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Mostra il contenuto con la massima reputazione di 14/05/2022 in tutte le aree
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Sono quella che spunta per ultima: ma sono la prima e lo resterò a lungo Non me la tiro di certo, io sto bene con tutte le mie sorelle, che mi festeggiano da quando sono arrivata: mi aspettavano da vent'anni e più... alcune davvero da molto, molto di più... ma io faccio festa con tutte anche con quelle che non sanno nulla di me, che mi assomigliano solo per ciò di cui si alimentano e, naturalmente, per il nome queste qui erano tanto anziane che per poco, non mi chiedevano l'autografo.... perchè per loro son come una son proprio contenta, mi volete tutti tanto bene...5 punti
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Martedì 10, grazie al mio capo...ho avuto la possibilità di essere ospite al programma serale degli Internazionali d'Italia con due partite sul centrale. La prima un incontro femminile Jabeur vs Cirstea, la seconda maschile Sinner vs Martinez. Quale occasione migliore per testare il Sigma 135? Ebbene si, ho fatto una scelta drastica Z7II+Sigma 135 e basta. Le prime foto, con luce naturale...in elettronico, poi con Sinner un pò in elettronico, poi meccanico...con qualche occhiataccia dei miei vicini di posto... Bellissima esperienza ed atmosfera anche senza incontri non esattamente memorabili, qui alcune foto, senza grosse pretese artistiche. Sigma 135, commovente, Z7II voto 8...in attesa della Z83 punti
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Non credo sia la più bella fatta questa mattina, ma sono nei test preliminari. Questa l'ho scelta perché volevo vedere sul campo con soggetto e luce difficile la resa ad alti ISO (questa è la foto a più alti ISO fatta questa mattina). Z9 su 500/4E FL + TC14II @700mm 1/1000 f5.6 ISO2500 Due parole a contorno: la Z9 ha riconosciuto senza problemi testa ed occhi di svassi, cigni, fistioni e germani (usata in wide area small e custom - allungata). Sia se dentro il quadrotto che nelle zone limitrofe. Al momento è questo il modo in cui preferisco operare in modo da essere in controllo, nella scelta tra più soggetti, su quale focheggiare.2 punti
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Che c'entra, io non ce l'ho più, ma per vedere le picciridde altrui ho votato si... Pur di vedere partecipazione...2 punti
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Interessa assai. Non so se anche voi è capitato con le vostre Z, ma io ho aperto un archivio separato per i file della Zfc che ora ha un disco tutto suo e un backup dedicato. Perchè le differenze partono proprio dal modo di usarla e dalla lavorazione in post produzione. E allora se tutto è diverso anche lo spazio sarà personalizzato. Per cui sì, un club ad hoc mi pare appropriato2 punti
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Molti l'hanno comprata ma oramai nessuno ne parla più ... Se non è già passato il momento di moda ... si potrebbe creare una sezione dedicata solo alla Nikon Zfc, come quella che già esiste per la Z9 Però poi si tratta di popolarla con discussioni, foto, iniziative, altro ... .... quindi sta a voi, perché io le mie Zfc le uso tutti i giorni e tutto il giorno stanno qui davanti a me, sul tavolo come l'Olio Sasso ! se il sondaggio va in porto, chiediamo a Max l'autorizzazione ad aprire il Club e chi vota SI si prende l'impegno di tenere sempre vivo il Club .... tutti i giorni, non una volta ogni morte di Pope. Io voto SI !1 punto
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Un bosco solenne e monumentale, ricco di castagni secolari, contorti e cavitati. il bosco è all’interno del parco dei laghi di Suviana e Brasimone nel comune di Camugnano (BO). Ho scelto di ritrarlo in una mattina nebbiosa. il silenzio, interrotto dal rumore dei picchi, donava all'ambiente un'atmosfera fiabesca.1 punto
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... o almeno credo. Due sabati fa - 30/4/2022, in Val di Rhemes che è l'ultima valle del Parco Nazionale del Gran Paradiso e probabilmente la meno famosa, o almeno è quella che io frequento di meno. Qui sono a pochi passi dal rifugio Benevolo, subito dopo pranzo (molto soddisfacente pranzo, direi, compreso un bel quartino di vino rosso ). Al mattino al parcheggio pioveva, ora girano nuvoloni che alternano sole e ombra. Z6II su 105/2.8MC 1/320 f8 ISO100 - Mano libera con fotocamera appoggiata a terra.1 punto
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Giorni diversi e situazioni diverse , ma è sempre affascinante la campagna1 punto
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Finalmente un luogo interessante a soli 40 Km. da casa. Un posto in cui ritornare anche il giorno dopo, con tutta calma, dopo una camminata di quasi un'ora, alla giusta temperatura primaverile. Scoperto per caso e subito incuriosito. Da poco tempo valorizzato, lo si nota dagli interventi per rendere il sentiero percorribile, è già meta di gitanti locali, che volendo possono percorrere un piacevole anello nel bosco delle alture della Valle del Reno, in provincia di Bologna, seguendo la strada Porrettana fino a Riola di Vergato poi verso Riola Vecchia e Montecavalloro. In un punto non ancora ben segnalato, inizia il sentiero che passa accanto a queste formazioni di arenaria. Chiamare grotte, questi cunicoli scavati non dall'acqua ma dal vento e dalla erosione, può sembrare eccessivo. Infatti il più profondo misura circa 10 metri, verso l'alto però. Vuoi però per la particolarità, vuoi per l'ambientazione, si rimane piacevolmente sorpresi.1 punto
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infatti il 70-200/2,8 ed il 100-400/4,5-5,6 sono obiettivi alternativi l'uno all'altro, ma che portano a realizzare foto a parità di soggetti, con intenti differenti: non sovrapponibili1 punto
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Eheheh, no rubli? Pago in gas, che di questi tempi… Ha colto il punto Max, come spesso accade. Ho anch’io il 70-200, obiettivo spettacolare, e devo giusto capire se mi serve davvero e come sarà questo 200-600, perché sarebbe il mio primo supertele, oppure ‘accontentarmi’ di arrivare a 400, moltiplicabili all’occasione.1 punto
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No, scherzo: il 100-400Z è un tuttofare da tremila euro che, se in cerca di un tuttofare, si dovrebbe puntare senza esitare. Lo scriverò nell'articolo che sto per pubblicare. Il 70-200/2,8 sotto ed il 200-600 sopra sono due altri zoom che staranno magnificamente insieme (ed io il 70-200 l'ho già) L'800 mm qui magnificato, è un supertele che deve andare in mano a chi sappia come usare una focale da pochissimi mm di angolo di campo. Non è per tutti Al contrario del 100-400. Concentratevi su Z: sarà sempre più difficile rivendere il surplus senza perdite. Il mercato è saturo: gli affari per ora li fa chi riesce a vendere, non a comprare... Poi c'è lui...: sua Maestà il Nikkor Z 400/2,8 TCx che per 15 migliaia mette in mano alla vostra Z9 - un 400/2,8 e un 560/4 FX liscio - un 600/2,8 ed un 840/4 DX liscio e ...con uno Z TcX 1,4 oppure 2,0... fino ad un 1200/5,6 DX in unico sistema fotocamera/obiettivo Roba da leccarsi le orecchie... Chi sarà il primo Nikonlander a toccarlo?1 punto
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oscilla tra 1700-1900 e qualcuno tira un po a 2000 io ho pagato 1800 da un negozio fisico1 punto
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L'area C1, quella allungata orizzontale, per quanto innovativa, segue il senso della divisione in terzi dell'inquadratura, sia in orizzontale, sia (C2) in verticale. E' quella che sto usando di più in questi primi giorni.1 punto
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Aggiungo un'impressione sul campo per la Lexar Gold 128GB: 1463 scatti in poco più di 2.5 ore. Moltissime raffiche, mai raggiunto lo stato di buffer pieno. A casa, per copiarli tutti dentro C1 (quindi con tutto l'overhead del sw) 6 minuti tondi. Alla fine la schedina era giusto tiepida al tatto. Per me, nella fascia di quelle non spettacolarmente veloci (intendo dire ad esempio le Prograde Cobalt) è assolutamente consigliabile.1 punto
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E' sicuro. Tra batterie e schede di memoria, la Z9 può mettere a letto ognuno di noi1 punto
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Difficile fotografare in quelle condizioni e da una posizione elevata. La scelta di utilizzare la Z7 in DX è stata sicuramente appropriata. Personalmente, con tutti i mpx della Z7 avrei ricercato inquadrature ulteriormente croppabili, tipo qualche scivolata ma ritengo anche che la posizione fosse più penalizzante della distanza in questo caso e che meglio di così fosse impossibile fare. Lavoro apprezzabilissimo date le difficoltà1 punto
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Sarebbe stato l'ambiente ideale per il 100-400 o per il 70-200 con TCZ a portata di mano. Certo, seduti fermi non puoi inventarti molto, ma come hai detto tu va bene così. E' bello esserci.1 punto
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I tre caballeros. Nikon Zfc + Nikkor Z 105/2.8 S ad f/3.2, 1/250'', ISO 100 Foto di 3 minuti fa *** Nota a margine. Ho smesso di partecipare ai contest, sia fotograficamente che in termini di commento da svariate settimane. Non per snobbare ma perchè da mesi oramai mi pare che sia venuto meno lo scopo. Si voleva partecipazione corale ed entusiastica, sia nell'inserimento delle foto che nei commenti durante la votazione e poi dopo la votazione. Invece abbiamo avuto partecipazione svogliata, quasi "contrattuale" da parte di pochi, sempre gli stessi. Quasi sempre con lo stesso genere di foto. Pochi voti, sillabati e ultrasintetici, fatica nel chiudere i conteggi, neanche una parola dopo. Per questo concordo con la decisione dell'amministratore unico di Nikonland di dare una pausa che speriamo non sia definitiva. Questo non significa che non ci sia più posto per le foto su questo sito - anzi - ma che continua a dipendere al 100% dagli iscritti. Personalmente fotografo quasi tutti i giorni con tutte le mie fotocamere. Se non inondo il sito di miei scatti é per rispetto nei vostri confronti che - per la maggior parte - avete gusti diversi dai miei. Mi piacerebbe però vedere anche cosa fate voi con le vostre fotocamere. Mi piacerebbe, ho scritto, non che siate obbligati. Di certo non per fare un piacere a me.1 punto
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Le previsioni del mi hanno ingannato così ho rinunciato andare a fare fotografia naturalistica ed ho pensato di approfittare della breve finestra di grigio e nuvole per fare un po' di street prima delle piogge annunciate. Infatti... Comunque addio Bianco e Nero. Ecco uno scorcio del ponte sul Naviglio Grande dedicato ad Alda Merini, con la discutibile schiera di lucchetti: La foto mi sembra abbastanza interessante perchè da' tre letture: Milano multietnica (la ragazza), Milano turistica-imbecillistica (i lucchetti) e il contesto del Naviglio che rimane riconoscibile. A voi dirmi che la ritenete invece una porcheria, le foto le pubblico per confrontarmi. E dei palazzi che si riflettono sul Naviglio. Un tentativo di rendere astratto qualcosa di altrimenti troppo ovvio, soprattutto in pieno sole.1 punto
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Il Nikon Z 24-200mm è un'ottica riuscitissima, la cui versatilità compensa largamente l'eventuale qualità non assoluta rispetto alla più blasonata serie S, ma comunque più che soddisfacente e non solo per usi spensierati (cit. Mauro Maratta) dove trova la sua ragion d'essere, ma anche per cose più impegnative e le più diverse, come riportato da Mauro Maratta, Max Aquila ed io, in tantissimi articoli qui su Nikonland; cercateli che ne vale la pena. Ieri ho voluto fare un piccolo test su come funziona quest'ottica con i tubi di prolunga Meike alla focale di 200mm, che è quella che mi interessa di più per la fotografia ravvicinata. Ho usato i due tubi accoppiati, per un totale di 29mm di allungamento. Con i tubi il range di messa a fuoco a 200mm va da circa un metro e ottanta (qualcosa di più) a circa 55cm, la distanza di lavoro va da circa un metro e sessanta a circa 31cm. Un range piuttosto ampio. Alcune foto senza pretese di qualità per mostrare come cambiano le possibilità di ingrandimento fra lo zoom "liscio" a 200mm e con i tubi montati. Corpo macchina Fx (la Z6) A 200mm senza tubi Con i tubi: Senza tubi Con i tubi, sempre a 200mm Margheritina a 200mm e tubi: Qualche considerazione: Operativamente nessun problema di autofocus, esposizione o che, interagiscono benissimo e quasi sembrano un accessorio originale. Sono leggeri, ma il 24-200 non è pesante. Rispetto alle lenti addizionali i tubi presentano una maggiore versatilità per quanto riguarda la gamma di distanze, molto più ampia (con le lenti le distanze sono sempre molto brevi, con una lente da due diottrie si ha una distanza massima di 50cm), il che può rivelarsi comodo, però anche se non ho fatto conti, con una lente da tre diottrie (forse anche da due) si ingrandisce di più. Come avete visto nelle prime due foto (le successive riprese dei fiori "da sopra" non fanno testo), la resa dello sfuocato non è proprio quella di un macro vero, ma con un po' di imegno si può provare a ottenere qualcosa di gradevole: Anche avvicinandosi un po' di più lo sfuocato cambia in meglio: Oppure sfruttando luci ed ombre per ottenere qualcosa di suggestivo: Le due foto sotto sono dei controluce in luce naturale: Conclusione. Il nikon Z 24-200mm conferma le sue buone doti e la sua versatilità anche con i tubi di prolunga per la fotografia ravvicinata (non vera macro) sul campo. La resa, come è logico, non è confrontabile con quella del 105 MC, nè come sfuocato nè come nitidezza, ma è comunque sorprendentemente buona, e conferma che questo "coltellino svizzero" (lo disse Max Aquila se non ricordo male) da buona prova di sè nei generi fotografici più diversi.1 punto
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