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Blog Comments posted by Giuseppe Paglia
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Ho stampato estratti dei miei viaggi fotografici all'estero, fino a quando ho avuto spazio alle pareti.
Non mi piace stampare foto singole da tenere in un raccoglitore e così, anche per i viaggi all'estero, sono passato ai fotolibri con una mia serie personale Diario di Viaggio, dove riporto per immagini le tappe del tour. -
Infatti era proprio a questo che mi riferivo quando scrivevo fra il dire e il fare... perché avevo inteso che la loro zona fosse off limits!
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L'inquadratura migliore sarebbe dovuta essere dal basso, ai piedi del manovratore con la fotocamera puntata verso l'alto a inquadrare lui e l'aquilone.
Però fra il dire e il fare ... -
4 ore fa, Paolo Mudu ha scritto:
Non credo ci si sforzi molto di imparare senza certi automatismi, quando la macchina ti mostra subito il risultato e noi, compensando l’esposizione, correggiamo senza porci domande sul perché. Si impara sbagliando, pagando per i propri errori.
Paolo, infatti ho scritto se dovessi insegnare ... potrei spiegare con una visione immediata come ISO, tempi e diaframmi si relazionano fra loro. Concordo con te che se fosse un autoapprendimento magari non mi sforzerei più di tanto!
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Ok Paolo, con l'ultima osservazione hai centrato il punto.
5 ore fa, Paolo Mudu ha scritto:viva la fotografia analogica o digitale, purché derivi dalla propria sensibilità, capacità, creatività e non dipendente da intelligenze artificiali, che sono tutto fuorché intelligenti ed artificiali, ma solo sfacciato plagio
Quindi sorpassiamo l'idea della contrapposizione fra analogico e digitale. Ognuno di noi è libero di pensare tranquillamente come meglio crede, se sia meglio la prima o la seconda, purché libera da inquinamenti generati dall'intelligenza artificiale.
21 ore fa, Paolo Mudu ha scritto:Ho messo solo in risalto degli aspetti artistici e didattici che promuovono ancora l’uso della pellicola
Personalmente, se dovessi insegnare le basi della fotografia (ISO/tempi/diaframmi), con una digitale potrei farlo molto meglio perché a monitor si vedrebbe immediatamente come interagiscono fra loro i tre fattori.
Non sono d'accordo con chi dice che se hai solo 24 o 36 foto in canna sono obbligato a ragionare meglio. Io, se non ho soggetti da riprendere per i quali la velocità di scatto è fondamentale, non scatto decine di foto, avrei solo l'imbarazzo a posteriori della scelta e quindi mi costringo a vedere il punto di ripresa migliore, perché, altra verità assoluta, l ’arte non nasce dal numero di pixel, ma dallo sguardo.
Chiudo con il mio parere personale su quei fotografi professionisti che si vogliono distinguere e decidono di tornare all'analogico. Stiamo parlando, dei fotografi cerimonialisti?
IMHO penso che si stia parlando di una strategia commerciale, come quella che ha visto abbandonare l'album classico per promuovere i servizi fotografici con la realizzazione dei fotolibri personalizzati fino agli scatti ormai inflazionati con il drone.-
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Alcuni scatti sono splendidi soprattutto se si è da B/N fortemente contrastati.
La mia personale considerazione alla domanda di Claudio è che, come tutte le foto con filtri particolari, dopo un po', vengano a noia, a meno che non se ne faccia un utilizzo professionale come per le foto di architettura.
D'altro canto, come dice Paolo, si fotografa quello che non si vede e quindi si può sperimentare quasi all'infinito, meglio ancora se si è pensionati (anche se non credo che Paolo lo sia).-
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Tutti quelli che mi hanno preceduto hanno detto molto. Più che le luci dure e l'abbigliamento da maschietto (e anche i capelli tirati fortemente all'indietro), a dare l'aspetto un po' rude è la texture della pelle del viso che non è stata ammorbidita con il trucco prima o in pp dopo.
A me piace molto la quarta nel taglio verticale
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alberi scuri spogli che si stagliano come pennellate su una tela bianca, ramificazioni che disegnano geometrie quasi astratte
Nonostante io sia da sempre uno da B/N decisamente strong (anche un po' oltre la prima o ultima), la seconda e la terza, a mio parere, sono speciali.
La neve come la nebbia mi spinge ad uno sviluppo dai contrasti delicati. Una bella coppia da stampare con la giusta carta per poi incorniciarle e appendere (questo, almeno, è quello che farei io)-
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e 24 120 f4, ho portato anche il 26 2,8 ma non l'ho neppure montato
Alla fine si può fare, viaggiare leggeri e non perdere troppe occasioni, il 24 70 è davvero versatile
Claudio ma, alla fine, con cosa hai scattato?
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Ci avrei creduto anche senza mostrarmi gli screenshot, sai?
Grazie
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Belle tutte PUNTO!!!
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Fotograficamente parlando a me la nebbia piace molto e alcuni dei tuoi scatti sono molto belli.
Non li avrei postati tutti, avrei escluso le due particolarmente nebbiose (7 e 8) e per la doppia (10 e 13) preferisco la prima perché, con meno elementi, la trovo più pulita e ordinata.Grazie
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Giannantonio, premesso che hai colto un momento molto bello stilisticamente, ti chiedo ma la foto del cigno non ha alcuna post produzione?
A me sembra strano che le piume siano così bianche rispetto a quelle del collo, così come l'acqua mossa dal suo posarsi è così bianco/argento
e non abbia alcun riflesso paglierino come tutta quella che circonda il cigno stesso. -
Scatti da togliere il fiato
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Sempre belli i tagli di inquadratura che dai ai tuoi scatti. Assolutamente un bel lavoro!
Domanda: La terzultima foto postata è sempre virata selenio/seppia?-
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Grazie Alessandro, non c'è due senza tre e anche con Beatrice (dopo Sofia e Daniela) mi sono trovato benissimo,
a partire dal caffè offerto da Serena ma con le brioches che avevo preso alla Caffetteria Mirò (vicino alla Showroom).
Avevo bloccato 3 ore per scattare senza fretta e senza stress e lei è stata disponibilissima sotto tutti i punti di vista.Beatrice poserebbe tranquillamente senza bisogno di guida ma accettava volentieri le mie indicazioni.
Se posso esprimere una critica (non gliel'ho detto ma fatto capire) è che per due giorni di shooting (con tante ore di posa)
aveva solo un collant che si è smagliato subito e anche sul resto dell'intimo non aveva tanta scelta.Vuoi deciderti a lanciarti? Su, su
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3 ore fa, Leone Ferraresi ha scritto:
Con tutte quelle ombre doppie e trine ?
Se ti riferisci alle foto con sfondo la parete bianca, posso dirti che la modella mi ha chiesto di scattare con lo sfondo della parete chiara proprio per giocare con le ombre.
Su qualcun altra c'è stato effettivamente un plus evidente che, volendo, avrei anche potuto eliminare in pp. -
11 ore fa, marcovitrotto ha scritto:
una mostra di Henry Ruggeri a Casale M.to
la mostra che ha allestito in collaborazione con il giornalista, disc jockey e scrittore astigiano Massimo Cotto, poco prima che lasciasse questa terra a soli 62 anni, rendendoci orfani della sua grande cultura musicale.
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Grande Alessandro, non mi hai assolutamente annoiato, anzi mi hai permesso di conoscere cosa sono le Scuole Grandi e sei riuscito a darmi una testimonianza fotografica di ottimo livello. Il pavimento della Sala Capitolare è veramente uno spettacolo.
Grazie
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2 ore fa, Francesco Contu ha scritto:
Finalmente all'alba dei 25 anni nel 1989, ancora studente spiantato (per usare un eufemismo) racimolai i soldi per comprare una F301. Inzialmente usata con un orrendo Vivitar 28-70 ancora scroccato a mio fratello e poi con 50 1.8.
Fu proprio quell'anno che tuo fratello diede avvio alla procedura per il disconoscimento, vero?
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Belle inquadrature, a me piacciono molto
Non hai proposto solo temi diversi ma anche WB diversi e (come hanno già sottolineato) alcune foto sono decisamente fredde e avrei preferito un WB coerente per tutte.
Relativamente alle alte luci e ai fortissimi contrasti direi che sono inevitabili e forse anche il bello dei concerti. Se non va bene bruciare il bianco lattiginoso di un cielo in
una foto di panorama non ci trovo nulla di scandaloso bruciare il fascio di luce di un riflettore, l'importante che il viso sia leggibile e il che non significa lettura spot.
Ha ragione Mauro, si scatta e si vede e si valuta di volta in volta. -
Secondo me ti sottovaluti!
"che chi sa fare le fotografie farebbe mille volte meglio di me" ... mi fa sorridere proprio questo tuo pensiero.
Chi decide se sappiamo fotografare o meno? Non mi sembra che su Nikonland ci sia una classifica con i voti.
Avrei inquadrato diversamente? Certamente si, come altri 999 se fossimo stati in 1000 a fare fotografie quel giorno al Museo Ferrari.
Riflessi, altri visitatori, colore delle luci, tutti elementi di disturbo e da domare al meglio delle possibilità.
Eri emozionato? Allora hai fotografato col cuore.Personalmente, nei musei o nelle mostre molto frequentate mi dedico a fotografare i dettagli.
Nello specifico delle tue foto, avrei aumentato leggermente il contrasto e scurito i neri.Ricordati che il commento circostanziato (a me non piace definirlo critico) aiuta a vedere le cose da un altro punto di vista se si è aperti al confronto.
La prossima volta non farci aspettare 6 mesi per farci vedere i tuoi scatti
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Ha un viso molto espressivo e per questo il ritratto è splendido in entrambe le pose.
Non mi sembra di averlo mai visto durante la mia permanenza nell'ufficio postale da gennaio 2019 a luglio del 2020 ... magari non lo ha mai frequentato! -
Belle foto e ottima gestione delle luci nonostante tutti quegli stop di differenza
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Polemica del giorno. Nikonland non è META. Quindi quanto vale un iscritto di Nikonland PER Nikonland ?
in Editor's Blog
A blog by Rudolf in General
Posted
Non è che a Nikonland non serve è solo che Mauro e Max spendono del loro ma hanno deciso di non chiedere quote d'iscrizione e di non aprire a sponsorizzazioni per ovvi motivi.
Quindi a Nikonland servono iscritti che perlomeno spendano del loro tempo per raccontare la prima esperienza con della loro nuova attrezzatura, arricchiscano il sito con la condivisione dei loro scatti (non post muti come su IG) e arricchiscano gli altri nikonlander commentando "costruttivamente" le foto degli altri. Sono quelli gli iscritti che valgono!