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Mostra il contenuto con la massima reputazione di 24/08/2020 in tutte le aree

  1. Milano, quartiere Tre Torri. Nikon D500, 70-300 Pf.
    2 punti
  2. Eccoli tutti e tre, accanto, paraluci innestati, FTZ collegato, estesi alla rispettiva massima focale, (il 70-200, essendo un IF, resta sempre della stessa diimensione), a sfidarsi sulla Nikon Z6 per decidere alla fine della fiera, chi sia il più adatto a svolgere il suo compito, in attesa che Nikon sforni anche su Z-bay estensioni focali analoghe a quelle dei due F-mount. L'argomento odierno è forse il più frequentemente declinato con obiettivi simili: People, gente in giro, intorno a noi che fotografiamo, conoscenti o meno, ritratti in pose auliche o spontanee, prevalentemente a tutta apertura, per cercare di staccarle il più possibile dall'ambiente circostante. Ed è quello che ho fatto in una mattina, al termine della quale, mille scatti in più sull'otturatore, mi sono ulteriormente chiarito le idee al riguardo, rispetto le precedenti puntate: Cominciamo col Nikon 70-200/4 a 135mm f/4 in una posa che....non può essere più classica dato il soggetto e l'inquadratura, dove il tempo veloce serve a congelare le gocce d'acqua della fontana, che fanno da cortina ed una posa decisamente opposta e casuale, a 175mm in semicontroluce dalla quale ricaviamo un crop che ci dimostra ancora una volta di cosa sia capace questo obiettivo, datato ma non superato, sulla mia Z6 idem a 116mm f/4 ad una certa distanza, questa volta in piena luce diretta, che non preclude il dettaglio estremo sui particolari ancora statue, a 90mm, per valutare a TA l'accostamento di soggetti lontani e la relativa resa nello sfuocato così come con la focale minore e ad apertura, all'opposto, f/11 160mm di focale f/4 e zoomando da 100 a 140mm di focale, sempre f/4 Mi aggancio alle ultime foto, perchè qui si passa al Nikon 70-300/4,5-5,6 in modo da valutare compiutamente le eventuali differenze qui scatto a TA, da 110mm f/4,8 ai 180/5,3 della seconda foto e ancora a 240mm f/5,6 crop della quale a dimostrazione della qualità dell'obiettivo alla stessa focale uno scatto a 1/5000" per ottenere chicchi d'acqua e qualche inquadratura alle statue, per valutare la risposta sullo sfuocato di questo zoom, visibilmente più "nervoso" del precedente ma non per questo meno gradevole o accetabile, in un obiettivo che non nasce specificamente per il ritratto, quanto piuttosto per sport ed azione, ed è probabilmente questo il motivo dello studio meno accentuato sul bokeh. Guardiamo quindi il terzo zoom del lotto, l'unico a baionetta Z, il tuttofare Nikon 24-200/4-6,3 che ha una prima freccia al suo arco: che dire di uno zoom che ci consenta di passare in veloce transizione da un totale a 25mm così, ad un dettaglio come questo, a 100mm... zoomando ancora, fino a questi 185mm? Si, è lui: il più performante degli all-in-one che io abbia mai visto a marchio Nikon, anche in crop... Sarà che alle lunghe focali apre massimo a f/6,3...ma così abbiamo risolto anchje il "problema" dello sfuocato...rispetto ad entrambi gli altri zoom. Incredibile ! 200mm f/6,3 ISO 200 t/2000 arma letale questo zoom nel ritratto ambientato tutte focali inferiori ai 70mm degli altri due zoom in lizza... e si può giocare facilmente coi formati, passando anche dopo, in postproduzione, a quello quadrato, utilissimo negli album... morbido in controluce quanto basta, sovraesponendo Un obiettivo tagliato per questo scopo, PEOPLE... un telezoom....NO CROP !!! non ne ha bisogno, basta zoomare in presa diretta... Riassumendo: il 70-200 si avvantaggia della grande apertura specifica f/4, con la quale poter staccare davvero e bene il soggetto dallo sfondo, con un file di grande qualità... ma arriva solamente fino a 200m nella sua escursione e questo, nello street, può risultare talvolta limitativo, anche All'opposto, il 70-300, più grossolano nello sfuocato e decisamente meno luminoso del primo, specie alla massima focale...ha però al suo arco la freccia dei 300mm... talvolta davvero irrinunziabili in un obiettivo allround... Il 24-200 somma pregi e sottrae i difetti degli altri due obiettivi: consentendo di essere vicini o lontani a piacimento, sempre muniti di una qualità al di sopra di ogni aspettativa, per un obiettivo di compromesso come la categoria in questione propone... Presto detto, quindi, il bilancio di pregi e difetti, con il quale ognuno di questi tre zoom in questo ambito del People si confronta con gli altri: la brillantezza e separazione dei piani prospettici del 70-200/4 ha la meglio sugli altri due, come la maggiore escursione focale del 70-300 ha sopravvento sui 200mm deglòi altri due zoom. La grande elasticità d'utilizzo del 24-200 è assolutamente irraggiungibile alle più corte focali, senza danno per qualità dello sfuocato e per la notevole nitidezza, anche se in assoluto non sovrapponibile a quella dello zoom più luminoso. Per ultimo...i prezzi dal listino Nikonstore.it di che ci ha gentilmente messo a disposizione due dei tre zoom di questo test Nikon Z 24-200 949€ Nikon AF-S 70-200 1585€ Nikon AF-P 70-300 646€ prezzi che non determinano il giudizio di merito, come di solito per Nikonland, per questi tre zoom, lasciando alla soggettiva disponibilità la scelta in questo senso, tra cifre così differenti tra di loro. Il bilancio di questo ultimo capitolo del test è quindi a mio modesto parere... un assoluto ex-aequo, per i motivi e le immagini sopra considerate Nikon AF-S 70-200mm f/4 G ED VR Nikon Z 24-200mm f/4-6,3 VR Nikon AF-P 70-300mm f/4,5-5,6 E VR ED Che alla luce dei precedenti risultati, semplicemente facendo la somma dei valori registrati in questi tre capitoli del test, produce la seguente classifica (assolutamente indipendente dal prezzo dei tre obiettivi) 1 Nikon Z 24-200 f/4-6,3 VR : 10 2 Nikon AF-S 70-200 f/4 G ED VR: 9 2 Nikon AF-P 70-300 f/4,5-5,6E ED VR : 9 Max Aquila photo (C) per Nikonland 2020
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  3. Rispetto ogni opinione. Tuttavia lo street come lo intendo io - e non solo io - prevede che l'immagine rispetti ciò che l'obiettivo ha colto, senza aggiunte o sottrazioni di elementi dall'immagine stessa. Al più, è ammissibile un crop che renda più efficace la scena ripresa liberandola dagli elementi di disturbo presenti: lecito perché magari, lontano dal soggetto, si è dovuto scattare prima di avere la migliore inquadratura pena l'impossibilità di immortalare la scena. Poi si può giocare sulle luci e sulle ombre, schiarire o scurire ciò che è nel fotogramma, raddrizzare un'immagine stortignaccola, ecc. Se si dice di fare street. Altrimenti si può postprodurre come ci pare e con le più fantasiose modifiche. Ma è altro, non è street. O perlomeno non è quello che fa chi fa street.
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  4. A me il lavoro di Mauro piace molto! Ben fatto, bell'idea l'ombra. Ovviamente si presta a chi preferisce al naturale, ma io non sono contrario, piccole modifiche sono sempre fatte, altrimenti che senso ha fotografare in RAW? Il soggetto rimane quello, gli viene data solo più carica.
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  5. Grazie per l'inedito ed inaspettato passaggio nel mio blog! Apprezzo sempre i tuoi interventi, intelligenti e mai banali, anche quando non sembrano essere complimenti...
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  6. Ecco, così sarebbe stato perfetto, mi ricordo che avevi spiegato un trucco per ampliare il fondale, ma ho perso il riferimenti (o hai semplicemente clonato con maestria? io ho provato ma è venuto un disastrino...) e poi l'"ombra aggiunta" mi piace molto e anche il mio critico estetico di fiducia (che ho sposato) la trova fondamentale nel contesto.
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  7. Si può fare. Il Sony 12-24/2.8 GM è 140x97mm per 847 grammi mentre il Fujinon 8-16/2.8 è 805 grammi per 122x88mm. Considerando che parliamo di Full Frame contro APS-C il miracolo si può fare. Ma a 2500 neuri + IVA per chi vuole godere di queste latitudini
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  8. 16-35/2.8 moderno, corretto Z style con lente piatta senza bulbi oculari sporgenti. La sua presenza mi farebbe diventare Z-FanBoy. Poi vorrei un FTZ_4_tele cioè una trombetta senza inutili zoccoli sporgenti
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  9. Credo che sia pacifico per tutti : tranne che per quelli di Nikon Europe che la Z5 la vendono esclusivamente con quell'obiettivo e basta. Lui è solo più colorito di noi nel dirlo, perchè in fondo, se fosse venduto a 259 euro sciolto, questo 24-50mm non è scandaloso. E' quando me lo metti nella scatola di una macchina per cui mi chiedi 2.000 euro che io mi faccio qualche domanda in più.
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  10. Secondo me (non ho guardato il video perché è troppo prolisso e pieno di strnzt tipo lo sniff test e/c.) quel 24-50 è fuori target per la fascia di utenza della Z5, perché è limitante in due versi, sulla lunghezza massima e sull'apertura massima, chi spende 2k per una full frame a parer mio si aspetta almeno il 24-70 f4 in kit
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  11. Un 18mm come il vecchio ais 3,5, oggi magari 2,8 ed un 300/4 PF, compatto come l’omologo per reflex.
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  12. Si bella anche se a me piaceva anche la seconda versione....Ma dicevo ed è proprio una domanda solo per capire: ma se MM ha aggiunto un ombra (mi sembra di capire) che non c'era non è la stessa immagine che hai visto tu, Silvio, certo in questo caso l'ombra aumenta la"personalità di questa immagine ma non è la stessa cosa, è un artefatto...Poi è meglio sarà anche arte ma non è più la stessa foto ed allora basta davvero essere esperti di PS e altri programmi simili.... PS solo per parlare e sempre se ho capito bene che l'ombra non c'era nel File originale....
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