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Oni Te Hotoke Kokoro


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  • Nikonlander Veterano

Non so il giapponese,  conosco solo alcune  frasi e parole legate alla mia grande passione (le arti marziali tradizionali compresa la cultura ad esse legata). Però mi piace molto come si riesca ad esprimere pensieri e concetti con una o poche parole ed apprezzo anche la sonorità, la musicalità della lingua. 
Nel coltivare questa mia passione mi capita di incontrare modi di dire orientali che mi colpiscono in modo particolare alcuni addirittura mi viene voglia di trasformarli in immagini!

E' il caso della frase del titolo oni te hotoke kokoro (traducibile approssimativamente come Mani di Demone, Cuore di Buddha o anche il Demone nelle Mani, Buddha nel Cuore).
L'origine forse deriva dalla pratica medica dove si taglia, si fa sanguinare, ma per guarire. Il concetto però è stato esteso anche  al Karate antico, con più significati, il duro allenamento le tecniche di lotta  possono sembrare crudeli, quindi ecco le mani (il corpo) di demone, ma se la pratica è volta a nobile scopo (il perfezionamento di sè, la protezione degli altri) , il cuore rimane rivolto al bene (a Buddha).
Ho cercato di rendere questo concetto con una postura  della  Gru Bianca del Sud (Yong Chun Bai Hui).

Ho tenuto la luce sulle mani ma senza far scomparire completamente il vestito, in modo da contestualizzarle. Mi sono così divertito a progettare la foto ed a realizzarla, che ho pensato di condividerla, sperando dica qualcosa anche ad altri.

demonhands2lo.thumb.jpg.322ff28aedf73d67238383c2260b19cb.jpg

A voi commentare, criticare, ignorare, insultare (ehm, no magari questo no).

 

Per i curiosi: perchè lo stile cinese  della Gru bianca (del Sud) e non il Karate originale? Perchè la Gru bianca, di cui so qualcosina,  è una delle arti marziali che più ha contribuito alla nascita del Karate originale (quello di Okinawa) a cui il detto fa riferimento, ma  che purtroppo non ho mai praticato.  

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  • Eccellente, grazie ! 1
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  • Nikonlander
17 minuti fa, Silvio Renesto ha scritto:

A voi commentare, criticare, ignorare, insultare (ehm, no magari questo no)

Tralascio i verbi dal secondo al quarto e preferisco il commentare.
La foto è ben realizzata (perlomeno a me piace) e tenere il vestito illuminato quanto basta per far capire chi c'è dietro quelle mani e quella posa è stata una scelta giusta.
La scelta azzeccata perché io possa capire che si parla di arti marziali ... e mi fermo lì, perché le arti marziali hanno origini antichissime e bisogna essere appassionati alla cultura giapponese per comprenderne il vero significato. 
Sono contento di averti potuto conoscere domenica a Milano. :sayonara:
 

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  • Nikonlander Veterano

La Foto è sicuramente riuscita tecnicamente e la tua spiegazione riesce a farla comprendere....Anche se dalla posizione delle mani si poteva intuire che si "parla" di una posa da Arti marziali. 
E qui il punto senza la Tua come sempre mirata, sintetica ed esaustiva spiegazione, la Foto da sola avrebbe avuto un suo perchè?
Ci sono foto che non hanno bisogno di parole, ed in genere per me questo è l'essenza principale della Fotografia o meglio una foto riuscita non deve avere bisogno di spiegazioni......
E' vero anche che ottime foto sono utili per contestualizzare le Parole......

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  • Nikonlander

Emozione. Gli scatti sui quali mi soffermo, sono quelli che mi trasmettono qualcosa, che sia stupore o apprezzamento del "bello". Ma ci sono altri scatti che catturano la mia attenzione perchè mi trasmettono emozione.
Questo tuo scatto è completo nella sua essenza ed è forte, dinamico ma radicato, esplosivo e racchiuso, c'è un mondo di energia nel buio, pronta a manifestarsi.
Prima di leggere le tue parole ero catturato dal lao gong -il punto dove il dito medio racchiuso, incontra il palmo, punto dell'agopuntura energetico-
uso il pc da ufficio, non vedo i metadati, non vedo il punto di fuoco
ma la mia attenzione è catturata proprio li nella mano in alto.
ll bianco e nero è necessario, secondo me c'è da togliere e non da aggiungere -il colore- ottima scelta.
L'abito è esposto in modo perfetto, deve esserci, a completamento, ma va cercato per ricevere l'onda del movimento.
Complimenti, è da stampare.
Domanda: quando scatti con la luce così contrastata, in bn usi l'esposimetro in "spot"?
 

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  • Amministratori

A me di arti marziali quella posa non dice nulla.

 

Parla invece di espressività: potrebbe essere un audioleso che parla a gesti o solamente una manifestazione di intento.

E credo che nell'ottica degli appassionati di arti marziali sia proprio questo il senso che un gesto debba possedere, per poterlo dire riuscito.

 

Sull'esposizione e la trasformazione in scala di grigi vorrei però obiettare come si possa pretendere di più.

 

 

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  • Nikonlander Veterano

Da ex praticante di Aikido osservo la foto e riconosco una posizione di guardia.
La mano in alto come a fissare una distanza o un limite da non superare e quella in basso in attesa di muoversi in base all'evolversi della situazione.
La foggia della casacca aiuta a contestualizzare e facilità la comprensione dell'immagine, ma è una postura meno marziale rispetto al solito.
Questo il mio pensiero a caldo.

Sul B/N io avrei contrastato un pelino di più.

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  • Nikonlander

non sono in grado di giudicarla "tecnicamente" sia come b/n sia come posa di arti marziali, ma attira la mia attenzione e mi lascia aperto a molte interpretazioni ...   a me piace e concordo con il pensiero di Max  

9 minuti fa, Max Aquila ha scritto:

Parla invece di espressività: potrebbe essere un audioleso che parla a gesti o solamente una manifestazione di intento.

 

 

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  • Nikonlander Veterano

Sono molto contento di questi vostri commenti, interessantissimi.  Mi portano a fare diverse riflessioni.

Per Giuseppe e Gianni la foto "parla" di arti marziali, però Gianni si chiede se senza spiegazione avrebbe avuto comunque senso proprio. E' una giusta domanda, il mio intento era creare un'illustrazione della frase che mi aveva colpito, per cui ho ritenuto necessaria tutta la spiegazione. Forse la foto da sola sarebbe stata comprensibile, per qualcuno almeno, o forse no,   ma sicuramente non collegabile alla frase, in questo senso la foto è un'illustrazione.

Egidio (scusate un doveroso OT: Laogong, che nostalgia, il mio maestro lo traduceva con "palazzo della fatica". Se facevi ritsuzen correttamente abbastanza a lungo "scaldava" .... :) ) coglie l'intenzione non ancora espressa del movimento, la potenzialità dell'atto (in effetti le mani sono raccolte pronte a "esplodere" come scrive lui in un movimento tipico della Gru Bianca -del Sud,scusate la pedanteria ma quella del Nord è uno stile molto diverso ;) ).

  
Max non ci vede nulla di marziale perchè in effetti non è esplicitato nulla, non conoscendo la postura è più che comprensibile, e sarebbe errore mio non aver espresso meglio questo aspetto (forse solo l'abito potrebbe dare un'indicazione) però sono contento che, come Egidio anche Max colga un intento anche se non gli è chiaro quale sia (non ho reso la posa abbastanza esplicita).

Sakurambo da ex praticante legge meglio l'immagine, però anche secondo lui manca di "carica" marziale.

Sul discorso delal gestione del bianco e nero, ho optato per una certa rudezza, scelta opinabile, ma al momento non approfondisco questo aspetto, mi sembra che ci sia da lavorare anche (e prima) sulla posa, perchè qualcosa c'è ma molto altro  manca per avere un risultato pienamente efficace.

Grazie, mi siete stati tutti di grande aiuto.

 

Egidio, sulla luce ho lavorato molto in postproduzione.

 

 

 

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  • Amministratori
27 minuti fa, Silvio Renesto ha scritto:

...  
Max non ci vede nulla di marziale perchè in effetti non è esplicitato nulla, non conoscendo la postura è più che comprensibile, e sarebbe errore mio non aver espresso meglio questo aspetto (forse solo l'abito potrebbe dare un'indicazione) però sono contento che, come Egidio anche Max colga un intento anche se non gli è chiaro quale sia (non ho reso la posa abbastanza esplicita).

Egidio, sulla luce ho lavorato molto in postproduzione.

 

 

 

io l'intento espressivo ce lo vedo, eccome!

Indipendentemente dalla matrice.

Temo però che la postproduzione tu l'abbia condotta su un originale a colori fotografato con esposimetro a matrice.

Spero di non sbagliare, ma l'assenza di filtratura sul vestito e l'eccesso di contrasto luminoso sul soggetto (le mani) se non accentuato da una pp non settoriale, mi fanno pensare che se il tuo intento fosse quello rivolto al gesto... con una ripresa in bianco e nero e una filtratura orientata alla separazione dei grigi della tunica rispetto allo sfondo, la situazione sarebbe stata ben differente.

Magari sbaglio però...

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