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  • Nikonland Admin
    Nikonland Admin

    Di quanti megapixel abbiamo realmente bisogno nel 2024 ?

    I fotografi naturalisti probabilmente accarezzano il sogno di avere, un giorno, un sensore da qualche gigapixel e un obiettivo unico e universale in grado di risolvere quella risoluzione.
    Con quel setup, si potrebbe avere uno zoom digitale in grado di ritagliare a piacere e moltiplicare a piacere la focale apparente.

    Andando contro le leggi della fisica dell'atmosfera, catturare i piumaggi più fini di un colibrì che si libra su un kiwi a tre miglia di distanza ...

    Ma ammesso che si possa arrivare a quelle risoluzioni e a quelle risolvenze, un giorno, non si potrà fare nulla se l'aria non è perfettamente tersa, se lo scatto non è perfettamente a fuoco.
    Se l'immagine non è perfettamente ferma.

    Un circolo vizioso che difficilmente porterà a risultati reali superiori a quelli possibili oggi, con un qualsiasi altro setup di più modesta risoluzione utilizzato al suo meglio e in condizioni pratiche adatte al suo uso.
    Avendo soprattutto in mente quale sarà la destinazione finale degli scatti registrati sulla scheda di memoria.

    E' per questo che stiamo riprendendo questo argomento, quello dei megapixel disponibili e di quelli necessari, ricorrente fino alla noia, sin da quando la fotografia è entrata nell'era digitale.

    Dimenticando per il momento i naturalisti e pensando a tutti gli altri fotografi (anche se la gran parte dei discorsi che faremo aderisce ugualmente anche sui primi ...) a suo tempo si cercava di valutare la possibile equivalenza tra digitale e pellicola, sul formato 36x24mm.
    Pensando a quando si sensori, partiti da 2 e poi andati a 4, 6, 8, 12 megapixel, avrebbero raggiunto e superato la "risoluzione" teorica del fotogramma chimico.

    Un discorso cui ci sottraiamo oggi, in quanto quel limite teorico è ampiamente superato. Nella realtà la pellicola anche nelle sue versioni più fini, una volta sviluppata contiene meno informazioni di quanto la sua superficie autorizzerebbe a pensare.
    Molto del dettaglio teorico è realizzato nel concreto più dalla grana che dalla vera informazione che definisce quanto impressionato.
    E' una cosa insita nel processo di deposito e poi di sviluppo della chimica con cui è fatta la pellicola. Stesso discorso per la stampa chimica, sia nei piccoli che nei grandi formati.

    Non dobbiamo poi dimenticare che le dimensioni del nostro fotogramma - sia esso chimico che digitale - è quello che è. Nei formati più grandi, ovviamente, le informazioni saranno linearmente superiori, ma in fondo il ragionamento di base è lo stesso, fatte le dovute proporzioni (in senso letterale ed aritmetico).

    Ci sono limiti fisici, al di sotto dei quali un ulteriore "ingrandimento" non porta ad un aumento dell'informazione nel dettaglio ma ad un incremento della confusione. Che noi, appunto, confondiamo percettivamente con l'informazione.

    Ne è prova la sensazione di mancanza di dettaglio che percepiamo quando osserviamo una immagine "rumorosa" dopo che è stato ridotto digitalmente il "rumore".
    Ci sembra che abbia meno informazioni. Ma nella realtà sono all'ingrosso le stesse. Solo che manca tutto quel contorno che ci dà l'illusione che le informazioni siano di più. Ma che nella realtà non fanno parte dell'immagine, solo del contorno.

    Con questa premessa, andiamo al dunque.
    C'è certamente un vantaggio ad avere un campionamento superiore, perché questo aiuta il processo di demosaicizzazione dell'immagine a superare i limiti imposti dalla matrice di Bayer (non ripetiamo la teoria, vorremmo solo ricordare che i sensori digitali non percepiscono i colori, registrano immagini per luci ed ombre, i colori vengono poi ricostruiti per il tramite di una matrice di filtrini colorati).
    Ma questo vantaggio è avvertibile solo per multipli interi dell'incremento della risoluzione.

    Come dire che ci sarà un vantaggio avvertibile solo passando a risoluzioni lineari doppie. Quindi disponendo di 48 megapixel avremo una riproduzione dei colori teoricamente più accurata che disponendo di 12 megapixel.
    Negli intermedi il discorso è solo parziale.

    Ma abbiamo fatto esperienza nei procedimenti di pixel-shift da quando sono stati resi disponibili da Nikon con Zf e Z8 e vi possiamo anticipare che i vantaggi concreti di queste operazioni che - teoricamente - dovrebbero superare la matrice di Bayer, all'atto pratico sono difficili da rendere pratici.

    Oltretutto oggi i software, anche per l'impiego di metodi percettivi con tecniche di "intelligenza artificiale" consentono operazioni di interpolazione delle informazioni che possono esulare da lunghi, tediosi e complicati, processi di scatto multiplo.

    Bene, ma dicevamo di voler andare al dunque.

    Dunque, quale destinazione diamo alle nostre immagini ?

    Per lo più, ammettiamolo, le lasciamo in formato digitale e le guardiamo su un display.

     

    Fireflyunaworkstationfotograficaconunmonitorprofessionalemoltograndesuunascrivaniainle(1).thumb.jpg.8974024822cab8cc7dfe3ccc07e706f3.jpg

    fosse anche il miglior monitor disponibile sulla migliore workstation che possiamo acquistare, avremo una risoluzione ampiamente inferiore a quella reale.

    Qui davanti abbiamo un monitor da 32 pollici in formato 4K. La risoluzione effettiva è di 3840x2160 pixel.
    Utilizzando tutto lo schermo, non visualizzeremo altro che circa 8 megapixel.
    Un terzo della risoluzione di una Zf, meno di un quinto di quella di una Z8/Z9.

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    Adobe Photoshop per visualizzare in modo comodo una immagine della Nikon Z8, la riduce al 33%. E' il caso qui illustrato, comunissimo.

    Questa immagine sul monitor da 32 pollici, misura sul lato lungo circa 20 pollici, ovvero 50 cm circa.

    Il monitor ha una risoluzione effettiva di circa 6 pixel per millimetro (137 per pollice), quindi qui stiamo visualizzando soltanto 2758 pixel, dei nostri 8256 registrati dalla nostra Nikon Z8.

    Naturalmente possiamo portare la visualizzazione al 100% ottenendo un ingrandimento

    image.thumb.png.38ee161882bf3e263572fb9093f968af.png

    che ci mostra tutto il meraviglioso dettaglio catturato dal Nikkor Z 24-120/4 ad f/11 e 64 ISO sulla Nikon Z8.

    Ma lo osserviamo ad una distanza cui raramente ci avvicineremmo se si trattasse di una stampa.

    Una stampa che a questo ingrandimento dovrebbe misurare all'incirca 150 cm di lato lungo.

    Bello, bellissimo avere tutto questo dettaglio. Ma per farne che ?
    Generalmente per condividerlo con altri via web/social.
    In formato originale ?
    Mai più, ridotto a 1200~2500 punti.

    Che poi i nostri amici social per lo più guarderanno sullo schermo di un telefonino, i più posati, su un tablet.
    A risoluzioni ben inferiori non a quelli della nostra Z8 ma a quelli di un monitor comune ...

    Fireflyungruppodipersonecheguardaunaimmaginosullosmartphone84145.thumb.jpg.ebbdab490708bdf890367b5bf95e776e.jpg

    Ma alcuni, sempre meno ammettiamolo, le foto le stampano anche.
    Alcune, non tutte. Anzi, poche, pochissime.

    In che formato le stampano ? Dipende. A4, A3, A2. Raramente di più.

    Ebbene, contrariamente a quanto si pensi per stampare una pagina larga 30 cm, anche a qualità altissima, 3600 punti bastano.
    3600 punti di lato lungo in formato 3/2 quanti megapixel sono ?

    8 megapixel, come sopra !

    E qui parliamo di una stampa ad altissima qualità ma di piccolo formato, di quelle osservabili da molto vicino, come in questo caso :

    Fireflyungruppodipersonecheosservafotografieposatesuuntavoloinunfotoclub74963.thumb.jpg.2b36750624f54f846001a9dbe82213f8.jpg

     

    ma quando parliamo di formati più grandi, la percezione cambia con il quadrato della distanza di osservazione.

    Sia una stampa appesa in sala :

    Fireflyunaenormestampafotograficaappesaallaparetediunsalone74963.thumb.jpg.4a079a9ffb0b55733122a19f60dd32f3.jpg

    e sia a maggior ragione un cartellone stradale.

    Fireflyuncartellonepubblicitariostradalevistodallautodrada19922.thumb.jpg.05327306ef22e4917015c66eaab3e8eb.jpg

    lo sapete quanto è la capacità di percezione del dettaglio di un cartellone stradale distante dall'autostrada per un comune occhio umano ?

    Circa un pixel per pollice ! Altro che 300 dpi ....

    Come dire che, sempre con i nostri 8 megapixel ricavati riducendo uno scatto della Z8, potremmo stampare un cartellone pubblicitario di una quindicina di metri che dall'auto in autostrada ci sembrerebbe dettagliato quasi quando la stampa di Martina se appesa in sala e stampata a regola d'arte da uno stampatore fine-art di lato lungo di 150 cm. O alla stessa risoluzione complessiva, stampata in formato A4.

    E' stato provato che una ventina di persone non è in grado di distinguere con certezza tra stampe apparentemente uguali ma stampate da file di risoluzioni differenti quando osservate da una distanza di un paio di metri, appese una vicina all'altra.
    Quella da 8 megapixel viene correntemente confusa con quella - eccessiva - ricavata da un file da 150 megapixel.

    Questo perché gli occhi umani hanno percezioni diverse ma comunque si adattano in base alla distanza di osservazione. Quindi, paradossalmente ma non troppo, è necessario che una stampa piccola sia più definita di una grande.
    Ma per fare una stampa piccola ad altissima risoluzione bastano meno pixel.
    E quindi torniamo all'inizio del ciclo.

    E' necessario avere più megapixel ?

    Firefly lo staff di una redazione che osserva tante riviste posate su un grande tavolo 40468.jpg

    Un progetto editoriale.

    Noi editiamo correntemente riviste stampate su carta tipo-fotografica ad alta risoluzione. Non proprio fine-art ma vicina.
    Ebbene, per la copertina ci basta un file da 3600 punti.
    Per le due pagine, bastano 4-5000 punti. Che al massimo corrispondono a 12 megapixel.
    Per stampare bene due pagine accostate ...

     

    Per questa doppia pagina "tecnica" del numero 10 di Nikonland Magazine

    image.thumb.png.545d57c4218e41a0b4fb7841fd7d7e03.png

    abbiamo impiegato un comune jpg a risoluzione MEDIA della Nikon Zfc.
    Un file da 4176x2784 pixel, pari a poco più di 11 megapixel.

    Naturalmente lo scatto è fatto a regola d'arte (nella realtà è un focus-stacking per dare l'impressione effettiva di avere tutto nitidissimo e a fuoco).
    E peraltro è stato "allargato" (senza aumentare la definizione effettiva) con tecniche generative per decentrare il soggetto per esigenze editoriali.

    ***

    Insomma, non vorremo andare oltre se non ricordando due ambiti molto differenti dove si usano risoluzioni effettive molto diverse per esigenze opposte.

    In astronomia, per contenere il rumore, si usano sensori speciali a bassa risoluzione ma alta sensibilità (per di più a CCD).
    Si usano poi tecniche multiscatto per ridurre ulteriormente il rumore siderale e di ripresa e per aumentare la profondità di cattura.
    Ma non sono inusuali sensori da 2-4 megapixel.

    Nelle panoramiche invece si usano tecniche multiscatto per generare immagini che possono essere poi zoomate a piacere fino a poter vedere se la signora affacciata al balcone dell'Hotel George V di Parigi, vista dalla Tour Eiffel distante 5 km, si sia appena fatta la doccia e sia uscita discinta.
    Immagini di questo genere sono in genere riprese fatte con fotocamere a media risoluzione, con bracci robotizzati, obiettivi da 400 o 600 mm, con centinaia di migliaia di scatti contigui, montati poi in panorama con software specializzati e si ottengono immagini finali da svariati gigapixel, visualizzabili via web.

    Oggi poi, i software più avanzati consentono sempre di ottenere ingrandimenti anche da un ritaglio di una immagine, aumentando per interpolazione "intelligente" la quantità del dettaglio percepita.

    Anche noi, nel nostro piccolo, li utilizziamo quando vogliamo ricavare stampe per la rivista da scatti a risoluzione insufficiente. I risultati li hanno visti chi ha comprato la rivista.
    Senza nemmeno immaginare che moltissime doppie pagine sono ricavate da file da 2500 pixel di lato lungo.

    Insomma, di quanti megapixel abbiamo effettivamente bisogno nel 2024 ?

    Non troppi di più di 24 megapixel nella più esigente delle situazioni.
    Ma spesso 8-12 sono più che sufficienti.
    Con 45-48 abbiamo una quantità overkill di informazioni che possiamo poi sottocampionare per avere file per tutte le esigenze o sovracampionare per le poche occasioni in cui ne servano realmente di più.
    Ma in casa noi abbiamo stampe di un metro fatte con file da 12 megapixel, ingigantite da stampatori sapienti, capaci di aumentare il dettaglio via software inserendo grana e particolari persi.

    Se poi il nostro scopo principale è condividere via web le nostre foto, già 8 megapixel saranno troppi. E inutile pretenderne di più.

    Raddoppiare o quadruplicare la risoluzione reale porta a vantaggi che nella pratica si riducono più che esponenzialmente.
    A fronte di aumento di peso dei file, della capacità di elaborazione dei computer necessaria per elaborarli, della risolvenza effettiva degli obiettivi messi davanti a quei sensori.

    Per questo ci permettiamo di suggerirvi di farvi bastare quello che avete.

    Già i 20 megapixel di Z30 e Zfc sono sufficienti per farci qualsiasi cosa. A condizione che l'immagine registrata sia di qualità (a fuoco, pulita, ferma).
    I 24 megapixel di Zf e Z6 sono già sovrabbondanti.

    Con D850-Z7-Z8-Z9 siamo oltre il necessario, imposto più che altro da esigenze industriali. Per "mettere a terra" tutti quei megapixel bisogna essere maledettamente bravi ed avere obiettivi di grande qualità.

    Figuriamoci con le risoluzioni introdotte da Fujifilm con gli ultimi sensori APS-C (40 megapixel, equivalenti a 100 in 36x24mm) o 44x33mm dove siamo a 100 e più megapixel.
    Una volta buttato il file verso il formato di uscita, i vantaggi saranno inesistenti ma sarà aumentato tutto il peso della catena per ottenerli.
    E perchè mai ?

    Come al solito, attenti a quello che desideriamo. La tecnologia ce lo darà ma non è detto che riusciremo a servircene.

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    Commenti Raccomandati

    • Nikonlander Veterano

    Finalmente un articolo che mette chiarezza sulla reale utilità dei pixel.

    Ricordo perfettamente la mia prima foto pubblicitaria su un cartellone da 12 metri. scattata con una D70 (6 megapixel) era perfetta.

    Ma anche la vela di 3m che campeggiava sopra all'ingresso della mia prima mostra era ricavata da un crop di 3 megapixel

    Il pannello di 230 cm nel mio studio ha invece una stampa della D800 36 megapixel stampati a 150 DPI nessuno però si sogna di guardarlo a 20cm dal naso, anche se è possibile farlo e fa comunque impressione.

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    • Nikonlander Veterano

    Con un file fatto bene da una Z 50.. ci si può tirar fuori la maggior parte delle nostre stampe..    ma come giustamente mauro.. per ragioni industriali e di cassa... fanno anche altre cose..   ovviamente le fuoriclasse oltre ai pixel dovranno dare tante altre cose..  sennò chi le compera?..

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    • Nikonlander

    Sono pienamente d'accordo ma come The Show must go on anche la tecnologia non si fermerà e certamente cercherà di superare sempre più i limiti, spingendosi fin dove possibile, anche se non riusciamo a servici neppure del livello di evoluzione già raggiunto oggi.

    La domanda è perché allora tutto ciò?

    Io penso che sia insito nella natura umana cercare sempre di "andare oltre" e poi perché dietro quasi tutte le scelte ci sono sempre logiche commerciali che devono far crescere le redditività aziendali.

    Questa è ovviamente una sintesi molto spiccia ma se qualcuno riuscirà a dare una risposta sensata alla mia domanda (che di fondo scaturisce dalla lettura dell'articolo così come dalle considerazioni di Dario) sarò curioso di aprire i miei limitati orizzonti!

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    • Amministratori
    12 minuti fa, Giuseppe Paglia ha scritto:

    [...] Questa è ovviamente una sintesi molto spiccia ma se qualcuno riuscirà a dare una risposta sensata alla mia domanda (che di fondo scaturisce dalla lettura dell'articolo così come dalle considerazioni di Dario) sarò curioso di aprire i miei limitati orizzonti!

    La tecnologia della produzione dei sensori fotografici è largamente coincidente con la produzione delle matrici per altri circuiti, compresi i display a cristalli liquidi.
    Quella tecnologia cresce di risoluzione (ovvero di miniaturizzazione tra le piste attigue) perché è dimostrato che con la circuiteria al silicio, la riduzione delle distanze tra i dispositivi porta a maggiore efficienza e, in via teorica, maggiori prestazioni, tempi di latenza inferiore, inferiore generazione di calore specifico.

    Siccome i sensori fotografici di grande formato - i nostri - sono una fettina minuscola dell'intera industria dei semiconduttori, non sarebbe conveniente produrre matrici troppo differenti o ... troppo antiquate, rispetto agli standard di mercato.

    Di qui discende la necessità di passare da un formato all'altro tra una generazione e l'altra.

    Possibilmente la rincorsa alla miniaturizzazione per display televisivi e foto-cellulari si sta consolidando e, in effetti, stiamo assistendo solo a piccoli incrementi di risoluzioni anche nei sensori fotografici.
    Può essere che siamo arrivati ad un punto di relativa maturità su questo versante.

    Il fatto che non si parli affatto di una potenziale Z7 III da un fantastiliardo di megapixel è una risposta affermativa in questo senso.
    Può essere che sia in fase di avanzato stadio di progettazione.

    Ma se fosse, per esempio, da 66 megapixel, rispetto ai 45 attuali, il suo apporto sarebbe tanto ininfluente su quel versante, da rendere gli altri eventuali vantaggi di gran lunga più allettanti ma la macchina solo marginalmente superiore alla Z7/D850 lato qualità di immagine.

    Mentre a tutt'oggi, ogni rumor relativo alla Z6 III conferma il mantenimento degli attuali 24 megapixel (pur in un sensore nuovo ed auspicabilmente più veloce).

    In ogni caso, l'articolo è rivolto al fotografo e alla necessità di accettare che, per lo più, le sue velleità di avere risoluzioni effettive superiori a quelle di cui già dispone, siano largamente prive di valore pratico.

    Con Lightroom, oggi, chiunque può quadruplicare i pixel della sua fotocamera, a costo zero e in pochi secondi.

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    • Nikonlander Veterano

    Ottimo articolo!!!
    Tanti MP in sensori così piccoli non hanno molto senso. Ho notato più differenze qualitative passando ad un formato maggiore. Così quando sono passato dal formato Leica al 4”x5” in analogico come dal APSC della D300 al FF della D700, che aveva comunque 12 MP. Si dovrebbe puntare sulla plasticità dell’immagine, sulla sua apparente tridimensionalità.

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    • Nikonlander

    la mia scelta l'ho fatta con la Zf ma il marketing ha più potere delle parole sagge; eventualmente potremmo chiederci perché le case produttrici non riescano (ancora?) a separare  MP dalle altre caratteristiche professionali: forse è solo questione di tempo, nei PC oggi quasi più nessuno chiede come prima cosa quanti GHz ha il processore

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    • Nikonlander Veterano

    per me bastano 20-24 mpx per la fotografia che sono giusto compromesso secondo il mio umile parere da fotoamatore e i 45 mpx della D850 che ho sono esagerati e i 16 della D4s per me sono perfetti.

    per mondo del pc non si chiede piu quanti Ghz ma quanti core effettivi e virtuali

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    • Nikonlander

    Tutto assolutamente condivisibile .... ma,

    c'è molta gente che  pur non avendo necessità di stampare in grande formato, ama godere delle immagini e dei relativi dettagli ottenuti da cospicui ingrandimenti direttamente a monitor ora arrivati a risoluzioni 4k (niziano a produrne gli 8k) . Come giustamente dice il bravo relatore dell'articolo in apertura, avere una grande quantità di mpx,  non servirà per catturare i piumaggi più fini a lunga distanza per ovvi motivi,   ma proprio per cercare, ingrandendo e/o ritagliando, quel dettaglio fine anche nei soggetti più vicini e questo non per realizzare l'immagine finale (croppata), ma sopratutto per il solo gusto di "navigare e curiosare" nei dettagli minori sicuramente non godibili altrimenti.

    Capisco anche che nella stragrande maggioranza di fotografi e generi fotografici questa cosa è assolutamente insensata :D 

    Non so se sono riuscito ad esprimere bene il concetto  ..   9_9 

    Ps.

    Ho una fotocamera con molti Mpx e una con pochi, da utilizzare a secondo della situazione.

     

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    • Amministratori
    8 minuti fa, Andy68 ha scritto:

    [...] Capisco anche che nella stragrande maggioranza di fotografi e generi fotografici questa cosa è assolutamente insensata :D 

    Il famoso sensore da 4 gigapixel con un obiettivo fisso configurabile con zoom digitale a piacere.
    Ci arriveranno, oramai il grosso dello sviluppo fotografico è volto ad assecondare i desideri dei fotografi di uccelli.
    Sono quelli che assicurano il più del fatturato di tutti i marchi fotografici.

    Il resto dello sviluppo, va nel video.

    A noialtri che, come dice Paolo Mudu più sopra, piacerebbe anche altro (tipo una gamma dinamica più ampia o una latitudine di esposizione adattata per zone, o tecniche multiscatto più utili del pixel-shift), andrà bene quello che avanza.

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    • Nikonlander Veterano

    In tempi non sospetti, eravamo nel 2006 mi chiesero di fare delle fotografie a una pentola in acciaio..  il risultato lo si vede nello stand.. la macchina? una umilissima D 70.. e il fotogramma fu anche ritagliato..

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    E per i giovanotti che non lo sapessero.. la D 70 di pixel ne aveva 6.000.000

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    5 ore fa, Andy68 ha scritto:

    Tutto assolutamente condivisibile .... ma,

    c'è molta gente che  pur non avendo necessità di stampare in grande formato, ama godere delle immagini e dei relativi dettagli ottenuti da cospicui ingrandimenti direttamente a monitor ora arrivati a risoluzioni 4k (niziano a produrne gli 8k) . Come giustamente dice il bravo relatore dell'articolo in apertura, avere una grande quantità di mpx,  non servirà per catturare i piumaggi più fini a lunga distanza per ovvi motivi,   ma proprio per cercare, ingrandendo e/o ritagliando, quel dettaglio fine anche nei soggetti più vicini e questo non per realizzare l'immagine finale (croppata), ma sopratutto per il solo gusto di "navigare e curiosare" nei dettagli minori sicuramente non godibili altrimenti.

    Capisco anche che nella stragrande maggioranza di fotografi e generi fotografici questa cosa è assolutamente insensata :D 

    Non so se sono riuscito ad esprimere bene il concetto  ..   9_9 

    Ps.

    Ho una fotocamera con molti Mpx e una con pochi, da utilizzare a secondo della situazione.

     

    vero però poi secondo me in realtà il punto oltre ai megapixels è il sistema nella sua interezza. mi spiego (o provo).

    un 45MP di una D850 o adesso Z7x, nell'ottica di quanto sopra, cioè catturare il dettaglio fine, necessità di un suo ecosistema e di manico. se no il dettaglio fine non solo non si vede (rispetto ad una non megapixellata) ma si ottiene un effetto opposto. intendo che la D850 se accoppiata ad una lente yougnuo (ammesso che ci sia con attacco F e non me ne vogliano gli amici cinesi) non raggiungerà mai il dettaglio di cui sopra. idem se poi chi fotografa non cura bene tempi, ecc... per cui oltre alla corsa al MP l'errore che fanno (facciamo ? per adesso sto combattendo con la scimmia Z7.. :D ) è quello di pensare che MP = foto nitida.   mentre è (manicotanto+MP)=nitidezza

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    • Nikonlander

    90 minuti di applausi!

    Ho trovato tempo fa una riflessione online esattamente su questo aspetto dei files, la risoluzione, ed era trattata grosso modo nello stesso modo trattato quì e le conclusioni erano inevitabilmente identiche.

    Personalmente adoro fare fotografie quadrate, quindi ho sempre pensato che dai 24 ai 30/33/36mpx per i miei gusti/scopi sarebbe perfetto, il resto è già scritto nell'editoriale.

    P.S. L'ultima stampa che ho appeso in sala è 75x75 e proviene da un file chiaramente croppato della vetusta D700 da 12mpx, dalla distanza normale dalla quale osservo la stampa non sarebbe possibile infatti percepire differenze fosse stata fatta con una Z8...da più vicino non ha senso osservarla.

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    • Nikonlander Veterano

    Concordo in pieno. Ricordo anche grossomodo degli stessi discorsi fatti sul sensore della Z9, quando si valutava tra 24 mpx della D5 e i 45 (che si ipotizzavano a suo tempo) della nuova. In realtà più che il foto naturalista, i tanti pixel li vuole la persona in studio (l'unico che può davvero usare la risoluzione al massimo), lo youtubber da sbaraglio e forse il videomaker per avere la risoluzione per i nuovi TV.

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    • Amministratori

    Io invece sono contento con la mia Z9 sia dei 45mpx potenziali alla sua massima dimensione, che non uso spessissimo, sia dei quasi 20mpx che mi consente in DX: possedendo in unico corpo macchina una molteplicità di formato che anche nell' importante taglio quadrato in FX mi mantiene una risoluzione massima da 30mpx e addirittura da 38mpx in 16:9.

    Insomma, conoscendo il potenziale massimo, a diminuire si può sempre... ottenendo le dimensioni file necessarie agli scopi prefissi.

    Per conoscenza di chi legga, all' inizio dell' era digitale la cartellonistica pubblicitaria si otteneva con l' adeguato rapporto densità/distanza, già con una Coolpix 990 dai mirabolanti 3,34mpx

    IMG_20240511_2159062.thumb.jpg.63aa3ea7b9caef3ad61601974e4b527b.jpg

    (no...non 33,4):marameo:

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    • Nikonlander Veterano

    Il mio primo lavoro che mi fece saltare il fosso fu con una 995, che non era poi molto dissimile dalla 950 e, i file li ho ancora...

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    • Nikonlander Veterano

    Ottimo articolo.

    Mi sono sempre trovato bene con i 14MP della D700 (se non ricordo male), con i 24 della Zfc ci sguazzo. Mai avuto la necessità di risoluzioni esagerate che poi si portano dietro costi di elaborazione e storage.

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    Sante parole, sono anni che lo dico!

    Ricordo un articolo di moltissimi anni fa, era un'intervista ad uno dei massimi responsabile della Kodak, eravamo agli inizi dell'era digitale.
    Affermò che quanto la tecnologia avrebbe raggiunto i 12Mpx sarebbe stata eguagliata e superato di gran lunga il dettaglio offerto dalla pellicola.
    Come esempio vi era una fotografia di una Ferrari di F1 scattata alla sborditiva risoluzione di 2,6 Mpx, in Jpg con una, se non sbaglio Nikon D1.
    Stampa ottenuta poi da un laboratorio Kodak ad un ingrandimento importante.

     

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    • Amministratori

    Anche alla luce di questo articolo e dell'esistenza del software di ingrandimento AI 4x e 6x, vi interessano ancora, le eventuali :

    • Nikon Z7 III con sensore da 60 a 80 megapixel ?
    • Nikon Z8 II con sensore da 60 megapixel ?
    • Nikon Zf II con sensore da 50 megapixel ?

    ;)

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    • Nikonlander

    A me una eventuale Dx professionale piacerebbe , magari "farcita" di sensore stacked da una 30ina di megapixel.

    Per le mie esigenze i software di ingrandimento AI ancora non restituiscono ( o meglio ricostruiscono)  i dettagli fini come vorrei, ma mi rendo conto che hanno fatto enormi passi in avanti.

     

     

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    • Amministratori
    9 minuti fa, Andy68 ha scritto:

    A me una eventuale Dx professionale piacerebbe , magari "farcita" di sensore stacked da una 30ina di megapixel.

    Ma 30, a prescindere dal formato sensore, non sono 50-60-80-100 megapizze. Restano sempre 30, cioé una bazzecola ininfluente in più di 20 o di 24. Praticamente indistinguibili.

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    • Amministratori

    Per essere concreti, ecco una progressione di lato di immagine per risoluzione :

     

    Immagine2024-05-31115008.jpg.b295bad13d86b84162905b90be6dbe52.jpg

    non c'è bisogno di dimostrare quanto sia ininfluente ai nostri occhi una variazione lineare di soli 708 pixel di lato. Ma pure fossero 1231 non cambierebbe molto.
    Per poter vedere una differenza apprezzabile, bisogna andare almeno verso i 10.000 pixel, partendo da 5.000.
    Insomma, per essere di sostanza, la risoluzione, dovrebbe quadruplicare, non essere incrementale.

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    • Nikonlander Veterano
    1 ora fa, M&M ha scritto:

    Anche alla luce di questo articolo e dell'esistenza del software di ingrandimento AI 4x e 6x, vi interessano ancora, le eventuali :

    • Nikon Z7 III con sensore da 60 a 80 megapixel ?
    • Nikon Z8 II con sensore da 60 megapixel ?
    • Nikon Zf II con sensore da 50 megapixel ?

    ;)

    Zero assoluto tutte e tre, ma anche prima di questo articolo ad essere sincero.
    45 mpx vanno benissimo per me.

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    • Nikonlander Veterano

    I 45 mpx di Z 7/8/9 sono più che sufficienti, servono altre vere novità per convincermi a comperare nuove macchine.

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    • Nikonlander

    L’articolo è chiarissimo e condivisibile, ed Indipendentemente dalla possibilità data dai software moderni di upscaling, posso affermare che i megapixel della mia Z8 e Zf sono più che sufficienti.

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