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Mostra il contenuto con la massima reputazione di 08/03/2024 in tutte le aree

  1. Ne abbiamo accennato ieri pensando fosse tutto sommato una notizia marginale per noi fotografi di Nikonland.it. RED è un nome importante in campo video cinematografico ma le ricadute verso il nostro mondo sono o saranno non particolarmente importanti. Non dopo che la causa legale intentata da RED nel 2022 è stata archiviata lo scorso aprile 2023. Invece ne riparliamo perché il web e in particolare Youtube - dove sembra che ogni videoamatore si senta abbastanza cineasta da avere una RED Komodo sul tavolo - è letteralmente impazzito, almeno quando si sono levate le luci dell'alba negli Stati Uniti. Ma andiamo con ordine. la delegazione giapponese sale sul ponte della USS Missouri per firmare i termini della resa incondizionata delle forze militari. Buona parte delle navi imperiali armate con apparecchi ottici Nikon è stata affondata anche grazie all'utilizzo del radar, invenzione americana Nikon è una società giapponese nata nel 1917 che fino al 1945 ha prodotto per lo più per la Marina Imperiale Giapponese cose progettate per ammazzare marinai e aviatori americani. Persa la guerra, durante l'occupazione americana del Giappone, Nikon si è reinventata società civile producendo binocoli e fotocamere 35mm con obiettivi dedicati che sin da subito ha venduto ai marinai, aviatori e soldati USA che tornavano a casa mostrando quei prodotti. Un famoso corrispondente di guerra americano, Dave Duncan ha fatto conoscere ai suoi colleghi la qualità degli obiettivi fotografici per Contax prodotti da Nikon, tanto che Nikon è diventato il marchio d'elezione dei reporter. Il successo commerciale negli USA è stato tale che Nikon ha aperto la sua prima - e ancora oggi più importante - filiale sulla costa EST, esportando nel continente americano, non le bombe e la bandiera del sol levante come sognava Tojo ma la tecnologia ottica di primordine che erano riusciti a sviluppare con le loro telemetro e poi con le reflex ma soprattutto con gli obiettivi Nikkor. Con lo sviluppo dell'industria dei microchip, Nikon è poi tornata alla sua primaria attività di produzione industriale sviluppando i migliori macchinari per la stampa microlitografica per la produzione di chip e display a cristalli liquidi. Solo a causa di un embargo politico deciso dal Congresso per impedire la possibilità che segreti industriali finissero in mani cinesi, Nikon è stata esclusa dal gioco della microlitografia ad oltre ultracorte, che oggi è di esclusiva pertinenza dell'alleato olandese Philips. Ma questo non toglie che Nikon sia in grado di progettare e produrre tutto ciò che crede e pensa di poter vendere. Cosa che dimostra ogni giorno, producendo fotocamere, obiettivi, sistemi di misura e controllo, macchine per la produzione 3D multimateriale in metallo, sistemi laser, sistemi medicali, robot. Finanche i sistemi di ripresa fotografica per Nasa, ESA e per la futura missione lunare Artemis III. Nikon oggi ha oltre 20.000 dipendenti che lavorano nel Sud-Est asiatico e filiali in Europa, Asia e Stati Uniti. Nikon USA continua ad essere la sua branch principale. Il bilancio è in piena salute. La cassa è piena di contanti. Tre anni fa ha emesso certificati obbligazionari speciali, coperti da Mitsubishi Bank il giorno stesso dell'emissione, per finanziare specificatamente una campagna di acquisizione di società tecnologiche strategiche. Con questa liquidità ha acquisito società in Europa e negli Stati Uniti, in campo oftalmico e robotico. prima la Z9 e adesso la Z8 hanno aperto a Nikon il mercato della produzione video di fascia bassa Con lo sviluppo del sistema Nikon Z e in particolare con il primo team di progettazione della Nikon Z9, Nikon ha stabilito di espandersi anche in campo video e poi cinema. Mentre nel video Nikon ha grande esperienza, avendo proposto sin dal primo sviluppo delle reflex digitali, fotocamere bivalenti (e dopo una breve esperienza di produzione di cinecamere negli anni d'oro della pellicola), il cinema è un ambiente più chiuso e ostile. Dove comunque il prodotto ottico Nikon è ben quotato. Basti pensare alla seconda giovinezza del mitico 300mm f/2, oramai operativo solo con attacco ARRI su videocamere da ripresa a superaltarisoluzione ad Hollywood. Si tratta di un campo ristretto, dove si conoscono tutti e se non sei californiano, non conti nulla. La stessa Canon che ha provato ad espandersi in quel campo e con la sua esperienza nella produzione di videocamere sia consumer che professionale, non ha avuto un grandissimo successo (linea specifica di videocamere serie C con attacco RF). Sony ha più vantaggio per il suo bagaglio broadcasting consolidato ma soprattutto perché possiede svariate società cinematografiche di Hollywood acquistate nei tempo d'oro (la Sony Pictures Entertainment non è altro che la Columbia, ovvero la major che aveva a contratto Cary Grant, Carol Lombard, James Stewart, Clark Gable, Frank Capra, etc. etc. etc. ...) e serve personaggi come Tom Cruise e le sue produzioni. Nikon avrebbe anche potuto avventurarsi in questo settore direttamente ma con il rischio concreto di perdere del tempo ed essere derisa. Per cui ha deciso di cercare sul mercato un candidato ideale per acquistarlo ed utilizzarlo per penetrare il mercato. Insomma, l'invasione giapponese degli USA, pacifica certo, ma non per questo meno ostile, favorita dalla atavica abitudine degli imprenditori americani a dedicarsi ad altro dopo aver lanciato un prodotto di successo. La prima valutazione nel 2021 si è concentrata su tre soggetti Blackmagic Design - quella di Da Vinci Resolve - Red Digital e la giapponese ed appannata mitica JVC, gruppo Kenwood. In Giappone le cose non si muovono se le rispettive mamme non si accordano, e si vede che Mitsubishi e Kenwood non si parlano tra loro. Gli australiani di Blackmagic sono in gran voga, grazie soprattutto al software per cui la selezione si è ristretta ai californiani di RED. Come capita in questi casi, di fronte ad una possibile acquisizione si muovono i legali. E il contatto tra Nikon e RED è avvenuto davanti al Tribunale di Los Angeles. RED è una creatura di Jim Jannard, fondata nel 1999 per diversificare l'attività. Jannard è diventato ricco fondando la Oakley, letteralmente nel suo garage nel 1975, mentre certi altri a Los Altos trafficavano con certe mele rosicchiate da microchip e vecchie tastiere riciclate dell'IBM. Il marchio Oakley è diventato famoso in campo soprattutto sportivo, appannando Rayban. E il buon Jim, dopo averne sfruttato la rete di vendita si trovò in collisione con Luxottica. Con cui dopo varie azioni legali trovò l'accordo per la cessione integrale. Alla modica cifra di 2.1 miliardi di dollari, del 2006. Red Digital Cinema Camera, società nata in un capannone della Oakley e che occupa circa 200 dipendenti, diventò così il suo giocattolo e svago. Ma l'età avanza - Jim ha 75 primavere - e la salute latita. Quindi l'intenzione di raccogliere gli ultimi soldi, intentando causa legale contro Apple, contro Sony e infine contro Nikon per infrazione di brevetti sul formato compresso del video. Con Canon si trovò l'accordo per lo scambio di licenze in cambio dell'attacco RF e delle batterie per le video camere RED. nikonizzazione pittorica di una Komodo-X di RED DIGITAL Tutto questo per puntualizzare bene la storia di entrambe le società. Red Digital Cinema Camera ha una fama consolidata in produzione cinematografiche di livello e televisive, specie nell'orbita Netflix. Produce videocamere di fascia media per quel settore (4-10.000$). Viene da un tentativo un pò scellerato di fare uno smartphone dedicato alla ripresa video che deve essere costato un sacco di soldi e non è mai entrato veramente in produzione. Lo scontro con Nikon i cui legali americani sono dei veri squali, chiusosi con l'archiviazione, dopo che Nikon ha dimostrato che la pretesa di RED è simile a quella di chi pretenderebbe di avere dei diritti sull'acqua potabile estratta con metodi industriali diversi dalla raccolta di acqua piovana, si è trasformato in un incontro formale per l'acquisizione integrale della società. Non essendo quotata non abbiamo idea di quale sia la cifra pattuita e nel comunicato stampa ovviamente non se ne parla. Ma radio-Hollywood parla di un corrispettivo non trascurabile per Jannard e il suo vice Land, oltre all'assicurazione - classica - che la società e i dipendenti non verranno toccati dopo l'acquisizione. RED KOMODO 6K ... con davanti un 15mm ZEISS Ed ecco quindi il comunicato stampa, alla fine delle trattative formalizzate nei giorni scorsi. Nikon acquisirà il produttore statunitense di fotocamere cinematografiche RED.com, LLC Accelerazione dell’espansione nel mercato delle telecamere cinematografiche digitali professionali 7 marzo 2024 TOKYO – Nikon Corporation (Nikon) annuncia con la presente la stipula di un accordo per l'acquisizione del 100% degli interessi associativi in circolazione di RED.com, LLC (RED) in base al quale RED diventerà una consociata interamente controllata da Nikon, in seguito ad un acquisto di quote di partecipazione Accordo con il Sig. James Jannard, il suo fondatore, e il Sig. Jarred Land, il suo attuale presidente, soggetto al soddisfacimento di alcune condizioni finali ai sensi dello stesso. Fin dalla sua fondazione nel 2005, RED è stata in prima linea nelle telecamere cinematografiche digitali, introducendo prodotti che definiscono il settore come l'originale RED ONE 4K fino all'innovativo V-RAPTOR [X] con la sua tecnologia di compressione RAW proprietaria. Il contributo di RED all'industria cinematografica non solo le è valso un Academy Award, ma l'ha anche resa la telecamera preferita da numerose produzioni hollywoodiane, celebrata da registi e direttori della fotografia di tutto il mondo per il suo impegno nell'innovazione e nella qualità dell'immagine ottimizzata per i più alti livelli di produzione cinematografica e produzione video. Questo accordo è stato raggiunto come risultato del desiderio reciproco di Nikon e RED di soddisfare le esigenze dei clienti e offrire esperienze utente eccezionali che superino le aspettative, unendo i punti di forza di entrambe le società. L'esperienza di Nikon nello sviluppo dei prodotti, l'eccezionale affidabilità e il know-how nell'elaborazione delle immagini, nonché nella tecnologia ottica e nell'interfaccia utente, insieme alla conoscenza di RED nelle telecamere cinematografiche, inclusa l'esclusiva tecnologia di compressione delle immagini e la scienza del colore, consentiranno lo sviluppo di prodotti distintivi in il mercato delle fotocamere cinematografiche digitali professionali. Nikon sfrutterà questa acquisizione per espandere il mercato in rapida crescita delle fotocamere cinematografiche digitali professionali, basandosi sulle basi commerciali e sulle reti di entrambe le società, promettendo un futuro entusiasmante di sviluppo di prodotti che continuerà ad ampliare i confini di ciò che è possibile nella produzione di film e video. *** Conseguenze reali ? Soffermiamoci sull'ultimo capo del comunicato stampa : "Nikon sfrutterà questa acquisizione per espandere il mercato in rapida crescita delle fotocamere cinematografiche digitali professionali, basandosi sulle basi commerciali e sulle reti di entrambe le società, promettendo un futuro entusiasmante di sviluppo di prodotti che continuerà ad ampliare i confini di ciò che è possibile nella produzione di film e video." E' la risposta alla volontà Nikon di entrare in un mercato chiuso e protetto, dominato da pochissimi. Lo fa avendo già un piede dentro ed avendo dietro la sua filiale più potente, ovvero Nikon USA. E' evidente che, pur mantenendo RED una società separata, questa sarà colonizzata da uomini di Nikon USA e che ogni occasione di business nel continente sarà sfruttata congiuntamente. Portando prodotti RED e Nikon insieme, costruendo una offerta piuttosto irresistibile anche se non al livello altissimo possibile solo per Sony con le sue videocamere Venice (quelle usate per Top Gun II e l'ultimo Mission Impossible). Per tutti i budget. La prova sta nel chiasso che ogni youtuber si sta sentendo in dovere di fare sul proprio canale praticamente da ieri sera. Tutti con toni abbastanza entusiastici, nel vero. Nikon acquisisce anche tutti i brevetti di RED, sia in campo di codec/compressione che di utilizzo e sviluppo della tecnologia dei sensori. Che sono si dei global shutter ma di taglio cinema (Super35 25x19mm) e pensati per formati ad alta risoluzione in movimento e non per le foto. Le videocamere RED hanno attacco Canon e batterie Canon. Qualche cosa che dovrà essere sanata al più presto da Nikon, pur mantenendo l'assistenza e la garanzia sul parco installato. Tenendo conto che la gran parte delle camere in circolazione sono di proprietà di società che le noleggiano ai cineasti meno robusti, a giornata o a week-end. Ma naturalmente di qui si potrà sviluppare sul mercato un business che Nikon negli anni ha trascurato, lasciandolo in mano ad altri attori. Nikon non è fatta solo da giovani ingegneri, è controllata da manager maturi i cui genitori hanno fatto la guerra e i cui nonni sono cresciuti nel culto della tecnologia tedesca. Pensare che ad Hollywood si fa il cinema con videocamere Sony ma con davanti obiettivi Zeiss o Leica deve essere come sventolare un drappo rosso davanti agli occhi per loro. una tentazione irresistibile quella di immaginare soluzioni di quel livello, sostenute dai mezzi economici e tecnici di Nikon, di videocamere RED Digital con davanti ottiche cine Nikon. Ottiche CINE Nikon che, con attacco Z, potremmo tendenzialmente utilizzare anche noi su Z8, Z9 e Z6 III. Vi immaginate un Noct 58/0.95 in formato CINE in mano ad un novello Kubrik ? E un rinnovato 300mm f/2 o 200mm f/2 CINE con attacco Z, sia in versione manual che auto focus ? Ecco gli scenari aperti. Più i tanti che possiamo solo, per il momento, immaginare ...
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  2. Il punto di vista educato di un nikonista d'annata, esperto sia di fotografia professionale che di video professionale (da abbastanza tempo da ricordare le Nikon a pellicola) che descrive - da californiano di Los Angeles - le infinite possibilità offerte da questa acquisizione : di Christopher Malcolm "Stamattina mi sono svegliato con una notizia piuttosto eccitante. Nikon, il leggendario produttore di fotocamere, ha accettato di acquistare RED, la società dietro alcune delle fotocamere cinematografiche più popolari oggi sul mercato. Ora, devo dire che ne ho sentito parlare per la prima volta tramite un post di un canale Instagram satirico incentrato sull'industria cinematografica. Quindi, all'inizio, non ero sicuro al 100% di non innamorarmi di un post di notizie false. Poi ho cercato su Google le notizie. E sì, in effetti, è vero. Nikon ha acquistato RED, riunendo entrambi i marchi sotto lo stesso ombrello. Personalmente ritengo che questa sia un'ottima notizia. Avendo lavorato sia come fotografo professionista che come regista per tre decenni, ho sempre avuto una specie di armadio diviso. Nikon è il marchio di fotocamere che ho utilizzato per costruire e sostenere la mia carriera di fotografo professionista. Ma, quando si tratta di realizzare film, mi trovo spesso a dover noleggiare marchi diversi perché, fino ad ora, Nikon non ha mai avuto una grande presa nel mondo del cinema. Ho scritto più volte di quanto amo la mia Nikon Z9 . Gran parte di questo amore è dovuto al fatto che è la prima fotocamera Nikon che ho sentito mi ha davvero offerto gli strumenti necessari di cui ho bisogno come regista/DP per operare a un livello paragonabile ad altri sistemi. Adesso utilizzo il mio Z9 per creare più film, oltre a contenuti commerciali. I film che ho girato con la Z9 hanno letteralmente condiviso lo stesso schermo cinematografico con progetti girati con le fotocamere Alexa e Panavision senza perdere un colpo. L'unico vero cavillo che ho avuto con il mio Z9 è che vorrei poter ottenere le stesse identiche caratteristiche nella forma scatolare di un corpo cinematografico. Detto questo, senza dubbio ci sono state inevitabilmente delle resistenze da parte di alcuni membri del mio equipaggio. Per essere chiari, la Z9 è una delle migliori fotocamere mirrorless sul mercato per la cattura di video professionali. Ma, dal momento che il mondo del cinema è incredibilmente attento al marchio, e Nikon non ha ancora la reputazione nel settore cinematografico come hanno aziende come Arri, RED o Sony, molti veterani del settore semplicemente non sono abituati a pensare a Le fotocamere Nikon in questo modo. Alla fine apprezzano i risultati. Ma può volerci un po’ di convinzione. RED, d'altro canto, si è costruito una reputazione stellare nell'industria cinematografica. Con le fotocamere dall'originale RED ONE al V-Raptor e Komodo, l'azienda è nota per prodotti affidabili che hanno servito produzioni grandi e piccole per oltre 20 anni. Ho avuto il piacere di girare più progetti sui sistemi RED. E, anche se attualmente non possiedo una fotocamera RED, i sistemi sono stati nel mio carrello in più di un'occasione. Per molti versi, la prospettiva che queste due società si fondano in una sola sembra lo scenario meno probabile. Soprattutto a causa della nota causa sui brevetti che RED e Nikon hanno intrapreso lo scorso anno per l'implementazione da parte di Nikon delle funzionalità video RAW. Quando la causa si risolse in modo discreto, la convinzione era che le due società avessero appena deciso di coesistere. Ma, forse, parte della conversazione dietro le quinte riguardava come uscire dalla disputa con una vittoria per tutti. Acquistando RED, Nikon ha un posto immediato all'interno dell'affermata industria cinematografica. Ciò elimina la necessità per Nikon di sviluppare una propria linea di fotocamere cinematografiche, cosa che avevo sperato in passato. Oppure, se sviluppa ancora una cinepresa cinematografica con marchio Nikon, può farlo incorporando parte della tecnologia RED per combinare il meglio di entrambi i mondi. Da un giorno all'altro, l'azienda diventa una potenza sia nel mercato dell'immagine fissa che in quella in movimento. Con tutte le possibilità a disposizione, ho ancora un paio di domande che senza dubbio verranno risolte nel tempo. Ad esempio, come posizionerà Nikon i marchi all’interno dell’ecosistema? Per come la vedo io, entrambe le società apportano valori unici alla combinazione. Nikon ha una storia leggendaria tra i fotografi. Ha una collezione leggendaria di obiettivi, molti dei quali sono stati utilizzati sui set cinematografici per decenni. Ha una straordinaria tecnologia di messa a fuoco automatica e una forte presenza sia nel mercato consumer che in quello prosumer. RED porta una reputazione tra i registi professionisti. Il suo REDCODE Raw è un codec comunemente utilizzato nel settore. Sono entusiasta del nuovo video Nikon NRaw. Ma è ancora relativamente nuovo sul mercato. E una comunità cinematografica ben radicata è abituata alle sue comodità. I coloristi che sono stati abituati a lavorare con REDCODE Raw nel corso degli anni hanno semplicemente più familiarità con esso rispetto a NRaw. In termini di dimensioni fisiche, RED ha l'esperienza nella produzione di prodotti progettati per i registi. Le fotocamere mirrorless di Nikon sono sorprendenti per il mercato ibrido. Ma non hanno ancora telecamere dedicate alla produzione cinematografica. RED offre cose semplici come fattori di forma e strumenti più adatti ai registi, come i pali e i semafori per l'esposizione, che possono far avanzare le offerte di Nikon. Ma, senza dubbio, ciò che RED apporta maggiormente a questa acquisizione è il riconoscimento del nome. Una delle cose che mi fa assolutamente infuriare nel mondo del cinema è che l'attrezzatura conta davvero. Non l'attrezzatura in sé, sia chiaro. Se sai cosa stai facendo, puoi realizzare un ottimo film con quasi tutte le fotocamere moderne. Ma il distintivo con il nome ha molta più influenza nel mondo del cinema che nel mercato delle immagini fisse. Ho proposto ai clienti progetti che potevano essere realizzati a metà prezzo utilizzando la mia Nikon e ottenendo comunque gli stessi risultati. Tuttavia, la maggior parte dei clienti sceglie ancora di spendere più denaro anziché meno solo perché si sente più a suo agio con le fotocamere di marca consolidata del settore. Non mi lamento di quelle telecamere. Sono eccellenti. Ma le fotocamere Nikon sono anche eccellenti produttrici di video, eppure spesso non vengono nemmeno ammesse alla conversazione. Lo stesso non si può dire per RED che è il benvenuto in qualsiasi discussione tra clienti e agenzie indipendentemente dalla portata del progetto. Ciò dà ai filmmaker la libertà, in termini pratici, di incorporare più prodotti Nikon sui set cinematografici professionali. Nel corso del tempo, questo raggiunge l'obiettivo di Nikon di farsi sempre più strada in un mercato video che si è dimostrato riluttante a dare la sua possibilità al nuovo ragazzo sul blocco. Quindi Nikon dovrà stare attenta a come lancia il primo lotto di fotocamere RED dopo l’acquisizione. Potrebbero scegliere di lasciare tutto così com'è, riconoscendo poco all'esterno che Komodo II (o qualunque cosa verrà dopo) è un prodotto Nikon. Oppure potrebbero andare all’estremità opposta dello spettro e iniziare a marchiare tutto con un logo giallo invece che rosso. Non ho idea di quali siano i loro piani. Se fossi in me, potrei lasciare i prodotti di fascia alta come V-Raptor , Komodo , Komondo-X, ecc., come prodotti con marchio RED. Quindi stabilirei saldamente le fotocamere mirrorless Nikon come leader video nel mercato consumer e prosumer. Pensa alla Sony a7S III rispetto alla Sony Venice . Nikon sarebbe il leader tra i creatori di contenuti, mentre RED sarebbe il marchio per i registi professionisti. Tutte le entrate finirebbero nelle tasche di Nikon. Ma questa strategia consentirebbe all'azienda di continuare a basarsi sul marchio consolidato RED, costruendo al contempo la propria reputazione per la linea di prodotti cinematografici Nikon. L'acquisizione offre anche una grande opportunità per unire le tecnologie delle aziende. Potremmo vedere REDCODE RAW disponibile in una Nikon Z9?, per esempio. Un aggiornamento del firmware può fornire al RED Komodo le funzionalità di messa a fuoco automatica dello Z9 ? Le fotocamere RED potrebbero ora essere in grado di catturare immagini fisse utilizzando il formato RAW Nikon ? Presumo che le fotocamere RED in futuro saranno sviluppate con l'attacco Z anziché con l'attacco RF Canon? Pensa a cosa ciò potrebbe stimolare in termini di sviluppo del prodotto sul lato degli obiettivi cinematografici da parte dei produttori che ora devono offrire l’attacco Z come opzione. Tutte queste piccole cose servirebbero solo a radicare ulteriormente Nikon nel mondo del cinema senza cannibalizzare le sue attuali linee di prodotti. E, cosa ancora migliore, questa unione offre a Nikon una linea completa di prodotti per fotocamere, più o meno allo stesso modo in cui Canon e Sony offrono fotocamere per tutti, dal mercato inquadra e scatta ai direttori della fotografia vincitori di Academy Award. Le possibilità sono infinite. E, come nikonista e regista di lunga data, sono piuttosto entusiasta di questa notizia. Potrei finalmente essere in grado di riunire tutte le mie esigenze fotografiche sotto lo stesso tetto. Lo considero un grande passo avanti nel rendere Nikon uno dei principali attori nel mondo del cinema (anche se l'etichetta stessa dice ancora RED)."
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  3. In quel tempo un giovane esodato desideroso di riprodursi, chiese ai saggi un consiglio. Il verdetto fu lapidario: “per una buona riproduzione il rapporto deve essere uno a uno! Devi usare un attrezzo da 50-56mm, massimo 105, ma soprattutto il suddetto strumento deve essere micro!” E così fu. Il resto son cose di questi giorni, volendo digitalizzare un tot di dia, e negativi BN / colori, forte degli articoli di Max del 2018 (https://www.nikonland.it/index.php?/articoli/nikon-z/accessori-e-altro-per-nikon-z/nikon-es-2-pellicola-su-sensore-r175/) e 2021 (https://www.nikonland.it/index.php?/articoli/nikon-z/accessori-e-altro-per-nikon-z/nikon-es-2-su-nikkor-mc-5028-riprodurre-pellicola-su-nikon-z-r633/) mi sono attrezzato per la bisogna: 50mm 2,8 micro e ES2, in realtà il suo clone cinese con retro illuminazione a led bianchi, molto comoda, costa poco più della metà… Per ora mi sono cimentato con le dia, anni 85-2005, soggetti: viaggi e concerti. L’iter e gli aspetti tecnici, ed anche un po’ storici, li ha bene spiegati Max, mi limito ad alcune considerazioni personali: -lo stato delle pellicole varia in base alla vetustà (ma non sempre), al laboratorio, alla sensibilità della pellicola ed eventuale “tiraggio” a 1600 iso, cosa molto frequente nei concerti. Non solo, le immagini più buie, e spesso sottoesposte sono le più vulnerabili, ed anche quelle riposte vicino allo sportellino delle scatole porta caricatore, le prime insomma, quelle che hanno ricevuto più luce. Il risultato spesso, è una forte dominate magenta-violacea, fino a rendere le dia bitonali nei casi più estremi. Io usavo ektachrome 64/400 e kodachrome 100/400. -Carramba che sorpresa! La polvere e la grana! Già ci sono anche loro, era un po’ che non si vedevano. Se per la prima si ovvia con la solita pompetta, per la seconda c’è poco da fare, salvo perdere definizione e dettaglio con “polvere e grana” in PP., o meglio, la correzione è fattibile molto, molto delicatamente sui soggetti a fuoco, ma abbastanza risolutiva per le parti già di loro sfocate. I cieli ad esempio si sistemano più facilmente, come il boket, i mossi, i nero chiusi ed i bianchi puri -Importante la centratura, per non dover ritagliare troppo in PP. (v, sopra) - I puntini residui della polvere ed i graffietti sull'emulsione si correggono abbastanza bene con i vari cerotti. -Indispensabile quindi un passaggio di PP. Ad esempio per la correzione delle dominati, poco efficace LR, mentre abbastanza risolutivo PS (probabilmente dipende anche dalle versioni, questo è quanto è accaduto a me). E se non ci soddisfano gli automatismi, si va "alla vecchia" con il bilanciamento colore prendendo i bianchi puri come riferimento. E poi tutto quello che normalmente fate in LR e/o PS, compreso il passaggio in BN laddove l'estro del momento ci suggerisce. Tutto questo pippone per disincentivare e sconsigliare la pratica? Assolutamente no! Credo valga la pena recuperare e valorizzare i nostri archivi, e non soltanto per rivivere delle emozioni personali, ma per condividerle! Forza allora, vi rendo partecipi di alcune “vecchiette spolverate”, se ne avete non lasciatele nel cassetto postate qui! Ed ecco la macchinina restaurata: ed una sua amica: sempre Cuba 2002 ed altre....
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  4. Segnatamente, il fotografo - nikonista oramai di lungo corso - che ci ha rivolto questo quesito ha questo profilo : possiede due Nikon Z6 II che usa con 24-120/4S, 40/2, 50/1.8 S, 70-200/2.8 S; una delle due ha il Nikon MB-N11, ha 4 batterie in tutto; usa XQD ed SD fotografa e riprende in video modelle a nostra domanda, ha risposto di fare non più di 800-1000 scatti la settimana, non tutte le settimane, esclusivamente per professione nella Z6 II apprezza l'architettura generale, la compattezza su gimbal, trova un limite grave nel video 4K60p croppato (i suoi committenti pretendono il 4K60p come minimo requisito) e l'autofocus deficitario nel riconoscimento di occhio e volto Ma lui scatta solo a scatto singolo, mai raffiche, per lo più a diaframma chiuso ed ISO base. La risoluzione in foto non è un problema. Lo scorso anno ha provato una mia Z8 ed aveva pensato di acquistarla ma poi ha rinunciato pensando fosse anche troppo potente per lui. Io ho risposto che la Z6 III è la risposta alla sua esigenza, possibilmente in due esemplari per non ritrovarsi con una anatra zoppa nel suo arsenale. Che la Z8 certamente è superiore ma lo è la dove le sue caratteristiche non gli servirebbero, non potendo sfruttare la sua presunta longevità di scatto, visto che non fa più di 35.000 scatti l'anno, già una Z6 è sufficiente in questo senso. Certo la Z8 sarebbe più bella, ma per lavoro non è sempre necessario avere la cosa più bella. E che un bell'obiettivo in mezzo potrebbe rendere di più. PS : approfitto per segnalare che questo è il 100° articolo in 10 mesi dell'Admin di Nikonland che dalla fine di aprile 2023 mi sta lasciando tanto tempo libero da dedicare al mio piacere quotidiano, avendomi assolto dallo scrivere articoli "noiosi" e "scontati" come questo ....
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  5. Io vorrei leggere un commento di quelli che hanno votato "Si", giusto per capire le loro necessità.
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  6. Quello la che ha fotografato i fanti americani ad Omaha Beach durante lo sbarco in Normandia, diceva che se non riuscite a riempire il fotogramma, vuol dire che non siete abbastanza vicini. E se non siete abbastanza vicini o non avete l'obiettivo giusto, la foto verrà matematicamente di emme. Se invece riempite il fotogramma, la foto è ferma e il soggetto è a fuoco, anche 24 megapixel possono essere sin troppi (specialmente per il 99% di voi che non stampa nemmeno la domenica). Quel discorso del crop e dello spreco dei megapixel per ritagliare il soggetto, invece a me sembra come quello del marito che per far dispetto alla moglie ... zac !
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  7. Ci sono anche altri due "Coming soon" uno sembra il 35/1,2 già da tempo atteso mentre l'altro mpotrebbe essere il fatidico 16-35 per chi non si accontenta di 14-30/4 e 17-28/2.8
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  8. La redazione di Nikonland ha ricevuto questa specifica domanda che riteniamo sarà nella mente di molti - in possesso di vecchie reflex oppure di Z6/Z7 - che ancora non hanno acquistato una Z8 o una Z9. la Nikon Z8 con il suo compagno d'elezione Nikkor Z 24-120/4 S è la professionale che prosegue i fasti di F100, D700 e D800-850 La Nikon Z8 è sul mercato da fine maggio 2023 ed è un successone, oramai con il firmware 2.0 nel pieno delle maturità ed in grado di fare il 90% di quanto può fare l'ammiraglia Z9, oggi relegata a compiti senza compromessi. Anche noi, dopo qualche perplessità iniziale, utilizziamo la Z8 con la stessa confidenza e sicurezza della Z9, tolta la minore durata della batteria e una maggiore scomodità con ottiche importanti in riprese verticali. Della Z6 III non ci sono invece notizie ufficiali. Ma la stessa Nikon non ne fa mistero, rispondendo (non più tardi di ieri alla fiera del matrimonio negli USA) che porteranno la piattaforma Expeed 7 e la tecnologia del firmware vista su Z9/Z8 e Zf anche sulle altre macchine della gamma. La stessa Zf che non è un segnaposto della Z6 III ma un prodotto a se stante come dice il nome stesso, conferma la tendenza. Noi non ne sappiamo niente ma siamo convinti che al momento la Z6 III sia già in produzione di massa in Thailandia e che verrà consegnata nel corso del II trimestre 2024, con il nuovo anno fiscale Nikon che comincia il 1° aprile. Più o meno nello stesso periodo del lancio della Z8 l'anno scorso. Delle altre fotocamere Nikon Z è facile che in produzione resti - ma a bassa tiratura - la sola Z8. Le altre sono vendute da magazzino (e il magazzino Nikon a fine 2023 era importante, cosa che giustifica le tante campagne di scontistica succedutesi da novembre ad oggi). Le sue caratteristiche sono ancora imprecisate. Ma noi ci aspettiamo, appunto, che la nuova macchina sia basata sull'Expeed 7, sul suo software oramai ampiamente collaudato, sulla batteria EN-EL15c ricaricabile via USB-C e su un corpo non troppo discosto da quello di Z6/Z7 ma abbastanza da giustificare un nuovo battery-grip (già depositato il nome MB-N14) in grado di raddoppiarne l'autonomia. Per il resto sarà ampiamente superiore alle prestazioni della oramai vetusta Z6 II, grazie ad un nuovo sensore più veloce, in grado di estrarre video 4K60p a formato pieno (la Z6 II e la Zf che condividono il vecchio sensore, obbligano al crop 1.5x cosa che non fa felice chi necessita di riprese grandangolari in video) ed avrà raffiche veloci, possibilmente con un buffer adeguato. Costerà presumibilmente 1500 euro meno della Z8, 2000 nella migliore delle ipotesi. Giusto per lasciare il posto tra le due ad una eventuale - e per ora mai menzionata - futura Z7 III. Noi crediamo che il mercato delle macchine ad alta risoluzione sia ampiamente in ritirata. Ma non è argomento di questo articolo. nostra elaborazione pittorica del marchietto della Z6 III fatta nel 2022. Ma è possibile che anche la Z6 III riprenda gli stilemi di Z9 e Z8 e sposti sulla plancia superiore il numerino Puntualizzato questo, andiamo alla domanda iniziale. Oggi, è il caso di comprare la Z8, oppure meglio attendere la Z6 III ? Se siamo fotografi abituati a corpi macchina tipo F100-D700-D8x0 e il "denaro" non è un ostacolo, allora la risposta è semplice : la Nikon Z8 è l'erede di quei corpi macchina. A prescindere che ci servano o meno le sue caratteristiche (prime tra tutte la lunghissima durata per l'assenza di otturatore meccanico, la raffica, il video 8K, ammesso che quest'ultimo interessi a qualcuno nel mondo occidentale). Ma se siamo fotografi a proprio agio con D600/D750/Z6 non vediamo perché fare il salto. Salvo che, appunto, la nostra frequenza di scatto non preveda 10.000 o più scatti alla settimana, la Z6 III ci servirà altrettanto bene della Z8. Con caratteristiche inferiori delle quali molto probabilmente non usufruiremo mai e con una presunta durata teorica così lunga da rendere la Z8 comunque obsoleta per l'uscita nel tempo di nuove tecnologie. E' la risposta che abbiamo dato a quel quesito da cui è partito lo spunto per questo articolo. La Z6 III deve ancora uscire, non sappiamo il prezzo ma lo abbiamo ipotizzato. Mentre la Z8 è già scontata e lo sarà di più nel prossimo futuro. Ragione per cui la differenza di prezzo è a tendere inferiore a quella che i due segmenti di mercato dovrebbero far pensare. Ma razionalmente comprare la migliore (la Z8 sarà certamente meglio della Z6 III, ma anche la Z9 è meglio della Z8 che però fa il 90% di quello che fa la Z9, così come la Z6 III probabilmente farà l'80% di quello che fa la Z8 e facilmente più del 100% di quello che serve al potenziale acquirente .... scusate il gioco di frasi sovrapposte !) potrebbe non essere la migliore scelta se le caratteristiche della Z6 III fanno al caso nostro. Potremmo aver bisogno per professione di due Z6 III e il risparmio verrebbe a nostro vantaggio. Oppure potremmo usare la differenza di denaro per un obiettivo in più. Immaginando che comunque la Z8 pretenda di meglio di quanto già abbiamo in termini di ottiche (la risoluzione della Z6 III sarà certamente inferiore a quella della Z8). Insomma e in sintesi, se percepiamo come un valore i vantaggi della Z8 sulla Z6 III, allora è concreta l'opportunità di acquistare una Z8, specie oggi che si trova a meno di quanto veniva chiesto un anno fa. Ma se questi vantaggi per noi nella pratica non sono un valore, la Z6 III resterà la scelta più razionale. Non solo adesso che la Z6 III ancora non c'è ma anche dopo, considerando che Nikon è sempre più ben disposta a coccolare l'ultima novità rispetto a quanto è già in catalogo. Ma naturalmente ogni fotografo fa caso a se e siamo sicuri che qui online c'è chi vorrà esprimersi al riguardo. Non c'è migliore occasione di farlo che qui nei commenti. Certo che è bello avere di questi dubbi, visto oramai il livello di qualità e capacità raggiunte dal sistema Nikon Z a neanche sei anni dal suo primo lancio.
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  9. Avevo,tempo fa, espresso il desiderio sfregando una teiera,credendo fosse la lampada di Aladino, di visitare le isole Lofoten in Norvegia. I presupposti si sono avverati a febbraio c.a., visto che un precedente viaggio, sebbene preventivato, non ha avuto luogo per un incidente domestico. Anche questa volta il tour e' stato prettamente fotografico che ha visto la presenza totale di 10 fotografi coordinati da due valenti professionisti: Massimo COIZZI (Nikon Scool Italia) e il collaboratore Pierpaolo SALVATORE. Siamo partiti dall'aeroporto di Bologna e con tre distinti voli con scalo a Monaco di Baviera, Oslo siamo giunti a destinazione a EVENES ( NARVIK) dopo 12 ore di viaggio. Nota: ad OSLO Ii controlli della sicurezza erano molto fiscali( anche in uscita) controllando macchia fotografica e pure le ottiche. All'arrivo ci attendeva un paesaggio caratterizzato da neve alta 30 cm che ricopriva il vasto parco di vetture da affittare. La temperatura ( -2°C ) cozzava con la bella giornata soleggiata incontrata ad OSLO che lasciava sperare una bella permanenza con foto colorate ma, invece, ci aspettava un tempo quasi sempre nuvoloso, nevoso che rendera' il paesaggio, a parer mio, monocromo e caratterizzato da un grigio plumbeo; ma per fortuna, madre natura ci ha regalato comunque qualche intervallo di bel tempo e, quindi , delle belle foto. LOCALITA' OGGETTO DEL TOUR Arrivati, abbiamo ritirato le 3 vetture prese in affitto e ci siamo diretti verso SVOLVAER , prima meta per alloggiare, per poi trasferirci ,successivamente con tappa intermedia a LEKNES ,in posizione baricentrica per le nostre puntate paesaggistiche , fino a sud nei pressi di MOSKENES con un percorso di 290 km circa. 1. REINE Piccolo borgo di pescatori situato sui fiordi aventi attorniato in una spettacolare cornice paesaggistica di montagne a 9 km da MOSKENES( Sud delle Lofoten). E' noto per essere considerato " il piu' bel villaggio della Norvegia". Qui abbiamo effettuato i primi scatti corroborati dalle foto, di seguito esposte, che rispecchieranno,d'ora in poi, l'incedere del mio racconto. 2. HAMNOY Piccolo borgo di pescatori, spot per fotografie di tramonto ed eventualmente fotografare l'Aurora Boreale. Tipiche le casette rosse poste al fianco del fiordo e appoggiate su palafitte in legno. Il paesaggio e' da mozzafiato considerata la presenza massiccia sullo sfondo del VESTFJORDEN. 3. SAKRISOY Piccolo villaggio di pescatori posto nei pressi di HAMNOY, caratterizzato anch'esso da un agglomerato di casette poste sul ciglio roccioso del fiordo ed oggetto di belle foto specie per quanto riguarda la ripresa del tramonto. L'attivita' principale e' la pesca e a fianco delle abitazioni sono allocate strutture lignee finalizzate alla essiccazione naturale, vista il clima mite e secco del posto. Tali strutture erano vuote ma, in estate sono stracolme di merluzzi lasciati a seccare ( STOCCAFISSO). Nota: il BACCALA' e' lo stesso merluzzo conservato mediante salagione. Presso la struttura " ANITAS SEAFOOD" abbiamo potuto assaggiare degli ottimi hamburgher di merluzzo e fettine di salmone o, per chi lo desiderasse, dell'ottima zuppa di stoccafisso. Al suo interno un ampio lampadario, fatto di tanti stoccafissi , rende l'atmosfera particolarmente nordica e bella da vedersi. Si potevano acquistare tutti i prodotti derivati del merluzzo, comprese salse, baccala', stoccafissi e del gustoso e spettacolare salmone che, con rispettoa quello che si vende nelle nostre pescherie, e' di notevole fattura e qualita'. Caratteristica e' la casetta gialla, dei proprietari della location posta accanto alla struttura con alle spalle una maestosa montagna ( OLENISOYA KYSTFORT); qui la foto paesaggistica e' d'obbligo! Nella quiete che contraddistingue questo luogo, chi desidera, puo' affittare delle canoe e fare un giro nel fiordo( foto con bambini ed adulti). 4. NUSFJORD Iconico porto di pescatori, caratterizzato da un paesaggio dominato dalla luce calda del tramonto. Sulla cima di un piccolo promontorio, appena fuori dell'abitato, abbiamo fotografato lo spettacolare tramonto( foto). Nota: Per accedere al piccolo borgo, ora, si deve pagare un ticket di 15 euro. 5. UNSTAD Famosa spiaggia e luogo unico per immortalare temerari surfisti (foto) impegnati a sfidare le onde dell'Oceano in pieno inverno. Questa spiaggia offre innumerevoli texture di sabbia che, grazie a vari contrasti, crea linee e figure di molteplici forme. Nota: appena giunti, ci ha accolto una bufera di neve ma, nel mentre, scorgiamo due temerari con muta entrare tra le onde del mare. Il paesaggio era completamente grigio e i fiocchi cadevano abbondanti. Anche in altra spiaggia abbiamo notato due giovani" temerarie" che in slip e maglietta si tuffavano per fare un bagno. QUI SI USA COSI'!!! 6. HAUKLAND BEACH Luogo ideale per chi ama punti di ripresa inusuali e opportunita' di catturare le bellezze del paesaggio. Posto ideale per ammirare l'Aurora Boreale ( foto). 7. UTTAKLEIV Zona di straordinaria bellezza naturale con paesaggi mozzafiato ed una costa spettacolare. E' famosa per la sua spiaggia di sabbia bianca, che offre una vista panoramica, unica, sul mare aperto e le montagne circostanti. Famosa e'una formazione rocciosa naturale conosciuta col nome " OCCHI DI DRAGO", meta obbligatoria per i fotografi(foto). Anch'esso posto d'eccellenza per catturare l'Aurora Boreale. 8. HENNINSVAER Villaggio su un piccolo arcipelago di isolette; borgo molto bello, assimilabile ad una " Piccola VENEZIA", con il particolare di un campo di calcio posto sul promontorio dell'isola di HEIMOYA ed il faro con sotto i merluzzi appesi. Lungo la naturale insenatura, si possono ammirare le case ed il pittoresco porto con imbarcazioni colorate ; luogo incantevole che infonde tranquillita'.( foto). Nota: quel giorno nevicava abbondantemente e le riprese del campo non abbiamo potute farle oltre all'esiguo tempo a disposizione per il rientro alla sede alloggiativa di inizio tour(3 h di viaggio). 9. PERCORRIBILITA' Nonostante la presenza costante della neve( 20 cm fissiI), le strade sono sempre percorribili. Le auto non hanno difficolta' a percorrerle in quanto dotate di pneumatici chiodati. Tutte le isole dell'arcipelago delle Lofoten sono collegate tra loro da ottime infrastrutture ( PONTI) che ne permettono il collegamento tra loro e la terraferma. La percorribilita' e' sempre garantita da camion spargi sale o trattori che gestiscono interrottamente la zona di propria responsabilita'. La popolazione gestisce , parimenti, gli spazi comuni mediante utilizzo di trattorini o aspiratori di neve, specie nei corridoi adducenti le proprie abitazioni. Nota: Tutta la viabilita' e' caratterizzata dalla presenza di palette( h 2 mt) ,poste ai margini della carreggiata, ogni 25 mt , per indicarne i suoi limiti. La neve ai bordi non permette di valutare il relativo dislivello e quindi pericolo di uscire facilmente fuori strada. 10. POPOLAZIONE La popolazione qui, consta di 4,5 milioni di abitanti contro i 345 mila dell'Islanda. In genere sono presenti e, sparsi un po ovunque, piccoli agglomerati urbani lasciando a delle grandi citta'( LEKNES) l'organizzazione commerciale principale. Poca polizia ma, comunque presente e pronta ad usare i laser per garantire il rispetto delle norme di circolazione. Nota: curiosamente ho notato , di giorno, poche persone, e le abitazioni sembravano disabitate ma, con il buio serale si notava un'ampia presenza di case illuminate che attestavano la presenza , anche massiccia di abitanti. Il sole sorge alle 09,00 circa e tramonta alle 16 circa; i negozi quindi chiudono molto presto,; solo i supermercati ed i locali di ristorazione rimangono aperti! Mi ha particolarmente colpito la presenza nelle abitazioni, dotate di tante finestre quasi ovunque, di lumi di ogni genere che , posti al centro, illuminano la finestra quasi ad esorcizzare le tenebre che incombono fuori. Immagine molto suggestiva e bella da vedersi. Ho postato inoltre una foto in cui , come parco giochi, al posto delle altalene , i bimbi giocano utilizzando la silhouette di una imbarcazione. 11. CLIMA Siamo a 200 km dal Circolo Polare Artico ed il clima e' abbastanza mite grazie alla presenza della Corrente del Golfo. La temperatura ha oscillato in un range tra lo 0,-2,-4,-7,-10°C. La piu' bassa l'abbiamo riscontrata ad OSLO al rientro con -20°C. Tutto sommato ,col giusto abbigliamento tecnico, non si patisce il freddo. Va da se che, quasi ogni sera, il cielo era nuvoloso e frequenti fossero le leggere nevicate che si protraevano per tuta la notte. La variabilita' del clima, proprio per la presenza della Corrente del Golfo, portava a presenza di neve ma anche di ampie schiarite. Anche in questa sede, siamo riusciti a immortalare l'AURORA BOREALE (foto). Nota: purtroppo non abbiamo potuto godere di tante belle giornate. Le foto sono quasi sempre caratterizzate da composizioni ove imperano rilievi rocciosi (grigi) e neve,neve e poi neve! Il mare, presente quasi ovunque nelle insenature dei fiordi, e' quasi sempre ghiacciato , anche se, al vicinarsi dell'Oceano risulta di un bel blu e caratterizzato da un clima piu' mite e temperature leggermente superiori. 12. SITUAZIONE ALLOGGIATIVA Come base di partenza per le varie escursioni fotografiche si e' preferito stazionare presso SLOLVAER(primo e d ultimo giorno) situata nei pressi dell'aeroporto, mentre LEKNES come baricentro e , principale citta' abitata. Abbiamo soggiornato nelle ROBUER, tipiche casette di legno in palafitta e dai colori vivaci, in parte trasformate in alloggi per turisti. In genere sono allocate sui fianchi dei fiordi. Gli ambienti, completamente in legno, sono riscaldati elettricamente ed hanno le principali suppellettili per le esigenze dei singoli/gruppi di turisti ed anche famiglie che vi trascorrono vacanze. I nostri pinti di appoggio sono stati. - Nordic Sea Angling ( Leknes)( 802-1578-1255-1258-1275); - Tieldsundbrua Hotel(Evenskjer) ( 1649-1572). 13. FAUNA-ANIMALI Scarsa la presenza di animali allo stato brado o in recinto all'aperto. Abbiamo avuto l'occasione, sebbene a distanza di ammirare due alci difficilmente avvicinabili.( foto) 14. TECNICA FOTOGRAFICA: per quasi tutte le foto ho usato la tecnica del Bracketing di tre foto ( -2/o/+2). BUONA VISIONE
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  11. Da quando ho cominciato ad usare la D800, quindi più di 10 anni fa, non ho mai sentito il bisogno di andare oltre i suoi 36M. Poi sono arrivate D850 e Z8 ma siamo lì, a 45M, con licenza di croppare se necessario e ottenere ancora un buon dettaglio. Delle macchine da 36M e 45M io ho apprezzato da subito la dinamica e quindi la capacità di recuperare le ombre e salvare le alte luci rispetto a ciò che c'era prima. Oltre queste risoluzioni per i miei usi sarebbe solo una seccatura il dover gestire files ancora più grossi.
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  12. Della causa intentata da RED contro Nikon nel 2022 e risoltasi nel 2023, abbiamo parlato qui :
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  13. La "logica" di un professionista passa per la necessita'/richieste/opportunita' di lavoro e altri soldoni simili, io ( ad altri nikonlander, banali appassionati ) ho un altro metro. Supporto il consiglio di Mauro e Max: due corpi 6III ( ipotizzando che colmino le lacune tecniche per le attuali richieste), uguali e sovrapponibili/intercambiabili come utilizzo ed accessori ( anche pensando ad un qualsiasi impedimento meccanico o sovrannaturale ). Ad un amatore che passasse di qua direi di acquistare quello che "il suo cuore desidera"...
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  14. Ho risposto non so perché da un po di tempo mi incuriosisce una fotocamera da molti pixel, over 60, ma in medio formato anche se in realtà non avrei molte occasioni di usarla. Se Nikon proponesse una macchina così densa di pixel sul sensore FX....non so. Ma non credo. Per il mio utilizzo i 45 della Z9 mi bastano. Ma si diceva così anche con 24 qualche anno fa....e se potenziano il TicoRaw.... Non so. Dovrei "vederla" Resisto a tutto, tranne che alle tentazioni
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  15. nessuno che abbia qualche cosa da aggiungere alle argomentazioni di questo articolo ? Amazing ! Eppure chi legge Nikonland gradirebbe di certo leggere punti di vista alternativi…
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  16. Nulla finisce lì: ma tutto resta in divenire: bella domanda, Umberto. Dei tre obiettivi di questo articolo il più adatto ai miei scopi è il 180-600 ed è anche decisamente il più accessibile. Ma se mi servissero solo le focali da 600 a 1260mm (600+TC1.4x+DX on Z9) avrei certamente fatto di tutto per comprare anch'io il JOLLY 600/6,3 PF che è il degno compagno del PARAMETRO 400/4,5 sotto (a chi non serva al posto del fisso, il 100-400) Nella realtà dei miei hobbies, sono felice con lo zoom e mi continua a mancare l'800/6,3 PF per i piani superiori (800/1120/1680mm) Quando ritroverò reddito sufficiente, lo comprerò usato da Valerio (tanto è quello di Mauro che ho usato io) quando si renderà conto che gli basta il suo 400/2,8TC (560/840 f/4 - 784/1176 f/5,6 + Ztc1,4x - 1120/1680 f/8 + Ztc2.0x)
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  17. 17.1 Superbike 02/06/2023 17.2 Castelluccio 10/07/2023 17.3 Lanterna Rossa 18/11/2023
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  18. 16 a) a questa foto sono affezionato per due semplici motivi, il primo è che e stata la copertina del Magazine, il secondo perché è stato realizzato con lo Z 400 mm f.4.5 appena mi è arrivato. b) anche a questa sono particolarmente legato, perché ho fatto il mio secondo ws, in cui ho potuto non solo provare i missili di Mauro, ma che mi ha arricchito un pò di più.
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  19. Siamo nel centenario della morte di Ferruccio Busoni. Francesca Dego ha registrato per Chandos il suo concerto per violino insieme a quello di Brahms con la cadenza di Busoni incisione rara e probabilmente disco della settimana. Nota a margine : il concerto per pianoforte di Busoni dura più di un mese e mezzo. Quello per violino dura quanto il primo movimento di quello di Brahms.
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  20. A mio gusto e per sentimento, queste: 14.1 26/11/23 14.2 25/03/23 14.3 02/06/23
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  21. Un anno un po' avaro dal punto di vista delle occasioni, non molto prolifico. Ciononostante in quelle poche uscite sono riuscito a divertirmi (e non è roba di poco conto) In ordine sparso e con un po' di ritmo: 13.1 Ottana, Carnevale 13.2 Loelle, Lappi brutale. E qua davvero manca solo il rombo 13.3 Mini Capo, equilibrio instabile.
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  22. Dal mio lavoro di aprile 2023, pubblicato sul Nikonland Magazine 6, realizzato con Z MC 105/2,8 su Z9 (in maniera volutamente difforme dalle usuale catalogazioni entomologiche) wings... 9.1 9.2 9.3 The man who has no imagination has no wings. (Muhammad Alì)
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  23. 6.1 Limenitis reducta, Silvano azzurro, D500 300 PF ED +TC 1.4 f.10, 1/640 sec., ISO 400, mano libera 03.08.2023 6.2 Accoppiamento di Sympetrm striolatum Z8 500 PF ED f.9, 1/500 sec., ISO 280, mano libera, 27.09.2023 6.3 Lusus di Ophrys holosericea, Z7 Z 105 MC S , f. 3,5, 1/1250 sec., ISO 64, focus stacking, 02.06.2023
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  25. 4.1 Giardino Botanico di Caleri (Rosolina) 27-04-2023 DJI Mavic 3 24mm Eq. braketing di 3 scatti f2,8 t1/320 ISO 100 4.2 Fuochi del 14-07-2023 Tutti gli anni al Villaggio Francese si celebra la Presa della Bastiglia, i fuochi li fanno in riva al mare, il drone era l'unico modo per riprendere anche il paesaggio. DJI Mavic 3 24mm Eq. t 4" f3,5 ISO 200 4.3 Lacrime di San Lorenzo il 13 Agosto era previsto il picco delle Perseidi, sei scatti buoni su 400 fatti! Nikon Z9 14-24 f2,8 16mm t20" f2,8 ISO 1600
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