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Mostra il contenuto con la massima reputazione da 06/08/2017 in Commenti immagine
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No Serdor: ho coltivato il soggetto previsualizzando ciò che sarebbe potuto succedere, mi sono piazzato nella posizione che ritenevo potesse generare una immagine plastica, nonostante la forte compressione del teleobiettivo (focale corrispondente ad un 350mm), ho cominciato a fare brevi raffiche con i tuffi precedenti, quindi ho scattato quella definitiva, inquadrando in funzione di un taglio panoramico a 16:9. Poi dalla sequenza definitiva ho scelto lo scatto più bello, quello dove il papà che lanciava sull onda il figlio, sparisse del tutto sotto l'onda, ma non del tutto: quella mano da Mosè ho preferito ci fosse in inquadratura, rispetto al frame successivo, dove non si vede. Qualcosa di più del tuo "cogliere l'attimo" perdonami...6 punti
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Scelte di posizione: io sono esattamente all'opposto pensiero. E spiego a tutti il perché: Non ritenete che a quel bambino a me sconosciuto, ed ancor più ai suoi genitori (c'erano anche i nonni in spiaggia) non farebbe piacere avere questo ed altri degli scatti che gli ho dedicato? Nella sua vita, sarà ancora oggetto di interesse per qualcuno come me che riesca a fermare per sempre la sua gioia di vivere di quel momento? Magari si. Oppure no. Questo moderno talebanesimo che influisce pure su VOI che lo avallate, pur fotografi, in nome di inutile omaggio ad una privacy non richiesta (ero palesemente davanti tutti loro, alla portata del mio teleobiettivo e delle loro eventuali rimostranze, che non ci sono state) produrrà un vuoto di immagini dell'attuale generazione, pari a quello della prima metà dell'ottocento, dove o ti ritraeva un pittore, oppure nessuno avrebbe saputo come eri fatto da bambino. Al contrario che la nostra generazione, fotografata oltre ogni limite di attrezzature disponibili. Senza paure, senza conseguenze di alcun genere, senza uomonero. Scelte...4 punti
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Diciamo pure, la commistione degli elementi, un'ottica con soggetto nitido e ben contrastato oggi la troviamo in tutto il parco Z, con vari compromessi che spostano il cursore tra ritratto e paesaggio.. ma qui abbiamo la perfezione in assoluto, puoi fare un ritratto perfetto con il giusto bilanciamento tra microcontrasto, texture e lo stacco dallo sfondo micidiale, come un paesaggio con il miglior contrasto sfruttando la lunghezza per la migliore prospettiva aerea; ci sono voluti 28 anni per rifare ciò che all'epoca era un capolavoro solo da ritratto prodotto fino al 2020 con tutti i problemi di obsolescenza sui sensori moderni. Puoi avere gli ingredienti migliori, ma non basta mischiarli assieme per produrre un piatto sublime, questo è un piatto sublime. lunga vita al Plena...3 punti
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No ! io direi che la nitidezza/morbidezza del piano di messa a fuoco sia straordinario. Il piatto forte è il soggetto a fuoco, mentre lo sfuocato è il contorno. Non spenderei mai 3mila euro per un obiettivo che abbia solo uno sfuocato eccezionale (basterebbero 30 euro per uno standard russo) Il Nikkor Plena è un obiettivo straordinario per il complesso delle sue qualità... A plena luz !3 punti
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Sei mai stato ad una di queste manifestazioni? Se no sappi che tali manovre di svolgono in tempi brevi e spesso devi muoverti in spazi molto grandi per riprendere varie situazioni e non si può essere sempre davanti a tutti o nelle posizioni ideali. Questa era una foto che non volevo perdere e l’unica possibilità che avevo era questa. Come ho scritto sopra la mia intenzione era solo quella di porte in evidenza la superba bellezza di quella locomotiva ed al sottoscritto i due soggetti non danno fastidio quanto gli eventuali artefatti provocati dalla loro rimozione. A proposito di cammina pure in spazi dove i piedi non sempre trovano un terreno confortevole. Infatti, alla fine della giornata mi sono ritrovato con una forte distorsione alla caviglia sinistra.3 punti
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Ciaoooo. Ma no al fotografo è "venuta così " Non si vedeva una fava. Quella è mia moglie di spalle con in testa il mio cappellaccio, abbiamo fatto un po' di prove una 20 di scatti con 2 fotocamere ciascuna sul suo treppiede. Io illuminavo la mia zona, Laura la sua. 20 foto tutte diverse in circa mezz'ora e ho scelto la più decente. Il successo è stato non inciampare nel buio ed uscire prima che calasse la notte. C'è mezz'ora di sentiero per scendere al paese, le torce le abbiamo dovute usare anche fuori dalla grotta.3 punti
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A onor del vero, la questione dell'opportunità si è scatenata solo in seguito alla mia denuncia del fatto in sé: cosa che non mi stanco di contrastare. Per il resto tutti i partecipanti non hanno lesinato complimenti. La ritengo esattamente come hai definito tu, un manifesto alla Gioia, che non mi stancherò di cercare nei bambini tutti, visto che i miei hanno già perso la loro innocenza. Prima di me, illustri precedenti in questo genere di ritratti, alla cui scuola di ispirazione mi associo, quali Ferdinando Scianna, Elliott Erwitt, Eugene Smith, Robert Doisneau, Chim Seymour, Letizia Battaglia tra i più noti. Imprescindibili3 punti
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Nota a margine. Scatto in luce ambiente, finestra a sinistra, pannello maculato marrone/crema dietro le spalle della modella. Nessun trucco e scatto al naturale. Nonostante i 3200 ISO, il sensore della Zf mostra ampia gamma di dettaglio sulla pelle (apertura f/1.8), che necessita di pulizia prima di pubblicazione/consegna alla modella Sospetto che avrei anche potuto osare di più. A chi mi chiede perché ho comprato la Zf, risponderò sempre "perché è bella" ma a parte il fatto che è aggiornata come e più della Z8, il sensore, quel sensore, mi era proprio piaciuto con la Z6/Z6 II. Ed è bello avere risposte differenti rispetto a Z8 e Z9. In questo set ho usato esclusivamente la Zf e la coppia 50/1.8 e 35/1.8. Con la luce del mattino (alle 08:00) in una giornata - per fortuna - incredibilmente tersa. Ma comunque con l'alba intorno alle 07:44.2 punti
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Giorni fa parlavamo del fatto che la fotografia, specie in questi ambiti, non è che debba essere utilizzata come prova provata in Tribunale. Direi che a lavorarci tre minuti di orologio, uno come me che detesta la postproduzione massiva e che per questo inquadra e compone al meglio (oppure abbandona il soggetto) non è che fatichi molto ad eliminare ciò che all'equilibrio dell'immagine proprio non giovi per nulla (in my honest opinion)2 punti
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sono molto contento che da un piccola osservazione ne sia nata una bella discussione con molti spunti di riflessione fotografica per tutti noi a prescindere dalle personali opinioni, gusti ed intenti. Anzi trovo che questo, con esempi alla mano, sia il modo migliore di ragionare su svariati argomenti (magari si potrebbe pensare ad un forum dedicato per argomento, ma non voglio intasare qui) Anche io ho avuto la fortuna, anni fa, di partecipare ad una di queste manifestazioni: anche se un pò datate magari le aggiungo all'album dedicato2 punti
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Gianni: la differenza tra la produzione F-mount e Z-mount di Mauro è quasi esclusivamente quantitativa Riusciva qualitativamente nello stesso modo, anche col 70-300VR su D7100. Ed anche prima Il fatto stesso della domanda posta su questo argomento, alla quale, in assenza fisica di Mauro, mi sono permesso di rispondere io, è indice della preparazione del fotografo medio attuale: che è partito dalle facilitazioni attuali, senza aver acquisito nulla dell'esperienza di anni nei quali la differenza tra ISO 100 ed ISO 800 era improponibile: anche agli inizi del digitale. Ma noi, veniamo da lontano ...1 punto
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Si, se posso aggiungere due cose : ho portato solo il 24-200 a scopo dimostrativo : quindi non un tele esotico ma uno dei più bistrattati (ingiustamente) Nikkor Z quello è l'inizio del Rettifilo di Monza dove le auto sono in pieno, a poche decine di metri dal traguardo oltre il quale si raggiungono limiti di 350-360 Km/h. In generale il panning è più facile dopo le staccate in decelerazione o a velocità costante a centro curva. Comunque il problema, d'estate, è il diaframma : ad 1/30'' si va facilmente oltre quello più chiuso (f/32 e oltre). al WEC in questa posizione ci tornerò col 70-200/2.8 VR per vedere la differenza.1 punto