Andate e riproducetevi!
In quel tempo un giovane esodato desideroso di riprodursi, chiese ai saggi un consiglio.
Il verdetto fu lapidario:
“per una buona riproduzione il rapporto deve essere uno a uno!
Devi usare un attrezzo da 50-56mm, massimo 105, ma soprattutto il
suddetto strumento deve essere micro!”
E così fu.
Il resto son cose di questi giorni, volendo digitalizzare un tot di dia, e negativi BN / colori,
forte degli articoli di Max del 2018 (https://www.nikonland.it/index.php?/articoli/nikon-z/accessori-e-altro-per-nikon-z/nikon-es-2-pellicola-su-sensore-r175/) e 2021 (https://www.nikonland.it/index.php?/articoli/nikon-z/accessori-e-altro-per-nikon-z/nikon-es-2-su-nikkor-mc-5028-riprodurre-pellicola-su-nikon-z-r633/) mi sono attrezzato per la bisogna: 50mm 2,8 micro e ES2, in realtà il suo clone cinese con retro illuminazione a led bianchi, molto comoda, costa poco più della metà…
Per ora mi sono cimentato con le dia, anni 85-2005, soggetti: viaggi e concerti.
L’iter e gli aspetti tecnici, ed anche un po’ storici, li ha bene spiegati Max, mi limito ad alcune considerazioni personali:
-lo stato delle pellicole varia in base alla vetustà (ma non sempre), al laboratorio, alla sensibilità della pellicola ed eventuale “tiraggio” a 1600 iso, cosa molto frequente nei concerti.
Non solo, le immagini più buie, e spesso sottoesposte sono le più vulnerabili, ed anche quelle riposte vicino allo sportellino delle scatole porta caricatore, le prime insomma, quelle che hanno ricevuto più luce.
Il risultato spesso, è una forte dominate magenta-violacea, fino a rendere le dia bitonali nei casi più estremi.
Io usavo ektachrome 64/400 e kodachrome 100/400.
-Carramba che sorpresa! La polvere e la grana!
Già ci sono anche loro, era un po’ che non si vedevano. Se per la prima si ovvia con la solita pompetta, per la seconda c’è poco da fare, salvo perdere definizione e dettaglio con “polvere e grana” in PP., o meglio, la correzione è fattibile molto, molto delicatamente sui soggetti a fuoco, ma abbastanza risolutiva per le parti già di loro sfocate. I cieli ad esempio si sistemano più facilmente, come il boket, i mossi, i nero chiusi ed i bianchi puri
-Importante la centratura, per non dover ritagliare troppo in PP. (v, sopra)
- I puntini residui della polvere ed i graffietti sull'emulsione si correggono abbastanza bene con i vari cerotti.
-Indispensabile quindi un passaggio di PP.
Ad esempio per la correzione delle dominati, poco efficace LR, mentre abbastanza risolutivo PS (probabilmente dipende anche dalle versioni, questo è quanto è accaduto a me). E se non ci soddisfano gli automatismi, si va "alla vecchia" con il bilanciamento colore prendendo i bianchi puri come riferimento.
E poi tutto quello che normalmente fate in LR e/o PS, compreso il passaggio in BN laddove l'estro del momento ci suggerisce.
Tutto questo pippone per disincentivare e sconsigliare la pratica? Assolutamente no! Credo valga la pena recuperare e valorizzare i nostri archivi, e non soltanto per rivivere delle emozioni personali, ma per condividerle!
Forza allora, vi rendo partecipi di alcune “vecchiette spolverate”, se ne avete non lasciatele nel cassetto postate qui!
Ed ecco la macchinina restaurata:
ed una sua amica:
sempre Cuba 2002
ed altre....
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