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Commenti blog pubblicato da Adriano Max
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Il 23/5/2022 at 20:35, Max Aquila ha scritto:
Pubblico questo video che qualche mese fa, la sensibilità di Federica Re, moglie del nostro amico Adriano Max (Axnaird) che vi ha collaborato, è stato realizzato utilizzando come immagini alcune delle mie foto delle concitate fasi successive all'attentato a Paolo Borsellino ed alla sua scorta, oltre ad altre che riguardano anche Giovanni Falcone.
Scelgo appositamente il termine attentato con tutte le sue valenze politiche ed eversive.
Ciao Max,
ne approfitto per dirti che la poesia è stata recitata più volte in varie occasioni: per esempio sabato scorso in occasione dell’apertura del musical “A Million Dreams” presso l’Auditorium di Rho (curato dall’associazione AFK www.afkprogettogiovani.it ) e alla inaugurazione del “Parco della legalità”, sempre di Rho, dedicato ai giovani e ai bambini (non avete idea quanti siano) morti in attentati e stragi mafiose.
Erano presenti il presidente della Commissione antimafia e legalità di Rho e il Sindaco di Rho.
Sono stati presi contatti con l’assessorato e alcuni consiglieri comunali per proiettare anche il video, anche a compendio di attività didattiche nelle scuole, ma per ora non si è giunti alla possibilità di farlo per varie ragioni.
Sui social ha avuto un certo riscontro: contando solo sui profili di mia moglie (ma non abbiamo visibilità sui numeri di chi l’ha condiviso, tra cui personaggi un po’ più in vista di noi 😅 ) siamo a qualche migliaio di visualizzazioni.
Spero possa essere ulteriormente condiviso e reso visibile: le foto di Max Aquila sono inedite e particolari: riprendono momenti scarsamente documentati fotograficamente e per i riscontri che ho avuto (specie da persone che hanno vissuto a Palermo in quegli anni) l’impatto emotivo è fortissimo.
Grazie ancora a Max per aver partecipato a questo progetto: sono semi che nel loro piccolo hanno la forza insospettabile di divenire alberi.
È necessario aver cura e difendere con forza questi ricordi, questa storia per proiettarsi avanti e combattere.
🙏🙏🙏
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Max, le tue foto in bn: bellissime ! il tuo modo di vedere i fatti viene a mio parere ‘asciugato’ e rende le immagini espressive ed essenziali. Anche lo spessore dei fatti e delle situazioni contribuisce, ma chissà quante immagini sono uscite dalle tue Nikon che tu non mostri ma che sono probabilmente ad occhi terzi tutte scoperte da fare !!!
Io non ho vissuto quella realtà, ma mi rendo piano piano conto - facendomi raccontare da chi l’ha vissuta o la sta ancora vivendo - del caos di viverla e della estrema difficoltà di raccontarla.
Grazie ancora della tua condivisione ! e sforzo narrativo
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Io ero in viaggio e ho pensato anch’io a Max stamattina… una grande anima e un esempio inscalfibile da seguire per lucidità e concretezza di visione. Grazie 🙏
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Dite la verità : in un articolo siete attratti dalle 'figure' più che dal resto ?
A club blog for Il Club di Max e Mauro
Io mi chiamo fuori: il testo per me è importantissimo. Se le immagini sono eccellenti o meno ma non vi è testo (o solo le didascalie) di solito comprendo immediatamente l'intento. Viceversa, se c'è un testo, per me deve essere all'altezza delle immagini se non anche più pregnante: un testo di scarsa qualità ai miei occhi fa perdere valore a tutto l'impianto comunicativo.
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Sono tutti interessanti e possono prodursi in una ricerca che potrebbe non avere mai fine !
I murales sono un florilegio di spunti visivi geometrici e colorati ! faccio spesso questo genere di foto (con il cellulare soprattutto), più raramente le posto... ma tantissimi contengono ben più delle geometrie. I migliori sono racconti visuali. Ma anche nelle cose più semplici si può cercare la mano e forse il pensiero, almeno la voglia di lasciare qualcosa da parte di chi ha tentato.
Grazie per la 'dedica' e scusa se passo solo adesso a raccoglierla...
Ho anche ben presente i murales 'surreali', forse il termine più corretto - correggimi Silvio - che userei per la maggior parte è 'psichedelici'
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Ho sempre dato più di uno sguardo ai fotografi giapponesi. Il loro modo di utilizzare lo strumento fotografico si allontana dagli standard europei e si imbeve di molte caratteristiche proprie alle culture orientali. Poi ogni isola è a sè.
Se può interessare qualcuno ecco una lista di fotografi e realtà editoriali del paese del sol levante fatta un po' di tempo fa:
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HIFIMAN Jade II - prova di ascolto
A club blog for BWV 988 : Variazioni Goldberg
Ognuna canta a modo suo, insomma certo per quelle cuffie oltre alle orecchie anche l’impianto deve essere adeguato…
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HIFIMAN Jade II - prova di ascolto
A club blog for BWV 988 : Variazioni Goldberg
Grazie Mauro !
Sì, ho quella versione. E' in effetti difficile arrivare ai tuoi livelli di ascolto: ho letto ad esempio che ci sono persone in grado di apprezzare la differenza tra l'ascolto wireless e quello plug delle mie cuffie ! io in effetti non colgo la differenza... ma ci sono tanti step che dovrei perfezionare.
Io ascolto molta musica, dalla classica, all'elettronica (Tangerine Dream per intenderci), Pink Floyd, ZZTop, Frank Zappa, Dire Straits, cantautorale italiana fino a blues come quello di Watermelon Slim... uso le cuffie per isolarmi e ascoltare in pace !
Ciao, Adri.
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HIFIMAN Jade II - prova di ascolto
A club blog for BWV 988 : Variazioni Goldberg
Ciao, io sono un perfetto ignorante in materia, ma sono sempre molto affascinato. Visto che posso chiedere ad un esperto: possiedo un paio di cuffie Sennheiser momentum 3 (io le uso wireless, si possono anche collegare via cavo) e mi chiedevo a che livello si pongono rispetto a quelle che hai recensito e se un orecchio non abituato come il mio sarebbe in grado di cogliere la differenza.
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Interessantissimo !
Per me sarebbe anche un valore aggiunto qualche link 'specialistico': ad esempio un articolo in lingua originale o estratti scientifici, i credit di immagini e illustrazioni.
Esiste ancora questa razza ?
Incredibile, comunque !!
e un'altra immagine della ricercatrice che sta continuando l'esperimento...
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Il giovane Johannes Brahms e le moderne tecniche di rendering 3D
A club blog for BWV 988 : Variazioni Goldberg
Senza commento ho pensato fossero ritratti a statue di cera...
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Per me è abbastanza semplice: a 11-12 anni ho smesso di spillare insetti prendendo in prestito una macchina fotografica da un vicino che aveva intuito la mia passione, alimentata anche da un professore delle medie che mi ha insegnato a vivere la camera oscura. In quel periodo ho cominciato a leggere anche di fotografia: la prima rivista fu Progresso Fotografico*… ho scoperto Ansel Adams in primis e Rodcenko poco dopo… poi un fiume. Infine mi è stata prestata (e poi regalata per uso capione) da uno zio una Nikkormat Ftn con il 50mm f/2 H. coevo. Ecco quattro foto che sognavo di aver fatto io quando iniziai a fotografare… ho imbrogliato, sono di più: l’intruso, Titarenko, é più recente
PS: ho trovato il numero di Progresso Fotografico che straleggevo quando ero lì a decidere del mio futuro durante l’ultimo anno di liceo… quell’immagine (l’ho allegata) a quei tempi per me era un futuro possibile.
*se qualcuno ha un Progresso Fotografico vintage con sopra una foto della Monument Valley a colori mi fa anche solo una foto e me la manda ? grazie !!
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Molto interessanti ! Preferisco le immagini in cui c’è interazione con altri elementi (paesaggio, altri aerei, dettagli) come per l’F-8J...
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Il 1/3/2020 at 15:40, Paolo Mudu ha scritto:
Grazie ragazzi!
sono comunque cose, oggetti, strumenti rimpiazzabili. Però...
Sono oggetti frutto di passione e sacrifici. Più che gli oggetti vengono sottratti quelli, impagabili.
Se li trovo te li strozzo io i ladri !!
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Che bella luce e belle foto. Mi rilassano e pacificano.
Grazie, Adri.
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Le libellule sono insetti spettacolari e popolano da sempre i miei sogni e le mie osservazioni, quando posso: vederle svolazzare mi porta sempre in una dimensione magica... e mi piace leggerne e guardare le immagini di chi come te le conosce bene.
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22 ore fa, cris7 ha scritto:
[…]
Quando faccio ritrattistica con mia moglie, dovrei sempre consultare prima un trattato, anche questo di origine orientale, molto noto: L'Arte della Guerra. -
Grande spunto di riflessione
La fotografia é per il sottoscritto uno strumento di ricerca. Credo (ma non sono un orientale e ho senz’altro idee del tutto personali e nessun insegnamento da dare) che lo Zen sia qualcosa di analogo, una ricerca, un particolare cammino di semplificazione della propria conoscenza di sé e del Cosmo. Man mano che si procede gli strumenti si riducono finché si rimane con l’ultimo: il proprio corpo e la coscienza, con tutto quel che questo comporta. Successivo e delicato passo é quello di distaccarsi anche da essi e arrivare a personali esperienze di ‘rivelazione’ e fusione con il Cosmo.
Forse in fotografia lo Zen é guardare e scattare immagini con la propria mente, e in seguito cercare lo scatto con la macchina fotografica: questa seconda parte é ‘portare agli altri’, comunicare, portare a terra ciò che in quel momento é incomunicabile.Ogni tanto scatto senza rullino: é un esercizio. Il mio modo di riconoscere che tutto é impermanente; ma provo grande piacere nel vedere e inquadrare parti del mondo e pensare che tutto scorre e io sono nel flusso.
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Molto bello il 15 Voigtlander, l’ho usato per un po’... poi sono passato al 12mm che adesso ho nell’ultima, definitiva, versione iii.
Bellissimo posto, grande atmosfera.
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Il 15/10/2020 at 23:19, Massimo Vignoli ha scritto:
Che figataaaaa
Come fotofoto, la penultima una spanna sopra a tutte. Ma nel complesso un bel racconto.
Assolutamente d’accordo, anche sulla penultima immagine: molto intensa, lo sguardo della ragazza diventa quello di chi guarda la fotografia.
PS: la quart’ultima ha un particolare stranissimo; il flare ? al centro sembra una figura umana con le braccia alzate !
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Non a caso, per gli Egizi, custodi del regno dei morti. Mi piace molto la prima foto e in generale quelle in cui il soggetto non sia solo il gatto, ma la sua ambientazione in relazione ad esso.
Grazie per condividere la tua lunga ricerca su questi straordinari esseri.
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[Personale] Sinceramente non vi comprendo.
A club blog for Il Club di Max e Mauro
Grazie a tutti per le risposte: leggo sempre con un certo delay
Chiaramente le mie sono solo personali opinioni e tentativi per spunti di sana discussione, mi fa piacere se stimolano qualcuno a interagire.
Per quanto riguarda le mie foto... ha ragione Max Aquila: per le foto io uso il PC o un tablet da quasi 13" !! (è anche vero però che fotografo anche con l'iPhone e popolo regolarmente Instagram, magari se si può creo una galleria anche qui e propongo anche quelle) ...dovrebbe arrivarmi a breve il mouse, ho tutto nuovo e sto disimballando PC e altre amene diavolerie informatiche (ad esempio un Synology con 8TB di spazio ridondanti) per alterne vicende, quando avrò fatto e appena capisco la storia del blog in cui mettere le immagini procederò oltre.
Ciao.
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[Personale] Sinceramente non vi comprendo.
A club blog for Il Club di Max e Mauro
Ciao,
io leggo (anche Nikonland) e fotografo. Non sono un fotografo (dilettante) da centinaia di scatti al mese: ho sempre dietro la macchina fotografica, inquadro spesso, ma non scatto altrettanto spesso... sarò rimasto psicologicamente fermo alla pellicola ! in effetti ho due macchine analogiche e tre digitali che uso correntemente, ma scatto poco e cose che io credo interessino a pochi... tra l’altro non ho nessuna Nikon digitale attualmente e essendo Nikonland ‘integralista’ e un manipolo di Nikon-Jedi mi guardo bene dal pubblicare immagini fatte con, che so, Fuji ! e io sono uno che Nikonland l’ha vista nascere ! figuriamoci chi arriva qui nuovo nuovo: legge e se non ha Nikon lo fa senz’altro nel più religioso silenzio.
Insomma: l’ascesi verso Nikon si paga forse con il silenzio da parte, credo, può essere, di tutti gli altri ?
Difficile anche dire cose nuove su Nikon: in queste pagine e nella versione 1.0 di Nikonland ci sono davvero innumerevoli contributi di livello, tanto da farne uno dei punti di riferimento italiani se non internazionali. E qui Mauro e Max Aquila non verranno mai lodati abbastanza. Ma se ci si proclama elitari e integralisti a mio avviso gli effetti sulla psiche di chi non si sente tale sono quelli richiesti: rispetto e silenzio.
Qualche mia immagine la pubblicavo nelle gallerie personali, neanche tanto spesso; ora mi é più difficile farlo perché quella vetrina non é più accessibile e io non apro una galleria ad hoc per le mie immagini, che faccio fatica a mostrare anche a me stesso... un mio grosso limite comunicativo, ma ho il sospetto che qualcun altro possa esserne affetto : io ho bisogno di una tana mia !
Non é una novità che su Nikonland ci siano pochi contributi fotografici... il mio suggerimento é riaprire le gallerie personali (e lasciarle aperte, per sempre) esplicitamente a tutti i brand, a tutti i confronti e gli orgogli personali. Senza separare l’albume dal tuorlo e dando assicurazione che la galleria sarà ‘per sempre’: chi metterebbe le sue foto su un sito dove a distanza di tempo la sua galleria viene chiusa o le sue foto non sono al ‘sicuro dal tempo’ ?
Saluto tutti con il mio solito sorriso è la mia incrollabile ingenuità.
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Silvio, vedo solo ora !! Mi piace un sacco !! Complimenti per il tuo comunque invidiabile lavoro e... che occhi grandi che ha quell’ittiosauro !!
I cicli dei Climatologi
in Politicamente scorretto
A club blog for Il Club di Max e Mauro
Inviato
Ciao a tutti !
La scienza è un modo che l'uomo ha inventato per pensare il mondo... ma il mondo esiste, le piante crescono, i minerali si formano durante le esplosioni stellari, ecc... anche senza che noi si pensi ad esse, senza matematica, nulla. Tutto esiste indipendentemente dalle nostre "mappe" (teorie, cosmogonie, metafisiche e qualsivoglia produzione)... nonostante ciò esiste la lungimiranza e la possibilità di applicarla... ovvero, probabilmente, ognuno deve cercare di "essere, facendo" ciò che desidera che il mondo sia.
Comunque, volevo qui appuntare due estremi (vedi le immagini): un libro del 1990 in cui le evidenze scientifiche sottolineavano che gli strumenti scientifici già avevano individuato oggettive misure del riscaldamento in corso (e discussioni allegate) e un libro degli anni '80 in cui un celebre scienziato, Fred Hoyle, in controtendenza, pubblicava un libro che voleva dare spiegazione di come sarebbe scaturita la prossima glaciazione.
Io mi limito a dirvi che le Dolomiti sono gusci di organismi marini accumulatisi sul fondo di antichissimi oceani/mari: ovvero quelle che chiamiamo glaciazioni hanno scalfito la superficie della Terra molto meno di quanto hanno fatto situazioni torride e climi tropicali. Da quando Galileo ha calpestato il suolo terrestre ne è stata fatta di strada: qualche milionesimo di quella già fatta dal nostro pianeta... che se si dà una grattatina ci spazza via tutti !
Mi piacerebbe leggere dello sguardo naturalistico-geologico che a questo proposito hanno gli occhi di Silvio...