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Mostra il contenuto con la massima reputazione di 13/10/2017 in tutte le aree

  1. Un pomeriggio di ottobre, assolato, l'autunno sembra ancora parecchio distante e un amico fotografo mi invita a fare una passeggiata sulla costa nord-occidentale. La location scelta è Punta Argentiera, situata a metà strada fra Alghero e Stintino. Luogo affascinante ma particolarmente difficile da raggiungere. Lo guardo un po' incredulo, pronto a rifiutare l'invito (la mia povera schiena non sopporterebbe mai un paio di chilometri in salita su un tratturo drammaticamente accidentato che ha la pendenza del Mortirolo). Ma lui mi precede: “Tranquillo, si va su con la Panda 4x4”. E benedetta sia... Il viaggio è breve, una mezz'ora di asfalto e poi la Panda inizia l'arrampicata e siamo su in meno di cinque minuti. Sono passati alcuni decenni dall'ultima volta che ci ero salito a piedi (ma allora me lo potevo permettere, senza correre il rischio di finire alla stroke unit). Ciò che non ricordavo è quanto fosse mozzafiato questo panorama Quella che vedete sullo sfondo è Punta Cristallo con sotto l'Isola Piana, giusto dietro ci sono Capo Caccia e il golfo di Alghero Non male il precipizio, il vento era notevole ma non preoccupante (per fortuna) però un pelino di vertigini... Sull'altro versante non era interessante solo la luce di taglio... ma anche la compagnia. Assolutamente imprevista. Non era un vento fortissimo, l'ho già detto (forse 10-12 nodi) ma il tanto che bastava per sollevare queste vele Ho trascorso un bel pomeriggio anche se la luce non era proprio a favore e ho passato metà del tempo ad evitare i flare e a giocare con la compensazione. Ma altrimenti che gusto ci sarebbe? Buona visione a tutti ----- Pezzo consigliato: Sea Breeze (Chick Corea)
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  2. Prendo spunto da una breve video intervista di Alex Majoli vista su facebook. Alla domanda circa le fonti dalle quali un fotografo avrebbe dovuto attingere per la sua formazione, lui risponde escludendo in modo espliciti i testi di fotografia, in particolare i volumi fotografici! E' un concetto che ho già visto o letto esposto da altri professionisti, seppure ognuno a modo suo. Ovviamente detto così colpisce l'attenzione ed è strano e, verrebbe di rispondere, anche poco sensato, eppure ha un senso. Il concetto di base, per come lo interpreto io, è che ognuno di noi mette nelle foto che scatta il proprio essere, la propria sensibilità, le proprie tendenze o manie. Chi è precisino, chi odia il buio e vuole immagini luminose, chi evita lo sguardo del modella/modello e chi invece lo cerca sempre... insomma noi stessi. Ed ecco che alimentare la nostra conoscenza leggendo libri di poesia o di narrativa, andando al cinema per vedere commedie o drammi, visitare musei per ammirare sculture e dipinti, ma anche ascoltare buona musica e cimentarsi in attività sportive per noi piacevoli contribuendo a costruire una coscienza ed allargare le nostre vedute e la nostra sensibilità, così da dare al nostro cervello concetti potrà assorbire ed elaborare per poi riversarli, spesso a livello inconscio, nelle nostre foto. Io ho avuto modo di sperimentare questo meccanismo durante il mio viaggio in Africa. Sono partito per un safari fotografico senza aver mai fotografato animali, davvero, nemmeno in uno zoo o bioparco che sia. E nemmeno avevo letto volumi sull'argomento; per mancanza di tempo sono partito quasi a digiuno di esempi o di tecniche. Avevo solo quello che ho visto in TV o sul web. Eppure mi sono reso conto che, scattando, inseguivo delle situazioni specifiche, soprassedevo dallo scattare in alcune situazioni perché la scena non era come la volevo. E mi sono accorto anche che, nella composizione, seguivo dei canoni precisi, come se il senso estetico che mi guida quando fotografo una modella in studio fosse lo stesso anche per un leone o per una giraffa ripresi libero nel loro ambiente. Io credo che questo sia un'aspetto importante nella vita di un fotografo, non tanto perché non possiamo seguire solo le orme di altri, ma proprio per capire che un'arte come la fotografia non si alimenta da sola ma pesca da tutto ciò che ci circonda. Tanto più oggi che tutti hanno uno strumento fotografico e che il numero di immagini prodotto è addirittura ridondante. My two cents.
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  4. In bocca al lupo e ... la penso come Michele, non è da tutti!!!
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  5. Bene... concludendo su una platea di 23-24 fotografi siamo ben 3 aspiranti stampatori ... diciamo che non è un'attività molto in voga. Peccato, perchè secondo me è anche utile per una crescita di livello fotografico e postproduttivo, quando stampi la foto ti rendi conto che certe foto che ti piacevano tanto a monitor non sono poi sto granchè e allora cerchi di tirarne fuori il massimo smanettando con i controlli di Lightroom, così provi e riprovi, ristampi e magari riscatti, finchè non ottieni ciò che avevi in mente, secondo me la fotografia è un processo che va seguito dall'inizio alla fine di persona...
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  7. Naturalmente in Bocca al Lupo per la nuova attività e per tutto il resto
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  8. Monica, escluderei di comprare oggi una terza D750. In primavera-estate al 100% uscirà la D760 che incorporerà svariate novità della D850. E quella potrebbe essere la macchina giusta per te. Ma prima di fare qualsiasi ragionamento io la D850 l'andrei a provare ... magari non ti piace !
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