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Silvio Renesto

Nikonlander Veterano
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Commenti blog pubblicato da Silvio Renesto

  1. 50 minuti fa, Giuseppe Casella ha scritto:

    Le ultime due foto pubblicate qui sopra, pur essendo tecnicamente impeccabili, acquistano tutto il loro significato solo con la spiegazione degli autori. Purtroppo la fotografia da sola è una immagine muta e non sempre (o quasi mai) riesce a comunicare tutto il suo significato (affettivo) che ci ha messo l'autore. Questo è oggettivamente il limite del mezzo che usiamo e che spesso da luogo alle incomprensioni e alla indifferenza.

    Certo. In questa mia proposta l'autore descrive la foto solo per far capire a chi guarda cosa ci ha "visto" lui,  lo fa per confronto: se anche gli altri sentono lo stesso. Può essere benissimo che ci sia  questa condivisione, oppure no. Se per te non c'è ... ci sta, non esiste una regola univoca.

    Però non vorrei si finisse per perdersi in un mare di commenti e controcommenti, preferirei che capito il gioco, chi vuole con onestà metta la sua foto e esponga il suo pensiero su di essa, poi facciamo seguire delle osservazioni quando abbiamo un po' di materiale da guardare ;) 
     

  2. 56 minuti fa, SGAMBI ha scritto:

    Ci provo. Foto scattata alla festa di compleanno di una mia amica, Chiara..che non compare nell'immagine. Storie, racconti, amicizia..tutto qua, ma la guardo sempre con piacere, un bel momento per me.

     

    Festa 40 anni Chiara.jpg

    La domanda sarebbe: questa foto fa sentire la sua atmosfera calda, ricca di racconti e di amicizia, a chiunque la guardi? anche a chi non vi conosce? 
     

    A me sì, il convergere degli sguardi verso il "narratore" di spalle, la luce, l'espressione molto intensa della donna, tanti altri particolari fanno sì che la foto mi fa provare quello che provi tu, mi fa vedere qualcosa che ha un passato e che va avanti, per me è una foto viva,  quindi, complimenti!
    E' quello che intendevo.

     

    NOTA:
      
    Scrivo ripetutamente "a me", "mi", "secondo me", per sottolineare la componente soggettiva, cosa che dovrebbe essere ovvia, ma magari sfugge e allora prima che qualcuno pensi che mi ergo a critico fotografico universale specifico: è la mia visione.

    La linea che vi dovrebbe guidare nelle proposte è proprio questa: La foto che a me autore da' questo messaggio, mi chiedo, lo darebbe anche agli altri? 

     

     

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  3. 28 minuti fa, Gianni ha scritto:

    Si hai ragione Silvio su tutta la linea. Un posto dove ad orizzonti mozzafiato fa eco (è proprio il caso) un rombo continuo di Moto dall'alba al tramonto:
    Vi si svolge il raduno di Motociclisti alla maggiore altitudine d'Europa dove, mi dicevano, partecipano migliaia di Bikers e dove tutti gli anni ci sono dei morti perchè portano all'estremo la Salita e la Discesa dei 48 tornanti parte Trentina e 40 parte Lombrda. Ma i motociclisti non sono i soli o almeno nei tre giorni che ho passato in zona erano centinaia le Macchina "da corsa" con targhe di tutta Europa che salivano e scendevano a tutta la velocità possibile, con contorno di sgommate e curve in controsterzo e con notevole rischio anche per i numerosissimi Ciclisti che sfidano le proprie forze per fare i 1800 metri e più di dislivello. 
    Il Passo dello Stelvio è il passo più alto d'Europa, un posto pieno di Natura in tutte le sue forme che andrebbe usufruito con il dovuto rispetto per goderne e permettere anche agli altri di goderne. 
    Penso che l'inciviltà si misura non solo nel lasciare tracce inutili del nostro passaggio (bottiglie Lattine ed ogni genere di avanzi) ma per esempio uscire dai sentieri, in alcuni parchi obbligatori, per fare una foto.
    Rispettare le regole è il primo passo per il rispetto della natura e degli altri, anche se a volte sembrano incomprensibili.
    Capisco che essere perfetti è quasi impossibile ma provarci almeno è indispensabile.
    Sullo Stelvio d'estate, finche durerà il Ghiacciaio (a meta giugno ancora nevicava) viene preso d'assalto dalle varie nazionali europee e scuole di Sci perchè credo sia uno dei pochissimi posti in Europa dove si scia (o forse tra pochi anni), si sciava anche d'estate. 
    Per fortuna la natura è più forte delle pretese di Noialtri ed infatti il passo sta aperto più o meno SOLO 5-6 mesi l'anno e per i restanti 6-7 è completamente chiuso, Strade Alberghi Sciovie tutto...
    quindi le Marmotte i Camosci Gipeto Gracchi ecc. possono riprendersi quello che è anche suo......

     

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    Ti cito solo per rimarcare la bellezza delle foto. Davvero significative.

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  4. 1 ora fa, M&M ha scritto:

    Io al supermercato ci vado all'orario di apertura, alle 07:30, quando nemmeno la cassiera è entrata in servizio ;)
    Faccio la spesa e vado via, sorridendo.
    Evito la folla come se fosse una questione di vita o di morte (e per me, a volte, lo è).

    Il quadro descritto in questo blog può essere traslato esattamente per qualsiasi altra pratica fotografica ove non sia possibile lo one-to-one fotografo->soggetto.

    ... 

    Forse la ricetta, più che sperare di educare la massa, resta quella di organizzarsi per fare le cose che gli altri non fanno tutti nello stesso momento.

    Ma siamo umani. Questo è il punto. A qualcuno sarebbe il caso di sparare senza nemmeno un processo sommario. Ma la legge lo vieta, mi pare.

    Documentare lo sfacelo come fatto in questo blog ?
    Ma anche no, nemmeno fossi pagato per farlo dalla redazione di un quotidiano a diffusione nazionale.
    Io ci metto tutta "la mia arte" perché ciò che fotografo sia unico, originale, più bello di come appare al naturale ... altrimenti la fotocamera nemmeno la esco dalla borsa !

    Grazie Mauro per il tuo commento circostanziato e come per tutti i commenti meditati, molto gradito.
    Rispondo solo per chiarire alcuni aspetti, e non per contraddire o per difendere niente, perchè in linea generale e soprattutto sulle conclusioni di metodo non si può che essere d'accordo con te.

    Lo so che l'esempio del supermercato è solo per far capire che si dovrebbero scegliere tempi e luoghi diversi, cosa che quando la posso fare, la faccio,  ma con certi animali può essere difficile a causa del loro comportamento della distribuzione geografica, o  viceversa delle caratteristiche fisiche (o delle possibilità economiche) del fotografo: 
    Nel caso specifico gli avvoltoi hanno bisogno del vento, meglio  ancora di correnti convettive, per poter volare (anzi veleggiare) per lunghi tratti a costo energetico quasi zero. Per cui hanno orari fissi e al di fuori di quelli è inutile appostarsi. E non mi posso permettere di cercarlo da solo su erti picchi isolati pena lasciargli le ossa  dopo che mi hanno spolpato i corvi.  Perciò in certi casi accetto dei compromessi per potermi avvicinare al soggetto in primo luogo per il desiderio di ammirarlo nella piena bellezza della sua libertà , e poi per la soddisfazione portarmi a casa delle immagini che siano insieme fotografie da condividere e commentare e ricordi, (non trofei, è diverso).

    So anche che sperare di educare la massa è da Don Chisciotte, ma ritengo che il fotografo, se se la sente, se gli interessa, se ne sente il dovere, può tentare di informare, sempre meglio che niente. Non è più arte certo, è indagine, reportage se vuoi e le foto non mostrano solo il bello, ma anche il marcio.

    La tua conclusione finale però, è una dichiarazione di scelta personale, basata sulla propria sensibilità, tu vuoi esprimere la tua arte in quel modo, perchè è quelloche ti piace,  che senti, è così che vuoi "esprimere" te stesso.
    Va benissimo: E' la tua "arte" e nessuno può permettersi di dirti che è sbagliato. 

    Ma altri possono vedere un mondo diverso e viverlo in modo diverso.  Tu non faresti mai questa foto (è di Shomei Tomatsu: ritratto di una vittima dell'atomica di Nagasaki), lui sì.
     

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    Moltissime persone non gradiranno affatto questa foto, moltissime altre sì.  Non c'è giusto e sbagliato qui.

    Grazie ancora per l'intervento e lo spunto che mi hai dato per chiarire (spero) meglio.

     

     

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  5. 2 ore fa, Riccardo Davoli ha scritto:

    Scusami Francesco ma non credo che i problemi della montagna o dei suoi passi siano attribuibili ai motociclisti in tutto o anche solo in parte.  ...

    Riccardo, il mio post non intendeva colpevolizzare nessuna categoria, (a parte chi lascia i rifiuti, che potrebbe essere chiunque e più facilmente chi arriva in auto come scrivi), quanto evidenziare come esista una situazione  oggettiva, probabilmente legata alla numerosità eccessiva (di tutte le categorie!), come sottolinea Francesco.  

    Ogni sito, ogni sistema, può sopportare fino ad una certa pressione, poi in qualche modo la godibilità inzia a soffrirne e senza porre rimedi il sistema stesso si logora. Nessuna proibizione, ma una regolamentazione d'accesso (a tutti) potrebbe essere utile? Forse sì.
     

    Quindi, più che additare categorie di colpevoli, cosa poco utile se non ad attivare  reazioni di difesa,  noi si vorrebbe discutere il problema, e visto che ho scritto qui e non altrove, considerare se il fotografo può fare qualcosa per informare, far capire.

    L'altro mio scopo era osservare che il fotografo può scegliere se proporre la bella foto che fa pensare ad un mondo ideale o, non tutte le volte ma  in alcuni casi sì, fare anche vedere che la situazione  non è sempre come la potrebbe immaginare chi guarda la foto.

    OT ma ci sta per chiarire un concetto  Quando Francesco scrive che la situazione è migliore dove ci si arriva solo a piedi, credo intenda dove ci si può arrivare solo a piedi, non per proibizione ma perchè non c'è altro mezzo, come nei sentieri di montagna.  Perchè in tal caso chi ci va non è il gitante della  domenica, pensiero anche mio, è gente che dovrebbe amare la montagna, tanto da accettare, anzi da affrontare con gioia  la fatica del percorso, e in genere se si ama qualcosa la si rispetta.  Poi purtroppo ci saranno comunque eccezioni, col recente crescere dei numeri, come in tutte le cose. 
     

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  6. Ciao Roby, fai bene a non mollare.  Ogni tanto cortili e box fanno strani regali  :) soprattutto in settembre, stai in guardia e potrebbero capitarti le classiche grosse cavallette  ad esempio. Le potresti sia fotografare che salvare da linciaggio condominiale mettendole in una scatola e  poi liberandole in un prato/bosco. 

  7. Grazie per questo post.  Ci racconti  che hai una strada da seguire e ci fa vedere che la stai seguendo. Hai raccolto la sfida (con te stesso per primo) e ne condividi i risultati per discuterne. E quello che secondo me da' senso a tutto.
    Per quanto riguarda le foto, quelle subacquee meglio riuscite oltre alla prima, secondo me, sono la penultima e la terzultima  dove le bolle e le figure si bilanciano molto bene (ma altri potrebbero pensarla diversamente).

    Per le farfalle, soggetto difficile se si vuole uscire dalla pura illustrazione, direi che sono tutte e tre delle belle interpretazioni, molto bella soprattutto la seconda;  l'ultima secondo me non è male ma forse avrebbe beneficiato di uno dei fiori un po' più a fuoco per accentuare il contrasto con la farfalla che se ne va e sta molto bene così sfuocata. La vedo come un Haiku tradotto in immagine:

    Vola via una farfalla, sono anch'io come polvere. (Kobayashi Issa 1763-1828).

  8. 1 ora fa, Antonio Biggio ha scritto:

    I miei tubi stanno difettando, concordo con Silvio sul fotodiox che è un unico pezzo. Devo dire però che mettendo i due tubo della mike non è che si guadagni un granché.  Faccio qualche altra prova, ma la prima che avevo fatto mi aveva dato quell’impressione, meglio usarlo con il tc e magari in dx. 

    I Meike sono da 11mm + 18mm= 29mm, il tubo Fotodiox è da 35mm,  con 35mm dovresti arrivare a un ingrandimento leggermente maggiore di 1:4.  Nei prossimi giorni scrivo un piccolo blog su questo e do' i dettagli. Tu poi potresti provare a verificare ;)

  9. 1 ora fa, Sakurambo ha scritto:

    Mi permetto una battuta...
    Silvio sei pronto per il 400 f4.5! Andrebbe solo verificato se è compatibile con i tubi di prolunga Meike.

    Non credere che non ci abbia già pensato, ma... una cosa alla volta  :) .
     

    PS Da fonte affidabile mi si dice che dovrebbe essere compatibile con  il Fotodiox da 35mm che è tutto d'un pezzo e "di ferro", forma un tutt'uno solidale. 
    Avere un 400mm che all'occorrenza si trasforma nella versione Z del 400mm SIGMA Apo Macro sarebbe... non aggiungo altro, già mi fischiano le orecchie .

     

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