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Mostra il contenuto con la massima reputazione di 11/01/2024 in tutte le aree

  1. Ma entro fine marzo 2024 ci attendiamo gli aggiornamenti corposi per Nikon Z8 e Nikon Z9. Cordialmente.
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  2. Breve gita nell'altopiano di Asiago, dopo le recenti nevicate , non ci sono le cime delle Dolomiti , ma l'ambiente ricorda i paesi scandinavi, tanta neve, poca gente e luce giusta , il penultimo scatto fa vedere ancora cosa ha lasciato Vaia , D810 sigma 24-105 e Nikon 70-200 f4
    4 punti
  3. E' l'obiettivo standard che ho acquistato con la Z8. Range focale ideale per me che lo impiego soprattutto in natura, sia per paesaggi che per la flora, spesso durante camminate in montagna dove si fa apprezzare anche per peso e ingombro accettabili. Imbarazzante il paragone con gli obiettivi sulla carta simili che ho usato con le DSRL: Sigma 24-105 e Nikon 24-120. Entrambi vengono spazzati via da un oggetto di classe nettamente superiore, con qualità ottima fino ai bordi (un limite enorme nei paesaggi dei 2 obiettivi per DSRL citati) e capacità di reggere controluce anche con sorgenti di luce nell'inquadratura per me sconosciute. Qualche esempio, qui alle isole Far Oer: L'angolo in basso a destra, malgrado il fuoco sia ovviamente ben più distante: Un controluce con sole nell'inquadratura, usando il live view per evitare di accecarmi (Isola D'Elba): E un soggetto differente dove si apprezza sia la nitidezza che anche lo sfocato, almeno in questo caso (Galles): PRO Nitido fino ai bordi Resistenza al controluce Sufficientemente leggero e compatto anche per un trekking CONTRO Poco gestibile in corpi senza stabilizzazione per assenza del VR
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  4. Elenco ultimi aggiornamenti firmware e software di Nikon : 2024-01-11 Firmware NIKKOR Z DX 18-140mm f/3.5-6.3 VR Versione 1.01 2023 2023-11-29 Firmware COOLPIX P950 Versione 1.4 2023-11-16 Firmware Z f Versione 1.10 2023-11-15 Firmware Z fc Versione 1.50 2023-10-12 N-Log 3D LUT Versione 1.06 2023-10-11 NX Studio Versione 1.5.0 2023-10-04 Firmware Z 9 Versione 4.10 2023-10-03 Wireless Transmitter Utility Versione 1.11.0 2023-10-03 NX Tether Versione 1.0.5 2023-09-27 Firmware Z 5 Versione 1.41 2023-08-23 Firmware Z 8 Versione 1.01 2023-08-08 Firmware D780 Versione 1.10 2023-08-03 NX Studio Versione 1.4.1 2023-07-12 Firmware Z 6II Versione 1.60 2023-07-12 Firmware Z 7II Versione 1.60 2023-07-12 Firmware Z 7 Versione 3.60 2023-07-12 Firmware Z 6 Versione 3.60 2023-06-13 IPTC Preset Manager Versione 1.3.0 2023-06-07 Firmware WR-R11b Versione 1.02 2023-06-07 Firmware WR-R11a Versione 1.02 2023-06-06 Firmware Z 50 Versione 2.50 2023-05-23 Wireless Transmitter Utility Versione 1.10.0 2023-05-23 NX Tether Versione 1.0.4 2023-05-23 NX Studio Versione 1.4.0 2023-05-23 Picture Control Utility 2 Versione 2.4.15 2023-05-23 Camera Control Pro 2 Versione 2.36.0 2023-05-16 N-Log 3D LUT Versione 1.05 2023-05-10 Firmware Z 30 Versione 1.10 2023-03-29 NX Studio Versione 1.3.2 2023-03-29 Nikon Message Center 2 (Mac) Versione 2.5.0 2023-03-29 Firmware NIKKOR Z 800mm f/6.3 VR S Versione 1.11 2023-01-26 Wireless Transmitter Utility (Mac) Versione 1.9.9 2023-01-19 Picture Control Utility 2 Versione 2.4.14 2023-01-19 NX Studio Versione 1.3.1 2023-01-19 Firmware D850 Versione 1.30 2023-01-17 Firmware NIKKOR Z 600mm f/4 TC VR S Versione 1.10 2023-01-17 Firmware NIKKOR Z 400mm f/2.8 TC VR S Versione 1.10 2023-01-17 Firmware NIKKOR Z 400mm f/4.5 VR S Versione 1.10
    3 punti
  5. PRO : obiettivo straordinario, perfetto, vale tutti i soldi che Nikon chiede (e sono molti !), se non fossimo incontentabili, renderebbe superflui tutti i medio-tele da ritratto. Sfuocato da sogno difetti ottici ? veloce, ben stabilizzato, sicuro, affidabile regge benissimo i teleconverter, di fatto si può duplicare per avere un 400mm f/5.6 decente ma con il TC 1.4x è un ottimo 300/4 VR non perde la messa a fuoco se si cambia focale, anche nel video. Anzi, nel video è solidissimo CONTRO : manca il classico astuccio in nylon/cordura, sostituito per economia da quello "floscio" sostanzialmente inutile. Per 3.000 euro ci si aspetterebbe che non lesinassero su una custodia che ne vale si e no una cinquantina 200mm, f/4 su Nikon Z9, ISO 250 se non fosse che nel frattempo è uscito anche il 100-400 che nelle mie scorribande in autodromo è stato il principale compagno della Z9 per centinaia di migliaia di fotografie (complice la demolizione dell'unica tribuna da cui potevo fare panning con il 70-200/2.8) e la disponibilità per usi più disimpegnati dell'onesto 24-200, ci sarebbero poche remore ad utilizzare quello che è uno dei migliori Nikkor Z finora presentati. Regge il confronto anche con il 135/1.8 Plena, che è certamente un obiettivo di una categoria a se. E non fa desiderare molto altro. Un peccato trascurarlo.
    3 punti
  6. Obiettivo acquistato nel settembre 2020, dalle dimensioni e peso generose, è andato a sostituire il 70-200/4 G VR, che montato sulla Z 7 con il necessario FTZ, pareggiava la lunghezza ma rimaneva sempre più leggero. La leggerezza era il suo unico vantaggio rispetto alla versione 2.8 Z, perché la resa ottica dello Z è ai massimi livelli sull’intero fotogramma fino dalla massima apertura. L’obiettivo è silenzioso, veloce e preciso come un laser nella ricerca del fuoco, mentre la versione “F mount” aveva il VR che ticchettava continuamente e nella messa a fuoco aveva spesso indecisioni che facevano andare avanti e indietro i gruppi di lenti per la ricerca del fuoco. Inoltre, si accontenta di filtri di 77mm di diametro (come il 24-120/4 S e non è poco) ed al riguardo manca nel bel paraluce una finestrella per agire con un dito direttamente sul filtro polarizzatore, quando innestato, senza dover rimuovere il paraluce per i necessari aggiustamenti. Tuttavia, con l’uscita delle ottiche “Z mount” la necessità di utilizzo dei filtri, per quanto mi riguarda, è notevolmente diminuito. Altro aspetto da correggere, ma sembra una battaglia persa, è la staffa per il montaggio dello zoom sul treppiede. Nikon fornisce un bellissimo piedino privo, però, delle scanalature a coda di rondine per l’attacco rapido (tipo Arca Swiss). Quindi, per evitare ulteriore peso aggiuntivo, mi sono dotato di una staffa prodotta dalla Leofoto che si sposa benissimo con i miei treppiedi della stessa casa. Tirando le somme riguardo a questo zoom dalle prestazioni eccezionali, cito quanto scritto da un giornalista del settore “Viene voglia di farsi un corredo mirrorless Nikon solo per poter usare questo zoom professionale dalla resa ottica fantastica. Una volta, gli obiettivi caratterizzati da una tale nitidezza e pulizia cromatica si definivano APO, e non tutti (nemmeno quelli a focale fissa) arrivavano alla resa di questo Nikkor Z 70-200mm f/2.8 VR S”. PRO : Zoom dalle prestazioni eccezionali a tutte le focali. Silenzioso, veloce nella messa a fuoco e con un ottimo VR. CONTRO : la bella staffa per l'attacco al treppiede non ha il piede con le scanalature a coda di rondine per l'attacco rapido (tipo Arca Swiss). Il paraluce, peraltro di bella fattura, avrebbe potuto avere la finestrella in basso per regolare facilmente il filtro polarizzatore quando montato.
    2 punti
  7. Godox MG2400Bi : 2900 Watt
    2 punti
  8. aggiornamento firmware per il Nikkor Z 18-140mm f/3.5-6.3 DX disponibile al centro download Nikon (QUI)
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  9. Data di lancio : novembre 2021 Motore di messa a fuoco : STM Stabilizzatore Integrato : NO Passo filtri : 77mm Distanza minima di messa a fuoco : 35cm 16 elementi in 13 gruppi (inclusi 3 vetri ED, 1 vetro ED asferico, 3 lenti asferiche, elementi con rivestimento Nano Crystal e rivestimento ARNEO e un elemento lente anteriore con rivestimento al fluoro) Diaframma a 9 lamelle 84x118mm (a riposo), 630 grammi Per tutti gli altri esiste il 24-105, obiettivo concepito per il cerimonialista in quanto riesce a coprire sia le foto di gruppi che i primi piani e i dettagli durante i servizi fotografici. Per Nikon il 24-120 è un obiettivo più eclettico, fin dalla prima (pessima) versione del 1996 ad apertura variabile per arrivare all'ultimo 24-120/4 stabilizzato del 2010. Nella roadmap Z in un primo momento, forse per depistare i concorrenti, era stato inserito un 24-105 che poi, sorpresa, alla presentazione del 2021 è diventato questo splendido 24-120/4 S. Un obiettivo che per la stabilizzazione si appoggia al sensore della fotocamera, per cui è meno indicato (ammesso che qualcuno abbia voglia di sprecarlo) su macchine in formato DX. E che fa un ulteriore, notevole passo avanti nelle caratteristiche principali, tanto da renderlo, per molti, di un valore superiore sul piano puramente pratico e fotografico, al più pregiato 24-70/2.8 S. Questo zoom è il più nitido di tutto l'arsenale Nikkor Z (almeno limitandoci ai 28/24-XXX), anche del citato 24-70/2.8 S. E soverchia in tutto il precedente 24-120/4 che da 70mm in su era proprio cedente. Il 24-120/4 S invece ha una nitidezza praticamente costante su tutte le focali. Non solo, il picco è ad f/4. Per cui non c'è ragione pratica (se non di luce esagerata) per chiudere il diaframma. Se paga pegno è in termini di distorsione, perché Nikon ha deciso di correggere questo difetto - il più semplice - via software. Per cui le due distorsioni evidenti, a 24 e a 120mm scompaiono nelle foto, sacrificando qualche mm di focale che, probabilmente, come per altri obiettivi Nikkor Z, è lasciata abbondante rispetto alle specifiche. Vignettatura e aberrazioni (anche esse corrette via software) sono nella norma per uno zoom. Quello che resta, dopo questi ragionamenti, è un obiettivo di straordinaria elasticità e veramente - non il solito modo di dire - adatto a tutto. Dal paesaggio al reportage, passando per la cerimonia e il ritratto. Insostituibile quando si deve avere un unico obiettivo senza poterlo cambiare. Il suo valore è stato confermato dal mercato. Per quasi due anni è stato in "lista d'attesa" e in Giappone è ancora tra gli obiettivi più venduti in assoluto (tra tutti i marchi). Insomma, se non fate soltanto fotografia specialistica, questo obiettivo non può mancare nella vostra borsa. Il suo prezzo è allineato al suo valore, difficile trovarlo molto scontato. Ma in kit con la Z8 (la sua compagna ideale) diventa più conveniente. con la Z9 offre più elasticità del più voluminoso 24-70/2.8 S comparativa dimensionale tra tutti i Nikkor Z 24-XXX : a ciascuno il suo Il 24-120/4 di fatto è appena più grande del 24-200 VR : il quale gli dà del filo da torcere su molti aspetti alle focali comuni. lo schema ottico complesso e che sfrutta tutte le caratteristiche del modello Nikkor Z La quantità di nostri articoli inerenti questo obiettivo dovrebbe far capire quanto lo riteniamo azzeccato : Nikkor Z 24-120mm f/4S : LO Zeta Zoom medio Nikkor Z 24-120mm f/4 e le donne (articolo NSFW) Con il Nikkor Z 24-120/4 S alla Rivanazzano Dragway Nikkor Z 24-120/4S: buono per tutto! Z zoom: 24-120/4S oppure 24-200/4-6,3 Nikkor Z 24-120mm f4 Street & Urban photography! mentre in questa galleria potete vedere alcuni esempi di fotografie scattate con questo obiettivo, oppure inserire le vostre. *** Come gestire un set con due modelle, in luce mista ? Ma naturalmente con il 24-120/4 S ! ritratto figura intera due modelle in luce naturale *** Chiariamoci bene. Non stiamo urlando al miracolo. Onestamente questo obiettivo è oggetto di compromesso. Ma rispetto all'ancora più esteso e flessibile 24-200, si tratta di un compromesso al rialzo, verso caratteristiche che complessivamente pendono decisamente sulla parte alta. Difficilmente un fotografo comune potrà essere deluso da questo obiettivo. Mentre il fotografo esigente, avrà in arsenale ANCHE obiettivi a focale fissa che possano intervenire per compiti ancora più impegnativi, lasciando al 24-120/4 la flessibilità d'uso senza troppi rimpianti.
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  10. Presentato ad inizio 2020 ma reso disponibile solo a settembre dello stesso anno (per ritardi causati dai blocchi COVID), zoom tele d'eccellenze, di caratteristiche prettamente professionali. 21 elementi in 18 gruppi (inclusi 6 vetri ED, 2 lenti asferiche, 1 lente alla fluorite e 1 elemento di lente SR, elementi con rivestimenti Nano Crystal e ARNEO e un elemento di lente anteriore con rivestimento al fluoro) diaframma a 9 lamelle distanza di messa a fuoco minima a 70mm di 0.5 metri e di 1 metro a 200mm passo filtri 77mm Circa 89 mm x 220 mm, 1.440 grammi con il collare del treppiede e 1.360 grammi senza collare per treppiede schema ottico complesso e ricco di lenti speciali, compreso un elemento a bassissimo indice di rifrazione e uno in fluorite MTF a 70 e a 200mm, sempre f/2.8 Obiettivo straordinario, sostanzialmente privo di difetti, riesce, seppur sembrava impossibile, ad andare oltre le prestazioni del già eccellente analogo obiettivo per reflex dell'ultima generazione. Veloce, nitido, stabilizzazione efficace, praticamente parafocale (non perde il fuoco mentre si segue il soggetto zoomando, sia in fotografia che in video). Nikkor Z 70-200/2.8 S su Nikon Z50, f/2.8, 200mm i nostri test dedicati a questo obiettivo : Nikkor Z 70-200/2.8 S (ed altri Zoom Z) con teleconverter Nikkor Z 70-200/2.8 S e TC 1.4x/TC 2.0x : unboxing Nikkor Z 70-200/2.8 S vs Nikkor F 70-200/2.8E FL : quale comprare ? Nikkor Z 70-200/2.8 S : video e sequenze Nikkor Z 70-200/2.8 S : l'obiettivo perfetto esiste ! (test/prova) Nikkor Z 70-200 e Z 100-400: gemelli separati alla nascita Nikkor Z 70-200mm f/2.8 VR S : L'anteprima di Nikonland e l'album dedicato :
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  11. A novembre mi dedico sempre qualche giorno di relax in giro per l'Italia e quest'anno la scelta è caduta sulla zona termale di Saturnia, in provincia di Grosseto, dove non molto distante insiste la Laguna di Orbetello. L’Oasi della Laguna di Orbetello venne istituita nel 1971, a seguito dello straordinario ritrovamento di pochi anni prima da parte di Fulco Pratesi e Hardy Reichelt di una piccola colonia nidificante di cavaliere d’Italia, una specie considerata estinta nel nostro Paese dall’inizio del secolo scorso. Orbetello offre tutto il fascino che solo le zone umide sanno dare e frequentarle significa entrare nel più profondo e ancestrale rapporto che abbiamo con l’ambiente naturale. Per la mia visita ho prenotato un giorno chiuso al pubblico e mi ha dato modo di girare in perfetta solitudine e silenzio fra i capanni per tutta la giornata, purtroppo la giornata è rimasta nuvolosa e non ho avuto modo di fare degli scatti con la luce radente. Ciò nonostante, la sensazione di benessere che ho provato mi ha pervaso per tutto il giorno. Tra le zone umide costiere, Orbetello rappresenta veramente una delle lagune italiane più significative, dove potenzialmente è possibile assistere quotidianamente a scene indimenticabili ma in realtà può anche accadere completamente niente! Nonostante quest'anno la laguna abbia tanta acqua (quindi anche vicino ai capanni di osservazione), tutte le mie osservazioni sono avvenute abbastanza distanti e ho supportato la lente, spinta sempre a 600mm, con l'opzione DX. La giornata nuvolosa ha avuto il vantaggio di impedire la creazione di fastidiosissime ombre ma, al contempo, mi ha costretto ad alzare gli ISO più di quanto avrei voluto. La varietà della fauna della riserva è vastissima ma alcune specie erano talmente lontane che ho fatto a meno anche di scattare (come alla bellissima coppia di falco pescatore che nidifica sopra una torre artificiale costruita appositamente). Poi, alla fine, però, quando stavo per tornare a Saturnia, le due Gru che erano state avvistate in laguna, per la prima volta in stagione, il giorno precedente sono atterrate proprio nei pressi del capanno numero 3, dove mi trovavo pronto allo scatto, anche a pieno formato. Ne trovate testimonianza anche qui sul profilo ufficiale Instagram dell'Oasi. Fenicottero Spatola Fenicottero Chiurlo maggiore Avocetta Airone cenerino Alzavola Chiurlo maggiore Garzetta Ibis Sacro Garzetta Pittima reale Fenicottero Pittima reale Fenicottero Mestolone Pettegola Gru cenerina Tutti gli scatti sono stati realizzati con Nikon Z8 e Nikkor Z 180-600mm. Diaframma f/8 con una sensibilità compresa fra 800 e 1600 ISO per garantire dei tempi di sicurezza.
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  12. Ieri Nikon ha registrato una nuova fotocamera, codice interno N2214. Il codice parrebbe indicare che l'avvio del progetto data aprile 2022, a testimonianza che nulla si improvvisa in pochi giorni. I codici precedenti sono : ZF N2137 : luglio 2021 Z8 N2120 : ottobre 2021 Zfc N2016 : giugno 2020 Z9 N2014 : aprile 2020 apparentemente qui abbiamo una futura macchina di una generazione completamente nuova. la registrazione avviene circa 2-3 mesi prima della commercializzazione e copre le caratteristiche degli apparati di trasmissione (BT e wi-fi). Intanto la Z6 II viene venduta nuova, in UK con uno sconto di 860 sterline.
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  13. Questo Nikkor è lo zoom con cui anni fa, quando mi occupavo di matrimoni, avrei scattato il 90% delle foto della cerimonia e buona parte anche di quelle a casa della sposa e del trattenimento: con la semplice aggiunta di un secondo obiettivo da effetto. Ma è anche lo zoom col quale oggi esco con ogni NIkon Z, che si tratti della Zf che ho in prova, oppure della Z9 che uso per shooting di sport, in supporto del teleobiettivo di turno, oppure anche di una DX davanti alla quale diventa un 36-180mm equivalente (ma senza l'ausilio della stabilizzazione) Fa parte di una categoria intermedia per qualità tra le ottiche Z, non levando terreno nè ai superluminosi e neppure ai tutto fare cheap: un esempio?... Coesiste col 24-200mm per gli stessi motivi e come alternativa rispetto similari situazioni di ripresa: per ragioni legate a luminosità relativa e qualità complessiva dell'immagine. Fa indispettire il posizionamento della ghiera di zoomata dietro a quella di messa a fuoco manuale, che con AF gestiti da stepper come quelli attuali, è di certo il comando meno utilizzato sugli obiettivi Nikkor Ghiera programmabile, a rotazione continua (stepless) con zigrinatura differente da quella delle altre due, eccellente per un professionista o un vlogger PRO qualità complessiva luminosità e nitidezza gamma focale ideale nel reportage eterogeneicità tre ghiere, una programmabile prezzo CONTRO assenza del VR allungamento del barilotto in zoomata inversione delle ghiere con quella di fuoco davanti a quella di zoomata sfuocato a TA
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  14. Commercializzazione: Febbraio 2019 Peso:485 grammi Diaframma: 7 lamelle Passo filtri: 82mm Messa a fuoco minima: 28cm Dimensioni : 85x89mm (lunghezza e diametro) Schema ottico: 14 lenti in 12 gruppi di cui 4 ED e 4 asferiche, Nano Crystal coating, dotato di O-ring anti umidità Stabilizzazione: non presente Primo obiettivo widezoom per Nikon Z, presentato a fine 2018 e commercializzato al febbraio successivo è stato fin da subito un cuneo spinto a colpi d'ascia dentro il tronco della tradizione F-mount Nikon: paragonato al 14-24/2.8 AFS si è subito dimostrato vincente su diversi aspetti, legati principalmente alla correzione automatica via software delle caratteristiche complementari (distorsione, aberrazioni cromatiche, vignettatura) sia per le caratteristiche fisiche, tra le quali spicca a prima vista il peso esiguo se rapportato alle realizzazioni per reflex e la lente frontale piatta, se pur di ampio diametro , insieme alla costruzione "folding" che ha suscitato sempre reazioni contrastanti, tra chi apprezza le dimensioni contenute in borsa, nella posizione di riposo, e chi invece lamenta la necessità di sblocco come una perdita di tempo ed una probabile causa di futura infiltrazione di polvere tra le lenti. Sta di fatto che è uno zoom che cade in mano come fosse un entry level per il peso e la forma e consente a chiunque di portare in pochissimo ingombro e ad un prezzo contenuto, un obiettivo da reportage determinante per una rilevante percentuale degli scatti di un viaggiatore: da qui la nostra definizione di Piccolo Genio. La qualità degli scatti, grazie ad un antiriflesso determinante come mai nella storia dei superwide Nikkor e al motore AF stepper, silenzioso, efficiente, infallibile, insieme ad un livello di nitidezza talmente elevato al centro da far passare sotto silenzio l'inevitabile caduta ai bordi (parliamo in wide di un 14mm FX), ne fanno uno zoom consigliabile a tutti coloro che si aspettino un tuttofare di livello elevato a prezzo contenuto. Il diaframma a sole 7 lamelle consente ugualmente uno sfuocato di buon livello anche a tutta apertura: in determinate occasioni al di sopra di realizzazioni di livello superiore. La diatriba sull'attribuzione della qualifica "S" a questo zoom è a mio giudizio mal posta, in funzione del livello qualitativo di questo zoom rispetto i suoi predecessori F-mount e della sua adattabilità ad una buona quantità di generi, tra i quali anche quelli che prediligono il montaggio diretto di filtri sulla lente anteriore di un obiettivo da 114° di angolo di campo. Gli articoli di Nikonland su questo zoom: Il Piccolo Genio pensieri a tutto campo Z 14-30/4 oppure Z 14-24/2.8: quale e perchè Galleria:
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  15. il nostro sondaggio di lunedì 20 novembre. E' ancora possibile votare (qui). Per poterlo fare è sufficiente essere iscritti a Nikonland. Non è indispensabile commentare, basta selezionare le proprie risposte e votare. *** Un sondaggio deve durare poco per avere una sua validità. Anche se qui avevamo solo domande oggettive, non interpretabili, relative alla fotocamere Nikon in possesso degli iscritti. Se qualcuno non ha votato, l'ha fatto per due ordini di ragioni possibili, non certo perché le domande erano impegnative o complesse. Perché non si è collegato in questa settimana, oppure perché non ritiene di partecipare alla vita del sito, anche con un semplice voto in un sondaggio. Libere scelte che però valgono anche queste ai nostri fini. Si, perché oltre al censimento, che in questo stile, arriva 4 anni dopo il precedente, relativo alle sole Z, poi richiamato nel 2020, ma più che altro orientando le scelte sulle ottiche, ci permette di contarci. Abbiamo avuto su Nikonland fino a 2000 iscritti, anche di più. Che per qualche motivo, in larghissima parte poi non si sono più ricollegati. Gli utenti attivi sono sempre stati, nella realtà, non più di 100-120 e non tutti con almeno 100 interventi attivi (i cosiddetti Nikonlander) o con più di 1000 interventi attivi (Nikonland Veterani). Qui siamo arrivati a (quasi) 150 (votanti e quindi attivi) e questo lo riteniamo un successo. Anticipiamo che il nostro sito non conta gli utenti iscritti che non si collegano o hanno zero attività sul sito. Somma solo gli utenti attivi e che si collegano con buona frequenza. Per questa ragione, abbiamo già cancellato - con pax animi anche sul piano di privacy e connessi in caso di mail massive dell'Admin - alcune centinaia di iscritti inattivi. Ci ripromettiamo di ripetere l'operazione per quelli che, iscritti con ZERO interventi, non parteciperanno nemmeno a questo sondaggio. *** Con queste premesse - e ricordando che il sondaggio resterà attivo indefinitamente, quindi ognuno potrà votare, e ognuno di chi ci segue senza essere iscritto, potrà in pochi secondi iscriversi e votare - andiamo ai risultati. Alcuni attesi, altri piuttosto sorprendenti. Riguardo alle reflex. Circa il 56% dei partecipanti dichiara di usare ancora correntemente una o più reflex. Il 16 % del totale invece, non possiede nemmeno una Nikon Z. Sinceramente ci saremmo aspettati numeri inferiori in entrambe le due casistiche. Probabilmente dipende ancora dalla proposta Nikon. Forse con l'uscita di Z6 III l'anno prossimo la tendenza sarà più decisa. Crediamo che ognuno abbia percepito che il mondo delle reflex Nikon resterà ancorato ai modelli attuali, fintanto che verranno mantenuti a listino. Probabilmente la più longeva Nikon D tra le attuali sarà la D780, la più aderente agli standard attuali (porta USB-C, ricaricabile via filo, parte ibrida, video, etc.). La Nikon D850 resta tra le fotocamere più amate. Mentre D5/D6 e D500 sembrano già in ritirata, sostituite probabilmente da Z9 e Z8 Sempre restando sulle reflex, crediamo che sia ragionevole la presenza marcata di modelli di grande successo, come la D850 e la D750. Così come è credibile la ridotta presenza di D5/D6, visto il numero di Z9 in mano ai Nikonlander. Forse più peculiare la percentuale di precedenti ammiraglie, la più giovane delle quali - la D4 - risale oramai a più di 10 anni fa. Come mai ? Una D3-D4 ha senso per le performance, non certo per la "qualità" delle immagini. Che performance ha oggi una D3 del 2007 ? Abbiamo letto nei commenti di alcuni che ancora usano la D200 o la D40. Merito di Nikon e della robustezza dei suoi apparecchi. Speriamo che le attuali Nikon Z si dimostrino così robuste, visto quanto le fanno pagare. Crediamo che solo per ragioni di costo ci siano ancora così tante D3000-D5000, dato che queste fotocamere ci sembrano decisamente cedenti verso le più recenti e prestanti Z50 e Z30. Restano inossidabili le varie D800-D810 e magari anche D700, che sono difficili da sostituire se il fotografo non necessita di quanto offerto dalle generazioni successive. Però anche qui parliamo di macchine - magari acquistate usate - con 9-15 anni di servizio. In ogni caso, come amministrazione di Nikonland, prendiamo nota di quante reflex siano correntemente attive per continuarne a parlare, se possibile, nel prossimo futuro. Parlando di Z invece abbiamo una conferma di quanto sia importante la Z6, il cui mix di caratteristiche per il prezzo richiesto, va a cogliere la fascia più orizzontale di fotografi. In questo senso continuiamo a sottolineare quanto il modello che più di tutti deve aggiornare Nikon, è proprio questo : la Z6 III non deve tardare troppo. Forse convincerà qualche amante di reflex in più a provare il passaggio a Z. Prima o poi, salvo restare per sempre in retroguardia, sarà una cosa che ognuno penserà di valutare. Mentre la Z50, pur diffusa, non ha convinto tutti. Forse perché l'offerta di Nikon è stata tripartita tra la fashionable Zfc e la più essenziale e aggiornata Z30. Ecco, la Z30 nel nostro contesto molto elitario - non dimentichiamocelo - è forse la cenerentola. Ce ne saremmo aspettate di più. Probabilmente Nikon l'ha veicolata verso gli acquirenti sbagliati, e forse anche noi non siamo stati convincenti. La Nikon Z30 è la sostituta ideale della vecchia Coolpix. Non va necessariamente pensata per fare la Formula 1 ma per tutto il resto si ... Del resto, se tra 149 votanti ci sono 70 tra Z8 e Z9, capiamo bene quali siano le tendenze di acquisto tra gli iscritti a Nikonland. Un sito che non si vuole necessariamente caratterizzare in una modalità rivolta solo a chi ha tanti soldi da spendere, ma certo attira per lo più chi ha esigenze elevate ed é disposto a soddisfarle spendendo quanto è necessario spendere. Anche quando questo - e per i più sappiamo che è così - ciò non avviene senza sacrifici. *** Ecco, ci sembra di aver sottolineato almeno l'essenziale, ma questo articolo vuole per lo più favorire una discussione tra gli iscritti sui risultati del sondaggio e su ciò che questi rappresentano (ammesso che rappresentino qualche cosa : non vogliamo in alcun modo apparire asseveranti). Che auspichiamo sia la più aperta e ragionevole possibile. Comunque grazie a chi ha partecipato al sondaggio e a chi ci vorrà far conoscere la propria opinione al riguardo.
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  16. Nikon USA già da un paio di anni ha avviato un programma di Try & Buy (letteralmente, prova ed acquista) che da noi potrebbe essere meglio definito come "soddisfatto o rimborsato". Nella pratica, un potenziale acquirente della Nikon Zfc, ha facoltà di acquisto di un kit contenente quella macchina per provarlo. E se al termine di una prova di 30 giorni non dovesse essere soddisfatto, perché il prodotto non fa per lui, non gli interessa, si è rivelato diverso da quanto si aspettasse o altri mille motivi, ha piena facoltà di restituirlo, ottenendo il rimborso incondizionato (purché il prodotto sia restituito in condizioni che ne permettano la rivendita come ricondizionato). Diversamente, lo tiene, senza altre formalità. la locandina dell'operazione promossa da Nikon USA per la Zfc Non abbiamo in mente operazioni simili in atto in Italia, o almeno, nel nostro comparto. Ci chiediamo se potrebbe avere successo se l'opzione fosse realizzata. Magari per prodotti particolari, come la Zf o qualche futura fotocamera in formato DX, non crediamo sia fattibile per apparecchi di fascia molto alta, dove riteniamo l'acquirente abbia bene in mente cosa sta comperando. Dite che potrebbe essere utile ? Vi potrebbe interessare ? Esprimetevi liberamente, se lo ritenete. Grazie.
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  17. Chi non sogna una fiammante Alfa Romeo Giulia GTAm Rosso Competizione con scarico Akrapovic ? Non tutti possiamo permettercela, però. E chi potrebbe, fa bene a chiedersi quanto potrebbe sfruttarla per le sue speciali ed uniche caratteristiche che ne hanno già fatto un'auto di culto. Tenerla in garage ad invecchiare ? Mai. Uscire nel traffico congestionato e viaggiare a 30 allora ? Che vergogna. Ognuno di noi, se ne ha bisogno, dovrebbe avere l'auto che fa per lui. Il giusto compromesso di tutte le sue caratteristiche. Ragionamento - se perdonate la mia passione per le auto sportive e le fuoriserie - che si può estendere a qualsiasi altro oggetto (o soggetto : vedi il partner) sulla terra. Anche la fotocamera. Molti di noi hanno comprato la Nikon Z9 e se la godono. Ma la Z9 si può paragonare alla Giulia GTAm per molti aspetti. Va bene in pista. Meno per la gita fuori porta con i figli, i suoceri e il cagnolino. Si, ci si può fare un paesaggio. Ma una Z7 non darebbe nulla di meno. Anzi. A molto meno. Ma non mi fermo qui. Proseguo. Nella realtà, per le foto di un fotografo di tutti i giorni, non c'è nemmeno bisogno di una Z7 o di una Z6. Spesso una Z5 è più che sufficiente. Spesso una Z50 basta tranquillamente. Io ho avuto una Z50 che ho passato a Max quando ho comprato la seconda Zfc. Si perchè la Zfc - che è la sorella carina della Z50 quanto la Z30 è la gemella con gli occhi castani della Z50 - mi piace molto ed è la fotocamera che impiego per praticamente tutte le foto di tutti i giorni. Tranne quando devo fare un lavoro tanto impegnativo per cui è necessario far uscire dal garage la Z9 ! E' una cosa strana perché 20 anni fa, quando sono uscite le prime reflex digitali, ci sentivamo menomati da quel formato ridotto, imposto dal contenimento dei costi dei sensori che riduceva la potenzialità dei nostri obiettivi. Ma, appunto, dopo 20 anni, la tecnologia è andata tanto avanti che una Nikon in formato DX non ha moltissimo da invidiare in termini di qualità di immagine, rispetto ad una FX. Si arriva a sensibilità che nemmeno la D3 poteva permettersi, avendo una dinamica complessiva anni luce più avanti. Le funzionalità sono tali e quali a quelle delle Nikon Z in pieno formato. Ma sono più economiche, più compatte, più ... alla mano. Anche più "spendibili", consentitemi di dirlo, di una Z9 con attaccato un obiettivo da 5000 euro quando andiamo in certi posti ... Direte voi, ma c'è il problema degli obiettivi. Nikon propone solo tre corpi macchina e tre zoom di taglio medio-basso. Ecco, questo oramai è solo un retaggio del passato, un preconcetto. Questi tre zoom, ne abbiamo parlato a lungo su queste pagine, sono di qualità eccellente, anche il plastichino 16-50 VR che io uso per quasi la totalità degli scatti dei prodotti oggetto delle prove e dei test per Nikonland. Scatto nel mio studio con la piccolina e il piccoletto, pilotando flash professionali per 2400 W/s con softbox da 120 e 140cm di diametro. Figuriamoci se smuovo la Z9 per fare cosine del genere ... Ma ai tre obiettivi Nikon, possiamo già oggi aggiungere una serie di proposte "di terze parti" che possono incontrare l'interesse di tutti. In questa foto che riprende la mia Bella Nikon Zfc con il suo vestitino verde menta, vedete tutti gli obiettivi adatti ad una Zfc/Z50/Z30 che ho in casa. Ma non sono tutti. Altri, e di belli, ne mancano. Come ad esempio i Viltrox AF 23/1.4 e 33/1.4. Mentre ne ho aggiunti tre che sono full-frame ma che sembrano fatti apposta per le nostre piccoline : i due Nikkor Z 28/2.8 e 40/2 e il nuovo TTArtisan AF 32/2.8 e nulla vieta di aggiungere il 50/2.8 MC che per l'appunto è stato usato per questo scatto foto scattata con l'altra Nikon Zfc e il Nikkor Z MC 50/2.8 in luce naturale (focus stacking di 16 scatti montati con Helicon Focus). E' tanto "perfetto" che potrebbe andare su un catalogo commerciale ... Sono già molti gli obiettivi adatti alle nostre piccole Nikon Z DX, molti sono autofocus, altri manual focus. Ci sono fisheye, superwide, obiettivi da ritratto, obiettivi superluminosi f/0.95 ... ed altri, intraprendenti produttori universali proporranno prossimamente altri obiettivi. Come Viltrox che sta costruendo un corredo di eccellenti obiettivi AF che consentono poi di scegliere il marchio del corpo macchina da abbinare loro. Ma anche Tamron si aggiungerà, facilmente, ai produttori di obiettivi autofocus in formato DX. E come vedete mi sto limitando ad indicare obiettivi nativi con attacco Z, trascurando l'enormità di obiettivi di tutti i tempi utilizzabili via adattatore "scemo" o "intelligente". Insomma, già oggi, l'alibi della mancanza di obiettivi decade. Se le immagini che seguono non vi convincono, allora la causa è il vostro snobismo Seguono foto prese da Nikonland, scattate rigorosamente con Nikon Z in formato DX con gli obiettivi più vari, dal modesto 16-50 al supercremoso TTArtisan 50/0.95, senza trascurare tutti gli altri. Ditemi voi se, senza saperlo, potreste pensare che sono stati scattati con una Z50 anziché con una Z7 II da 3.600 euro. con un flash professionale a batteria da 600 W/s e softbox acconcio con un flash professionale a batteria da 600 W/s e softbox acconcio in esterni, davanti a tutti ! con 1800 Watt/s di flash professionali con svariati metri cubi di softbox davanti, fondale, esposimetro esterno, etc. etc. La risoluzione è bassa, limitata a 20 megapixel ? Errore, ho consegnato un file per la stampa in formato poster portata a 80 megapixel di un mio scatto fatto con la Zfc e un obiettivo del 1957 Nikon Zfc e Trioplan 2/100mm del 1957. Scatto portato a 11557 pixel di lato in formato TIFF a 16 bit partendo dal NEF originale via Photoshop (migliora AI) e stampato poi "a parete". Insomma, rifletteteci bene. Forse vi basta una DX, purché sia una Nikon Z ... Si perchè queste macchine - e qui non abbiamo esplorato il video, eccellente, che hanno, ma solo il lato fotografico - sono piccole, modeste e relativamente economiche e sono solo la prima generazione di Nikon Z. Ma nei fatti sono delle Supergirl a tutti gli effetti ... e vi sfido a dimostrare il contrario. Che sia il primo corpo o il secondo corpo rispetto ad un'altra macchina più impegnativa e costosa, faranno tutto ciò che saprete far loro fare ... tutti gli scatti di questo articolo provengono da fotocamere Nikon Z in formato DX. Nessuna Nikon FX è stata sacrificata per ottenere il risultato. Usando fotocamere FX ed obiettivi da 2500 euro sarebbero venute foto migliori ? Forse, se ne sareste stati capaci. Ma già così vi sfidiamo a provarci ... In ogni caso, comprate Nikon : vivrete più sani e sereni
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  18. Ho la Zfc dal 4 Agosto di quest'anno, abbastanza da farmene un'opinione. Così ho pensato di intervistare me stesso su questa "macchinetta". Eccola qui. Perchè l'hai comprata? L'acquisto è in parte razionale ed in parte sentimentale: Stavo già pensando se procurarmi una Z 50 che mi facesse soprattutto, ma non solo, da "moltiplicatore" per il 300mm (+ TC14) per la fotografia ravvicinata, recuperando così quel suo valore di quasi macro che era andato perso con la Z6,e anche in macro il formato Dx è di aiuto. Quando è stata annunciata la Z fc, il suo look astutamente retrò, ai miei occhi riuscito molto meglio di quello della Franken-Nikon Df, mi ha attratto come ha attratto tanti altri. Così la parte emotiva ha spinto dalla parte della Z fc. Abbastanza forte da farmela comprare. Per cosa la usi? Per tante cose: per la fotografia ravvicinata, macro, come ho detto sopra, con lei spesso posso evitare di montare troppi accrocchi, mi basta il guadagno di 1,5x dato dal fattore di crop del formato Dx, che mantiene 20 megapixel come nella D500. Se serve, aggiungo una buona lente addizionale. Quasi macro: Nikon Z Fc e 24-200mm Z , a 200mm con lente addizionale. Per lo street: piccola, discreta, leggerissima, con il suo 16-50 collassabile è un divertimento portarsela in giro, fa addirittura venire voglia di fotografare. Senza contare che posso andare in giro con una coppia di obiettivi (16-50 e 24-200) arrivando da 24 a 300mm. Il formato Dx sul 24-200 ne migliora la resa ai bordi (o meglio, li taglia proprio fuori). La trovi comoda come ergonomia? Diciamo che non la trovo scomoda. Non ha l'ergonomia di una fotocamera moderna, da questo punto di vista la Z50 è indubbiamente meglio, ma come ha detto qualcuno, la bellezza richiede qualche sacrificio! Scherzi a parte, nonostante abbia le mani grandi, non mi trovo poi male (più o meno come quando avevo la Nikon FG!). C'è da dire che io non faccio lunghe sessioni fotografiche con la fotocamera sempre in mano, quindi le mie considerazioni sono relative a come la uso io. In macro il maggior peso lo regge la sinistra che tiene l'obiettivo, nello street, nei momenti di "riposo" la tengo al collo con la cinghia e montato c'è il 16-50. Non senti il bisogno del grip? Penso che senza dubbio, un grip migliorerebbe sensibilmente l'ergonomia e per alcuni può addirittura essere essenziale, ma a mio personale parere ne risulta alterata l'estetica. Dato che questa fotocamera l'ho comprata al posto della Z 50 anche -se non soprattutto- per il suo look, cambiarlo non mi va. Naturalmente è una considerazione molto soggettiva. Dovessi tenerla sempre in mano, probabilmente prenderei il grip ... o forse avrei preso una Z50! Vorrei comunque prendermi una base per proteggere il fondello di plastica. Pensavo alla half-case in pelle (?) della Smallrig. Un po' leziosa forse, ma ci sta. La half case non ha l'attacco Arca Swiss incorporato, lo so, ma la cosa mi interessa relativamente. Al 300mm ho sostituito il collare originale con uno cinese ben fatto con l'attacco Arca nel piede e sul cavalletto ci metto quello. Gli altri montati sulla Z Fc si possono anche usare a mano libera, al limite, servisse proprio, posso sempre avvitare una piastra. Dal sito Smallrig Come comandi e in generale interfaccia utente? Uno dei motivi per cui continuo ad usare Nikon è che non devo nemmeno prendere in mano le istruzioni, anche con fotocamere nuove, se non in casi rarissimi, sarà anche perchè uso Nikon da trentacinque anni, ma per me interfacciarmi con una fotocamera Nikon è quasi istintivo. La qualità di immagine ti soddisfa? Assolutamente sì, per essere una fotocamera Dx è sorprendentemente buona. Non ho fatto confronti diretti, ma come impressione sono concorde con chi dice che in questo è persino superiore alla sua "antenata" (benchè molto diversa) D500. File puliti ed incisi anche ad alti iso, lavorabilissimi. Sotto un crop 100%: C'è qualcosa che non ti piace? Il display articolato di lato, apprezzo molto che si possa ribaltare, così da proteggere il display stesso, creando un dorso molto stylish, ma lo trovo scomodo da usare. Avrei preferito una soluzione a ponte levatoio, comoda per scattare ad "altezza pancia". L'hai presa con il 16-50mm, cosa ne pensi di questo kit-zoom? Come altre realizzazioni "economiche" per Z sono delle piacevoli sorprese per quanto riguarda il rapporto qualità prezzo. Il vero problema è l'apertura massima, un po' troppo chiusa. Il 16-50 nello street A volte, un paesaggio. Appena possibile aggiungerò un fisso più luminoso, il 40mm o il 50mm MC, più facilmente quest'ultimo, non è troppo grosso, la focale equivalente da 75mm mi è congeniale e l'opzione macro è sempre comoda, senza contare che la qualità generale è eccellente. E con gli altri obiettivi come si comporta? Del 24-200mm ho già detto, li trovo fatti uno per l'altra, il 24-200mm a 24mm Il 24-200mm a 200mm, con lente addizionale! l'altro obiettivo con cui la uso molto è il 300mm f4 Pf, occasionalmente moltiplicato con il TC 14 EIII, Va bene, anzi molto bene. Con il 300mm f4 Pf, senza moltiplicatore Per gioco ci ho montato anche il SIGMA 150-600mm Contemporary, su cavalletto ovviamente, non ho trovato particolari problemi, e la qualità delle immagini è molto buona, come nelle due foto sotto, ma nel complesso non è una combinazione proponibile seriamente troppo squilibrio. Per queste cose, meglio la Z6, che ho tenuto. Ho usato anche un SIGMA 12-24 (non Art) per delle foto di street quando avevo bisogno di un grandangolo spinto. Il problema è che non amo l'FTZ, anche se poverino non mi ha fatto nulla di male, non vedo l'ora che esca qualcosa di nativo ed abbordabile che mi permetta di abbandonare gli obiettivi F definitivamente. Un'ultima domanda, pensi di usarla con obiettivi "vintage" o comunque manual focus? No, di obiettivi Ai-AiS non ne ho più e di sicuro non ne comprerò più. Ho provato a montarci qualcosa per pura curiosità, ma a parte il focheggiare a mano, nella maggior parte dei casi con gli obiettivi da me provati le immagini non rendevano giustizia al sensore. Non escludo però che con altri obiettivi d'epoca la resa possa essere superiore. Un tentativo con il Micro-nikkor 55mm f3.5. Resa onesta, accettabile. A questo proposito, non penso che comprerò i vari TT Artisan e simili a messa a fuoco manuale, indipendentemente dalla loro qualità e bellezza estetica, perchè la messa a fuoco manuale non fa più per me. Non sono mai stato collezionista di niente quindi se non li posso usare non mi interessano. La Z fc è bella e fotografa più che bene, almeno per l'uso che ne faccio (chiaro, non è una Z9, ma nemmeno pretende di esserlo!), per questo è con me. Silvio Renesto
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  19. Dovremo presto aprire analoga guida sul mondo Z: Nikonland tende a definire motivazioni all'acquisto e destinazioni di utilizzo di apparecchiature oggi così simili quanto differenti come reflex di ultima generazione e mirrorless FX di prima generazione. Cercheremo di non lasciarci eccessivamente condizionare nelle comparazioni dal fattore economico, continuando a ritenere il famigerato rapporto qualità/prezzo come assolutamente soggettivo, specie sul versante economico: ognuno in cuor suo stabilisce i parametri in questo ambito, mentre l'aspetto qualitativo emerge come fondamento del risultato finale auspicabile. Lo sappiamo...per essere obiettivi dovremo rifare le felpe e le magliette !
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  20. Rispondiamo insieme a domande frequenti come : - le migliori lenti per la mia nuova Nikon - il corredo ideale per Nikon - i migliori obiettivi per la mia Nikon D750, D610, D7500, D7200, D5600, D5300 *** "Ho comprato una reflex Nikon...quale tra questi due fissi mi consigliate...o sarebbe forse meglio quello zoom?"A seguire, nelle pagine successive, due diverse realta', manifestate nelle domande che sul forum ci vengono piu' di frequente rivolte sul come mettere in piedi un corredo fotografico, coerente con le personali esigenze: da quelle piu' semplici alle piu' articolate. Ovviamente si tratta di consigli che vogliamo proporre come esemplificazione di situazioni tipo che non possono certo esaurire le esigenze della totalita' degli utenti del forum, ma che possono servire a costituire la base di successivi approfondimenti basati sul "perche' quello al posto di...quell'altro?" Saranno graditi i commenti a margine dell'articolo per riempire gli inevitabili percorsi alternativi possibili, che nel tempo serviranno anche a comporre l'inevitabile evoluzione dei convincimenti qui ed oggi espressi.L'intento sarebbe quello di aiutare nella scelta degli abbinamenti tra corpi macchina ed obiettivi, anche di marchi compatibili, bypassando la spazzatura degli zoom di primo equipaggiamento ed in generale tutto cio' che abbiamo nel tempo imparato a sconsigliare.Ma tralasciando anche obiettivi molto specifici in base all'utilizzo loro dedicato come i supertele, i fisheye o i decentrabili i cui destinatari hanno (o dovrebbero avere) idee gia' chiare al riguardo.A seconda dei profili-utente in gioco, saranno inclusi o meno obiettivi che riteniamo essere coerenti con l'utente in oggetto, pur consci che un 18-55 possa essere tranquillamente montato su di una D5, tanto quanto un 500mm su una D3xxx, ma ovviamente senza il nostro...imprimatur Mi permetto di essere assertivo in forza dell'esperienza diretta basata sull'utilizzo personale delle attrezzature proposte, e/o sulle considerazioni derivanti dalla lettura dei test che in questi dieci anni sono stati pubblicati su Nikonland, sempre con lo stesso fine: quello di fornire il nostro punto di vista in lingua italiana su quanto graviti intorno al marchio ed alla baionetta Nikon. step 1 "Si, ho deciso,non ce la faccio proprio piu' a perdere altre foto scattate col telefonino solo perche' ...non le trovo piu' nei meandri delle cartelle, delle quali mi dimentico sempre di fare backup, ne' di restare ancora deluso al fotolab, quando una, due volte all'anno tento di farne stampare qualcuna, sempre con pessimi risultati rispetto cio' che vedevo nello smartphone." - Perche' proprio Nikon? "Mah...mi pare proprio carina quella colorata di rosso col monitor talmente girevole da poter fotografare anche i fili d'erba senza dovermi abbassare troppo..."una D 5xxx(reflex formato DX attualmente sul mercato nelle versioni D5300/5500/5600 tutte dotate di sensore da 24Mpx di prezzo medio variabile tra i 480 ed i 700 euro, solo corpo, dotata di flash incorporato e monitor completamente girevole) E meno male, diciamo noi di Nikonland, che non abbiamo mai amato le entry level di prima fascia come le Nikon D3xxx, le quali a nostro avviso hanno menu ed impostazioni automatiche eccessivamente preponderanti sulle funzioni cardine.Automatismi che di certo facilitano il novellino, ma che lo lasciano tale e solitamente lo portano ad un livello di crescita fotografica non molto differente dal punto di partenza.Per intenderci, il fatto di dover entrare nei menu' in continuazione se si abbia intenzione di variare e/o personalizzare una funzione, per poi dover rientrare per eliminare quella correzione, alla lunga stancherebbe anche un professionista: ed e' per questo che, nonostante i sensori di ultima generazione, spesso molto performanti, una entry level resta progettata come ha deciso il costruttore per quello che e': una macchina utile a vendere molti pezzi e ad assistere la mamma che voglia fotografare il figlio durante la partita di pallone (rotondo, ovale, a strisce, peloso) e che il piu' delle volte, anche dopo molti anni di utilizzo del mezzo, non appena veda un papa' in possesso di attrezzature visivamente piu' ...performanti si produrra' nella frase di rito:"non e' che mi farebbe avere qualcuna delle foto che ha scattato? Sicuramente saranno migliori delle mie, che non so perche', ma non vengono mai come mi piacerebbe"... e certo... le fa la macchina ! Fatta questa premessa vediamo anche quali obiettivi associare ad una macchina di seconda fascia, pur sempre entry level, che dalle prime si avvantaggia anche per la maggiore facilita' di trovarla in vendita come "solo corpo" per evitare la spesa ulteriore, benche' ridicola, per uno dei pessimi zoom proposti in bundle. Partiamo dal presupposto che una persona che venga da esperienza zero chiede per prima cosa una "soluzione totale" ossia un obiettivo che serva a tutte le esigenze che lo hanno frustrato fino ad allora: traduzione...un superzoom da supergrandangolo a supertele. Quanto di peggio si possa pensare. Ma nel rispetto delle opinioni e delle esigenze delle persone ci siamo piu' volte interessati anche su Nikonland di fenomeni simili e proprio di recente abbiamo scritto di questo all-in-oneSigma 18-300/3,5-6,3 DC appartenente alla recente serie Contemporary (che raccoglie realizzazioni ottiche non solo economiche, ma ottimizzate per un equilibrio con le prestazioni ottiche), il quale unisce a delle dimensioni sufficientemente contenute, rispetto la media dei competitor, delle prestazioni sufficienti in molte condizioni, accontentandosi della non eccelsa luminosita' ma aiutati da un prezzo medio in Italia allineato sui 450 euro, in linea col Nikon di pari escursione (ma un terzo di stop piu' luminoso a fine escursione), un centinaio di euro in piu' di quello che occorra per acquistare un Tamron 16-300 f/3,5-6,3. Questo zoom di formato APS-C produce sulla Nikon DX una copertura equivalente ad un 27-450mm, un obiettivo 16x, utile certamente in molte, ma non tutte, le occasioni nelle quali il nostro principiante vorra' fotografare. Principalmente carente quando la luce ambiente non sia all'altezza della sua massima luminosita' (ed in verita' andrebbe diaframmato sempre almeno a f/8 per rendere meglio), certamente risolutivo in termini assoluti, sostituendo da solo un'infinita' di focali fisse. Dotato di motore HSM (ad ultrasuoni) e di stabilizzatore ottico (necessario in funzione della scarsa luminosita' e del peso che si avvicina ai 6 etti)Ingombrante zoomando da minima a massima focale La soluzione di corredo che Nikonland pero' apprezza maggiormente e' certo quella che preveda l'acquisto di focali fisse di buona qualita' pur se economiche, in linea con gli intenti dell'utente medio di questo settore, ma che gli consentano di scattare nella maggior parte delle opportunita' che si presenteranno, con risultati qualitativi del file (per i contenuti ci deve pensare lui) decisamente superiori.Ed allora, lo "step in" per la Nikon D5xxx consiste, ovviamente, di un obiettivo standard, che per le dimensioni del sensore non puo' che essere il "best buy"Nikon AF-S DX 35mm f/1,8G un obiettivo luminoso, leggero, compatto ed economico (sotto i 200 euro) che consentira' finalmente al nostro ex-smartphotographer di accedere al mondo della zoomata coi piedi: avanti e indietro rispetto al soggetto, fino a trovare la giusta inquadratura con il giusto sfondo per la fotografia pensata (si, appunto...con la testa)Otto lenti delle quali una asferica per una maggiore planeita' complessiva, trattamento antiriflesso come per gli obiettivi di classe superiore, motore SWM e ghiera di messa a fuoco manuale, utile a provare l'ebbrezza di una composizione che si formi davanti ai nostri occhi nel mirino, per effetto del nostro intervento. Economico nei materiali come buona parte dei Nikon di questa categoria, baionetta in metallo (perlomeno) ma ghiera filtri in plastica...fragile. Accanto a questo obiettivo standard, un'altro campione di compattezza/prestazioni come il classico "for all seasons" Nikon AF-S 50mm f/1,8G quello che personalmente considero un rimedio agli zoom (quelli trans-standard) che riassume, comprende e, solitamente, surclassa.Sette lenti tra le quali, anche qui, una asferica, stessi pregi e stessi difetti del 35/1,8 dx di cui prima, con un enorme vantaggio: quello di essere un obiettivo di copertura FX, che percio' il newbie si ritrovera' con la medesima utilita' se un giorno desiderasse approdare al pieno formato. Anche in questo caso un prezzo d'acquisto medio sui 200 euro che ne fanno un' esigenza piu' che una possibilita', anche in affiancamento di eventuali scelte "all-in-one" di cui prima.Sul formato DX questo normale mostrera' una copertura equivalente a quella di un 75mm, praticamente un mediotele col quale realizzare ritratti a mezzobusto fin sotto a 50cm di distanza dal soggetto, staccando il soggetto dallo sfondo grazie ai diaframmi piu' aperti che, in unione alla capace sensibilita' del sensore della D5xxx consentira' opportunita' precluse a zoom e smartphonesUna linearita' ed un'assenza di distorsioni marcate anche ai diaframmi piu' aperti che con questi due fissi spalanchera' un mondo nuovo a chi non vi si sia mai addentrato. Obiettivi che aiutano a inventare. Ma se proprio la passione per gli zoom sia invincibile rispetto le promesse qualitative dei fissi qui considerati, siamo certi di consigliarvi bene nel proporvi uno zoom trans-standard come ilSigma 17-70 f/2,8-4 DC Macro Contemporary che per un prezzo medio di 410 euro vi mette a disposizione una focale equivalente (DC in Sigma sono gli obiettivi che coprono il formato APS-C) ad un 25-105mm dalla luminosita' davvero elevata per uno zoom di categoria economica, con un motore AF ben reattivo, ben sei lenti speciali, stabilizzato e con una marcata propensione per le foto a distanza ravvicinata.A nostro avviso non ha rivali nella sua categoria (materialmente) e i soldi che servono al suo acquisto, pur se superiori all'accoppiata dei fissi di cui sopra, e' certamente giustificata dalla notevole escursione focale e dalle doti di luminosita' che non lo fanno staccare troppo dai due Nikon di cui si e' parlato prima.Indicato per coloro che privilegino un rapporto ondivago con i generi fotografici di elezione, per chi fotografi spesso ed indifferentemente street, natura, ritratto, macro e... selfie di gruppo: certamente un obiettivo ammazza-smartphone questo Sigma ! Un corredo che consideri gli zoom non puo' prescindere dai telezoom, cioe' da quegli obiettivi a focale variabile oltre quella standard.Nel tempo e con l'evoluzione ...della specie, questa categoria si e' andata spostando dai 70/80-200mm ai 70-300, normalmente di luminosita' variabile (per essere economici) tra f/4 ed f/5,6.Negli ultimi nove anni il riferimento indiscusso per baionetta Nikon e' stato ilNikon AF-S 70-300 f/4,5-5,6 VR uno zoomone da 750 grammi di peso, 17 lenti (di cui due speciali), un metro e mezzo di distanza minima, assistito da un buon VR che ne ha fatto uno strumento utile per corredi DX ed FX in ogni occasione sportiva nella quale non si volesse spiccare il salto verso strumenti piu' luminosi, lunghi e costosi. Venduto ancora a 450 euro circa e' stato recentemente affiancato dal Nikon Zoom AF-P DX 70-300mm f/4,5-6,3G VR II che, appunto di formato DX e venduto su amazon a 320 euro pero', non avendolo ancora utilizzato, non ci sentiamo di poterlo consigliare ai potenziali acquirenti.Ma finalmente, questa estate 2017 e' arrivato anche il sospirato nuovo FX, il Nikon AF-P Nikkor 70-300mm f/4,5-5,6 E ED VR che su Nikonland abbiamo testato ulteriormente anche qui in parallelo alla recentissima realizzazione Sigma Contemporary 100-400mm f/5-6,3 meno luminoso, ma notevolmente interessante anche per profili utente superiori al presente.Entrambi gli zoom disponibili a prezzo adeguato alle ottime prestazioni. In questo modo, con uno zoom all-in-one, oppure due fissi ed uno zoom, o in alternativa...due zoom, il nostro principiante dovrebbe dare solo fuoco alle polveri al suo investimento creativo da un minimo di 900 euro, ad un massimo di 1600 euro, a seconda delle configurazioni proposte e mettersi a scattare tante, ma proprio tante di quelle foto, da dover sentire l'esigenza di ulteriori spese solo dopo molto, anzi...moltissimo tempo. Ed in questo momento, lo "step up" consigliato da Nikon potrebbe riguardare pochi altri elementi, prima di sfociare in un cambiamento radicale di proflo di questo utente, verso un "prosumer" o ancora piu' un no-limits... Per esempio, indirizzatosi dai close-up permessi dallo zoom 17-70 (o da una lente addizionale davanti al 50/1,8) potrebbe voler evolvere verso il campo della vera e propria macrofotografia.In questo senso e sempre nella fascia di utenza considerata, vediamo come particolarmente indicato il piccolo, poco impegnatico economicamente ma adeguatoNikon Micro Nikkor AF-S DX 40mm f/2,8G che associa un rapporto di riproduzione 1:1 (soggetto inquadrato pari alle dimensioni dell'intero fotogramma) a delle prestazioni che hanno poco da invidiare ai fratelli maggiori, molto piu' celebrati.Il tutto ad un prezzo medio di 220 euro che ne fa in assoluto uno degli obiettivi per questo formato piu' economici in assoluto Se le intenzioni fotografiche del nostro nikonista si accentrino verso il ritratto, allora, un obiettivo di gran lunga piu' "stringente" del 50/1,8 sul soggetto, potrebbe essere un bellissimoNikon AF-S 85mm f/1,8G ancora una volta un obiettivo FX, utilissimo anche per un futuro corpo macchina di questo formato, del quale non c'e' altro da dire se non il fatto di essere una ulteriore conferma della supremazia di Nikon sui mediotele di questa lunghezza focale, nella quale affonda la sua tradizione.Un 85mm su formato DX equivale quasi alla copertura di un 135mm su pieno formato: che con una luminosita' f/1,8 rendera' eccezionale ogni soggetto che si voglia con esso ritrarre. Distanza minima di ripresa 80cm, peso da 350grammi e prezzo, invincibile, di 450 euro circa.Un obiettivo che chi possiede non pensa mai di volerlo rivendere. Io ho venduto il mio (la precedente versione), comprato nel 1990 ...solamente due anni fa !Ultimo aggiornamento al corredo base potrebbe essere (per chi sia maniaco di marchio ) un diverso zoom rispetto il Sigma di cui sopra.Si tratta del recentissimoNikon AF-S DX 16-80mm f/2,8-4E G che si affianca al precedente e meno luminoso 16-85/3,5-5,6 anch'esso DX.Presentato insieme alla Nikon D500, la reflex DX top di gamma di Nikon, ha il diaframma elettromagnetico invece che meccanico, 17 lenti di cui molte speciali ed un rivestimento ai nanocristalli che rende molto "crispy" il rendimento degli zoom Nikon che ne siano dotati.Pesa mezzo chilo e mette a fuoco meno vicino del Sigma 17-70. Costruttivamente e' un po' piu' robusto di questo e nell'escursione focale si avvantaggia in basso ed in alto di quel tanto che porta la copertura focale a un 24-120mm equivalente in pieno formato (la stessa escursione focale di uno zoom Nikon FX molto popolare) Costa pero' 725 euro almeno e otticamente ci pare distorca quanto o piu' del piu' economico Sigma Detto questo mi pare che il nostro amico stia davvero a posto... step 2 "Beh, adesso e' giunto il momento:scelgo Nikon dopo anni di fotografia, dalle macchine a pellicola di tutti i generi alle DSRL piu' indicate per velocita' di azione e per la possibilita' di scelta tra ottiche prestazionali, anche se non necessariamente di prezzo al top.Mi pare che oggi Nikon possegga le risposte alle mie esigenze su entrambi i formati FX e DX: e' possibile che acquisti due reflex per ottimizzare l'acquisto degli obiettivi relativi alle prerogative dei due formati, oppure che massimizzi l'investimento su un solo formato, ma cerchi di ottenere in quell'ambito il meglio che possa trovare sul mercato in relazione ad un prezzo accettabile: escludo in partenza realizzazioni "state of the art" o ultraluminosi, proprio perche' fuori dalla mia portata mentale. Senza remore!" Siamo nell'ambito piu' denso di opportunita':quello nel quale la lotta tra originali ed universali si fa piu' dura e le proposte fioccano da ogni dove. Proprio per questo anarchia e confusione regnano sovrane e la tentazione di abbandonare il corredo reflex per intraprendere strade come il passaggio ad opportunita' mirrorless tenta anche il piu' integralista dei fotografi da specchio.Ma se il budget, il prezzo, restano il limite invalicabile per la salvaguardia di altre priorita', non c'e' dubbio che qualche spiraglio di luce Nikonland debba tentare di farlo filtrare. Partiamo da un corredo basato sul corpo macchina FX che secondo noi rappresenta al meglio questa categoria di utenti:La Nikon D750, (che su Nikonland trovate in questi due test) Presentata nel 2014 e forte di un sensore da 24,3Mpx e' una reflex di punta per chi provenga da formati inferiori e non abbia alcuna intenzione di approdare al successivo livello, quello del no-compromise. Ma di compromessi qualitativi questa reflex ne presenta davvero pochi, il bilancio pende a suo netto vantaggio sulle sorelle inferiori D600/610 e insidia da vicino (come potete leggere in uno dei test) anche la top di gamma FX.Pertanto le semplificazioni "user friendly" dei comandi e di poche componenti di menu' rivestono per il nostro utente di questo livello delle invisibili minusvalenze, ben compensate dal prezzo ipercompetitivo over all brands in rapporto alle qualita' espresse.Molti fotografi professionisti usano una o piu' D750 come secondo corpo per l'affidabilita' che l'ha fin qui contraddistinta; il suo prezzo medio si aggira intorno a 1700 euro.Cosa fa distinguere un corredo FX da uno DX di pari fascia? Sicuramente la destinazione naturale che vorra' privilegiare l'uso del corpo FX con grandangolari e zoom wide (oltre che ogni altro obiettivo di adeguata copertura) mentre il fattore moltiplicativo del sensore DX avvantaggera' l'utilizzo di teleobiettivi e telezoom, con i quali avvicinarsi ulteriormente (ed in maniera otticamente indolore) al soggetto. Alla Nikon D750 associamo subito quindi un bel superwide da 94° di angolo di campo, come il Nikon AF-S 20mm f/1,8G EDuna delle piu' interessanti realizzazioni Nikon degli ultimi tre anni, desiderato da tempo, sia per la maggior luminosita' dei predecessori, sia per l'utilizzo di elementi ottici pregiati, nello schema di 13 lenti, quanto per il trattamento ai nanocristalli che determina l'attualita' di effetto delle lenti Nikon piu' "trendy". Le dimensioni notevoli, rispetto le realizzazioni precedenti, sono giustificate sia dalla elevata luminosita' relativa, sia dalla presenza del motore SWM di messa a fuoco, veramente veloce e senza esitazioni, all'altezza delle richieste degli appassionati. La ridotta distanza di maf minima lo rende un elemento insostituibile di questo corredo per chi voglia avvicinare davvero tanto il soggetto, tenendosi comunque abbastanza al riparo dall'eccesso di inevitabili distorsioni .Il prezzo ormai ben sotto gli 800 euro non si discosta troppo da quello della media degli altri obiettivi del corredo. Accanto al wide fisso, gli "Steve Mc Curry" di questa categoria di utenti, probabilmente accosteranno uno zoom wide/mediotele di elevata qualita' (per la categoria) che, a seconda degli sviluppi operativi qui su Nikonland vogliamo bipartire, dedicando: agli appassionati di street reportage e di ritratto ambientato il Sigma Art 24-105 f/4 DG OS HSM del 2013: primo obiettivo di questa ammirata serie di Sigma, 19 lenti in 14 gruppi per un peso piuttosto consistente di quasi 900grammi, a causa dell'estrema cura (per la sua classe di prezzo) nella scelta dei materiali del barilotto, all metal, e della presenza di stabilizzazione ottica, davvero efficiente, tanto quanto il silenzioso motore AF. Si tratta di un obiettivo che, provato recentemente, ha fatto appassionare molti nikonlanders che se ne sono dotati anche per utilizzi professionali. Grazie al diaframma parifocale di f/4, costa solo poco piu' di 700 euro, ma rende molto piu' dei soldi che costa. per gli appassionati di all-in-one, di fotografia generalistica, di natura e paesaggi, sport, travel, insomma dello zoccolo duro che in questa categoria di utenti si attesta, Nikonland consiglia in alternativa lo zoom Nikon AF-S 24-120mm f/4G ED VR del 2010, (II versione) che con uno schema di 17 lenti in 13 gruppi ed un peso limitato a soli 710 grammi, grazie all'utilizzo di materiali piu' leggeri del metallo, consente a pari luminosita' massima di f/4 un'estensione focale ragguardevole che lo mette nella condizione di tuttofare gia' descritta. Anche il prezzo, ormai mediamente di poco superiore ai 600 euro, ne fa un obiettivo molto considerato. Se la regina delle reflex adatte alle esigenze qui espresse e' la Nikon D750, il suo naturale complemento tra gli zoom tele non puo' essere per noi di Nikonland che ilNikon AF-S 70-200m f/4G ED VR, zoom presentato dopo lunghissima attesa solo nel 2012, accreditato oltre che da uno schema ottico di ben 20 lenti in 14 gruppi, anche di dimensioni compatte (rispetto i fratelli piu' luminosi) che ne limitano il peso a soli 850 grammi, un vero primato per Nikon, ben stabilizzato, ottimamente corretto, ma sopratutto finalmente dotato di una maf minima di solo un metro che consente di effettuare ritratto a distanze...umane e ancora, caratterizzato dalla costanza di focale anche alle minime distanze di maf, tanto da preferirlo addirittura in questo ambito al fratello piu' luminoso, prima dell'avvento dell'ultima versione (f/2,8E FL), del 2016. Tutta questa belta' costa pero' piuttosto cara: sforiamo dalla media, perche' per averlo si pendono 1250 euro circa... Tanti euro quanti ne servono per acquistare un altro campione di razza Nikon, qui presente nonostante sia un telezoom piuttosto spinto e specialistico, sia per la fascia di prezzo davvero eccezionale raggiunta (appunto quella dei 1250 euro circa), sia per la possibilita' di scelta comune a chi voglia sviluppare in questa categoria di utenti anche/oppure un corredo DX, che naturalmente possa accrescersi di ottiche nate per il pieno formato come il sontuoso Nikon AF-S 200-500mm f/5,6G ED VR, sorpresa della meta' del 2015, risposta di Tokyo alle realizzazioni Sigma e Tamron, piu' estese di focali, ma non parifocali come questo superzoom da 19 lenti in 12 gruppi, molte delle quali speciali, di 2300 grammi. Ben bilanciato, con la ghiera delle focali, finalmente, davanti a quella della messa a fuoco, pressocche' inutile per le qualita' elevate di velocita' e precisione nell'AF. Ergonomico perfino imbracciato e senza monopiede. Riservato a chi si diverta con lo sport e la natura. Un superzoom alla portata di tanti. Finalmente. Manca ancora quello che nel corredo FX di un esperto fotografo debba essere considerato il "pezzo di riguardo" che nobiliti anche le altre scelte, ma che al tempo stesso non debba costituire, per i motivi di principio inizialmente espressi, un eccesso di esborso. Nikonland non puo' trattenersi dal consigliare a costoro, l'acquisto del meraviglioso (in assoluto, quindi anche per i no-compromise) obiettivo standard che, pensiamo, non debba mai mancare nella borsa, che e' il Sigma Art 50mm f/1,4 DGun normale da 13 lenti in otto gruppi, che mette a fuoco da 40cm e pesa 815 grammi, nel quale e' racchiuso il concetto alla base della linea Art di Sigma: quello di creare obiettivi che rispettino le gradualita' di passaggio tonale tra aree adiacenti, senza effetti speciali se non la caratterizzazione della struttura che costituisce il soggetto della foto.Uno standard, in quanto tale, si usa proprio per tutto, dal ritratto, al paesaggio, alla macro (basta aggiungere una buona lente addizionale) questo obiettivo, impegnativo per peso e...presenza, ripaga i ridicoli 700 euro dell'acquisto con sensazioni durature di aver fatto forse il migliore acquisto della propria esperienza fotografica. Interessa a tanti: lo dimostrano le quasi 30mila letture del test di M.Maratta del 2014 Un'obiettivo ottimizzato per la macro a concludere questa carrellata? Abbassiamo un po' la media dei prezzi, per fare contenti i nostri "middle-users" che hanno dovuto spendere un po' di piu' per uno o entrambi i telezoom consigliati e facciamoli divertire in RR 1:1 con un non piu' freschissimo ma assolutamente attuale Sigma 105mm f/2,8 EX DG OS Macro HSM il cui prezzo medio ormai oscilla tra i 400 ed i 450 euro ! Un best buy di categoria, dove il pari focale Nikon costa quasi il doppio ma non ha un valore ottico proporzionale alla differenza di prezzo.Obiettivo dotato di tutto, dalla stabilizzazione ad un motore ad ultrasuoni all'altezza della (difficile) situazione di ripresa che e' la normalita' delle riprese macro, al limitatore di range dell'AF per velocizzare riprese specifiche ed evitare hunting. Un po' rumoroso nelle oscillazione degli elementi che consentono la stabilizzazione, plasticoso un po' troppo, ma efficiente e otticamente piu' che buono. E siamo a cavallo!Se non mancasse il corredo DX... step 3 Non tutti i "middle user" che identifichiamo in questo profilo, vogliono necessariamente approdare al Full Format: alcuni di essi provengono da reflex DX rodatissime ed utilizzate ben oltre i tempi tecnologici (oggi molto rapidi) della loro obsolescenza.Per restare in casa Nikon un esempio tra tutti sono i possessori di D300/300S i quali, se non sono passati con la D700 al formato FX sono difficilissimi da schiodare dal sensore di dimensioni ridotte, proprio perche' ormai...sono piu' che abituati, avvezzi alla diversa copertura che gli obiettivi manifestano sulla supeficie del sensore DX.Ma insieme ai fedelissimi dell'APS-C, grazie alla notevole dinamica dei piu' moderni sensori DX, c'e' un gruppo di utenti, sempre piu' nutrito, di "ritorno" al DX in affiancamento al formato pieno, per aggiungere al proprio corredo FX un corpo macchina performante al massimo quando coeso a obiettivi mediotele e tele, ma che per cio' stesso poi non disdegnano di cercare degli sbocchi sulle focali wide per avere sempre indosso ...bretelle e cintura! Il corpo macchina Nikon DX per eccellenza in questa fascia di utenza adesso si chiama D7500 e promana da una bella serie di precedenti modelli che tante soddisfazioni hanno dato alle persone per le quali scriviamo in questi dieci anni di Nikonland La sua qualificazione e' quella di "prosumer" cioe' di un corpo macchina adatto a dei consumer tendenti al professional.... e quindi ci sta tutto nella disamina attuale. Se la precedente D7200, velocissima nell'autofocus, dotata di sensore da 24,2 Mpx, di eccellente risoluzione e ben utilizzabile anche ad alti ISO, si trova ormai all'irrinunciabile prezzo ormai sceso al di sotto degli 800 euro, una tentazione proprio per tutti, la nuovissima D7500 si semplifica su alcuni fronti, come quello del sensore da 20,9 Mpx, (lo stesso della più ambiziosa D500) del singolo slot sd (doppio nella 7200) e della indisponibilità di un battery grip, ma si evolve nella migliorata capacità del buffer e dell'AF e nella gestibilita' agli altissimi ISO, certo con lo scotto di un prezzo ben superiore ancora alle ormai fuori listino 7200 e...7100, alle quali rimandiamo nell'immediato chi si ponga il problema economico, rinunciando alle caratteristiche di miglioria dell'ultima nata. Le differenze sottolineate caratterizzano una riorganizzazione Nikon tra le reflex DX delle quali indiscutibilmente oggi costituisce il top la D500, fuori target rispetto questo nostro livello di utenti. Se un problema nel catalogo ottiche Nikon ci sia, e' proprio nella sezione dedicata alle ottiche di formato DX.Nonostante gli anni, pochissimo e' stato presentato che possa avere rilievo nelle categorie di prodotto che interessano Nikonland ed i suoi lettori. Purtroppo i numeri parlano e se di recente Sigma ha superato Nikon proprio nella vendita di ottiche, proprio in Giappone, la questione non puo' che ripercuotersi in misura maggiore proprio nei settori in cui il listino ha palesemente dei vuoti, come vedremo qui di seguito. Partiamo con l'obiettivo standard per la copertura di questo formato:e come per lo "step in" degli entry level abbiamo incontrato un 35mm, la' Nikon, agli esigenti prosumer di questa pagina Nikonland consiglia quello che a suo avviso costituisce ad oggi il miglior fisso a copertura APS-C, ilSigma 30mm f/1,4 DC ArtPrime lens dalla copertura equivalente ad un luminosissimo 45mm su pieno formato, 9 lenti in otto gruppi, e 435 grammi di puro metallo made in Japan, tanti quanti sono gli euro che mediamente servono per il suo acquisto. Corretto nello schema al fine di minimizzare aberrazioni cromatiche e slittamenti di focale alla minima distanza di maf, eccellente sia nelle riprese ordinarie di ritratto, sia in quelle a distanza ravvicinata, dove basta anteporgli una buona lente addizionale per ottenere risultati cromatici e di risoluzione rispettosissimi.Un obietttivo da portare sempre in borsa, non per lo spazio irrisorio che occuperebbe, ma per il fatto che si finira' per tenerlo sempre attaccato alla D7200, piu' che ogni altro. Se adesso volessimo considerare obiettivi a focale variabile, c'e' una coppia di obiettivi zoom di Sigma, di serie Art, che sembra essere nata appositamente per la D7200: Uno di questi, il piu' recente, presentato in anteprima qui su Nikonland e' ilSigma 50-100mm f/1,8 DC Artequivalente su FX ad un 75-150mm (ricorda nulla ai vecchi Nikon Serie E- cultori?) si tratta quindi di un telezoom medio-lungo.molto ponderoso (1490g) ma luminoso oltre ogni limite (per uno zoom) costituito da uno schema di ben 21 lenti in 15 gruppi, diaframma a nove lamelle, motore ad ultrasuoni e una messa a fuoco minima di 95cm. Una scultura ottica in metallo, per questo formato dunque, ed un obiettivo pensato e realizzato principalmente per il ritratto, non certo dinamico, date le dimensioni ed il peso ragguardevoli. Ma unico sul mercato degli obiettivi APS-C. Costa anche abbastanza, per dimostrarne la classe di destinazione: si tratta di spendere attorno a mille euro...Non pare soltanto uno zoom: sembra un coacervo di tutte le focali fisse che attraversa, a f/1,8 L'altro zoom, gemello per continuita' del precedente, e' invece un wide-to-normal, attraversa cioe' un range 2x di focali che lo porta da 28mm ai 50mm di equivalenza al pieno formato: si tratta del Sigma 18-35mm f/1,8 DC Art, anch'esso un primato di luminosita' gia' alla sua sortita commerciale del 2013, nonostante la ridotta escursione focale, 17 lenti in 12 gruppi ed 800 grammi di peso che caratterizzano questo zoom insieme alle eccellenti doti di "correttezza" nella resa cromatica, inevitabilmente anche un po' di distorsione alle piu' brevi distanze di maf. Uno zoom votato al ritratto ambientato, cosi' come alla semplice fotografia di viaggio, per esempio in coppia col fratellone 50-100 a costituire un'accoppiata elegante e luminosa, anche se... certamente pesante . In ogni caso una prova eccellente delle potenzialita' di un sistema tutt'altro che obsolescente, come in Nikon forse qualcuno tende a considerare il formato DX. Costa sotto ai 700 euro e, come tutti gli obiettivi delle serie Art di Sigma, puo' essere collegato al computer ai programmi di regolazione fine dell'AF, per tramite dell'apposito dock usb. In alternativa a questo Sigma, in casa Nikon, anche se non di nascita DX, Nikonland propone lo zoom piu' interessante in listino per questa categoria, escludendo quindi una serie infinita di zoomini 18-xx di migliore costo ma peggiore fattura, nessuno dei quali di luminosita' costante, nessuno dei quali dichiaratamente e fattivamente "prosumer": resta quindi il Nikon AF-S 16-35mm f/4G ED VR, che risale al 2010 ma che abbiamo provato solo di recente. Uno zoom di ottima fattura e maneggevolezza, 24-50mm eq, pesa meno del Sigma, 685 grammi e ha uno schema ottico analogo 17/12. Lenti speciali asferiche e a basso indice di rifrazione, stabilizzato e dotato di efficace motore SWM. Messa a fuoco IF per cui non si verifica alcuna protrusione del barilotto alle minori distanze di maf, (che si estende fino a 28cm dal soggetto), diaframma a nove lamelle, trattamento Nanocrystal, questo zoom Nikon sembra avere tutte le carte in regola per competere alla pari col Sigma (eccettuata la diversa focale minima e la luminosita' minore di ben due stop), ma...non e' un DX e questo e' un difetto per Nikon, non per l'obiettivo in oggetto, se per portare ad esempio del Sigma 18-35/1,8 Nikonland debba proporre uno zoom FX...Peraltro tra i suoi difettucci questo 16-35 alla focale minima distorce...e se oggi e' pur semplice correggere via software il problama, dal taglio di immagine che ne risulta poi ci si riduce a gestire una focale non piu' da 16mm bensi' da 18/20mm risultanti dopo la correzione. Inoltre questo Nikon costa i suoi bei 1100 euro di media: non si tratta di voler risparmiare ma...se tanto mi da' tanto faccio velocemente una scelta in proposito E se... il nostro prosumer nikonlander avesse proprio deciso di limitarsi alla D7200 e volesse uno zoom superwide di carattere coerente con le delimitazioni che ci ha dato? Un obiettivo quindi particolare, non qualsiasi, in qualche modo caratterizzato e non eccessivamente impegnativo economicamente?Uno cosi' Nikon lo ha appena realizzato ad affiancare con profilo economico ma prestazioni ben superiori al suo prezzo (attorno ai 350 euro) uno zoom analogo in listino da anni ma fin qui poco considerato. Allora al nostro amico DX-addict infatti consigliamo ilNikon AF-P DX Nikkor 10-20mm f/4,5-5,6G VR economico e plasticoso (anche la baionetta...) 14 lenti in 11 gruppi, tre delle quali asferiche, pesa solo 230 grammi, ha il VR incorporato (escludibile solo da menu' nelle fotocamere che lo prevedano) meno luminoso e limitato a 20mm (rispetto i 24 del predecessore) per una escursione focale equivalente ad un 15-30mm sul pieno formato.Con questo zoom si gioca, anche a distorcere di proposito, oppure ad assecondare le linee curve dell'inquadratura per ampliare lo spazio intorno al soggetto della foto. Distorsioni presenti ma limitate, pochi flares e ghosts, nitidezza impressionante per la classe di appartenenza e brillantezza/contrasto degne di realizzazioni gia' note su altri marchi. Abbiamo tanto parlato di "fattore DX" e di propensione ai teleobiettivi per una reflex come questa D7200: allora, glielo mettiamo davanti un bel telezoom senza tanti complimenti? Uno che faccia fare anche figura a chi lo impugni e che pero' sia gestibile con relativa facilita' in occasioni delle piu' varie, dallo sport in famiglia alle manifestazioni pubbliche, passando per la mai abbastanza considerata fotografia di paesaggio, per la quale i telezoom sono a mio avviso sempre lo strumento piu' indicato?Eccovi il Sigma 150-600mm f/5,0-6,3 DG OS HSM C un tubone che copre anche il formato pieno, da 1,93kg per 26cm di lunghezza. 20 elementi in 14 gruppi, motorizzato, stabilizzato, risposta del 2014 di Sigma all'analogo Tamron che non abbiamo avuto modo di provare. Fratello stretto della versione "Sport" di Sigma che introduce questa terza categoria oltre agli Art, no compromise, ed ai Contemporary come il qui presente telezoom, che rappresentano nel catalogo Sigma non la linea meramente economica, bensi' quella nella quale i progettisti hanno dovuto produrre lo sforzo maggiore per realizzare economie di esercizio e contenere i prezzi al minimo sindacale...Perche' questo megazoom infatti costa "solamente" mille euro, che per un'escursione focale simile, indipendentemente dalla luminosita' non costante ne' esaltante, lo colloca sul piedistallo dei desiderata di tutti coloro che di fotografia sportiva si dilettano, appunto in ambito amatoriale. Le impressioni al riguardo sono nel test che abbiamo redatto e che qui abbiamo linkato. Nello step 1 abbiamo gia' parlato dell'altrettanto interessante Sigma Contemporary 100-400mm f/5-6,3 ben piu' economico di questo "cugino" della stessa serie. 21 lenti in 15 gruppi per 1160gr di peso. Stabilizzato. Cosa manca per considerare ben completo questo corredo? Un obiettivo macro dx, degno di questo ambito?Nikon, forte della sua lunga tradizione nel settore, stavolta ce l'ha anche se e' poco conosciuto, cioe' il Nikon Micro Nikkor 85mm f/3,5G ED VR DX un progetto dx del 2009 che consente a questo obiettivo una copertura equivalente ad un 128mm sul formato Fx, quindi gia' di per se' anomala in termini di focale Macro, se non bastasse il diaframma massimo un terzo di stop meno luminoso di ogni altra realizzazione Nikon del suo ambito, nonche' in diretta concorrenza per formato col piu' piccolo, compatto ed economico 40/2,8 di cui si e' detto nel primo profilo.Questo 85mm da 14 lenti in 10 gruppi, ha una buona resa ed e' dotato di VR a differenza del Micro 60/2,8 FX col quale condivide il prezzo di vendita attestato attorno ai 560 euro. I problemi di precisione dell'AF alle distanze piu' ravvicinate (RR:1:1) portano questo Micro85 a svolazzare tra infinito e minima maf anche a causa dell'assenza di un limitatore di range, presente sul piu' economico Micro40... che continuerei a consigliare se non fosse che in questo ambito dovremmo poter offrire un gradino di qualita' differente. Pensiamo che anche il nostro prosumer possa dirsi soddisfatto dell'analisi qui condotta.Che e' Nikonland-soggettiva e quindi lo puo' portare a prendere strade totalmente differenti, a partire dal presupposto di base, quello cioe' di voler adottare una reflex FX o DX.Se quest'ultima pagina e' ingloriosamente (per Nikon) popolata da obiettivi Sigma (5 su 7) non dipende da altro che dalla strana politica commerciale Nikon che se da una parte da' alla luce reflex DX degnissime di ricevere obiettivi alla loro altezza, poi se ne dimentica e porta gli acquirenti a fare delle scelte obbligate.Se a questa disamina mancano ancora tanti obiettivi alternativi ai proposti (fatta salva la cernita fatta, che ha eliminato cio' che per Nikonland risulta essere ciarpame) non vuol dire che nei mesi prossimi non possa essere integrata da articoli, foto ed opinioni nuove e che possano integrare o addirittura sovvertire i convincimenti fin qui esposti.Ce lo auguriamo e ve lo auguriamo! Max Aquila © per Nikonland 2017
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  21. Ogni nikonista doc con qualche anno di esperienza alle spalle saprebbe stilare a memoria il suo proprio corredo ideale senza compromessi per la sua Nikon. Qui vogliamo dare il nostro punto di vista a chi invece questa esperienza non ce l'ha ma vorrebbe comunque essere ... illuminato con una lista pronta da leggere. Una premessa é comunque d'obbligo, non si tratta di scelte esclusivamente Nikon ma di quanto di meglio offre il mercato oggi, a prescindere dal produttore. Su Nikonland, si sa, andiamo a scegliere il meglio senza preoccuparci più di tanto del marchietto ! *** Max Aquila di recente si è calato nei panni del nikonista tipo che vuole essere orientato sulle scelte più opportune da fare oggi per costruire un corredo equilibrato ma soprattutto utile e alla sua portata, dopo aver scelto quale reflex Nikon acquistare. E' un compendio della nostra esperienza di questi anni, volutamente soggettivo e per nulla snob o elitario come spesso - e pure giustamente - ci accusano di essere. Lo trovate qui : Compro una Nikon, e...gli obiettivi??? e tutto sommato non è necessario accendere una seconda ipoteca sulla casa per arrivare a mete più che ragionevoli, già a partire dal corpo macchina. Ma ci è stato chiesto di ripetere la carrellata anche per chi volesse invece avere dei punti fermi - non propriamente dei consigli - per la costruzione di un corredo ideale e senza compromessi che non tenga conto del costo. E' comunque necessaria qualche premessa. 1) escludiamo dal novero tutti gli obiettivi "esotici" pensati per scopi super-specialistici come tutti i superteleobiettivi, necessari per scopi specifici (come lo sport e la fotonaturalistica). Ognuno di quelli ha una sua propria ragione d'essere e non si può prescindere dal prenderli in considerazione anche al di fuori di un corredo "integralmente" senza compromessi (uno potrebbe stabilire che gli serve un 600/4E FL per fotografare i suoi soggetti preferiti mentre per il resto gli basta un superzoom come il 18-300 e magari usa entrambi su una Nikon D500, macchina che è al di fuori del corredo senza compromessi perchè ... rappresenta essa stessa un compromesso, essendo una "formato ridotto") 2) escludiamo anche tutti gli obiettivi macro (saranno oggetto di un articolo a se) e pure i decentrabili (obiettivi altrettanto esotici e specialistici dei superteleobiettivi) 3) escludiamo infine di idealizzare un fotografo tipo, perchè in questo caso non è detto che ci sia un fotografo che idealmente abbia bisogno di un ideale corredo senza compromessi per intero. Perchè uno che si dedica alla foto di architettura difficilmente avrà bisogno di ottiche dedicate al ritratto (e viceversa) e perchè uno che li vuole tutti a prescindere, beh, li comprerà tutti a prescindere da ogni altra considerazione, anche se poi li userà solo raramente. Infine un'ultima premessa, NON includerò nella lista obiettivi manual focus, sebbene sul mercato ce ne siano di eccellenti (mi vengono in mente gli Zeiss Otus e gli Zeiss Milvus). Obiettivi che io non inserirei nel MIO corredo senza compromessi, perchè ritengo che la messa a fuoco manuale, oggi, sia essa stessa un compromesso. Posso ammettere che per taluni fotografi, mettere a fuoco a mano possa invece rappresentare un valore anzichè un limite (o non rappresenti un limite in certi generi, come il paesaggio o la riproduzione di opere d'arte o lo still-life). Ma se si possono avere le due cose, rinunciarvi non sarebbe un compromesso ? Ma il corredo ideale senza compromessi deve partire necessariamente dal corpo macchina. E non c'è mai stato un momento come questo in cui sia così facile indicare, così di getto, la migliore fotocamera disponibile da Nikon, per costruire il nostro corredo ideale. E' certamente la Nikon D850 che abbiamo potuto testare in anteprima pochi giorni fa. la Nikon D850, è la prima Nikon capace di ricoprire ogni ruolo, potendo contare su altissima risoluzione, altissima dinamica, buona tenuta al rumore, funzionalità avanzate in live-view e una raffica degna di una ammiraglia dello sport. Senza dimenticare la sua vera motivazione di acquisto rispetto ai modelli precedente, l'autofocus che condivide con la Nikon D5 (macchina di nicchia, che incorpora dei compromessi funzionali e che pertanto non includiamo in questa selezione speciale). bene, scelto "il cavallo", cominciamo la carrellata dai più corti ! I grandangolari Il nuovo Sigma 14-24/2.8 Art in mano a ... Max che ce ne parla qui nel suo articolo dedicato : Sigma 14-24mm f/2,8 DG HSM Art: e Luce sia ! E' nuovissimo e già solo per questo va a sostituire il vetusto Nikon 14-24/2.8 che invecchia bene ma dimostra tutti i suoi 12 anni oramai. Anche se, lo ammettiamo, la nostra scelta alla ricerca dell'assoluto è certamente il 14mm f/1.8 Art, sempre di Sigma Sigma 14mm f/1,8 Art al sapore di Nikon D810 obiettivo ritenuto unanimente eccellente e di riferimento. Molto luminoso (più di ogni concorrente) e per di più ... autofocus Io però non mi sento troppo a mio agio su queste ... longitudini e quindi con sollievo mi appresto a parlare di focali un pò più comuni e di uso frequente. A 20mm c'è oggi un campione indiscusso che a qualità ottiche sensazionali, aggiunge la prerogativa di essere l'unico 20mm con luminosità massima di F1.4. Dettagli che completano il quadro sono l'essere costruito come dovrebbero essere costruiti tutti gli obiettivi di fascia altissima e, non trascurabile pure per un grandangolare, l'essere autofocus. Ne abbiamo parlato a fondo in due articoli : Sigma 20mm F1.4 Art : un pozzo di luce (test/prova) Sigma 20mm f/1,4 Art: molto piu' che ad occhio nudo ! sua magnificenza il Sigma 20mm F1.4 Art ... nella mia mano ! obiettivo nitidissimo, praticamente privo di distorsione, che costa il giusto (o anche meno di quanto dovrebbe !) il cui unico difetto è di essere privo della possibilità di montare filtri tradizionali. Un aspetto che per me non conta nulla ma che per molti paesaggisti può essere un limite. Salendo di focali ... la selezione non cambia Anche a questo abbiamo dedicato più di un articolo : Sigma 24mm F1.4 Art : lo sguardo si amplia (test/prova) Sigma 24mm f/1,4 Art : qualsiasi luce sia... il Sigma 24mm F1.4 Art .... nella mia mano ! probabilmente non è il migliore dei Sigma Art in catalogo ma resta un 24mm superluminoso di prestazioni che non ha eguali sul mercato, almeno tra gli obiettivi che si possono montare su una Nikon. E' bello, abbastanza compatto, prestazionale, senza distorsione né evidenti difetti ottici. Costa ... una stupidata ! Andiamo adesso ad uno dei pochissimi zoom che mi hanno lasciato un ricordo indelebile e mi hanno abbagliato per prestazioni. un terremoto (buono) tra gli zoom : Sigma 24-35mm f/2 Art : un terremoto tra gli zoom Sigma 24-35mm F2 Art : prime impressioni (test/prova) tanto che mi sono cimentato ad usarlo decisamente fuori dagli schemi Sigma 24-35mm F2 Art goes to the nude (test/prova) il Sigma 24-35mm F2 Art ... nella mia mano ! Qualcuno obietterà con scemenze del tipo ... si ma ha una escursione ridotta ! (anche un 24mm F2 ha una escursione ridotta, risponderei io, questo però va fino a 35mm, sempre ad F2). Però un altro zoom grandangolare 24-25-26-27-28-29-30-31-32-33-34-35mm sempre F2, sempre privo di distorsione, sempre perfetto e prestazionale, sul mercato non c'è. C'è questo ed è un campione Bene, non me ne vorranno quelli che considerano ancora una "leggenda" il Nikon 28/1.4 AF-D con le sue lenti molate a mano e il suo autofocus tremolante. Per quanto costa sull'usato si può comprare un corredo di ottiche Art Sigma. Oggi esiste un'altra "leggenda" di quelle che si sussurrano attorno ai fuochi, che io ho potuto provare come in un sogno. il nuovo Nikon 28mm F/1.4E Nikon 28mm F1.4E : sogno di una notte di mezza estate (test/prova) Io ne sono rimasto abbagliato, quasi avessi in mano, per sbaglio, il mio Nikon 105/1.4E e non un grandangolare ... Arriviamo infine al più normale dei grandangolari, il 35mm, l'unico obiettivo di questa pagina che è stabilmente nel mio arsenale. E anche in questo caso : Sigma 35 mm F1.4 HSM Art : l'imprevisto (test/prova) il Sigma 35mm F1.4 Art ... in mano mia ! E' stato il segnale del fortissimo cambio di passo voluto da Kazuto Yamaki appena presa in mano Sigma dall'eredità del padre. Talmente diverso da quanto proposto da Sigma fino al giorno ... prima da rappresentare una svolta imprevista (e che per fortuna continua a tutt'oggi !) Semplicemente senza rivali. Mi perdoneranno quelli che credono che il Nikon equivalente abbia un bel bokeh o si convincono che il Samyang si possa usare a mano libera per mettere a fuoco ad F1.4 ... I normali Il fuoriclasse dei normali, tanto da essere grande quasi quanto un 135mm e rivaleggiare per dimensioni e peso con certi zoom di oggi, è il fratello più grande del 35mm Sigma 50 mm F1.4 HSM Art : il fuoriclasse (test/prova) il Sigma Art 50mm F1.4 ... in mano mia ! ha prestazioni mozzafiato in tutto tranne ... nel bokeh dove si può trovare di meglio ma a costo di perdere qualche cosa. E' grosso, è bellissimo, è rapidissimo, è precisissimo. E' l'imperatore dei normali. Per dotare il suo normale di un bokeh più accattivante Nikon ce l'ha messa tutta ma. Purtroppo per farlo si è dimenticata di consentire all'obiettivo di avere un piano di messa a fuoco nitido. In sostanza, pur avendo uno sfuocato fiabesco, il nuovo "noct" Nikkor 58/1.4G non offre nulla di paragonabile ad un 50mm moderno in termini di nitidezza e di velocità/precisione di messa a fuoco automatica. Per di più costa uno sproposito in più del 50mm Sigma. Cui potrei rimproverare solamente di avere quei magici 8mm in meno. Gli darò una seconda possibilità con la D850 ma per il momento resta escluso dalla lista, a differenza dei "fratelli" 28 e 105. Escludo naturalmente - mi perdonino i suoi affezionati fans - il vecchio Noct-Nikkor - oggetto pieno di compromessi anche alla presentazione e oramai che viaggia su quotazioni, da usato, che non hanno nulla a che vedere con le sue prestazioni effettive. I teleobiettivi Potrà sembrare un monologo ma se Sigma si è messa in testa di rivaleggiare con Zeiss noi ne siamo solo i testimoni (ma anche le classifiche di vendita con Sigma che supera Nikon per numero di pezzi venduti lo conferma). Il Nikon 85/1.4G non è un cattivo obiettivo. Ma tutto sommato è sullo stesso piano del Sigma 85mm pre-Art. Oggi però c'è lui, il playboy : Sigma 85mm F1.4 Art : il playboy (test/prova) e se volete l'autofocus non c'è da andare altrove l'enorme mole del nuovo Sigma 85mm F1.4 Art richiede un corpo macchina adeguato, come la Nikon D5 E' un obiettivo esagerato, sostanzialmente privo di difetti se escludiamo la mole e il relativo peso. A sopresa e finalmente, ritorna Nikon nella fondamentale focale 105mm per il ritratto. Lo fa con un obiettivo che io ho definito immediatamente come "leggendario". In questo caso la leggenda non ha nulla di mitico, di distante, di tramandato. Provatelo e non smetterete più di parlarne ! Nikon 105mm F1.4E : è nata una leggenda (test/prova) il Nikon 105/1.4E ... in mano mia ! Questo obiettivo non è il 58/1.4G duplicato (del quale mantiene l'approccio dello sfuocato) è il 200/2 dimezzato. E' realmente uno dei pochi obiettivi in grado di cambiare la vita al fotografo. Ha solo due difetti ... per così dire. Il prezzo (ma qui non badiamo a spese e a compromessi) e la necessità di lavorare con un autofocus almeno equivalente a quello della Nikon D5 se vogliamo sfruttarlo - come è giusto - a tutta apertura. Era la focale principe per il ritrattista 20-30 anni fa, è diventata via via desueta perchè sostituita dagli zoom. Il 135mm non è un 105mm allungato di 30mm, è tutto un altro punto di vista perchè permette di entrare NEL soggetto e di entrare in sintonia. E' indicato per il fotografo consapevole di se, non per il timido. In questa focale Nikon propone un fossile mal conservato (il DC-Nikkor 135mm F2 e la sua strana ghiera di modulazione del diaframma), lento e capace di generare un mare di aberrazioni cromatiche. Esistono sul mercato soluzioni manual focus per chi se ne sa servire. Finalmente Sigma ha proposto la versione definitiva - per quanto mi riguarda - di questa focale con il nuovissimo 135mm Art F1.8, il più luminoso 135mm autofocus sul mercato, oggetto di nostro test su queste pagine : Sigma 135mm F1.8 Art : il mustang (test/prova) Il Sigma 135mm F1.8 Art in mano mia ! Più che ad un obiettivo somiglia ad un cavallo selvaggio (un mustang !) che aspetta di essere domato. Esuberante, scalpitante, nitidissimo già a tutta apertura tanto da essere spietato verso chi non esente da difetti quanto lui, attende solo una nuova generazione di sensori ad altissima risoluzione per arrivare la dove nessuno ha mai fotografato. Rispetto allo Zeiss 2/135mm Apo-Sonnar che questo obiettivo ha sostituito nel nostro soggettivissimo corredo ideale, il Sigma aggiunge un autofocus fulmineo a prestazioni dello stesso livello in termini di qualità ed assenza di difetti rilevabili ad occhio nudo. A conferma che quando andiamo sui teleobiettivi Nikon ha sempre la sua da dire (dal 200mm in su, non avrei dubbi a consigliare praticamente sempre il campione proposto da Nikon), la soluzione che presento oggi è la cura alla penuria di teleobiettivi fissi moderni disponibili sul mercato. Il 135/2 DC è un dinosauro estinto. Il 180/2.8 ancora sente risuonare i passi dell'oca al raduno di Norimberga. Le altre soluzioni (che ho provato a lungo) sulle focali nella fascia tra i 105 e i 180mm sono di fatto macro (validi ma lenti e sempre troppo "cattivi" nella resa che non sia ... macro). Ecco che il nuovissimo zoom Nikon mi ha riappacificato con Nikon. In vita mia, si tratta soltanto del secondo zoom (dopo il Sigma 24-35/2mm) a lasciarmi a bocca aperta : io mi esalto solo con i fissi, in generale Nikon Zoom 70-200mm F2.8E FL VR : e chi ha più bisogno dei fissi ? (test/prova) il nuovo Nikon 70-200/2.8E FL montato sulla mia Nikon D5 ad 1.1 metri di distanza di messa a fuoco questo obiettivo si permette di darci qualche cosa che somiglia ad un vero 200 mm (diversamente dalla versione precedente) e di ottenere la maschera del soggetto inquadrato. Mentre a tutte le focali riesce a chiudere sulla testa dalla distanza minima. Ha prestazioni elevate, nitidezza spettacolare, colori brillanti, autofocus velocissimo e stabilizzatore buono fino anche a sotto 1/30''. Insomma una vera manna dal cielo che può sostituire tutti i fissi F2.8 che contiene il suo range di focali. Io da quando ce l'ho mi sento totalmente "drogato" dalle sue prestazioni Bene, è tutto. >>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>> CONCLUSIONI Ebbene, come dicevo all'inizio di questo articolo, ogni nikonista esperto ha i suoi feticci e potrà stilare la sua personale lista di obiettivi senza compromessi per comporre un corredo ideale attuale. Magari inserendo vecchie glorie che gli ricordano ... ricordi perduti, oppure perchè le sue abitudini lo portano a fare certe scelte e non altre. Mai come in questo campo la soggettività delle scelte regna sovrana. Noi abbiamo voluto stilare la nostra lista rivolgendoci a chi sia da poco in casa Nikon oppure voglia avere una lista completa da cui partire per le proprie esplorazioni, prove e, perchè no, acquisti. Non necessariamente di tutto l'elenco di questi obiettivi che riepilogo per comodità : - autofocus focale fissa : Sigma 14mm F1.8 Art, Sigma 20mm/1.4 Art, Sigma 24mm/1.4 Art, Nikon 28mm F1.4E, Sigma 35mm/1.4 Art, Sigma 50mm/1.4 Art, Sigma 85mm/1.4 Art, Nikon 105mm/1.4E, Sigma 135mm F1.8 Art - autofocus zoom : Sigma 14-24mm/2.8 Art, Sigma 24-35mm/2 Art, Nikon 70-200mm/2.8E FL montati sulla nuovissima Nikon D850 (l'unica macchina, insieme alla Nikon D5, che consente di ottenere il massimo dall'autofocus con il Sigma 85/1.4 Art, il Sigma 135mm F1.8 Art t e il Nikon 105/1.4E a tutta apertura). A tutti, grazie per la lettura e, soprattutto, eccellenti foto con queste ottiche. Qualunque cosa deciderete di acquistare non vi farà rimpiangere la spesa sostenuta !
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  22. trasferita da NIkonland 1.0, aggiornata e corretta , con gli inserimenti di new entries quali : - Nikon D7500 - Nikon AF-P 10-20mm f/4,5-5,6 - Nikon AF-P 70-300mm f/4,5-5,6E ED VR - Sigma C 100-400mm f/5-6,3 DG OSS continueremo ad integrare nel corso del tempo i profili cosi' delineati per questa guida al... vu cumpra'?
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  23. Una base di partenza per chi abbia dapprima scelto la reflex e...soltanto dopo si sia posto il quesito di cosa scegliere nel grande catalogo all brands degli obiettivi intercambiabili per reflex Nikon. Senza la pretesa (come gia' scritto) di assolutezza, sia per il fatto che tanti obiettivi siano ancora da testare, sia per le autocratiche epurazioni di obiettivi fissi e zoom ormai a nostro avviso rinunciabili se non del tutto obsoleti. Tanto per fare un esempio, tra le opzioni per il corredo prosumer DX, allo step 3, mancano al fine di una valutazione completa, almeno sei zoom tra Tokina e Tamron della categoria wide-to-standard. Alcuni dei quali sarei curioso di provare. Inoltre, come apparira' chiaro, manca del tutto la terza categoria di utente, quella "no compromise" Ossia il chiaro identikit di...almeno uno dei redattori di Nikonland, ma certamente l'anelito comune alla esistenza di questo sito il quale, se e' pur vero che da dieci anni si occupa su queste pagine di tutto cio' che ruota intorno a Nikon (e negli ultimi anni questo ruotare assume volute sempre piu' ampie...per causa di Nikon) e' altrettanto chiaro come tenda prevalentemente a far emergere quanto di meglio nel campo della Fotografia esista, sia esistito, si prepari ad esistere. O desidereremmo che possa esistere !
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