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Overview

About This Club

Il Club dei fondatori di Nikonland. Molto politicamente scorretto.
  1. What's new in this club
  2. Complimenti Mauro,bellissimo articolo,scritto con dovizia e passione,che unisce due grandi passioni,cinema e fotografia. Bravo!
  3. Assolutamente! È proprio quel lavoro degli sviluppatori e stampatori di un tempo che una volta erano quasi esclusivi a pochissimi, che oggi il digitale ha reso possibili a molti, per non dire a tutti.
  4. Fondamentalmente anche il lavoro di ritocco sui negativi!
  5. Ancor prima che Pastore di tutti i cristiani, era veramente un grande Uomo, una persona rara sulla sulla terra. E' un giorno triste, allietato solo dal pensiero che Francesco, nella Pasqua che e' simbolo di resurrezione, oggi e' risorto anche lui ad una nuova vita, certamente migliore di questa. Ciao Francesco.
  6. La signorina stava decollando sotto raffica da 25 knots. Reggeva la wing del fidanzato
  7. Ma... l'ultima?? Non mi sembra che la signora abbia il costume adatto Stava volando in acqua? Tutte molto belle, immagino le difficoltà
  8. eccelse...è un parolone: oggi mi perculate tutti su Nikonland. Tirate fuori dal grigiore della scena con lacrime e sangue... ed esposte e scattate in funzione di ciò Puzziteddu di Torretta Granitola è però un posto dalla luce magica: esiste anche quando velata da venti e tempeste (winds and wutherings)... Bisogna solo riuscire a farla rinvenire...
  9. Foto eccelse Max, mi piace molto l'atmosfera e la luce !
  10. Quando soffia il maestrale qui a Mazara del Vallo, entra parallelo alle spiagge: perchè il Nord geografico (il Nordovest per il Mistral) è cosa diversa da come siamo abituati a guardare la cartina dell'Italia, in piedi sullo stivale, col triangolo della Sicilia perfettamente orizzontale... Il problema arriva subito dopo: dalla striscia di terra di Pozzitello, vicino Torretta Granitola, da dove surfers e kiters si buttano nel Canale di Sicilia, in direzione della Tunisia, i millimetri non bastano mai e, ancora peggio, ci si trova a fotografare perennemente in controluce... Si può liberamente scegliere due opzioni: controluce in luce controluce in ombra motivo per cui, stavolta ho scattato in NEF per aver margine di correzione per cromia e rapporto S/R in una giornata nella quale pioggia e vento si alternavano a brevi schiarite....che ho tentato di cogliere. Con Nikon Z9 e Nikkor Z 180-600/5,6-6,3VR sempre in DX e quindii a 900mm equivalenti, giusta la distanza dai soggetti. Non è il massimo, ma aggiustando contrasto e rumore, qualcosa ne viene fuori... Il bello è il tempo impiegato a scattare: a mare, sotto il vento, attorno a colori e sensazioni tattili. Non è per tutti: nè dietro, nè ... davanti all'obiettivo. Max Aquila photo ©
  11. Ecco... "ciclare" sono io a non capirlo. Rileggete prima di clickare invio, per favore?
  12. L'ho impostata x ciclare l'area di messa a fuoco col pulsane rec. Una figata
  13. Grazie Max, con la mia incompetenza ti faccio "lavorare" più del Dovuto. Comunque la Z50II mi sembra più la uso una bella "Macchinina"... Soprattutto Divertente_Sufficiente-Leggera...
  14. Si, esattamente, Gianni: impostazioni della macchina sul campo. Essendo ormai pacifico che risulti inutile ai fini dell'ottenimento di un ottimale rapporto tra segnale e rumore del sensore (S/R) passare in AutoISO da valori di amplificazione della corrente che passino da zone svantaggiose di quel rapporto, ci si setta (con obiettivi non ultraluminosi) per partire dal secondo step del dual gain di ogni fotocamera: nella fattispecie della Z50II a partire dai 400ISO che equivalgono come ti dimostra il grafico specifico del test di Mauro allo stesso rapporto S/R dei 200-250 ISO.
  15. No io vi leggo abbastanza, magari presto poca attenzione (problema mio), o forse vi leggo troppo volentieri e mi sto di quello che ci offrite e sbagliando non mi impegno troppo a studiare... Poi in questo caso pensavo tu parlassi di impostazioni sulla macchina sul campo... Perdono
  16. Abbi pazienza Max "a partire dal secondo step del dual gain della curva S/R" ma che vuol dire?
  17. Diciotto gennaio, Mondello, ai margini di un'emergenza meteo che sta falcidiando la Sicilia orientale: qui oggi pochissimo vento, poca onda e quindi sono tornati i ragazzini su tavole e sup, che nei giorni da ciclone dell'inizio settimana erano restati al calduccio. Arrivata da poco, la mia Nikon Z50/2, dopo aver provato a lungo quella in visione il mese scorso, con il suo best buy, il Nikkor Z 28-400 ho voluto stavolta metterle davanti il 180-600: zoomone strutturato certamente più per una Z8 che per una Z6/3, figuriamoci sulla piccoletta di casa Z. Impostazioni classiche per il mio ambiente preferito, con la macchina regolata in M mode con AutoISO a partire dal secondo step del dual gain della curva S/R, otturatore elettronico assistito dal VR Sport sull'obiettivo (le Z dx non hanno VR sul sensore) EyeAF ad area totale sull'inquadratura (nonostante gli spruzzi di acqua che potrebbero ingannarlo) e tempi veloci tra 1/2500 ed il limite alto di questa mirrorless, ossia 1/4000 variati manualmente per stare alti sugli ISO che mi interessano. Velocità di raffica H* ed in una seconda fase con HighSpeed C30. Cielo plumbeo e mare sporco di detriti: cromaticamente inverno... L'assenza della basetta Smallrig (per ora non disponibile se non fuori UE) non si è fatta sentire più di tanto, perchè un complesso del genere si regge quasi unicamente dall'obiettivo, che ho utilizzato a mano libera per tutta la sessione di scatto e con la staffa treppiede che mi ha aiutato ad un brandeggio più veloce negli spostamenti necessari per seguire i soggetti, principianti, ma di certo sfuggenti tra onde, schizzi e pioggerellina che rallegrava l'ambiente. (Ma tanto io ero intabarrato nel mio burqa tecnico ) La differenza tra una Z6/3 e questa 50/2 mi pare veramente minima, nonostante l'assenza del tanto desiderato VR al sensore, oltre a quella effettivamente più tangibile del sensore semistacked più reattivo dell'ultima delle 6. Dal punto di vista della maneggiabilità, le piccole dimensioni del corpo, che per noi fotografi di sport sono un grave difetto, in questo caso vengono compensate dalla migliorata impugnatura della mano destra e della raggiungibilità davvero eccellente di tutti i pulsanti utili, abbastanza simile a quella dei ponti di comando di tutte le altre Nikon Z di seconda (e terza) generazione. Dal punto di vista della precisione dell' AF in raffica, pur in condizioni di estrema variabilità come in questo sport, ho notato che in H* la macchina sia molto più precisa per EyeAF che in C30, con cui ho scattato le foto che seguono ma c'è da aspettarselo in simili condizioni di ripresa e di illuminazione, che se da un canto non consentono la brillantezza e saturazione dei colori che normalmente riesco ad ottenere, costituiscono già per questo un bel test di affidabilità e prestazione di una mirrorless che costa meno di mille euro, come questa Nikon Z50II Max Aquila photo (C) per Nikonland 2025
  18. https://www.ilpost.it/2024/09/15/ritratto-churchill-karsh-rubato-italia/?homepagePosition=2
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