Vai al contenuto

Classifica

Contenuto Popolare

Mostra il contenuto con la massima reputazione di 05/01/2024 in tutte le aree

  1. Io mi soffermerei sul... "non ricordo il nome" fare ritratti come dice Thorimbert non è solo prendere ma soprattutto dare, ora è comprensibile che nel mucchio ne capitino di così tante varietà che qualcuna finisce nel dimenticatoio, succede anche a me, però questo "distacco" lo si percepisce... la sua faccia in tutti gli scatti è un copia e incolla, cosa che non ti è successa con Barbora o Nicole ... ora al di là di questo che ho voluto sottolineare non tanto per te che lo sai già benissimo, ma per gli altri. Se volete fare ritratti, stabilite una connessione, allineatevi al soggetto anche se non vi coinvolge o non ci azzecca nulla con il vostro carattere, fate come se dalle vostre foto dipendesse la felicità del soggetto, sempre. Detto questo... Che sfuocato quello zoom!
    4 punti
  2. inoltre: last but not least... è fondamentale che chi scriva una recensione stia facendolo riguardo un obiettivo che ha utilizzato a lungo o in maniera tanto accurata da stabilire, magari, che non facesse al caso suo: e perchè. Siamo un sito di fotografia, per fotografi. Non abbiamo velleità di fare da sushi bar o qualsivoglia variazione sul tema.
    2 punti
  3. Questa è una recensione redatta nella forma prescritta, corredata di giudizio e di fotografie illustrative della reale esperienza : ed è stata approvata questo invece è poco più di un commento, che non dà valore aggiunto : quindi non è stata approvata. *** Non è per fare i censori ma dobbiamo considerare il valore di questo archivio di recensioni (sintetiche si ma non troppo : metteteci passione se ne avete !) che stiamo cercando di costruire a beneficio di chiunque sul web, a livello mondiale, sarà così gentile e condiscendente da volerci leggere. Un conto è avere, per ogni obiettivo, una serie coerente di giudizi articolati, altro è avere un "paio di righe" di commento. Niente paura : riteniamo che ogni iscritto a Nikonland che abbia esperienza con un dato strumento fotografico, sia anche in grado di articolare una recensione come l'abbiamo fatta noi. Cordialmente.
    2 punti
  4. Questo articolo è a metà tra l'artistico e lo scientifico. Ma non c'è scienza che spieghi come gli occhi vedono le cose. Né come si senta un obiettivo mentre si fotografa a tutta apertura una creatura viva, li davanti a te. il protagonista è il Nikkor 58mm f/1.4G, proposta di obiettivo artistico in chiave SWM una decina di anni fa. Da me provato a suo tempo con grandi perplessità circa la resa e la capacità effettiva di mettere a fuoco. Venduto due anni dopo per il più clinico Sigma 50/14 Art, riprovato su Nikon Z7 senza particolari sensazioni nel 2018. Ricomprato questa estate perché la focale 58mm per me è forse più "magica" di quella 85mm. Forse, dico forse, ho scoperto il mistero di questo strano obiettivo. Che è a suo agio solo in penombra e con colori pastello. Ma soprattutto con il soggetto bene al centro. Perché altrimenti il fuoco sembra che ci sia, e invece no. Tre foto del 2014 su D4 e Df, diaframmi f/2 ed f/2.8 e su Z8, nel 2023, f/1.4 o su Zf ad f/1.8 e non ci sono tanti discorsi da fare, la magia c'è tutta, se si trova la combinazione giusta tra soggetto e luce. Si accende. Ma è un attimo ad andare fuori fuoco. E purtroppo per gli standard di oggi la foto è da buttare. Impensabile usarlo in fotografia di movimento, il soggetto deve stare in posa. E possibilmente in mezzo. Questo è quanto ho imparato usandolo. Sono tentato di rivenderlo ancora perché il 50/1.2 S gli è superiore in tutto. Ma questo 58mm ha un'anima tutta sua. Sarà per la focale, sarà per il modo con cui restituisce i soggetti, sarà per i colori. E' fonte di ispirazione. E quindi esito. Ma intanto il tempo non è passato invano e se il 50/1.2 è in casa un motivo ci sarà. Una volta i progettisti Nikon facevano i calcoli degli schemi ottici, poi costruivano un prototipo e vedevano come andava. Se il risultato non era quello atteso, ricominciavano da capo. Adesso hanno un simulatore. Questo, inseriti i parametri salienti, restituisce a video quella che sarà l'immagine sintetica creata dall'obiettivo. Così gli ingegneri possono modificare a piacimento schemi, tipi di lenti, materiali, distanze e dimensioni, avendo una idea abbastanza precisa del risultato finale. Solo così è potuto nascere quel miracolo che è il 58/0.95 Noct, l'apoteosi di quella focale e l'estremizzazione del tentativo solo abbozzato con il 58/1.4G. Che rimane avvantaggiato per l'autofocus ma che è indietro in tutto. Come è più avanti, anche rispetto al 58 Noct, il 50/1.2 S, obiettivo sostanzialmente senza difetti e capace di produrre fotografie sempre a fuoco. Dicevo che il tempo non è passato invano, anche per me che adesso ho gli strumenti per andare a vedere bene cosa influenza il risultato della messa a fuoco quando, fotografando non me lo spiego. Ho fatto una serie di scatti ad aperture varie mettendo a fuoco una tavola di legno a circa 45°. Poi in Photoshop ho usato il filtro "Trova i bordi". questa è la rappresentazione della "risposta" del 58mm ai primi diaframmi. Si intuisce anche in quella ad f/1.4 dove però il contrasto è piuttosto labile ma chiudendo il diaframma l'effetto si evidenzia sempre più, diventando eclatante ad f/4. La risposta sul campo del 58 è curvilinea, non è lineare. In pratica rispetto al punto centrale, il piano di messa a fuoco effettiva si incurva verso i bordi, con una distanza evidente. Il campo inquadrato in questi scatti è di circa 50cm. Quindi parliamo di centimetri di distanza tra il punto di messa a fuoco centrale e i bordi estremi. Centimetri, non millimetri ! Per confronto ho proprio usato il 50/1.2 S che si dimostra per quello che è : una affettatrice dal taglio perfettamente lineare, che si ingrossa semplicemente quando chiudiamo il diaframma. Con il risultato che già ad f/1.2 mette a fuoco con assoluta certezza e con un contrasto pieno, ovunque noi mettiamo il punto di rilevamento. Prendete queste immagini, fatte alla buona e a mano libera non troppo ferma per quello che sono. Ma si vede quanto il campo nitido del 58 sia spesso e labile oltre che curvo, mentre quello del 50 sia solido, concreto, soprattutto perfettamente dritto. Ecco, questo è il mistero del 58/1.4G. I progettisti del 58/1.4G hanno inserito l'ingrediente magico descrivendo un campo non planare che digrada circolarmente dal punto centrale di messa a fuoco. Quelli del 50/1.2 hanno fatto uno scanner che in tempo reale, anche a 20 frame al secondo spara immagini precise. Pur offrendo una rappresentazione del soggetto romantica sebbene non onirica come quella del 58. Cosa preferire ? Sinceramente trovo rassicurante al massimo il 50/1.2 S per Nikon Z e lo userei sempre in tutte le circostanze critiche. Ma il piacere di creare immagini artistiche con il 58 resta impagabile, anche perché imprevedibile e reso complicato dalle sue - tante - deficienze. Insomma è come inserire un'alea in un mondo che è sempre più cinicamente tendente al perfettino. 50/1.2 S ad f/1.2 su Nikon Zf : una delle mie foto più belle del 2023 58/1.4G ad f/1.4 su Z8 : una delle mie foto più belle del 2023 Grazie Nikon !
    1 punto
  5. A novembre mi dedico sempre qualche giorno di relax in giro per l'Italia e quest'anno la scelta è caduta sulla zona termale di Saturnia, in provincia di Grosseto, dove non molto distante insiste la Laguna di Orbetello. L’Oasi della Laguna di Orbetello venne istituita nel 1971, a seguito dello straordinario ritrovamento di pochi anni prima da parte di Fulco Pratesi e Hardy Reichelt di una piccola colonia nidificante di cavaliere d’Italia, una specie considerata estinta nel nostro Paese dall’inizio del secolo scorso. Orbetello offre tutto il fascino che solo le zone umide sanno dare e frequentarle significa entrare nel più profondo e ancestrale rapporto che abbiamo con l’ambiente naturale. Per la mia visita ho prenotato un giorno chiuso al pubblico e mi ha dato modo di girare in perfetta solitudine e silenzio fra i capanni per tutta la giornata, purtroppo la giornata è rimasta nuvolosa e non ho avuto modo di fare degli scatti con la luce radente. Ciò nonostante, la sensazione di benessere che ho provato mi ha pervaso per tutto il giorno. Tra le zone umide costiere, Orbetello rappresenta veramente una delle lagune italiane più significative, dove potenzialmente è possibile assistere quotidianamente a scene indimenticabili ma in realtà può anche accadere completamente niente! Nonostante quest'anno la laguna abbia tanta acqua (quindi anche vicino ai capanni di osservazione), tutte le mie osservazioni sono avvenute abbastanza distanti e ho supportato la lente, spinta sempre a 600mm, con l'opzione DX. La giornata nuvolosa ha avuto il vantaggio di impedire la creazione di fastidiosissime ombre ma, al contempo, mi ha costretto ad alzare gli ISO più di quanto avrei voluto. La varietà della fauna della riserva è vastissima ma alcune specie erano talmente lontane che ho fatto a meno anche di scattare (come alla bellissima coppia di falco pescatore che nidifica sopra una torre artificiale costruita appositamente). Poi, alla fine, però, quando stavo per tornare a Saturnia, le due Gru che erano state avvistate in laguna, per la prima volta in stagione, il giorno precedente sono atterrate proprio nei pressi del capanno numero 3, dove mi trovavo pronto allo scatto, anche a pieno formato. Ne trovate testimonianza anche qui sul profilo ufficiale Instagram dell'Oasi. Fenicottero Spatola Fenicottero Chiurlo maggiore Avocetta Airone cenerino Alzavola Chiurlo maggiore Garzetta Ibis Sacro Garzetta Pittima reale Fenicottero Pittima reale Fenicottero Mestolone Pettegola Gru cenerina Tutti gli scatti sono stati realizzati con Nikon Z8 e Nikkor Z 180-600mm. Diaframma f/8 con una sensibilità compresa fra 800 e 1600 ISO per garantire dei tempi di sicurezza.
    1 punto
  6. Io ne faccio anche parecchi in certi periodi.....Z50+40mmZ+Cannocchiale Swaro..... Ma questo è di poco tempo fa con Z8+600mm Z F6,3 Piovanello violetto Se non va bene perchè non fatto con 800mm lo potete togliere o spostare. Piov. violetto_23_11_20_001.mov
    1 punto
  7. Semplicemente non è capace di fare funzionare il suo metodo con il digitale... Quando l'uva non è ancora matura...
    1 punto
  8. Mi piace molto il Nikon z600 f6,3 E’ leggero, si brandeggia benissimo a mano libera, nitido, autofocus veloce, non è male secondo me anche lo sfocato L’unico limite è la luminosità, quel 6,3 che diventa buio facilmente , soprattutto quando duplicato con un tc 1,4 diventa f9 Bisogna aspettare la giornata giusta, ma quando c’è luce e’ di grande soddisfazione Un paio di giornate di dicembre luminose, e via a fotografare il Gheppio
    1 punto
  9. Ciao Angelo, complimenti bellissime foto di un bellissimo animale, complimenti anche per le tue passeggiate cosi fruttuose. La 4a la 5a sono le mie preferite. Io ho avuto la fortuna di toccarlo per 5 minuti al pranzo Sociale, e mi ha sorpreso per la sua leggerezza, sulla lunimosità posso solo immaginarlo Complimenti ancora. A presto
    1 punto
  10. Z9 e 800/6.3 PF Snapinsta.app_video_40150319_1412232413065256_1264601410176174663_n.mp4 [ma voi "birdcatcher" perché non fate mai video ?]
    1 punto
  11. Obiettivi Nikkor Z 2024. Leggiamo sul web articoli e video con elenchi di possibili nuovi Nikkor Z previsti per il 2024. Per lo più ci sembrano delle speculazioni basate su quanto manca a catalogo o dei desiderata di quanto si vorrebbe avere che non c'è. Quello che sappiamo noi, senza fare voli pindarici è : Nikon, per voce del Presidente di Nikon Europe, ha schemi e progetti (al simulatore) per (letteralmente) centinaia di prossimi obiettivi Nikkor Z Nikon ha promesso di arrivare a 50 obiettivi entro la fine del 2025 (anno solare). Siamo a circa 35. il 2024 viene dato come aggressivo da parte di tutti i marchi perché dopo aver toccato i minimi di vendite durante la pandemia, i conti adesso sono tutti in ripresa e i marchi si contendono ogni spazio per certo abbiamo : il Nikkor Z 35/1.2 S, già previsto insieme al 600/6.3 in origine e poi posticipato verso la fine dell'anno fiscale (31/3/2024) il probabile 28-400/X.5-6.3 VR di cui si hanno diverse conferme ogni altra cosa è per il momento prematura e crediamo che nemmeno Nikon abbia deciso cosa lanciare e quando. Ogni possibile proposta può slittare in base a necessità industriali e comunque non prevediamo cose importanti se non a partire da aprile-giugno. Insomma, se per le fotocamere abbiamo idee piuttosto precise, lato obiettivi si tratterà sostanzialmente di attendere i comunicati stampa, probabilmente fuori dalle consuete kermesse ma anticipati, e vedere se la sorpresa coincide con le nostre aspettative. Ma chi anticipa liste di obiettivi al momento, secondo noi al momento ha la stessa attendibilità degli oroscopi annuali di fine dicembre. *** Detto questo, noi prevediamo tra 6 e 8 obiettivi per il 2024. Con una distribuzione su tutti i versanti (grandangolo, tele, superzoom, DX, mediotele) visto che ci sono spazi ovunque. Se fossimo programmati per scommettere, faremmo puntate su : 16-35/2.8 o simile 105/1.4 Plena 16/1.8 FX o simile 300/2.8 TC 16-80/4 DX (o simile) macro DX di fascia eco ma senza esagerare con le cifre in gioco
    1 punto
  12. Dovrebbero cominciare la prossima settimana le vendite della versione con attacco Nikon Z e Sony E, del nuovo superwide ZERO-D di Venus Laowa da 10mm, f/2.8, full-frame, AUTOFOCUS. Il prezzo non è ancora stato determinato. Caratteristiche Ottiche Focale 10 mm Angolo di campo 130.3° Formato FF Diaframma Max. f/2.8 Lamelle diaframma 5 Lenti/Gruppi 15 elementi in 9 gruppi Min. distanza fuoco 0.12 metri Funzionalità Stabilizzazione No Messa a fuoco STM Messa a fuoco interna Si Costruzione e note Diametro filtri 77 mm Paraluce Incorporato Tropicalizzazione No Peso 420 g Dimensioni 82 x 71 mm di questo obiettivo pare che ci sarà anche una versione per Canon RF e Leica L ma solo manual focus.
    1 punto
  13. Commercializzazione: Novembre 2020 Peso: 650 grammi Diaframma: 9 lamelle Passo filtri: 112mm Messa a fuoco minima: 28cm Dimensioni : 89x125mm (lunghezza e diametro) Schema ottico: 16 lenti in 11 gruppi di cui 4 ED e 3 asferiche, 1 elemento frontale trattato al fluoro, Nano Crystal ed Arneo coating, dotato di O-ring anti umidità Stabilizzazione: non presente FENOMENALE !!! Ad un anno e mezzo di distanza dallo Z 14-30/4 ecco presentato e poi messo in commercio a Novembre, il più atteso dei componenti della triade f/2,8 : il Nikkor Z 14-24mm f/2.8S che deve convincere gli ultimi riottosi rimasti in F-mount, dopo gli indubbi successi del 24/70-2.8 e dell'appena presentato 70-200/2.8, a rinunciare anche a quel benchmark che era stato l'analogo zoom superwide che dal 2007 regnava incontrastato nei loro cuori (e nelle loro borse) . Il nuovo riferimento diventa questo zoom tanto complesso quanto maneggevole, come dimostrano i suoi incredibili 650 grammi di peso a nudo e 700g vestito con uno dei suoi due paraluce in dotazione, uno dei quali, il più grande, gli consente addirittura il montaggio di filtri a vite da 112mm di diametro ! Così come è fatta salva anche la possibilità di montare filtri a lastra sull'apposita baionetta posteriore e come solo in pochi dei Nikkor Z S-line, la finestrella dove poter scegliere se fare apparire focale, distanza di fuoco, diaframma in uso e dove, alla sua accensione, compare per un nanosecondo una scritta suggestiva... I tracciati MTF parlano di meraviglie, le foto spiegano perchè... Dotato di tutti gli strumenti per eccellere e campione indiscusso per peso e maneggevolezza, questo superwidezoom si avvia a restare un riferimento di mercato per molto tempo. A noi è piaciuto sopratutto per l'estrema cura realizzativa che denota esserci stata una cura particolare per far si che il precedente F-mount non dovesse lasciare rimpianti per nessun aspetto, a cominciare dal tappo di chiusura speciale di questo Nikkor Z, dotato di appositi spikes da far coincidere con i riferimenti quadrilobati presenti sulla montatura ottica attorno alla lente frontale: una costruzione eccelsa in puro stile Nikon. Un antiriflesso che migliore non si può neppure immaginare, che surclassa ogni altro obiettivo Nikon e non. Una risoluzione anche in astrofotografia, incontestabile. Lo sfuocato a tutta apertura, a nostro avviso, potrebbe essere un pò meno nervoso, considerate le nove lamelle del diaframma: ma è il classico pelo nell'uovo perfetto. Motori stepper per un AF preciso e silenzioso. Non ci sono altro che lodi. Articoli e galleria su Nikonland: unboxing ...ora la triade è completa ! Z 14-24/2.8 oppure Z 14-30/4 : quale e perchè Z 14-24 e fotografia di paesaggio Z 14-24 e la Via Lattea
    1 punto
  14. Lente dallo sfocato bellissimo, con la sua personalità. Secondo me eccezionale e non c'è solo la nitidezza nelle lenti. Saluti
    1 punto
  15. focus stacking eseguito con la Zfc e il 16-50 con tre flash di studio D'accordo, dimentichiamoci per un minuto del fatto che esiste la Nikon Z9. La nuova Nikon Z8 rappresenta in tutto, ciò che è sempre stata l'ammiraglia Nikon fin dalla prima reflex del 1959. Quella Nikon F che ha dato origine alla lunga stirpe di fotocamere professionali adatte ad ogni genere, in ogni cirocostanza e ad ogni latitudine. E proprio alla Nikon F mi pare che si richiami la Z8, non alla D700, riduzione in scala con molte lacune della D3. Se, appunto, non ci fosse la Z9, non avremmo proprio nulla di cui lamentarci della Z8. Ha un mirino che più efficiente non ce n'è. Un sensore capace di riprendere qualsiasi cosa. Un corpo ben modellato, dal giusto peso e dall'ergonomia adeguata all'uso impegnato. Prestazioni allo stato dell'arte in ogni settore, sia in fotografia - raffica, buffer, risoluzione, rumore, dinamica - che in video - alta risoluzione, alta frequenza, formati evoluti, opportunità di editing sofisticato. Non le manca proprio nulla. Ideale per il matrimonialista, per il reporter, per il fotografo di scena - con la sua modalità totalmente silenziosa - e più che capace di sostituire con vantaggio praticamente ogni altra Nikon presente e passata. Probabilmente la prima Nikon che toglie ogni possibile alibi a chi è rimasto fedele alla sua reflex perché le prime Nikon Z non lo convincevano. E tutto sommato offerta ad un prezzo che pur molto elevato, è in linea con quello della Nikon D850 che all'uscita fece registrare record di vendite e di lista di attesa per averne una. Solo 6 anni fa. Si, Nikon ha pensato questa mirrorless proprio per convincere gli irriducibili fans della D850 a fare il passo o a completare il passo verso i nuovi strumenti. Ma anche a chi cerca una evoluzione decisiva dalle varie Nikon Z6-Z7 sia di prima che di seconda serie, macchine di buone caratteristiche ma decisamente inferiori alla nuova Z8. Ecco, se non ci fosse la Nikon Z9, la nuova arrivata non avrebbe bisogno di altro per dominare la scena. Ma la Z9 c'è e per alcuni di noi continua ad essere la prima scelta, con la Z8 possibile secondo corpo più compatto. Ma la Z9 che si rifà alla tradizione parallela delle "nuove" ammiraglie che sono partite con la Nikon F5 del 1995, è una macchina di un'altra fascia, concepita senza compromessi e dichiaratamente inarrestabile. Si giustificano così - per l'esistenza della Z9 - le scelte di compatibilità fatte da Nikon sulla batteria - meno performante di quella della Z9 ma già ampiamente diffusa su tutto il corredo Nikon - e sulle schede di memoria - una soluzione ibrida, che va incontro a chi ha un patrimonio di schede SD e vuole continuare ad usarle per i compiti meno impegnativi dove una CFExpress non sarebbe necessaria - ma anche su un corpo più compatto, come richiesto da un'ampia fascia di Nikonisti che però alla fine risulta meno "quadrato" nell'uso di ottiche pesanti, rispetto alla mamma Z9. Ecco le mie prime impressioni di uso e di impiego, in tutte le occasioni in cui l'ho già potuta sfruttare, coincidono con questa anteprima. La Nikon Z8 è probabilmente la migliore Nikon dai tempi della Nikon F. E all'anziana nonna si rifà per polivalenza, costruzione, efficienza, potenzialità e prestazioni. Senza detronizzare la Z9 per quelle che sono le sue peculiarità specifiche, per chi ne abbia bisogno e sappia servirsene. Per il resto, chiudendo gli occhi e dimenticando che il baricentro è più alto e che scattando in verticale le macchina è meno bilanciata della Z9, chi conosce la Z9 si troverà a casa. Mentre chi è abituato ad usare una qualsiasi altra Z, troverà un salto di esperienza fotografica così spinto che difficilmente sarà possibile per Nikon replicare durante questa vita. In sintesi, mi aspetto un grandissimo successo di vendite per la Nikon Z8 che farà felici migliaia e migliaia di nikonisti in giro per il mondo e che la stavano aspettando oramai da due anni. Un problema per Nikon perché sarà difficile questa volta, maledettamente difficile sostituirla con qualche cosa di altrettanto sorprendente, quando avrà qualche anno. Perché la scusa dell'usura meccanica non c'è. E si possono accumulare centinaia di migliaia o milioni di scatti con una Z8 senza sentire il bisogno di farla vedere da un tecnico ... La Nikon perfetta ? Quasi. Quella ideale ? Si, questo si, è indicata praticamente per tutti i fotografi, trovando così una compagna capace di assecondarne le necessità offrendo un percorso di crescita fotografica che finalmente non richiede ulteriori avvicendamenti anche per un tempo molto lungo. Lustri, non bienni. In un corpo che pesa il giusto, robusto il giusto, che costa si, ma il giusto. La macchina giusta. focus stacking eseguito con la Zfc e il 16-50 con tre flash di studio dettaglio dell'impugnatura della Nikon Z8. Adeguata a non far annaspare per aria il mignolino di ogni mano normale il vano connessioni della Nikon Z8. Rispetto alla Z9, spiccano le due porte USB-C, una delle quali abilitata alla ricarica/alimentazione con Power Delivery e l'assenza della porta Ethernet il vano schede di memoria della Z8. Analogo a quello di Z6 II e Z7 II, diverso rispetto a quello della Z9 che invece porta due CFExpress nei due slot. Qui invece abbiamo una CFEx e una Sd. A corredo dell'articolo metto solo poche foto in quanto in termini di qualità di immagine non c'è molto da aggiungere. Le foto scattate con la Z8 saranno identiche a quelle riprese con la Z9 e molto simili a quelle ottenute con la Z7 II e la D850. Ma rispetto a queste ultime due l'esperienza d'uso sarà abissale, mentre per il confronto con la Z9 le cose sono più legate alle abitudini e attitudini del fotografo. Giada. Nikon Z8, Nikkor Z 85/1.2 S, ISO 500, f/1.2, 1/1250'' Ferrari all'Autodromo Nazionale di Monza. Nikon Z8 e Nikkor Z 100-400/4.5-5.6 S, panning ad 1/320'' e ad 1/80'' Porsche 935, Concorso di Eleganze Villa d'Este di Cernobbio. Nikon Z8, Nikkor Z 24-120/4 S, flash Godox V1 ISO 500, f/14, 1/80'' Conclusioni Circa 25.000 scatti in poche occasioni ma mi bastano per esprime dei giudizi complessivi basati sulla mia lunga esperienza con tutte le altre Nikon. Voi potreste avere altre opinioni, ci mancherebbe, giusto così. La cosa che vi consiglio è di non stare a sentire troppo i punti di vista degli "influencer" su Youtube. Non tutti sono persone di specchiata esperienza, conoscenza del mondo Nikon, E pochi sono schietti ed aperti come noi. A favore è la Nikon Z9 in un corpo più maneggevole, più leggero, meno da paparazzo, più giustificabile alla moglie e a chi viene inquadrato, meno interessante per i malintenzionati (ma stateci attenti ugualmente) ha le stesse identiche prestazioni della Z9, salvo la durata della batteria e la capacità della Z9, unica per Nikon, di essere inarrestabile ha il prezzo giusto : per avere le stesse prestazioni sia da Nikon che da altri marchi si deve spendere molto di più. Il prezzo è esattamente quello della Nikon D850 del 2017 rivalutato con l'inflazione del periodo è adatta a tutti i fotografi esigenti durerà a lungo perché non ha usura meccanica ed ha caratteristiche sovrabbondanti per quasi tutti i fotografi. Sarete voi a crescere con lei e lei difficilmente si rivelerà non all'altezza di voi pensata sia per chi è ancora legato alla reflex ed aspettava il modello "professionale" per fare il passo sia per chi trova oramai inadeguate le altre Z di prima generazione Contro l'essere così "identica" in tutto alla Z9 per qualcuno può essere una delusione. Qualcuno si sarebbe aspettato un mirino più dettagliato o qualche caratteristica di terza generazione. Ma la Z8 è la sorella minore della Z9, niente di più e niente di meno. Se è la macchina che fa per voi, sposatevela e dimenticate le altre sorelle ! il corpo è fantastico e ricorda tutte le precedenti Nikon professionali. Ma chi fa uso di ottiche pesanti e spesso fotografa in verticale, troverà la Z8 un pò più scomoda della Z9. A ciascuno il suo corpo macchina la batteria. Le prestazioni sono identiche a quelle della Z9. Ma non lo è la batteria. Per cui se fotografate o filmate tanto e molto a lungo, sappiate che l'autonomia è da 1/3 al 50% inferiore a quella della Z9 la macchina dissipa il calore generato dall'elettronica per convezione, scambiando calore con l'ambiente attraverso il corpo. Se la usate a lungo e in modo impegnativo la sentirete tiepida. Più della Z9 che ha superfici radianti e masse superiori mancano alcuni dettagli presenti nella Z9 (GPS integrato, presa sincro-flash, porta Ethernet. Si vi necessitano quelle e se in generale la Z9 fa più al caso vostro della Z8, sappiate che con la Z8 la Z9 non esce di listino) Ecco, a me è piaciuta molto. Ammetto che mi trovo meglio con la Z9 ma l'esperienza con la Z8 non la fa rimpiangere troppo. Se non fossi già sposato con la sorella maggiore non avrei proprio nulla di cui lamentarmi. E così sono sicuro sarà per voi. Non indugiate troppo e non state a sentire troppo i saputoni del web. E' una macchina fantastica. Speriamo solo che Nikon ne produca abbastanza e che continui a stupirci con aggiornamenti firmware delle sue funzionalità in parallelo con quanto fa con la Z9. *** Se questo articolo vi è sembrato utile mettete un like. A voi non costa nulla ma per noi fa una grande differenza per capire quali siano gli argomenti che i lettori trovano più interessanti. Non abbiate timore ad aggiungere i vostri commenti *** Vi invitiamo a visitare il Club dedicato alla Nikon Z8 nelle pagine interne del sito per avere maggiori informazioni o scambio di opinioni. Si trova qui
    1 punto
  16. Nikon ha deciso di andare incontro alle esigenze di tutti, dotando la Nikon Z8 di due slot per memorie di differente tipo. Il primo compatibile con XQD e CFexpress, il secondo con SD di tipo UHS-II. Qualcuno ha storto il naso, pensando alla Nikon Z9 e ai suoi due alloggiamenti identici, ma noi pensiamo che la soluzione - già adottata con D850 e Z6 II / Z7 II - sia quella corretta, considerando il patrimonio di schede eterogenee in mano ai potenziali acquirenti della Nikon Z8. Però consideriamo parimenti giustificate le ansie di tanti acquirenti, circa la o le schede migliori da adottare. Cerchiamo di togliere ogni possibile dubbio, anticipando che per esigenze normali, anche una SD - possibilmente di tipo recente e veloce - è sufficiente per la maggior parte delle potenzialità di scatto della Z8. Qui abbiamo provato una SD Lexar Gold 1800x, quindi non una delle più veloci disponibili, capace di scrivere fino a 200 megabyte al secondo. che risulta anche adatta al video 4K in formato compresso con il codec H.265. E l'abbiamo provata con la fotocamera, ovviamente. L'abbiamo provata a confronto con una delle nuove CFexpress Lexar Gold, quella da 1TB per la precisione. Che ha, nei test sintetici, ben altre caratteristiche di scrittura e lettura, rispetto ad una pur rispettabile SD 1800x. Per la precisione : circa 1 gigabyte al secondo di capacità di scrittura e formati video ampiamente sufficienti a supportare il formato 8K sia codificato in H.265 che in RAW. Due parole in aggiunta ai valori di capacità in scrittura - generalmente al di sotto dei dati di targa indicati dal produttore per le SD - e perchè questi sono importanti. Le nostre fotocamere salvano le foto mano a mano che vengono scattate in una memoria volatile all'interno della fotocamera stessa, chiamato buffer (tampone in italiano). Questa memoria ha una dimensione ben definita e viene gestita come una sorta di serbatoio temporaneo in cui entrano le foto scattate ed escono allo stesso tempo le foto che vengono inviate alla scheda di memoria. Che è di tipo permanente mentre le foto immagazzinate dentro al buffer vengono cancellate quando vengono salvate sulla scheda di memoria. Nikon utilizza un sistema dinamico di gestione del buffer che per restare il più possibile "pulito" e quindi disponibile ad accogliere altre foto, necessita di avere a valle una scheda di memora di velocità adeguata. I file che produciamo, variano di peso a seconda del formato e della risoluzione. Si può andare da pochi megabyte l'uno per i jpg più leggeri per arrivare a quasi 60 megabyte l'uno per i RAW/NEF ad alta risoluzione e compressione senza perdita. Siccome una Z8 è in grado di scattare NEF fino a 20 fotogrammi al secondo, il buffer potrà accoglierne un numero definito dopo di che dovrà scaricarli sulla scheda di memoria. Ma intanto, se continuiamo con la nostra raffica, arriveranno altri scatti. Quindi, se la scheda di memoria non è in grado di reggere la velocità di acquisizione in termini di megabyte al secondo, ci sarà un punto di equilibrio in cui il buffer sarà esaurito e potranno essere scattate nuove foto solo nella misura in cui si libererà spazio dal buffer verso la scheda di memoria Se è chiaro il concetto, almeno in termini teorici, la pratica è ancora più semplice. Perché il buffer non si esaurisca e quindi la macchina possa continuare a scattare, la velocità di scrittura della scheda deve essere almeno pari al numero di fotogrammi al secondo moltiplicato per il peso in megabyte del singolo scatto. Gli schemi pubblicati più sopra ci permettono di vedere a colpo d'occhio la capacità delle due schede in esame. Con la CFexpress che si avvicina alla necessità massima della Z8 (NEF da 60 megabyte per 20 scatti al secondo = 1200 megabyte al secondo) mentre la SD non arriva a stento che ad un sesto di tale valore. Ecco spiegati i risultati che seguono : in pratica con la CFexpress si riescono a fare 86 scatti alla compressione senza perdita (oltre 4 secondi pieni alla massima velocità di raffica in NEF) prima che la macchina cominci a ridurre il numero di fotogrammi al secondo ma, continuando a scattare, il buffer viene comunque gestito abbastanza da permettere una cadenza continuativa fino ad esaurimento dello spazio su scheda (o della batteria) per circa 16 scatti al secondo. Se riduciamo il peso dei file le capacità crescono fino al picco di 20 scatti al secondo permessi dalla Z8 (in NEF). Tutt'altro discorso per la SD che permette solo 34 scatti consecutivi prima di perdere colpi (circa 1 secondo e mezzo) che corrispondono poi a circa 4.5 scatti al secondo se continuiamo a scattare fino a riempimento della scheda. Le cose migliorano se riduciamo il peso del file comprimendo con perdita il NEF o scattando in JPG ma sempre con valori ben al di sotto dei 20 scatti al secondo permessi dalla Nikon Z8 fintanto che il buffer non si riempie. Ecco, così stanno le cose. In pratica, la SD come dicevamo all'inizio, va benissimo per i compiti meno impegnativi, per la fotografia ragionata e per i formati più leggeri. Ma sarà obbligatorio usare CFexpress di buone caratteristiche quando si vorranno avere le massime prestazioni della nostra Nikon Z8. *** Alcune annotazioni a margine. * La Nikon Z8 si dimostra anche in questo caso perfettamente in linea con la Z9. Le prestazioni con la CFexpress Lexar Gold da 1TB sono praticamente coincidenti. Non tutti hanno bisogno di queste velocità. Alcuni non fanno raffiche o, se le fanno, sono brevi e magari a velocità inferiori ai 20 fotogrammi al secondo. Quindi per quei fotografi non sarà poi così importante prestare attenzione a questi parametri. * Sui formati NEF si è già detto molto. In circostanze particolari si possono notare differenze ma nella maggioranza dei casi, all'atto pratico, non ci sono visibili differenze tra un NEF compresso senza perdita di informazioni - il più pesante - e uno compresso con perdita di informazioni più estrema (il più leggero, meno della metà del più pesante). Infine, nessuno vieta di usare il formato HEIF o il JPG. Se non si fanno elaborazioni spinte in fase di editing, un jpg ben esposto e che non necessita di apertura delle ombre o recuperi di esposizione anche localizzati, è pienamente stampabile anche in ampia risoluzione. * Un appunto a chi per scrupolo tende ad impostare il backup continuo tra le due schede di memoria. Se ricerca anche le prestazioni, sappia che la capacità della macchina si livellerà su quelle della scheda meno efficiente. Quindi nel caso in esame, sulle potenzialità permesse dalla SD. In questo caso è premiata la Nikon Z9 che ha due slot per CFexpress e quindi, dotandola di due schede identiche, non vedrà mai ridurre le sue capacità usando le due schede in parallelo. * Ultima questione. Riscaldamento e Surriscaldamento. Nikon Z9 e Nikon Z8 generano calore mentre funzionano. Le schede di memoria generano calore mentre vengono scritte ad alta velocità. Questo calore viene dissipato per convezione attraverso il corpo macchina. La Nikon Z9 in questo ha un vantaggio rispetto alla Z8 perché ha più superficie radiante e più ferramenta. a disposizione. Ma il concetto è lo stesso. Alcune schede da noi testate in passato hanno la tendenza a generare calore in modo anomalo, raggiungendo anche temperature critiche nell'ordine dei 90 °C, capaci di ustionare le dita del malcapitato che toglie dallo slot incautamente. Il nostro consiglio è - se usate la vostra Z8 al massimo delle sue capacità - di dotarvi di schede di memoria di qualità adeguata alla necessità, e che vi rassicurino anche sul lato termico della questione. Z8 e Z9 hanno un sensore di temperatura che avvisa se la scheda ha una temperatura critica. Prima vi avvisa e dopo un certo lasso di tempo se voi non intervenite, spegne la macchina per evitare guasti. Insomma, la materia è ampia e ogni fotografo saprà come regolarsi in base alle sue specifiche esigenze e a quello che gli anglosassoni chiamano "il proprio mileage". *** Se questo articolo vi è sembrato utile mettete un like. A voi non costa nulla ma per noi fa una grande differenza per capire quali siano gli argomenti che i lettori trovano più interessanti. Non abbiate timore ad aggiungere i vostri commenti
    1 punto
  17. Prime con Z8 ... con 24/70 2.8 e 70/200 f2.8 (i migliori che ho per testarla) ... 700 scatti con raffiche e raffichine 5... 15 fts 57% residuo batteria. Farò un album dell'uscita a PARCO DORA un paradiso x fotografare !! SKATE School, ginnaste , eccc nella area dell'ex laminatoio delle Ferriere Fiat.. (l'accademia fotografica di Torino ha allestito una finta scena del crimine con con tanto di cadavere ecc (divertente) ... Mi sono divertito tantissimo... avevo fatto con la Z7 una prima serie di foto nel 2019 .
    1 punto
×
×
  • Crea Nuovo...