Vai al contenuto

Riccardo Davoli

Nikonlander
  • Numero contenuti

    392
  • Iscritto

  • Ultima visita

Commenti blog pubblicato da Riccardo Davoli

    miniDSP Studio HD

    1 ora fa, M&M ha scritto:

    "Non credo che lo utilizzerò mai " ;)

    xD

    Mi spiego meglio. Non sono contrario all'avanzare della tecnologia, anzi. "Non credo lo utilizzerò mai" perché ho raggiunto un livello qualitativo del suono che mi soddisfa molto e non ho intenzione di spendere ulteriori soldi nel mio "impianto stereo". Sarei però curioso di provarlo...

    Non avendo ancora trovato l'albero delle 50€......preferisco spendere quei soldi in un viaggio o in ottiche Z.

    • Mi piace ! 1

    miniDSP Studio HD

    Grazie Mauro. Dopo le nostre farneticazioni in campo Hifi di ieri, mi era rimasta la curiosità di capirci di più su questa nuova "strada" intrapresa dalla riproduzione musicale. Non credo che lo utilizzerò mai ma mi piace essere aggiornato sulle nuove possibilità offerte dall'evoluzione tecnologica.

    • Mi piace ! 2
  1. Grazie Giuseppe.

    Sicuramente è uno sport che impegna molto l'autofocus per la velocità dell'azione unita all'acqua che copre i volti delle atlete. In questo la Z9 si è confermata eccezionale. Ha seguito, e capito, l'azione sbagliando veramente poco. Più per errata gestione mia delle impostazioni che per incapacità della macchina. Ho impostato l'autofocus in C1 dimensione standard e lo spostavo con il joystick. 

    Sono d'accordo con te. Se vuoi migliorare, non solo nella fotografia, impegno e studio sono fondamentali. 

     

    • Mi piace ! 1
  2. Come anticipato nei post precedenti, nei giorni scorsi sono tornato alla piscina Y40 di Montegrotto Terme per provare a sviluppare l'idea. Combinazione avevano steso dei teli neri in due lati della piscina per delle riprese video ma , quella mattina, non si sarebbero immersi dei sub per un workshop di apneisti. 
    Lo sfondo nero ha dato un'altra suggestione alla foto che mi è piaciuta molto. Chissà come sarebbe stata con le bollicine dei sub...

    Y40-2023001.thumb.jpg.50de86ef0b3a9ecdb73dba4ecac8f3ca.jpg

    Y40-2023002.thumb.jpg.7a213d4d5b3ab708055cd767ff3e99d5.jpg

    Y40-2023003.thumb.jpg.c91afdbaea1968e9a5035fefa59402a5.jpg

    Y40-2023004.thumb.jpg.3c7782acf0b5239441ba03a4fc0e6773.jpg

    Tutte con Z9 e Z24-120

    E sempre nella mia "crescita personale", mercoledì scorso ho accolto un invito di un fotografo di raggiungerlo alle Tre Cime di Lavaredo per fotografarle con le stelle e la via lattea. E' stata un'emozione vedere una tale quantità di stelle e la via lattea coì evidente anche se non è il periodo migliore. Quasi come l'avevo vista anni fa nel deserto libico dell'Awabari.
    Purtroppo mi sono reso conto che la post produzione di questo tipo di foto è molto importante ed io ho ancora molto da imparare.

    trecime-101.thumb.jpg.4d1c4ffefd60632cc3d850762542fe09.jpg

    trecime-102.thumb.jpg.dd7e5c6ef85646a6c84eec2fb251ce8c.jpg

    trecime-100.thumb.jpg.ff21d32c627972af610f9afc42b9690b.jpg

    E il backstage dell'allegra combricola

    trecime-103.thumb.jpg.75b2333eb9eb7780d2394042e3080ef1.jpg

    Z9 e Ai 20 f3,5 UD

    Mi sto divertendo.
    Soddisfatto? abbastanza
    Appagato? giammai

     

    to be continued....

    • Mi piace ! 2
  3. E' stata una piacevolissima giornata in compagnia di Alessandro e Francesco. Tra chiacchiere varie e nonostante la luce non proprio favorevole qualche scatto l'ho fatto anch'io.

    100aereonautica-01.thumb.jpg.a5119496602c324017a54fc3db7793df.jpg
    Z9 + FTZ + F20 f3,5 UD - AMX

    100aereonautica-02.thumb.jpg.6acf2f5899737c25f68079ea2a730096.jpg
    Z9 + FTZ + F20 f3,5 UD - inconfondibile coda di F104

    100aereonautica-03.thumb.jpg.6d2d18c0ab52793d6942bc4de6cd77cc.jpg
    Z9 + Z100-400 - F35B

    100aereonautica-04.thumb.jpg.f5e3c174e95a2a457b95d05e94c443a5.jpg
    Z9 + Z100-400 - AMX

    100aereonautica-05.thumb.jpg.75f2e889948a94636a9f8c39c9d42654.jpg
    Z9 + Z100-400

    100aereonautica-07.thumb.jpg.449e15fda16ca170066a39f1784ce3e2.jpg
    Z9 + Z100-400

    In fotografia, come nella vita, il fattore C aiuta.

    100aereonautica-06.thumb.jpg.256dc6fc51945b9de79e4b0108caaf39.jpg
    Z9 + Z100-400 - Aermacchi MB339PAN + Aironi Guardabuoi

     

    • Mi piace ! 3
    • Eccellente, grazie ! 1
  4. Ho capito benissimo che nessuno di voi voleva colpevolizzare solo i motociclisti. Quello che intendevo io, ed ho usato i motociclisti in quanto citati, è che mal tolleriamo chi appartiene ad una "categoria" che non sia una "nostra" e si cerchi di bollarla come colpevole di qualcosa che ci da fastidio. Anche i mountain biker spesso sono additati come "inquinatori" dagli escursionisti duri e puri, così come i camperisti sono mal tollerati dai motociclisti sulle strade di montagna, così come i ciclisti. Credo che ognuno abbia diritto di vivere la propria passione in rispetto della natura e degli altri, che hanno lo stesso diritto nostro. Anche se diversa passione.

    Il rumore. Purtroppo la montagna, come il mare, attira persone diverse. C'è chi vuole la quiete e chi la "confusione", parlo di quella "buona" fatta di festa e di risate, e non si può confinare una al mare e l'altra in montagna solo perché noi preferiamo l'una all'altra. Sinceramente se voglio stare tranquillo non frequenterei in alta stagione lo Stelvio, così come il Giau, le Tre cime di Lavaredo, Misurina ma anche Jesolo o la riviera romagnola, Firenze o San Marino. Aspetto la bassa stagione.

    3 ore fa, Silvio Renesto ha scritto:

    Quindi, più che additare categorie di colpevoli, cosa poco utile se non ad attivare  reazioni di difesa,  noi si vorrebbe discutere il problema, e visto che ho scritto qui e non altrove, considerare se il fotografo può fare qualcosa per informare, far capire.

    L'altro mio scopo era osservare che il fotografo può scegliere se proporre la bella foto che fa pensare ad un mondo ideale o, non tutte le volte ma  in alcuni casi sì, fare anche vedere che la situazione  non è sempre come la potrebbe immaginare chi guarda la foto.

    Sono pienamente d'accordo con te. Il fotografo può mettere in luce quelle situazioni che lo preoccupano evidenziando il "problema" ma, tolti i casi ecclatanti come l'immondizia sparsa in giro, non è detto che quella situazione di disagio sia percepita come tale per tutti. Questo non ci deve impedire di mostrarla.

     

    3 ore fa, Francesco Contu ha scritto:

    Da appassionato di montagna leggo in continuazione articoli di ogni sorta, un ginepraio inestricabile in cui si parte da chi pretenderebbe rifugi senza doccia "perchè la montagna è un ambiente spartano" a chi invece ritiene di costruire una sauna panoramica nel suo rifugio "perchè la clientela la richiede".

    Sono d'accordo anche con questo punto. Trovare l'equilibrio è estremamente difficile ma credo sia possibile solo attraverso un dialogo tra le parti senza chiusure a priori di un qualsiasi punto di vista. Senza turismo la montagna muore e il limite ai turisti dipende dal grado di civiltà e rispetto che essi hanno per la montagna. Non è un limite fisso ma cambia con la conoscenza.
    E' altresì vero che ogni gruppo di appassionati di qualunque passione non possono essere autoreferenziali escludendo a priori chi non la pensa come loro, ne ho visti tanti, ma aprirsi e coinvolgere chi non ha la loro passione perchè altri possano, se non capirla, almeno comprenderla. E rispettarla.

    3 ore fa, Silvio Renesto ha scritto:

    Quando Francesco scrive che la situazione è migliore dove ci si arriva solo a piedi, credo intenda dove ci si può arrivare solo a piedi, non per proibizione ma perchè non c'è altro mezzo, come nei sentieri di montagna.  Perchè in tal caso chi ci va non è il gitante della  domenica, pensiero anche mio, è gente che dovrebbe amare la montagna, tanto da accettare, anzi da affrontare con gioia  la fatica del percorso, e in genere se si ama qualcosa la si rispetta.  Poi purtroppo ci saranno comunque eccezioni, col recente crescere dei numeri, come in tutte le cose. 

    Sicuramente la non fatica a raggiungere certe mete porta "turisti" beceri ma, proprio per la bellezza, sarebbe bello se chiunque potesse goderne ma qui ci scontriamo con la consapevolezza di chiunque per il luogo in cui è. E qui ritorniamo al rispetto. Rispetto per la natura, per gli altri ma anche per i propri limiti, per il rischio che ciò comporta.

    Tanti si riempiono la bocca di voler essere liberi di fare ciò che si vuole ma la libertà si raggiunge quando una società, tutti i suoi membri, rispetta regole condivise e uguali per tutti. Purtroppo oggi ci stiamo perdendo. Per avidità...

    • Mi piace ! 1
    • Eccellente, grazie ! 1
    • Sono d'accordo 1
  5. 42 minuti fa, Francesco Contu ha scritto:

    Il problema del rumore delle moto è di soluzione estremamente difficile. Nel momento in cui c'è una strada la gente la usa, e per il biker salire sullo Stelvio è una tentazione irresistibile. Ci vorrebbe una presa di posizione da parte degli enti locali in nome della tutela dell'ambiente e di chi vorrebbe goderlo come merita, ovvero in silenzio.

    Scusami Francesco ma non credo che i problemi della montagna o dei suoi passi siano attribuibili ai motociclisti in tutto o anche solo in parte. Tra di essi, sicuramente ci sono degli imbecilli ma non più che in tutte le altre categorie e le moto hanno un impatto ambientale minore di altri mezzi (vedi camper). Le moto sono omologate come tutti gli altri mezzi che circolano per strada e se qualcuno sostituisce la scarico...beh dovrebbe essere punito solo lui e non tutta la categoria. O di qualunque altra categoria.

    Il problema, secondo me, è il continuo aumento della inciviltà di tutti e vedo sempre più diffuso il pensiero del marchese del Grillo: io so' io e tu non sei un casso. Aggiungi pure, e non vedo in questo grosse soluzioni, il "turismo" oppure, se vogliamo, la possibilità di girare il mondo. Questo ha portato lavoro e benessere in molte parti del mondo impedendo lo spopolamento di alcune aree ma come possiamo dire che tu puoi andare ed io no? solo perché se andiamo in due siamo troppi? Complicato, perché sarebbe difficile stabilire se 2 o 3 o 4 è il limite "giusto". Senza aggiungere "giusto" per chi?
    Se non cominciamo a considerare e, di conseguenza, educare che il mondo è la nostra casa e non lo è solamente il nostro domicilio, difficilmente riusciremo a risolvere il problema e palliativi contro questa o quello categoria sortiscono solo l'effetto di metterci gli uni contro gli altri.

    Oggi la vergogna non è più un sentimento che troviamo intorno a noi e, talvolta, nemmeno in noi. Male. 

    Il problema è complesso per tutti gli attori che cono coinvolti ma soluzioni semplici non esistono. Sicuramente non può prescindere una presa di coscienza del nostro ruolo all'interno di una società civile, e oggi non possiamo limitarla a quella italiana. Insomma, ognuno deve fare la sua parte senza tirarsi indietro perché non ci si salva da soli.

    E i cocci di vetro sono una piccola, anche se fastidiosa e vistosa, manifestazione della maleducazione sempre più presente nella società. Non solo italiana.

    Scusate il pippone ma è un argomento che ultimamente mi "scalda". E mi rattrista...

    • Mi piace ! 2
  6. Concordo in pieno con il tuo pensiero, Silvio. 
    Nelle foto di animali il ritratto è d'obbligo ma quasi sempre provo a contestualizzare il soggetto. E questo lo faccio anche in tutte le altre occasioni in cui la situazione può creare uno sfondo interessante con il soggetto, come un palcoscenico per un attore.

    Non ho mai fotografato un Gracchio Alpino e non ne conosco le sue abitudini. Non credo sia un animale facile da immortalare, visto il colore del suo piumaggio...

  7. 9 ore fa, waveac ha scritto:

    Dico la mia sulle foto della piscina, buona l'idea, ma le trovo un pò confusionarie, non si capisce niente, forse la sesta avrebbe avuto del potenziale se sulla corda della boa in primo piano a sx ci fosse stato qualcuno in salita, alle volte per avere una buona foto bisogna che si verifichino una serie di eventi contemporaneamente e allora bisogna saper aspettare e se non succede niente bisogna ritornare sul luogo altre volte. Sulle farfalle non mi esprimo, non è un genere che pratico.

    Hai ragione. La fotografia è, anche, attesa e pazienza, sopratutto quando non puoi guidare i soggetti mettendoli in posa. Le foto qui sopra non le ho postate perché sono perfette o io appagato da esse ma, per me, sono un punto di partenza per sviluppare un'idea che sono molto contento di aver "visto". Sono quel 60 che Massimo indicava nel suo articolo come tentativo di uscire dalla necessità di fare la foto buona per portare a casa il risultato e cominciare un percorso di sperimentazione per cercare una foto "diversa".
    Per l'ultimo 20 non sono ancora pronto. Devo ancora allenarmi dentro al 60. Devo crescere ancora.

    La piscina, come le farfalle, è un'idea che mi piacerebbe sviluppare tornandoci.

    Concordo con te sul fatto che ci sono spazi di miglioramento nelle foto.

    Grazie per il commento. 

     

×
×
  • Crea Nuovo...