci sono poche e forse è anche un bene, perché è utile leggere i punti di vista, positivi o negativi che siano.
    Riccardo, che dire? Per essere la tua prima esperienza da videomaker (non è importante il tempo impiegato per la realizzazione) la trovo piacevole, delicata, emozionale.
    Hai fatto vivere anche a me quest'anno, per la prima volta, l'alba a Venezia con le maschere e non a caso ho parlato di emozione perché è quello che ho sentito.
    Nel video ho trovato condensati tutti i consigli che mi hai dato e - ripeto - il risultato a me è piaciuto molto.
    Non ci resta che attendere le prossime realizzazioni per poter certamente ribadire i complimenti.

    :bravo:

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  8. Riccardo,

    scegliere fra i moltissimi scatti che certamente avrai portato a casa non sarà stato facile!

    Grazie anche perché mi hai fatto tornare indietro di qualche anno. 

    Il mio viaggio in Islanda risale al 2019 e considerato che la variabilità atmosferica è una delle caratteristiche precipue di quella splendida isola riuscire ad azzeccare anche un periodo limitato di 10 giorni con il bel tempo non è semplice. In estate, le ore di luce sono tantissime e si ha modo di vedere i Puffin (o Pulcinelle di mare), che vivono sulla terraferma solo per nidificare da maggio ad agosto, ma scordiamoci albe o tramonti se non con la consapevolezza di stare svegli 18/20 ore. In inverno invece fotografi albe e tramonti e se si è fortunati anche qualche aurora boreale ma c'è il problema delle bassissime temperature e delle strade interne spesso impraticabili per neve.

    Bisognerebbe trasferirsi in Islanda tutto l'anno per poterla fotografare a 360°. 
    Chi vorrà farlo, però, deve sbrigarsi, perché gli effetti del riscaldamento del pianeta si vedono anche in Islanda con il ghiacciaio Vatnajokull che si erode sempre di più nella sua lingua di ghiaccio che arriva al mare, fino ad arrivare al primo funerale di un ghiaccio scomparso - l'Okjokull - a causa del surriscaldamento globale, con tanto di cerimonia ufficiale nel 2014 e apposizione di una targa commemorativa da parte della premier islandese.

    :x2x:

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  9. Ci sei riuscito perfettamente Alessandro ma con le tue parole piuttosto che con le immagini, perché l'unico riferimento è la vista in lontananza del ponte provvisorio, per il resto sono scatti che realizzeresti, a Venezia, tutti i giorni. Posso capire il tuo proposito di non fotografare all'interno della Chiesa ma un reportage vorrebbe un racconto completo, io penso sempre ai giornalisti e ai loro operatori che devono documentare i primi momenti delle sempre più frequenti tragedie del giorno d'oggi,  in mezzo alle persone direttamente colpite. Avresti potuto riprendere un ingresso di tanti fedeli in Chiesa e lo scatto silenzioso delle Z avrebbero potuto aiutarti anche all'interno senza disturbare nessuno. L'uso del bianconero per rappresentare con la giusta sobrietà il momento del ringraziamento alla Vergine Maria Santissima è un'ottima scelta.

    Buona Festa
     
     

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    Libeccio e Nikkor Z 180-600 ad alti ISO

    1 ora fa, Max Aquila ha scritto:

    Il 90% della riuscita di una foto a mare con un supertele, non è data dalle migliaia di euro spesi, ma dalla qualità della luce e dell'aria.

    Lo stesso in montagna (ma io fotografo a mare e mi aspetto che lo dicano i cultori del genere)

    Ho scritto questo blog proprio per testimoniare della resa del 180-600 anche in condizioni di ripresa non ottimali...

    Sul fatto che la qualità della luce e dell'aria fra il teleobiettivo e il soggetto incida sul risultato della foto lo sappiamo bene, se non per esperienza diretta, anche solo per averlo letto sugli articoli di Nikonland e comunque non credo solo in montagna o al mare. 
    Detto ciò, esplicito meglio il mio parere molto personale. Forse che con il 600f/4, magari, il tempi sarebbero potuti essere glaciali per tutti gli scatti e con un 800mm magari avresti potuto fare meno ricorso al DX.
    Ovvio che la domanda è ma il differente impegno economico (vi risparmio il calcolo, 758,9% per il 600mm f/4) compensa i miglioramenti della foto?
    Se la risposta, a prescindere da quelle che sono le finalità della foto, fosse sempre NO allora sono molto contento di aver acquistato il miglior teleobiettivo del catalogo Nikon.

    Libeccio e Nikkor Z 180-600 ad alti ISO

    Quelle sono regate di allenamento e tu hai un ottimo campo di fotografia per i test dei lunghi tele. Io invece devo accontentarmi delle briciole. 
    In tutta onestà non avevo mai visto pescare col barchino ma questo tizio non era il solo e quindi vuol dire che nella zona di Orbetello (sono sempre davanti alla spiaggia Feniglia, quella dei cani) è uso farlo.
    Hai ragione sul fatto che i mm in mare non bastano mai ma ancora una volta le tue foto mettono in risalto la bontà del telezoom Nikon.
    Sarebbe ingiusto parlare di eccellenza (ingiusto soprattutto verso il 600mm f/4 e anche verso l'800 f/6.3) ma tutto va contestualizzato, a partire soprattutto dalla finalità degli scatti.

    _DSC4607.jpg

    _DSC4712.jpg

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  10. Non ho mai avuto modo di cimentarmi nella fotografia di pallanuoto ma penso sia uno sport difficile da fotografare e non solo per gli schizzi d'acqua continui che mandano in tilt gli AF.
    Intanto hai rotto il ghiaccio!

    Nella fotografia, perseverare (e studiare) è il mio motto!!!

    :lingua: 

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