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Due al prezzo di una!


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  • Nikonlander

Proprio così, 2 mostre al prezzo di una sola. Fabbrica del vapore, Milano vicino p.ta Garibaldi.

1- Guido Harari. 50 anni di fotografie e racconti. 300 immagini, ritratti soprattutto, di personaggi celebri legati al mondo della musica e spettacolo.

SOVRACCOPERTA-MILANO.jpg

https://www.fabbricadelvapore.org/web/fabbrica-del-vapore/-/guido-harari-incontri-50-anni-di-fotografie-e-racconti.

2- Straordinarie. 110 ritratti di donne italiane.

img_mostra_web.jpg

https://www.fabbricadelvapore.org/web/fabbrica-del-vapore/-/straordinarie

 

Da fare indigestione...

Entrambe terminano tra poco, penso di andarci di questa settimana o al massimo inizio della prossima, se qualcuno è interessato mi contatti che si organizza.

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  • 2 settimane dopo...
  • Nikonlander

di ritorno...

Entrambe le mostre sono allestite alla Fabbrica del Vapore, uno spazio espositivo e non solo, molto grande ad attivo, che i milanesi credo conoscano bene. A pochi passi dalla stazione di P.ta Garibaldi.

Comincio da "Straordinarie" che termina tra pochissimi giorni. Sono 110 storie di donne provenienti dai più svariati campi, che hanno rappresentato e rappresentano una parte importante della nostra società, raccontate più dalle didascalie che dai ritratti, spesso uguali gli uni agli altri.

Diciamo che è una mostra "anche" fotografica, dove solo l'estro, la bravura ed il carisma di alcuni soggetti sono riusciti a creare delle immagini che davvero raccontino qualcosa di loro e di graficamente interessante. 

E veniamo al pezzo forte: Guido Harari.

Davvero bella! Davvero bravo!

Per me unire due passioni (musica e fotografia), in un posto solo, e a quel livello, non par vero.

Circa i 2/3 delle opere esposte sono  legate al mondo musicale, dove Harari si è introdotto in giovane età restandone sempre più legato, ed i musicisti a lui, come si vede in un lungo video ricco di interviste e riprese durante le sedute.

Non le solite immagini on stage durante i concerti, poche, ma i prima, durante e dopo. Le riprese in studio non sono particolarmente elaborate, spesso una fonte di luce sola, a volte una seconda un po' dal basso, o una spot sui capelli, ma nulla più. Molta luce naturale.

Ombre non troppo morbide, soprattutto sui soggetti maschili, ma da lì viene fuori l'anima dell'artista ritratto, il suo carattere, il suo mondo.

Non solo musica, anche personaggi della cultura, economia, finanza, da Greta Thunberg all'Avvocato Agnelli, ed ogni volta ti viene da dire "è lui!"

Insomma da vedere!

Un difetto? Si, c'è. NON è dei nostri! Ma parafrasando Totò "lei non è nikonista? La faranno!"

 

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  • Nikonlander Veterano
12 ore fa, marcovitrotto ha scritto:

....

Non solo musica, anche personaggi della cultura, economia, finanza, da Greta Thunberg all'Avvocato Agnelli, ed ogni volta ti viene da dire "è lui!"

Insomma da vedere!

Un difetto? Si, c'è. NON è dei nostri! Ma parafrasando Totò "lei non è nikonista? La faranno!"

 

Ah Marcoooo!!
Tu non sai ma io sono qui, cioè da 31 anni scatto con Nikon, per alcuni motivi, il più significativo è un aneddoto che ho raccontato spesso, ma mi piace rinfrescare (farò tardi al lavoro).

1991, turnee de  <Le Nuvole>, De André ritornava a cantare da vivo. A Novara erano sempre alla ricerca di ragazzotti per la sicurezza (guardaporte). Presente! Quella volta mi assegnarono il corridoio fronte palco, che culo, cioè a 4 metri da De André.
Pronti via, alle 20.00 il palasport si riempie e capisco che è un'occasione particolare perché seduti in prima fila proprio davanti a me ci sono Ivano Fossati e Fiorella Mannoia che presenziano al ritorno sul palco di un amico. Non ho nessuna fotocamera con me, non mi era consentito fotografare. Al tempo usavo Minolta MD, quello mi potevo permettere, ma quelle fotocamere avevano un sacco di guai, l'otturatore a tendina della X700 era PENOSO e l'elettronica (L'ESPOSIMETRO) era un po' delicata.
Compare un fotografo nel mio corridoio, è un "foresto" cioè non è del giro della stampa locale (ci si conosceva tutti). In qualità di cane da guardia devo intervenire:
"Senti un po' va che qui non si può stare". Segue breve discussione, chiamo il mio referente che mi dice: "Tranquillo, lui può".
Ok tutto in ordine. Ovvio che sbircio l'attrezzatura: 2 Nikon FE + MD12, su una l'85/2 Ais e sull'altra il 180/2.8 ED sempre Ais.
Porgo le mie scuse per l'equivoco e mi faccio coraggio per una domanda:
"Scusa se chiedo, ma tu con quelle Nikon hai mai avuto problemi tecnici?". Il fotografo foresto, mi risponde: " MAI, le uso da 20 anni e non ho mai mai avuto il minimo problema. Vai tranquillo".
Vengo via da quella serata con 2 idee ben precise in testa
1 - De Andrè con Mauro Pagani sono da seguire SEMPRE ( e così ho fatto fino a 25 anni fa :( )
2 - appena riesco passo a Nikon (e così ho fatto nel 1993)

Marco, è necessario che ti dica il nome del fotografo che volevo buttare fuori dal Palasport?

Forse con il digitale ha fatto qualche "modifica", ma 3/4 delle immagini storiche che hai visto sono Nikon made

ciao

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  • Nikonlander

grazie per la risposta Valerio,

è un piacere fare quattro chiacchiere.

Allora, appurato che il Nostro era dei nostri, ora parrebbe Leica/Canon, almeno nei filmati esposti questo usa, e poi chissà? D'altronde, statisticamente, un buon 50% dei fotografi e fotoamatori sono, sono stati o saranno (Z docet) nikonisti.

Per quanto tutto ciò possa valere.

Mentre invece è interessante il tuo aneddoto. La (non)mia prima fotocamera della nota casa fu una F2 photomic con motore da 10 scatti sec. (a me pareva un'assurdità...),ed il 50mm, che il titolare di uno studio fotografico mi cacciava in mano nel periodo delle comunioni/cresime o battesimi, quando aveva più clienti alla stessa funzione. Con tanto di metz 45, a volte il 60, a torcia. Le consegne erano:

f8, sincro 1/90 e flash impostato con il "computer" su stessa apertura, 100 Asa colori.

"NON fare gruppi troppo grandi, spezzettali più che puoi, e fanne molti, tanto poi te le comprano tutte", "se hai delle luci nell'inquadratura vai di filtri a stella che piacciono", "se ci sono invitati anziani fagli un bel ritratto, non si sa mai...", "se qualche collega concorrente ti si mette sempre davanti, usa i gomiti, se non bastano...il flash". 

Questa la mia infanzia fotografica, a Scampia venivo su meglio. 

Il mio più modesto set up invece era un Pentax me super con 28/50/135, con la quale, quando riuscivo ad avere il pass, facevo foto ai concerti. Tra questi quello dei Queen del 1984 al palasport di S.Siro documentato da Harari alla mostra.

Ma qui la storia vien lunga....

 

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  • Amministratori

Ma come, non lo sapete, da vecchi si passa tutti a Leica. SL, ovviamente, mica M, che si è ciecati ! :marameo:

Immagine-GUIDO-HARARI-A-FERRARA.thumb.jpg.962f7b9fc04765f942c91098ff6eaccd.jpg

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