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Mostra il contenuto con la massima reputazione di 28/04/2024 in tutte le aree

  1. Lanciato nella primavera del 2022, restato in lista di attesa per mesi. Per prestazioni e costruzione un unicum, come lo è nella sua relativa compattezza (per la focale). La luminosità è solo un terzo di stop inferiore al principesco 800/5.6 da reflex che ha relegato subito al mercatino dell'usato (a meno di metà prezzo dal lancio). In mano ai paparazzi, ai fotonaturalisti e a chi ha già un arsenale completo di teleobiettivi ed ha bisogno dell'obiettivo super-lungo ma super-leggero, è "l'arma finale". Tutto sommato non costa tantissimo, anche se non è alla portata di tutti. Il fotografo che lo vuole, si interroghi se poi saprà valorizzarlo. Di suo ha tutto quello che serve per fare foto eccezionali. Quindi non ci saranno alibi. caratteristiche salienti : focale 800mm full-frame diaframma da f/6.3 ad f/32 a 9 lamelle stabilizzatore integrato : SI motore passo-passo, messa a fuoco interna distanza minima di messa a fuoco : 5 metri 22 lenti in 14 gruppi, 3 ED, 1 SR, 1 PF, Nano Crystal Coat e lente anteriore con rivestimento al fluoro paraluce in plastica sacca CL-L£ peso 2385 grammi, 385mm di lunghezza per 140mm di diametro massimo compatibile con TC-1.4x e 2.0x guarnizioni a tenuta di polvere e acqua teleconverter, obiettivo pensato per la Nikon Z9 schema ottico complesso ma prestazionale come evidenziato dal grafico MTF che ha linee praticamente coincidenti ad ogni distanza dal centro articoli su Nikonland.it : Ottocento ! OTTOCENTO Nikkor Z 800mm f/6,3S : quando il gioco si fa duro... galleria immagini su Nikonland.it
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  2. Uno dei primi Nikkor Z presentato sul mercato a fine 2018, ha caratteristiche di targa e costruttive similari al coevo 50/1.8 S. compresa la tenuta assicurata dalle guarnizioni interne le specifiche : 35mm, full frame stabilizzatore integrato : NO autofocus con motore passo-passo, schema retrofocus f/1.8 - f/16 11 elementi in 9 gruppi, due lenti ED e 3 asferiche, trattamento Nano Crystal 25 cm di distanza minima di messa a fuoco passo filtri a vite da 62mm diaframma a 9 lamelle dimensioni 73x86mm (diametro massimo per lunghezza senza paraluce) circa 370 grammi in dotazione tappo anteriore e posteriore, paraluce HB-89 e custodia pieghevole CL-C1 il diagramma MTF non promette meraviglie nonostante l'ampio utilizzo di lenti speciali che ne fanno certo lievitare il prezzo Nel complesso è un obiettivo onesto, anche se otticamente è affetto da vignettatura e una certa aberrazione cromatica assiale. La distorsione è ben controllata elettronicamente e in termini di contrasto siamo su livelli sempre interessanti. Probabilmente il rapporto prezzo/prestazioni non lo vede un campione anche se è possibile alle volte trovarlo in outlet in offerta. Sul mercato è uscito un concorrente, il Viltrox 35/1.8 AF che offre un migliore rapporto di prestazioni in confronto al costo richiesto. Naturalmente si tratta di un'ottica cinese che non può vantare lo stesso livello di garanzia e rete di assistenza nazionale. Resta atteso un 35mm di fascia superiore, inserito a suo tempo in roadmap e probabilmente il prossimo ad essere presentato. obiettivo da ritratto ambientato, da cerimonia, da luce disponibile o mista, buono per il reportage e come alternativa al "normale" tradizionale. Ricordiamo che in catalogo esistenza anche il compatto 40/2, che ha il pregio di essere molto più leggero, piccolo ed economico. test su Nikonland : Nikkor Z 35mm f/1.8 S : il wide Z fisso e luminoso galleria immagini :
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  3. Annunciato il 18 novembre 2021, si caratterizza per essere disponibile in due versioni differenti per estetica ma identiche per specifiche ottiche. caratteristiche essenziali : 28mm autofocus gestito da due motori passo-passo distanza minima di messa a fuoco 19cm (0.2x) diaframma a 7 lamelle 9 lenti in 8 gruppi, 2 elementi asferici passo filtri a vite da 52mm 155 gramm 43 mm di lunghezza per 70mm di diametro schema ottico semplice ma che non manca di utilizzare completamente l'attacco Z, pur partendo da una lente di ingresso risibilmente dimensionata. Si notato i due elementi in fusione di composito che caratterizzano l'insieme e che proiettano l'immagine sulle due lenti finali, una piano-concava e una complessa disegnata al computer. Schemi del genere in obiettivi così compatti sono resi possibili solo dai simulatori computerizzati che permettono di ipotizzare la resa ottica senza bisogno di prototipi reali. Il diagramma MTF anticipa prestazioni non brillanti ma comunque abbastanza omogenee, vista la classe di appartenenza dell'obiettivo. Si tratta di un oggetto di primo equipaggiamento, pensato per rendere meglio dello zoom 16-50 ad aperture del diaframma più elevate. Nei fatti l'obiettivo ma meglio di quanto ci si aspetterebbe, con vignettatura contenuta dalla scelta, onesta, di non esagerare con l'apertura massima e la focale solo moderatamente grandangolare. Utilissimo in tante circostanze, ha il pregio di occupare un solo vano della borsa fotografica anche impilato con il fratellino 40/2 che condivide impostazione e doppia versione. ovviamente costruito in Cina, ha baionetta in plastica, soluzione già sfruttata da Nikon per altri progetti economici ed in linea con un utilizzo atteso, non intensivo. Esattamente come il 40/2 nell'uso si dimostra meglio delle aspettative, anche se vediamo che viene trascurato in termini di predisposizione all'acquisto. la distanza focale ne fa un buon obiettivo anche per riprese ravvicinate. E su macchine in formato DX (Zfc, Z50, Z30) un tuttofare di focale semi-normale. articoli su Nikonland.it : Nikkor Z 28mm f/2,8 SE: aria di famiglia... Nikkor Z 28mm f/2,8SE in full format: come ai vecchi templi... Il mio Z 28/2,8SE e i suoi... 19cm galleria dedicata su Nikonland.it :
    4 punti
  4. 4 punti
  5. 36 Irripetibile - 21 luglio 2020 37 Doccia imprevista - 31 agosto 2020 38 Sotto/Sopra - 10 ottobre 2020
    3 punti
  6. 28.1 Non si fanno complimenti. Bollengo (Ivrea) Independiente-Genoa 17.10.2021 28.2 Il mondo capovolto. Biella 3.4.2022 28.3 Irresistibile tentazione. Milano25.2.2017
    2 punti
  7. Generalmente sconsigliamo l'utilizzo di batterie diverse dalle originali. Ne abbiamo provate in passato e alla meglio, durano meno, sono meno efficienti, hanno cicli di scarica improvvisi e sono inaffidabili. Alla peggio, non vengono riconosciute dalle nostre Nikon, oppure si gonfiano e non escono più dall'alloggiamento, salvo incorrere nel rischio di esplosione sempre dietro l'angolo con le batterie al litio. Specie sulle Nikon Z dove sono sottoposte a stress che si traduce in aumento di temperature, sia della batteria che del corpo macchina. Insomma, noi diffidiamo sempre. Ma c'è sempre l'eccezione che conferma la regola. In questo caso abbiamo una batteria che non costa 20 euro al paio con un caricatore in omaggio. Le specifiche parlano di assoluta conformità all'originale che viene citato direttamente. Il produttore non è un'oscuro cantinaro del tutto sconosciuto che esaurita la partita di batterie scompare o ricompare con un altro marchio. SmallRig si è guadagnata una gran fama di qualità. A cominciare dalla infinita sequenza di accessori metallici, veri complementi indispensabili sia per la fotografia che il video (pensiamo alle tante impugnature aggiuntive per tutte le Nikon Z, per arrivare alle cage complete a norme Nato per assicurare i tanti accessori aggiuntivi alle fotocamere senza stressarne il corpo direttamente) per arrivare adesso a luci e sistemi di alimentazione. In catalogo SmallRig adesso ha batterie da 100 Watt di grande valore, del tutto alternative alle V battery ampiamente usate nel mondo del video. E la stessa Nikon fa ricorso a SmallRig per la produzione di accessori che poi commercializza direttamente o con il proprio marchio. Come è il caso del grip per la Nikon Zf, uscito insieme alla fotocamera e perfettamente conforme. Con l'ovvio presupposto che SmallRig ha accesso diretto alle informazioni tecniche del materiale Nikon. Come deve essere per questa batteria. che viene definita comparabile con l'originale e pienamente compatibile. A partire dalle specifiche : 2400 mAH e 7.2 V che arriva in una confezione carina in cartone e una dotazione minimale : batteria e cavetto USB-C Cavetto USB-C ? E per farne che ? Già, perché non avrebbe molto senso comprare una batteria "compatibile" che costa poco meno dell'originale (intorno ai 50 euro su Amazon.it). Se non avesse una peculiarità che la rende unica e più flessibile di quella originale. Aprendo la strada all'opportunità che in futuro anche le batterie originali Nikon incorporino la furbata di questa SmallRig : La possibilità di ricarica diretta via porta USB-C Che sembrerà una banalità oggi che la ricarica USB-C è uno standard ma nelle batterie per le fotocamere non è comune, mentre lo è per le grandi batterie destinate al video. quindi la nostra EN-EL15c di SmallRig si potrà ricaricare, oltre che via caricabatterie standard (o universale), anche via porta USB-C da un alimentatore a rete, da un power-bank da 5 V 2A, da una V battery. del resto quella presina USB-C la in mezzo lo evidenzia benissimo. Perché invece, fatto salvo il piccolo led di segnalazione carica/scarica, e il colore azzurrino, è del tutto simile all'originale. come vediamo nella foto qui sopra, a sinistra la SmallRig, a destra la EN-EL15c che normalmente alimenta la nostra Nikon Z8. inserendo lo spinotto USB-C di un alimentatore Power Delivery da 145 Watt, si accende il led rosso che ne evidenzia lo stato di scarica. che naturalmente diventa verde quando la batteria è completamente carica. durante il ciclo di carica la batteria con il suo microprocessore dialoga con il sistema di ricarica. abbiamo una tensione applicata di appena più di 5 Volt e una corrente che va da 1 A a poco meno di 2, con una potenza applicata che arriva quasi a 10 watt. a ricarica completa abbiamo letto 3562 mAh assorbiti. Non ci "innamoriamo" di questo valore, apparentemente superiore al dato di targa, perché il ciclo per arrivare al 100% di carica richiede più passaggi. Annotiamo il tempo di appena più di due ore per completare la ricarica. *** Nell'uso abbiamo un riscontro positivo anche se per confermare del tutto l'esperienza serviranno, come pensiamo sia ragionevole, almeno dei mesi di continuo utilizzo. La Nikon Z8 riesce a riprendere circa due ore e mezza di video continuativo, oppure, nello stesso tempo, circa 10.000 scatti. Che è un valore in linea con quello dell'originale. In conclusione abbiamo una batteria che ha prestazioni in linea con le nostre EN-EL15c, forse leggermente più prestazionale (la Nikon promette 2280 mAh e 16 Wh, la SmallRig 2400 mAh e 17.28 Wh, ma è tutto da verificare nella pratica e nella realtà ci preme di più che sia altrettanto affidabile, piuttosto che più performante) ma che offre l'indubbia flessibilità aggiuntiva della presa di ricarica incorporata. Che ci libera definitivamente dal dover portare il caricabatterie originale Nikon con noi, potendo usare un qualsiasi alimentatore USB-C, come quello dello smartphone ma, soprattutto, che si può ricaricare a se stante, mentre magari ricarichiamo anche, in parallelo, la batteria della Z8/Zf/Z6/Z7/Z5 oppure le due batterie del battery-grip opzionale. Il costo richiesto non è particolarmente conveniente rispetto alla Nikon ma, siamo sinceri, se lo fosse, la guarderemmo con tanto sospetto in più. Ci fermiamo qui, per il momento. Intanto cercheremo nei prossimi mesi di utilizzarla insieme alle altre Nikon che abbiamo in casa. Ne riferiremo più a lungo termine.
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  8. 17 Il momento di lanciarsi 18 Il momento inerpicarsi 19 Il momento di sfiorare
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  9. Cari iscritti, per promuovere un pò di movimento fotografico sul nostro sito, altrimenti visto come un contenitore di articoli dedicati al materiale fotografico e poco altro, abbiamo preparato alcuni contest mensili, attivi già a partire dal prossimo mese di maggio. La partecipazione è libera ed è semplice : basta essere iscritti e presentare le proprie fotografie rispondendo alla discussione del contest scelto. Per dare una occhiata a questi e ai precedenti, già chiusi, potete visitare la sezione del forum dedicata. La trovate ---> qui <---- E in particolare : Contest VII-2024 : 18 maggio - 31 maggio 2024 "Bianco e nero" Contest VIII-2024 : 22 giugno - 30 giugno 2024 - Il colore dominante Contest IX-2024 : 20 luglio - 28 luglio 2024 - "Per la strada" Contest X-2024 : 23 agosto - 31 agosto 2024 - Animali Contest XI-2024 : 20 settembre - 30 settembre 2024 - "La percezione di un luogo" Saranno anche essi "a tema" facilitato, per non creare difficoltà. Partecipare può essere un piacere, non deve essere visto come un obbligo. Buon divertimento. ____________________________________________________________________________ L'admin
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  10. metto le mie 3 senza scomodare il passato 39 comando io 40 aperitivo a gratis 41 cucu
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  11. grazie Mauro. E' stato un piacere ascoltare e condividere. Ho davvero riscoperto (o scoperto ex novo) "cose che che voi umani..."
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  12. Altri scatti, in differenti luci.
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  13. sono i feedback che ci mancano su questo sito (qualunque sia l'orizzonte).
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  14. Posseggo le HE1000 Stealth da una decina di giorni, prese da Mauro insieme all'Audio GD R28. Un breve background. Ascolto musica da quando ho l'uso delle orecchie, ma, come presumo accada a molti, le velleità giovanili riguardo "l'hi-fi" si sono scontrate presto con la (scarsa) disponibilità di denari e, più avanti, con le esigenze familiari. Ergo, la mia grande raccolta di vinili prima e di CD poi, giace inutilizzata da qualche secolo, i primi per l'alienazione dell'ultimo giradischi quando Clinton era presidente e internet emetteva i primi vagiti, i secondi per l'assenza di un impianto di riproduzione serio e la loro susseguente trasformazione in file "liquidi", proni ad un utilizzo più flessibile (auto, aerei, viaggi di lavoro...). Questa flessibilità finora ha avuto il sopravvento, relegando sempre in un futuro imprecisato l'acquisizione di un sistema solido per l'ascolto "stanziale". Ho quindi usato sostanzialmente DAP portatili, come i top line di iBasso, con o senza amplificatori aggiuntivi, come l'Hugo2. Le due configurazioni mi consentivano di ascoltare con auricolari seri, come gli Shure SE846 o con le cuffie Focal Stellia, over-ear elettrodinamiche chiuse a basso carico, con una sensibilità pari a 106dB...pilotabili anche con poca potenza. Le Stellia sono delle gran belle cuffie, che trovai usate, perchè all'epoca 3K€ per un paio nuove, da accoppiare a un DAP portatile, pur se spinto da un HUGO 2 (privo però di un'uscita bilanciata!), mi parevano un'esagerazione (e lo penso, a maggior ragione, ancora oggi). Mi mancava però qualcosa, così quando ho letto su queste pagine le varie recensioni di Mauro e Giovanni su amplificatori hi end per cuffie e sulle magnetoplanari aperte Hifiman e soprattutto le loro caratteristiche sonore, ho pensato che potessero darmi quel qualcosa in più che mi mancava. Mi si è risvegliata così la scimmia ed eccomi qui con due nuovi coinquilini, nominati all'inizio. La sorgente è il mio catalogo audio su Roon, che comprende i miei file FLAC o Hi Res da HD esterni, con Tidal e Qobuz, trasferiti dal mio MAC nella presa USB dell'Audio GD R28. La prima impressione è stata un enorme WOW! Un misto di sorpresa e di gioia, per la fedeltà, il dettaglio, la ricostruzione della scena sonora, in una parola il godimento assoluto dei suoni prodotti! Ho spaziato in questi giorni tra diversi generi musicali, e le impressioni ve le riporto qui di seguito, cercando di non esagerare e facendo necessariamente delle scelte. 1) Partiamo dall'alternative new-age/pop dei redivivi Japan, qui in Versione Rain Tree Crow, con la voce di David Sylvian ben in evidenza, una meravigliosa batteria appena dietro ed elettronica a riempire lo spazio sonoro nel pezzo Blackwater. La pulizia, in uno spazio sonoro comunque abbastanza rarefatto, è stupefacente. 2) I bassi "sub" elettronici e non che vanno tanto negli ultimi anni, sono riprodotti con dinamica e presenza, ma con grande pulizia, mantenendo dettagliate le altre linee sonore medie e alte (non posso dire altrettanto delle Stellia ad esempio), testate in alcuni brani di varia provenienza: Max Richter di Three Worlds, musica per balletto ispirata a scritti di Virginia Woolf, in "Mrs Dalloway: Meeting Again" (che tanto deve all'Arvo Pärt di Spiegel Im Spiegel) e "War Anthem", col violoncello davanti a prendersi forse anche troppo la scena, ma è colpa dei tecnici DG, non di ampli/cuffia. 3) per proseguire con Billie Eilish e le sue minimaliste "listen before I go" e "goodbye" da "When we all fall asleep where do we go?". Rumori, sirene, schiamazzi, sullo sfondo, ma ben distinguibili nello spazio sonoro, con un pedale di bassi (specie nel secondo pezzo), a mettere in crisi i muscoli dell'amplificatore, se non si ha qualche Watt a disposizione, pur se il canto della nostra è molto avanzato nella scena e solo sussurrato/ansimato, giocato con una grande intimità 4) L'ultimo Peter Gabriel di Panopticom (Bright Side Mix) da I/O, ottimamente reso per dinamica, in una registrazione con la parte ritmica sempre molto "scura", come sua abitudine da decenni (non usa i piatti della batteria dagli anni 80, se ricordo bene). Soprattutto mi colpiscono, di nuovo, la chiarezza e la separazione, in una registrazione che appare subito congestionata, specie nel ritornello, ascoltata altrove (Focal Stellia compresa, anche con l'R28 come DAC/ampli) 5) Muovendosi sulla classica, è incredibile distinguere ogni palpito e vibrazione delle corde, delle dita, dell'archetto nella Sonata per Cello solo di Kódaly di Alisa Weilerstein su Decca. Strumento grande ma non invadente 6) Ho trovato esaltante questa Sacre ripresa live, con Salonen alla sua prima registrazione come Direttore della LA Philharmonic: bassi granitici, grancassa e timpani così reali, ottoni ed archi evidenti ma non trapananti, scena sonora perfetta. Bellissimo anche il "Mandarino" di Bartok, nella stessa pubblicazione. Soprattutto, la dinamica è fantastica, e credo esistano registrazioni che potrebbero metterla in evidenza anche meglio. 7) Un salto rapido in ambito jazz, anche se qui i pezzi provengono dal rock. Ancora separazione perfetta dei piani, ottima resa di una voce non semplicissima, una bellissima cornetta con sordina sulla sinistra del palco, un po' indietro, in Love is Blindness, cover degli U2, in questo disco di Cassandra Wilson. Ancora meglio la Versione di Harvest Moon di Neil Young con triangoli che sfidano la parte alta dello spettro e quella delle mie orecchie, riprodotti con perfetta accuratezza, IMHO, senza asperità alcuna, in un arrangiamento che è un tripudio di gusto per il suono. 8) In un altro disco della Wilson (Closer to You, Can't stand the rain) ho trovato quella leggera asprezza di suono nel canto cui si riferiva Mauro nella sua recensione delle HE1000. Non so quanto sia colpa delle cuffie o della registrazione, dato che non ho avuto la stessa impressioni in altri ascolti. 9) Chiudo, perchè mi rendo conto che il post sta diventando indigesto e probabilmente noioso per lunghezza, con una composizione che per me ( e non solo, credo) è nell'olimpo della produzione musicale della civiltà occidentale, e cioè la 4° Sinfonia di Brahms. La sua Passacaglia finale è semplicemente sublime. Dispiace che la versione di Carlos Kleiber, meravigliosa, sia registrata dai tecnici della DG quasi senza bassi. Mi accontento (si fa per dire, essendo anche questa una lettura eccezionale) della registrazione di Abbado con i Berliner, dotata, al contrario, di un suono forse fin troppo in primo piano e con un palcoscenico non particolarmente ampio. I tempi sono abbastanza lenti, ma la dinamica emerge in tutta la sua potenza e la coda della Passacaglia è una meravigliosa possente chiusura di quella che ritengo la più grande sinfonia mai scritta dopo Beethoven. Potrei andare avanti per molto con l'elenco dei pezzi risorti a nuova vita con le HE1000 Stealth e l'Audio GD, ma mi fermo qui, avendo pietà del lettore. Per chi non ha possibilità di ascoltare la musica dal vivo, o, come me, riprodotta in un ambiente consono (che ti faccia ascoltare anche con la "pancia" e non solo con le orecchie), di solito l'ascolto in cuffia è un compromesso da accettare, con i suoi indubbi pregi - e i suoi difetti. Questa soluzione non è affatto un compromesso, è una soluzione degna di stare tra le top disponibili (almeno per le mie orecchie). Riproduce un suono di elevatissima qualità, è una scoperta continua di dettagli e nuances, il suono si amplia al di fuori dei padiglioni auricolari espandendosi nella stanza, per quanto possa sembrare strano, e aiutando molto a definire una distribuzione spaziale corretta o molto verosimile. E, se la registrazione aiuta, il livello di dettaglio è veramente impressionante. Non vi ammorbo oltre e ringrazio chi ha avuto la pazienza di arrivare fino a qui. Buona musica!
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  15. Foto scattate durante il mese ma pubblicate durante il periodo di validità del contest. Ad esempio, contest di maggio, foto scattate tra il 1° e il 31 maggio, pubblicate tra il 18 e il 31 maggio.
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  16. 29 Chi sei? 12 settembre 2023 30 Nessuno mi bada 28 febbraio 2019 31 un momento. una foto 2 settembre 2023
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  17. Ne ho due acquistate il 30-10-2023 che uso alternandole alla EN-El 15c, le ho prese proprio per la possibilità di essere ricaricate direttamente da USB, (e anche perchè mi piaceva il colore) per ora non ho notato differenze di durata con l'originale.
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  18. Spero di collaborare presto in questa sperimentazione perché ne ho richiesto un esemplare anch'io, corredato .... da una Z8 senza la quale non potrei utilizzarla (per ora ho Z9 e Z30) Il vantaggio è immediato, nell' esigenza di disporre di un doppio treno di EN-EL15 quando si utilizzi una Z8 in ambito operativo col suo MB-N12 e si debbano ricaricare le prime due batterie esaurite, mentre si usino le seconde due. Ma anche in viaggio, per poter rinunciare agli ingombri del charger ufficiale, che ormai è ridotto al rango di semplice trasformatore 220/7,2 In breve basterà portarsi appresso un alimentatore/charger compatto e potente per tutti gli apparecchi a standard usb-c ... Oppure semplicemente un powerbank
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  19. 24 la prima è una vecchia immagine, che si è prestata a fare da copertina ad una delle nostre pubblicazioni, Nikonland in a day (e da immagine di chiusura della giornata del 21/06/2015) a cui tengo particolarmente perchè realizzata insieme ai miei figli, uno in posa e l'altro a reggere la luce di schiarita, mentre io scattavo con una Nikon One V3 ed il suo Nikkor PD 10-30/3,5/5,6 a 30mm f/10 t/200 iso160 ed anche perchè lega le mie due passioni, quella per la fotografia e quella per Nikonland 25 la seconda, all'opposto, scattata pochi giorni fa, nel luogo dove ho scattato la maggior parte delle mie foto: ossia a mare. A simboleggiare un amore nato insieme allo sport e poi proseguito al posto dello sport stesso ! Un omaggio al mosso controllato, con la Nikon Z9 ed il Nikkor Z 180-600/5,6-6,3 a f/9 t/160 iso64 26 ...e per terzo metto un video: non è solo mio, ma di tutti noi italiani. Ideato nel 2023 da Axnaird e dalla sua Associazione no profit, realizzato con un testo di Federica Re, sua moglie e con la collaborazione di suo figlio Samuele. Mi ha chiesto le mie foto, che non ho mai pubblicato se non qui su Nikonland, e lo ha portato in giro per tutta Italia, nelle scuole e nei teatri contestualmente ad uno spettacolo da essi prodotto con la partecipazione esclusiva di giovani attori... Ci tengo immensamente Il Seme.mp4
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  20. Incidentalmente disponibili entrambe a prezzo più conveniente in outlet, con garanzia 12 mesi :
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  21. 14 Incredulità (Iron Mais) 10/06/2016 D800 Sigma ART 24-105 f4 15 La Grazia 28/05/2019 D850 Nikkor AFS VR 70-200 f4 16 Lo sciabolatore Anasiz 22/07/2023 Z8 Nikkor Z 24-120 f4 S
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  22. 1.1 Frecce tricolori 8-03-2022 Little roket 2-11-2014 1.2 Impronte sull'acqua 21-04-2023 1.3
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  23. .. a chi piace il genere .... c'è anche quelli che gli piace farsi menare. La psiche umana, meravigliosamente varia. ciò detto Sono felice che Mauro abbia "staccato un quadro dal muro". L'accordo Tamron lo sapevamo alla partenza che puzzava di fregatura, perchè le versioni "2" erano già disponibili in baionetta Sony E quando uscirono i ricarrozzati Z di Nikon, ma di che ci stupiamo oggi? Era ovvio che prima o poi sarebbe accaduto questo (e meno male, dico io). Lo dico da un pezzo che c'è qualcosa che non va nella proposta dei Nikkor Z. Va bene, sono otticamente bellissimi, del resto tutta la produzione ottica mondiale ha fatto un saltone in avanti, però sono veramente oggetti che lasciano serie perplessità. Ma guardiamo serenamente il catalogo Z. I supertele sono molto belli(*) ma il resto? Siamo stati tutti obbligati a tornare a soluzioni zoom che pure la vivitar negli anni '80 aveva contrastato: per Nikon pare che la legge dell'ottica zoom per mirrorless sia il festival del periscopio. Sui fissi, i numeri parlano chiaro: è stata riproposta la serie 1987 20-24-28-35-50-85 ma ora, effettiva novità, tutti f/1.8 e tutti tutti dalla forma protrusa in avanti, verso l'infinito. Io non ho memoria, lo dico dal primo giorno, di grandangoli tubo di stufa quali quelli che sfoggia Nikon nel suo Z list. Nulla aggiungo sul triello, che l'ho detto 10^30 volte. Plaudo al 135 plena, ai 50 e 85/1.2 ed al futuro 35/1.2 obiettivi che mi stimolano quanto il DONNO in slip verdi della AI elaboration qui sopra riprodotta. (*) L'800/6.3 è veramente un bell'oggetto, il 400/2.8 TC no: è brutto come pochi. Ciò non toglie nulla alle sue caratteristiche di "efficacia" sia ottica che meccanico-elettronica, è un portento, ma oggettivamente, è gonfio e gobbo, è proprio brutto da vedere. Le cose stanno così, stanno che Sigma, la cui proposta è veramente accattivante, non esce in baionetta Z e dove lo ha fatto ha vestito con abito "antistupro" i suoi obiettivi (DX per altro), come dire: toh, e ringrazia. Moh aspettiamo i cinesi, che forse hanno le idee più chiare, perché davanti a Z8 e Z9 (e a Df soprattutto) ci vanno obiettivi degni della fotocamera che li accetta. 28-400? prego accomodatevi, non vado più a pesca da oltre 35 anni e comunque la Daiwa fa canne più belle da vedere. Come Max attendo (da oltre un anno, perchè l'annuncio è della fine inverno 2023) il Viltrox 16/1.8. Anelo per le mie Z9 ad un ... cinesissimo VILTROX!!! cioè un'ottica pirata fatta da una fabbrica che porta il nome di detergente per vetri delle finestre. PAZZESCO. Spero che Nikon liberi prima possibile i vincoli sulla sua baionetta, altrimenti mi toccherà alienare la Z7II per una SONY A qualcosa su cui montare gli obiettivi che a me servono, che Nikon non fa e impedisce ad altri di proporre.
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  24. il "solito" video entusiasta di Matt Irwin. Insomma, l'unico inka**ato sono io. Con buona pace di chi ha messo per iscritto che sono venduto [committed] a Nikon !
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  25. il gruppo ottico di chiusura parla chiaro ! Come l'MTF. E non bastasse questo, c'è anche il diverso (e più veloce) motore di attuazione. Sono proprio due prodotti differenti, uno aggiornato, l'altro sostanzialmente fuori produzione (quello Nikon).
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  26. Dario, io continuo a parlare di operazione commercialmente disdicevole (molto). Ci hanno “venduto” roba giá superata per nuova. Se Nikon avesse pensato ai suoi clienti, avrebbe comprato i nuovi modelli, non i vecchi. Punto.
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  27. Pur non essendo interessato concordo con l’analisi di MM. Se la politica sarà questa non mi sembra una gran trovata a livello di marketing e di rispetto verso quei clienti come noi, legatissimi al marchio e che di nikon ne fanno una bandiera.
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  28. 27/01/2024 "Delta del Po" Pentax 67 II + Ferrania P30 / Ilford Delta 100
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  29. Inizio commercializzazione : settembre 2023 25 lenti in 17 gruppi diaframma a 9 lamelle autofocus : STM stabilizzatore integrato : SI passo filtri : 95mm 1955grammi senza collarino del treppiedi, 316mm di lunghezza e 110mm di diametro massimo *** In roadmap da quando esiste la roadmap (all'inizio come 200-600), annunciato finalmente a giugno 2023 ma consegnato solo a partire da settembre. In lista d'attesa per i troppi ordini ricevuti. Ricalca nel range focale un venerando Nikkor degli anni '70, primo zoom supertele così estremo eppure portatile. Questo va oltre, contenendo il peso a vuoto - senza collarino del treppiedi - sotto ai due chilogrammi. nonostante non sia un obiettivo di classe S, non si é lesinato l'uso di lenti speciali (6 lenti ED e una asferica in chiusura di schema). E anche la costruzione è di livello esemplare con pochi compromessi (concentrati sul collarino del treppiedi che, pur migliore dei precedenti obiettivi di pari classe, non è inappuntabile). Ciò si riflette sull'impostazione dell'obiettivo che non si allunga, restando entro i 316 mm di base e sulle prestazioni ottiche, di primo livello su tutto l'arco focale. se i dati MTF appena cedenti sulla focale più lunga non vi convincono, provatelo. Vedrete che questo obiettivo eccede la categoria in cui Nikon l'ha posto (allineata a quella di 24-200 e 70-180). Ma soprattutto questo supertele va a completare una gamma di strumenti ottici che permettono ad ogni nikonista di trovare il suo. Un confronto dimensionale dice tutto : svetta sugli altro zoom ma non di troppo e comunque non è troppo impegnativo da portare in giro e da utilizzare. Nell'uso se ne apprezzano le qualità di autofocus e di capacità di dettaglio alle brevi e medie distanze. Si può duplicare ma non è prassi raccomandabile. Se si ha proprio bisogno degli 800mm meglio pensare all'800/6.3 o, al limite, al nuovo 600/6.3 con TC 1.4x. più che sulla costruzione abbastanza solida e sulla cronica mancanza di attacco Arca Swiss, ciò che non ci è piaciuto del nuovo collarino (che è comunque migliore di quello del precedente 200-500/5.6) è il sistema di "frizione" a bagno di foglio di plastica su cui sfrega attorno al barilotto dell'obiettivo. Quanto durerà ? E poi ? scoiattolo grigio di Claudio La Montagna gatto comune di Cismax libeccio in coda di Max Aquila Articoli di Nikonland : Nikkor Z 180-600mm f/5.6-6.3 : non è un obiettivo per snob !!! Nikkor Z 180-600mm f/5.6-6.3 : le fotografie Nikkor Z 180-600/5,6-6,3 e Nikkor Z 400/4,5 S : l'uno e l'altro...! e le gallerie fotografiche :
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  30. lancio : ottobre 2021, insieme alla Nikon Z9 25 lenti in 20 gruppi ottici 1355 grammi, 222mm x 98mm, passo filtri 77mm diaframma a 9 lamelle motore di messa a fuoco : STM stabilizzatore integrato : SI distanza minima di messa a fuoco : tra 75 e 98cm NIKKOR Z 100-400 mm f4.5-5.6 VR S Super teleobiettivo zoom.mp4 meccanismo di controbilanciamento durante la zoomata. Le masse in movimento di spostano per mantenere fisso il baricentro. Il risultato è un obiettivo che anche se si allunga muovendo lo zoom, resta sempre perfettamente ben bilanciato. guarnizioni a tenuta schema ottico molto complesso con due lenti in super ED per la correzione massima delle aberrazioni cromatiche MTF sostanzialmente costante su tutte le focali, migliora a quelle più lunghe come si conviene ad un superteleobiettivo zoom *** Prima avevamo un un'unica soluzione tele per le nostre Nikon Z, il fantastico Z 70-200/2.8 S, da usare però con i suoi due teleconverter. Ma, giustamente, Nikon, mettendo sul mercato l'attesa Nikon Z9, ha voluto associarla con questo tele-zoom ad alte prestazioni, pensato principalmente per l'azione, sport e wildlife. Si tratta di un progetto di elevato livello, costruito orgogliosamente in Giappone, pensato per permettere al fotografo di seguire ogni tipo di movimento. Già dall'escursione focale - mediotele, super-tele - e poi con il complesso motore-stabilizzatore integrato che sono impeccabili. Ma soprattutto, il sistema di bilanciamento delle masse che rendono praticamente neutrale lo spostamento degli elementi ottici interni. Che sia alla lunghezza minima o massima, in mano non si sente. E questo permette di seguire con fluidità il soggetto inquadrato, complice il funzionamento praticamente parfocale, cioé senza perdita di fuoco durante le zoomate, consentendo di seguire il soggetto a 30-60-120 fps, senza perdere un colpo. Sostanzialmente privo di difetti ottici, cede solo in termini di nitidezza il compromesso focale 4x, rispetto ai teleobiettivi presentati successivamente. Di fatto anche il nuovo 180-600, non solo i fissi, possono vantare una nitidezza assoluta superiore. Ma, considerata la natura di obiettivo pensato per l'azione (che non si potrà mai congelare in assoluto, se non usando i flash), questo è un compromesso accettabile. Beninteso, stiamo parlando di nitidezza comunque molto elevata. Solo non ai massimi livelli. Ma per fortuna, al momento il catalogo tele di Nikon è il più ricco che ci sia sul mercato. E quindi ognuno sceglierà per il meglio, magari aggiungendo a questo 100-400 un 400, un 600 o un 800mm. E solo una questione di borsa. In quanto all'uso con il teleconverter, sebbene perfettamente funzionante, non è del tutto raccomandabile. Se non chiudendo bene il diaframma ma perdendo così molta della luce disponibile. *** Complessivamente si tratta di un teleobiettivo di fascia "altamente professionale" come dicevano in televisione una volta, che consente al professionista e all'amatore esigente di far fronte ad ogni compito. Insieme al 400/4.5 ha di fatto sostituito interi arsenali di 80-400, 500/4 e 200-500. Per tacere dei tanti Sigma e Tamron sacrificati per passare a questo, insostituibile obiettivo. E stiamo parlando di agenzie di fotografia di sport, viste in autodromo e a bordo pista, almeno in competizioni indoor in luce solare disponibile. Articoli presenti su Nikonland.it Nikkor Z 100-400mm f/4,5-5,6S : per chi, perchè... Nikkor Z 70-200 e Z 100-400: gemelli separati alla nascita Nikkor Z 100-400 f/4,5-5,6S uno zoom per vicino e lontano... Nikkor Z 100-400/4,5-5,6S in Targa Florio con pioggia e vento di scirocco Nikkor Z 100-400mm f/4.5-5.6 S VR e Nikon Z9 in panning, coppia benedetta ! Nikkor Z 100-400mm f/4.5-5.6 S VR - Segni particolari : bellissimo ! e gallerie "In Action" :
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  31. Questo Nikkor è lo zoom con cui anni fa, quando mi occupavo di matrimoni, avrei scattato il 90% delle foto della cerimonia e buona parte anche di quelle a casa della sposa e del trattenimento: con la semplice aggiunta di un secondo obiettivo da effetto. Ma è anche lo zoom col quale oggi esco con ogni NIkon Z, che si tratti della Zf che ho in prova, oppure della Z9 che uso per shooting di sport, in supporto del teleobiettivo di turno, oppure anche di una DX davanti alla quale diventa un 36-180mm equivalente (ma senza l'ausilio della stabilizzazione) Fa parte di una categoria intermedia per qualità tra le ottiche Z, non levando terreno nè ai superluminosi e neppure ai tutto fare cheap: un esempio?... Coesiste col 24-200mm per gli stessi motivi e come alternativa rispetto similari situazioni di ripresa: per ragioni legate a luminosità relativa e qualità complessiva dell'immagine. Fa indispettire il posizionamento della ghiera di zoomata dietro a quella di messa a fuoco manuale, che con AF gestiti da stepper come quelli attuali, è di certo il comando meno utilizzato sugli obiettivi Nikkor Ghiera programmabile, a rotazione continua (stepless) con zigrinatura differente da quella delle altre due, eccellente per un professionista o un vlogger PRO qualità complessiva luminosità e nitidezza gamma focale ideale nel reportage eterogeneicità tre ghiere, una programmabile prezzo CONTRO assenza del VR allungamento del barilotto in zoomata inversione delle ghiere con quella di fuoco davanti a quella di zoomata sfuocato a TA
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  32. Lancio commerciale : dicembre 2018 12 lenti in 9 gruppi, 2 lendi ED e due asferiche diaframma a 9 lamelle distanza minima di messa a fuoco 40 cm passo filtri 62mm Stabilizzazione : NO motore STM 86.5x76mm, peso 415 grammi MTF ufficiale Primo fisso Nikon ad essere messo sul mercato con attacco Z insieme al coevo 35/1.8 S e primo della fortunata serie di obiettivi f/1.8 S. Si tratta di una linea di obiettivi che se replica la luminosità della precedente serie per reflex, nella realtà si rifà, per prestazioni, ai più prestigiosi f/1.4 Fino all'uscita del 50/1.2 S che è realmente un Super S, questo 50mm era da considerare il miglior normale Nikon, senza esclusioni. Non compattissimo né leggerissimo, è impeccabile in tutte le sue caratteristiche. Nitido ma con uno sfuocato bellissimo, privo sostanzialmente di aberrazioni e di distorsioni. Al prezzo offerto, un obiettivo che si deve avere. su Nikon Z7 per ritratti ambientati e non. Articoli di Nikonland : Nikkor Z 50mm f/1.8 S per Nikon Z (test/prova) Nikkor Z 50/1,8 S ed i ritratti di pietra Album dedicato : forse gli abbiamo dedicato poco spazio su Nikonland, dandolo per scontato. Ma è veramente uno di quegli obiettivi che si considerano tanto buoni da non dover aggiungere molto altro. Confidiamo nelle vostre recensioni per espandere i suoi meriti.
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  33. PRO Riproduce colori vivi ed intensi Può e deve essere utilizzato a Tutta apertura E' possibile utilizzarlo non solo per la fotografia di paesaggio CONTRO La mia preferenza sarebbe stata per una doppia ghiera di regolazione (tempi e diaframmi) Paraluce con fissaggio a pressione mentre avrei preferito il fissaggio a scatto (lo stesso del 24-70 f.2.8) E' un obiettivo grandangolare luminoso e privo di distorsione, per chi fa questo genere di fotografie dovrebbe essere un Must to have. Io ne sono contentissimo e resterà per sempre nella mia borsa.
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  34. Commercializzazione: Marzo 2020 Peso: 505 grammi Diaframma: 9 lamelle Passo filtri: 77mm Messa a fuoco minima: 20cm Dimensioni : 109x85mm (lunghezza e diametro) Schema ottico: 14 lenti in 11 gruppi di cui 3 ED e 3 asferiche, Nano Crystal coating, dotato di O-ring anti umidità Stabilizzazione: non presente Dalla presentazione dei primi Nikkor Z ad oggi è il grandangolare fisso più estremo ed al tempo stesso, anche più performante in termini di caratteristiche principali, come nitidezza e contrasto e complementari, come distorsione, vignettatura e aberrazione cromatica. Un obiettivo importante per Nikon, come è sempre stata questa focale, luminoso secondo il nuovo corso Z-mount, per cui f/1,8 diventa standard: ma risulta difficile pensare si possa arrivare ad f/1,2 che è diventato il nuovo livello caratterizzante per obiettivi standard e mediotele. Eccezionale fin dai primi scatti, mette a suo agio anche chi non sia abituato a gestire angoli di campo di questa ampiezza, grazie all'estremo contenimento delle distorsione prospettica e alla totale assenza di flares o ghosts, grazie al rivestimento antiriflesso di prima categoria. Diaframma a 9 lamelle che determina un bokeh molto interessante per un wideangle di questa portata, quasi onirico, mai eccessivamente nervoso, negli scatti a tutta apertura. Ovviamente perfettamente delineato in proporzione all'apertura, diaframmando, diventando strumento prezioso anche per rilievi fotografici di architettura urbana, nelle mani di chi sappia utilizzare un grandangolo. Motorizzato AF con stepper silenziosissimi, veloci ed efficienti A giudizio della Redazione di Nikonland, il migliore 20mm mai costruito da Nikon, per esperienza diretta. Gli unici appunti possono essere fatti in relazione alla lunghezza del barilotto che lo rende piuttosto ingombrante ed all'assenza di una finestrella di riferimento della distanza di messa a fuoco e di una scala di profondità di campo, come la natura di questo strumento fotografico (e la categoria S) richiederebbe, oltre all'ingombrante paraluce in policarbonato, il cui innesto a baionetta si logora parallelamente all'uso. I test di Nikonland : Nikkor Z 20/1,8 unboxing il più incisivo Z 20/1,8 e Z7: frutta e verdura ! e le gallerie:
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  35. 03/12/2023 Cinque Terre Pentax 67 II + 105 mm. f:2,4
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  36. 18/10/2022 "Spotlighted" Sigma SD1 M + 50-100 f: 1,8
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  37. 04/10/2022 Nuvole sul Brenta
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  38. 11/09/2022 "Lilium orientalis 'Stargazer'"
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  39. "Pale di San Martino" 20/08/2022 D850 + 70-200 f: 2,8 FL
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  41. Sono convinto che un tamron non potrà essere affidabile come un nikkor seppur di derivazione tamron. L’elettronica, e la fedeltà dell’autofocus su di una mirrorless sono elementi più determinanti che nelle reflex, vedrai che ci saranno dei limiti su questi compatibili rispetto ai marchiati nikkor.
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