Nikonlander Veterano Sakurambo Inviato 15 Novembre 2017 Nikonlander Veterano Condividi Inviato 15 Novembre 2017 Buonasera, Avrei bisogno di qualche consiglio sui calcoli di esposizione in una scena. Senza entrare troppo nel dettaglio ho necessità di calcolare l'esposizione, in maniera esatta, in punti diversi di una stessa scena, prima dello scatto. Vorrei evitare anche di andare per tentativi facendo mille scatti di prova con la Nikon. So già che la via più breve sarebbe l'utilizzo di un'esposimetro esterno con misurazione spot, come questo: Sekonic Ma, un po per il costo, un po perché l'utilizzo sarebbe limitato nel tempo, vorrei capire se ci sono vie alternative per arrivare allo stesso risultato. Lo studio e la fatica non mi preoccupano, anzi. Per semplicità possiamo anche limitare il discorso ad una ripresa in studio, ma se esiste una via buona anche per ambienti più ampi, come il paesaggio è meglio. Grazie anticipate! Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Nikonlander Veterano Dario Fava Inviato 15 Novembre 2017 Nikonlander Veterano Condividi Inviato 15 Novembre 2017 Imposti la fotocamera in spot e ti compri un cartoncino grigio medio, in tal modo puoi misurare la luce incidente nei punti dove metti il cartoncino. Certo se sei in studio ed usi i flash, o usi l'esposimetro (anche più economico di quel coso) oppure vai per tentativi leggendo gli istogrammi. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Nikonlander Veterano Massimo Vignoli Inviato 15 Novembre 2017 Nikonlander Veterano Condividi Inviato 15 Novembre 2017 Il metodo di Dario funziona in maniera scientifica. Ma secondo me non è così veloce e non necessariamente applicabile: devi poter mettere il cartoncino sotto la stessa luce del tuo soggetto. Io uso il matrix, ho imparato come "ragiona" e compenso "a sensazione". 7 volte su 10 ci prendo alla prima, le altre alla seconda dopo aver guardato 2 secondi l'istogramma. Quindi, il punto diventa come ragiona il matrix. Semplice: se l'immagine è molto chiara sottoespone mentre se l'immagine è molto scura sovraespone. Ma nel farlo valuta tutta la scena per cui se è molto chiara ma metti a fuoco su qualcosa di scuro sottoespone molto meno, e viceversa. Di quanto sbaglia? raramente più di 2/3 di stop. Mai più di 1+1/3 di stop (beh, qui conta quello che fotografi). Ultimo punto: generalmente, a meno che non sei ad iso alti, si recupera meglio una immagine un pochino scura di una "bruciata", per cui nel dubbio sottoesponi. Quindi, 7 su 10, il primo scatto è buono. E se non lo è? guardi l'istogramma, aggiusti e fai il secondo. Che è giusto 10 su 10. Tempo totale dal primo scatto 4 secondi. Certo tutto questo lo puoi fare se hai capito come funziona la tua macchina, cosa che dovrebbe essere una priorità per tutti quelli che fotografano! Ciao M Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Amministratori Max Aquila Inviato 15 Novembre 2017 Amministratori Condividi Inviato 15 Novembre 2017 scusa Massimo, sarà troppo scientifico Dario, ma tu mi sempri un po' troppo empirico a sensazione Intanto basarsi sugli esposimetri a matrice che producono un risultato esposimetrico sulla base di una comparazione della scena inquadrata con il proprio database e' gia' complesso in situazioni omogenee, sulla stessa scena, figuriamoci tra macchine fotografiche differenti (magari pure per marca e/o modello) in situazioni di ripresa diverse. (Luce diretta, indiretta, in luce, controluce, luce radente, luce flash, luce mista...) E' tendenziosa e provocatoria la domanda iniziale, con quella affermazione tranchant Cita Senza entrare troppo nel dettaglio che non vuol dire nulla e alla quale ha fatto bene Dario a rispondere "come da istruzioni" ! Direi che se ci andiamo a ripassare come funzioni un esposimetro (interno o esterno che sia) potremmo fare del bene non solo a noi stessi, ma anche e sopratutto a chi, ignaro, ci legga. Riassumo in breve: ogni esposimetro a luce riflessa e' tarato per fornire una lettura pari al 18% della luce riflessa da una densita' cromatica pari a quella del grigio medio. Se il soggetto su cui si riflette la luce che ritorna verso l'esposimetro spot della nostra macchina fotografica, ha un colore piu' chiaro del grigio medio (modella scandinava, pagina di libro, parete chiara inondata di sole) l'esposimetro, ubbidiente, sottoesporra' il soggetto perche' percepisce un livello di luminosità superiore a quel grigio medio. Se il soggetto fosse invece piu' scuro del grigio medio (carnagione olivastra, parete scura scarsamente illuminata, oggetti colorati di colori scuri) l'esposimetro spot, al contrario, percependo un livello di luminosità inferiore a quello del grigio medio...sovraesporra' conseguentemente. Quindi per lasciare scuro un soggetto scuro, misurando a luce riflessa con esposimetro spot, bisogna sottoesporre, per mantenere chiaro l'incarnato di una norvegese, con lo spot della fotocamera...bisognerà sovraesporre. Mentre se ci si voglia servire del Matrix, non si potrà che sovraesporre o sottoesporre nei casi specifici, secondo il principio enunciato prima...in maniera considerevole, per vincere la resistenza della comparazione al database del sistema a matrice: ossia, senza alcuna garanzia di riuscita ne', tantomeno, di ripetibilità.... altro che al 70% a sensazione Ma la domanda di Fabio, a parte il trabocchetto (l'hai fatto apposta ...) iniziale, si fa chiara nella seconda parte della stessa frase iniziale : Cita ho necessità di calcolare l'esposizione, in maniera esatta, in punti diversi di una stessa scena, prima dello scatto Fabio, ovviamente la precisione che richiedi si attua solamente con un esposimetro esterno a luce incidente, che nei modelli piu' aggiornati consente anche di tenere in memoria le singole misurazioni dai diversi punti dell'inquadratura che ti interessano (per poi fornire un dato medio), della luce che arriva direttamente sul soggetto, innestando sulla cellula del tuo esposimetro la cupolina semiriflettente che simula la dispersione della luce sul soggetto. Tutto cio', in luce continua, (naturale o artificiale) presuppone che tu ti possa muovere liberamente nello spazio dell'inquadratura, per attuare le misurazioni che ti servono, per conoscere prima dello scatto quanta luce cada sulle parti della scena cui hai conferito priorità di esposizione. Si comincia facendo la media di due, tre punti di misurazione a luce incidente: il tempo che impieghi non sarà maggiore dei tentativi a casaccio: una volta compreso il funzionamento di un esposimetro separato, potremo anche rinunciare a farci dire dagli esposimetri a matrice cosa dobbiamo fare. Saremo in grado di comprendere meglio l'utilizzo delle altre cellule presenti sulle nostre macchine fotografiche. Un esposimetro esterno in grado di fare quanto detto (e di misurare magari anche la luce flash) costa meno di due libri di fotografie, ma ci fa imparare molto di piu'... sulla fotografia Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Nikonlander Veterano Dario Fava Inviato 15 Novembre 2017 Nikonlander Veterano Condividi Inviato 15 Novembre 2017 Il mio primo acquisto dopo la reflex fu proprio un esposimetro a luce incidente, sono passati ormai un sacco di anni, ed ancora funziona, con la possibilità di fare la media di 4 letture zonali. L’ho sempre ritenuto uno strumento importante, anche se ora ho maturato abbastanza esperienza per sapere già come impostare l’esposizione, in studio resta un must, se si vuole essere precisi. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Amministratori Max Aquila Inviato 15 Novembre 2017 Amministratori Condividi Inviato 15 Novembre 2017 10 minuti fa, Dario Fava dice: Il mio primo acquisto dopo la reflex fu proprio un esposimetro a luce incidente, ... , in studio resta un must, se si vuole essere precisi. ... Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Amministratori M&M Inviato 16 Novembre 2017 Amministratori Condividi Inviato 16 Novembre 2017 Io ho maturato l'impressione che Fabio abbia un braccino tanto corto che oramai non si vede più la mano Insomma o usi uno strumento di misura, oppure fai un numero adeguato di scatti a forcella e poi decidi quale ti piace di più. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Nikonlander Veterano Sakurambo Inviato 16 Novembre 2017 Autore Nikonlander Veterano Condividi Inviato 16 Novembre 2017 Innanzitutto grazie a tutti per le risposte. Ovviamente sono stato troppo sintetico e pure un po fuorviante... Le misurazioni con il cartoncino sono state la prima ipotesi che mi sono fatto da solo, peccato che il cartoncino non valuti le proprietà del materiale o della pelle del soggetto che si trova in quel punto. L'esposimetro con misurazione spot ovvierebbe proprio a questo limite con in più la facoltà di misurare la scena anche su zone non direttamente accessibili. Riguardo il braccino corto, può essere, anche se le mano riesco ancora a muoverle abbastanza bene... E' che odio avere oggetti di uso limitato nella borsa, oltretutto il robo non è facile da trovarsi usato in giro. Ragion per la quale voglio essere sicuro di non poterne fare a meno prima di prenderlo. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Nikonlander Veterano Dario Fava Inviato 16 Novembre 2017 Nikonlander Veterano Condividi Inviato 16 Novembre 2017 26 minuti fa, Sakurambo dice: Le misurazioni con il cartoncino sono state la prima ipotesi che mi sono fatto da solo, peccato che il cartoncino non valuti le proprietà del materiale o della pelle del soggetto che si trova in quel punto. L'esposimetro con misurazione spot ovvierebbe proprio a questo limite con in più la facoltà di misurare la scena anche su zone non direttamente accessibili. No un attimo, mi sa che ci sia un po' di confusione, se tu misuri in spot il viso di un'africana otterrai una foto sovraesposta, perché il tuo esposimetro spot come tutti gli altri sono tarati sulla luce riflessa al 18% (mi sembra che Max sia stato esaustivo sull'argomento) quindi se pensi di puntare il tuo esposimetro spot dove capita, puoi evitare di comprarlo, il cartoncino grigio serve appunto per avere la corretta esposizione della luce che arriva in quel punto sfruttando l'esposimetro, che sia esterno o della fotocamera. È la luce incidente, ovvero quella che arriva, che determina l'esposizione corretta, non quella riflessa. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Amministratori Max Aquila Inviato 16 Novembre 2017 Amministratori Condividi Inviato 16 Novembre 2017 16 ore fa, Sakurambo dice: Buonasera, Avrei bisogno di qualche consiglio sui calcoli di esposizione in una scena. Senza entrare troppo nel dettaglio ho necessità di calcolare l'esposizione, in maniera esatta, in punti diversi di una stessa scena, prima dello scatto. Vorrei evitare anche di andare per tentativi facendo mille scatti di prova con la Nikon. So già che la via più breve sarebbe l'utilizzo di un'esposimetro esterno con misurazione spot, ... 11 ore fa, Max Aquila dice: ... Riassumo in breve: ogni esposimetro a luce riflessa e' tarato per fornire una lettura pari al 18% della luce riflessa da una densita' cromatica pari a quella del grigio medio. Se il soggetto su cui si riflette la luce che ritorna verso l'esposimetro spot della nostra macchina fotografica, ha un colore piu' chiaro del grigio medio (modella scandinava, pagina di libro, parete chiara inondata di sole) l'esposimetro, ubbidiente, sottoesporra' il soggetto perche' percepisce un livello di luminosità superiore a quel grigio medio. Se il soggetto fosse invece piu' scuro del grigio medio (carnagione olivastra, parete scura scarsamente illuminata, oggetti colorati di colori scuri) l'esposimetro spot, al contrario, percependo un livello di luminosità inferiore a quello del grigio medio...sovraesporra' conseguentemente. Quindi per lasciare scuro un soggetto scuro, misurando a luce riflessa con esposimetro spot, bisogna sottoesporre, per mantenere chiaro l'incarnato di una norvegese, con lo spot della fotocamera...bisognerà sovraesporre. ... 1 ora fa, Dario Fava dice: No un attimo, mi sa che ci sia un po' di confusione, se tu misuri in spot il viso di un'africana otterrai una foto sovraesposta, perché il tuo esposimetro spot come tutti gli altri sono tarati sulla luce riflessa al 18% (mi sembra che Max sia stato esaustivo sull'argomento) quindi se pensi di puntare il tuo esposimetro spot dove capita, puoi evitare di comprarlo, il cartoncino grigio serve appunto per avere la corretta esposizione della luce che arriva in quel punto sfruttando l'esposimetro, che sia esterno o della fotocamera. È la luce incidente, ovvero quella che arriva, che determina l'esposizione corretta, non quella riflessa. Se compri un sekonic come quello che ti ho linkato (io ce l'ho identico ma non te lo venderei nemmeno al prezzo del nuovo, perche quando mi serve MI SERVE) risolverai tutti i tuoi problemi con un ingombro pari a quello di un astuccio portaschede memoria. Guarda...te l'ho trovato nuovo a 156 euro Usato forse lo trovi da qualche povero di spirito o amante delle impostazioni FlexiProgram/Matrix/BKT/IsoAuto/+/- Pensa che io li colleziono pure antichi, gli esposimetri a luce incidente... Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Nikonlander Fab Cortesi Inviato 16 Novembre 2017 Nikonlander Condividi Inviato 16 Novembre 2017 Concordo con quanto detto da Max y Dario. Un esposimetro e' la panacea di molti dolori di testa e prove. Oltretutto aiuta a capire come funziona/ragiona la tua fotocamera, dopo un po che lo usi potrai sperimentare anche senza. E magari se proprio non lo vuoi comprare chiederlo a qualcuno in prestito? Pero credimi saranno soldi spesi bene. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Nikonlander Veterano Sakurambo Inviato 16 Novembre 2017 Autore Nikonlander Veterano Condividi Inviato 16 Novembre 2017 3 ore fa, Dario Fava dice: No un attimo, mi sa che ci sia un po' di confusione, ... Hai ragione, ho erroneamente messo sullo stesso piano i due metodi di misurazione consentiti dall'esposimetro del link. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Nikonlander Veterano Sakurambo Inviato 16 Novembre 2017 Autore Nikonlander Veterano Condividi Inviato 16 Novembre 2017 1 ora fa, Max Aquila dice: Guarda...te l'ho trovato nuovo a 156 euro Usato forse lo trovi da qualche povero di spirito o amante delle impostazioni FlexiProgram/Matrix/BKT/IsoAuto/+/- Pensa che io li colleziono pure antichi, gli esposimetri a luce incidente... Ma io non ne faccio una questione di soldi, è che mi voglio complicare la vita cercando strade alternative. Anche se i primi che avevo trovato non costavano così poco. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Amministratori M&M Inviato 16 Novembre 2017 Amministratori Condividi Inviato 16 Novembre 2017 3 minuti fa, Sakurambo dice: [...] è che mi voglio complicare la vita cercando strade alternative. [..] Questo ci era chiarissimo, non altrettanto chiaro il contesto e la destinazione dei tuoi ragionamenti. Anche perchè, a stretto senso, la corretta esposizione è un concetto del tutto accademico, specie in una scena complessa come quella che hai cercato di ipotizzare. La quantità di luce che colpisce ogni oggetto è inversamente proporzionale al quadrato della distanza dalla fonte di illuminazione (sia artificiale che naturale). E quindi per ogni oggetto presente nella scena, la corretta esposizione sarà differente a seconda della distanza dalla fonte di luce. A prescindere dal punto di ripresa e dalla disponibilità o meno di un esposimetro. Quindi a meno di fare le cose sempre perfette e predisporre tanti punti luce per ogni oggetto inquadrato, sarà il fotografo a stabilire cosa esporre correttamente e cosa eventualmente, sotto o sovraesporre. E perchè Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Nikonlander Veterano Sakurambo Inviato 16 Novembre 2017 Autore Nikonlander Veterano Condividi Inviato 16 Novembre 2017 Il contesto è che sto lavorando sulla luce, sia in termini quantitativi che qualitativi. E quindi ho rimesso mano sui concetti base del sistema zonale. In particolare sulla relazione delle luci flash in contesti di luce mista. Per esempio non sapevo che fosse possibile eliminare le dominanti con le luci artificiali, anche in contesti outdoor. E sulla legge del quadrato della distanza che tu hai citato. Per forza di cose sono partito da un discorso accademico, non avendo una scena specifica da gestire. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Amministratori M&M Inviato 16 Novembre 2017 Amministratori Condividi Inviato 16 Novembre 2017 Insomma, vorresti prendere lezioni di piano senza un metronomo. Lo sai che ce l'aveva anche Beethoven (che pure era sordo) ? era l'invenzione del Signor Maelzel, personaggio con cui il Maestro ebbe - come suo solito - relazioni molto travagliate ma del quale riconobbe il merito, proprio ai fini delle indicazioni metronomiche (che nel caso di Beethoven sono tanto precise quanto controverse !). Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Nikonlander Fab Cortesi Inviato 16 Novembre 2017 Nikonlander Condividi Inviato 16 Novembre 2017 (modificato) E ti dico pure che in studio per fotografia pubblicitaria o sia "statiche" tipo still life/ natura morta a volte si utilizzano vari set di illuminazione per i vari oggetti scegliendo la luce piu' appropriata e poi si rimontano, via software, in una sorta di stiching le varie immagini....comunque questo vale anche per foto di panorami. Una soluzione da non sottovalutare. Questa tecnica in parte si applicava anche con fotografia analogica con il sistema zonale in via di sviluppo, sapendo dove si doveva mascherare e dove non. Modificato 16 Novembre 2017 da Fab Cortesi Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Amministratori Max Aquila Inviato 16 Novembre 2017 Amministratori Condividi Inviato 16 Novembre 2017 20 ore fa, Sakurambo dice: Buonasera, Avrei bisogno di qualche consiglio sui calcoli di esposizione in una scena. .... ... ma se esiste una via buona anche per ambienti più ampi, come il paesaggio è meglio. Grazie anticipate! 39 minuti fa, Fab Cortesi dice: ....comunque questo vale anche per foto di panorami. Di medicina, diritto ed ...esposimetria , oltre che di calcio... parlano sempre tutti. Ma la precisione terminologica e/o procedurale in tutti questi campi, si rende necessaria per evitare di scrivere (il che è piu' durevole che...dire) cose inesatte. Nella fattispecie, ho volutamente trascurato l'ultima parte della richiesta di aiuto di Fabio, quella relativa alla fotografia di ...paesaggio (spesso confusa con quella di panorami, appunto) Nella fotografia di paesaggio ritorna prepotentemente da protagonista l'esposimetro a luce riflessa: quello in dotazione alle nostre fotocamere. Beninteso... su Nikonland (ma anche a casa Adams) si intendono esposimetri i dispositivi costituiti da una cellula fotoelettrica con lettura a spot piu' o meno allargato...fino a quelli a lettura media, ma condotta direttamente attraverso la cellula collegata ad un galvanometro o dispositivo successivo fino alle cellule al selenio, dei primi anni Cinquanta e quelle al cds, silicio, silicio blu. Ognuna con i suoi pro e contro. Gli esposimetri a matrice (detti cosi' per la supremazia Nikon con il suo Matrix in questo ambito) sono dei dispositivi fotosensibili che pero', in funzione della lettura della scena, demandano ad un processore la scelta del soggetto che ritengono di avere davanti, dalla modella di Mauro, al tronco del sughero delle vostre foto autunnali ricorrenti. Essi (i Matrix) sono quindi impropriamente chiamati esposimetri, in quanto eseguono anche la seconda parte dell'esposizione, quella cioè che con le cellule precedenti, spettava al cervello del fotografo. Quindi Fabio, (foto Wikipedia) quando ti trovassi di fronte alla cascate delle Marmore, col tuo bravo 85mm alla distanza operativa per contenerle per intero nella tua inquadratura... mi dici come penseresti di operare una lettura a luce incidente di un soggetto presumibilmente a 750 metri in linea d'aria da te... (anche per sicurezza) Ugualmente... io su una delle mie spiaggie, con un 18mm sulla fotocamera, qualora intendessi misurare la luce incidente sul surfista di spalle, anche disponendo di un assistente... cosa faccio? Lo mando di corsa, prima che il vento sposti fuori inquadratura la vela del kite, a misurare col Sekonic la luce incidente sul surfista, orientandolo verso la fotocamera... per poi comunicarmela urlando a tutti polmoni per superare il frastuono di vento e vela e subito disintegrandosi per sparire dai 110 gradi di angolo di campo dell'obiettivo...??? Ma no.... nella fotografia di paesaggio, usiamo un semispot a luce riflessa, o il Matrix...chetantolui sa come si deve fotografare... Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Amministratori M&M Inviato 16 Novembre 2017 Amministratori Condividi Inviato 16 Novembre 2017 Ma tu Max trascuri la possibilità di inviare un drone esposimetrico ? Io userei sempre un XB47 se facessi paesaggio in località con forti differenze di illuminazione Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Nikonlander Veterano Sakurambo Inviato 16 Novembre 2017 Autore Nikonlander Veterano Condividi Inviato 16 Novembre 2017 2 ore fa, Mauro Maratta dice: Insomma, vorresti prendere lezioni di piano senza un metronomo. Lo sai che ce l'aveva anche Beethoven (che pure era sordo) ? ... Dici che chiedo troppo quindi... Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Nikonlander Veterano Massimo Vignoli Inviato 16 Novembre 2017 Nikonlander Veterano Condividi Inviato 16 Novembre 2017 ....E sta un po a vedere che il mio consiglio empirico non era così inapplicabile..... Anche perché tutti stiamo fotografando con una macchina che ha il dono dell'istogramma..... oh, scherzo neh?!? Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Amministratori Max Aquila Inviato 16 Novembre 2017 Amministratori Condividi Inviato 16 Novembre 2017 18% della luce riflessa da una densita' cromatica pari a quella del grigio medio 9 ore fa, Spinoza dice: Infine i moderni esposimetri delle macchine digitali oggi sono tarati per un valore di luminanza della luce incidente del 12% e non più del 18% ossia espongono circa 1/2 stop in più rispetto al 18%. Quindi usando un cartoncino al 18% si dovrebbe poi aprire di 1/2 stop circa. sono forse due parametri diversi: uno misura la luce riflessa dal grigio, l'altro la luce incidente sul sensore esposimetrico. Il risultato probabilmente e' identico Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Amministratori M&M Inviato 17 Novembre 2017 Amministratori Condividi Inviato 17 Novembre 2017 Poi con 5 flash, il Matrix é miraculoso Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Nikonlander Veterano Sakurambo Inviato 17 Novembre 2017 Autore Nikonlander Veterano Condividi Inviato 17 Novembre 2017 Nel frattempo che leggo e rimugino sulla cosa mi sono andato a vedere il sito della Sekonic, che se ho capito bene è di fatto il monopolista del settore. Vedo che esiste un modello superiore a quello segnalato, questo qui: L478D Dato che sempre possibile averli a meno del prezzo di listino, il gioco vale la candela? Mi riferisco al modello base, le altre versioni hanno la predisposizione per alcuni produttori di flash come Elicrom. E adesso non ditemi che ho le tasche bucate... Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Amministratori M&M Inviato 17 Novembre 2017 Amministratori Condividi Inviato 17 Novembre 2017 Si, perchè quello - che è il modello che ho io - ha funzionalità avanzate giustificate solo da un uso sistematico (che è il mio caso che certo non mi metto ad usare il Matrix in studio né guardo l'istogramma cercando ispirazione). Il 308S è quello che usa Rossano in studio (che è un professionista, fotografa per vivere e fotografa al 95% in studio con i flash). Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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