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Mostra il contenuto con la massima reputazione di 17/03/2021 in tutte le aree

  1. l'immagine d'origine è già quello che è ma il raddoppio dei pixel mi sembra "impressive" (16.512 pixel)
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  2. In zona rossa il raggio d'azione è limitato. Per fortuna nel mio Comune, Zola Predosa, c'è una piccola oasi formata dal torrente Lavino, popolata da volatili come aironi, folaghe, cormorani. Ho già fotografato questo ambiente con Foveon, Linhof e Nikon, ma con la speranza di riprendere anche la fauna locale e di cambiare un pò la prospettiva, ho acquistato il Nikon 200-500 f.5,6. La resa dell'ottica mi ha colpito, un rapporto prezzo prestazioni veramente conveniente. Ho iniziato nella peggiore delle situazioni: il controluce, dove mostra le corde, ma le immagini sono facilmente corrette in PP. In situazioni di luce ottimale è ottimo, specialmente a 300 mm. Ma lascio parlare le immagini.
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  3. Ne ha già parlato Max Aquila nel suo primo articolo (altri ne seguiranno) : e anche io l'ho comprato per usarlo con i miei vari Nikkor 55/1.2, 50/1.4 e 50/2 S, 105/2.5 tutti pre-AI, il Rokkor 58/1.2 e i TTArtisan 50/0.95 e 35/1.4 ma ci sembra una notizia degna di nota il fatto che Nital - il distributore nazionale di Nikon - abbia deciso di distribuire presso la sua rete di dealer più qualificati questo promettente adattatore che compie il miracolo di rendere autofocus i vecchi e gloriosi Nikkor F. Perchè un distributore di questo calibro con la sua garanzia può fare la differenza. nella confezione, oltre alla garanzia di 4 anni prevista per il programma Nital Vip, troverete anche un manualetto originale in italiano che spiega come usarlo al meglio. E anche questo non è un elemento trascurabile, perchè noi ci siamo dovuti studiare le "scarne" istruzioni barcamenandoci tra un pessimo inglese e un oscuro cinese che è il massimo dell'assistenza concessa dal produttore sul suo sito. Peraltro gli adattatori distribuiti da Nital arrivano già aggiornati con l'ultima versione del firmware, la più performante v. 2.0, a tutto vantaggio della vostra esperienza d'uso. La distribuzione è appena iniziata, per il momento lo potete trovare solo presso un ristretto gruppo di rivenditori specializzati : più avanti la rete di vendita sarà allargata. Per ora rivolgetevi a questi dealer.
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  4. Ieri usavo il mio "nuovo" Nikon AF 180/2,8D sulla Z6 con Megadap, con grande soddisfazione e sicuramente a velocità maggiore del quella consentitagli da una qualsiasi reflex a motore incorporato con perno di trasmissione...
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  5. E' da un pò che non scrivo un articolo per Nikonland, esco da un periodo di letargo con un editoriale fuori dai consueti schemi. Anche perchè alcuni articoli poco approfonditi hanno ripreso le previsioni di chiusura del bilancio 2020 di Nikon (che avrà termine il 31/3/2021) e la relativa - importante ! - perdita attesa per fare le solite lugubri e improvvide previsioni di bancarotta. Nikon non è solo fotografia. Non lo è mai stata. Anzi, se vogliamo è solo dagli anni '50 del secolo scorso che si occupa di fotografia ma insieme ha mantenuto le sue prerogative di industria ottica affiancando le sue conoscenze in materia di litografia industriale a quelle di metrologia. Metrologia che non significa solo telemetri ottici ma, oggi, principalmente laser. Secondo gli ultimi dati di bilancio, solo il 40% del fatturato di Nikon proviene dalla fotografia. Il resto viene prodotto dalle divisioni che si occupano di strumenti di precisione per l'industria, strumenti di misura, medicina e oftalmologia. In questi giorni mi è capitato di vedere un video riguardante il sistema robotizzato Apdis ed ho scoperto che è installato negli stabilimenti Jagua e Land Rover. Oltre che in altri 36 siti industriali dell'industria automobilistica. Non ho idea di quante fabbriche di automobili ci siano attive nel mondo civilizzato. Ma non saranno 5.000. Quindi credo che 36, moderne al punto da avere sistemi di verifica robotizzati con laser radar, sia una bella percentuale. Questo sistema permette di verificare automaticamente e in modalità centralizzata tutte le misure di scocche, telai e parti assemblate direttamente sulla linea di produzione della fabbrica. Ho visto che in Maserati usano sistemi così sofisticati ma non sono riuscito a vedere il marchio sopra al sensore. Comunque sia, parliamo di tecnologia a lunghezze d'onda ultra corte che utilizzano la riflessione di raggi laser su dispositivi mossi da robot. Nikon ha investito moltissimo anche nella tecnologia robotizzata per muovere fotocamere, sensori e laser, acquistando una importante realtà inglese attiva nel settore. Dubito lo abbia fatto per tenere tutta quella tecnologia per il futuro. Il futuro in questo campo è adesso. Guardate, se vi va, questi filmati. Dopo migliaia di ore di test rigorosi, Nikon Metrology ha introdotto un nuovo sistema radar laser che offre un cambio di paradigma nel controllo della qualità in officina. Il radar laser APDIS, una soluzione metrologica automatizzata senza contatto, ispeziona le caratteristiche a una velocità doppia rispetto alla versione precedente e fornisce misurazioni ad alta precisione equivalenti a quelle fornite da una macchina di misura a coordinate (CMM) a braccio orizzontale. I prodotti radar laser di Nikon Metrology si distinguono sul mercato in quanto utilizzano un raggio laser focalizzato e un'interferometria eterodina per misurare accuratamente la portata. Questa configurazione produce il radar più sensibile possibile, in grado di eseguire misurazioni su quasi tutte le superfici, indipendentemente dalla riflessione. Tale tecnologia è ben consolidata su piccola scala, ad esempio in un laboratorio, ma su grandi distanze fino a 50 metri è unica. Significa che le caratteristiche e le superfici possono essere misurate in modo preciso ed efficiente in coordinate assolute. Ideale per misurazioni ripetitive, laboriose e complesse di oggetti da una lunga distanza stand-off e in grado di accedere anche ad aree difficili da raggiungere senza la necessità di bersagli fotogrammetrici, catadiottri, sonde portatili o preparazione della superficie, APDIS non può essere utilizzato solo in numerosi settori manifatturieri tra cui aerospaziale, automobilistico, energie rinnovabili, ricerca e in effetti qualsiasi ambiente su larga scala. Una nuova fotocamera ad alta definizione abbinata alla nuova ottica confocale Nikon consente una migliore visualizzazione di ciò che viene ispezionato. L'usabilità è stata migliorata riducendo il peso dell'unità del 40% e le sue dimensioni di un quarto, mentre modifiche interne e test completi hanno ulteriormente aumentato il livello di affidabilità, che ora include la protezione IP54 contro l'ingresso di polvere e acqua. La gamma APDIS comprende quattro modelli, due dei quali sono MV430E e MV450E con un raggio di misurazione del raggio rispettivamente di 30 metri o 50 metri. Queste versioni includono la tecnologia Enhanced Feature Scan, che offre fino al doppio della velocità di misurazione delle caratteristiche rispetto ai precedenti radar laser, resa possibile da miglioramenti hardware e software. Consentono inoltre di utilizzare gli scanner APDIS avanzati come accelerometro senza contatto puntando il raggio laser su qualsiasi superficie per misurare le vibrazioni con una risoluzione micron fino a 2.000 Hz, il che può essere utile durante la valutazione di installazioni o apparecchiature. Nikon Metrology offre anche le varianti MV430 e MV450 che sono versioni standard senza miglioramenti per applicazioni in cui non sono richieste velocità massima e analisi delle vibrazioni. Le accuratezze tipiche di misurazione della lunghezza per tutti i modelli vanno da 28 μm a 2 metri a 313 μm a 30 metri e la portata minima è ora più corta a 0,5 metri. APDIS offre maggiore produttività, migliore usabilità e comprovata affidabilità. Misurazioni fino a 2 volte più veloci con Enhanced Feature Scan Maneggevolezza più facile con un design più piccolo del 25% e più leggero del 40% Misure più vicine con portata minima di 0,5 m Migliore protezione in officina con grado di protezione IP54 Visualizzazione più chiara delle misurazioni con l'ottica Nikon e la fotocamera HD Configurazione più rapida con tempi di riscaldamento più rapidi di appena 15 minuti Semplici installazioni di robot con compensazione automatica dell'orientamento (AOC) Feedback istantaneo di stato con LED indicatori esterni Analisi delle vibrazioni dell'ambiente e delle apparecchiature con nuova capacità di misurazione delle vibrazioni superficiali fino a 2000Hz Insomma se mai Nikon dichiarerà bancarotta, non sarà certo per mancanza di know-how o per carenze tecnologiche, perchè dubito che ci siano, al mondo, più di una mezza dozzina di altre imprese operanti in settori così sofisticati e strategici. Pensate poi che tutta questa tecnologia non possa avere ricadute nelle "normali" fotocamere di tutti i giorni ?
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  6. Orfani del Foveon ? Mi sa che vi dovrete mettere l'anima in pace. Sigma deve o dovrebbe ricominciare da capo la progettazione del sensore partendo da un foglio bianco perchè ha stabilito che le specifiche del suo fornitore non sono in grado di produrre niente di buono. Quindi dalla Corea sono tornati a fare tutto in California ma sotto lo stretto controllo di Tokyo. Quando e se ci riusciranno ? Chi lo sa, come tutte le cose fatte in garage, potrebbe essere tra sei mesi, potrebbe essere ... mai. Ma intanto sta per arrivare una nuova Sigma fp, modello L, con attacco L e sensore Sony da 61 megapizze. Questo sensore dovrebbe avere sopra una matrice non Bayer, stile Fujifilm vecchia maniera, con i pixel colorati in diagonale. Il trucco permetterebbe di avere una matrice di verde completa, simile allo strato ZERO del Foveon Quattro, su cui poi verrebbero riportati i restanti due colori. Questa macchina sembrerebbe poter disporre anche di un mirino elettronico opzionale che era ed è il limite riscontrato dai fotografi sulla Sigma fp (oltre ad un autofocus adatto per fare paesaggio e macro ma non nelle giornate di vento). Interessante. Io mi metto in lista per provarne una
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  7. Due storie di successo. Nikon lancia nel 1996 la prima fotocamera reflex (a pellicola, naturalmente) con corpo monolitico che integra anche il battery pack. La Nikon F5 diventa un riferimento per il mercato. Ma è maledettamente costosa. Per questo nel 1998 la macchina viene sostanzialmente "doppiata" con un modello grosso modo della stessa categoria (ma non classe) in un corpo che prevede il battery-grip separato. La Nikon F100 raddoppia il successo restando la macchina di più ampio "valore" di Nikon a cavallo di secolo. Ma il corso della storia procede spedito. Nonostante la forza della F5 (che trovate ancora perfettamente funzionante in tanti esemplari ancora oggi a distanza di 25 anni) nel 1999 Nikon lancia la prima ammiraglia professionale digitale. E' la D1 che presto verrà accompagnata da modelli perfezionati come la D1h e la D1x. Ottime macchine, purtroppo per questioni di sviluppo ancora acerbo dei sensori e costi di produzione, limitate dal formato del sensore in 24x16mm. Ma la concorrenza non sta a guardare e rapidamente sposta l'asticella con macchine con raffica e elevata e, soprattutto, in formato 36x24mm. Nikon studia. Ed è solo nel 2007, in agosto, che avviene l'epocale lancio della Nikon D3. La macchina sarà disponibile solo ad inizio dicembre ma sarà un grandissimo successo per la gioia di professionisti e fotoamatori esigenti. Ma solo pochi mesi dopo, è l'inizio di luglio del 2008, arriva la versione più compatta, con il battery-grip opzionale che per il resto condivide sensore e prestazioni generali con l'ammiraglia. La Nikon D700 è per Nikon come la Nikon F100, un successo di vendita e di longevità, con tanti esemplari ancora in onorato servizio a distanza di 13 anni. due macchine diverse che condividono la stessa storia. Lo stesso sviluppo del sensore (pensato e progettato in casa, costruito da Renesas, gruppo Mitsubishi), la stessa logica, prestazioni abbastanza simili, resa del file sostanzialmente sovrapponibile. Piccole differenze costruttive tali da giustificare la forte differenza di prezzo (in rapporto di circa 2 a 1 per la D3 sulla D700). Vengono prodotte circa 96.000 Nikon D3 (per non parlare delle altre 65.000 Nikon D3s e 35.000 Nikon D3x sostanzialmente delle derivate) ma poco meno di 550.000 Nikon D700. La Nikon D3s condivide il sensore della D3 (il che porta a 650.000 macchine prodotte con quel sensore) mentre quello della D3x è una variazione full-frame di quello della D300, progettato da Nikon e prodotto da Sony. Quell'unico progetto D3-D700-D3s-D3x costituisce una fase fondamentale per l'intera storia di Nikon (e della fotografia digitale in generale) *** Una nuova storia di successo. La storia si ripete ? Si, anche se gli eventi raramente sono totalmente sovrapponibili. Nikon era in fortissima difficoltà nel periodo D1x-D2h-D2x e molti stavano passando a Canon senza altre alternative. Pur in ritardo e con molto sforzo, operando nel modo più oculato e prudente, Nikon ha proposta la ... proposta vincente che le ha sostanzialmente permesso di vivere di rendita fino al 2016-2018. Oggi siamo in una nuova transizione, come nel periodo dal mezzo-formato digitale al pieno-formato, andiamo verso il senza specchio anche in campo professionale. Pochi giorni fa Nikon ha annunciato lo sviluppo del progetto Nikon Z9, una professionale Nikon pensata sostanzialmente per affiancare e sostituire la Nikon D6, l'ultima ammiraglia della serie D3. Il concetto di fondo è differente ma le prerogative le stesse, solo con tecnologia aggiornata allo stato dell'arte di oggi. Dentro c'è ancora un nuovo sensore progettato da Nikon ( e presumibilmente prodotto da Tower Semiconductor nella sua fonderia in Giappone) con la tecnologia più avanzata oggi disponibile. Una macchina maledettamente prestante - pensiamo - ma anche maledettamente costosa (pensiamo). E' un annuncio dello sviluppo ma questo nel linguaggio Nikon significa in generale che la macchina è pronta di hardware ma va raffinato il software e che da questo momento può circolare in mano ai tester. Sarà - pensiamo - pronta per l'estate e in vendita tra 6-8 mesi. Ma venderà in rapporto di 3 a 1 rispetto ad una macchina della categoria della Nikon D850. E non permetterà, da sola, di ammortare il costo di sviluppo del suo sensore. Motivo per cui pensiamo seriamente anche se non ne abbiamo le prove, che nel 2022 dovrà vedere la luce una macchina della categoria di F100 e D700 che porti le prestazioni all'ingrosso della Z9 in una fascia di prezzo che sia più alla portata di un pubblico più numeroso. Questa Nikon Z8 dovrà possedere tutte le prerogative di una ammiraglia (con cui condividerà il sensore) in un corpo più compatto e che costi non più del 60% dell'ammiraglia. Non ancora una macchina per tutti - per la fascia più ampia dei fotoamatori ci saranno ancora proposte come la Z5 e la Z6, belle macchine senza però molto effetto "wow" - ma sicuramente un sogno più realizzabile. Ma non solo. Se Nikon pensa di rinnovare anche il sensore in formato DX, certamente meno costoso da sviluppare e produrre partendo da quello in formato FX, un modello stacked da 22-24 megapixel può essere introdotto partendo dalla stessa matrice di quello da 45-47 megapixel della Z9-Z8. E così dallo stesso concetto, potrebbero arrivare anche altre macchine, di prima o di seconda fascia ma con prestazioni che in quella categoria nessun altro concorrente possiede. Certo non al costo di una Z50. Ma nemmeno a quello di una Z9. (si stiamo pensando alla versione mirrorless di D300 e D500 per fare una tripletta come quelle di successo del miglior periodo reflex digitale di Nikon). Noi ne siamo convinti. Semplicemente perchè per Nikon è necessario ricostruire per intero il proprio catalogo corpi macchina mirrorless con una offerta articolata come quella delle reflex, al netto del taglio oramai inesorabile dei modelli a più basso valore aggiunto. Ma Nikon è una società relativamente più piccola delle sue principali concorrenti ed ha necessità di massimizzare il rendimento dei suoi investimenti in sviluppo. Quindi riciclando al massimo i componenti più importanti in più modelli alternativi. Una sola ammiraglia sarebbe un costo impossibile da sostenere in relazione alle vendite preventivabili. Tutto questo nell'arco di 12-18 mesi a partire da ... ieri. E voi quanto male ne pensate ?
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  8. Questa domenica 14 c.m., approfittando della bellissima giornata e dell'ultima occasione di " liberta'" prima del lockdown, tutti si son riversati a passeggiare al mare. Alcuni han fatto il bagno. Dedico questa foto a chi non fosse stato a Trani o abbia ricordi trascorsi del bel Monastero di S.Maria di Colonna, meta molto ambita dai fotografi di wedding..
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  9. Ho visto il tuo video con il Nikkor AiS 180/2,8 IF ED reso AF dal Megadap su Z6II e sono rimasto piacevolmente sorpreso. Notevole anche il fatto che tutto fosse anche ‘ammortizzato’ dalle vibrazioni !
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  10. Cristiano, non ti offendere. Volevamo un campione rappresentativo di chi sia già utente Z. Produciamo tanti sondaggi ogni anno aperti anche, come vorresti tu in questo, ai futuri possessori. Attribuendo una differente considerazione a queste espressioni di desideri. Dovrebbe essere Nikon a chiedere ai Nikonisti cosa vorrebbero dentro e davanti una fotocamera. Per avere indicazioni su cosa costruire. Noi, purtroppo, non fabbrichiamo
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  11. A prescindere dalla tua insoddisfazione sul risultato del canopy (io dalle foto non rilevo criticità) il Viggen ti e venuto bene. Una nota (vero che il modello l hai fatto tu e non io ) ma il verdone dei pasticconi non si puo vedere.... Proposta: pitturate almeno i sidewinder come da disegno di scatola Italeri ?
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  12. Le caratteristiche dinamiche degli AF delle due Z (l'ultimo aggiornamento fw ha differenziato quantomeno l'eyeAF delle due 6) si ripercuotono sull'efficienza dell'adattatore, in funzione dell obiettivo che stai movimentando col Megadap. Influiscono fattori come la estensione dell'elicoide (avvantaggiati gli obiettivi che l'hanno meno articolato) e la tipologia della focale. Bisogna fare chiarezza sul perché stiamo utilizzando il Megadap... Io: perché rendo riconoscibile il punto di maf sul soggetto perché scrivo sugli exif i dati reali di ripresa perché rendo stabilizzato un obiettivo che non lo era perché posso riutilizzare obiettivi wide mf che erano una chimera da mettere a fuoco perché posso riprendere ad usare su Z mediotele e tele mf con cui il mio occhio è più fallace della fotocamera nella maf Tenendo presente che un obiettivo nativo sarà chiaramente più rapido (grandemente) di maf del Megadap, che in tanti casi va aiutato a mano portando la ghiera di maf vicina al punto su cui agganciare il fuoco. Ma il giuoco vale la candela
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  13. E' un implementazione software che incorpora anni di sviluppi e io credo che questa matematica ci aiuterà ancor di più in futuro, non solo per il dettaglio delle immagini.
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  14. Gradito, certo. Ma ... il Foveon è maledettamente critico da progettare e sviluppare ancora più complicato da produrre con processi impegnativi, costosi, fuori standard, con alto scarto e che richiedono un metodo degno del miglior mastro campanaro del tutto inadatto al video - che, orrore! non significa solo che i video vengono scarsi, cosa che ai fotografi puristici non potrebbe fregare di meno, ma che il live-view in generale fa .... cagare con tutto ciò che ne consegue in termini di visione a mirino e di autofocus con tirature maledettamente basse, visti i volumi di vendita di Sigma che é l'unica interessata a questa tecnologia é anche estremamente scorbutico in fase di sviluppo (e si vede da certe foto ... psichedeliche spacciate per artistiche) se questa nuova macchina - che so è di imminente presentazione - potrà estrarre il massimo delle informazioni in uno scatto solo da un sensore da 61 megapixel di produzione corrente (il Sony IMX.......) potrebbe fare quanto un Foveon da 30 megapixel o un Bayer tradizionale da 120 (per le spiegazioni attendiamo la letteratura Sigma quando verrà effettivamente presentato). Per questo io che non sono né un purista né un nostalgico, sono in lista d'attesa per provarla
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  15. Sempre in campo industriale, Nikon Metrology ha presentato un nuovo sistema di scansione 3D a raggi X impiegato per operazioni di tomografia computerizzata Nikon XT H 225 ST 2x con caratteristiche avanzate, piatto rotante, capacità dimensionali da leader del settore e velocità raddoppiata.
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  16. Ho istallato NX studio sull'iMac ed ho fatto qualche prova veloce. A prima vista non è così lento come ricordavo i programmi Nikon, è abbastanza veloce nell'acquisizione di archivi anche corposi, meno nell'applicazione di filtri ed effetti sui NEF. Molto comodo vedere i NEF con applicati i PC selezionati in macchina. Avevi giocato un po con Matita durante un'escursione di qualche settimana fa, il risultato non mi sembra male considerando un lavoro di nemmeno 3/5 minuti a foto. Con queste ombre mi aspetto un Charlton Eston d'annata che esce di corsa da dietro un'albero... A caldo credo sia una buona opzione per chi non ama il fotoritocco e vuole sfruttare al massimo la propria Z senza intendersi di livelli ed altro. A livello serio credo che LR + PS o C1 siano comunque ad un livello superiore.
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  17. Funziona molto bene anche nel microdettaglio delle Z7 e D850, un leggero peggioramento sulle alte luci del bokeh ma se si fa una stampa molto grande direi che si può spendere tempo anche nell'intervento selettivo.
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  18. Sulle dimensioni non saprei esprimermi, ma in effetti anche io tenderei a preferire che la macchina sia fatta per l'uso usurante e non per il viaggio, perché ne abbiamo già di modelli piccoli e portatili. Anche la Z8 vorrei avesse le stesse dimensioni della Z9 a livello di larghezza (ovviamente non di altezza, visto che mancherebbe il battery grip integrato). Intanto noto che hanno messo i pulsanti giusti al posto giusto e questo già mi piace. Tasti fn circolari alla destra del bocchettone (se ne intravede uno, ma essendo circolari mi fa ben propendere verso i 3 contro i 2 delle attuali Z) e soprattutto quello alla sinistra, li dove le reflex hanno il selettore dell'AF. E mi incuriosisce anche, perché sembra quasi un joystick (?!). E finalmente la torretta come deve essere, con i bottoni e la doppia ghiera e non il selettore di scene. Bene bene bene!
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  19. Scusate ma secondo me stiamo facendo un mucchio di ragionamenti su un'immagine per la quale è esplicitato che è indicativa. Io ieri sera, giusto per giocare, ho ripreso su la D5 e la Z6. Per me l'ideale è se con la Z9 cadiamo nel mezzo, ma non sarà facile perché il fattore chiave dell'ergonomia della D5 è quanto è "cicciotta" l'impugnatura, che può essere tale anche per via del bocchettone più piccolo.
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  20. Non mi aspettavo di sentirlo menzionare anche sui TG del servizio pubblico, ma non poteva essere di meno. La cosa meno evidente di lui era proprio la sua origine, ossià "il nipote di Luchino Visconti" che non aveva riscontro nella manifestazione del suo essere. La cosa più evidente era ed è la originalità creativa che ben al di fuori del contesto in cui aveva scelto di operare preventivamente (la fotografia di moda) gli consentiva di approfittare ed al tempo stesso irridere al mondo nel quale il suo marchio di fabbrica rimane indiscutibile, specie considerando il modus operandi analogico del periodo iniziale di formazione ed inserimento. Una personalità eminente. Una vittima giovane di questa epidemia: a 65 anni e col suo nomen... si spererebbe di riuscire a guarire.
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  21. Assolutamente. Facevo adesso la prova da cellulare fuori wifi sui filmati e mi pare vadano abbastanza fluidi. Cmq, in fiducia, sto Megadap aggiornato a 2.0 funziona molto bene. Tanto che Nital lo ha adottato...vista la confezione di Mauro?
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  22. Molto bella la resa dei video Max, anzi troppo bella, tanto che in streaming non riesco mai a guardarli, sono in continua interruzione. Anche sulla linea a 100mega. Per curiosità a che qualità sono? 4k? E a che rate?
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  23. Naaa bravi! non solo dichiarano che ascoltano i desideri dei clienti, ma addirittura comunicano che lo fanno! Una bella svolta.
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  24. il 105/2 DC era AF-D e dopo di lui, per decenni null'altro. Poi, all'improvviso il miracolo Ne ho appena comprato un esemplare da NOC, usato (poco, come vengono usati oggi gli obiettivi fissi) a 1200 euro Questo Z aveva da combattere per la supremazia, stritolato alla nascita dal mio qui sopra... Chiaro che debba venire alla luce con un quid che motivi all'acquisto, invece di...
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  25. Un ciao a tutti. Ho avuto la z6 l'ho usata 3 mesi con il 24-70 kit f4 e ho provato a usarla con l'anello con il 24-120 purtroppo mi ha deluso... in quanto la praticità per me è stata nulla, il peso non l'ho ridotto, mi piaceva la silenziosità ma troppi lati negativi venduto tutto 4 mesi dopo con 6000 scatti circa... Non credo che ne ricomprerò altre... Oramai per quanto mi riguarda i tempi sono maturi e un corpo vale l'altro, 30 anni a impugnare e guardare da un mirino reflex non li cancelli e le abitutidi fatichi a perderle sopratutto se il momento in cui devi scattare non puoi perderlo e non hai il tempo di aprire menu, guardare, ricordare e agire... Continuo con le care vecchi d750 d3s solo per lo sport ho aggiunto una d850 per lo studio e la d780 che non mi ha ancora fatto innamorare anche se la trovo un ottimo compromesso, se solo potessi metterci un grip. Intanto sogno un 24-350 f3,5
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  26. Finalmente di nuovo online da casa dopo sei giorni di Wind down (e non sto parlando di surf) metto quest'altro spezzone di video di una water start ripresa con Z6II e Nikkor AiS 180/2,8 IF ED reso AF dal Megadap su monopiede sotto raffiche imponenti di vento. A dimostrazione della validità della soluzione, anche in condizioni di ripresa difficili, ma sfruttando ottiche dalle caratteristiche eccellenti anche a distanza di quarant'anni dalla loro fabbricazione wstart.mp4
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