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Enrico Floris

Nikonlander Veterano
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Commenti blog pubblicato da Enrico Floris

  1. Uno dei miei animali preferiti. Ed è bellissimo. Qualche volta ha la livrea scura come in questo caso ma il colore della texture varia a seconda delle condizioni di luce o dell'ambiente nel quale vive. Ne ho una famigliola nel terrazzino (per la gioia dei gatti che ancora non sono rusciti a catturarli) perchè comunque nelle città vive agevolmente. E' un cacciatore notturno formidabile che organizza agguati nella penombra nei pressi delle fonti di luce.... Velocissimo quando scatta e ogni notte è una strage di falene e di effimere. Un ottimo articolo Silvio e le fotografie sono belle ed esplicative. Barvo :)

    Nata per (non) vincere

    10 ore fa, M&M ha scritto:

    Solo che questa volta hanno costruito una macchina letteralmente dal nulla, a 50 anni di distanza dall’ultima, partendo da un foglio bianco

     

    E guarda cosa hanno prodotto da un foglio bianco...

     

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    Nata per (non) vincere

    1 ora fa, Max Aquila ha scritto:

    L'ultima vittoria Ferrari...

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    1965, Jochen Rindt e Masten Gregory, più il pilota "fantasma"...:

    Le Mans, notte tra il 19 ed il 20 giugno 1965, ne sono già successe di tutti i colori. È sfida aperta tra le rosse di Maranello e l’armata Ford, ma nella cruenta battaglia tutti soccombono e rimangono in lizza solo i comprimari. È buio, Jochen Rindt è insofferente come suo solito, non ama correre con queste pesanti vetture, ama le monoposto, ama sempre spingere al massimo, anche quando non serve. Masten Gregory è invece il pilota ideale per questo tipo di gare, ma piove, c’è anche la nebbia ed il buio offuscato della “ligne doitre” fa paura. Attraverso i suoi spessi occhiali non ci vede, si ferma ai box, vuole il cambio. “Dove è Jochen?” si chiedono i meccanici, si chiede Chinetti, ma l’austriaco non c’è, è in giro, forse a mangiare, forse a dormire, forse a farsi solamente un giro per scaricare la tensione.

    È emergenza, ma ai box c’è il pilota di riserva, c’è Ed Hugus.

    Luigi Chinetti da il via libera, su il casco, si infila i guanti e via per un turno di guida nella nebbia, nel buio. Hugus fa il suo dovere, poi scende, cede il volante a Rindt e scappa via. Il trucco riesce, il pomeriggio di domenica la rossa Ferrari della NART passa per prima sotto la bandiera a scacchi, sul podio salgono Jochen Rindt e Masten Gregory festeggiano, brindano, sollevano l’ambito trofeo, ma Hugus è sparito, come spariscono i fantasmi. Il mistero rimarrà tale per molti anni: Rindt sparisce nel 1970, prima di godersi l’ambito titolo mondiale, Gregory passa a miglior vita nel 1985 e patron Luigi, come i suoi piloti non rivelerà mai quanto è veramente accaduto. Ma la verità sul fantasma Hugus uscirà da una lettera ad un amico, dove ormai ottantenne, poco prima di passare a miglior vita, il terzo pilota rivelerà quanto è accaduto in quella buia e piovosa notte.

    La spiegazione comunque è molto semplice: allora alla 24 Ore di Le Mans erano ammessi solo due piloti ed un eventuale terzo di riserva in caso di emergenza, ma il terzo pilota una volta entrato nell’abitacolo diventava lui titolare estromettendo di fatto uno dei due piloti. Così Chinetti, per non penalizzare Rindt e Gregory fece correre un turno di notte al “pilota fantasma” senza di fatto comunicarlo ai commissari che stavano brindando nei retro box. Se la vicenda fosse stata scoperta la Ferrari 275 NART sarebbe stata squalificata e l’albo d’oro della maratona francese sarebbe cambiato.

    About the Author:

    Massimo Campi Perito meccanico, fotografo, giornalista, da oltre 40 anni nel mondo del motorsport. Collaborazioni con diverse testate e siti giornalistici del settore.

    Anche con queste storie si diventa leggenda. :emoji_love:

  2. Una meglio dell'altra. La Z9 è una multitasking eccezionale e tu hai saputo sfruttarne le qualità migliori pur in un momento di "sperimentazione" fisiologica vista la novità. E poi considera quello che per me è l'aspetto più importante: quando usi lo strumento giusto il resto viene da sé, crescono gli stimoli, le idee e si fa sempre meglio. Le foto mi piacciono tutte, soprattutto quelle sportive. Notevoli.

    :36_1_55:

    Nata per (non) vincere

    Sognando il la vittoria a Le Mans. Prima fila rossa, le 499P di Fuoco e Pier Guidi rifilano 1,9 secondi alla prima delle Toyota.

    Non mi faccio illusioni perchè 24 ore sono veramente lunghe. Sabato gara con inizio alle 16.
    Stringete i denti ragazzi, siete una bella squadra e avete una vera Ferrari.:)

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  3. 7 minuti fa, Gabriele Castelli ha scritto:

    Ma non vi siete pigliati anche qualche pietra? Sembravate vicinissimi.

    Pietre ne sono volate tante e anche veloci. Io me ne sono beccate un paio sulle gambe e una sul braccio. Diciamo che se ti prendono nel punto giusto fanno male. Il volto è protetto dalla fotocamera però rischia lei e anche questo è un problema. Con le foto del guado invece sai che il bagno lo fai.  Io ero a schifo con i jeans completamente inzuppati davanti. La Zfc era anche lei a schifo ma l'ho asciugata immediatamente. Però quella è la foto migliore, sono d'accordo con te. Queste fotocamere sono veramente resistenti e affidabili, se non sei proprio sfigato se ne escono sempre bene.

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    Nata per (non) vincere

    2 ore fa, Leo ha scritto:

    Per LeMans hanno cambiato il BoP (qui articolo Motorsport.com): +37kg alle Toyota, +24 alle Ferrari, +11 alle Cadillac e +3 alle Porsche. Mi sembra in proporzione un po' alto quello delle Ferrari.

    Intanto il commento del Toyota, ovviamente facendo il loro ed esagerando un po', dicono che la zavorra in più vuol dire +1.2 secondi al giro.

    Può essere che Toyota abbia ragione e se non sono 1,2 magari saranno 1,8. Quando si aumenta il peso in queste gare di endurance non si mette sotto pressione il motore che di cavalli comunque ne ha tanti. Si mettono sotto pressione i freni, e 24 ore di frenate violente diventano un problema. L'esplosione dei freni nella macchina di Villeneuve a Portimao (che erano solo 6 ore) non fa ben sperare con quegli aumenti di peso.

     

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  4. Ottimo lavoro Roby, piuttosto faticoso vista l'attesa ma lla fine ne è valsa la pena. Mi piacciono i telescopi anche se ritengo che questo, considerato il posizionamento, verrà giustamente utilizzato pe scopi didattici. MI ha fatto piacere rileggerti anche se capisco bene che il doveri di nonno siano piuttosto pressanti. :)

  5. 20 minuti fa, Max Aquila ha scritto:

    Quella che scambi per nitidezza è semplicemente mancanza di pdc e conseguente stacco del soggetto sullo sfondo 

    Niente affatto, mi permetto di insistere.

    Quello che ho valutato è la linea di fuoco, la testa dell'insetto.  Se noti c'è una peluria gialla sulla testa visibile chiaramente nello scatto eseguito col 300 PF, la stessa peluria diventa una macchia informe negli scatti eseguiti con i due macro. Lo sfondo non c'entra niente, quando ingradisco l'immagine vado a cercare i particolari.

    Nata per (non) vincere

    Col passare del tempo negli sport intervengono modifiche, talvolta anche di regolamento, perchè vengono utilizzati materiali altamente tecnologici o metodi d'allenamento avanzati. Pensate solo al baricentro modificato del giavellotto perchè a un certo punto si è rischiato di ammazzare qualcuno. Per cui oggi la tabella dei record ne tiene conto. Ma l'intenzione di tutte le federazioni è quella di mantenere intatto il fascino di quello sport, di accrescere lo spettacolo e di richiamare più pubblico. Pensate al tennis che in termini tecnologici ha fatto passi da gigante negli ultimi 40 anni. Certo le stop volley come le facevano McEnroe, Panatta o Gerulaitis con racchette di legno ve le potete scordare ma in cambio ci avete guadagnato i 500 vincenti sulle righe di Federer-Djokovic nella finale di Wimbledon del 2019.

    La F.1 invece ha fatto di tutto, attraverso gestioni veramente vergognose, per mortificare questo sport e allontanare il pubblico. A parte gli interventi sulla sicurezza che condivido in tutti i sensi perchè un divertimento per tutti non deve per forza tramutarsi in una tragedia, gli altri provvedimenti sul regolamento tecnico sono stati veramente assurdi. Per non parlare della libera interpretazione del regolamento sportivo. La mia opinione la conoscete: gomme libere, test liberi, libera progettazione (entro i limiti che sono uguali per tutti: dimensioni e pesi), libero utilizzo di materiali e sistemi tecnologici. L'unica cosa che vieterei sarebbe il rifornimento ma solo perchè è particolarmente rischioso. Per il resto tutto resterebbe affidato alla testa e al piede dei piloti. Resterebbero la telemetria e i suggerimenti dai box ma niente regolazioni wireless. Qualsiasi dispositivo portà essere attivato o disattivato solo dal pilota.

    Non accadrà comunque. Ma ci salverà il WEC (sempre che rimanga com'è ora)

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