Pedrito

Se un obiettivo mi serve, e mi serve tanto, e so che lo userò tanto, e mi aspetto tanto dal suo utilizzo, beh, lo compro senza pensare a fare economie. E se davvero farà al caso mio, ogni centesimo speso per il suo acquisto sarà ben ripagato dalla soddisfazione che mi darà.

Poi si può anche acquistare qualcosa di non indispensabile, per giocarci o per la curiosità di come potrebbe essere utilizzato, perché il suo modico prezzo ci invoglia a farlo. Ma avendo ben chiaro che, nel mercato fotografico, spendere poco è quasi sempre sinonimo di qualità approssimativa.

Ma un bambino per divertirsi non ha bisogno del pallone dei Mondiali: giocherà con grande soddisfazione anche con un Super Tele di plastica da pochi euro...

Perfettamente d'accordo.

Sarebbe come per un alpista appassionato rimandare la scalata ad un "ottomila" per attendere di raggiungere magari a 60 anni di età la tranquillità economica per pagarsi volo, permanenza, attrezzatura e staff in Nepal e tentare l'impresa.

Aggiungo che può invece essere coerente l'acquisto di quel tal zoom XY o di quel tal macro WZ "perché costa una stupidata", se si tratta di un oggetto non strettamente necessario per i propri usi ma che, comprato per curiosità, può magari disvelare prospettive interessanti e diventare in seguito per l'acquirente il punto di partenza per sperimentare forme diverse e nuove di fotografia.

16 ore fa, Silvio Renesto dice:

Che scrissi  io .  

Ops. Ho citato chi ha citato... 

Bene. E adesso, tutto alle stampe!

(vero Silvio?)

Temo che il "problema" sia più di scelta commerciale che di altro.

Probabilmente dai consueti studi di marketing che vengono effettuati prima del lancio di questo tipo di prodotto sul mercato risulta che il kit con lo zoom ha più appeal di quello con il fisso standard, e probabilmente risulta anche che molti neofiti che lo acquistano non si doteranno in futuro di altre lenti.

Va detto però che ci sono anche zoom di buona qualità che si possono utilizzare con profitto, e che un obiettivo a focale variabile può aiutare all'inizio a "scoprire" le proprie abitudini nella fotografia e ad affinare il proprio modo di scattare fino a suggerire il fisso (o i fissi) di cui dotarsi e da usare stabilmente.

Se poi vogliamo parlare dell'importanza di scattare con il fisso standard per imparare a fotografare questo è un altro discorso, ma che probabilmente ci porterebbe lontano rispetto alla provocazione che hai inserito nel titolo di questa discussione.

Disfarmene? E perché mai?

Però se mi dessi in cambio una Z6, beh, parliamone...

Grazie a tutti del passaggio.

Per queste foto ho seguito alla lettera le prescrizioni dell'amico veneziano Spinoza, che recitano:
1) non si fanno fotografie dai ponti;
2) non si fotografano le maschere;
3) non si fotografano le gondole.

Il resto è venuto da se'...

3 minuti fa, Roby C dice:

Marco e la 775, è ancora tua e funzionante?

Certo che ce l'ho ancora, ed è ancora funzionante sebbene non l'accenda più da molto tempo. 

Bel contributo, che fa il paio con quello di circa un anno fa di Giovanni qui.

Non è mai troppo ricordare quali danni causa l'uomo al suo pianeta per meri motivi economici, e se un fotografo può contribuire a sensibilizzare l'opinione pubblica su questo tema, ben vengano le sue immagini se esse possono servire allo scopo. E chissenefrega se sono un po' fotoscioppate.

In ogni caso, si tratta di fotografie davvero belle e suggestive.

E pensa che, già felice possessore di una Coolpix 775, ambivo all'upgrade verso la 990, innovativa per il suo corpo rotante!

Se ci penso adesso...

Passione, competenza, sensibilità: per chi ti conosce un po' non hai che confermato queste doti.

Per gli altri sono certo che hai fatto conoscere qualcosa di te che farà apprezzare ancora di più i tuoi lavori fotografici.

Bel posto, e belle foto!

Mi dispiace tanto.

Non ho mai avuto un cane, ma quando la mia ex mi raccontò un giorno che il suo cane - che si era affezionato a me più di quanto lo fosse verso di lei - aveva rischiato di morire sotto una macchina, mi prese un tale spavento fino a quando realizzai che non si era fatto niente, che allora capii quale grande affetto si può provare verso un animale domestico.

Per questo ti capisco e ti sono vicino.

🎵🎵  La matematica non sarà mai il mio mestiere...  🎶 

Bella la foto della Fontana Pretoria, avrei voluta scattarla io...

Ciao Max, continua così assieme a Mauro a divulgare su queste pagine la nostra passione per Nikon e, soprattutto, per la Fotografia fotografata.

Il libro Nikonland "Tra il Bianco e il Nero" era 25x20cm per 212 pagine e costava circa 77 euro.

Mi sembrava facesse la sua figura. Penso quindi che si possa replicarne l'edizione con questo nuovo libro, che probabilmente verrà un po' di più per il maggior numero di pagine attese.

Ovviamente è una mia opinione, e accetterò la decisione della maggioranza. 

Sembrano in effetti delle immagini molto "intime", che pertanto suscitano emozione in chi le osserva.

Potevi fare meglio? Forse sì, ma già il fatto che hai provato, oltre alla tua consapevolezza - a due anni di distanza - di sapere di poter provare di nuovo evitando quelle imprecisioni che hai notato, a mio giudizio è già assai positivo.

Allargando il discorso, rivedere a distanza i propri scatti provoca (quasi) sempre un moto di disapprovazione - o perlomeno a me succede così. Ma direi che è buon segno.

Da una parte perché si notano gli errori che oggi non si farebbero più, dall'altra perché vuol dire che si è cresciuti e si è diventati più bravi.

Bene così.

Grazie, Roby, per noi "lontani" dalla grande città lombarda è stato come fare un bel giro assieme a te, osservando gli scorci che ci hai proposto ed ascoltando i tuoi simpatici commenti.

Ho aggiunto altri 3 scatti, freschi freschi di questa estate!

Enjoy 

Sì, la vita continua, e guai se non fosse così.

E' il senso della vita nel quale, bisogna farsene una ragione, è contemplata anche la morte.

Ben ritrovato anche da parte mia.

Belle le tue foto naturalistiche. E da appassionato di street posso dirti in tutta tranquillità che alcuni scatti non sono affatto male, e che dovresti perseverare se davvero ti piace il genere e vuoi migliorare, perché hai la dote più importante, l' "occhio fotografico".

Oppure puoi rimanere a quello che dicevano di me i prof ai tempi del liceo: sarebbe capace ma non si applica...

Sorry, Mauro, ho apprezzato negli anni le innovative soluzioni tecniche delle Citroen - spesso all'avanguardia rispetto alle altre case automobilistiche - ma le macchine francesi non le sopporto proprio: anzi, non le ho mai potute sopportare, e mi fanno proprio ca..are!

Da qualche anno guido auto tedesche e devo dire che, sia pure non siano scevre di difetti, soddisfano pienamente le mie esigenze. Ma mi sono trovato ugualmente bene anche con le molte Alfa che ho avuto, alla faccia di chi afferma che le auto italiane non sono affidabili.

Ma le auto francesi, no, quelle proprio no. 

Semmai le donne (francesi), ma suppongo che in questo campo sia facile trovarsi d'accordo...

A proposito del suffisso less e della sua apparente "deminutio", faccio presente lo straordinario e per certi versi inspiegabile valore che Leica è riuscito a dargli quando dalle sue serie M ha prima levato i colori (con la Monochrom) e poi il display posteriore (con la M-D).

Straordinariamente - appunto - anziché attendersi un ribasso del listino si è assistito ad un aumento del prezzo al pubblico, come se la mancanza della funzione in una e dell'accessorio nell'altra fosse un vantaggio da monetizzare.

Ok, d'accordo, grande capacità del marketing tedesco, ma siamo sicuri che la mancanza di qualcosa e la sua sottolineatura sia davvero un male?

Grazie a tutti per il passaggio, e soprattutto per aver - mi pare - intuito/compreso le non semplici modalità per le quali è possibile ottenere delle buone foto di street.

Mi capita ogni tanto di frequentare festival di fotografia dove vengono organizzate letture di portfolio da parte di fotografi professionisti, photo editor, docenti, ecc., a cui ho talvolta partecipato: ciò che ho notato è la quasi totale mancanza della comprensione di questo genere, se non addirittura la superficialità con cui le immagini vengono osservate e commentate.

Ho ascoltato da parte di alcuni lettori commenti di sufficienza se non addirittura la totale stroncatura di alcuni portfolio loro presentati che, vi assicuro, in molti casi meritavano ben altra considerazione.

Immagino che, al di fuori di contesti in cui si tratta specificatamente di street photography (come i festival dedicati), non sia semplice per chi legge dare una valutazione su questo tipo di opere, essendo piuttosto lontano dalle immagini che quotidianamente essi si trovano a valutare e selezionare. Tuttavia mi sorprende non poco la quasi perfetta "ignoranza" - nell'accezione di "mancanza di conoscenza" - di professionisti dell'immagine rispetto a questo genere.

Sarà forse per il grande profluvio di fotografie di strada postate su social network e su siti web dedicati, la gran parte delle quali spacciate come appartenenti alla street photography pur ritraendo spesso solo persone casualmente ritratte per le vie di una città, a rendere questo genere figlio di un dio minore?

Bravo, belle foto che... sarà stato difficile scegliere fra le moltissime di qualità che ho visto qui e sul tuo blog.

Originale la foto di apertura con quello strano tipo al telefono in secondo piano!