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Commenti blog pubblicato da Valerio Brustia
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11 minuti fa, M&M dice:
Ma detto questo, che ci azzeccano sti discorsi con il mio articolo ?
Mi pare che solo Max sia andato a bersaglio sinora !
Perché quanto ho scritto fa parte della visione miope e strabica di Nikon da due anni a sta parte.
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Il prezzo del 180-400/4 è "lunare", ma ci potrebbe anche stare perché è un "one man show", rimane il fatto che il prossimo anno ci saranno delle fotocamere Z assolutamente interessanti. Ho sperimentato la capacità di precisione di fuoco usando la ibrida D780, in grado di cavare tutto dai miei tele, in altre parole sono molto interessato un una buona Z (non ho una Z6 per una ragione che sai benissimo, una ragione che parla inglese e fa un clack secco a cui mi son già affezionato). Ma l'idea di pagare un prezzo lunare per un oggetto destinato, tra qui a pochissimi anni, ad adattatore, no mi spiace non ci siamo proprio. Quei 10k andranno spesi molto meglio.
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Non ci intendiamo
io come molti brizzolati, aspetto un corpo Z decente da abbinare via ftz ai tele già in possesso.
Ma la mia voglia di sostituire il mio discreto 200-400/4 con il nuovo straordinario 180-400/4 è ridotta a zero a causa di quello che si intuisce esistere appena dietro l'orizzonte. E non credo ad essere il solo a ragionare in questo modo.
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Ohhhhh. Infatti credo anche io ch con le nuove tecnologie introdotte gli F saranno pensionati.
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Aggiungo, se l'FTZ fosse la panacea non credo che il nuovissimo 70-200/2.8s avrebbe ragion d'essere. Non mi pare che sia così, o no Mauro?
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Non concordo con Massimo, altrimenti non avrei infilato nello zaino certi oggetti. Invece l'ho fatto sapendo che nikon mi avrebbe accompagnato per almeno una ventina di anni , cosa che sta accadendo. Ma OGGI, con le innovazioni introdotte dalla baionetta Z, questo ragionamento non è più possibile, cioè le scelte che ho fatto dieci-dodici anni fa, ora, con l'attuale proposta, non le ripeterei ed andrei a guardare il mondo dell'usato. È un danno secco per il produttore.
L'FTZ non compensa un quadro in lenta evoluzione nel quale, ragionevolmente, tra un paio di anni avremo un 400/4 magari diffrattivo, nativo Z che costerà come un 400/2.8 FL corrente (non immagino sconti in questo segmento) ma che mi farà fare le stesse cose, più tutte quelle che un ingombro inferiore ed un peso ridotto alla terza parte, porteranno in dote.
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3 minuti fa, Massimo Vignoli dice:
Non esattamente Valerio, Nikon sta tenendo il piede in due staffe:
F, con le D5/D6, D850, D780.... per fotografia di Sport, wildlife, ed i casi in cui "non puoi sbagliare". La D6, il 120-300 ed il 180-400 sono li a dimostrarlo. Il 70-200E non ha nessun limite apprezzabile, pure il vecchio 14-24 tiene il passo....Z, per quel tipo di foto è il futuro ma nel presente dallo specchio non si può prescindere!
E secondo te, per un essere umano dall'economia normale, spendere oltre 10k per un vetro di un sistema F che ha forse ancora 5 anni di futuro, ha senso?
Se avessi voluto un 14-24 lo avrei preso 10 anni fa, non è attrezzo che mi interessa. Mi interessa una roba più lunga che nikon non aggiornerà di sicuro per F e non dimostra di voler proporre su Z. Tocchi un tasto molto dolente.
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Enrico, minolta mi buttò fuori! Con la nuova baionetta AF non c'era trippa per chi veniva da MD, cambiare per cambiare ... cambiai.
Oggi nikon ha fatto capire che la storia F è finita, esiste un adattatore per Z ma la proposta Z non è (per me) ancora sufficientemente interessante da indurmi a metterci dei soldi veri. Per le mie F oggi sono costretto a guardare ai Sigma di 5 anni fa e dietro ai miei tele, pur con un fondello di moplen, la Z6 sarebbe solo un compromesso di passaggio. Ma sto passaggio quanto dura e che senso ha avuto???
Intanto gli altri le cose le fanno.
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Aggiungo che l'entusiasmo la voglia gli investimenti di tempo e denari che tu, Max e anche Massimo avete fatto negli ultimi dodici mesi vi fanno onore, io come altri ve ne sono grato, ma Nikon non li merita. Questa azienda che si sta comportando in modo anacronistico, mi ricorda tanto l'approccio al mercato di aziende dell'Est europeo PRIMA DELLA CADUTA DEL MURO, non merita un attenzione ed un riguardo come il vostro.
Se il senso della politica di Nikon è quello di "tirarsela" stile Leica sarà bene che si chiarisca subito a quei signori che il loro bacino di utenza (io) non ci azzeccano per nulla con quel tipo di approccio.
Per ora continuo a far ballare gli specchi, a me interesa poter fotografare ed al momento ci riesco anche con le reflex. Mi spiacerebbe dopo 28 anni cambiare brand, ma non sarei io a scegliere di farlo. Date le condizioni che si stanno configurando sembra Nikon a volermi buttare fuori, come fece Minolta ..28 anni fa
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Forghieri santo subito, of course.
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Ma il cotonato con gli occhialini trendy che dirige la Ferrari è più interessato alla sua immagine di top manager che ai risultati ottenuti dalla baracca che dirige. Se ci fosse stato il grande vecchio, quello li una tuta rossa l'avrebbe indossata solo a carnevale.
E' una merda questa F1, non ha anima, non ha cuore. Mi spiace per il giovane Leclerc, vittima come altri piloti talentuosi, dei tempi correnti. Su Hamilton non riesco a farmene una tagione: potrà anche vincere dodici titoli di fila, ma nel mio immaginario ha meno appeal della San Benedettese nel campionato 82-83. Peccato.
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4 ore fa, Gianni dice:
Belle foto, hai reso pienamente l'idea di come è il posto e della pazienza che ci vuole per ottenere qualche risultato (animali).
Ma la soddisfazione di essere solo in mezzo a quei posti ed assaporare quei momenti lungo la giornata ripagano sicuramente i Sacrifici, se di Sacrifici si può parlare....Ma infatti, giusto per riallacciarmi al primo commento di Mauro, non è faticoso se non per il fisico, il che fa del bene come fare jogging, non è un sacrificio anzi è il contrappeso a tante ore passate in uno sgabuzzino davanti a pile di server hp. Ecco, quello è un sacrificio, che faccio come tutti per mantenermi
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Ringrazio Andrea, il senso dei quattrini che fulmino in attrezzature è per il gusto di FARE queste robe qui, son gusti, io ho questi. Poco redditizi in termini di produzione fotografica, talvolta sterili, ma non fa niente: è bello esserci.
Roby, il faccione è ben in vista per il selfy. Quando mi fermo son tutto coperto.
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Chiarisco. Questa è la sintesi di 4 passeggiate estive 2020, da fine giugno a metà luglio. In genere esco di casa la domenica o il sabato (più facile la domenica perché come tutti il sabato va in faccende) intorno alle 15.30, difficilmente prima. 45 minuti dopo entro nella selva con costume di ordinanza. Normalmente porto due reti mimetiche leggere (verdi, nella foto) per camuffarel'appostamento, menre per l'attrezzatura le cose cambiano in funzione di quello che spero di trovare. Di norma almeno due corpi, uno con un grandangolo ed uno con il tele.
Se prevedo un giro vagante il tele è il 200-400/4, se voglio tirare notte sperando nel cinghiale al crepuscolo o chissà mai che riesca a ri-incontrare il tasso, allora porto il 300/2.8 ed un TC, se invece punto ad una sessione d'appostamento lunga allora è la volta del 600/4.
Durante il tragitto, fuori dallo zaino, tengo due corpi armati in funzione di ciò che c'è nello zaino (il tele): una D800 con grandangolo ed una seconda D800 con un macro. Se nello zaino c'è il 600 allora il secondo corpo è la D500 con il 300/4E PF. L'obiettivo macro che porto sempre, tipicamente il 60/2.8 micro. All'occorrenza lo sostituisco con il 105/2.8 se so che sarà probabile una.qualche ripresa specifica (popillia o lo scorso anno la processionaria). Il flash sta in una tasca esterna con il cavo, è piccolo e me lo scordo.
Il treppiede normalmente è il gitzo systematic serie 3 a 4 sezioni, con il 600 se sono in forma gli preferisco il serie 5. talvolta porto due treppiede perché piazzo due tele o perché all'imbrunire raddoppio la frequenza di scatto (20-30s di posa vuol dire 1 foto al minuto, così ne faccio due al minuto)
Tutta questa pianificazione verbosa quest'anno è andata cosi:
quando ho portato il 600mm per riprendere i caprioli in una vasta radura che sembra il serengheti (dove la sera prima ce ne erano tre che saltavano come impala), mentre montavo il tele sul treppiede, a 10 metri da un cespuglio è saltato fuori un agile cinghiale; ho fatto a tempo a raggiungere il 300/4 su D5,che era a tre metri da me posata a terra, ma non son stato abbastanza veloce da inquadrare. Il cinghiale non è tornato.
quando ho portato il 300/2.8 per sperare nel passaggio dei cinghiali, si e' presentato un capriolo balneare, troppo lontano per il 300 e troppo buio per la D500, quindi TC17 e D5, con tanti fuori fuoco per limiti del vecchio obiettivo che moltiplicato soffre tanto.
ho azzeccato l'uscita con il 200-400/4 nella selva del sud est asiatico di Villata. Quel tele stava fuori durante l'avanzamento boschivo e mi ha permesso di spiare un capriolo in escursione. Confesso che nel sacco sulle spalle, c'era il 600/4 con D500: inutile zavorra adatta solo alla riduzione della mia massa grassa (*).
(*) Massa grassa accumulata durante il lock down.
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Eccazz...... Bravo Dimitri. Che la sardegna sia bella è un noto, tu gli hai fatto onore.
ps ho riconosciuto dei sassi... Roba da matti.
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per le martellate lì
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Cambio il titolo e metto "TAFAZZI"
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12 ore fa, cris7 dice:
Bellissime foto Valerio, tanti complimenti!!! Di luoghi che oltretutto conosco bene ma mai fotografato così bene
E ci tornerai con una Z, che se tela fottono è comunque un costo ma te la ricompri veloce mentre il RENE richiesto da una LEICA ha bisogno di molto tempo per ricrescere
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Ma va là, il sud della Sardegna è e rimane una figata, a settembre erano tutti stranieri, un successo dei sardi:bravi.
Devi trovare il tempo di tornarci, devi.
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5 ore fa, Muncias dice:
E' tanto anche io che non ci vado .....
la foto di apertura (è Molentis?) mi ricorda le spiagge di Chia , il primo posto che visitai nel 1990
non c'era nulla , ma nulla reale , solo il villaggio dove alloggiavamo in uno spazio di parecchi , molti kmMolto belle le foto
un salutoManooooo!!!! L'ho anche scritto il nome della caletta, eh diamine. Punta Molentis e questa qui
ci son stato a fine settembre nel 2019 e c'era un sacco di gente
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A me piacciono e ti dirò, ti invidio i due pulli sull'erbaccia. Quelli sono momenti in cui, camminando per prati e boschi, ti accorgi di essere in casa d'altri o, meglio, di essere entrato in una "comune".
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Spettacolare!!
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FANTASTICO!!!!
Un tuffo nei primi '70. Ma quelli belli, quelli solari, magari un po' "coscion" ma di certo lontani 100 anni luce dal grigiore della periferia del nord padano.
Boia cane avessi i soldi la prenderei io altre che FAI.
Tranqui, accesso libero, previo acquisto ticket
[Personale] Il secondo è il primo degli ultimi
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Non so cosa dirti, ci sono impiegati delle poste più coinvolti dal loro lavoro. Forse aggia a passa' a nuttata come dicono a Napoli, speriamo solo che non duri altri due anni. Intanto il pilota più anonimo della storia dell'auomobilismo sta distruggendo tutti i record di vittorie: dovremo temercelo negli annali della formula uno per sempre. Incredibile.