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Mostra il contenuto con la massima reputazione di 06/01/2021 in tutte le aree

  1. Effimeri diamanti è praticamente un ossimoro, ma a me queste formazioni fanno pensare proprio a quello. Z6 su 70-300/AFP@175mm 1/13 f16 ISO50 Z6 su 70-300/AFP@300mm 1/30 f16 ISO100 Z6 su 70-300/AFP@300mm 1/15 f22 ISO100 Z6 su 70-300/AFP@300mm 1/3 f16 ISO100 (ND 3 stop) Z6 su 70-300/AFP@155mm 1/3 f16 ISO100 (ND 3 stop)
    6 punti
  2. Ecco la mia prima Centauro B1 pronta. Ci sono svariati difetti ma a piace un sacco. Tenete conto che a distanza visiva normale, questi difetti si stemperano non poco. E infatti "di presenza" fa un bell'effetto. Le foto fatte in focus-stacking con questa luce non perdonano e mi fanno capire che devo fare ancora tanta strada. Ma io ho poca pazienza, non sono un perfezionista, e infine, mi accontento di divertirmi così. Per il Work in Progress, altre foto e informazioni generali, rimando all'altro articolo del 16 novembre : abbiamo peraltro online un capocarro di una di queste bellezze che ci ha fatto sopra il servizio militare nei loro anni d'oro. Quindi, in caso, chiedete a lui. Credo che il reparto sia uno di cavalleria. Io ho cercato di ambientarla nella nostra campagna, durante o appena dopo una bella escursione nel fango per un addestramento completo. Le foto che seguono sono tutti in focus-stacking e sono state eseguite con : Nikon Z6 II e Nikkor Z 24-200@varie focali 1/50'', ISO 100 su treppiedi e testa video Benro S8 illuminazione in gabbia di polistirolo espanso bianco da imballaggio con un Godox FV200 a tutta potenza orientato verso l'alto e di rimbalzo sul modello un Godox SL60W di schiarita sul davanti a 45°, mezza potenza ripresa via cavo tramite Helicon Remote (che per il momento nella via versione super-beta vede solo la Z6 II e non la Z7 II) e montaggio via Helicon Focus numero di scatti automatico per avere il massimo dettaglio scatti in jpg basic da 6 megapixel, poi ridotti con Photoshop. Nessuna o quasi postproduzione. Profilo e bilanciamento del bianco su Auto quelli che seguono, nelle medesime condizioni, sono invece a mano libera Gli ultimi, per finire, sono con il flash nel solito set con 3 flash monotorcia da 600 W/s con softbox complesso da 102-120cm, f13, con la Z7 II, sempre con il 24-200 a varie lunghezze focali. Non mi piacciono granchè, perchè il bilanciamento del bianco non mi riesce di avvicinarlo a quello del set in continua, che mi riproduce il colore alla perfezione come è il mio modello. Un bel verdone scuro. Spero vi piacciano le foto e il modello e che magari vi ispirino a fare. Grazie a tutti.
    3 punti
  3. Chi segue Nikonland sa benissimo che le libellule sono i miei soggetti preferiti per la fotografia ravvicinata. Ho già scritto diversi articoli su come mi piace fotografarle, qui voglio raccontare qualcosa di un po' diverso. Voglio descrivere le libellule che ho fotografato, non proprio in modo scientifico, da manuale, piuttosto, cerco di ritrarre il loro carattere, le impressioni (o sensazioni), che mi da' il vederle. Qualcosa di più personale, però senza cadere nel tranello dell' "umanizzare" gli animali, cioè senza affibbiare loro caratteri, sentimenti e atteggiamenti che non hanno. Gli animali sono belli per quello che sono, anzi sono più belli quando li si conosce per come sono realmente.Così cerco di cogliere posture interessanti, ma sempre spontanee, naturali, oppure attività come la riproduzione, il volo, la deposizione delle uova, che rendono più vivace l'immagine. Sempre per gusto personale, se posso evito gli sfondi neri, se non posso, allora me li tengo. Chiaramente, nel fotografarli non voglio essere asettico, anche per me la scelta di luce, sfondo ed inquadratura sono fondamentali per rendere bello, o almeno piacevole lo scatto, per personalizzarlo, per interpretare il soggetto e, si spera, trasmettere a chi vede quel che mi ha colpito. Qualche volta uso anche il bianco e nero per evidenziare una postura od una situazione particolarmente "grafica". Per il mio sentire, questo basta. Ma sugli aspetti fotografici e le motivazioni, se serve, ci tornerò alla fine del diario. Adesso si comincia. Gli Odonati sono il grande gruppo che comprende le Libellule, ma contiene due "tipologie" diverse, una comprende le Damigelle (Zigotteri) più piccole, e l'altro le Libellule vere e proprie. Io fotografo tutte e due, però preferisco le libellule, quindi il diario racconterà di loro, non di tutte quelle che ho fotografato, perchè sarebbero troppe, quelle più interessanti a mio vedere. Potrei anche concludere con quelle che non ho ancora fotografato... La prima è l'Imperatore, come è doveroso. Libellula Imperatore (Anax imperator). Anax (e Wanax) in greco antico vuol dire "colui che comanda, il dominatore, il re". Nome meritato per la più grossa libellula italiana. E' bello vederla in volo con i grandi occhi verde/blu, il torace verde chiaro brillante e il lungo addome blu nei maschi maturi (e in qualche femmina vecchia) e verde nelle femmine, sempre rigato di nero. L'Imperatore è veloce, saettante, si posa raramente, e quando lo fa, come quasi tutte le grandi libellule, si appende sotto al sostegno. Pattuglia senza sosta lo specchio d'acqua che è il suo territorio, scacciando i rivali e cacciando tutto quello che può mangiare, comprese le libellule appena più piccole. Spesso si sentono i sonori "frr!" dello sbattere delle ali di due combattenti In volo tiene l'addome leggermente arcuato verso il basso, il che la rende riconoscibile al primo colpo. E' piuttosto diffidente e di solito occorre una lunga focale per fotografarla in attività. Per riprenderla in volo ci vuole pazienza, individuare le sue rotte, fissare l'obiettivo su un punto ed aspettare pazientemente che ci ricapiti, se si ha fortuna la si coglie mentre fa hovering (volo stazionario), immobile sia pure per pochi istanti. Quando la femmina depone le uova, si ha un'occasione per foto più particolari, ma anche se impegnata, meglio stare a distanza, se no potrebbe finire per accorgersi di noi, sentirsi minacciata ed involarsi. Bisogna soprattutto fare attenzione a dove cade la nostra ombra. Ecco un piccolo ritratto dell'Imperatore. Alla prossima (se volete). Datemi un feedback però, se a qualcuno piace l'idea vado avanti con le puntate, se no .. no, senza problemi. E poi vi beccate Lovecraft (scherzo!).
    3 punti
  4. Bloccato in zona arancione mi guardo intorno e trovo un sentiero che, a pochi passi da casa, mi porta in un'altra dimensione. Un sentiero frequentato da runners che costeggia il torrente Lavino a Zola Predosa (BO). Il torrente poco interessante in inverno, si rivela nelle sue casse di espansione. Oggi, dopo lunghissimi giorni piovosi e grigi ho potuto ripetere le immagini che avevo scattato il 31 dicembre con lo smartphone, al tramonto. Il sole ha illuminato il Foveon ed è colore!
    1 punto
  5. Come ogni anno eccomi ancora qui per un piccolo bilancio di questo 2020 che si sta concludendo. Un anno anomalo, per non dire di peggio, per la pandemia che ci ha colpiti e che ha influito anche sul nostro fotografare e sulle occasioni e possibilità che abbiamo avuto per farlo dove e come di solito. O perlomeno è ciò che è successo a me. Perché amo scattare per strada cogliendo situazioni di vita curiose o che attraggono la mia attenzione ma, stante la situazione, in questi mesi non ho trovato quasi nulla di spensierato da fotografare nelle città in cui la gente si muove con il viso fasciato da protezioni di ogni foggia e colore, ricordando ognora al fotografo e all’osservatore delle sue immagini il motivo di quel triste mascheramento. Ciò nondimeno qualcosa sono riuscito a fare nei primi due mesi dell’anno, quando la situazione sanitaria non aveva ancora stravolto le vite e le abitudini di ciascuno … 1. 2. 3. 4. … e in estate, al mare. 5. 6. Così ho provato a fare di necessità virtù e, complici degli amici con cui ho condiviso alcune uscite per fotografare, ho provato a spostare il mio interesse verso la fotografia di natura e di paesaggio. Per me una sfida nuova ed interessante, che coniuga il piacere di frequentare bei luoghi alla possibilità di portare a casa qualche scatto. Come queste immagini raccolte sull’Appennino Tosco-Emiliano … 7. 8. 9. 10. … e sul massiccio del Pratomagno. 11. 12. Senza salire fin sulle montagne, la Toscana offre scorci altrettanto belli anche in zone assai più facili da raggiungere. Come nelle Crete Senesi… 13. 14. 15. 16. 17. … o in Val d’Orcia. 18. 19. 20. Il mio bilancio? Bah, viste le condizioni non è andata male, e anzi, sono contento per aver iniziato un percorso che può regalarmi qualche soddisfazione e, soprattutto, divertimento. Con la serenità che, come tutti, spero di avere nell’Anno che sta per venire. Grazie a chi è arrivato fino a qui, e a chi vorrà lasciare un commento.
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  6. di nuovo i migliori auguri... non ce l'ho fatta e stato più forte di me, ho riacquistato il 58G da un paio di anni sono un utilizzatore felicissimo del sistema Z , il mio corredo ha diversi obiettivi nativi, primari e zoom, dei nikon F-mount mi sono rimasti il 70-200 FL , il 200 e il 105 entrambi micro. Attendevo l'uscita del 50 f1.2 per l'eventuale acquisto con entusiasmo e alte aspettative pur possedendo il fantastico Z50 f1.8, il mio desiderio era quello di colmare il vuoto del 58G che ho venduto frettolosamente e che ho rimpianto fino a pochi giorni fa. Il 50 1.2 è un'obiettivo straordinario, pur non avendo avuto modo di provarlo posso dire, vedendo le molte foto che girano in rete, che non ha mantenuto le aspettative che riponevo, cioè, che questo obiettivo mi restituisse quel rendering di immagine, simile al 58G che ho sempre adorato e gli mtf mi dicevano questo. Per cui, per il momento ho preferito riacquistre il 58G ma ciò non esclude che nei prossimi mesi si aggiunga anche il 50 1.2. Ci tenevo a farvi conoscere il mio pensiero... saluti
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  7. Gli aerei mi piacciono, ai tempi delle scuole medie avevo montato 67 modelli di caccia e bombardieri della Seconda Guerra Mondiale, poi i miei interessi naturalistici hanno preso il sopravvento. Gli aerei rimangono comunque fra le cose che mi piacciono di più tra quelle non animate che si muovono. Non sono certo capace di fotografarli, ma ho pensato che un piccolo post su un fotografo nikonista specializzato in questo difficilissimo genere potesse piacere a qualcuno . Katsuhiko Tokunaga, classe 1957, è un fotografo "nikonista" giapponese (ovvio) specializzato nelle riprese air-to-air di aerei militari e pattuglie acrobatiche. Katsuhiko Tokunaga. Ha cominciato la sua singolare carriera nel 1978 su un aereo dell'USAF, un T-33A Shooting Star e da allora ha volato su oltre cinquanta jet da caccia e non, superando le 1400 ore di volo. T-33A Shooting Star (foto non di Tokunaga, pubblicata solo per far vedere l'aereo) Tra l'altro ha volato con, e fotografato per, le maggiori pattuglie acrobatiche del mondo, comprese le nostre Frecce Tricolori. Oltre ai suoi progetti fotografici personali, ha fotografato su commissione per conto di diversi fabbricanti di aerei come ad esempio Airbus Military/Eurofighter, Dassault, Embraer, Lockheed, Mikoyan, Saab e la russa Sukhoi. Ha realizzato anche reportages/portfolio di sequenze di addestramento e simulazioni di battaglie. Un Saab Gripen ripreso da Tokunaga nei cieli degli emirati Arabi Uniti (2008) Due Saab Draken ripresi da Tokuunaga nel 2005 in Austria Le nostre Frecce Tricolori insieme alla Pattuglia Acrobatica degli Emirati, ripresa in Dubai mel 2015. Due Kawasaki T4 della pattuglia acrobatica Giapponese (Blue Impulse), ripresa a Matsushima nel 2015 Ha pubblicato anche diversi libri fra cui 'Super Blue' (l'ultimo è Super Blue 3, un mastodontico volume di oltre 300 pagine) e 'Top Teams'. La rivista Air & Space Magazine di lui scrive: "dite il nome di un jet qualsiasi è probabilmente Katsuhiko Tokunaga l'ha fotografato. Per quasi 40 anni è stato il maestro della fotografia aerea." Foto (c) di Katsuhiko Tokunaga (o in altro caso, degli aventi diritto) qui riprodotte solo a scopo di illustrarne l'opera.
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  8. Non mi era mai capitato, fin qui, di annoverare contemporaneamente nel mio corredo e non soltanto nelle mie vetrine, tre esemplari di eccellenza dei tre diversi concetti di mediotele in fotografia: ossia un 85, un 105 ed un 135 extraluminosi e rappresentanti "the best of..." nelle attuali rispettive categorie Da ieri si è aggiunto nella mia borsa, desiderato da tempo, un Nikon AF-S 105/1,4E ad aggiungersi alla possibilità di scelta rispetto a Sigma Art 135/1,8 DG HSM e Nikkor Z 85/1,8S Giusto per definirli, in ordine cronologico di apparizione sul mercato: - Nikon AF-S Nikkor 105mm f/1,4E ED (2016) - Sigma Art 135mm f/1,8 DG HSM (2017) - Nikkor Z 85mm f/1,8S (2019) E che la Luce sia con me... Max Aquila photo (C) & lenses 2021 for my Club on Nikonland
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  9. Io mi terrei le XQD ed aspetterei di vedere come va in futuro il mercato delle memorie. Al limite puoi provare a vedere quanto recuperi dalla vendita di due XQD senza comprare nulla, almeno per ora. Tenendo però conto che siamo ancora tutti pesantemente limitati negli spostamenti e le offerte sarebbero tutte molto speculative. Da quello che scrivi sulle tue foto anche io non credo che apprezzeresti la differenza di prestazioni, non in proporzione al costo da sostenere oggi tra CFexpress e lettore.
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  10. Sono sicuro che la roadmap aggiornata a fine 2021 conterrà più di un superwide, da realizzare nel biennio successivo. Come altri teleobiettivi etc. etc. Per quest'anno mi pare che l'agenda sia già piena. Questo Nisi io spero farà svendere un pò di quegli orrendi Samgiang che molti hanno comperato ma ... morire se qui uno ci fa vedere una foto scattata con quel robo ! Sarà per la giusta Vergogna ?
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  11. questa volta il Jap si è fatto vedere...!
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  12. Vabbè, facile al Bormio... (invidia, invidia!)
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  13. Non c'è nulla da fare, mica mi posso mettere ogni volta a specificare: la maggior parte di colleghi e conoscenti mi chiama Max, che è il mio cognome. Gli amici mi chiamano Adriano o Adri.
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