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Enrico Floris

Nikonlander Veterano
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Tutti i contenuti di Enrico Floris

  1. Quanta serenità e quanta poesia in queste immagini. E quanta passione nel racconto. Non sono per niente sorpreso, mi aspettavo tanto e tanto ho avuto. Grazie Valerio e grazie Robi per l'inserimento.
  2. Questa me la sono fatta passare alcuni decenni fa. Ma senza un appropriato supporto psicologico è davvero dura...
  3. Generalmente per ciò che mi serve e per quelli che sono i miei interessi fotografici (anche se attualmente sono molto al di sotto del fabbisogno). In questo senso ciò che leggo nei test e nelle review è molto importante anche se spesso trovo più interessanti i file che scovo in rete (quando si tratta di fotocamere e obiettivi). Credo che al di là dei test, sempre interessanti, vedere, scaricare e maneggiare i file renda meglio l'idea del prodotto che si vorrebbe acquistare. Anche se non nego che mi piacerebbe molto dare sfogo alla libido da possesso, ma so che non mi basterebbero 70-80 mila euro, ergo questa fastidiosa patologia viene tenuta a bada dal funzionario responsabile del mio cc bancario.
  4. Non è la prima volta che Sigma e Tamron producono focali equivalenti. Anzi, ho il sospetto che in alcuni casi siano praticamente identiche, anche nelle fasce di prezzo, con differenze nell'ordine di 10-20 euro. Non ho mai capito come questi costruttori concorrenziali si rapportino fra di loro e non ho mai creduto a guerre di mercato (sempre fra di loro). Anzi, sono convinto che sappiano bene come muoversi e cosa fare. In ogni caso questo 100-400 sarà il benvenuto. La penso come Mauro.
  5. Non ho idea di quanto freghi ai cinesi di questo calendario. Ma credo che il mito ormai sia crollato. Insomma, avete visto il backstage? Siamo sui livelli di una produzione cinematografica e sono pronto a scommettere che esistono persino uno o più storyboard prodotti da qualche illustratore. Mi voglio tenere stretto: 20 milioni di euri? Un simile investimento ha un senso solo se si vuole tenere viva un'iniziativa che non trova più molti consensi. Salviamo l'immagine- Che tristezza-
  6. Bellissimo racconto Roby, soprattutto per chi di noi non potrà visitare la mostra. E mi sarebbe piaciuto tanto
  7. Non saprei come spiegarmi. La sensazione che ho guardando queste immagini è che l'intero paesaggio non sia circoscritto a ciò che si vede, come se il fotogramma fosse solo un piccolo segmento di un racconto immaginifico lineare ben più complesso. Invece il lavoro sui corvi imperiali è incredibile: quel b/n lavorato a quella maniera mi ha riportato alla mente un vecchio film in bianco nero di George Clouzot, Il Corvo, appunto. Fotografia di grande spessore. Arte. Grazie Silvio
  8. Concordo pienamente. Se esistesse un minimo di competenza tra i media questo non accadrebbe. Esiste invece una sorta di bramosia nella ricerca del "fenomeno" e della sua consacrazione assolutamente inarrestabile. A voler essere cattivo, spero che di fregature come questa ne prendano tante, prima o poi capiranno la differenza che passa tra una lasagna e un brodino ristretto.
  9. Mi piacciono le foto e la postproduzione è accurata. E poi il 100-400 Sigma è veramente efficace. Unico neo quella foto croppata, ma immagino che la distanza fosse difficile da coprire. Ottimo lavoro.
  10. Immagini straordinarie, ho rivoltato da cima a fondo i due link che hai postato. Incredibili. Interessante l'intervista, soprattutto quando racconta delle difficoltà che si incontrano a fotografare nelle paludi della Louisiana. Le conosco personalmente e confermo ogni virgola di quanto ha detto. E' veramente difficile fotografare a quelle latitudini: è sfiancante e vorrei anche aggiungere che serve molto mestiere, sono scacchiere di luci e ombre e per il migliore degli esposimetri diventa un vero cubo di Rubick. Ma lui era di una bravura infinita.
  11. Non credo che Nikon abbia bisogno di fare una mirrorless di alto profilo. Secondo me la domanda giusta sarebbe: la vuole fare? A parte gli investimenti, si tratterebbe di aprire fronti di guerra (ovviamente commerciale) con altri brand. Quanto converrebbe economicamente? Insomma dopo che hai messo sul mercato due fotocamere pazzesche come la D850 e la D500 che attualmente nei rispettivi formati non hanno avversari e che daranno parecchie soddisfazioni, che senso avrebbe tentare la strada della mirrorless professionale? Forse apprezzerei un prodotto più di nicchia, magari una compatta FF con tre-quattro prime dedicati. A metà del prezzo di una Leica (che fra un po' verrà venduta in esclusiva da Tiffany). Ecco, questa sarebbe una buona idea e si entrerebbe in una fascia di mercato praticamente libera.
  12. Ho avuto la fortuna di vedere in esposizione il lavoro Women are Beautiful la scorsa primavera al MAN. Non ho parole per descrivere l'emozione. Winogrand è stato una grande osservatore della società americana e un maestro come pochi. L'unico rammarico è che le mostre con le sue foto sono organizzate per argomento, per cui non si riesce ad avere un'idea complessiva del suo lavoro. Ma pazienza... va bene lo stesso.
  13. Wow, che revival!! Quella Range Finder SP è di una bellezza rara. Sono commosso .
  14. Un accadimento tra i più incomprensibili e folli nella storia dell'umanità. Molto ben raccontato con immagini e testo
  15. I paesaggi americani sono veramente poetici. Si nutrono della loro vastità e del silenzio assoluto. Questa è l'impressione che ho avuto guardando queste belle immagini.
  16. Perchè ben cotto? Tutto sommato la luce non è così disastrosa. Mi piacciono molto tutte le immagini che hai inserito e il bilanciamento dei colori è fantastico. Mi piace molto anche la modella, ha un bel portamento e mi sembra una donna di grande eleganza. L'ideale per chi sta dietro la fotocamera. Insomma, direi ben fatto
  17. Tanto colore e senza paura. E' così che il terrorismo perde.
  18. Ho più o meno lo stesso problema sempre con la 7100. Ma in alto a sinistra sul fotogramma orizzontale, nel mio caso più evidenti. Ho notato, però, che si evidenziano maggiormente facendo un uso spinto dei contrasti, per cui devo stare molto attento in post produzione. Ma è evidente che non dovrebbe succedere e non credo che l'assistenza possa fare qualcosa, magari un miglior controllo della qualità da parte di Nikon sarebbe stato opportuno (almeno credo, in questo caso specifico).
  19. L'ho scoperto qualche giorno fa. Si chiama Dave Sandford, è un fotografo canadese che professionalmente si occupa di fotografia sportiva. Invece, non professionalmente, indirizza le sue attenzioni verso la foto naturalistica. Devo essere sincero, sono rimasto affascinato dalla straordinaria energia di quelle immagini, soprattutto del lavoro "Montagne d'acqua", realizzato durante le tempeste sul lago Erie. Esiste su Youtube un filmato-intervista prodotto dai talentuosi cineasti della Big Great Story: e vi consiglio anche di visitare il suo sito https://www.davesandfordphotos.com/collections/ocean-waves Indubbiamente una delle migliori "scoperte" che ho fatto quest'anno. Non ne rimarrete delusi.
  20. Con i tuoi lavori non ci si può annoiare. E poi vuoi mettere la crescita culturale... è uno dei principali motivi per cui mi sono iscritto a questo club tematico. Hai fatto bene a pubblicare la tua foto perchè è giusto sapere quanto sia sacrificante questo genere fotografico. Occorre una disciplina militare per praticarlo e una passione e una dedizione inifinite. Ti leggo sempre con piacere
  21. Vi segnalo un docufilm su Don McCullin, tra i più acclamati fotografi di guerra. L'ho scovato su Netflix. Una pellicola veramente interessante nella quale McCullin non solo spiega alcune tra le sue più belle immagini, ma spiega se stesso, il suo rapporto con la fotocamera e con la guerra, i suoi stati d'animo e l'orrore. Assolutamente da non perdere. Questa la locandina del film, del 2012. (Non posso sopportare che mi sia sfuggito per cinque anni...)
  22. @ Silvio Grazie per il passagio. Sì, ci ho provato è così difficile scegliere le immagini, quelle più giuste da attaccare alla storia. Spero di aver fatto un lavoro almeno dignitoso @Valerio Certo che sì. Alcune immagini sono scattate nel Golfo e quella che vedi è proprio l'Asinara. Se trovo il coraggio di svegliarmi alle 4 del mattino e infilare un paio di chilometri di stradaccia al buio, forse potrò postare qualche bella foto dell'Asinara prima che finisca l'estate. Ma non lo prometto.
  23. Sin da bambino sono sempre stato affascinato dal mare. E non sarebbe poi così tanto strano per chi è nato e vive su un'isola. Ha sempre alimentato il mio spirito d'avventura soprattutto attraverso la letteratura classica: Moby Dick, 20,000 leghe sotto i mari, Isole nella corrente e poi la storia dei grandi navigatori: Colombo, Magellano, Vespucci, Cook; per finire con le straordinarie avventure dei grandi velisti. Esiste una soglia, oltrepassata la quale non si vedono più i confini, solo un orizzonte. Distante e irraggiungibile. Ho sempre visto il mare come qualcosa di vivo, ho assistito ai suoi repentini cambiamenti d'umore: un minuto prima placido e assonnato e un minuto dopo infuriato, quasi infastidito dalla mia presenza. Qualche volta l'ho sfidato e mi ha insegnato cosa è la paura. Senza calcare troppo la mano però, perchè aveva ancora tanto da insegnarmi e io ho capito e ho imparato. ... il mare una volta era il solo re assolutamente libero La terra sorse dalle sue profondità usurpò il suo trono e da quella volta il povero vecchio, impazzito dal capo bianco di spuma si lamenta e geme senza fine... Così scriveva Rabindranath Tagore. Condivisibile o meno anche il grande scrittore lo vedeva come qualcosa di vivo, un'anima tormentata, umorale. Talvolta placido, amichevole, invitante... ...altre volte, irrequieto, disvela la tempesta che si addensa all'orizzonte … altre ancora mostra i muscoli e la sua inarrestabile ferocia Più spesso cupo, triste, dismette la veste turchese e indossa un velo color piombo mostrando quell'onda lunga, distanziata, ridondante... il respiro del Mediterraneo.... e pare quasi di sentirlo quel respiro. Pesante, affannato, stanco. Generoso, quando mostra il meglio di sé. Giochi d'acqua e di luci, colori che esplodono, disgregati all'istante sfiorandone appena la superficie. Un'onda lenta, stremata, alla fine della sua corsa. Era stata generata da una tempesta, forse in prossimità delle coste africane, non saprei. Ha attraversato il Mediterraneo con forza dirompente, ma ora è stanca, spossata, ha percorso tutte le sue miglia (direbbe Frost) e nel momento in cui “rompe”, prima di accasciarsi leggera sulla sabbia mostra per un breve istante una girandola di riflessi e luci inattese. E il mare, mio amico, sembra quasi volermi dire “io, se voglio, posso essere anche questo”. Per farla breve e scusandomi per l'eccesso di enfasi e per le citazioni ricorrenti, fotografo il mare da tutta la vita (da sopra, mai da sotto). Credo di aver fatto meglio di quello che state vedendo ma (ahimé) in analogico, esponendomi a parecchie docce impreviste in tempi nei quali le Nikon sopportavano veramente di tutto. Ho sentito la necessità di dare un senso a questo lavoro infinito rendendovi in qualche modo partecipi delle mie sensazioni e delle mie riflessioni. Ovviamente non finirà mai, certi temi non vedono mai un traguardo. Ma questo non mi spaventa, tutt'altro. Trovo piacevole e rilassante _ soprattutto durante i mesi invernali _ camminare per ore lungo le spiagge deserte o tra gli scogli con lo zaino leggero sulle spalle e la fotocamera tra le mani. (Un giorno o l'altro mi troveranno esanime riverso su una cozza. Nel senso di mitile)
  24. Grazie per la spiegazione. Corro a leggere l'articolo che mi hai suggerito. PS - E' un norvegese delle foreste squama di tartaruga, trovato sotto un cassonetto. Si chiama Anastasia, nome da principessa perchè è bella come una principessa. Oggi però è una vecchietta di 22 anni. Quella foto risale al 2001. Sarebbe contenta di conoscerti
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