Eccolo arrivato: atteso dai tanti possessori di una Nikon Z DX, per ottenere in poco spazio un luminoso 36mm-equivalente, ossia il fisso di eccellenza da poter essere considerato IL TUTTOFARE
buono per fotografare da vicino (arriva a 18cm dal soggetto) anche in bassa luce (apre fino a f/1,7) soggetti ed oggetti, singoli o in gruppo, un 24mm DX è quel genere di obiettivo da tenere montato sempre sulla mirrorless, o comunque da portare sempre con sè in borsa...
Pesa solo 131 grammi, 147 col paraluce (incluso nel prezzo di 329 euro) ed è costruito con uno schema che occupa tutti i 4cm della sua profondità (come ci hanno ormai abituati gli schemi ottici Z-mount): di 9 elementi in 8 gruppi
Paraluce curiosamente ad ogiva, con il richiamo della filettatura da 46mm sulla faccia anteriore, per potere gestire filtri Vario (ND, pola, etc) senza dover rinunciare alla difesa dai riflessi laterali, specie alle maggiori aperture.
qui comparato a due zoom DX. Rispetto il pancake 26/2,8 misura solo 1,6cm di profondità di più, ma è più luminoso di 1 stop ed 1/3 !!!
Qui col suo paraluce montato: di forma certamente inedita nella produzione Nikon recente...
...ma a chi ha posseduto ed utilizzato anche le Nikon One, ben ricorderà il paraluce del 10/2,8 Z 24/1,7 @ f/1,7 t/50 ISO560
A chi però non interessi montare filtri davanti al paraluce...
sappia che il diametro da 46mm è identico a quello dello zoom 16-50 e quindi anche del suo più...regolare paraluce...
Resta da constatare (e lo farò) che copertura dia rispetto a quello originale: e che problemi di riflessi possano invece ingenerere filtri come i polarizzatori o gli ND, avvitati fuori dal paraluce: seguite questo articolo, che aggiornerò con i dati in oggetto.
made in China e baionetta posteriore in plastica, come tutti i low cost Z
profilo...davvero da pin-up....
diaframma a 7 lamelle (come gli zoom, il pancake ed il 28/2.8: solo il 40/2 ne ha 9...)
adatto a tutte e tre le DX per maneggevolezza, dimensioni e peso
ne valuteremo le prestazioni
...che fin dalle prime prove, mi sembrano molto interessanti, al netto di una certa caduta di luce ai bordi alla massima apertura (immaginabile) e che a mio giudizio fa parte del progetto, proprio per enfatizzare on camera le superfici omogenee intorno ai soggetti posti al centro del fotogramma
vedo anche uno sfuocato graduale
ed un'incisività insperata per un wide leggero come un 24DX
Insomma...lo terrò a lungo perchè è una bella focale, di quelle che prediligo, ed aggiornerò periodicamente questa discussione.
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La maggior parte delle foto che ho scattato con lo Z 24/1,7DX sono nel range di diaframmi tra TA ed f/2 come ben si conviene dopo l'acquisto di un fisso luminoso: diversamente userei i più comodi zoom DX 16-50 o 12-28 che però possono aprire al massimo, rispettivamente a f/4,2 ed f/5,3 che sono chiaramente su questo formato e focale valori da tutto nitido...
obiettivo luminoso = scattare a mano libera in condizioni borderline, quando non si abbiano treppiedi a disposizione, oppure non si vogliano proprio utilizzare, per passare inosservati, sfruttando i punti di forza dei sistemi mirrorless: la silenziosità allo scatto e le dimensioni contenute di un ensamble come questo: Z dx e obiettivo minimal...
La caratteristica della focale risultante di questo 24mm è proprio quella di poter sfruttare un angolo di campo più largo di quello di un obiettivo standard, buono per tante cose, dal reportage al ritratto ambientato.
il tutto in luce disponibile...
sfruttando al massimo la pdc ridotta data dalla sua massima apertura, anche per realizzare una resa dello sfondo adeguata alle aspettative del caso...
...cosa che in cui riesce anche questo obiettivo, economico, ma nonostante ciò dotato di un diaframma a 7 lamelle, un tempo appannaggio esclusivo di pochi mediotele da ritratto
Ombre e Luci sembrano proprio il campo d'elezione di questo piccoletto tuttofare... in ogni condizione si renda necessario fotografarli
Oppure, all'opposto... anche in presenza di EV elevati, come normale in questo periodo dell'anno, lo si può utilizzare ancora a TA utilizzando un filtro ND,
come questo Vario 2-400 (che riesce cioè ad abbattere fino a 9 stop degli EV presenti) qui avvitato alla filettatura anteriore del paraluce di serie, come proposto dal marketing Nikon, non senza qualche mia perplessità, per i motivi che vedremo più avanti.
il risultato è molto incoraggiante
ed a patto di controllare anche lo sfondo prima di scattare (e poi lamentarsi dello sfuocato), mi pare che anche l'effetto bokeh promesso dal volantino si possa tradurre in uno sfuocato (termine che in giapponese si traduce appunto in bokeh) presente, ma non appuntito: frutto di quel progetto da sette lamelle, di cui scrivevo prima.
colori saturi e tendenza cromatica variabile tra blu e ciano, causata dal filtro ND dal prezzo contenuto
senza di esso, le cose vanno molto meglio
ed oltre alla naturalezza delle cromie, si recupera a mio avviso buona parte della nitidezza che un filtro rotativo a doppio elemento sottrae CERTAMENTE, qualunque sia il prezzo pagato per il suo acquisto (per buona pace dei fedeli di queste filosofie)
Molte di queste foto sono state scattate alla minima distanza di messa a fuoco consentita dall'obiettivo, davvero ridotta, di 18cm dal piano focale.
Alcune, le più ravvicinate, rinunziando al filtro ND in favore di una lente addizionale acromatica da 5 diottrie Marumi DHG 200, anch'essa montata a monte del paraluce ogivale HN-42, così atipico, dello Z 24/1,7 DX, che concorre ad una resa quasi macro del sistema, complice la grande apertura, con o senza l'ausilio di un piccolo flash di schiarita
(che troviamo incorporato solo sulla Z50)
ed è grazie a queste prove di angolazione rispetto soggetto e sorgenti di illuminazione, che si evidenzia il difetto che mi aspettavo dovesse apparire prima o poi:
il filtro avvitato davanti al paraluce, a determinati angoli di incidenza rispetto la luce del sole (specie se consistente) non può che generare ghosts e flares dei quali usualmente l'obiettivo è privo...
giusto per ricordarci che non si sfugge alle normali leggi della fisica: i filtri (se proprio li si debba utilizzare) devono stare dietro il paraluce, siempre !
Volete vederlo in interni a tutta apertura?
La Chiesa della Martorana di Palermo, la conoscete già, ma è un banco di prova sempre valido... con i suoi mosaici a tessere d'oro
(aprite le immagini, ovviamente)
ma anche in ogni altra manifestazione, in qualsiasi condizione di luce e...anche all'occorrenza diaframmando oltre quel lotto di aperture che avete fin qui visto, questo piccolo obiettivo si candida ad entrare nelle borse della maggior parte degli utenti Z DX, se non addirittura, stabilmente montati sulla fotocamera.
...per quanto, all'imbrunire, quando si sciolgono i freni inibitori delle persone... probabilmente consente direalizzare quegli scatti che uno zoomino poco luminoso non permetterebbe se non con elevato tasso di segnale/rumore...
Voglio rimarcare l'attenzione che finalmente Nikon sta concedendo al finora trascurato comparto DX della sua nuova baionetta Z , dal versante ottiche.: di tutte quelle fin qui testate, la Redazione di Nikonland è rimasta sempre sorpresa positivamente per l' approccio del tutto analogo rispetto gli obiettivi FX.
Anche questo Nikkor Z DX 24mm f/1,7 non fa eccezione e ci lascia un'impressione del tutto positiva e la certezza di un utilizzo tanto semplice quanto proficuo.
Tra i pregi di questo 24mm annovero la estrema silenziosità ed efficienza del suo motore Af stepper e la progressività della nitidezza con la chiusura del diaframma: ma già ad f/4 si arriva ad un livello di omogeneità centro/bordi molto soddisfacente.
Del resto un obiettivo luminoso lo si compra per utilizzarlo quasi prevalentemente a TA, come già detto, anche a costo di una certa vignettatura fisiologica, non sempre del tutto annullata direttamente via hw, come ormai ci siamo abituati a vedere su realizzazioni più importanti.
Il prezzo di commercializzazione è uno dei più bassi del catalogo Z-mount e questo contribuirà a farne un jolly per ogni corredo.
Il resto della mia selezione di immagini, lo trovate sull'apposito album...
Max Aquila photo © per Nikonland 2023
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