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Mostra il contenuto con la massima reputazione di 17/06/2023 in tutte le aree

  1. Come avevo dichiarato in altro topic, il mio praticamente unico desiderio in termini di attrezzatura fotografica per il 2023 era il nuovissimo Nikkor 24 1.7 DX. Quindi, appena reso disponibile sul Nikonstore, l'ho fatto mio per un prezzo contenuto ma che, se è stata mantenuta la linea dei passati Nikkor Z, non mi fa certo dubitare delle prestazioni di questo obiettivo. Assolutamente degno di lodi il servizio Nikonstore, che mi ha recapitato il prodotto a meno di 24 ore dall'ordine. Acquisto effettuato il 15/06 alle 14:42, il 16/06 alle 14:20 lo avevo in mano. Dopo qualche cristone lanciato per aprire l'imballaggio (di lusso, ma un po' difficile da aprire), ecco apparire la scatola vera e propria. Piccola, leggera, quasi un cubetto. Taglio il sigillo di garanzia (attivata automaticamente al momento dell'ordine, gran comodità) e apro il box. All'interno troviamo i manuali in varie lingue, ed obiettivo e paraluce imballati separatamente in comodi sacchettini di pluriball (scusate i colori sparsi). L'obiettivo è compatto, ma meno di quanto mi aspettassi. E' lungo circa il doppio del 16-50, leggero eppure di aria solida. Particolare il paraluce, che è concavo invece che convesso come gli altri. Non so quanto sia diffusa questa soluzione, personalmente è la prima volta che la incontro. Una volta montato si capisce che offre alla lente frontale una protezione senza precedenti. Una volta montato il paraluce sull'obiettivo, il tappo anteriore si monta sopra di esso e non sull'obiettivo stesso come si fa di solito, regalandoci una forma del barilotto... simpatica. E' ora il momento di montarlo sulla Zfc. Nella foto successiva si nota la filettatura per eventuali filtri, e si può apprezzare la protezione contro gli urti accidentali verso la lente anteriore. Aggiungo qualche altra vista. L'insieme fotocamera e obiettivo sta molto bene in mano, i pesi sono distribuiti su un volume di profondità contenuta, quindi il baricentro è spostato verso la mano che regge la fotocamera. Finora l'impressione è estremamente positiva. Per le foto di prova stay tuned, purtroppo la fotocamera è in carica...
    7 punti
  2. Eccolo arrivato: atteso dai tanti possessori di una Nikon Z DX, per ottenere in poco spazio un luminoso 36mm-equivalente, ossia il fisso di eccellenza da poter essere considerato IL TUTTOFARE Eccone l'unboxing buono per fotografare da vicino (arriva a 18cm dal soggetto) anche in bassa luce (apre fino a f/1,7) soggetti ed oggetti, singoli o in gruppo, un 24mm DX è quel genere di obiettivo da tenere montato sempre sulla mirrorless, o comunque da portare sempre con sè in borsa... Pesa solo 131 grammi, 147 col paraluce (incluso nel prezzo di 329 euro) ed è costruito con uno schema che occupa tutti i 4cm della sua profondità (come ci hanno ormai abituati gli schemi ottici Z-mount): di 9 elementi in 8 gruppi Paraluce curiosamente ad ogiva, con il richiamo della filettatura da 46mm sulla faccia anteriore, per potere gestire filtri Vario (ND, pola, etc) senza dover rinunciare alla difesa dai riflessi laterali, specie alle maggiori aperture. qui comparato a due zoom DX. Rispetto il pancake 26/2,8 misura solo 1,6cm di profondità di più, ma è più luminoso di 1 stop ed 1/3 !!! Qui col suo paraluce montato: di forma certamente inedita nella produzione Nikon recente... ...ma a chi ha posseduto ed utilizzato anche le Nikon One, ben ricorderà il paraluce del 10/2,8 Z 24/1,7 @ f/1,7 t/50 ISO560 A chi però non interessi montare filtri davanti al paraluce... sappia che il diametro da 46mm è identico a quello dello zoom 16-50 e quindi anche del suo più...regolare paraluce... Resta da constatare (e lo farò) che copertura dia rispetto a quello originale: e che problemi di riflessi possano invece ingenerere filtri come i polarizzatori o gli ND, avvitati fuori dal paraluce: seguite questo articolo, che aggiornerò con i dati in oggetto. made in China e baionetta posteriore in plastica, come tutti i low cost Z profilo...davvero da pin-up.... diaframma a 7 lamelle (come gli zoom, il pancake ed il 28/2.8: solo il 40/2 ne ha 9...) adatto a tutte e tre le DX per maneggevolezza, dimensioni e peso ne valuteremo le prestazioni ...che fin dalle prime prove, mi sembrano molto interessanti, al netto di una certa caduta di luce ai bordi alla massima apertura (immaginabile) e che a mio giudizio fa parte del progetto, proprio per enfatizzare on camera le superfici omogenee intorno ai soggetti posti al centro del fotogramma vedo anche uno sfuocato graduale ed un'incisività insperata per un wide leggero come un 24DX Insomma...lo terrò a lungo perchè è una bella focale, di quelle che prediligo, ed aggiornerò periodicamente questa discussione. ----------------------------------------------------------------------------- La maggior parte delle foto che ho scattato con lo Z 24/1,7DX sono nel range di diaframmi tra TA ed f/2 come ben si conviene dopo l'acquisto di un fisso luminoso: diversamente userei i più comodi zoom DX 16-50 o 12-28 che però possono aprire al massimo, rispettivamente a f/4,2 ed f/5,3 che sono chiaramente su questo formato e focale valori da tutto nitido... Cominciamo quindi da qui: obiettivo luminoso = scattare a mano libera in condizioni borderline, quando non si abbiano treppiedi a disposizione, oppure non si vogliano proprio utilizzare, per passare inosservati, sfruttando i punti di forza dei sistemi mirrorless: la silenziosità allo scatto e le dimensioni contenute di un ensamble come questo: Z dx e obiettivo minimal... La caratteristica della focale risultante di questo 24mm è proprio quella di poter sfruttare un angolo di campo più largo di quello di un obiettivo standard, buono per tante cose, dal reportage al ritratto ambientato. il tutto in luce disponibile... sfruttando al massimo la pdc ridotta data dalla sua massima apertura, anche per realizzare una resa dello sfondo adeguata alle aspettative del caso... ...cosa che in cui riesce anche questo obiettivo, economico, ma nonostante ciò dotato di un diaframma a 7 lamelle, un tempo appannaggio esclusivo di pochi mediotele da ritratto Ombre e Luci sembrano proprio il campo d'elezione di questo piccoletto tuttofare... in ogni condizione si renda necessario fotografarli Oppure, all'opposto... anche in presenza di EV elevati, come normale in questo periodo dell'anno, lo si può utilizzare ancora a TA utilizzando un filtro ND, come questo Vario 2-400 (che riesce cioè ad abbattere fino a 9 stop degli EV presenti) qui avvitato alla filettatura anteriore del paraluce di serie, come proposto dal marketing Nikon, non senza qualche mia perplessità, per i motivi che vedremo più avanti. il risultato è molto incoraggiante ed a patto di controllare anche lo sfondo prima di scattare (e poi lamentarsi dello sfuocato), mi pare che anche l'effetto bokeh promesso dal volantino si possa tradurre in uno sfuocato (termine che in giapponese si traduce appunto in bokeh) presente, ma non appuntito: frutto di quel progetto da sette lamelle, di cui scrivevo prima. colori saturi e tendenza cromatica variabile tra blu e ciano, causata dal filtro ND dal prezzo contenuto senza di esso, le cose vanno molto meglio ed oltre alla naturalezza delle cromie, si recupera a mio avviso buona parte della nitidezza che un filtro rotativo a doppio elemento sottrae CERTAMENTE, qualunque sia il prezzo pagato per il suo acquisto (per buona pace dei fedeli di queste filosofie) Molte di queste foto sono state scattate alla minima distanza di messa a fuoco consentita dall'obiettivo, davvero ridotta, di 18cm dal piano focale. Alcune, le più ravvicinate, rinunziando al filtro ND in favore di una lente addizionale acromatica da 5 diottrie Marumi DHG 200, anch'essa montata a monte del paraluce ogivale HN-42, così atipico, dello Z 24/1,7 DX, che concorre ad una resa quasi macro del sistema, complice la grande apertura, con o senza l'ausilio di un piccolo flash di schiarita (che troviamo incorporato solo sulla Z50) ed è grazie a queste prove di angolazione rispetto soggetto e sorgenti di illuminazione, che si evidenzia il difetto che mi aspettavo dovesse apparire prima o poi: il filtro avvitato davanti al paraluce, a determinati angoli di incidenza rispetto la luce del sole (specie se consistente) non può che generare ghosts e flares dei quali usualmente l'obiettivo è privo... giusto per ricordarci che non si sfugge alle normali leggi della fisica: i filtri (se proprio li si debba utilizzare) devono stare dietro il paraluce, siempre ! Volete vederlo in interni a tutta apertura? La Chiesa della Martorana di Palermo, la conoscete già, ma è un banco di prova sempre valido... con i suoi mosaici a tessere d'oro (aprite le immagini, ovviamente) ma anche in ogni altra manifestazione, in qualsiasi condizione di luce e...anche all'occorrenza diaframmando oltre quel lotto di aperture che avete fin qui visto, questo piccolo obiettivo si candida ad entrare nelle borse della maggior parte degli utenti Z DX, se non addirittura, stabilmente montati sulla fotocamera. ...per quanto, all'imbrunire, quando si sciolgono i freni inibitori delle persone... probabilmente consente direalizzare quegli scatti che uno zoomino poco luminoso non permetterebbe se non con elevato tasso di segnale/rumore... Voglio rimarcare l'attenzione che finalmente Nikon sta concedendo al finora trascurato comparto DX della sua nuova baionetta Z , dal versante ottiche.: di tutte quelle fin qui testate, la Redazione di Nikonland è rimasta sempre sorpresa positivamente per l' approccio del tutto analogo rispetto gli obiettivi FX. Anche questo Nikkor Z DX 24mm f/1,7 non fa eccezione e ci lascia un'impressione del tutto positiva e la certezza di un utilizzo tanto semplice quanto proficuo. Tra i pregi di questo 24mm annovero la estrema silenziosità ed efficienza del suo motore Af stepper e la progressività della nitidezza con la chiusura del diaframma: ma già ad f/4 si arriva ad un livello di omogeneità centro/bordi molto soddisfacente. Del resto un obiettivo luminoso lo si compra per utilizzarlo quasi prevalentemente a TA, come già detto, anche a costo di una certa vignettatura fisiologica, non sempre del tutto annullata direttamente via hw, come ormai ci siamo abituati a vedere su realizzazioni più importanti. Il prezzo di commercializzazione è uno dei più bassi del catalogo Z-mount e questo contribuirà a farne un jolly per ogni corredo. Il resto della mia selezione di immagini, lo trovate sull'apposito album... Max Aquila photo © per Nikonland 2023 Se questo articolo vi è sembrato utile mettete un like. A voi non costa nulla ma per noi fa una grande differenza per capire quali siano gli argomenti che i lettori trovano più interessanti. Non abbiate timore ad aggiungere i vostri commenti
    6 punti
  3. Il primo Libelloides cocccajus (Ascalafo) che fotografo, è una vista laterale quindi meno appariscente di quelli di Alberto Salvetti, però mi sembra che tra sfondo con i fiori gialli fuori fuoco ad animarlo e soggetto la foto sia abbastanza buona lo stesso. A voi il giudizio.
    3 punti
  4. 2 punti
  5. Quelle scatole che usa Nital sono strepitose: proprio perchè distruttibili solo con intenzione. Quando me ne arriva una (e me ne arrivano tante) apro il foglio più largo su tre lati. La scatola interna è fissata con la plastica termosaldata sempre sul foglio più largo, come ovvio. Uso un taglierino lungo il bordo grosso che è opportunamente dotato di apposite fessurazioni. Dopo averla aperta la conservo e la riutilizzo sempre, grazie all'ottima qualità e spessore del cartone, semplicemente richiudendola col nastro da pacchi. Ed ovviamente avvolgendola in un foglio di carta da pacchi. A me piacciono molto queste scatole di Nital e le ritengo un valore aggiunto nelle loro spedizioni, facendo per esempio il paragone con i ridicoli ed antiecologici imballaggi di Amazon
    2 punti
  6. In questo articolo, notizie rapide di pronta lettura che potrebbero interessare gli iscritti ma che non meritano ulteriori approfondimenti. Questo articolo è chiuso ai commenti. Chi volesse fare osservazioni specifiche o domande troverà il consueto spazio nel Club più pertinente.
    1 punto
  7. Una Prima per Nikonland la recensione di un paraluce originale per un obiettivo già in commercio... E' appunto il caso del momento: un obiettivo molto ambito da tutti i possessori di corredi Z DX, come il 12-28 del quale abbiamo appena pubblicato l'unboxing e i primi scatti ma che per contenere al massimo il prezzo, viene venduto privo del paraluce dedicato, oggetto di questo articolo. Classico paraluce a baionetta, da montare quindi attorno al barilotto dello zoom (e non sulla filettatura da 67mm, sulla quale può quindi permanere un eventuale filtro) a forma di petalo o tulipano, che dir si voglia, ha una svasatura adeguata alla più larga delle focali di questo zoom, quei 18mm-equivalenti con i quali è difficilissimo adattare qualunque paraluce a vite, senza rischiare vignettatura, specie in inquadrature che comprendano larghe parti di cielo. Messo in vendita a 45€, made in Thailand, così come l'obiettivo, leggerissimo essendo costruito nel solito policarbonato, questo HB-112 si sblocca allo stesso modo in cui si innesta, in assenza di qualsiasi pulsante di sblocco, come quelli presenti su molti paraluce Z della serie S Per quanto profondi i suoi petali, sembra oggettivamente ben tarato per evitare ombre, che peraltro verrebbero corrette automaticamente in fase di pp. per quanto "presente" non ingombra poi più di tanto rispetto al 16-50 su Z50, estratto in situazione operativa Non appena avrò di nuovo giornate adeguate alla stagione attuale, lo metterò alla prova in maniera intensiva e pubblicherò a seguire le foto. Ne consiglio l'utilizzo: ritengo anche durante le riprese video, nelle quali mi riservo di constatare se dovesse in qualche modo risultare di ingombro... Max Aquila photo © per Nikonland 2023 Se questo articolo vi è sembrato utile mettete un like. A voi non costa nulla ma per noi fa una grande differenza per capire quali siano gli argomenti che i lettori trovano più interessanti. Non abbiate timore ad aggiungere i vostri commenti
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  8. Lo sapevate che Nikonland è fotografia praticata con le Vostre Nikon ? Certamente il nostro fiore all'occhiello sono i più di 1.000 articoli tecnici dedicati al mondo Nikon. Ma siamo certi che la maggior parte dei nostri iscritti le proprie Nikon le usa per fotografare. E Nikonland.it offre gli strumenti necessari per la condivisione dei propri scatti. C'è un'area fotografica che conta oltre 15.000 immagini cui non vediamo l'ora che voi aggiungiate i vostri ! Le gallerie sono dedicate alla Fotografia Generale e alla Natura. Trovate l'area Foto direttamente nel menù in linea, alla voce Foto E poi ci sono i Club sono nel menù di Nikonland, la prima voce, dove gli iscritti parlano di fotografia. E non vorremmo dimenticare i Blog, dove i nostri iscritti condividono i loro racconti fotografici. E' tutto liberamente a Vostra disposizione, se vi può interessare.
    1 punto
  9. che dire , se usato in modo corretto dà risultati sorprendenti , la prima foto è da sempre che avrei voluto farla con quella prospettiva , ma è praticamente impossibile . Complimenti per il risultato .
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  10. Bravo Gabriele e grazie: non mi ero accorto avessi scritto in questa sezione e ho aperto un articolo praticamente identico al tuo. Con la differenza che mi manca la Zfc da utilizzare con il 24/1,7 che invece tu hai, così le due discussioni (spero continuerai la tua con le prime foto) saranno del tutto complementari. A proposito: il 16-50 ricordati che è un falsomagro... quando si apre in modo operativo è lungo molto di più di questo 24/1,7
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  11. Non apro un altro blog per proporre queste altre foto. Le farfalle mi piace fotografarle in attività e non vado alla ricerca di quelle intirizzite dal freddo della notte, ferme immobili. Ma, mii capita un paio di volte l'anno di incontrarne una ancora infreddolita, come questo macaone. Peccato per il fastidiosissimo vento, che faceva dondolare il cardo su cui era posato, che non le permetteva di estendere del tutto le ali. Nikon D500 4/300 PF ED + TC14 F. 11, 1/640 sec., ISO 640, mano libera Nikon Z7 105//2.8 MC S F. 9, 1/160 sec., ISO 64, mano libera Altra inquadratura Nikon Z7 105//2.8 MC S F. 13, 1/125 sec., ISO 320, mano libera Quando avevo già sistemato tutto nello zaino, è calato il vento, ma non avevo più la voglia di ricominciare. Samsung Note8
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  12. Ok, credo di aver capito il meccanismo. Foto originale Persone rimosse Mario Cermenati col cappello
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  13. .... qualche livello di riempimento generativo dopo :
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  14. Arrivato oggi (Amazon velocissima come sempre 1,5 gg…e non abito a Milano :-) ) ho messe il seriale e mi dice che non ha bisogno di aggiornamento. Grazie.
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  15. Un grande, i suoi disegni hanno accompagnato la mia adolescenza.
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  16. Diretta streaming per chi non ci può essere :
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  17. Un taglierino basterebbe a liberare la scatola Nikon dalla plastica...
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  18. Quando sono in giro nella macchia mediterranea mi sento proprio bene, è uno degli ambienti che più amo, senza contare che ci sono molti dei soggetti che preferisco per la macrofotografia. Nikon Zfc e 12-28 Z Oggi ho passato ore a cuocere sopra e intorno a questi sassi: Nikon Zfc e 12-28 Z Perchè? Perchè passeggiando in cerca di macro soggetti ho notato una cosa strana: Una farfalla scomposta, ad un certo punto le è persino caduta un'ala. Ho subito pensato "predazione in atto" ed ho scattato alla cieca per vedere a display cosa stava succedendo. Nikon Z fc e 24-200 Z Infatti ingrandita al 100% l'immagine sul display, salta fuori il predatore. E' una femmina di Ameles spallanzania o "Mantide nana del Mediterraneo"! Chi mi conosce sa che libellule e mantidi sono i miei soggetti macro preferiti e più sono rare più mi interessano. L'Ameles non è particolarmente rara, ma di lei avevo solo una pessima diapositiva, di quasi cinquant'anni fa, in cui era poco a fuoco e molto, ma molto piccola nell'inquadratura. Quindi... Ameles, a noi due! Fotografarla è stato piuttosto impegnativo. L'Ameles è timida e già restando a distanza, lei giocava a nascondersi ruotando intorno allo stelo per metterlo fra lei e me, dovevo essere furtivo e paziente e trovare il giusto varco fra steli e sassi in un contesto molto caotico in cui cercare l'angolo giusto e possibilmente evitare il controluce (anche se avevo un piccolo flash di schiarita). E poi è arrivato il vento. Il controluce era ingestibile per i miei gusti. Nikon Zfc e24-200 con tubo di prolunga. Intanto, ormai sazia, aveva lasciato cadere la preda. Ambientata o ancora confusa? Nikon Zfc 300mm con TC14 (da dietro il grosso sasso). Paradossalmente il vento mi ha dato una mano facendo oscillare il fiore sullo sfondo portandolo a volte fuori inquadratura! Qui ho quasi consumato la batteria, Nikon Zfc 300mm f4 e TC14 da dietro il grosso sasso. Alla fine un ritratto più stretto infilandomi fra un masso e l'altro e usando la lente addizionale. Nikon Zfc 300mm f4 e lente SIGMA AML da 1,8 diottrie. Tutte le foto scattate a mano libera. Non ho usato il 105 MC perchè ho dovuto lasciarlo a casa insieme ad altro. La mantide è a testa in giù perchè quella è la sua posizione naturale per la caccia. La passione per questi soggetti mi spegne un po' il senso critico, sono felice come un bambino per essere riuscito a fotografare un' Ameles e dovevo raccontarvi la storia. A voi apprezzarla o meno. Per gli interessati, due notizie sull' Ameles spallanzania (se ho speso due ore e non so quanti litri di sudore, una spiegazione sarà dovuta,no?): È una mantide di piccole dimensioni (1–3 cm) diffusa nelle zone aride del Mediterraneo La specie presenta un marcato dimorfismo sessuale: il maschio è poco appariscente, esile, con addome dritto e sottile, possiede due paia di ali che gli consentono di volare mentre nella femmina le ali sono rudimentali per cui non vola. L'addome della femmina è allargato lateralmente, più ampio di quello del maschio, ed è ripiegato verso l'alto il che la rende caratteristica. Il primo paio di zampe "raptatorie" (adatte ad afferrare) sono corte e robuste mentre quelle del terzo paio (le ultime) sono particolarmente grandi e sviluppate e gli permettono di saltare quasi come una cavalletta (cosa che avrebbe fatto se mi fossi avvicinato troppo o troppo bruscamente). Come tutte le mantidi , l'Ameles è un vorace predatore di piccoli insetti e può talora attaccare i suoi simili. A differenza però della Mantide religiosa, le femmine di Ameles non divorano il maschio dopo l'accoppiamento (infatti ce n'era uno che se ne stava tranquillo poco sotto la mia modella, ma troppo infrattato per essere fotografabile). Silvio Renesto.
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  19. Secondo me non ha senso ma lo farà. Sostanzialmente l’ha già fatto non portando su Z6 e Z7 funzionalità mancanti e non dipendenti da sensore o processore. Detto questo, per me Z9 e Z8 sono abbastanza diverse da rendere chiaro quale preferisco. Un po’ come una berlina o una station wagon: possono avere lo stesso motore, ma non sono la stessa auto. BTW Brad Hill ha appena documentato una differenza nelle prestazioni. Di nessun impatto pratico, ma esiste. Che significa che non sono identiche.
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