Non vi interessa il video ? Ce ne faremo una ragione !
No, non è una posizione della redazione di Nikonland ma dei produttori di videocamere, di fotocamere ibride, di sensori di cattura di immagine.
Tutti i produttori, non solo alcuni.
Anzi ...
Non fotografate più e quindi non pensate di rinnovare ulteriormente il vostro corredo ? Ce ne siamo già fatti una ragione !
E se la prima posizione, si concilia con quella dei lettori di Nikonland che vedono il video come Dracula l'aglio ... purtroppo anche la seconda posizione si consolida sempre di più.
Ce ne rendiamo conto ogni giorno, leggiamo i vostri commenti e ci sembrano sempre più "materialmente" distanti dalla fotografia praticata, con un interesse più da nerd che da fotografo.
Per un fotografo l'attrezzatura è un mezzo, non un fine. Per un nerd fotografico, un apparecchio rappresenta quasi lo scopo ultimo dell'interesse per la fotografia. La fotografia ? Praticamente una scusa per comprare un obiettivo o una fotocamera.
Non fotografare trova alibi nella mancanza di quella funzionalità o di quella potenzialità.
Ma attenzione a cosa desiderate. O a cosa non desiderate.
la locandina di una serie Netflix girata con videocamere Red Digital Cinema (oggi società consolidata 100% Nikon).
Perché i nostri fornitori non sono enti di beneficienza, seguono il mercato là dove si muove. Tendono ad assecondare le nicchie. E finché le nicchie riguardano settori che non ci interessano, poco ce ne importa.
Ma se la nicchia dovesse diventare presto o tardi la fotografia ?
Perché nonostante anche qui si continuino a leggere commenti del tipo "del video non me ne può importare di meno", oppure "preferirei una fotocamera che costi meno perché non ha il video, che a me non interessa perché non faccio mai video", rapidamente le fotocamere pure cesseranno di esistere per come le abbiamo desiderate, salvo forse qualche assurda Leica senza nemmeno il display posteriore o la possibilità di formattare una scheda di memoria (che invece va conservata, una volta "impressa", in uno scatoline per diapositive, come una volta) e ci saranno solo le ibride.
Con sempre più prevalenza di quelle molto più orientate al video, se non proprio al cinema.
Ma non pensate semplicemente al pulsante rosso - quello che voi riprogrammate per fare cose tipo cambiare la modalità di messa a fuoco o passare al singolo scatto, AF-S, punto centrale - perché le mirrorless di oggi (tutte) nascono attorno ad un sensore.
E i produttori di sensori trovano sempre meno conveniente oggi seguire esigenze di ripresa "da immagine fissa", visto che sempre meno scattano "immagini fisse".
Un'analisi dei principali social network, oggi, rappresenta una esponenziale crescita - con distacco - della banda passante del web utilizzata per la pubblicazione e condivisione di video. In una proporzione che per ora è 6 a 1 con gli altri media (incluse le immagini fisse, quelle che per noi sono fotografia) ma che a tendere nei prossimi anni diventerà ancora più inesorabilmente ... di nicchia, a svantaggio della fotografia.
Per questa ragione i sensori di immagine già oggi sono pensati dall'origine in base al formato di ripresa video (4K, 6K, 8K, 12K, 16K) e in 16:9 o 21:9, non certo per la risoluzione in pixel in formato 3:2 o 4:3.
La prossima Nikon Z6 III riprenderà nativamente video 6K che per sottocampionamento diventerà poi 4K e 2K.
Di quanti megapixel sia effettivamente il sensore e di che formato siano le fotografie che è in grado di catturare poco importa. E' una cosa di secondaria importanza.
E quindi ? Niente ! Così é, se vi pare.
Non stiamo leggendo le foglie di te, sono dati di fatto e sono sotto gli occhi di tutti, ben illustrati in queste pagine.
In questo editoriale li riepiloghiamo in modo un pò provocatorio, è vero, ma solo a vantaggio dei distratti.
Per quelli che leggono ancora le riviste di carta ferme al secolo scorso, oppure guardano i monologhi di vecchi saputoni su Youtube.
Riprendiamo qualche notizia delle ultime settimane che ci sembra importante. Nel momento in cui si sta chiudendo il Cine Gear di Los Angeles che si è tenuto ai Warner Bros Studios di Burbank (adiacente ad Hollywood).
Dove si è girato "Il grande sonno" o "Blade Runner", per intenderci meglio.
Partiamo dagli altri per arrivare a Nikon che è poi quello che più ci riguarda.
La scorsa settimana Canon ha fatto due annunci importanti.
la prima è la prima videocamera EOS con attacco RF nativo, cioé che può montare tutti gli obiettivi da mirrorless Canon ma che ha un adattatore PL->RF per usare tutti gli obiettivi cine più diffusi.
E' una videocamera che costa più o meno come una fotocamera medio-formato Fujifilm GFX, tanto ma non troppo, con un sensore in grado di registrare video in formato 35mm e super 35mm.
Dotata di tripla base ISO di 800, 3200 e 12800 ISO.
Che cattura flussi di immagini in movimento con i principali CODEC, internamente.
Che quel sensore sia un 36x24mm stacked con un tempo di acquisizione veloce ma non di tipo global shutter, nativo da 6K non aggiunge molto.
Ma noi sospettiamo che sia un parente strettissimo, se non proprio lo stesso, che equipaggia la Canon EOS R1 che uscirà nei prossimi mesi.
Come dire che prima è nato l'uovo (il sensore), condiviso con una (o più) videocamere per il cinema (anche amatoriale, non necessariamente super-professionale), e poi le galline.
E l'obiettivo. Autofocus - perché la C400 ha un autofocus di primordine cui anche i registi di Hollywood cominciano ad affidarsi per risparmiarsi i soldi degli operatori più esperti, ma con anello dei diaframmi.
Compatto e leggero, con il declick. Ovvero un obiettivo puramente ibrido. Pensato prima per il video e poi, anche , per la fotografia.
Dieci giorni fa c'è stata la conferenza annuale e programmatica di Sony Imaging.
La presentazione esageratamente articolata ha visto toccare tutti i punti possibili.
Lo slogan che passa è uno del tipo le immagini (fisse o in movimento) "si avvicinano all'occhio umano attraverso un sensore e un'intelligenza artificiale più potenti, e in alcuni casi addirittura lo superano".
Sensore e intelligenza artificiale. Quindi superficie sensibile e motore di elaborazione. Con caratteristiche migliori "gamma dinamica, rumore, velocità di lettura, consumo energetico e risoluzione".
Con un mercato di sbocco che è il medesimo di quello ipotizzato da Canon con il doppio lancio di videocamera cinema evoluta e obiettivo RF indirizzato al video, non alla fotografia.
In questo momento sono le richieste del video che stanno guidando tutti i miglioramenti dei sensori di immagine, partendo già dai telefonini, non per la fotografia.
E siccome il produttore numero 1 al mondo di sensore è Sony ed è impegnato per la stragrande maggior parte del tempo industriale nella produzione di sensori dedicati alla ripresa video, è giocoforza che le fotocamere dovranno riprendere quelle caratteristiche, adattandosi.
Anzi, di fatto dobbiamo sperare piuttosto che i nostri fornitori continuino ad essere interessati a produrre e proporci proposte destinate alla fotografia e non esclusivamente al video.
Altro che sperare in fotocamere senza il tastino rosso ...
L'invenduto
Tutti i marchi presentano giacenze di magazzino importanti. Lo leggiamo nei bilanci e lo vediamo nelle campagne sconto, cash-back, bundle in corso. Alcune anche molto, molto aggressive. Peggio del peggior km zero della Fiat in era pre-Marchionne.
Non solo da parte di Nikon.
Praticamente nessuno, fino a questi giorni, ha fatto nuovi annunci.
Anzi, la gran parte dei prodotti è stata ritardata.
Qualcuno ha avanzato l'ipotesi che alla base ci fosse l'ennesima normativa europea limitante (in questo case l'editto che cerca di regolamentare l'uso dell'intelligenza artificiale).
Possibile ma si tratta di cose che possono essere regolate via firmware. Mi adatto alla normativa a seconda del mercato attivando o meno funzionalità via firmware (ma ci pensate ? L'Europa non lo vuole, niente. In America e in Cina invece si ... !!!!).
Invece la ragione è più semplice.
Tutti vogliono scaricare dalla pancia i modelli vecchi, prima di lanciare quelli nuovi. Negli altri mercati, anche europei, ci sono ancora molte Z6 e Z7 prima serie nuove di pacca in vendita scontata. Per non parlare di reflex e di obiettivi da reflex, oramai invendibili.
Questo è il vero motivo per cui vedremo la Z6 III a giugno anzichè a marzo o ad ottobre scorso (era già pronta, su, non ci nascondiamo dietro un dito : è pronta da un pezzo, mancavano solo i sensori perché Sony non aveva tempo di produrli).
Ed è il motivo se c'è o ci sarà un rallentamento delle novità fotografiche che rischierebbero, nella percezione dei nostri fornitori, di andare ad alimentare quell'invenduto.
E andiamo a Nikon
Keijii Oishi - a sinistra - Jarred Land, a destra. Gli uomini di Red Digital Cinema
A parte la dietrologia sulla licenza del codec di compressione video e foto impiegato da Nikon per cui RED gli ha fatto causa (ma RED ha fatto anche causa ad Apple, a Canon e a Sony ... che si sono accordati o difesi in tribunale), se Nikon ha comprato RED DIGITAL e Jarred Land ha mollato l'osso, è perché entrambi hanno visto l'affare.
A Nikon mancava l'invito per entrare nel mercato del video e del cinema professionale e a Land mancavano i liquidi per continuare lo sviluppo dei prodotti, sensori global shutter in primis. Che ovviamente interessano anche a Nikon.
Ma non è tutto.
Keijii Oishi era l'uomo di punta di Nikon Imaging fino a poche settimane fa. E' il papà della Z9, della Z8 e della Zf (e della Z6 III).
In pratica l'autore della rinascita. Il Cristiano Ronaldo di Nikon.
E dove gioca adesso CR7 ? Nella Juventus ? No, gioca ad Hollywood in RED DIGITAL.
Già solo questo dovrebbe far capire dove punta i propri assi Nikon.
Ma non bastasse, c'è scritto nel bilancio Nikon pubblicato un mese fa.
Oltre Z9-Z8-Zf c'è il mercato del cinema digitale. E' quello il vertice della piramide. Vertice che oggi è rappresentato dalle videocamere RED, domani sarà rappresentato dalle future Nikon Z per il cinema.
Infine, ma non secondario, ieri l'altro Nikon ha stanziato $160.000.000 per concentrare la produzione di obiettivi di fascia alta e altissima (non solo 600/4 e 400/2.8 o Noct-Nikkor ma soprattutto obiettivi cine ad alte prestazioni, quelli da 50-100.000$ l'uno) nell'area storica di Tochigi Nikon in Giappone.
Centosessantamilioni è il doppio di quanto Nikon ha speso per comprare RED. E se non è una scelta strategica questa ...
Quindi concludiamo
L'agenda Nikon per il 2030 non è green, è red. Cioé lo sbocco industriale e commerciale è indirizzato verso la parte alta del mercato video.
Non sulla parte bassa del segmento fotografico.
Questa strategia è comune. Per Sony, per Canon.
Anche per Panasonic che pure ha già anticipato che entro un paio di anni, le proprie divisioni improduttive potrebbero essere seriamente messe in dubbio.
Se noi siamo fotograficamente addormentati e non vogliamo più giocare con i loro prodotti, loro se ne sono già fatti una ragione.
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