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Valerio Brustia

Nikonlander Veterano
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Commenti blog pubblicato da Valerio Brustia

  1. Ritorno in tema,

    E' giusto ricordare il sacrificio (che era in buona fede) di tanti uomini italiani a capo Matapan, è giusto rimarcare l'indecenza della menzogna mantenuta in vita, in modo imperdonabile, dalla successiva  repubblica (!) che per opportunità ha scelto il silenzio tombale.  Silenzio che è valso anche per altri eventi come Cefalonia ma direi valere per tutta la storia italiana tra la fine della WW1 e il secondo dopoguerra. Perchè? ci sono molti argomenti che vanno a dare spiegazione (non giustificazione) del silenzio generazionale, non li elenco non è il caso, fatto sta che si è preferito dimenticare anche i morti.  Son d'accordo con chi combatte il silenzio, ma le pietre le giro tutte, anche quelle che nascondono il serpente.

    Non è religione investire in intelligence, non è credo ideologico sfruttare i ritrovati tecnologici e spingersi oltre il limite concesso, è POLITICA di buon senso. Gli eserciti si muovono per decisione POLITICA, la flotta italiana era lì quella notte per una azione offensiva decisa da ragioni strategiche nel quadro di scelte POLITICHE.

    Ora, un'osservazione sulle grandi battaglie navali in genere: non si conquista terreno, ma acqua il che è molto più labile come concetto e, nel concreto,  più difficile da mantener sotto controllo quindi sono tutte battaglie al massacro, alla consunzione del materiale. Vince chi riesce a rimpiazzare le perdite più veloce dell'altro. Ed ogni nave persa sono centinaia se non migliaia di morti, morti di morte terrificante. 

     

    • Eccellente, grazie ! 1
  2. 9 minuti fa, M&M ha scritto:

    Siamo italiani : ne avremmo discusso così a lungo finché non fosse più possibile approfittarne.

    La Thatcher invece non ci pensó nemmeno 5 minuti : silurate tre navi inermi a sud del tropico e col mare grosso.

    Non lo escludo. Il carattere di un popolo è quello che è. Io degli inglesi metto sul piedistallo solo il Blues della fine degli anni 60, il Prog Rock e il primo Hard Rock. Poi basta a ciascuno il suo

     

    E lo Spitfire, che trovo molto bello

    • Sono d'accordo 1
  3. Non è possibile, nel nostro paese, estrapolare i singoli eventi dalle ragioni che ci condussero lì. In realtà non si dovrebbe farlo in nessun contesto.

    Tu osservi come dal 74, quando sono stati de secretati  i contenuti delle informative top secret, è noto che non fu frutto del tradimento ma soluzione di intelligence (è un'arma anche quella) la sconfitta ed il massacro di Mataplan.

    Io osservo invece che attribuire la colpa al Tradimento fu PROPAGANDA di regime, facile e populista (cosa c'è di più immediato di un capro espiatorio?) e non mi serviva affatto la desecretazione dei documenti inglesi per riconoscerla come tale quando la vita e l'evoluzione di quel regime fu fatta di sola propaganda. Ed anche questa è un'arma formidabile che hanno usato tutti ad ampie mani  prima durante e dopo il conflitto

  4. Si tutto vero Regia Marina, Regio Esercito, Regia aereonautica.... Regia staminnella. Il Regio (quello alto UNOECINQUANTATRE) si è messo a PIGRECAMEZZI agli ordini di quattro scalmanati  filibustieri vestiti di scuro, comprensibilmente spaventato dal pericolo rosso che nel 18 ha sovvertito lo status quo della santa madre Russia e che serpeggiava in ogni paese della vecchia Europa, ha scelto l'apparente male minore: i manganelli della marcia su Roma. Tutto comprensibile, meno comprensibile che tutti gli alti comandi del Regio Esercito della Regia Marina, della Regia Aereonautica si siano resi proni ai filibustieri di cui sopra. Non nascondiamoci che ci fu parte in commedia, suvvia, per poi trovarsi apolidi in patria in quel maledetto 8 settembre. Maledetto in ogni direzione lo si voglia guardare. vigliacco e traditore, ma non fraintendetemi: traditore degli italiani per la sorte, prevedibile, riservata ad essi. E del resto al si salvi chi può il nonno del testimonial di Olive Saclà rispose "io Può" e scappò in Puglia, passando sotto, ma proprio sotto a pochi chilometri, all'eremo montano dove stava "rinchiuso" (ah ah ah) il condottiero Calvo. Mica mai di trascinarlo appresso e consegnarlo agli anglo americani: <no no anche questa grana no, se lo vengano a prendere loro quando arriveranno a metà Italia>. Ecco, infatti è andata proprio così nevvero??

  5. Una follia tutta italiana, come molte ne abbiamo vissute il secolo scorso. Ieri l'altro Rai Storia ha mandato un bel documentario sulla vicenda. Un doc recente, girato appena ieri: 36 anni fa nel 1985. C'è tutta la storia e pure l'intervista a chi è sopravvissuto, gente robusta che ha visto cose indicibili.

    Resta il fatto che quella flotta è stata mandata a combattere una battaglia persa. Con le sole triangolazioni radiogoniometriche non sapevano se gli inglesi si trovavano a 40 o a 100 miglia di distanza. 

    Gli inglesi avevano le informazioni decrittate, è vero, ma su un paio di loro cannoniere avevano anche un'altra cosa : il radar

    Quindi mentre i nostri la sera ammainavano bandiera e mettevano i cannoni a riposo, gli inglesi scrutavano la superficie del mare. Dal Pola in panne  il razzo di segnalazione parte dal nel cuore della notte con la bella speranza di richiamare la flotta italiana e non, come accadde, le bordate degli inglesi. Inglesi che è pur vero che lamentavano la presenza del radar solamente su due unità e che quel radar era decisamente primitivo ecc ecc. Ma troppo primitivo non doveva essere perchè riusciva a  distinguere tra una bordata andata a centro ed una no. Quella no alza una colonna d'acqua tale che il radar la rileva. Come giocare a battaglia navale ma guardando il foglietto dell'avversario.

    Interessante sentire dalla diretta voce dei superstiti del Pola lo tato di delirio di quei momenti; per diversi minuti furono convinti di subire un attacco aereo, figures. No no, mandati a morire allo sbaraglio, in mare come nelle steppe del nord piuttosto che nelle sabbie africane a cavallo di asini e lattine.

    NB
    Un radar lo stavamo sviluppando anche noi, ma fu giudicato non utile nell'immediatezza del conflitto. Cazzo come ci ha preso Bonvi quando disegnò il prode alleato Galeazzo Musolesi!!

  6. belle belle belle e bravo, e che pazienza! La PDC con quei set che hai usato è da far venire il latte alle ginocchia (anche con le imbottiture) 

    sei riuscito a giocartela bene mantenendo a fuoco le parti interessanti del soggetto che ha una forma maledetta. Comunque la giri ci sarà sempre un qualche petalo sfocato, ma hai dimostrato che non è importante, importante è il pistillo che per un fiore è l'equivalente degli occhi di un vertebrato (ma anche invertebrato .. se li ha) 

    Bravo, dai che adesso arriva la primavera, e le primule. Peccato che saranno tutte primule rosse (eccacchio)

  7. 1 ora fa, Massimo Vignoli ha scritto:

    Perchè?:leo:

    Perchè vabbè la mela melazza meluzza, fico bello bello, ok.... ma io son attaccato anche sentimentalmente all'86 e sue evoluzioni

    Poi ha ragione Mauro, stiamo a vedere cosa succederà per il sfw, perchè manutenere due piattaforme per un produttore è già un casino, farlo su hw completamente differente è pure peggio. Ma sta roba l'abbiamo già vista no? Un ritorno al passato, e ricordo situazioni non proprio idilliache per tutti quanti. Boh 

  8. Uso Big Sur con LR Classic e fila via tutto liscio. Il mio iMac però è di questa estate, cioè ultima applicazione x86 prima dell'imminente ritorno ai RISC (M1) di cui comunque di iMac ancora non se ne sono visti. Arriveranno e diranno che sono una figata, dei mai più senza, io invece mi sento come se "avessi fatto appena in tempo" :)

     

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  9. 3 minuti fa, Sakurambo ha scritto:

    L'Italia è sovraffollata, sia come abitanti che spazi orizzontali, ed è tutto gestito a pene di segugio; il punto è tutto qui.

    Non è proprio così cioè, dipende. Ci sono "zone" a grandissimo affollamento (es. la cintura Vesuviana, Milano e il suo circondario, Roma!) poi c'è il resto dell'urbanizzazione che effettivamente segue il breviario "ACDC" che non c'entra con l'hard rock e nemmeno con la conversione in continua ma con quanto hai citato tu.

  10. Approfitto di Dario per ricordare due torrenti appenninici straordinari. Il Nure ed il Trebbia sono fiumi bellissimi  che hanno portate stagionali a variazione ENORME. Qualche anno fa ho visto gli effetti di una precipitazione copiosa sul Nure: un disastro. In verità quel bel torrente ha solo ri-occupato i suoi spazi idrogeologici, niente di più.
    Fa comodo fare finta che non sia così.
    Quando mi capita di dire in pubblico che ogni torrente medio piccolo dovrebbe avere una zona di rispetto (in pianura leggasi <bosco>) che si estende per una profondità di 50-100 metri dal suo letto perenne (per sponda), mi danno del matto. La terra è preziosa perché occuparla rende, e non parlo di agricoltura anche se anche in questo ambito prima o poi qualche ragionamento si dovrà farlo.

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  11. va beh, ma cos'è una gara?

    Più che la Z6 gli invidio i boschi: noi "padani" ci si deve accontentare di aiuole di ricrescita spontanea. I nostri "badgers" sono squisitamente notturni, come i pipistrelli, da me vederne uno di giorno, ma anche al pre-imbrunire, significa che è successo qualcosa, del tipo che lo hanno svegliato a forza buttandolo fuori dalla tana. Va così

    Comunque i video non li faccio: portano sfiga. Ne ho preparato uno carino lo scorso inverno, per le gru. Oh, ne avessi vista una....

    • Sono d'accordo 1
  12. Non sono consigli quelli che ti scrivo e nemmeno una critica alle tue foto, ma solo spunti di ragionamento:

    - la figura umana ci parla con le sue posture, la forza di un'immagine cambia profondamente attraverso questo fattore

    - le immagini da te proposte sono assolutamente bidimensionali (tranne  Bansky con la birra) cioè tutti gli elementi si depositano su un unico piano. E' una scelta, ma la birra nel vassoio dimostra che se ne possono fare altre

    - sempre e comunque la figura umana è più leggibile se non si accavalla con parti o elementi (strettamente appartenenti al piano in queste immagini), e se avviene conviene che l'accavallamento non sia disturbante per la lettura della forma antropomorfa   

    - usare il BN aiuta perchè si inchioda un grado di libertà cioè si va ad eliminare la "distrazione" cromatica in cambio di un più controllabile  assortimento tonale; per contro si perde una possibilità espressiva non trascurabile.

    Per mia esperienza  le immagini che mi catturano/colpiscono affrontano queste problematiche con successo. NG magazine è pieno di foto di questo tipo.

    • Eccellente, grazie ! 1
  13. Il 7/9/2020 at 09:40, M&M dice:

    Elettronica, motore, aerodinamica, gomme, freni, soste ai box, puoi modificare tutto quello che vuoi.

    Ma la F1 è e resta uno sport fatto da costruttori, non da piloti.

    Sempre per citare Ferrari, "i piloti vanno e vengono, la Ferrari resta".

    Non confondiamo uno sport dove la tecnologia fa la differenza, con la boxe o il tennis.

    Peraltro ricordo che questi si chiamano sport motoristici. Non telaistici. E non si fa volo terrestre, almeno, non di norma.
    Il pilota viene ingaggiato per portare la macchina al primo posto al traguardo.
    Può fare la differenza solo se la macchina va forte. Se si rompe o se non va nemmeno nel dritto, rischia solo inutilmente la pelle.
    Ma comunque è il costruttore o la scuderia che lo ingaggiano per fare quel lavoro li : guidare.

    Ricordiamoci anche che nel gergo comune, i motori hanno "i cavalli". Non è così tirato per i capelli pensare che il pilota abbia lo stesso peso di un fantino.
    Che solo raramente è anche proprietario del cavallo che monta. Spesso nemmeno allena il cavallo.

    ... MMMMM..... Comunque Nakashima non lo voleva nessuno: com'è? Eh, perchè se uno vale uno ...

  14. Ma è chiaro Alessio che il problema è complicato, non discuto sul fatto che regolamenti e contesto siano sfavorevoli a Ferrari (e non credo solo a lei) , ma ci sono dei fatti:

    - se è vero che il team di progettazione Ferrari si appoggia ad una porta girevole che frulla come un'elica, di chi è la responsabilità di mettere una zeppa per bloccarla?

    - sulla qualità dei piloti non ce n'è da discutere, a parer mio ci sono di bei matti come una volta (tranne uno: quello che vince tutto) ma l'aspetto tecnologico li relega ad esecutori di ordini con margini di libertà prossimi allo zero

    - i giornali non li leggo, ascolto solo tanta radio che, nei miei orari, parla solo di politica, di Covid e di migranti, niente sport. E nonostante non mi informi  la F1 da qualche anno mi ha fatto passare la voglia di accoccolarmi sul divano, cocacola nella mano destra e telecomando nella sinistra, ad attendere lo spegnimento della fila di lampade rosse. Perchè? Perchè vince l'automa teleguidato coi ricci che sta polverizzando ogni record storico. Povero lui, potrà vincere 10^6 granpremi ma non conquisterà mai la stima di un Piquet, di un Mansell, di Prost o di Shumacher e cito solo i vivi (o quasi) per evitare di cadere nella trappola del martire.  

    Maddai, vorrei una F1 decente se no davvero: andiamo a vedere il granpremio della Polistil con le auto elettriche, che è più genuino.

    Emerson Fittipaldi perse la sua Lotus in un incidente (il camion che la trasportava al circuito finì fuori strada). Non sapendo che pesci prendere tirarono fuori la Lotus dell'anno prima, spolverata, una controllate e via a combattere. Credo vinse. Oh ma che figata una roba del genere. 

     

  15. 10 minuti fa, M&M dice:

    Tolta di mezzo la Mercedes britannica, la gara di oggi é stata bellissima. Ha vinto un francese che vive a Milano e guida un'auto costruita in Italia.

    Qui però si stigmatizza il fatto che la Ferrari sembra la Scuderia Elkann-Cammilleri.

    Ecco, almeno cambiassero nome : ElCamm Brutte Figure.

    Eh vabbè, tra prologhi vari e visti gli ultimi gran premi, io oggi son stato lontano dalla TV. Evidentemente ho sbagliato.

  16. 19 minuti fa, Max Aquila dice:

    Rispondo io prima di Alessio: queste non sono gare automobilistiche.

    Sono programmi televisivi, come Ballando con le stelle...

    Dalla Targa Florio del 1906 in poi ciò che ha entusiasmato il pubblico sono le epopee dei piloti.

    Nonostante il mezzo.

    Come ha scritto Mauro chilometri fa, oggi ciò che conta è il mezzo: aggiungo io...a dispetto del fine, che sarebbe quello di divertirsi. 

    Max, allora è un programma penoso, peggio di "paradiso per Signore". Aridatece FRECCEROOOOOOOOOOOO!!!!!!

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