Formati e formatini

[Silvio Renesto]

Una nota di colore,  

sistemando le cose appartenute a mia mamma, ho trovato un bel po' di foto, queste risalgono alla prima metà degli anni 50 sono i miei genitori ed un'amica. ma non è questo il punto.

Sono rimasto incuriosito dalla varietà e dalla minuscola dimensione di alcune stampe.  Stampate da un fotografo , e impreziosite da una cornice (un po' storta) ritagliata con forbici di non so che tipo.

 

[Max Aquila]

forbici a lame seghettate smussate, fatte apposta per ottenere questo effetto: mia mamma deve ancora averne un paio.

 

Riguardo i formati... evidentemente la memoria comincia a cedere il passo al tempo, ma durante il periodo della pellicola (anni'30-90) le fotocamere erano tante e di tanti formati, a partire dalle minuscole Kodak Brownie a finire alle macchine di grande formato.

I provini che si realizzavano ai tempi della pellicola a lastre erano realizzati semplicemente per contatto e mantenevano il formato originario del negativo, poi, con l'avvento delle pellicole a rullo si cominciarono ad affermare formati fotografici di stampa davvero piccoli, per non impoverire di contenuto fotografie realizzate con macchine fotografiche molto economiche in termini di obiettivo:

A prescindere da tutto, fin dai primordi di fine 800, quando la fotografia era considerata un elemento di arricchimento estetico degli album e delle pareti di casa, venivano realizzate stampe su cartoncino direttamente dal foglio sensibilizzato, sagomate attraverso apposite maschere che ovviamente rispettavano il formato del cartoncino e che riquadravano (o cerchiavano o rendevano ovale) l'immagine attraverso un calibro appositamente sagomato che realizzava così il formato della stampa richiesto.

Che veniva chiamato con denominazioni Vittoriane (a causa delle origini del mercato fotografico) con nomi come "mignonette", "pocket" , "cabinet" (italianizzato in...gabinetto)" "boudoir", "Vittoria" (in Italia...Margherita), "royal" a seconda della dimensione e dell'ornato che poteva consistere di riquadri dorati, colorati, impressi...

Un altro mondo

[bergat]

Si un altro modo. ma come facilmente ce se ne dimentica, o si passa da un'era a un'altra e si dimentica il passato. Pensiamo ad esempio la memorizzazione iniziata col filo magnetico è poi passata al nastro, poi alle cassette al VHS al cd, dvd , al  blue ray,alle  pennette, alle schedine  schedine elettroniche e oggi si usano anche dischi usb3 che attacchiamo a Computer o a ogni disponitivo elettronico che richieda memorizzazione o riproduzione

Modificato 20 Aprile 2018 da bergat

[Max Aquila]

1 ora fa, bergat dice:

Si un altro modo. ma come facilmente ce se ne dimentica, o si passa da un'era a un'altra e si dimentica il passato. Pensiamo ad esempio la memorizzazione iniziata col filo magnetico è poi passata al nastro, poi alle cassette al VHS al cd, dvd , al  blue ray,alle  pennette, alle schedine  schedine elettroniche e oggi si usano anche dischi usb3 che attacchiamo a Computer o a ogni disponitivo elettronico che richieda memorizzazione o riproduzione

Ma no...immondizie: rispetto una stampa.

Non pensiamoci proprio per una volta a computer e registratori.

Le foto sono su altra dimensione

[Silvio Renesto]

Ho vaghe memorie di formati piccoli, ma quando ho cominciato a fotografare con cognizione di causa (verso i vent'anni, fine anni '70, inizio anni '80), se ben ricordo si era  già più o meno fissi sul formato classico 24x36 (Minox a parte).  I miei non fotografavano, mentre  quello che sarebbe diventato mio suocero era  molto appassionato di paesaggio (in diapositiva) ed usava una Voigtlaender Vito CL con un 50mm Lanthar fisso (ormai "indurito"), che è sopravvissuta  come complemento d'arredo in casa mia, insieme alla sua elegante custodia in pelle.

Non mi ricordo se le fotocamere scatolette Kodak(?) usa e getta erano anche loro 24x36.

[Max Aquila]

27 minuti fa, Silvio Renesto dice:

Ho vaghe ..

Non mi ricordo se le fotocamere scatolette Kodak(?) usa e getta erano anche loro 24x36.

Le usa e getta erano formato 135...ma sono robaccia degli anni Novanta e 2000.

Forse hai rimosso le cartucce formato 110 delle instamatic di Kodak e Agfa. Anni 70 e da 13×17

[Enrico Floris]

3 ore fa, Silvio Renesto dice:

 

Sono rimasto incuriosito dalla varietà e dalla minuscola dimensione di alcune stampe.  Stampate da un fotografo , e impreziosite da una cornice (un po' storta) ritagliata con forbici di non so che tipo.

 

Niente forbici, semplicemente taglierine millimetrate con la lama zigrinata. Potrei averne una (e sottolineo il potrei perchè non so che fine ha fatto anche se sono certo che esiste sepolta in cantina). Era appartenuta a mio padre. Se dovessi trovarla prometto di riesumare questa discussione e di pubblicare la foto.

Modificato 20 Aprile 2018 da effe

[Sakurambo]

Kodak Instamatic ? Presente! 

[bergat]

I vari formati sono sempre esistiti, ma il mio discorso verteva sull'amatore evoluto di fotografia. Negli anni 40/50 andava di moda il 6X9, poi successivamente il 6x6 e poi dal 1968 fino ai giorni nostri incontrastato il 24X36. Chissa' se fra 15 anni ci sarà una riduzione  delle scelte di formato