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Per voi sarebbe lecito ribaltare un paesaggio ?


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  • Amministratori
18 ore fa, Max Aquila dice:

...

Spesso sono proprio gli elementi riconoscibili di una scena, stravolti dal genio creativo, a costituire la cifra dell'interpretazione personale di quella scena dell'autore.

Se no, continuiamo a far parte dell'esercito di persone che considerano la fotografia essere una mera forma di riproduzione della realtà oggettiva.

 

56 minuti fa, Roby C dice:

Oppure vi siete presi il compito sacerdotale di registrare la realtà oggettiva senza il minimo intervento personale ?

 

bella questa, Mauro... da manuale...   

me l'aveva appena rubata... :sorriso:

 

Mi pare che in questa discussione sfugga ai più il senso della domanda di Mauro: che intende porla a chi effettivamente voglia incidere sulla rappresentazione della scena inquadrata (come vedete non uso il termine ...realtà)

Non stiamo parlando di "errori di stampa/fotocomposizione/edizione" stiamo parlando di quanto siate disposti a stravolgere ciò che vedete per realizzare ciò che desiderate.

Anche il cronista interpreta.

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  • Nikonlander Veterano

beh.. almeno di tanto in tanto non arrivo ultimo.. e vengo giustamente sgridato.. 

ma pensate ha quanto ho detto per giornali e tivvù..   che sono cose vere e consolidate da tempo..

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  • Nikonlander

Interessante.... mi piace di più la seconda. Ma sapete una cosa? Non mi sarebbe venuto in mente di specchiarla (se l'avessi fatta io...). Mai pensato minimamente di ribaltare o modificare il "layout" di una immagine, per 4 motivi:

1) Una foto è una parte di me, perchè ero li "hic et nunc" e ho visto quello e in quel modo mi ricorda la realtà e le sensazioni del momento.

2) Perchè se nel secondo caso "mi piace di più" mi chiedo, perchè? Perchè dà più dinamismo alla scena? Ma se io o l'autore della foto NON VOLEVAMO PIU' DINAMISMO ma anzi un momento di stasi e di pace? Al diavolo la regola compositiva...

3) Perchè se ho cannato completamente una foto, o avrei potuto farla diversamente, spostandomi 10 metri di lato (al netto della possibilità di farlo, se c'è un burrone eviterei...) BEN MI STA, la prossima volta studio meglio l'immagine, quello che voglio comunicare e ci penso prima (o ci torno se posso...)

4) Mettiamo che sia un capolavoro (nel mio caso ipotesi remota...) e finisca stampata ad un concorso o all'esposizione alla sagra del paese qualcuno potrebbe dire: "oh guarda, me lo ricordavo diverso l'ingresso del canale di Lignano.... Hanno spostato il faro?" dai.... se la foto è bella ed ha impatto e comunica qualcosa c'è già il 90% di una buona immagine...

Ma... c'è un ma... allora non è lecito modificare una immagine o modificare la realtà in sede di ripresa o prima? Spostare un filo d'erba (senza tagliarlo...) che non disturbi il fiore? Un filtro ND per il mare lattiginoso? Una posa lunga per lo star-trail? Il bilanciamento del bianco o la saturazione dei colori?

Certo quindi che è lecito per me modificare una immagine: a patto che ci sia onestà nel farlo, che risponda a quello che si vuole dire (o ricordarci, del momento della vita quando è stato scattato), che non si cada nel ridicolo o nella truffa...

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  • Amministratori

Mi pare più che pacifico che ogni valutazione anche sugli interventi ex-post, sarà presa dall'autore ANCHE in funzione della destinazione.

Ma non vedo affatto tutte queste pippe sul ben_mi_sta o sul capolavoro sminuito perchè la foto è stata girata o sul non fare una foto perchè il Padreeterno non ha voluto disporre tutti i birillini come piace a me.

Meglio non mandare la foto di un luogo celebre sfacciatamente modificata ad un concorso. Ma un panorama silvestre migliorato sapientemente in fase di finalizzazione prestampa richiamerebbe concetti di onestà ? E se la foto è per il mio piacere, deve restare mediocre ?

Allora io sono concettualmente disonesto :marameo: ma dato che scatto per me, ogni tanto mi permetto persino di dare una pompatina alle tette di Heidi ;) (con liquify, mica con il compressore ;) ) se ce n'è bisogno.

 

 

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  • Nikonlander

Premesso che non mi sarebbe mai venuto in mente di ribaltare una foto così e che non ho preferenze tra una e l'altra, secondo me su una foto artistica o presunta tale si può fare questo ed altro.

 

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  • Nikonlander Veterano
9 minuti fa, Davide D. dice:

 

Certo quindi che è lecito per me modificare una immagine: a patto che ci sia onestà nel farlo, che risponda a quello che si vuole dire (o ricordarci, del momento della vita quando è stato scattato), che non si cada nel ridicolo o nella truffa...

Sarò fesso, ma io parto dal principio che l'onestà c'è sempre. Quello che mi preoccupa è il risultato: insomma chi è che stabilisce la validità della ricerca estetica, oppure chi stabilisce che il taglio artistico è fuori discussione? Ormai ci siamo spinti ben oltre (ritagliare scritte e posizionarle al dritto... ma davvero ci siamo ridotti così?). Un conto è lavorare più o meno in profondità un'immagine, un contro è costruirla secondo i nostri gusti. Della serie: potevo scattare anche senza guardare nel mirino tanto ogni elemento della composizione me lo sposto come mi pare.

Passino le variazioni sul tema, ma se abbiamo intenzione di esagerare un bel workshop di patchwork non ce lo toglie nessuno.:)

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  • Nikonlander
44 minuti fa, Mauro Maratta dice:

Allora io sono concettualmente disonesto :marameo: ma dato che scatto per me, ogni tanto mi permetto persino di dare una pompatina alle tette di Heidi ;) (con liquify, mica con il compressore ;) ) se ce n'è bisogno.

Perdonami ma quando dico "fare le cose con onestà" mi riferisco semplicemente al fatto di non spacciare un reportage in Siria per proprio solo specchiando una foto.... di non prendere per il ciullo nessuno insomma...

2 ore fa, Max Aquila dice:

Mi pare che in questa discussione sfugga ai più il senso della domanda di Mauro: che intende porla a chi effettivamente voglia incidere sulla rappresentazione della scena inquadrata (come vedete non uso il termine ...realtà)

Non stiamo parlando di "errori di stampa/fotocomposizione/edizione" stiamo parlando di quanto siate disposti a stravolgere ciò che vedete per realizzare ciò che desiderate.

Anche il cronista interpreta.

Io semplicemente e personalmente mi dò dei limiti più bassi magari di Mauro in quello che ritengo necessario o possibile fare ad una foto...

 

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  • Nikonlander Veterano
1 ora fa, Roby C dice:

beh.. almeno di tanto in tanto non arrivo ultimo.. e vengo giustamente sgridato.. 

ma pensate ha quanto ho detto per giornali e tivvù..   che sono cose vere e consolidate da tempo..

Vero. Spesso però è un trucco per non pagare i diritti al proprietario del filmato/fotografia.

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  • Amministratori
19 minuti fa, Davide D. dice:

Perdonami ma quando dico "fare le cose con onestà" mi riferisco semplicemente al fatto di non spacciare un reportage in Siria per proprio solo specchiando una foto.... di non prendere per il ciullo nessuno insomma...

Io semplicemente e personalmente mi dò dei limiti più bassi magari di Mauro in quello che ritengo necessario o possibile fare ad una foto...

 

Limiti... 

Alti o bassi importa poco.

Non stiamo parlando, io e Mauro, di rubare foto o di imbrogliare lettori dei quotidiani o recensori di mostre per il World Press Photo oppure di NG.

Si parla del quotidiano di coloro che sperimentano, anche solamente ogni tanto.

E che potrebbero essere davvero in pochi, a giudicare dalla sorpresa che stiamo suscitando B|

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  • Amministratori
3 minuti fa, Gabriele Castelli dice:

Vero. Spesso però è un trucco per non pagare i diritti al proprietario del filmato/fotografia.

 

1 minuto fa, Max Aquila dice:

...

Non stiamo parlando, io e Mauro, di rubare foto o di imbrogliare lettori dei quotidiani o recensori di mostre per il World Press Photo oppure di NG.

Si parla del quotidiano di coloro che sperimentano, anche solamente ogni tanto.

...

vedi sopra...

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  • Nikonlander Veterano
2 ore fa, Max Aquila dice:

 

 

Non stiamo parlando di "errori di stampa/fotocomposizione/edizione" stiamo parlando di quanto siate disposti a stravolgere ciò che vedete per realizzare ciò che desiderate.

 

In tal caso, tutto quello che serve.

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  • Nikonlander Veterano

Ognuno di noi a seconda dell'importanza che dà alla foto cerca di modificarla, tgliendo un cartello inutile, eliminado una persona nella foto che non ha valore di contesto ecc ecce oltre evidentemente a migliorare in postproduzione, cio' che ha registrato la macchina fotografica. Ma che realtà vede la macchina fotografica? L'uso di un obiettivo al posto di un'altra focale, è essa stessa mistificazione?

Personalmente accetto tutto meno che la neve azzurra, o una cascata o un fiume che sembra melassa. L'uso dei filtri ND, a mio parere, dovrebbe essere molto, molto limitato. Invece alcuni ti presentano mari di marmellata o vapori sulfurei che escono dagli scogli del mare....

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  • Nikonlander Veterano

Per me la questione è semplicissima, la divido in due categorie:

- in ambito personale/artistico, con una sua foto una persona ci può fare tutto, ma proprio tutto quello che vuole. Anche far diventare un orso polare fuxia, che parla al cellulare mentre fa surf sulla neve verde fosforescente. Figuriamoci le tette un pelo più grandi o piccole... insomma tutto va bene.  

- in ambito documentaristico/giornalistico uno non potrebbe/dovrebbe farci praticamente nulla.

 

Modificato da cris7
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  • Amministratori
45 minuti fa, cris7 dice:

Per me la questione è semplicissima, la divido in due categorie:

- in ambito personale/artistico, con una sua foto una persona ci può fare tutto, ma proprio tutto quello che vuole. Anche far diventare un orso polare fuxia, che parla al cellulare mentre fa surf sulla neve verde fosforescente. Figuriamoci le tette un pelo più grandi o piccole... insomma tutto va bene.  

- in ambito documentaristico/giornalistico uno non potrebbe/dovrebbe farci praticamente nulla.

 

Vedo che nella prima accezione puntualizzi "con una sua foto"

mentre nella seconda no...

Non è che pensi che quel che vedete da decenni in ambito documentaristico/giornalistico sia quel che è per tutti?

OK...hai scritto "non potrebbe/dovrebbe": quindi, ancora di più, ritieni che chi svolga quel lavoro documentaristico/giornalistico, perda diritti rispetto alla titolarità delle sue foto le quali, per il solo fatto di appartenere a quel genere (documentaristico/giornalistico) assumono una dimensione superiore a quella del fotografo che le abbia realizzate?

Io penso che Franco Fontana, Ernst Haas, Ansel Adams, Steve Mc Curry, Eugene Smith, tanto per citarne pochi di documentaristi/giornalisti, di interpolazioni e operazioni artistiche sulle proprie foto ne abbiano fatte. Ogni tanto, eh...9_9

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  • Nikonlander

Anche i concorsi naturalistici hanno ampliato la possibilità di interpretazione artistica, prima creando apposite sezioni, "Nature as Art" o simili ove l'astrazione è ampiamente utilizzata, ed ultimamente anche la tecnica del focus stalking.

In alcuni addirittura il blending, ma solo al fine dell'esposizione/gamma dinamica.

 

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  • Amministratori
27 minuti fa, Vento dice:

Anche i concorsi naturalistici hanno ampliato la possibilità di interpretazione artistica, prima creando apposite sezioni, "Nature as Art" o simili ove l'astrazione è ampiamente utilizzata, ed ultimamente anche la tecnica del focus stalking.

In alcuni addirittura il blending, ma solo al fine dell'esposizione/gamma dinamica.

 

 

14 minuti fa, maxbunny dice:

Quando Mc Curry usava solo diapositive il margine di intervento era ai minimi termini, con il digitale..   qui un articolo interessante

Infatti stiamo parlando OGGI della mutata sensibilità che ci riguarda (o meno) rispetto queste tematiche.

Se cercassimo su Nikonland del 2006 le discussioni improntate agli stessi argomenti notereste che alcune persone, nonostante siano invecchiate di quasi tre lustri, manifestano un diverso grado di aprtura a favore di queste potenzialità concesse dai moderni softwares di sviluppo.

  • Sono d'accordo 1
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  • 2 settimane dopo...
  • Nikonlander Veterano

Ho letto con interesse la discussione e vorrei portare un esempio,la prima foto è come l'ho scattata ,la seconda è come mi piace,quindi credo che fotografia sia anche libertà di esprimersi,se non lo si fa ora con il digitale..

 

 

 

 

sam (887) - Copia.jpg

sam (887).jpg

Modificato da Andrea Zampieron
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  • Amministratori

Certo Andrea. E' proprio quello che dicevamo.

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  • Nikonlander Veterano

Capisco perfettamente il tuo ragionamento, e provenendo anch'io dall'analogico e dallo sviluppo e stampa di negativi, interpreto perfettamente la differenza tra interpretazione e manipolazione.

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  • Amministratori

No, rubare è illecito, é un delitto, anche se non ti beccano sul fatto o a distanza di tempo. C'è scritto nel Codice Penale da quando esistono le società civili evolute (cioè almeno dai tempi degli antichi egizi).
E a delitto corrisponde una pena, dopo opportuno processo.

Nessun codice invece prescrive che una immagine non possa essere elaborata.

Anche ai tempi delle lastre 28x20cm, grandi fotografi come l'eccezionale Arturo Ghergo, invitavano nel loro studio una giovane ragazza di campagna, e dopo una seduta di scatti e qualche notte di lavoro sulle lastre e sulle stampe (con lamette, coltellini, pennelli, chine), ne usciva Alida Valli ;)
Che delitto ha commesso Ghergo nel creare l'Alida Valli che abbiamo in mente e quale pena gli si sarebbe dovuta comminare ?

Qualcuno di voi potrebbe giurarmi su una pila di bibbie che il meraviglioso ritratto di Papa Innocenzo X di Diego Velazquez é identico al soggetto originale e che il pittore lo ha ripreso esattamente come era, usando colori e pennelli solo perchè impossibilitato a farlo con uno scanner certificato ?

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