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Sono Andrea Gambacorta, vivo in Ancona, utilizzo sia reflex che mirrorless.
Dopo un passato da nikonista analogico fin dagli anni '70 con Nikkormat FT2 e EL2, poi con F-801 (quando sono diventato padre) e FM3a (troppo bella nera e cromata in kit col 45mm), la prima digitale è stata sempre una Nikon, la Coolpix 995. 
Nel 2010, in vista di un viaggio negli U.S.A., ho scelto un kit Pentax K-x con doppio zoom: mi ha convinto il prezzo, la stabilizzazione in camera e la possibilità di alimentarla con normali stilo sempre reperibili. Sono rimasto con Pentax per anni, finché per necessità operative sono passato al full frame e sono tornato a casa, con la Nikon D-750. Cercavo soprattutto una migliore qualità agli alti ISO, in quanto all'epoca fotografavo soprattutto eventi live, quasi sempre notturni e con illuminazioni assurde. I risultati mi avevano convinto, l'autofocus era nettamente migliore e così il bilanciamento dei colori e la lavorabilità dei files. Ho trovato la soluzione e mi sono costruito un piccolo corredo.
Dal punto di vista "tattile", tuttavia, la D-750 era meno appagante dei corpi Pentax: K-5 II e K-3 II mi cadono in mano meglio, hanno un feeling più professionale, mi trovo meglio coi menu e non li ho del tutto abbandonati. Diciamo che per uso hobbistico diurno è più facile che esca con Pentax, quando devo ottenere un certo risultato, soprattutto con luce difficile, Nikon vince.
Il problema è che spesso finivo per uscire senza fotocamera, in quanto un corredo anche limitato, sia Pentax che Nikon pesa svariati chili.

La prima mirrorless è stata una Panasonic micro 4/3, che avevo regalato a mia figlia minore e lei aveva abbandonato perché troppo complessa e dai risultati insoddisfacenti. In effetti è un oggetto complicato per chi non ha esperienza pregressa e passione da investire, i ragazzi si trovano meglio con l'iPhone. Inoltre, i files jpg a colori che sforna la camera, obiettivamente sono abbastanza orrendi. Molto piacevole il bianco e nero, l'unico modo per ottenere delle buone foto a colori è sviluppare i files RAW sul PC.
Però, ecco, alla fine andavo al mare o in gita e mi portavo più facilmente quella. 
Un altro grosso limite era la resa con poca luce, sopra gli 800 ISO il rumore è terribile. Però mi ero trovato in situazioni, tipo un concerto con strumenti acustici, dove anche un altro rumore, quello della reflex, era inaccettabile. 
On-line si materializza un'offerta che "non si può rifiutare" ho preso un'Olympus EM-10 II. Bella macchinina, leggera, con un menu infame, qualche megapixel in più e jpg buoni pronti in camera. Ma con la lente kit, un 20 1.7 Panasonic, il 45 1.8 e il "plastic fantastic" 40-150, pagati tutti e tre una sciocchezza, ho costruito un corredino che pesa un chilo e ha cominciato a uscire spesso con me. Certo, con poca luce non tiene il confronto, ma purtroppo le foto di eventi da due anni in qua erano "saltate" e così la necessità del corredo pesante. Lo porto solo in determinate occasioni, ma per le foto "spensierate" me ne passa la voglia.

Direte, e le mirrorless Nikon?
Allora, le prime uscite, oltre a costare salate, obbligavano all'ulteriore investimento in compact-flash e in nuove lenti adeguate; non mi andava di investire quelle cifre per un utilizzo limitato. Inoltre sono corpi macchina di stampo evidentemente amatoriale e già non avevo mai davvero amato la D-750. Quando è uscita la Z9 me ne sono invaghito ma, prezzo a parte, dimensioni e peso hanno frenato gli ardori. 

Nel frattempo, l'anno scorso avevo regalato alla figlia maggiore la Z fc e si è rivelata per lei un grande amore (veniva anche lei da Pentax). Quest'anno all'inizio dell'estate me ne sono regalata una, in offerta sull'outlet Nital in kit col 28, che mi ha ricordato il grande amore FM3. Usandola un po' ho cominciato a capire che per ora mi basta. Ho aggiunto il 16-55 d'occasione e il Viltrox 56 1.4. Siamo intorno ai 2 chili scarsi, è già un sistema facilmente portatile.
Dunque ho deciso. Uso i miei giocattoli secondo le occasioni. Ho quattro borse pronte con reflex e mirrorless di 4 marche diverse. A volte è un po' un casino, ma non esiste la macchina perfetta, dipende da quello che vuoi fare e dai risultati che intendi ottenere.
Mi ha colpito e condivido quanto scritto da MaxiNikon: "a volte, da partigiano e inguaribile nostalgico  sentimentale fotoamatore quale sono, preferisco  l'incertezza del risultato alle sensazioni che la fotocamera mi dà". E per me, in fondo, il clac dello specchio è la conferma che sto davvero fermando quell'attimo.

Modificato da Andrea Gambacorta
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  • Amministratori

E un pensierino ad una D850 usata ? Non dovrebbe essere difficile trovarne una "come nuova", "tenuta maniacalmente", ad una cifra invitante e comunque inferiore ad ogni Nikon Z full-frame ... :grana:

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No grazie Mauro, capisco che le reflex sono il passato, ma le mie hanno pochi scatti e sono ben tenute. Me le godo come sono, per quello che sono.

Il prossimo investimento sarà probabilmente ancora per la Z fc: il 23 1.4 Viltrox o forse il 50-250.

Se solo avesse lo stabilizzatore sarebbe perfetta...

 

Modificato da Andrea Gambacorta
piccola aggiunta
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  • Amministratori
11 minuti fa, Andrea Gambacorta ha scritto:

No grazie Mauro, capisco che le reflex sono il passato, ma le mie hanno pochi scatti e sono ben tenute. Me le godo come sono, per quello che sono.

Il prossimo investimento sarà probabilmente ancora per la Z fc: il 23 1.4 Viltrox o forse il 50-250.

Se solo avesse lo stabilizzatore sarebbe perfetta...

 

16-50, 18-140 e 50-250 sono stabilizzati...apposta

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  • Nikonlander Veterano

Benvenuto Andrea, lunga descrizione ma alla fine sei caduto sulla Zfc. xD

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2 ore fa, Max Aquila ha scritto:

16-50, 18-140 e 50-250 sono stabilizzati...apposta

Già, ma sarebbe bello che anche i fissi più luminosi lo fossero.

Sarà che vengo da Pentax e Olympus stabilizzati e... mi manca

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  • Nikonlander Veterano

Bella storia, ma francamente non capisco come fai a vivere con corredi diversi. A me piace fotografare come guido l’auto: penso ai fatti miei o mi concentro sulla strada, non nel pensare a come girare il volante o mettere la freccia: quelli sono automatismi.

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  • Nikonlander Veterano

Benvenuto Andrea, ottima presntazione. So cosa significa servire due padroni, da ragazzo avevo due corredi uno MInolta e uno Nikon, faticoso ma comunque andasse avevo sufficienti energie per portare la GM in alluminio piena ma che anche da vuota pesava oltre un chilo. Naturalmente oggi solo Nikon e alleggerisco più che posso. La Zfc risponde perfettamente a questa necessità.

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  • Nikonlander Veterano

Io sono come Massimo, ma riuscito ad avere più di un corredo, anzi neppure due modelli dello stesso marchio. 
Sono affascinato, in un certo qual modo, dai grandi professionisti che da uno shoot all’altro passano con disinvoltura da un marchio all’altro, dal 3:2 alla phase1. 

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  • Amministratori
4 ore fa, Andrea Gambacorta ha scritto:

Già, ma sarebbe bello che anche i fissi più luminosi lo fossero.

Sarà che vengo da Pentax e Olympus stabilizzati e... mi manca

sarà che non capisco perchè uno che si trova bene con un corredo di una marca debba mettersi a costruirne altri.

O meglio, conosco la filosofia dei commercianti che inducono a ciò le persone.

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  • Nikonlander Veterano

Per un periodo ho abbinato la D700 con gli zoom f2.8 alla Fuji X-E2 con il 18-55.
Poi ho unificato su Nikon, il doppio corredo è, per me confusionario. A meno che non si abbinino mondi totalmente diversi, tipo medio formato e reflex "veloce".

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  • Amministratori

Ma si ma c'è anche l'affetto e l'affezione.

Come siete sofisticati : evviva le diversità ! :xxx:

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18 ore fa, Massimo Vignoli ha scritto:

Bella storia, ma francamente non capisco come fai a vivere con corredi diversi. A me piace fotografare come guido l’auto: penso ai fatti miei o mi concentro sulla strada, non nel pensare a come girare il volante o mettere la freccia: quelli sono automatismi.

Non ho detto che sia semplice. Però può essere divertente e tiene allenato il cervello ;-)

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15 ore fa, Max Aquila ha scritto:

sarà che non capisco perchè uno che si trova bene con un corredo di una marca debba mettersi a costruirne altri.

O meglio, conosco la filosofia dei commercianti che inducono a ciò le persone.

Hai ragione, salvo che un motivo o un altro nel tempo è nata l'esigenza di superare limiti oggettivi riscontrati del corredo: tenuta agli alti ISO, performance della messa a fuoco, peso. Aggiungi che mi affeziono ai miei giocattoli e che, ad es. nel caso Pentax, il valore dell'usato sarebbe stato troppo modesto per liberarmene.

In fondo, per rimanere in casa Nikon, quanti fra noi hanno già un sistema Z full frame? Perchè allora spendere altri soldi per un sistema APS-C?

Per lo stesso motivo per cui se vado a fare un giro in città prendo lo scooter e fuori porta la moto.

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  • Amministratori
1 ora fa, Andrea Gambacorta ha scritto:

Hai ragione, salvo che un motivo o un altro nel tempo è nata l'esigenza di superare limiti oggettivi riscontrati del corredo: tenuta agli alti ISO, performance della messa a fuoco, peso. Aggiungi che mi affeziono ai miei giocattoli e che, ad es. nel caso Pentax, il valore dell'usato sarebbe stato troppo modesto per liberarmene.

In fondo, per rimanere in casa Nikon, quanti fra noi hanno già un sistema Z full frame? Perchè allora spendere altri soldi per un sistema APS-C?

Per lo stesso motivo per cui se vado a fare un giro in città prendo lo scooter e fuori porta la moto.

io ho risolto il problema spendendo soldi unicamente su Nikon e su attrezzature compatibili con Nikon.

Per sperimentare all'inizio del periodo mirrorless, quando Nikon giocherellava con le One (che sono state il banco di prova per le Z) parallelamente ho usato anche roba Fujifilm, Sony, Panasonic: che regolarmente dismettevo prima che diventasse obsoleta.

Il record, quella carretta della Sony a7II riportata da Watanabe dopo sette giorni: ridicola!

Nella rivendita dell'usato ho avuto fortuna: incontravo molti utenti multimarche come te che mi hanno sempre ricomprato tutto.

Dalla Z6 del 2018 in poi ho progressivamente dismesso tutto ciò che non fosse vintage, Nikon reflex compreso e ho concentrato tutto sull'operazione speciale Z.

Non si fanno prigionieri...

 

 

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