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Enrico Floris

Nikonlander Veterano
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Commenti blog pubblicato da Enrico Floris

  1. Bella l'idea di Lucca Comics e belle le foto (ma immagino tu ne abbia delle altre, quindi faccele vedere:))
    Nessun consiglio in particolare. Solo sull'ultima immagine, se quello è Rorschach (uno dei personaggi di Watchmen di Alan Moore) avrei scurito maggiormente tutta l'immagine e avrei illuminato solo la parte centrale perchè il personaggio stesso vive una condizione oscura, oltre all'ambientazione del racconto decisamente crepuscolare e dark. Ma in sostanza un bel lavoro;)

    (mi piacciono molto le lame fuori fuoco del mitico Freddy Krueger)

    • Sono d'accordo 1
  2. 38 minuti fa, Valerio Brustia dice:

    CHI NON HA RICONOSCIUTO NEL SONDAGGIO UN RIMANDO A "disperato erotico"  di Dalla subirà sberleffo.

    :mano:

    Detto ciò,  osservo che mi piacerebbe un sensore che vede di notte. Ce n'è uno in commercio che si avvicina molto, purtroppo lo hanno montato su una fotocamera classe Nimitz e quindi per usare QUEL sensore tocca comperare tutta la portaerei vendendo un rene.

    Vorrei poi un 17-35/2.8 come il 16-35/2.8 G di sony, ma per le Nikon ... reflex. Ok sparate sul pianista.

    Infine, in un mondo ideale dove i soldi non sono un problema, vorrei disporre dell'800/5.6L Lo userei poco? Perchè invece il resto dei ferri lo uso un sacco uhhh, quanto lo uso! (porcacciamiseria) Ecco il fattore Tempo in verità va al primo posto, è qui il vero guaio , la palla la piede che blocca le prospettive e lascia spazio ai soli voli di fantasia che a briglia sciolta si scatenano nella mia testaccia mentre sono al volante della poderosa panda, avanti indietro sulla SP11 😕

    ... stomp, Valerio...

    Detto ciò: puoi godere del mio sostegno e della mia solidarietà per quanto concerne 17-35 e tempo. Se servisse a qualcosa. Se invece non dovesse servire apprezza il pensiero e una virtuale pacca sulla spalla. :)

  3. 14 minuti fa, Sakurambo dice:

    Concordo con Max sul fatto che il materiale reflex sta rapidamente perdendo valore dall'arrivo delle Nikon Z. Io non ho una D850 da vendere e quindi dovrei prendere mazzate minori quando mi deciderò a cambiare macchina fotografica e corredo relativo.
    Qualunque valore abbiamo dato al nostro materiale dobbiamo riconsiderarlo alla luce di questa tendenza generale.

    Invece io credo che per la D500 si vada largamente oltre la flessione del mercato. Nonostante sia una delle migliori reflex in circolazione è quella che ha ceduto maggiormente sul prezzo del "nuovo" (sul mercato parallelo oltre 800 euro in un paio d'anni). Ed è molto strano perchè in quel range di utilizzo e di prestazioni non ha concorrenti. Questo è l'aspetto indecifrabile.

  4. Uno o più obiettivi che sono già sul mercato :)
    Ma è pur vero che per fotografare basta veramente poco: una fotocamera e un obiettivo, almeno fino a quando non ne hai tastato con mano tutti i limiti e allora diventa fisiologico ambire a un salto di qualità (anche un saltello andrebbe bene). Mi manca il tempo, quello sì. Ciononostante i miei 10-12.000 scatti all'anno riesco a farli (ma se fossero 40-50.000 + la thailandese sarebbe meglio).

  5. Non conosco Janine Jansen, ma hai impiegato poco a convincermi per cui colmerò immediatamente questa lacuna. Trovo che il violino sia uno strumento straordinario e dev'essere una grande soddisfazione riuscire a suonarlo. Come tutti gli strumenti richiede non solo studio e applicazione (direi fino alla nausea) ma chi lo suona deve trovare un grande feeling con l'oggetto. Nel caso specifico è richiesto un grande lavoro di liuteria, il  solo Stradivari non basta: deve diventare il TUO Stradivari, le dita devono incontrare la giusta resistenza e l'action va limata, mezzo micron per volta e poi bisogna suonare. Il legno è un materiale vivo, respira e incanala qualsiasi vibrazione. Come tutti gli strumenti musicali di liuteria anche il violino più lo si suona e migliore. più bello e pulito sarà il suo suono.

    (Ma non so quale delle frasi che ho scritto intercetti la fotografia... mah. Forse quella relativa al feeling)

  6. Manca l'Airone, forse la prima soft-tail italiana, non sui livelli della Harley, ma sicuramente per quegli anni (classe 1948) una moto parecchio confortevole per viaggiare, in puro stile made in Italy, quando ancora ci ricordavamo cosa voleva dire. Da ragazzo sbavavo per il Dingo, ma alla fine optai per il Caballero della Fantic che mi costò una frattura alla tibia. :/

    Ma bravo Roby, il nostro storico. Facci sognare ancora... :)

  7. Ovviamente si parte sempre da ciò che occorre veramente. Noi tutti abbiamo esigenze diverse perchè sono diversi gli ambiti di utilizzo delle attrezzature. In questo contesto la scelta è sempre mirata e il prezzo è solo un dettaglio, in certi casi parecchio rilevante, ma purtroppo non sempre il mercato offre alternative a ciò che ci serve per cui o si ha una immediata disponibilità della cifra oppure si fa economia per poter procedere con l'acquisto. In altri casi ciò che ci serve ha invece un prezzo più che abbordabile perfettamente in linea con la qualità che ci aspettiamo. Ma parliamo sempre di ciò che ci occorre realmente e non di ciò che è bello e intrigante (mi piace questa distinzione9_9).

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