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Mostra il contenuto con la massima reputazione di 10/03/2024 in tutte le aree

  1. giornata completamente diversa dalla mia prima uscita di Gennaio , pochissima neve e visibilità da discreta a pessima , e allora ho cercato di valorizzare altri elementi in base alla luce trovata ed ai posti frequentati , ho visto 2 lupi ad un centinaio di metri con relativa preda in bocca , ma aimè non ho fatto in tempo a scattare , vi lascio solo le impronte , poi una breve sosta in uno dei vari forti e cimiteri dell'altopiano , sempre misteriosi e carichi di storia e sofferenza , e poi a zonzo per contrade e luoghi poco conosciuti e fuori dai flussi turistici e infine si torna in pianura ,spero che il tutto sia di vostro gradimento , D810 e sigma 24-105 f/4 e nikon 70-200 f/4 Andrea
    7 punti
  2. La redazione di Nikonland ha ricevuto questa specifica domanda che riteniamo sarà nella mente di molti - in possesso di vecchie reflex oppure di Z6/Z7 - che ancora non hanno acquistato una Z8 o una Z9. la Nikon Z8 con il suo compagno d'elezione Nikkor Z 24-120/4 S è la professionale che prosegue i fasti di F100, D700 e D800-850 La Nikon Z8 è sul mercato da fine maggio 2023 ed è un successone, oramai con il firmware 2.0 nel pieno delle maturità ed in grado di fare il 90% di quanto può fare l'ammiraglia Z9, oggi relegata a compiti senza compromessi. Anche noi, dopo qualche perplessità iniziale, utilizziamo la Z8 con la stessa confidenza e sicurezza della Z9, tolta la minore durata della batteria e una maggiore scomodità con ottiche importanti in riprese verticali. Della Z6 III non ci sono invece notizie ufficiali. Ma la stessa Nikon non ne fa mistero, rispondendo (non più tardi di ieri alla fiera del matrimonio negli USA) che porteranno la piattaforma Expeed 7 e la tecnologia del firmware vista su Z9/Z8 e Zf anche sulle altre macchine della gamma. La stessa Zf che non è un segnaposto della Z6 III ma un prodotto a se stante come dice il nome stesso, conferma la tendenza. Noi non ne sappiamo niente ma siamo convinti che al momento la Z6 III sia già in produzione di massa in Thailandia e che verrà consegnata nel corso del II trimestre 2024, con il nuovo anno fiscale Nikon che comincia il 1° aprile. Più o meno nello stesso periodo del lancio della Z8 l'anno scorso. Delle altre fotocamere Nikon Z è facile che in produzione resti - ma a bassa tiratura - la sola Z8. Le altre sono vendute da magazzino (e il magazzino Nikon a fine 2023 era importante, cosa che giustifica le tante campagne di scontistica succedutesi da novembre ad oggi). Le sue caratteristiche sono ancora imprecisate. Ma noi ci aspettiamo, appunto, che la nuova macchina sia basata sull'Expeed 7, sul suo software oramai ampiamente collaudato, sulla batteria EN-EL15c ricaricabile via USB-C e su un corpo non troppo discosto da quello di Z6/Z7 ma abbastanza da giustificare un nuovo battery-grip (già depositato il nome MB-N14) in grado di raddoppiarne l'autonomia. Per il resto sarà ampiamente superiore alle prestazioni della oramai vetusta Z6 II, grazie ad un nuovo sensore più veloce, in grado di estrarre video 4K60p a formato pieno (la Z6 II e la Zf che condividono il vecchio sensore, obbligano al crop 1.5x cosa che non fa felice chi necessita di riprese grandangolari in video) ed avrà raffiche veloci, possibilmente con un buffer adeguato. Costerà presumibilmente 1500 euro meno della Z8, 2000 nella migliore delle ipotesi. Giusto per lasciare il posto tra le due ad una eventuale - e per ora mai menzionata - futura Z7 III. Noi crediamo che il mercato delle macchine ad alta risoluzione sia ampiamente in ritirata. Ma non è argomento di questo articolo. nostra elaborazione pittorica del marchietto della Z6 III fatta nel 2022. Ma è possibile che anche la Z6 III riprenda gli stilemi di Z9 e Z8 e sposti sulla plancia superiore il numerino Puntualizzato questo, andiamo alla domanda iniziale. Oggi, è il caso di comprare la Z8, oppure meglio attendere la Z6 III ? Se siamo fotografi abituati a corpi macchina tipo F100-D700-D8x0 e il "denaro" non è un ostacolo, allora la risposta è semplice : la Nikon Z8 è l'erede di quei corpi macchina. A prescindere che ci servano o meno le sue caratteristiche (prime tra tutte la lunghissima durata per l'assenza di otturatore meccanico, la raffica, il video 8K, ammesso che quest'ultimo interessi a qualcuno nel mondo occidentale). Ma se siamo fotografi a proprio agio con D600/D750/Z6 non vediamo perché fare il salto. Salvo che, appunto, la nostra frequenza di scatto non preveda 10.000 o più scatti alla settimana, la Z6 III ci servirà altrettanto bene della Z8. Con caratteristiche inferiori delle quali molto probabilmente non usufruiremo mai e con una presunta durata teorica così lunga da rendere la Z8 comunque obsoleta per l'uscita nel tempo di nuove tecnologie. E' la risposta che abbiamo dato a quel quesito da cui è partito lo spunto per questo articolo. La Z6 III deve ancora uscire, non sappiamo il prezzo ma lo abbiamo ipotizzato. Mentre la Z8 è già scontata e lo sarà di più nel prossimo futuro. Ragione per cui la differenza di prezzo è a tendere inferiore a quella che i due segmenti di mercato dovrebbero far pensare. Ma razionalmente comprare la migliore (la Z8 sarà certamente meglio della Z6 III, ma anche la Z9 è meglio della Z8 che però fa il 90% di quello che fa la Z9, così come la Z6 III probabilmente farà l'80% di quello che fa la Z8 e facilmente più del 100% di quello che serve al potenziale acquirente .... scusate il gioco di frasi sovrapposte !) potrebbe non essere la migliore scelta se le caratteristiche della Z6 III fanno al caso nostro. Potremmo aver bisogno per professione di due Z6 III e il risparmio verrebbe a nostro vantaggio. Oppure potremmo usare la differenza di denaro per un obiettivo in più. Immaginando che comunque la Z8 pretenda di meglio di quanto già abbiamo in termini di ottiche (la risoluzione della Z6 III sarà certamente inferiore a quella della Z8). Insomma e in sintesi, se percepiamo come un valore i vantaggi della Z8 sulla Z6 III, allora è concreta l'opportunità di acquistare una Z8, specie oggi che si trova a meno di quanto veniva chiesto un anno fa. Ma se questi vantaggi per noi nella pratica non sono un valore, la Z6 III resterà la scelta più razionale. Non solo adesso che la Z6 III ancora non c'è ma anche dopo, considerando che Nikon è sempre più ben disposta a coccolare l'ultima novità rispetto a quanto è già in catalogo. Ma naturalmente ogni fotografo fa caso a se e siamo sicuri che qui online c'è chi vorrà esprimersi al riguardo. Non c'è migliore occasione di farlo che qui nei commenti. Certo che è bello avere di questi dubbi, visto oramai il livello di qualità e capacità raggiunte dal sistema Nikon Z a neanche sei anni dal suo primo lancio.
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  3. Sì, mi faccio 2 anni a 152.258 $ all'anno e poi mi faccio una strafogata di corpi e lenti Nikon
    4 punti
  4. Ciao a tutti/e, utilizzo dalla sua uscita (2018) una Z6! Mi ha accompagnato in innumerevoli occasioni e non mi ha mai lasciato a piedi, certo, ha una lunga lista di pecche rispetto alla favolosa Z8, ma mi chiedo sempre se un upgrade migliorerebbe veramente la mia fotografia! Sono convinto che spesso ci facciamo tentare da questi meravigliosi oggetti semplicemente perché sono belli, tecnologici e fanno anche un po "fighi" ;)) Aspetto comunque anche io di vedere come sarà la nuova Z6 per poi decidere se cambiare o continuare sino a morte certa della mia vecchietta! PS: è il mio primo contributo al sito, approfitto per fare i complimenti a chi lo gestisce. Daniele
    3 punti
  5. Ciao Daniele ! Hai ragione. Però dipende sempre da cosa ci fai con la tua macchina. Se tu facessi sport agonistici o comunque fotografia d'azione, non potresti prescindere da una Z8. Per viaggi e reportage o paesaggio, anche una Z6 va bene e non credo che una Z6 III aggiungerà moltissimo alle tue potenzialità, specie se non fai video e non scatti mai a raffica.
    2 punti
  6. Ecco qua, finalmente anche io in autodromo a Monza a fotografare post pandemia dove ho incontrato casualmente e rivisto con piacere Francesco Contu. L'occasione è stata questa gara valida per il Campionato Italiano Drifting che si é svolta nella porzione di circuito compresa tra l' ingresso e l' uscita della variante Ascari. Pubblico presente e distribuito lungo il perimetro della rete di protezione perché le tribune non sono ancora presenti, le foto sono prese tra le 9:30 e le 11:00 di domenica 22 maggio '22, in condizioni di luce variabile, comunque meglio che in pieno sole, e con aria a momenti sporcata dalle fumate prodotte dal Drifting delle vetture. Tutte le foto sono con Nikon D850 e Sigma 150-600 Contemporary attraverso la reti di recinzione in uscita dalla variante ascari per avere la ripresa frontale tra i 500 e 600mm. Direi che possono bastare, ingranditele. Commenti ovviamente graditi.
    2 punti
  7. 2 punti
  8. 06-03-2024 "Gran Canaria" Pentax 67 II + 75 mm. + Ilford Delta 100 ISO
    2 punti
  9. Come diventare un fotografo migliore ? Come fare foto migliori ? Devono essere quesiti comuni, a giudicare dai tanti "tutorial" che si trovano per il web. Ne è prova la risposta - molto più articolata delle attese - propostami da Copilot che riporto qui di seguito (ho omesso i link alle fonti citate nel testo) : Diventare un fotografo migliore richiede impegno, passione e costante apprendimento. Ecco alcuni consigli che potrebbero aiutarti nel tuo percorso: Leggi libri sulla fotografia: Esistono molti libri che insegnano le basi della fotografia, dalla composizione all’esposizione alla gestione della luce. Cerca guide generiche o testi mirati che approfondiscano specifici aspetti fotografici Segui fotografi famosi: Molti fotografi contemporanei condividono il loro lavoro su blog e siti web. Studia le loro opere, leggi i loro pensieri e impara dai loro stili. Anche se l’inglese potrebbe essere necessario per accedere a risorse più ampie, vale la pena esplorare il mondo della fotografia attraverso le parole e le immagini di esperti Partecipa a corsi o workshop: Se desideri una formazione strutturata, considera l’iscrizione a corsi di fotografia o workshop. Questi ti forniranno una solida base e ti aiuteranno a sviluppare le tue abilità tecniche e creative Sperimenta e pratica: Non aver paura di sperimentare con la tua fotocamera. Scatta molte foto, prova diverse impostazioni e stili. La pratica costante è fondamentale per migliorare le tue capacità fotografiche Studia la luce: La luce è l’elemento chiave nella fotografia. Impara a riconoscere la luce naturale e artificiale, e scopri come influisce sulle tue immagini. Gioca con l’illuminazione e osserva come cambiano le tue foto Analizza le tue foto: Dopo aver scattato, analizza le tue foto criticamente. Cosa funziona bene? Cosa potrebbe essere migliorato? Questo ti aiuterà a sviluppare un occhio più attento e a identificare aree di crescita Condividi il tuo lavoro: Mostra le tue foto ad amici, familiari o altri fotografi. Ricevere feedback e opinioni esterne ti aiuterà a crescere e a vedere le tue immagini da prospettive diverse Mantieniti aggiornato: La tecnologia e le tendenze fotografiche cambiano rapidamente. Segui blog, riviste e canali social per rimanere informato sulle ultime novità e ispirazioni nel mondo della fotografia Esplora diversi generi fotografici: Prova a scattare paesaggi, ritratti, street photography, macro, ecc. Ogni genere ha le sue sfide e ti aiuterà a sviluppare abilità diverse Crea una tua visione: Oltre alle tecniche, sviluppa uno stile personale. Che messaggio vuoi trasmettere attraverso le tue foto? Qual è la tua visione unica? Rispondi a queste domande e lavora per esprimerle attraverso il tuo lavoro fotografico Ricorda che diventare un bravo fotografo richiede tempo e dedizione. Continua a esplorare, imparare e divertirti con la tua passione per la fotografia! Mentre qui di seguito riporto "un decalogo", praticamente le tavole della Legge, scritte da un paesaggista anglosassone : Padroneggia la tua attrezzatura Studia la Composizione Esercitati regolarmente Cerca feedback Studia il lavoro degli altri Sperimenta stili diversi Impara dal fallimento Approfitta delle offerte educative (corsi, workshop, mostre) Avvia un progetto personale Resta ispirato Crescere come fotografo è un processo continuo che richiede dedizione, pratica e volontà di uscire dalla propria zona di comfort. Padroneggiando la tua attrezzatura, studiando la composizione, cercando feedback e sperimentando stili diversi, puoi portare la tua fotografia a nuovi livelli. Ricorda di rimanere ispirato, rimanere curioso e non smettere mai di imparare. Con il tempo e la perseveranza, continuerai a crescere ed evolverti come fotografo. Guardare indietro alle tue origini è anche un ottimo modo per vedere quanto sei migliorato, poiché quando lo viviamo quotidianamente, è difficile vedere quei macro miglioramenti. *** Onestamente non mi sento in grado di dettarvi la mia ricetta anche io. Sicuramente non sarei capace di definire una formula da applicare con costanza, con le proporzioni di questo e di quello. In fondo, la ricetta, lo ammetto, non la conosco nemmeno io. E allora vi chiederete il perché di questo editoriale quando sul web ci sono così tante ricette di bravi chef che persino un algoritmo automatico (non dei più evoluti) è in grado di declinare con nonchalance. Perché se sono convinto che due-tre dei punti elencati (in comune) siano proficui e consigliabili, credo in assoluta buona fede che nessun "metodo di lavoro razionale" possa portare a risultati consolidati e "sostenibili" - come è di moda dire oggi - senza un ingrediente fondamentale. La Passione ! Non la passione di Gesù Gristo, siamo in Quaresima ma ancora c'è tempo per Pasqua, ma la passione per la fotografia. Che non possiamo considerare semplicemente un hobby (ovvero un passatempo) alternativo ad altri, che so, alla bicicletta, alla motocicletta, alla serata poker con gli amici. Ma una necessità espressiva di ogni fotografo, equivalente a quella che muove un qualsiasi artista figurativo. Restando online, la prima definizione di Passione che ho trovato : - Vivace e lodevole inclinazione : passione per la musica, per la pittura, per la caccia; anche, l'oggetto che suscita interesse. "la fotografia è la mia passione" - Con passione, con intensità di sentimento (fotografare con passione), che può anche tradursi in entusiastica e totalitaria dedizione. Secondo me - mi sbaglierò - ma se c'è la passione (e c'è l'inclinazione, ovvero una certa predisposizione per ... la fotografia), abbiamo già due terzi del necessario. Poi naturalmente questa passione la dobbiamo coltivare. La dobbiamo coltivare nel tempo, dedicandole il tempo necessario, per il tempo necessario. Quanto di tutto questo ? E quanto basta, restando in tendenza culinaria. Anche qui non ci sono ricette adatte a tutti. Ognuno saprà/potrà/vorrà. Da 0 a 100. La fotografia è "luce". La luce è amica o nemica del fotografo. Saper vedere, leggere, sfruttare, creare, la luce giusta, consente di fare foto migliori. Tra uno scatto mediocre ed uno eccezionale quasi sempre, al di là dell'attrezzatura e del soggetto, ci sta sempre la luce giusta. Puoi usare un 600/4 ed avere di fronte una tigre del Bengala, ma se la luce ti è contraria, farai una foto mediocre come se avessi di fronte una gatta spelacchiata e il più scadente zoomone cinese. Se sai guardare bene, riesci a capire ben prima di scattare ... se è il caso di scattare o no. Sai già se la foto sarà come te la aspetti o se sarà priva di interesse. La fotografia è "pratica". Come per qualsiasi altra attività pratica, è necessario praticare la fotografia. Non si può studiare ogni libro disponibile, partecipare ad ogni workshop che ci possiamo permettere, disporre della migliore attrezzatura che il denaro può comprare, se non facciamo pratica. Bisogna fotografare ogni volta che è possibile, bisogna fotografare tanto, in tante situazioni diverse, anche mettersi alla prova in circostanze sfidanti, aggiungendo sempre un tassello al proprio bagaglio di esperienza. Che dovrà essere costantemente rinfrescata perché se non si ripetono continuamente, le esperienze accumulate si perdono, disperdono, annacquano. L'attrezzatura deve diventare una "seconda pelle", non ci deve dominare. Con la pratica la nostra attrezzatura deve diventare di utilizzo automatico. La scelta di questo o quell'apparecchio e le loro modalità di utilizzo devono diventare immediate, quasi senza pensarci. La focale, il diaframma, il tempo, la potenza etc. non devono essere oggetto di considerazione ma meccanismi intuitivi e istintivi. Senza condizionamenti e senza che il risultato ne possa essere negativamente influenzato. Non siamo fotografi mediocri perché ci manca il tal obiettivo. Non diventiamo fotografi eccezionali perché abbiamo comprato l'obiettivo eccezionale. Fotocamere e obiettivi sono solo strumenti. Dobbiamo saperli utilizzare ad occhi chiusi, senza nemmeno pensarci. a questo stadio ci si arriva esclusivamente con la pratica. E spesso, ogni volta, è necessario riprendere perché le mani seguano l'ispirazione senza influenzarla ma essendone solo duttile strumento. Gli strumenti devono essere totalmente al servizio del risultato atteso. La fotografia è "ispirazione". Chi immagina che i grandi artisti del passato si immaginassero quello che poi dipingevano sulle loro tele o nei loro affreschi, sogna. Avevano davanti modelli reali. E questi modelli li sceglievano secondo quelli che li ispiravano. Solo osservando la scena - quale che sia il nostro genere fotografico - si trova l'ispirazione. Vermeer posava diverse stoffe sulle sedie del suo studio e le lasciava là per mesi, per osservare come cambiavano con la luce diversa di ogni stagione. E noi, solo studiando le fotografie degli altri, migliori di noi, quelli che ci ispirano di più, troviamo l'idea per il nostro prossimo progetto. La fotografia è "confronto". Studiare le foto degli altri - grandissimi, grandi e meno grandi - è fondamentale per valutare le nostre fotografie. Mostrare e condividere le nostre fotografie agli altri per ascoltarne il pensiero al riguardo - che sia o meno coincidente con il nostro - è altrettanto importante. Avere spirito critico sia per le proprie foto che per quelle degli altri. Per imparare dai propri - e dagli altrui - errori, e fare meglio la prossima volta. *** Ma tutto questo promana esclusivamente dalla passione, dalla dedizione e dalla voglia di dedicarsi alla fotografia. Questo in fondo è l'unico consiglio che mi sento di offrirvi. Dedicatevi appassionatamente e con grande applicazione di autocritica alla vostra passione. Di fronte a questo non ci sono algoritmi che tengano. E non sono necessarie proporzioni, percentuali e disequazioni, Né alcun "vai al punto 2 del flowchart e reitera". Buone fotografie a tutti.
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  10. Amici appassionati di motori, ovunque voi siate, siete incaricati di andare alle manifestazioni motoristiche che vi interessano e poi venire qui a presentarci il vostro reportage. Introduzione che ci racconti di che si tratta e poi fotografie e filmati a piacere, nella stessa discussione. Senza limiti, io non mi annoierò mai se mi fate vedere belle foto di belle automobili. Unica limitazione : motori a combustione interna con carburante fossile. Niente EV (passi per i treni elettrici, vah ... ma anche li meglio il vapore ! ). Greta é pregata di non farsi vedere.
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  11. Ne abbiamo accennato ieri pensando fosse tutto sommato una notizia marginale per noi fotografi di Nikonland.it. RED è un nome importante in campo video cinematografico ma le ricadute verso il nostro mondo sono o saranno non particolarmente importanti. Non dopo che la causa legale intentata da RED nel 2022 è stata archiviata lo scorso aprile 2023. Invece ne riparliamo perché il web e in particolare Youtube - dove sembra che ogni videoamatore si senta abbastanza cineasta da avere una RED Komodo sul tavolo - è letteralmente impazzito, almeno quando si sono levate le luci dell'alba negli Stati Uniti. Ma andiamo con ordine. la delegazione giapponese sale sul ponte della USS Missouri per firmare i termini della resa incondizionata delle forze militari. Buona parte delle navi imperiali armate con apparecchi ottici Nikon è stata affondata anche grazie all'utilizzo del radar, invenzione americana Nikon è una società giapponese nata nel 1917 che fino al 1945 ha prodotto per lo più per la Marina Imperiale Giapponese cose progettate per ammazzare marinai e aviatori americani. Persa la guerra, durante l'occupazione americana del Giappone, Nikon si è reinventata società civile producendo binocoli e fotocamere 35mm con obiettivi dedicati che sin da subito ha venduto ai marinai, aviatori e soldati USA che tornavano a casa mostrando quei prodotti. Un famoso corrispondente di guerra americano, Dave Duncan ha fatto conoscere ai suoi colleghi la qualità degli obiettivi fotografici per Contax prodotti da Nikon, tanto che Nikon è diventato il marchio d'elezione dei reporter. Il successo commerciale negli USA è stato tale che Nikon ha aperto la sua prima - e ancora oggi più importante - filiale sulla costa EST, esportando nel continente americano, non le bombe e la bandiera del sol levante come sognava Tojo ma la tecnologia ottica di primordine che erano riusciti a sviluppare con le loro telemetro e poi con le reflex ma soprattutto con gli obiettivi Nikkor. Con lo sviluppo dell'industria dei microchip, Nikon è poi tornata alla sua primaria attività di produzione industriale sviluppando i migliori macchinari per la stampa microlitografica per la produzione di chip e display a cristalli liquidi. Solo a causa di un embargo politico deciso dal Congresso per impedire la possibilità che segreti industriali finissero in mani cinesi, Nikon è stata esclusa dal gioco della microlitografia ad oltre ultracorte, che oggi è di esclusiva pertinenza dell'alleato olandese Philips. Ma questo non toglie che Nikon sia in grado di progettare e produrre tutto ciò che crede e pensa di poter vendere. Cosa che dimostra ogni giorno, producendo fotocamere, obiettivi, sistemi di misura e controllo, macchine per la produzione 3D multimateriale in metallo, sistemi laser, sistemi medicali, robot. Finanche i sistemi di ripresa fotografica per Nasa, ESA e per la futura missione lunare Artemis III. Nikon oggi ha oltre 20.000 dipendenti che lavorano nel Sud-Est asiatico e filiali in Europa, Asia e Stati Uniti. Nikon USA continua ad essere la sua branch principale. Il bilancio è in piena salute. La cassa è piena di contanti. Tre anni fa ha emesso certificati obbligazionari speciali, coperti da Mitsubishi Bank il giorno stesso dell'emissione, per finanziare specificatamente una campagna di acquisizione di società tecnologiche strategiche. Con questa liquidità ha acquisito società in Europa e negli Stati Uniti, in campo oftalmico e robotico. prima la Z9 e adesso la Z8 hanno aperto a Nikon il mercato della produzione video di fascia bassa Con lo sviluppo del sistema Nikon Z e in particolare con il primo team di progettazione della Nikon Z9, Nikon ha stabilito di espandersi anche in campo video e poi cinema. Mentre nel video Nikon ha grande esperienza, avendo proposto sin dal primo sviluppo delle reflex digitali, fotocamere bivalenti (e dopo una breve esperienza di produzione di cinecamere negli anni d'oro della pellicola), il cinema è un ambiente più chiuso e ostile. Dove comunque il prodotto ottico Nikon è ben quotato. Basti pensare alla seconda giovinezza del mitico 300mm f/2, oramai operativo solo con attacco ARRI su videocamere da ripresa a superaltarisoluzione ad Hollywood. Si tratta di un campo ristretto, dove si conoscono tutti e se non sei californiano, non conti nulla. La stessa Canon che ha provato ad espandersi in quel campo e con la sua esperienza nella produzione di videocamere sia consumer che professionale, non ha avuto un grandissimo successo (linea specifica di videocamere serie C con attacco RF). Sony ha più vantaggio per il suo bagaglio broadcasting consolidato ma soprattutto perché possiede svariate società cinematografiche di Hollywood acquistate nei tempo d'oro (la Sony Pictures Entertainment non è altro che la Columbia, ovvero la major che aveva a contratto Cary Grant, Carol Lombard, James Stewart, Clark Gable, Frank Capra, etc. etc. etc. ...) e serve personaggi come Tom Cruise e le sue produzioni. Nikon avrebbe anche potuto avventurarsi in questo settore direttamente ma con il rischio concreto di perdere del tempo ed essere derisa. Per cui ha deciso di cercare sul mercato un candidato ideale per acquistarlo ed utilizzarlo per penetrare il mercato. Insomma, l'invasione giapponese degli USA, pacifica certo, ma non per questo meno ostile, favorita dalla atavica abitudine degli imprenditori americani a dedicarsi ad altro dopo aver lanciato un prodotto di successo. La prima valutazione nel 2021 si è concentrata su tre soggetti Blackmagic Design - quella di Da Vinci Resolve - Red Digital e la giapponese ed appannata mitica JVC, gruppo Kenwood. In Giappone le cose non si muovono se le rispettive mamme non si accordano, e si vede che Mitsubishi e Kenwood non si parlano tra loro. Gli australiani di Blackmagic sono in gran voga, grazie soprattutto al software per cui la selezione si è ristretta ai californiani di RED. Come capita in questi casi, di fronte ad una possibile acquisizione si muovono i legali. E il contatto tra Nikon e RED è avvenuto davanti al Tribunale di Los Angeles. RED è una creatura di Jim Jannard, fondata nel 1999 per diversificare l'attività. Jannard è diventato ricco fondando la Oakley, letteralmente nel suo garage nel 1975, mentre certi altri a Los Altos trafficavano con certe mele rosicchiate da microchip e vecchie tastiere riciclate dell'IBM. Il marchio Oakley è diventato famoso in campo soprattutto sportivo, appannando Rayban. E il buon Jim, dopo averne sfruttato la rete di vendita si trovò in collisione con Luxottica. Con cui dopo varie azioni legali trovò l'accordo per la cessione integrale. Alla modica cifra di 2.1 miliardi di dollari, del 2006. Red Digital Cinema Camera, società nata in un capannone della Oakley e che occupa circa 200 dipendenti, diventò così il suo giocattolo e svago. Ma l'età avanza - Jim ha 75 primavere - e la salute latita. Quindi l'intenzione di raccogliere gli ultimi soldi, intentando causa legale contro Apple, contro Sony e infine contro Nikon per infrazione di brevetti sul formato compresso del video. Con Canon si trovò l'accordo per lo scambio di licenze in cambio dell'attacco RF e delle batterie per le video camere RED. nikonizzazione pittorica di una Komodo-X di RED DIGITAL Tutto questo per puntualizzare bene la storia di entrambe le società. Red Digital Cinema Camera ha una fama consolidata in produzione cinematografiche di livello e televisive, specie nell'orbita Netflix. Produce videocamere di fascia media per quel settore (4-10.000$). Viene da un tentativo un pò scellerato di fare uno smartphone dedicato alla ripresa video che deve essere costato un sacco di soldi e non è mai entrato veramente in produzione. Lo scontro con Nikon i cui legali americani sono dei veri squali, chiusosi con l'archiviazione, dopo che Nikon ha dimostrato che la pretesa di RED è simile a quella di chi pretenderebbe di avere dei diritti sull'acqua potabile estratta con metodi industriali diversi dalla raccolta di acqua piovana, si è trasformato in un incontro formale per l'acquisizione integrale della società. Non essendo quotata non abbiamo idea di quale sia la cifra pattuita e nel comunicato stampa ovviamente non se ne parla. Ma radio-Hollywood parla di un corrispettivo non trascurabile per Jannard e il suo vice Land, oltre all'assicurazione - classica - che la società e i dipendenti non verranno toccati dopo l'acquisizione. RED KOMODO 6K ... con davanti un 15mm ZEISS Ed ecco quindi il comunicato stampa, alla fine delle trattative formalizzate nei giorni scorsi. Nikon acquisirà il produttore statunitense di fotocamere cinematografiche RED.com, LLC Accelerazione dell’espansione nel mercato delle telecamere cinematografiche digitali professionali 7 marzo 2024 TOKYO – Nikon Corporation (Nikon) annuncia con la presente la stipula di un accordo per l'acquisizione del 100% degli interessi associativi in circolazione di RED.com, LLC (RED) in base al quale RED diventerà una consociata interamente controllata da Nikon, in seguito ad un acquisto di quote di partecipazione Accordo con il Sig. James Jannard, il suo fondatore, e il Sig. Jarred Land, il suo attuale presidente, soggetto al soddisfacimento di alcune condizioni finali ai sensi dello stesso. Fin dalla sua fondazione nel 2005, RED è stata in prima linea nelle telecamere cinematografiche digitali, introducendo prodotti che definiscono il settore come l'originale RED ONE 4K fino all'innovativo V-RAPTOR [X] con la sua tecnologia di compressione RAW proprietaria. Il contributo di RED all'industria cinematografica non solo le è valso un Academy Award, ma l'ha anche resa la telecamera preferita da numerose produzioni hollywoodiane, celebrata da registi e direttori della fotografia di tutto il mondo per il suo impegno nell'innovazione e nella qualità dell'immagine ottimizzata per i più alti livelli di produzione cinematografica e produzione video. Questo accordo è stato raggiunto come risultato del desiderio reciproco di Nikon e RED di soddisfare le esigenze dei clienti e offrire esperienze utente eccezionali che superino le aspettative, unendo i punti di forza di entrambe le società. L'esperienza di Nikon nello sviluppo dei prodotti, l'eccezionale affidabilità e il know-how nell'elaborazione delle immagini, nonché nella tecnologia ottica e nell'interfaccia utente, insieme alla conoscenza di RED nelle telecamere cinematografiche, inclusa l'esclusiva tecnologia di compressione delle immagini e la scienza del colore, consentiranno lo sviluppo di prodotti distintivi in il mercato delle fotocamere cinematografiche digitali professionali. Nikon sfrutterà questa acquisizione per espandere il mercato in rapida crescita delle fotocamere cinematografiche digitali professionali, basandosi sulle basi commerciali e sulle reti di entrambe le società, promettendo un futuro entusiasmante di sviluppo di prodotti che continuerà ad ampliare i confini di ciò che è possibile nella produzione di film e video. *** Conseguenze reali ? Soffermiamoci sull'ultimo capo del comunicato stampa : "Nikon sfrutterà questa acquisizione per espandere il mercato in rapida crescita delle fotocamere cinematografiche digitali professionali, basandosi sulle basi commerciali e sulle reti di entrambe le società, promettendo un futuro entusiasmante di sviluppo di prodotti che continuerà ad ampliare i confini di ciò che è possibile nella produzione di film e video." E' la risposta alla volontà Nikon di entrare in un mercato chiuso e protetto, dominato da pochissimi. Lo fa avendo già un piede dentro ed avendo dietro la sua filiale più potente, ovvero Nikon USA. E' evidente che, pur mantenendo RED una società separata, questa sarà colonizzata da uomini di Nikon USA e che ogni occasione di business nel continente sarà sfruttata congiuntamente. Portando prodotti RED e Nikon insieme, costruendo una offerta piuttosto irresistibile anche se non al livello altissimo possibile solo per Sony con le sue videocamere Venice (quelle usate per Top Gun II e l'ultimo Mission Impossible). Per tutti i budget. La prova sta nel chiasso che ogni youtuber si sta sentendo in dovere di fare sul proprio canale praticamente da ieri sera. Tutti con toni abbastanza entusiastici, nel vero. Nikon acquisisce anche tutti i brevetti di RED, sia in campo di codec/compressione che di utilizzo e sviluppo della tecnologia dei sensori. Che sono si dei global shutter ma di taglio cinema (Super35 25x19mm) e pensati per formati ad alta risoluzione in movimento e non per le foto. Le videocamere RED hanno attacco Canon e batterie Canon. Qualche cosa che dovrà essere sanata al più presto da Nikon, pur mantenendo l'assistenza e la garanzia sul parco installato. Tenendo conto che la gran parte delle camere in circolazione sono di proprietà di società che le noleggiano ai cineasti meno robusti, a giornata o a week-end. Ma naturalmente di qui si potrà sviluppare sul mercato un business che Nikon negli anni ha trascurato, lasciandolo in mano ad altri attori. Nikon non è fatta solo da giovani ingegneri, è controllata da manager maturi i cui genitori hanno fatto la guerra e i cui nonni sono cresciuti nel culto della tecnologia tedesca. Pensare che ad Hollywood si fa il cinema con videocamere Sony ma con davanti obiettivi Zeiss o Leica deve essere come sventolare un drappo rosso davanti agli occhi per loro. una tentazione irresistibile quella di immaginare soluzioni di quel livello, sostenute dai mezzi economici e tecnici di Nikon, di videocamere RED Digital con davanti ottiche cine Nikon. Ottiche CINE Nikon che, con attacco Z, potremmo tendenzialmente utilizzare anche noi su Z8, Z9 e Z6 III. Vi immaginate un Noct 58/0.95 in formato CINE in mano ad un novello Kubrik ? E un rinnovato 300mm f/2 o 200mm f/2 CINE con attacco Z, sia in versione manual che auto focus ? Ecco gli scenari aperti. Più i tanti che possiamo solo, per il momento, immaginare ...
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  12. E' disponibile il nuovo firmware 1.60 per la Nikon Zfc (qui) presentato in anteprima la scorsa settimana al CP+ di Yokohama. il file è già scompattato, non è necessario fare altro che caricarlo su una scheda di memoria per fare l'aggiornamento. L'aggiornamento è cumulativo, quindi non dovete preoccuparvi di fare aggiornamenti intermedi se vi siete dimenticati - come noi - di fare un intervento precedente. Modifiche rispetto alla versione firmware "C" da 1.50 a 1.60 • Sono ora disponibili altre opzioni colore di sfondo per la voce [Visualizzazione informazioni] nel [MENU IMPOSTAZIONI]. • È stata aggiunta una voce [Schermata avvio] nel [MENU IMPOSTAZIONI]. All'accensione della fotocamera viene visualizzata una schermata avvio. • È stato aggiunto [Indicatore cornice REG rossa] al [MENU PERSONALIZZAZIONI] nella posizione g7. • È stato risolto un problema per cui [Modo di scatto] non poteva essere regolato correttamente utilizzando il pulsante Fn in modo AUTO quando [Modo di scatto] era stato assegnato al pulsante Fn. Aggiornamento la procedura è la consueta. Al termine dopo aver spento la fotocamera, compariranno le novità. La più utile a nostro avviso è la cornice rossa che avvisa che si sta facendo una ripresa video (tasto REC) ma poi sono state aggiunte delle "carinerie" in linea con il prodotto sul piano estetico la schermata in fase di avvio presenta una brevissima animazione In sostanza, una dimostrazione della cura di Nikon verso questa particolare fotocamera, nulla di prezioso ma un segno distintivo e di attenzione.
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  13. bravo e hai saputo tirare fuori bellissime foto anche con poca neve e hai anche valorizzato con poca luce a disposizione qui in Piemonte stanno buttando tonnellate di neve
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  14. Belle foto, di una non proprio bella giornata, ma spesso fotograficamente, e come ci hai dimostrato, sono più interessanti queste di giornate!
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  15. ... per la luna ci vorrà tanta salute !
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  16. Eccolo qua, di fianco al Nikkor Z 70-200/2.8 S VR, al quale da i punti in termini di passo filtri : 82mm contro 77mm. Impegnativo e importante Non è certo un obiettivo che passa inosservato. In questi mesi l'ho usato quasi sempre insieme al 70-200/2.8 e sinceramente le modelle non si accorgevano che stavo usando un obiettivo differente. montato sulla Z7 II è decisamente impegnativo Eppure in mano sta benissimo, senza pesare o renderne difficoltoso l'uso. anche con il bel paraluce a petali, perfetto ed efficiente, dotato di pulsantino di sgancio come gli zoom professionali in mano è un bell'oggetto, non si può scambiare per un "cinquantino", termine odioso, considerando quanto sia nobile la focale "normale" la finitura è di classe, ben si abbina al sistema. In termini costruttive è al pari di 70-200/2.8, 24-70/2.8 e 14-24/2.8. Solo un filino dietro all'irraggiungibile 58/0.95mm Noct. Nell'uso ho trovato molto comoda sia la ghiera interna programmabile (che io abbino alla sensibilità ISO in modo da poterla variare facilmente, visto che in generale scatto in Manuale con diaframma sempre aperto e tempo pre-definito) e il pulsante Funzione (che io associo all'inserimento della modalità di tracking per i momenti in cui l'autofocus delle mie Z mi fa cilecca ...). Insomma, saranno tanti i soldi che Nikon chiede per questo obiettivo. Ma in termini costruttivi non hanno lesinato. Per altri scatti vi rimando all'unboxing che ho fatto al momento in cui mi è arrivato : Basta un filo di luce Come sapete io non testo gli obiettivi con le mire ottiche, i muri o sparando contro al sole per vedere l'effetto che fa. Gli obiettivi li uso. E pur in un clima non particolarmente favorevole anche solo ad uscire di casa (parlo sia del meteo quanto di quell'affare invisibile che se non stai attento ti manda all'ospedale o al camposanto) l'ho usato parecchio in set professionali con modelle internazionali e luce sfidante. Sono oltre 11.000 scatti secondo il conteggio di Lightroom. Tanto sono bastati a farmi capire sia la firma di questo apparecchio, quanto le modalità in cui sfruttarlo al meglio. E' corretto, praticamente privo di difetti ottici. Ma la caratteristica funzionale più importante è la possibilità di usarlo praticamente sempre tutto aperto. Che poi è l'unico motivo per cui uno debba spendere 2.000 euro in più di quanto costa il bellissimo Nikkor Z 50/1.8 S che il suo lavoro come 50mm lo fa e lo fa bene. Scomodare un 50/1.2 che è grande quasi quanto il Noct o più grande di un 24-70/2.8 S ha senso solo se siamo in condizioni di luce ridotta e vogliamo (non dobbiamo) scattare ad f/1.2. E allora, pur con un filo di luce, lui ci ripaga di tutto lo sforzo. Dello sforzo economico per comprarlo. Dello sforzo per portarlo in giro. Del volume che è necessario dedicargli in borsa. Z7 II, 50/1.2 S, f/1.2, ISO 80, 1/250'', luce disponibile. Non servono luci artificiali. O se servono, basta un filo di luce, giusto per caratterizzare l'immagine e non lasciarla definire da se. ISO 64, 1/320'', f/1.2, Z7 II, luce da una finestra lontana Attenti perchè pure in interni, se arriva il sole, 1/8000'' non bastano per tenere tutto aperto il diaframma, nemmeno ad ISO 64. Dietro succede quel che deve succedere è affar suo, non nostro. e se non raggiungiamo i limiti del fantastico Noct Nikkor siamo certamente in quella categoria, non in quella del pur ottimo 50/1.8 S. Lo sfuocato è continuo, dal soggetto verso di noi e dal soggetto verso l'infinito. Il piano di nitidezza è elevato ma non esagerato. Proprio per mantenere fluido e continuo il passaggio tra i piani. Piani che non esistono nella realtà, sono sfumati. Ma senza fanfaronerie da cino-Summilux. Questo è un obiettivo moderno, solo che è pensato per palati fini. Non è un obiettivo per tutti Costa un terzo del 58/0.95 e costa 5 volte il 50/1.8 S. Ma a prescindere dalle dimensioni del proprio portafogli ci vorrebbe solo un pò di onestà. Certo lo si può montare sui tubi e fare foto oniriche come queste oppure utilizzarlo come un qualsiasi altro 50mm, per fare istantanee o cartoline. Ma in tutta franchezza, sarebbe uno spreco. E' un obiettivo da artisti e chi se ne serve, dovrebbe essere (o voler diventare) un artista. Insomma, non dipende dall'assegno che potete compilare ma dalla vostra capacità di impiegarlo per come è stato concepito. Esattamente come il Noct Nikkor 58mm. Dal quale si stacca per l'assoluta comodità di un autofocus veloce e preciso, specie con l'ultimo aggiornamento firmware messo a disposizione da poco per Nikon Z6 II e Z7 II. Insomma, vedetela come vi pare, io vi sto solo dicendo quello che penso. Conclusioni Non mi dilungo oltre, credo che si sia capito cosa intendo. Mentre vi rimando alla galleria dove ho messo un centinaio di foto, praticamente tutte ad f/1.2 in luce disponibile : vi riepilogo il mio pensiero al riguardo : PRO lo attendevamo da oltre trentacinque anni. Certo avevamo già obiettivi f/1.2 ma tutti a fuoco manuale. Questo è autofocus : e che autofocus ! sostanzialmente privo di difetti ottici. Che siano corretti via software, in parte o per lo più a me non sposta nulla, perchè conta il risultato nitido quanto basta pur con una profondità di campo irrisoria ha un campo di sfuocato onirico che se non raggiunge quello del 58/0.95 è certamente più simile a quello che a quanto possono fare gli altri 50mm per Nikon inaugura - credo e spero - una nuova classe di obiettivi superluminosi Nikon cui non vedo l'ora si aggiunga al più presto un fantastico 85mm anche più bello di questo pur nelle sue dimensioni e peso ragguardevoli, si usa agilmente, quanto usereste un "normalissimo" 24-70/2.8 S ... Contro sul prezzo non discuto. Costa "una cifra" ma ognuno sa cosa fare dei propri risparmi ! ma dimensioni e peso sono oltre i massimi della categoria di questi e di altri tipi di obiettivo. Insomma non è né un obiettivo da passeggio né un oggetto che si porta fuori senza ponderare bene perchè occupa in borsa lo stesso spazio di un 70-200/2.8. la focale è quella che è : 50mm sono al confine di tante cose. Non si può nascondere che il ritratto ravvicinato col 50mm ha caratteristiche da grandangolare, non da obiettivo da ritratto. sebbene io abbia un riscontro di fuori fuoco assolutamente marginale nella massa dei miei scatti, meglio scattare una foto in più che una in meno. Specie se il vostro soggetto è "vivace". f/1.2 è maledettamente poco per centrare bene anche se vi state concentrando per non oscillare sulle gambe. Ma se a voi piace "dipingere" i vostri pixel anziché ottenere "scientifiche" copie conformi di quanto state vedendo, allora la scelta è obbligata e vi ho detto tutto !
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  17. L'elettronica ci ha abituato a cose che io, anche solo 5 anni fa non avrei neppure immaginato! Il ruolo della Z6-3 non è facile, dev'essere meglio della 2 per spingere i proprietari al cambiamento ma al contempo non dovrebbe rivaleggiare con la Z8, tra poco lo sapremo.
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  18. Buongiorno a tutti e grazie per le risposte. Max Aquila: "Al tuo posto partirei direttamente dal più attuale e performante Z 600/6,3 che consente di essere integrato anche dai moltiplicatori senza eccessivi turbamenti." Concordo con il tuo consiglio, con Z 400mm f/4.5 e moltiplicatori sarei comunque corto. Antonio Biggio: "Ho visto un po’ di foto ed oltre a farti complimenti ..." Grazie per i complimenti e la visita ai siti, oltre che per i consigli. M&M: "Dovendo croppare"cit. ... "nun se pò sentì" ! Così come telemoltiplicare sistematicamente. ..." Il compromesso del sistema M4/3 l'ho accettato per peso, ingombri e costi contenuti. Le mie uscite per foto naturalistiche le faccio in bicicletta e mi capita anche di scattare foto direttamente in sella. Da ciò il timore di portarmi attrezzature molto più costose. Se dovessi decidere per FF sarà per Nikon Z6 II o Z6 III + Z 600/6,3
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  19. Se inseguiamo le prestazioni (soprattutto quelle che ci sorprendono di più ma ci servono poco o non ci servono per niente) stiamo sbagliando tutto. E soprattutto dimostriamo di non aver recepito a pieno il nuovo corso di Nikon che sta molto abilmente classificando i propri clienti, o futuri tali, producendo fotocamere calibrate per ogni utilizzo e per ogni esigenza. E lo sta facendo con assoluta precisione riducendo il divario prestazionale fra un modello e l'altro. O addirittura dotando di dispositivi diversi alcune fotocamere più o meno nella medesima fascia di prezzo. Tanto ciò che spendiamo in meno lo destiniamo all'obiettivo che ci serve. I conti tornano sempre, la fidelizzazione passa anche attraverso l'attenzione che il brand riserva ai fotografi. Per come la vedo è una politica utile perchè ci consente di scegliere la fotocamera da acquistare sulla base dell'utilizzo che andremo a farne. Quindi per quanto mi riguarda: prossimo passo Zf in attesa almeno di un annuncio su una futura Z di cui ancora non si parla.
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  20. Quindi dopo l'Albania due anni di preparazione prima di essere imbarcato per la Luna. Se ho capito bene.
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  21. "Dovendo croppare"cit. ... "nun se pò sentì" ! Così come telemoltiplicare sistematicamente. Si compra l'obiettivo della focale che serve e si usano tutti i megapixel che concede la fotocamera. Se al loro massimo, una delle due grandezze è inadeguata, allora c'è qualche cosa di sbagliato nel modo di fotografare (vale anche per chi si ritrova a fotografare per lo più sopra ai 3200 ISO), oppure ci si dovrebbe decidere a cambiare genere fotografico (il wildlife necessita giocoforza di sforzo fisico, anche in termini di pesi e ingombri delle attrezzature). In quanto al discorso generale, con buona pace di Olympus e di Panasonic e di chi ne trae diletto, non c'è paragone tra il formato 17.4x13mm e quello 36x24mm. Già per ragioni estetiche (delle immagini registrate dai due sensori). Altro che crop. E' un compromesso che si accetta all'origine, più o meno compensato da interventi informatici : ma c'è scritto sulla scatola. E' solo la mia opinione ovviamente. Ognuno la pensi come crede. Io eliminerei oramai anche la Z6 II, se uno fotografa per lo più soggetti piccoli che si muovono, é sempre stata inadeguata. Oggi ci si dovrebbe sintonizzare sulla "imminente"tm. Z6 III. La Zf invece, sarebbe la candidata ideale a sostituire la Df per "gli altri generi" in cui oggi è impiegata. Tutti quegli Zeiss ne avrebbero giovamento. Mentre quel 80-400 VR di prima serie, da tempo dovrebbe stare in museo (ma in una cantina, non in bella vista).
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  22. Se uno dovesse aspettare l'uscita dell'ultimo modello non comprerebbe mai niente! Dipende poi dalle caratteristiche che la Z6-3 offrirà e da quelle che interessano il fotografo, al naturalista ornitologo direi, compra la Z8, a quello che fotografa elefanti in Africa direi che come risoluzione la Z6-3 può bastare e anche il rumore dell'otturatore meccanico non sarà un probema Nel mio caso, pur felice possessore dei modelli Pro, la Z6-3 potrebbe interessare se, come ricordo di aver letto, avrà una notevole efficienza a bassi ISO, guadagnare 2/3 stop per quanto riguarda il rumore potrebbe essere un motivo sufficiente per l'acquisto, se poi avesse l'otturatore globale sarebbe un motivo ulteriore, parlo a titolo personale ovviamente.
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  23. The harmony codex di Steven Wilson Consigliatissimo!! !
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  24. In quel tempo un giovane esodato desideroso di riprodursi, chiese ai saggi un consiglio. Il verdetto fu lapidario: “per una buona riproduzione il rapporto deve essere uno a uno! Devi usare un attrezzo da 50-56mm, massimo 105, ma soprattutto il suddetto strumento deve essere micro!” E così fu. Il resto son cose di questi giorni, volendo digitalizzare un tot di dia, e negativi BN / colori, forte degli articoli di Max del 2018 (https://www.nikonland.it/index.php?/articoli/nikon-z/accessori-e-altro-per-nikon-z/nikon-es-2-pellicola-su-sensore-r175/) e 2021 (https://www.nikonland.it/index.php?/articoli/nikon-z/accessori-e-altro-per-nikon-z/nikon-es-2-su-nikkor-mc-5028-riprodurre-pellicola-su-nikon-z-r633/) mi sono attrezzato per la bisogna: 50mm 2,8 micro e ES2, in realtà il suo clone cinese con retro illuminazione a led bianchi, molto comoda, costa poco più della metà… Per ora mi sono cimentato con le dia, anni 85-2005, soggetti: viaggi e concerti. L’iter e gli aspetti tecnici, ed anche un po’ storici, li ha bene spiegati Max, mi limito ad alcune considerazioni personali: -lo stato delle pellicole varia in base alla vetustà (ma non sempre), al laboratorio, alla sensibilità della pellicola ed eventuale “tiraggio” a 1600 iso, cosa molto frequente nei concerti. Non solo, le immagini più buie, e spesso sottoesposte sono le più vulnerabili, ed anche quelle riposte vicino allo sportellino delle scatole porta caricatore, le prime insomma, quelle che hanno ricevuto più luce. Il risultato spesso, è una forte dominate magenta-violacea, fino a rendere le dia bitonali nei casi più estremi. Io usavo ektachrome 64/400 e kodachrome 100/400. -Carramba che sorpresa! La polvere e la grana! Già ci sono anche loro, era un po’ che non si vedevano. Se per la prima si ovvia con la solita pompetta, per la seconda c’è poco da fare, salvo perdere definizione e dettaglio con “polvere e grana” in PP., o meglio, la correzione è fattibile molto, molto delicatamente sui soggetti a fuoco, ma abbastanza risolutiva per le parti già di loro sfocate. I cieli ad esempio si sistemano più facilmente, come il boket, i mossi, i nero chiusi ed i bianchi puri -Importante la centratura, per non dover ritagliare troppo in PP. (v, sopra) - I puntini residui della polvere ed i graffietti sull'emulsione si correggono abbastanza bene con i vari cerotti. -Indispensabile quindi un passaggio di PP. Ad esempio per la correzione delle dominati, poco efficace LR, mentre abbastanza risolutivo PS (probabilmente dipende anche dalle versioni, questo è quanto è accaduto a me). E se non ci soddisfano gli automatismi, si va "alla vecchia" con il bilanciamento colore prendendo i bianchi puri come riferimento. E poi tutto quello che normalmente fate in LR e/o PS, compreso il passaggio in BN laddove l'estro del momento ci suggerisce. Tutto questo pippone per disincentivare e sconsigliare la pratica? Assolutamente no! Credo valga la pena recuperare e valorizzare i nostri archivi, e non soltanto per rivivere delle emozioni personali, ma per condividerle! Forza allora, vi rendo partecipi di alcune “vecchiette spolverate”, se ne avete non lasciatele nel cassetto postate qui! Ed ecco la macchinina restaurata: ed una sua amica: sempre Cuba 2002 ed altre....
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  25. Ci provo. Vediamo cosa è successo dall'acquisizione da dia fino al file finale. (ammesso che esita un file finale che non toccheremo mai più) Questo è il RAW iniziale: Come si vede è da riquadrare e passare inizialmente da LR. Strumento taglierina, qualcosa si perde, ma niente di drammatico, se fossi stato più preciso in fase di ripresa lo scarto sarebbe quasi nullo. Poi proviamo a sfruttare la correzione automatica, ed eventualmente correggerla un po', ad esempio con il rimozione foschia. Adesso cominciamo l'attacco alla grana. Con il pulsante di mascheratura chiediamo a LR di selezionare il cielo, se non preciso come vogliamo si va di + e- pennello per correggere. Alla fine risulta così: Come si vede sulla dx ho ridotto i valori di texture, chiarezza e nitidezza, essendo uno sfondo uniforme e poco definito, l'operazione non pregiudica l'immagine. A questo punto possiamo esportare e passare a PS. Tono, contrasto e colore automatico, in genere lavorano bene. Comando selezione rapida per selezionare sostanzialmente il cielo, in questo caso anche altre aree dove la grana è più presente e che una piccola perdita di dettaglio non indebolisca l'immagine. Si può fare molto meglio di come vedete, ma tanto per capirci. Ora tocca al "polvere e grana", menù dei filtri>disturbo>polvere e grana Bisogna fare qualche prova per capire il livello giusto di intervento, e fidarsi moderatamente dell'anteprima, meglio testare sull'immagine il risultato ed eventualmente tornare indietro. Qualche intervento con il cerotto, volendo si poteva fare anche da LR. Un'aggiustatina ai livelli per avere qualche nero chiuso e schiarire il cielo. Brucia e scherma qb qua e là. Cornice se vi piace ed eccoci qua: Osp! Si è capovolta, mhhh forse migliora, ma la composizione è OT....
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  26. Il punto di vista educato di un nikonista d'annata, esperto sia di fotografia professionale che di video professionale (da abbastanza tempo da ricordare le Nikon a pellicola) che descrive - da californiano di Los Angeles - le infinite possibilità offerte da questa acquisizione : di Christopher Malcolm "Stamattina mi sono svegliato con una notizia piuttosto eccitante. Nikon, il leggendario produttore di fotocamere, ha accettato di acquistare RED, la società dietro alcune delle fotocamere cinematografiche più popolari oggi sul mercato. Ora, devo dire che ne ho sentito parlare per la prima volta tramite un post di un canale Instagram satirico incentrato sull'industria cinematografica. Quindi, all'inizio, non ero sicuro al 100% di non innamorarmi di un post di notizie false. Poi ho cercato su Google le notizie. E sì, in effetti, è vero. Nikon ha acquistato RED, riunendo entrambi i marchi sotto lo stesso ombrello. Personalmente ritengo che questa sia un'ottima notizia. Avendo lavorato sia come fotografo professionista che come regista per tre decenni, ho sempre avuto una specie di armadio diviso. Nikon è il marchio di fotocamere che ho utilizzato per costruire e sostenere la mia carriera di fotografo professionista. Ma, quando si tratta di realizzare film, mi trovo spesso a dover noleggiare marchi diversi perché, fino ad ora, Nikon non ha mai avuto una grande presa nel mondo del cinema. Ho scritto più volte di quanto amo la mia Nikon Z9 . Gran parte di questo amore è dovuto al fatto che è la prima fotocamera Nikon che ho sentito mi ha davvero offerto gli strumenti necessari di cui ho bisogno come regista/DP per operare a un livello paragonabile ad altri sistemi. Adesso utilizzo il mio Z9 per creare più film, oltre a contenuti commerciali. I film che ho girato con la Z9 hanno letteralmente condiviso lo stesso schermo cinematografico con progetti girati con le fotocamere Alexa e Panavision senza perdere un colpo. L'unico vero cavillo che ho avuto con il mio Z9 è che vorrei poter ottenere le stesse identiche caratteristiche nella forma scatolare di un corpo cinematografico. Detto questo, senza dubbio ci sono state inevitabilmente delle resistenze da parte di alcuni membri del mio equipaggio. Per essere chiari, la Z9 è una delle migliori fotocamere mirrorless sul mercato per la cattura di video professionali. Ma, dal momento che il mondo del cinema è incredibilmente attento al marchio, e Nikon non ha ancora la reputazione nel settore cinematografico come hanno aziende come Arri, RED o Sony, molti veterani del settore semplicemente non sono abituati a pensare a Le fotocamere Nikon in questo modo. Alla fine apprezzano i risultati. Ma può volerci un po’ di convinzione. RED, d'altro canto, si è costruito una reputazione stellare nell'industria cinematografica. Con le fotocamere dall'originale RED ONE al V-Raptor e Komodo, l'azienda è nota per prodotti affidabili che hanno servito produzioni grandi e piccole per oltre 20 anni. Ho avuto il piacere di girare più progetti sui sistemi RED. E, anche se attualmente non possiedo una fotocamera RED, i sistemi sono stati nel mio carrello in più di un'occasione. Per molti versi, la prospettiva che queste due società si fondano in una sola sembra lo scenario meno probabile. Soprattutto a causa della nota causa sui brevetti che RED e Nikon hanno intrapreso lo scorso anno per l'implementazione da parte di Nikon delle funzionalità video RAW. Quando la causa si risolse in modo discreto, la convinzione era che le due società avessero appena deciso di coesistere. Ma, forse, parte della conversazione dietro le quinte riguardava come uscire dalla disputa con una vittoria per tutti. Acquistando RED, Nikon ha un posto immediato all'interno dell'affermata industria cinematografica. Ciò elimina la necessità per Nikon di sviluppare una propria linea di fotocamere cinematografiche, cosa che avevo sperato in passato. Oppure, se sviluppa ancora una cinepresa cinematografica con marchio Nikon, può farlo incorporando parte della tecnologia RED per combinare il meglio di entrambi i mondi. Da un giorno all'altro, l'azienda diventa una potenza sia nel mercato dell'immagine fissa che in quella in movimento. Con tutte le possibilità a disposizione, ho ancora un paio di domande che senza dubbio verranno risolte nel tempo. Ad esempio, come posizionerà Nikon i marchi all’interno dell’ecosistema? Per come la vedo io, entrambe le società apportano valori unici alla combinazione. Nikon ha una storia leggendaria tra i fotografi. Ha una collezione leggendaria di obiettivi, molti dei quali sono stati utilizzati sui set cinematografici per decenni. Ha una straordinaria tecnologia di messa a fuoco automatica e una forte presenza sia nel mercato consumer che in quello prosumer. RED porta una reputazione tra i registi professionisti. Il suo REDCODE Raw è un codec comunemente utilizzato nel settore. Sono entusiasta del nuovo video Nikon NRaw. Ma è ancora relativamente nuovo sul mercato. E una comunità cinematografica ben radicata è abituata alle sue comodità. I coloristi che sono stati abituati a lavorare con REDCODE Raw nel corso degli anni hanno semplicemente più familiarità con esso rispetto a NRaw. In termini di dimensioni fisiche, RED ha l'esperienza nella produzione di prodotti progettati per i registi. Le fotocamere mirrorless di Nikon sono sorprendenti per il mercato ibrido. Ma non hanno ancora telecamere dedicate alla produzione cinematografica. RED offre cose semplici come fattori di forma e strumenti più adatti ai registi, come i pali e i semafori per l'esposizione, che possono far avanzare le offerte di Nikon. Ma, senza dubbio, ciò che RED apporta maggiormente a questa acquisizione è il riconoscimento del nome. Una delle cose che mi fa assolutamente infuriare nel mondo del cinema è che l'attrezzatura conta davvero. Non l'attrezzatura in sé, sia chiaro. Se sai cosa stai facendo, puoi realizzare un ottimo film con quasi tutte le fotocamere moderne. Ma il distintivo con il nome ha molta più influenza nel mondo del cinema che nel mercato delle immagini fisse. Ho proposto ai clienti progetti che potevano essere realizzati a metà prezzo utilizzando la mia Nikon e ottenendo comunque gli stessi risultati. Tuttavia, la maggior parte dei clienti sceglie ancora di spendere più denaro anziché meno solo perché si sente più a suo agio con le fotocamere di marca consolidata del settore. Non mi lamento di quelle telecamere. Sono eccellenti. Ma le fotocamere Nikon sono anche eccellenti produttrici di video, eppure spesso non vengono nemmeno ammesse alla conversazione. Lo stesso non si può dire per RED che è il benvenuto in qualsiasi discussione tra clienti e agenzie indipendentemente dalla portata del progetto. Ciò dà ai filmmaker la libertà, in termini pratici, di incorporare più prodotti Nikon sui set cinematografici professionali. Nel corso del tempo, questo raggiunge l'obiettivo di Nikon di farsi sempre più strada in un mercato video che si è dimostrato riluttante a dare la sua possibilità al nuovo ragazzo sul blocco. Quindi Nikon dovrà stare attenta a come lancia il primo lotto di fotocamere RED dopo l’acquisizione. Potrebbero scegliere di lasciare tutto così com'è, riconoscendo poco all'esterno che Komodo II (o qualunque cosa verrà dopo) è un prodotto Nikon. Oppure potrebbero andare all’estremità opposta dello spettro e iniziare a marchiare tutto con un logo giallo invece che rosso. Non ho idea di quali siano i loro piani. Se fossi in me, potrei lasciare i prodotti di fascia alta come V-Raptor , Komodo , Komondo-X, ecc., come prodotti con marchio RED. Quindi stabilirei saldamente le fotocamere mirrorless Nikon come leader video nel mercato consumer e prosumer. Pensa alla Sony a7S III rispetto alla Sony Venice . Nikon sarebbe il leader tra i creatori di contenuti, mentre RED sarebbe il marchio per i registi professionisti. Tutte le entrate finirebbero nelle tasche di Nikon. Ma questa strategia consentirebbe all'azienda di continuare a basarsi sul marchio consolidato RED, costruendo al contempo la propria reputazione per la linea di prodotti cinematografici Nikon. L'acquisizione offre anche una grande opportunità per unire le tecnologie delle aziende. Potremmo vedere REDCODE RAW disponibile in una Nikon Z9?, per esempio. Un aggiornamento del firmware può fornire al RED Komodo le funzionalità di messa a fuoco automatica dello Z9 ? Le fotocamere RED potrebbero ora essere in grado di catturare immagini fisse utilizzando il formato RAW Nikon ? Presumo che le fotocamere RED in futuro saranno sviluppate con l'attacco Z anziché con l'attacco RF Canon? Pensa a cosa ciò potrebbe stimolare in termini di sviluppo del prodotto sul lato degli obiettivi cinematografici da parte dei produttori che ora devono offrire l’attacco Z come opzione. Tutte queste piccole cose servirebbero solo a radicare ulteriormente Nikon nel mondo del cinema senza cannibalizzare le sue attuali linee di prodotti. E, cosa ancora migliore, questa unione offre a Nikon una linea completa di prodotti per fotocamere, più o meno allo stesso modo in cui Canon e Sony offrono fotocamere per tutti, dal mercato inquadra e scatta ai direttori della fotografia vincitori di Academy Award. Le possibilità sono infinite. E, come nikonista e regista di lunga data, sono piuttosto entusiasta di questa notizia. Potrei finalmente essere in grado di riunire tutte le mie esigenze fotografiche sotto lo stesso tetto. Lo considero un grande passo avanti nel rendere Nikon uno dei principali attori nel mondo del cinema (anche se l'etichetta stessa dice ancora RED)."
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  27. Vi propongo degli inediti. Si avvicina il 25 aprile, quello passato, a Torino. 18.1 Torino 25 aprile 2023, intimo. 18.2 Torino, 25 aprile 2023, il Campo della Gloria. (Il settore del Cimitero Monumentale dedicato ai caduti torinesi della 2a guerra mondiale) 18.3 Torino 25 aprile 2023. Divisivo?
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  28. l'ultimo Grande Russo alle prese con il Grande Tedesco. Ispirato dal cielo da Richter ?
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  29. Segnatamente, il fotografo - nikonista oramai di lungo corso - che ci ha rivolto questo quesito ha questo profilo : possiede due Nikon Z6 II che usa con 24-120/4S, 40/2, 50/1.8 S, 70-200/2.8 S; una delle due ha il Nikon MB-N11, ha 4 batterie in tutto; usa XQD ed SD fotografa e riprende in video modelle a nostra domanda, ha risposto di fare non più di 800-1000 scatti la settimana, non tutte le settimane, esclusivamente per professione nella Z6 II apprezza l'architettura generale, la compattezza su gimbal, trova un limite grave nel video 4K60p croppato (i suoi committenti pretendono il 4K60p come minimo requisito) e l'autofocus deficitario nel riconoscimento di occhio e volto Ma lui scatta solo a scatto singolo, mai raffiche, per lo più a diaframma chiuso ed ISO base. La risoluzione in foto non è un problema. Lo scorso anno ha provato una mia Z8 ed aveva pensato di acquistarla ma poi ha rinunciato pensando fosse anche troppo potente per lui. Io ho risposto che la Z6 III è la risposta alla sua esigenza, possibilmente in due esemplari per non ritrovarsi con una anatra zoppa nel suo arsenale. Che la Z8 certamente è superiore ma lo è la dove le sue caratteristiche non gli servirebbero, non potendo sfruttare la sua presunta longevità di scatto, visto che non fa più di 35.000 scatti l'anno, già una Z6 è sufficiente in questo senso. Certo la Z8 sarebbe più bella, ma per lavoro non è sempre necessario avere la cosa più bella. E che un bell'obiettivo in mezzo potrebbe rendere di più. PS : approfitto per segnalare che questo è il 100° articolo in 10 mesi dell'Admin di Nikonland che dalla fine di aprile 2023 mi sta lasciando tanto tempo libero da dedicare al mio piacere quotidiano, avendomi assolto dallo scrivere articoli "noiosi" e "scontati" come questo ....
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  30. Un breve viaggio in Albania approfittando del Carnevale Ambrosiano 2023. Abbiamo vistato: Berat, uno dei pochi castelli ancora abitati in Europa, Kruje l'antica capitale, Durazzo, decisamente snaturata dal ruolo di concorrente delle pugliesi e Tirana. Ero stato in Albania, per un viaggio di lavoro, circa 25 anni fa, naturalmente ho trovato grandi mutamenti dal punto di vista della qualità della vita e dell'architettura, il popolo albanese è rimasto gentile ed accogliente, ho notato una ritrosia a parlare in italiano (lingua molto conosciuta) e una preferenza per l'inglese. Ecco la città di Berat:
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  31. la Passione, che tanti scrivono sia scontata, è invece un sentimento che va rinnovato così come nel matrimonio (o in una unione di qualsiasi genere) si parla dell' Amore. La Passione non è mai scontata, come neppure l' Amore. Entrambi vanno rinnovati e coltivati: nel senso che vanno annaffiati e concimati, zappati e rastrellati, come se fossero le fragoline del vostro orticello. Se nò verranno ridotte al ricordo della passione di un tempo che avevo per la fotografia, specie in soggetti datati come siamo noi lettori di Nikonland. No... la passione non è per nulla scontata: chi lo scrive, si interroghi quotidianamente. Il terapista coniugale, riguardo l'Amore chiederebbe: "e tu cosa fai oggi per coltivare la tua fragolina ?"
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  32. Le immagini che illustrano questo articolo sono state tutte generate da me tramite Intelligenza Artificiale (Bing Image Creator e Adobe Firefly). Ma io avevo in mente che immagine volevo, ho solo dovuto spiegarlo al generatore di immagini ed avere la pazienza che ci capissimo. Insomma, anche l'Intelligenza Artificiale è uno strumento. Come tutti gli altri. Per creare una fotografia di "una donna bianca con gli occhi verdi il cui volto nasce dal marmo" avrei impiegato giorni, usando modelle, fondali, make up artist, ore di Photoshop. E probabilmente non avrei ottenuto lo stesso risultato. Ma il fotografo sono comunque io, quale che sia lo strumento usato. Sono io che ho avuto l'ispirazione per scrivere e illustrare questo articolo. L'ho fatto ... per passione.
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  33. Per quest'anno spero di avere più tempo e, soprattutto, più occasioni per uscire a fotografare, ciò che mi è molto mancato l'anno scorso. Il prossimo imminente progetto è l'allestimento della consueta mostra annuale del fotoclub di cui faccio parte: "Itinerari" - questo il nome della mostra - si svolgerà anche quest'anno a fine aprile, precisamente dal 23 al 29 aprile ad Arezzo e mi vedrà partecipare con un lavoro a colori, manco a dirlo, a tema street. Pubblicherò un post qualche giorno prima dell'inizio della mostra per ricordare l'evento ed invitare chi volesse visitarla. Aggiungo che in contemporanea ad essa si svolgerà anche Foto Antiquaria, la mostra mercato nazionale di materiali e attrezzature fotografiche d'epoca (ma ci sono anche prodotti attuali) che si tiene due volte l'anno in città e che richiama tanti appassionati da ogni parte d'Italia. Poi nel corso dell'estate spero di poter avere modo di fotografare la natura in escursioni sull'appenino tosco-emiliano e di fare street photography in paesi e città che visiterò per turismo.
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  34. Un mio progetto sonnecchiante nel cassetto finalmente quest'anno riesco a realizzarlo. A fine agosto vado alle cascate Vittoria e Namibia con moglie e amici, purtroppo non fotografi, sperando di avere qualche "libertà" fotografica. Sicuramente farò uscite nella natura con amici nelle 3 Venezie. Andrò sicuramente a fotografare la pallanuoto, lo speedway (27 maggio a Lonigo), ciclocross il prossimo inverno, e forse atletica. Vorrei tornare alla piscina Y40 per completare l'idea che avevo avuto l'anno scorso. Infine fotograferò spettacoli di danza e concerti jazz. Mi piacerebbe lavorare ad un progetto di più lungo respiro. Per quando riguarda l'attrezzatura attualmente non ho in programma nessun nuovo acquisto, quello che ho mi basta per le foto che vorrei fare. Certo il 50 f1,2 o il Plena sono un sogno ma non credo si esaudirà quest'anno.
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  35. Commercializzazione: Febbraio 2019 Peso:485 grammi Diaframma: 7 lamelle Passo filtri: 82mm Messa a fuoco minima: 28cm Dimensioni : 85x89mm (lunghezza e diametro) Schema ottico: 14 lenti in 12 gruppi di cui 4 ED e 4 asferiche, Nano Crystal coating, dotato di O-ring anti umidità Stabilizzazione: non presente Primo obiettivo widezoom per Nikon Z, presentato a fine 2018 e commercializzato al febbraio successivo è stato fin da subito un cuneo spinto a colpi d'ascia dentro il tronco della tradizione F-mount Nikon: paragonato al 14-24/2.8 AFS si è subito dimostrato vincente su diversi aspetti, legati principalmente alla correzione automatica via software delle caratteristiche complementari (distorsione, aberrazioni cromatiche, vignettatura) sia per le caratteristiche fisiche, tra le quali spicca a prima vista il peso esiguo se rapportato alle realizzazioni per reflex e la lente frontale piatta, se pur di ampio diametro , insieme alla costruzione "folding" che ha suscitato sempre reazioni contrastanti, tra chi apprezza le dimensioni contenute in borsa, nella posizione di riposo, e chi invece lamenta la necessità di sblocco come una perdita di tempo ed una probabile causa di futura infiltrazione di polvere tra le lenti. Sta di fatto che è uno zoom che cade in mano come fosse un entry level per il peso e la forma e consente a chiunque di portare in pochissimo ingombro e ad un prezzo contenuto, un obiettivo da reportage determinante per una rilevante percentuale degli scatti di un viaggiatore: da qui la nostra definizione di Piccolo Genio. La qualità degli scatti, grazie ad un antiriflesso determinante come mai nella storia dei superwide Nikkor e al motore AF stepper, silenzioso, efficiente, infallibile, insieme ad un livello di nitidezza talmente elevato al centro da far passare sotto silenzio l'inevitabile caduta ai bordi (parliamo in wide di un 14mm FX), ne fanno uno zoom consigliabile a tutti coloro che si aspettino un tuttofare di livello elevato a prezzo contenuto. Il diaframma a sole 7 lamelle consente ugualmente uno sfuocato di buon livello anche a tutta apertura: in determinate occasioni al di sopra di realizzazioni di livello superiore. La diatriba sull'attribuzione della qualifica "S" a questo zoom è a mio giudizio mal posta, in funzione del livello qualitativo di questo zoom rispetto i suoi predecessori F-mount e della sua adattabilità ad una buona quantità di generi, tra i quali anche quelli che prediligono il montaggio diretto di filtri sulla lente anteriore di un obiettivo da 114° di angolo di campo. Gli articoli di Nikonland su questo zoom: Il Piccolo Genio pensieri a tutto campo Z 14-30/4 oppure Z 14-24/2.8: quale e perchè Galleria:
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