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Enrico Floris

Nikonlander Veterano
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Commenti blog pubblicato da Enrico Floris

  1. Bel reportage, bella esperienza e belle le immagini che hai portato a casa. So da chi l'ha inseguita per anni quanto sia difficile l'aquila reale, fra tutti i rapaci quella che nidifica sulle rupi più irraggiungibili. Maestosa, un animale meraviglioso. Hai faticato e immagino quanto sia staa estenuante la lunga attesa ma alla fine sei stato giustamente ripagato. Veramente un ottimo lavoro :)
    Bellissimi anche i grifoni, anch'essi maestosi in volo. Una bella colonia non c'è che dire e presumo nei paraggi di un carnaio visto l'affollamento.  Z9 a parte trovo superbe le prestazioni delle lenti, tutte. Compreso il 500 PF che si conferma eccezionalmente nitido.

  2. Mi piace il gufo, è un bellissimo uccello ed è _ come tutti i rapaci notturni _ un predatore perfetto. Direi che ormai per queste specie le citta non garantiscono solo qualche grado in più di temperatura, garantiscono anche parecchio cibo. Insomma qualche pantegana la si rimedia sempre. Comunque le foto mi piacciono e ritengo che nonostante la luce siano venute molto bene. :)

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  3. Un laureato in economia che non ha mai praticato la professione e ha preferito per tutta la vita mischiarsi tra la gente svolgendo lavori umili: lavapiatti, muratore, esperto di cemento in una fabbrica. Niente di più distante dall'economia dei paesi del Sud America. E non sorprende che quel mondo nel quale ha scelto di vivere lo attragga a tal punto da decidere di documentarlo e lo fa con una fotocamera fuori dal tempo, usando una pellicola Tri-X e carte a basso contrasto con i neri impastati. Stampe nelle quali le persone sembrano ombre, consumate dalla vita e talvolta dall'alcol ed è proprio questa autenticita che Nishimura racconta e vive ogni giorno. Ha scelto una vita di basso profilo a dispetto dello status sociale che gli avrebbe garantito il titolo di studio. Ha preferito vivere tra la gente comune, quella che talvolta cerca sollievo con qualche bicchiere in più per dimenticare una giornata di duro lavoro. Questo si trova in queste foto. Veramente bravo e coraggioso.:)

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  4. 5 minuti fa, Gabriele Castelli ha scritto:

    Finalmente vedo questo reportage, non vedevo l'ora.

    Al di là del racconto scritto interessantissimo, le foto sono incredibili. Sembra di essere dentro la rievocazione.

    Il falò è una presenza inquietante e rende l'atmosfera come se il tutto fosse magico e parosissistico.

    La mia foto preferita è senz'altro quella della bestia col falò alle spalle.

    Complimenti davvero. Curiosità: quanto hai usato i display basculanti? Mi pare parecchio.

    Grazie Gabriele. Guarda è stata quasi una botta di culo non avere fotografi tra i piedi, diciamo che in mezzo al casino eravamo solo in due, io e un ragazzo con una (bellissima) telecamera Canon, credo un C5 che ad un certo punto inquadro mentre è sdraiato in terra. Ed eravamo proprio in mezzo a loro che erano anche contenti e un po' vanitosi. Per quanto riguarda gli schermi basculanti sì, con la D500 un paio di volte nelle riprese dal basso; con la Zfc quasi tutte le immagini scattate sfruttando la praticità dello schermo basculante. E in quella fotocamera è una comodità pazzesca. E' una macchinina davvero divertente.:)

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  5. Grazie a tutti per aver apprezzato il mio lavoro. Credo il più "inseguito" della mia carriera di fotografo randagio. Ora mi manca solo una bella partita di rugby a bordo campo con pioggia e fango e poi deciderò di appendere la fotocamera al chiodo. Scherzo, non è vero. Ma grazie di cuore a tutti voi.

    25 minuti fa, Max Aquila ha scritto:

    Quanto sei pigro....anni ed anni su Nikonland silente.

    Oppure è Nikonland che ti ha rimesso pepe al...sensore?

    Qualche volta lo sono (pigro), ma stavolta no. Come avevo anticipato ho inseguito questo lavoro per tanti anni e per molteplici motivi ho sempre mancato l'appuntamento. Stavolta, a dispetto del meteo, non ho mollato la presa. Lo volevo a tutti i costi e devo dire che mi sono divertito tantissimo. Ma non capitano tutti i giorni occasioni di questo spessore. Comunque sempre grato a Nikonland che mi sopporta e che mi permette di pubblicare i miei lavori che valgono qualcosa solo se sono degli appassionati come me ad apprezzarli e qui di appassionati ce ne sono tanti.

    :leo:

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  6. Ovviamente parlavo di Globalizzazione non nel significato storico del termine. Ma della globalizzazione economica e finanziaria che venne decisa a Davos nel 2000 (casualmente due anni prima dell'entrata in vigore dell'Euro). In quel caso per l'Europa fu un disastro perchè l'unico significato percepito fu la delocalizzazione delle imprese verso zone del mondo che offrivano manodopera e materiali a buon mercato. Naturalmente anche gli Usa approfittarono di ciò ma approfittarono soprattutto dalla possibilità di muovere ingenti capitali sotto forma di merci (in particolare oro, petrolio, gas). In questo contesto l'Europa fu vittima ancora prima di nascere e ciò che accadde in seguito lo conosciamo bene. Ora si sta attivando una retromarcia e lo si sta facendo in maniera irresponsabile, mettendo a rischio la sicurezza del mondo solo per meri interessi economici di poche lobby.
    Ora la maggior parte di questi interessi economici, almeno per quanto riguarda l'Europa e in particolare l'Italia, hanno una valenza extranazionale. E al di là delle idee politiche di ognuno di noi non credo proprio che ci possa piacere.

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  7. 25 minuti fa, Nicola B ha scritto:

    Dissento:

    1) la globalizzazione non l’hanno "inventta" gli Usa ed è andata bene a tutti finché c’era convenienza,  "Itagliani” compresi (fare un giro dalle parti mie please..);

    2) sulle guerre: prendersela solo con la Nato mio sembra alquanto riduttivo: il resto tutti santi?

    3) Il mondo da un pezzo non si divide più in buoni e cattivi, o imbecilli e intelligenti dai su….

    4) @Alberto Salvettii lupi, Alberto, i lupi...

    Certo, non l'avranno inventata ma la movimentazione di grossi capitali nel 2000 non poteva essere un'idea della Cina o della Russia o comunque dei BRICS, ne convieni? E men che meno  dell'UE che ad appena due anni dall'entrata in vigore dell'Euro di capitali da movimentare non è che ne avesse tanta disponibilità. Ne convieni?
    E poi sulle guerre... beh 10 anni di Iraq,  20 anni di Afghanistan... e dal 1995 la Nato è ancora presente nei Balcani, un'occupazione militare in piena regola. Ecco con questi due scherzi in tutta Europa ci siamo giocati le pension e oggi con l'Ucrainai siamo a un passo dal giocarci anche la sanità.

    Io sono un pacifista, lo sono sempre stato. Per me non esiste un'alternativa alla discussione e l'accordo si trova sempre. Ma in questo caso è difficile trovare accordi perchè se anche esistesse un tavolo attorno al quale discutere non sarebbe occupato da buoni e cattivi ma solo da imbecilli.

  8. 4 ore fa, M&M ha scritto:

    riportata  da Bloomberg, non è stata ufficializzata da nessuno dei tre Paesi ma sembrerebbe ormai essersi concretizzata. Che cosa accadrà da un punto di vista concreto? Giappone e Paesi Bassi si uniranno agli Stati Uniti nel limitare le esportazioni di apparecchiature per la produzione di semiconduttori verso la Cina.

    Nello specifico, i Paesi Bassi limiteranno Asml Holding Nv nella vendita di macchine alla Cina utilizzate per produrre alcuni tipi di chip avanzati, mentre il Giappone farà altrettanto con Nikon Corp. Il vice capo segretario di gabinetto Seiji Kihara, un portavoce del governo nipponico, ha affermato che il Giappone compirà “misure appropriate” sulla base delle mosse normative degli Stati Uniti e di altre nazioni.

    Personalmente considero questo comportamento infantile.  Soprattutto considerato che l'unica risposta sarà che embargati ci finiremo noi perchè loro hanno le risorse e noi no.
    L'unica domanda che dovremmo porci sarebbe: ma tutto questo casino a chi giova veramente? Io mi sarei anche un po' stufato di vedere abusato il termine "geopolitica" che sa tanto di politicamente corretto. Ogni decisione (sulla pelle dei popoli, e tanto meglio se quei popoli sono europei, giusto per non perdere l'abitudine di mettere gli altri nel tritacarne) viene presa per meri interessi economici.

    Gli Usa hanno inventato la globalizzazione e oggi gli Usa la vogliono eliminare perchè ha creato solo casini. Beh, troppo semplice. Indietro non si torna, non dopo che Cina, Russia e India si sono arricchite a dismisura (e si sono anche armate a dismisura perchè potenza economica equivale a potenza militare) e lo hanno fatto riempiendo gli arsenali per quanti anni? Senza spendere un centesimo in guerre inutili. Cosa che invece la NATO ha fatto e peggio ancora gli USA hanno fatto: un'unica guerra ininterrotta da oltre 80 anni in ogni angolo del mondo. Ma davvero vogliamo  (passatemi il termine, ma non c'è un modo diverso per dirlo) scoprire quanto pesano i coglioni di CIna, Russia e India? Ma davvero?

    Il mondo dovrebbe essere un posto sicuro. Attualmente non lo è. E per una strana congiunzione astrale l'UE e gli USA sono governate da imbecilli.
    Non saprei come uscire da questo casino, avete qualche idea?

  9. A pensare male verrebbe da dire che la globalizzazione è servita per creare ampie sacche di povertà procapite in Occidente delocalizzando nei BRICS dove tutto era a buon mercato, dalle risorse, ai materiali, alla manodopera. Oggi i governi occidentali hanno deciso di recuperare solo per un motivo: stante l'attuale stato di povertà delle popolazioni occidentali lo sfruttamento si può fare liberamente in casa e poi _ diciamocelo chiaramente _ l'attuale economia di guerra nella quale ci stiamo addentrando favorisce la manodopera per un tozzo di pane. Rimane il problema delle materie prime. Quello lo si risolve solo con una guerra. Una guerra vera natualmente e non fatta di embarghi e sanzioni. Servono le bombe. Giusto un paio di giorni fa l'OMS ha invitato tutti i governi occidentali a fare incetta di medicinali utili in caso di catastrofe nucleare.  Che peso dovremo dare a questa notizia?

    (Stoltenberg, al di là del nome, è un incommensurabile idiota. E trovo assurdo che possa ricoprire una carica di assoluta responsabilità come quella).

  10. Un'istantanea perfetta. Perfetta è la definizione giusta a mio parere. La dimensione estetica di BELLO è uno spazio variabile, ognuno ha la propria idea e difficilmente si giunge ad un accordo su questo punto. Ma sulla perfezione si discute veramente poco..  Distanza, focale utilizzata, illuminazione, prospettiva, angolazione, profondità, composizione e l'attimo irripetibile, unico. Tutto questo in un solo istante. PERFETTA.
     

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  11. Ritratti da manuale e tutti con un unico filo conduttore dal punto di vista tecnico: scelta delle luci, ricerca delle ombre, proporzioni perfette nelle inquadrature. Che dire poi di Sara? Occhi magnetici che bucano la lente. E il make-up è perfetto, azzeccatissimo. Un gran bel lavoro Paolo :)

  12. Bellissima serie, complimenti. Trovo anche giuste le immagini in b/n, un altro modo di vedere il Cupolone che ci porta indietro nel tempo. E poi due scatti a colori molto interessanti: quello all'imbrunire col battello sul Tevere e il Cupolone distante e poi quello in controluce con la silhouette del volto e la cupola fuori fuoco sullo sfondo. Ottimo lavoro :)

  13. Esiste tutto un universo in lenti molto interessanti per la Zfc, da Viltrox a TTArtisan e qui su Nikonland si stanno vedendo lavori veramente belli prodotti con questi obiettivi. Credo che in mancanza di lenti Nikon siano tutti una buona alternativa poi dipende molto da cosa si fotografa. Nel tuo caso le scelte mi sembrano appropriate.

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  14. Questa mi era sfuggita.
    E' pur vero che la fotocamera nelle mani di chiunque riesca a raccontare molto del fotografo. Ma in questo caso abbiamo una ricerca continua, introspettiva, una curva gaussiana. Si parte dalla famiglia, la comfort zone per eccellenza e si prosegue dando un senso  al vissuto giornaliero (amore, gatti), passando per le paure più recondite (la morte, il macello dei maiali) per finire col padre morente, col corvo nell'oscurità, un simbolo sinistro e con il suo autoritratto stanco, vuoto, con colori tristi. La fine della curva.

    Notevole.

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  15. Una giornata tipo da fotografo solitario. Capita. E devo dire però che quando si è soli si lavora con più attenzione, ci si immerge nell'ambiente circostante tanto che ogni rumore potenzialmente potrebbe nascondere una sorpresa. Poi magari la star del giorno non si fa vedere ma l'aspetto positivo è che se l'avessi incontrata avresti sicuramente raccontato una storia diversa. Invece a me questa storia piace, mi ci ritrovo molto. Naturalmente, Silvio, le foto che hai portato a casa sono ottime.:)

    I cicli dei Climatologi

    Una piccola era glaciale entro il 2030. In soldoni entro 7 anni.

    Non me la posso perdere, la aggiungerò a tutte le cose memorabili che ho visto:  sbarco sulla luna; Germania-Italia 3-4; Alì-Foreman; Eliane Elias in concerto (bona e brava), due papi e la Z9.

    Non posso lamentarmi :leo:

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