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Silvio Renesto

Nikonlander Veterano
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Commenti blog pubblicato da Silvio Renesto

  1. Non darei infatti giudizi qualitativi sugli obiettivi da queste foto, troppo diverse come realizzazione, quanto analizzerei le prerogative di ciascuna  focale rispetto all'inquadratura.
    Il 50mm è chiuso ad f7.1 perchè per avere la stessa dimensione del soggetto nell'inquadratura si è dovuto andare molto più vicino che col 105 o il 300mm, così che la profondità di campo è molto più ridotta e per avere qualcosa nitido, ossia una profondità di campo simile a quella delle altre foto si doveva chiudere maggiormente il diaframma, ciononostante le punte delle ali sono risultate lo stesso fuori fuoco molto più che nelle altre due foto. Il diaframma più chiuso  relativamente, ma soprattutto il maggiore angolo di campo del 50mm fa anche sì che lo sfondo sia inevitabilmente più visibile.  Motivo per il quale non mi trovo a mio agio con un 50mm sul campo: distanze brevissime e angolo di campo largo rendono complicato ottenere foto con soggetto  nitido e sfondo non tanto con la "diarrea", ma almeno con uno sfuocato non invadente (a meno di fare focus stacking, cosa spesso improponibile in condizioni non controllate). 
    Il 105mm usato a maggiore distanza e con diaframma più aperto ha dato uno stacco nettissimo fra soggetto e posatoio oltre che con lo sfondo.
    il 300mm su Dx (non mi sembra siano citati moltiplicatori quindi assumo sia stato usato da solo)  ha sfuocato bene lo sfondo  ma non il posatoio, cosa che a mio vedere non rende bene nella foto dall'alto, dove il posatoio (il fiore) non è nè abbastanza nitido nè abbastanza sfuocato, mentre si è dimostrato adattissimo per l'inquadratura  parallela al terreno, dove sia l'insetto che l'orchidea sono ben a fuoco e staccati dallo sfondo, ma  il rapporto di riproduzione è inferiore, a giudicare dall'apertura alare rispetto ai bordi immagine e di cosneguenza la profondità di campo è maggiore che nella foto precedente. Nell'ultima direi che il 300mm gioca nel suo campo d'elezione, in quella precedente è più forzato.
     


     

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  2. Rende bene l'idea delle differenze di resa, aiuta  a capire quale focale può servire secondo le condizioni e le necessità o meglio le intenzioni del fotografo. Un contributo molto interessante ed informativo. Grazie.
    Interventi come questi secondo  me sono utili e qualificanti per il sito.


    Nota a margine, l'ascalafo è un bellissimo insetto, ma non l'ho mai fotografato :( 
     

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  3. 2 ore fa, Gianni ha scritto:

    PS "I maschi (riconoscibili dal becco blu)" questa non la sapevo e sono andato a cercare per sicurezza.... non ho trovato niente al riguardo, sessi simili.....indistinguibili quello che ho trovato

     

    Me lo disse un fotografo naturalista tempo fa e ci ho creduto, ma adesso che mi hai avvisato ho verificato, correggo subito. Grazie!

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  4. 40 minuti fa, kappona ha scritto:

    .... ( a proposito, ti hanno detto per caso quando saranno finiti)

    Grazie del commento, sulla ristrutturazione dei  capanni sono rimasti sul vago, di sicuro non ci lavoreranno d'estate ci hanno detto, quindi presumo che sarà per l'anno prossimo. Però gli altri sono usabili alcuni hanno la luce a favore la mattina, altri al pomeriggio.

  5. Ma guarda che io in sostanza sostenevo la tua posizione sulla reintroduzione incontrollata in ambiente fortemente antropizzato. 
    Spiegavo solo il significato della presenza di un grande carnivoro come indicatore ecologico.

    PS l'impatto sulla piccola fauna è pressochè nullo e sui cervi è positivo (controllo sovrappopolazione al posto delle fucilate), si sono coevoluti con l'orso. Il problema è la ristrettezza del territorio e la convivenza con noi.

     

    PPS I procioni sono invasori e non dovrebbero esistere in Europa. ;) 
     

  6. Il 16/4/2023 at 13:17, Max Aquila ha scritto:

    ...Costruire la coesistenza non è semplice, ma è certamente possibile.

    Uso solo l'ultima frase del discutibile (per presupposti e conseguenze) brano che hai condiviso, per ripetere quanto già chiesto qualche post prima:

    Cui prodest?

    Quale medico ha prescritto la reintroduzione dell'orso bruno in Trentino?

    Per quale scopo ecologicamente valido?

    Per quali finalità?

    E non aggiungo una parola all'argomento. 

    I fatti parlano da soli. Le risorse vanno spese per proteggere utilità comuni. 

    Mentre scrivevo il blog sulle tigri e il leopardo mi è tornata alla mente questa tua domanda che è piena di senso e va approfondita.

    Al di là della bellezza o simpatia dell'animale, in questo caso l'orso, là la tigre, si tratta di  top-predators, come ha scritto Gianni. Animali che stanno in cima alla catena alimentare. Se un top-predator prospera è indicazione che l'ambiente intero sta bene, inoltre la proliferazione degli erbivori (questo forse vale più per il lupo che per l'orso) è controllata, insomma tutto il meccanismo gira come deve.  E' un segnale importante che la biodiversità (oltre alla specie in sè) è ampia.

    Il problema nasce dal fatto che "crescete e moltiplicatevi", più che un detto biblico è una legge naturale con cui bisogna fare i conti.   E' poco probabile che una specie ambientatasi poi pensi ad una vita di eterna castità od al controllo delle nascite. Va quindi previsto un correttivo tenendo conto dei vincoli presenti sul territorio. Correttivo su cui posso avere opinioni ma non ho la competenza per suggerire, esistono esperti che ne sanno e potrebbero essere ascoltati prima, durante e dopo. Se no si hanno gli sconfinamenti reciproci fra uomo e animale.

    Per carità, poi negli USA e in Canada è pratica comune uscire in ciabatte e prendere a pedate gli orsi che ti rovistano nella spazzatura davanti alla porta di casa, ma sono orsi neri, i baribal, meno "impegnativi" fisicamente e caratterialmente rispetto agli orsi bruni.

    Un detto americano: "If it is brown, lay down; if it is black, fight back; if it is white, good night". ;) 

     

  7. Ne ho riscontro nel mio piccolo, anche se non so  quanto significativo.
    Quando l'anno scorso Gianni ed io  siamo andati a fotografare i corteggiamenti del Gheppio in Himalaya, al parco della  Villa Reale di Monza, c'era il solito piccolo assembramento di fotografi e la divisione per età era netta: sotto i 35 Canon R; brizzolati od imbiancati (nel mio caso pelati), Nikon DSRL o Z6.

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  8. Interessante lettura.
    Nikon è sempre stata legata all'avventura.
    Ai  tempi che furono i fotografi del National Geographic (compresa la parte antropologica) li vedevi con Nikon al collo però direi che dopo ed oggi anche Canon e Sony forse non puntano totalmente a quell'immagine come marketing, ma è indubbio che un grosso numero di naturalisti avventurosi è canonista e un discreto numero è diventato Son-come si dice.

    Sul fatto che oggi persone altrimenti tranquille si mettono a tentare imprese avventurose direi che è diventata un'epidemia, fotografia a parte. L'idea di dover fare la coda per salire sull'Everest (!) mi lascia senza parole. Inutile dire quanti di questi neo-avventurosi si sopravvalutano non si preparano a dovere e sull'Everest (sull'Himalaya in generale)  ci vanno e... ci restano (secchi). 

     OT ma Max mi ha fatto ricordare che appena prima della pandemia un mio amico è andato a fare un giro non turistico in Etiopia con la sua compagna (è lei la fotografa, lui è pittore/scultore) , altopiano del Siemen ecc. e non ha fotografato nessun animale, ma solo persone, un bel lavoro di reportage e ritratto come descrivi tu (Max). Mi ha regalato copia del foto-libro che hanno fatto. Notevole.

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  9. 3 minuti fa, Gianni ha scritto:

    ...
    Invece i Lupi hanno solo avuto un incremento della popolazione e servono dove la caccia non ce la fa o non vuole, a limitare il Numero dei Cinghiali (quello si un danno grosso voluto solo per il divertimento di pochi e fatto senza criterio) oppure gli Sciacalli loro arrivati dall'Est ed in espansione Naturale.

    VERISSIMO, Tra l'altro contribuiscono a rallentare il diffondersi della peste suina, le feci del lupo che ha mangiato il cinghiale infetto, sono pulite!

    Mentre di morti procurati dall'attività venatoria dal 2007 ad oggi pare siano 354 ma nessuno parla di chiudere la caccia e probabilmente ai cacciatori di quegli incidenti non è stato ritirato nemmeno il porto d'Armi.....

    Eppure sono un PERICOLO se vai in giro per campi e Boschi durante la STAGIONE VENATORIA.....

    PURTROPPO ALTRETTANTO VERO.

     

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  10. 9 ore fa, Max Aquila ha scritto:

    Bè tra poco se volete, il presidente della Provincia di Trento un paio di orsi bruni ve li manda.

    E se in Trentino non si sono riusciti ad organizzare per evitare gli incidenti, figuriamoci in Lazio e Campania.

    Forse questo genere di sconfinamenti andrebbero accolti con meno entusiasmo. 

    La natura deve avere il suo corso: ma eventi simili, come i reinserimenti forzati o quelli occasionali, sono il più delle volte del tutto innaturali.

    Durante il lockdown avevamo aperto proprio su argomenti simili una discussione: su quegli animali sopraggiunti, che soppiantano gli autoctoni a causa della loro preponderanza.

    Talvolta creando non solamente scompensi faunistici, come successo con i plantigradi sloveno-trentini

    Argomento terribilmente delicato, che purtroppo spesso porta a creare quelle che si definiscono "polarizzazioni", ossia estremizzazioni tra fazioni opposte,  tanto più forti quanto più l'animale è "iconico" e potenzialmente pericoloso (Orso, in misura minore Lupo), senza parlare degli invasori che cita Max (a cui aggiungo ci sono pure Procioni, sempre fuggitivi, da qualche parte intorno all'Adda se ben ricordo, filmati con fototrappole). Gli invasori sono un problema anche loro ma con connotati differenti (e la farei troppo lunga a scriverne qui).

    La mia opinione in merito ad introduzioni di animali pericolosi, confortata da continui scambi di idee con chi ci lavora sul serio, cioè i miei colleghi zoologi di campo, è che la situazione non è per niente semplice e che sentimentalismi animalisti o al contrario demonizzazioni  generalizzate, non servano a nulla, anzi sono entrambe dannose.
    Occorre saper gestire, anzi sarebbe meglio saper programmare.
    Per gli Orsi ad esempio, non ho fatto dei conti precisi ma l' impressione è che la densità di abitato del Trentino (e anche il modo di usare il territorio) non sia quello della Slovenia, quindi il Trentino a mio parere (ma non solo mio) non sembra  adatto a sopportare una densità di Orsi paragonabile a quella slovena.  In Slovenia gli spazi inabitati e la gestione delle aree boschive  permettono una significativa maggiore densità, tanto che per la Slovenia l'Orso è una risorsa, lo si "vende" per le reintroduzioni, lo si fa fotografare,  e penso si faccia anche altro di meno piacevole (per l'Orso). Da noi il frazionamento delle aree forestate e l'uso dei boschi obbliga ad una gestione diversa, pena rischi gravi alle persone, come abbiamo visto. Protezionismo integrale e invocazioni allo sterminio sono entrambe soluzioni errate, è invece logico che ci sia una politica sensata di equilibrio nella  gestione di persone ed animali, la densità di animali potenzialmente pericolosi quale è l'orso, va gestita e (come nei parchi USA) gli individui che si dimostrano aggressivi o particolarmente inclini ad interazioni pericolose, andrebbero allontanati (se da noi  è possibile, con gli spazi risicati che abbiamo) oppure contenuti in qualche modo. 
    Ho condiviso la mia opinione a scopo informativo, visto che ho delle fonti, solo come invito alla riflessione, ma non intendo creare in nessun dibattito che porta a scontri.

    Invece mi avete fatto venire voglia di scrivere qualcosa nel blog  su qualcuno che ha problemi ancora più pressanti, quasi "dentro casa".

     

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  11. 39 minuti fa, Rac ha scritto:

    Interessantissimo articolo. Mia figlia di 5 anni, appassionata di dinosauri, non si capacita del fatto che i dinosauri non faccessero i versi che lei immagina e mi ha fatto promettere di studiare meglio il tema.... può indicare anche qualche referenza ad articoli scientifici.

    Le farò vedere i video che ha inserito in questo articolo e ne sarà di sicuro soddisfatta... penso che cominceremo a seguire il suo blog :)

    Grazie!!!

    Grazie per il passaggio! Qualche link qui (però in inglese):
     

    http://markwitton-com.blogspot.com/2022/01/the-silent-dinosaur-hypothesis.html

    Una recentissima scoperta , è del 15 febbraio la pubblicazione, però sembra far pensare che almeno alcuni dinosauri avessero un apparato vocale simile a  quello degli uccelli.
    https://www.livescience.com/extremely-rare-fossilized-dinosaur-voice-box-suggests-they-sounded-birdlike

    In questo caso avrebbero potuto essere più sonori :) 

  12. 8 minuti fa, Roby C ha scritto:

    Bravo Silvio, purtroppo io con i miei vetri non posso competere..  ma.. del cimitero lo sapevo, del traliccio pure.. ma che sopra vi fosse tutti quei nidi è una vera novità..  bel lavoro..  sei passato davanti a casa mia o sbaglio?

    Ma tutto il lavoro lo avrai fatto questa mattina.. visto il tempo del pomeriggio.

    Ciao Roby, sono contento di leggerti.
    Sì, sono passato stamattina, non proprio dalle tue parti, ma vicino :) .
     

  13. 9 ore fa, Gabriele Castelli ha scritto:

    Sono anche in grado di volare? Questo non lo ricordo con esattezza.

    Hanno un paio di ali e sono in grado di compiere brevi voli se devono coprire rapidamente spazi aperti/inospitali. Ma non sono ottime volatrici. Le usano anche come "effetto sorpresa" per spaventare possibili predatori.

  14. 1 ora fa, bimatic ha scritto:

    Ottimo racconto Silvio, come sempre, diciamo ottima lezione ma resa come un racconto.

    Ti immagino, visto che oltre a nikonland non ho ancora avuto il piacere di incontrarti, un po' come Vincenzo Schettini ( quello della fisica che ci piace ), uno di quei Prof con la P che tutti vorremmo inontrare, conoscere, ascoltare e frequentare.

    Io la scorsa estate, ho incontrato questa ( lui o lei che sia, spero non me ne voglia ), appennino piacentino, Z6II 24-200 lenti meike, molto attiva probabilmente perche' si sentiva infastidita.

     

    UZ6_1067.JPG

    Grazie  :)
    sicuramente  molto attiva perchè oltre alla presenza umana che può infastidirle, l'essere allo scoperto sul terreno le fa sentire poco sicure.

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  15. 4 ore fa, Massimo Vignoli ha scritto:

    Wow, quante informazioni e che belle foto!
    Una domanda: quando è il periodo migliore per cercarle e dove guardare?

    Dalla tarda primavera/inizio estate  a fine estate .  Per le mantidi nostrane l'habitat preferito sono i prati magri.  Bisogna cercarle attentamente perchè sono mimetizzate. Quella che sta mangiando il grillo l'ho fotografata a Motta Visconti vicino ad una piccola lanca.

    La mantide asiatica deve aver colonizzato soprattutto i parchi cittadini e le zone agricole con alberi.

    2 ore fa, Sakurambo ha scritto:

    Bell'articolo e belle foto Silvio.
    Una domanda.. quanto è grande la mantide asiatica rispetto alle sorelle europee?

    Una femmina robusta, come quella della foto, arriva  a 10cm  zampe escluse. La mantide religiosa "vera" femmina di solito arriva a 6-7cm. Ma al di là della lunghezza, la Hierodula è molto più massiccia in tutte le sue parti. I maschi in entrambi i casi sono molto più piccoli.

    Grazie a tutti per il passaggio ed i commenti!

     

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