Nikonlander Veterano Pedrito Inviato 17 Ottobre 2017 Nikonlander Veterano Condividi Inviato 17 Ottobre 2017 Segnalo questa bellissima retrospettiva su Elliott Erwitt, "Personae", che raccoglie le sue immagini in bianco e nero e a colori. I suoi scatti in bianco e nero sono ormai diventati delle icone della fotografia, mentre la sua produzione a colori è quasi del tutto inedita. Il percorso espositivo mette in evidenza l’eleganza compositiva, la profonda umanità, l’ironia e talvolta la comicità, tutte caratteristiche che rendono Erwitt un autore amatissimo e inimitabile, non a caso considerato il fotografo della commedia umana. Marilyn Monroe, Che Guevara, Sophia Loren, John Kennedy, Arnold Schwarzenegger, sono alcune delle numerose celebrità colte dal suo obiettivo ed esposte in mostra. Su tutte Erwitt posa uno sguardo acuto e al tempo stesso pieno di empatia, dal quale emerge l’ironia e la complessità del vivere quotidiano. Con lo stesso atteggiamento, d’altra parte, Erwitt rivolge la sua attenzione a qualsiasi altro soggetto. Particolarmente interessanti sono le foto realizzate con lo pseudonimo di André S. Solidor., che è la maschera che Erwitt dedica senza diplomazia al mondo dell’arte contemporanea ed a un certo tipo di fotografia, e quelle presenti nella sezione dedicata al colore. Erwitt, nato e cresciuto con il bianco e nero, vi si mantiene fedele dedicando il colore solo ai lavori editoriali e pubblicitari: dalla politica al sociale, dall’architettura al cinema e alla moda. A distanza di decenni, intorno a queste immagini Erwitt ha compiuto un vero e proprio viaggio, durato mesi, posando su di esse uno sguardo critico e contemporaneo. E’ nata così una raccolta, pubblicata per la prima volta nel 2013 con il volume Kolor di teNeues e ora finalmente esposta con circa 100 scatti, che lui stesso ha selezionato con Biba Giacchetti nel suo studio di New York. La rassegna dimostra così come la sua straordinaria sensibilità passi indifferentemente dal colore al bianco e nero e viceversa, in una totale continuità di stile e di ricerca. (dal sito di presentazione della mostra http://www.mostraerwittforli.it/). Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Nikonlander Veterano Pedrito Inviato 17 Ottobre 2017 Autore Nikonlander Veterano Condividi Inviato 17 Ottobre 2017 Ho visitato la mostra e consiglio a tutti di non perderla se vi trovate nei paraggi o se volete, come ho fatto io, fare una gita a Forlì e visitare la città, i suoi dintorni e... i suoi punti di ristoro. Si tratta di circa 170 fotografie stampate ed esposte con grande cura in una parte dei Musei San Domenico, che possono essere ancora di più apprezzate con l'ausilio di una audioguida (compresa nel prezzo del biglietto) che descrive brevemente la "storia" degli scatti più noti o curiosi. Da non perdere le sale con gli scatti a colori del maestro, una vera novità, data la sua predilezione per il bianco e nero e per il fatto che queste stampe sono state solo recentemente selezionate ed esposte al pubblico. Per una visita attenta suggerisco di dedicarvi un'ora e mezza, se non altro per avere il tempo di ascoltare con l'audioguida la genesi di molti scatti, alcuni veramente famosi e diventati negli anni dei "cult" nel panorama fotografico mondiale. 1 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Nikonlander Veterano happygiraffe Inviato 17 Ottobre 2017 Nikonlander Veterano Condividi Inviato 17 Ottobre 2017 Grazie! E' sempre utile avere informazioni di prima mano, soprattutto quando la mostra non è proprio dietro l'angolo... Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Rea Inviato 17 Ottobre 2017 Condividi Inviato 17 Ottobre 2017 Peccato per la distanza, mi sarebbe davvero piaciuto visitarla ... mi sento sempre tagliata fuori dal mondo! Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Nikonlander Veterano Nicola B Inviato 17 Ottobre 2017 Nikonlander Veterano Condividi Inviato 17 Ottobre 2017 (modificato) A Roma nel 2014 c’è stata una mostra con foto sue e di Gianni Brengo Gardin, ma tutte in bianco e nero. Avevo una mezza intenzione di andare a Forli e la tua recensione mi ha convinto del tutto. Modificato 6 Gennaio 2018 da nikolas Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Nikonlander Veterano Pedrito Inviato 18 Ottobre 2017 Autore Nikonlander Veterano Condividi Inviato 18 Ottobre 2017 Aggiungo che gli scatti esposti si apprezzano davvero molto sia per l'illuminazione delle sale, pensata ad hoc per una mostra fotografica, sia per i grandi formati delle stampe, tutte di cm.70 x 100 e di cm. 100 x 140, sia infine per la cura data alle cornici fine art con vetro antiriflesso. Sembra ridondante dirlo, ma troppo spesso vengono allestite delle esposizioni in cui la luce è pessima o addirittura impedisce la corretta visione delle opere, oppure le stampe vengono esposte su supporti inadatti o addirittura, come mi è capitato tempo fa di vedere, le immagini sembravano stampate (e per me lo erano) con un lab automatico... 1 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Nikonlander Veterano happygiraffe Inviato 18 Ottobre 2017 Nikonlander Veterano Condividi Inviato 18 Ottobre 2017 1 ora fa, Pedrito dice: Sembra ridondante dirlo, ma troppo spesso vengono allestite delle esposizioni in cui la luce è pessima o addirittura impedisce la corretta visione delle opere, oppure le stampe vengono esposte su supporti inadatti o addirittura, come mi è capitato tempo fa di vedere, le immagini sembravano stampate (e per me lo erano) con un lab automatico... Effettivamente mi è capitato spesso di vedere foto, magari di celeberrimi maestri, illuminate malissimo. Non sono dettagli da poco: è una vera iattura quando non si riescono a vedere bene le foto perché c'è un grosso riflesso in mezzo all'immagine e bisogna guardarle di lato... Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Nikonlander Veterano Nicola B Inviato 5 Dicembre 2017 Nikonlander Veterano Condividi Inviato 5 Dicembre 2017 Confermo quanto detto da Pedrito, aggiungendo che l’auduoguida, pur non descrivento tutte le foto, è stato un ausilio importante per comprendere meglio i contesti di riferimento. Sulle sue “tecniche" di ripresa (la famosa trombetta che suonava per scatenare la reazione dei soggetti) non mi esprimo. Restano le sue foto basate su situazioni in contrasto tra loro e la sua formidabile capacità di coglierle (o di costruirle). Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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